IL MATTARELLA DOUBLE-FACE

Ieri a Trieste il capo dello stato ha tenuto un discorso “importante” sullo stato della democrazia. Nel sottotesto si legge una evidente paura per “l’onda nera” che avanza in Europa.

Il problema è che Mattarella, nel cercare di appellarsi ai più sani principi costituzionali, ha talmente stiracchiato i suoi ragionamenti da andare a smentire quello che lui stesso aveva detto un paio di anni fa, durante il covid.

Citando Norberto Bobbio, infatti, Mattarella ci ha ricordato che la democrazia deve porre “dei limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze.”

Mattarella dice anche che “non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti “in nome del dovere di governare”. Una democrazia “della maggioranza” sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione, per la confusione tra strumenti di governo e tutela della effettiva condizione di diritti e di libertà.”

E poi, alla domanda “a cosa serve la democrazia?”, Mattarella risponde: “Serve a riconoscere – perché preesistono, come indica l’art. 2 della nostra Costituzione - e a rendere effettive le libertà delle persone e delle comunità.”

Ohibò! Ma non era lui che aveva detto “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione”? Non era lui che ci diceva che la maggioranza ha diritto di imporre la propria volontà a tutti, nel nome dell’interesse collettivo?

Certo che era lui. Ma ora tutto è cambiato. Ora il babau è diventato “l’onda nera che avanza”, e quindi di colpo il nostro presidente si ricorda il diritto delle minoranze a non essere schiacciate dalla maggioranza, e i diritti del singolo cittadino che vanno protetti "come dice la costituzione".

Avete visto come è facile “interpretare” a proprio piacimento un testo che dovrebbe essere universale e scolpito nella pietra? Se serve imporre la vaccinazione a tutti, allora “non si invochi la libertà” e si ubbidisca ai diktat del governo. Se serve difendersi dall’ ”onda nera che avanza”, allora i diritti dell’individuo ritornano in primo piano e vengono invocati a gran voce dal Presidente della Repubblica.

Non dico parolacce, solo perchè compirei un reato di offesa al capo dello stato.

Massimo Mazzucco
IL MATTARELLA DOUBLE-FACE Ieri a Trieste il capo dello stato ha tenuto un discorso “importante” sullo stato della democrazia. Nel sottotesto si legge una evidente paura per “l’onda nera” che avanza in Europa. Il problema è che Mattarella, nel cercare di appellarsi ai più sani principi costituzionali, ha talmente stiracchiato i suoi ragionamenti da andare a smentire quello che lui stesso aveva detto un paio di anni fa, durante il covid. Citando Norberto Bobbio, infatti, Mattarella ci ha ricordato che la democrazia deve porre “dei limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze.” Mattarella dice anche che “non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti “in nome del dovere di governare”. Una democrazia “della maggioranza” sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione, per la confusione tra strumenti di governo e tutela della effettiva condizione di diritti e di libertà.” E poi, alla domanda “a cosa serve la democrazia?”, Mattarella risponde: “Serve a riconoscere – perché preesistono, come indica l’art. 2 della nostra Costituzione - e a rendere effettive le libertà delle persone e delle comunità.” Ohibò! Ma non era lui che aveva detto “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione”? Non era lui che ci diceva che la maggioranza ha diritto di imporre la propria volontà a tutti, nel nome dell’interesse collettivo? Certo che era lui. Ma ora tutto è cambiato. Ora il babau è diventato “l’onda nera che avanza”, e quindi di colpo il nostro presidente si ricorda il diritto delle minoranze a non essere schiacciate dalla maggioranza, e i diritti del singolo cittadino che vanno protetti "come dice la costituzione". Avete visto come è facile “interpretare” a proprio piacimento un testo che dovrebbe essere universale e scolpito nella pietra? Se serve imporre la vaccinazione a tutti, allora “non si invochi la libertà” e si ubbidisca ai diktat del governo. Se serve difendersi dall’ ”onda nera che avanza”, allora i diritti dell’individuo ritornano in primo piano e vengono invocati a gran voce dal Presidente della Repubblica. Non dico parolacce, solo perchè compirei un reato di offesa al capo dello stato. Massimo Mazzucco
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