Vaccinazione COVID-19 e decadimento cognitivo
Alla lista degli effetti avversi a lungo termine dei cosiddetti vaccini anti-covid si aggiunge il decadimento cognitivo.
Nell’odierno meeting di Info-Vax, Alberto Donzelli ha portato l’attenzione su un recente studio, condotto in Corea del Sud, che ha esaminato l'associazione tra la vaccinazione anti-COVID-19 e l'insorgenza di malattia di Alzheimer (AD) e il suo stato prodromico, il deterioramento cognitivo lieve (MCI). https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38806183/
Lo studio ha analizzato i dati di un campione di residenti della città di età pari o superiore a 65 anni, per un totale di 558.017 individui di età superiore a 65 anni (di cui 519.330 vaccinati).
Il gruppo vaccinato con mRNA ha mostrato un'incidenza significativamente più alta di AD (circa il 22% in più) e MCI (più del doppio) rispetto al gruppo non vaccinato. Gli effetti patologici sono diventati evidenti, in particolare nelle persone inoculate con vaccini mRNA, entro tre mesi dalla vaccinazione.
MASSIMA CONDIVISIONE. GRAZIE
Alla lista degli effetti avversi a lungo termine dei cosiddetti vaccini anti-covid si aggiunge il decadimento cognitivo.
Nell’odierno meeting di Info-Vax, Alberto Donzelli ha portato l’attenzione su un recente studio, condotto in Corea del Sud, che ha esaminato l'associazione tra la vaccinazione anti-COVID-19 e l'insorgenza di malattia di Alzheimer (AD) e il suo stato prodromico, il deterioramento cognitivo lieve (MCI). https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38806183/
Lo studio ha analizzato i dati di un campione di residenti della città di età pari o superiore a 65 anni, per un totale di 558.017 individui di età superiore a 65 anni (di cui 519.330 vaccinati).
Il gruppo vaccinato con mRNA ha mostrato un'incidenza significativamente più alta di AD (circa il 22% in più) e MCI (più del doppio) rispetto al gruppo non vaccinato. Gli effetti patologici sono diventati evidenti, in particolare nelle persone inoculate con vaccini mRNA, entro tre mesi dalla vaccinazione.
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Vaccinazione COVID-19 e decadimento cognitivo
Alla lista degli effetti avversi a lungo termine dei cosiddetti vaccini anti-covid si aggiunge il decadimento cognitivo.
Nell’odierno meeting di Info-Vax, Alberto Donzelli ha portato l’attenzione su un recente studio, condotto in Corea del Sud, che ha esaminato l'associazione tra la vaccinazione anti-COVID-19 e l'insorgenza di malattia di Alzheimer (AD) e il suo stato prodromico, il deterioramento cognitivo lieve (MCI). https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38806183/
Lo studio ha analizzato i dati di un campione di residenti della città di età pari o superiore a 65 anni, per un totale di 558.017 individui di età superiore a 65 anni (di cui 519.330 vaccinati).
Il gruppo vaccinato con mRNA ha mostrato un'incidenza significativamente più alta di AD (circa il 22% in più) e MCI (più del doppio) rispetto al gruppo non vaccinato. Gli effetti patologici sono diventati evidenti, in particolare nelle persone inoculate con vaccini mRNA, entro tre mesi dalla vaccinazione.
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