• Dopo aver impedito loro di entrare nella Chiesa del Santo Sepolcro, le forze di occupazione israeliane attaccano brutalmente i cristiani palestinesi riuniti per il Sabato Santo nella Gerusalemme occupata.

    Questo episodio fa parte degli attacchi sistematici perpetrati da Israele alla libertà religiosa, che i palestinesi di Gerusalemme subiscono indipendentemente dalla loro fede.

    After preventing them from entering the Church of the Holy Sepulchre, Israeli occupation forces brutally attack Palestinian Christians gathered for Holy Saturday in occupied Jerusalem.

    This incident is part of the systematic assaults carried out by Israel on religious freedom, which Palestinians in Jerusalem endure regardless of their faith.
    Dopo aver impedito loro di entrare nella Chiesa del Santo Sepolcro, le forze di occupazione israeliane attaccano brutalmente i cristiani palestinesi riuniti per il Sabato Santo nella Gerusalemme occupata. Questo episodio fa parte degli attacchi sistematici perpetrati da Israele alla libertà religiosa, che i palestinesi di Gerusalemme subiscono indipendentemente dalla loro fede. After preventing them from entering the Church of the Holy Sepulchre, Israeli occupation forces brutally attack Palestinian Christians gathered for Holy Saturday in occupied Jerusalem. This incident is part of the systematic assaults carried out by Israel on religious freedom, which Palestinians in Jerusalem endure regardless of their faith.
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  • GRANDE VERITÀ

    "IL COVID NON È MAI STATO UN'EMERGENZA: È STATO UN PRETESTO PER PROMUOVERE L'AGENDA SUI VACCINI".

    Il Prof. Angus Dalgleish, oncologo di punta del St George's di Londra, lancia una bomba di verità su GB News:

    “È stata un’emergenza inventata dall’OMS.”
    “Il COVID non ha ucciso molte persone.”
    “L’obiettivo era la vaccinazione di massa, costi quel che costi”.

    Tasso di mortalità? 0,085%
    Età media della morte? 82
    Soglia di emergenza? Nemmeno lontana

    Dalgleish sostiene che la scienza, la democrazia e il sistema sanitario sono stati sacrificati, non per la sicurezza, ma per il controllo.

    "Hanno esagerato tutto. Il sistema sanitario non è stato travolto, è stato messo da parte.

    Ecco perché ora ci troviamo ad affrontare un aumento vertiginoso dei decessi per cancro, ictus e malattie cardiache".

    E la parte più agghiacciante?
    "Lo avrebbero fatto a qualunque costo."

    Non una pandemia, ma un progetto globalista.
    Non la salute pubblica, ma l’obbedienza pubblica.

    La verità è venuta a galla. Mi stai ascoltando?

    Source:
    https://x.com/OrtigiaP/status/1909890864253481125?t=qwupVPUswFVmESh_Rv-fNw&s=19
    GRANDE VERITÀ ‼️‼️‼️‼️‼️‼️ 🚨 "IL COVID NON È MAI STATO UN'EMERGENZA: È STATO UN PRETESTO PER PROMUOVERE L'AGENDA SUI VACCINI". 💉💥 Il Prof. Angus Dalgleish, oncologo di punta del St George's di Londra, lancia una bomba di verità su GB News: 🧬 “È stata un’emergenza inventata dall’OMS.” 🩺 “Il COVID non ha ucciso molte persone.” 💉 “L’obiettivo era la vaccinazione di massa, costi quel che costi”. 📊 Tasso di mortalità? 0,085% 🎂 Età media della morte? 82 🚨 Soglia di emergenza? Nemmeno lontana Dalgleish sostiene che la scienza, la democrazia e il sistema sanitario sono stati sacrificati, non per la sicurezza, ma per il controllo. "Hanno esagerato tutto. Il sistema sanitario non è stato travolto, è stato messo da parte. Ecco perché ora ci troviamo ad affrontare un aumento vertiginoso dei decessi per cancro, ictus e malattie cardiache". E la parte più agghiacciante? "Lo avrebbero fatto a qualunque costo." 📢 Non una pandemia, ma un progetto globalista. 📢 Non la salute pubblica, ma l’obbedienza pubblica. La verità è venuta a galla. Mi stai ascoltando? Source: https://x.com/OrtigiaP/status/1909890864253481125?t=qwupVPUswFVmESh_Rv-fNw&s=19
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  • “Oggi a scuola un attivista Lgbt ha spiegato come cambiare sesso - Giulio, 13 anni”
    “Oggi a scuola ci hanno letto una favola in cui la principessa era un uomo - Anna, 8 anni”
    “La mia scuola ha permesso anche ai maschi di usare i bagni delle femmine - Matilde, 16 anni”

    Questi sono i messaggi shock, con i volti di bambini e ragazzi con lo zaino in spalla, presenti nelle affissioni della campagna di Pro Vita e Famiglia “MioFiglioNo - scuole libere dal gender”.

