Il Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia richiama con fermezza il governo italiano e tutti i governi a garantire la sicurezza della Freedom Flotilla in partenza da Istanbul per portare soccorso umanitario alla popolazione di Gaza allo stremo. Ricordiamo che il 31 maggio 2010 Israele attaccò l’analoga missione umanitaria intrapresa dalla nave turca Mavi Marmara uccidendo 9 volontari e ferendone una sessantina. Ogni nuovo attacco di Israele alla missione umanitaria e in partenza oggi e ogni tentativo di ostacolarne il legittimo svolgimento va considerato un’ennesima gravissima violazione del diritto internazionale e deve trovare una ferma risposta da parte di tutti gli Stati e della comunità internazionale.

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MOBILITIAMOCI CONTRO IL GENOCIDIO!
Noi esponenti della società civile dell’Italia - Paese la cui Costituzione ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali

SOSTENIAMO la denuncia, corredata da un’ampia documentazione delle prove, presentata dalla Repubblica del Sudafrica alla Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite contro lo Stato d’Israele per il reato di genocidio nei confronti del popolo palestinese.

ESPRIMIAMO il nostro apprezzamento per il fatto che tale iniziativa sia stata promossa dal Sudafrica, Paese che ha vissuto l’esperienza dell'apartheid, analoga a quella che sta vivendo il popolo palestinese, dalla quale il Sudafrica è uscito grazie alla lunga e dura lotta di cui Nelson Mandela è l’emblema storico.

SOTTOLINEIAMO l’importanza che l’iniziativa del Sudafrica riveste non solo per il popolo palestinese, ma per i popoli di tutto il mondo. Essa costituisce un atto concreto, in base ai principi enunciati nella Carta delle Nazioni Unite, per salvare le future generazioni dal flagello della guerra, per garantire i fondamentali diritti umani a tutti i popoli del mondo.

RIBADIAMO la necessità di sostenere il ruolo della Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite per garantire la certezza del diritto e la conseguente difesa a qualunque popolo sia vittima di una guerra di aggressione, sia privato dei suoi fondamentali diritti.

SIAMO CONSAPEVOLI che, in mancanza di tutto questo, prevalga il “diritto della forza” con conseguenze che, nell’era delle armi nucleari, possono essere catastrofiche per il mondo intero.  

CHIAMIAMO quindi tutte le componenti della società civile a sostenere l’iniziativa del Sudafrica alla Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite.
 
Il Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia richiama con fermezza il governo italiano e tutti i governi a garantire la sicurezza della Freedom Flotilla in partenza da Istanbul per portare soccorso umanitario alla popolazione di Gaza allo stremo. Ricordiamo che il 31 maggio 2010 Israele attaccò l’analoga missione umanitaria intrapresa dalla nave turca Mavi Marmara uccidendo 9 volontari e ferendone una sessantina. Ogni nuovo attacco di Israele alla missione umanitaria e in partenza oggi e ogni tentativo di ostacolarne il legittimo svolgimento va considerato un’ennesima gravissima violazione del diritto internazionale e deve trovare una ferma risposta da parte di tutti gli Stati e della comunità internazionale. FIRMA LA TUA ADESIONE: https://t.me/MobilitiamociBot/firma MOBILITIAMOCI CONTRO IL GENOCIDIO! Noi esponenti della società civile dell’Italia - Paese la cui Costituzione ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali SOSTENIAMO la denuncia, corredata da un’ampia documentazione delle prove, presentata dalla Repubblica del Sudafrica alla Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite contro lo Stato d’Israele per il reato di genocidio nei confronti del popolo palestinese. ESPRIMIAMO il nostro apprezzamento per il fatto che tale iniziativa sia stata promossa dal Sudafrica, Paese che ha vissuto l’esperienza dell'apartheid, analoga a quella che sta vivendo il popolo palestinese, dalla quale il Sudafrica è uscito grazie alla lunga e dura lotta di cui Nelson Mandela è l’emblema storico. SOTTOLINEIAMO l’importanza che l’iniziativa del Sudafrica riveste non solo per il popolo palestinese, ma per i popoli di tutto il mondo. Essa costituisce un atto concreto, in base ai principi enunciati nella Carta delle Nazioni Unite, per salvare le future generazioni dal flagello della guerra, per garantire i fondamentali diritti umani a tutti i popoli del mondo. RIBADIAMO la necessità di sostenere il ruolo della Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite per garantire la certezza del diritto e la conseguente difesa a qualunque popolo sia vittima di una guerra di aggressione, sia privato dei suoi fondamentali diritti. SIAMO CONSAPEVOLI che, in mancanza di tutto questo, prevalga il “diritto della forza” con conseguenze che, nell’era delle armi nucleari, possono essere catastrofiche per il mondo intero.   CHIAMIAMO quindi tutte le componenti della società civile a sostenere l’iniziativa del Sudafrica alla Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite.  
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