    Campagna nazionale con cui chiediamo una legge per:
    Stop a progetti sulla fluidità di genere in aula
      Consenso informato dei genitori su ogni attività sensibile
      Possibilità di esonero dai corsi gender
      STOP attivisti LGBTQ+ nelle scuole  

    Troppo spesso queste attività sono un cavallo di Troia per introdurre l’ideologia gender nelle scuole all’insaputa delle famiglie. La campagna di affissioni è partita da Roma (in più di 50 postazioni pubblicitarie) e arriverà in tante altre città italiane per sensibilizzare e mobilitare i genitori. La petizione per una Legge sulla Libertà Educativa della Famiglia - che accompagna la campagna “MioFiglioNo, scuole libere dal gender” - conta già circa 30.000 firme. 

    @jacopocoghe il nostro portavoce ha dichiarato: «Ogni giorno Pro Vita & Famiglia riceve segnalazioni da parte dei genitori di attivisti Lgbt, spesso travestiti da presunti “esperti”, che entrano nelle classi per parlare di transizione di genere, identità fluide, Carriera Alias e bagni neutri. Le scuole italiane si stanno trasformando in enormi campi di rieducazione ideologica di massa e questo avviene tramite la sistematica esclusione delle famiglie. Chiediamo al Governo provvedimenti urgenti per restituire ai genitori italiani il diritto di educare liberamente i loro figli, come chiede l’83% degli italiani secondo un recente sondaggio svolto dall’istituto Noto».
    “Oggi a scuola un attivista Lgbt ha spiegato come cambiare sesso - Giulio, 13 anni” “Oggi a scuola ci hanno letto una favola in cui la principessa era un uomo - Anna, 8 anni” “La mia scuola ha permesso anche ai maschi di usare i bagni delle femmine - Matilde, 16 anni” Questi sono i messaggi shock, con i volti di bambini e ragazzi con lo zaino in spalla, presenti nelle affissioni della campagna di Pro Vita e Famiglia “MioFiglioNo - scuole libere dal gender”. Campagna nazionale con cui chiediamo una legge per: 👉 Stop a progetti sulla fluidità di genere in aula 👉  Consenso informato dei genitori su ogni attività sensibile 👉  Possibilità di esonero dai corsi gender 👉  STOP attivisti LGBTQ+ nelle scuole   Troppo spesso queste attività sono un cavallo di Troia per introdurre l’ideologia gender nelle scuole all’insaputa delle famiglie. La campagna di affissioni è partita da Roma (in più di 50 postazioni pubblicitarie) e arriverà in tante altre città italiane per sensibilizzare e mobilitare i genitori. La petizione per una Legge sulla Libertà Educativa della Famiglia - che accompagna la campagna “MioFiglioNo, scuole libere dal gender” - conta già circa 30.000 firme.  @jacopocoghe il nostro portavoce ha dichiarato: «Ogni giorno Pro Vita & Famiglia riceve segnalazioni da parte dei genitori di attivisti Lgbt, spesso travestiti da presunti “esperti”, che entrano nelle classi per parlare di transizione di genere, identità fluide, Carriera Alias e bagni neutri. Le scuole italiane si stanno trasformando in enormi campi di rieducazione ideologica di massa e questo avviene tramite la sistematica esclusione delle famiglie. Chiediamo al Governo provvedimenti urgenti per restituire ai genitori italiani il diritto di educare liberamente i loro figli, come chiede l’83% degli italiani secondo un recente sondaggio svolto dall’istituto Noto».
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  • SMEMBRANDO QUARTIERI

    Quello che fa inorridire non è solo la solita speculazione edilizia, l’ennesima cementificazione selvaggia che di certo non arricchirà il tessuto sociale, ma piuttosto i conti bancari di qualche investitore. No, la vera tragedia è culturale. Perché il problema non è solo cosa si costruisce, ma cosa si distrugge per farlo.

    Milano sta vivendo un lento processo di cancellazione della propria storia urbana, una rimozione sistematica di edifici e simboli che hanno dato identità ai quartieri. Non sono solo palazzi da riempire e svuotare come camere d’albergo, ma spazi che hanno segnato la crescita e l’evoluzione di intere comunità. Eppure, la città continua a smantellare tutto senza memoria, senza rispetto, senza una visione che vada oltre il profitto immediato. Decostruendo i quartieri, si cancella la storia. E nemmeno con la certezza che le casse pubbliche ne trarranno beneficio.

    Il caso del "Tamburello" di Affori

    L’ultimo esempio di questa politica dello sfregio urbano è il Tamburello, storico edificio tra via Astesani e la stazione FN di Affori. Un nome che forse non tutti conoscono, ma che per decenni ha rappresentato un punto fermo per il Municipio 9. Costruito negli anni ’60 su progetto degli architetti Vito e Gustavo Latis, ha ospitato una filiale della Banca Nazionale del Lavoro, poi un’edicola, un parcheggio, e infine è diventato uno spazio sociale con il collettivo Ri-make, prima dello sgombero nel 2018.
    Oggi, il Tamburello è destinato alla demolizione per far posto all’ennesimo complesso residenziale: nove piani, 21 appartamenti, spazi commerciali. Un progetto curato dalla società immobiliare Rehalta, parte del gruppo FG Invest, e affidato a Coima Image. La costruzione sarebbe dovuta partire da tempo, ma i lavori ancora non sono iniziati.

    Non si tratta solo di un vecchio edificio abbandonato. Il Tamburello era e poteva essere ancora un luogo di aggregazione, un punto di riferimento per il quartiere. La cittadinanza, consapevole di ciò che si sta per perdere, non è rimasta a guardare e ha lanciato una raccolta firme per chiedere al Comune di Milano di fermare la demolizione e valutare alternative concrete. La proposta è chiara: riqualificare invece di abbattere, trasformando l’edificio in un centro polifunzionale per associazioni, eventi culturali, laboratori artigianali e servizi di welfare.

    Ancora una volta, la città si muove senza la politica, perché tanto l’interesse per i quartieri si accende solo sotto elezioni. Milano si racconta come città europea, innovativa, inclusiva. Ma la verità è che le manca quella mentalità creativa che altrove ha permesso di valorizzare il patrimonio esistente senza distruggerlo.

    A Rotterdam bastano quattro case cubiche per fare scuola di architettura. A Londra si reinventano interi quartieri con moduli abitativi sostenibili. Qui, invece, si abbatte e si ricostruisce senza logica, senza sensibilità, senza una strategia che non sia quella del guadagno immediato.
    Ma tutto si altera. E tutto si deteriora. E comunque, il passato non ritorna.

    #SalviamoIlTamburello #Affori #Milano #RigenerazioneUrbana #SpeculazioneEdilizia #PartecipazioneCivica #CulturaNonSiDemolisce
    SMEMBRANDO QUARTIERI 🏗️💔 Quello che fa inorridire non è solo la solita speculazione edilizia, l’ennesima cementificazione selvaggia che di certo non arricchirà il tessuto sociale, ma piuttosto i conti bancari di qualche investitore. No, la vera tragedia è culturale. Perché il problema non è solo cosa si costruisce, ma cosa si distrugge per farlo. Milano sta vivendo un lento processo di cancellazione della propria storia urbana, una rimozione sistematica di edifici e simboli che hanno dato identità ai quartieri. Non sono solo palazzi da riempire e svuotare come camere d’albergo, ma spazi che hanno segnato la crescita e l’evoluzione di intere comunità. Eppure, la città continua a smantellare tutto senza memoria, senza rispetto, senza una visione che vada oltre il profitto immediato. Decostruendo i quartieri, si cancella la storia. E nemmeno con la certezza che le casse pubbliche ne trarranno beneficio. 📍 Il caso del "Tamburello" di Affori L’ultimo esempio di questa politica dello sfregio urbano è il Tamburello, storico edificio tra via Astesani e la stazione FN di Affori. Un nome che forse non tutti conoscono, ma che per decenni ha rappresentato un punto fermo per il Municipio 9. Costruito negli anni ’60 su progetto degli architetti Vito e Gustavo Latis, ha ospitato una filiale della Banca Nazionale del Lavoro, poi un’edicola, un parcheggio, e infine è diventato uno spazio sociale con il collettivo Ri-make, prima dello sgombero nel 2018. Oggi, il Tamburello è destinato alla demolizione per far posto all’ennesimo complesso residenziale: nove piani, 21 appartamenti, spazi commerciali. Un progetto curato dalla società immobiliare Rehalta, parte del gruppo FG Invest, e affidato a Coima Image. La costruzione sarebbe dovuta partire da tempo, ma i lavori ancora non sono iniziati. 🔎 Non si tratta solo di un vecchio edificio abbandonato. Il Tamburello era e poteva essere ancora un luogo di aggregazione, un punto di riferimento per il quartiere. La cittadinanza, consapevole di ciò che si sta per perdere, non è rimasta a guardare e ha lanciato una raccolta firme per chiedere al Comune di Milano di fermare la demolizione e valutare alternative concrete. La proposta è chiara: riqualificare invece di abbattere, trasformando l’edificio in un centro polifunzionale per associazioni, eventi culturali, laboratori artigianali e servizi di welfare. 💬 Ancora una volta, la città si muove senza la politica, perché tanto l’interesse per i quartieri si accende solo sotto elezioni. Milano si racconta come città europea, innovativa, inclusiva. Ma la verità è che le manca quella mentalità creativa che altrove ha permesso di valorizzare il patrimonio esistente senza distruggerlo. A Rotterdam bastano quattro case cubiche per fare scuola di architettura. A Londra si reinventano interi quartieri con moduli abitativi sostenibili. Qui, invece, si abbatte e si ricostruisce senza logica, senza sensibilità, senza una strategia che non sia quella del guadagno immediato. Ma tutto si altera. E tutto si deteriora. E comunque, il passato non ritorna. #SalviamoIlTamburello 🥁 #Affori #Milano #RigenerazioneUrbana #SpeculazioneEdilizia #PartecipazioneCivica #CulturaNonSiDemolisce
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  • Lo dichiaravano apertamente:
    "grazie" ai morti "covid".

    Se non ci arrivate nemmeno così.
    Lo dichiaravano apertamente: "grazie" ai morti "covid". Se non ci arrivate nemmeno così.
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  • La vestale del neoliberismo europeo Ursula von der Leyen e il presidente del partito popolare europeo, Weber (da non confondersi in alcun modo con il grande filosofo), hanno recentemente dichiarato che il demenziale programma rearm Europe potrebbe costituire per l'Italia "una grande opportunità". La scena, tragicamente comica, ricorda inevitabilmente quella del gatto e la volpe che, nel celebre libro di Collodi, provano a persuadere l'ingenuo Pinocchio a seppellire le proprie monete nel campo miracoloso della città di Acchiappacitrulli affinché, in poco tempo, si moltiplichino a suo beneficio. Nel tempo in cui ormai Orwell stesso appare come un dilettante rispetto a una realtà che ha superato la fantasia distopica, non soltanto ci spiegano con zelo che la guerra è pace ("guerra è pace", variando il titolo del capolavoro di Tolstoj): adesso ci insegnano pure che sprecare i soldi per le armi, evitando accuratamente di investirli nella sanità e nell'istruzione pubbliche, rappresenta una grande opportunità per l'Italia. Forse per le industrie belliche italiane, ci permettiamo di precisare. Non certo per i lavoratori, per i ceti medi e per le classi nazionali popolari, che con ogni probabilità dovranno anzi finanziare di tasca propria il folle programma di riarmo con cui l'Unione Europea dice di volersi difendere da una aggressione inventata dai menestrelli dell'ordine mentale dominante con il solo scopo di giustificare gli investimenti nel capitale finanziario. L'abbiamo detto infinite volte: se la Russia avesse realmente voluto invadere l'Europa, l'avrebbe già fatto, senza attendere il suo riarmo. La verità è che è semmai l'Europa che vuole continuare sciaguratamente a provocare la Russia magari fino al punto da costringerla ad attaccare davvero l'Europa stessa. Ciò mi permette di ribadire, una volta di più, che il nostro nemico non è a Mosca e non è a Pechino, ma è a Bruxelles. Il nostro nemico è chi ci vuole trascinare nella Guerra, chiamandola ipocritamente pace, e adesso anzi spiegandoci che il riarmo a spese dei cittadini rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese. Ancora una volta, la situazione è tragica senza però riuscire in alcun modo a essere seria.

    Source:
    http://youtube.com/post/UgkxQqr2CkA-gSWYvx5EJn0je39fnpfCNhpx?si=AIC-QL-E3uL1b5qk
    La vestale del neoliberismo europeo Ursula von der Leyen e il presidente del partito popolare europeo, Weber (da non confondersi in alcun modo con il grande filosofo), hanno recentemente dichiarato che il demenziale programma rearm Europe potrebbe costituire per l'Italia "una grande opportunità". La scena, tragicamente comica, ricorda inevitabilmente quella del gatto e la volpe che, nel celebre libro di Collodi, provano a persuadere l'ingenuo Pinocchio a seppellire le proprie monete nel campo miracoloso della città di Acchiappacitrulli affinché, in poco tempo, si moltiplichino a suo beneficio. Nel tempo in cui ormai Orwell stesso appare come un dilettante rispetto a una realtà che ha superato la fantasia distopica, non soltanto ci spiegano con zelo che la guerra è pace ("guerra è pace", variando il titolo del capolavoro di Tolstoj): adesso ci insegnano pure che sprecare i soldi per le armi, evitando accuratamente di investirli nella sanità e nell'istruzione pubbliche, rappresenta una grande opportunità per l'Italia. Forse per le industrie belliche italiane, ci permettiamo di precisare. Non certo per i lavoratori, per i ceti medi e per le classi nazionali popolari, che con ogni probabilità dovranno anzi finanziare di tasca propria il folle programma di riarmo con cui l'Unione Europea dice di volersi difendere da una aggressione inventata dai menestrelli dell'ordine mentale dominante con il solo scopo di giustificare gli investimenti nel capitale finanziario. L'abbiamo detto infinite volte: se la Russia avesse realmente voluto invadere l'Europa, l'avrebbe già fatto, senza attendere il suo riarmo. La verità è che è semmai l'Europa che vuole continuare sciaguratamente a provocare la Russia magari fino al punto da costringerla ad attaccare davvero l'Europa stessa. Ciò mi permette di ribadire, una volta di più, che il nostro nemico non è a Mosca e non è a Pechino, ma è a Bruxelles. Il nostro nemico è chi ci vuole trascinare nella Guerra, chiamandola ipocritamente pace, e adesso anzi spiegandoci che il riarmo a spese dei cittadini rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese. Ancora una volta, la situazione è tragica senza però riuscire in alcun modo a essere seria. Source: http://youtube.com/post/UgkxQqr2CkA-gSWYvx5EJn0je39fnpfCNhpx?si=AIC-QL-E3uL1b5qk
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  • Le Pen: “La condanna è una decisione politica. Violato lo stato di diritto”
    di F. Q.
    La leader del Rassemblent National si scaglia contro i magistrati dopo la sentenza di colpevolezza per le accuse di appropriazione indebita di fondi Ue

    Una “decisione politica” che ha “violato lo stato di diritto”. Marine Le Pen si scaglia contro la magistratura dopo la condanna a 5 anni per appropriazione indebita di fondi Ue che la rende ineleggibile stoppando la sua corsa all’Eliseo nel 2027. Intervistata in diretta da TF1, ha bollato la sentenza come “politica” per “impedirmi di candidarmi alle elezioni presidenziali”. E ha quindi aggiunto: “Credo che lo stato di diritto sia stato totalmente violato perché impedisce un ricorso effettivo, che è un diritto garantito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Quindi ha parlato di “un giorno funesto per la democrazia”.

    Il tribunale di Parigi l’ha dichiarata colpevole, insiem ad altri 8 eurodeputati, di appropriazione indebita di fondi pubblici perché – sostengono i giudici – ha fatto “pagare al Parlamento europeo delle persone (12 assistenti parlamentari, ndr) che lavoravano in realtà per il partito” a livello nazionale e non europeo, portando a una frode nei confronti dell’Unione europea che ammonta a 2,9 milioni di euro. Le responsabilità riconosciute alla leader sono pesanti: “È al centro di questo sistema, dal 2009, con autorità”, ha detto la presidente del tribunale Bénédicte de Perthuis.

    “Farò appello perché sono innocente”, ha aggiunto Le Pen. “I giudici di primo grado possono sbagliarsi. Fin dalle prime ore, pensavo che saremmo stati giudicati in modo parziale”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/31/marine-le-pen-condanna-decisione-politica-news/7935335/
    Le Pen: “La condanna è una decisione politica. Violato lo stato di diritto” di F. Q. La leader del Rassemblent National si scaglia contro i magistrati dopo la sentenza di colpevolezza per le accuse di appropriazione indebita di fondi Ue Una “decisione politica” che ha “violato lo stato di diritto”. Marine Le Pen si scaglia contro la magistratura dopo la condanna a 5 anni per appropriazione indebita di fondi Ue che la rende ineleggibile stoppando la sua corsa all’Eliseo nel 2027. Intervistata in diretta da TF1, ha bollato la sentenza come “politica” per “impedirmi di candidarmi alle elezioni presidenziali”. E ha quindi aggiunto: “Credo che lo stato di diritto sia stato totalmente violato perché impedisce un ricorso effettivo, che è un diritto garantito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Quindi ha parlato di “un giorno funesto per la democrazia”. Il tribunale di Parigi l’ha dichiarata colpevole, insiem ad altri 8 eurodeputati, di appropriazione indebita di fondi pubblici perché – sostengono i giudici – ha fatto “pagare al Parlamento europeo delle persone (12 assistenti parlamentari, ndr) che lavoravano in realtà per il partito” a livello nazionale e non europeo, portando a una frode nei confronti dell’Unione europea che ammonta a 2,9 milioni di euro. Le responsabilità riconosciute alla leader sono pesanti: “È al centro di questo sistema, dal 2009, con autorità”, ha detto la presidente del tribunale Bénédicte de Perthuis. “Farò appello perché sono innocente”, ha aggiunto Le Pen. “I giudici di primo grado possono sbagliarsi. Fin dalle prime ore, pensavo che saremmo stati giudicati in modo parziale”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/31/marine-le-pen-condanna-decisione-politica-news/7935335/
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  • -PER URSULA IL RIARMO FARÀ BENE AGLI OSPEDALI. L'HA DETTO DAVVERO!-
    di Giuseppe Salamone
    "Non ci volevo credere quando ho letto quello che è riuscita a dire Ursula bomber Leyen al Corriere della Sera. Si riferiva al piano di riarmo da 800 miliardi:
    “L’Italia ne trarrà un grande beneficio. È un programma di investimenti che aumenterà la prosperità. E questo va a vantaggio dell’economia e della società italiane, ma anche delle infrastrutture al servizio delle persone, come gli ospedali”.
    Ora ci dovrebbe spiegare bene in che modo gli ospedali ne beneficeranno. Questa parla di armi e tira in ballo benefici per gli ospedali. Una cosa talmente surreale che sembra scritta da Orwell. Per le infrastrutture c’era invece bisogno di un riarmo per metterle a posto? Quindi se non si fosse presa questa deriva guerrafondaia potevano pure aspettare? Ovviamente non è assolutamente vero nemmeno quest’ultima cosa. E sapere perché? Perché per far viaggiare più velocemente le armi stanno già usando i soldi del PNRR. Sì, è vero! E di benefici per i cittadini non se ne vedono visto che oggi viaggiare o essere pendolari in Italia è una via crucis.
    Tornando a noi, l’anno scorso, esattamente il 14 aprile 2024, Ferrovie dello Stato e Leonardo hanno firmato un accordo che dice testualmente: “Un’iniziativa Ue finalizzata ad aumentare le capacità infrastrutturali e digitali esistenti, per assicurare la movimentazione di risorse militari, all’interno e all’esterno dell’Europa, anche con breve preavviso e su larga scala, garantendo capacità di trasporto sicure, sostenibili e resilienti.”
    Questi ci prendono per il culo spudoratamente. Sono arrivati a dire che riarmarsi farà bene agli ospedali. Ci rendiamo conto vero? Ora spesso mi dite che bisogna fare qualcosa. Con Associazione Schierarsi stiamo portando avanti una campagna di sensibilizzazione e di coinvolgimento dell’opinione pubblica. Perché è necessario far aprire gli occhi a quante più persone possibili. Andremo in tutte le piazze d’Italia a oltranza. Più siamo e meglio è. Venite con noi!"

    Source:
    https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1906272995363967369?t=RBtLIPFVrY4sqngoYMImNg&s=19
    -PER URSULA IL RIARMO FARÀ BENE AGLI OSPEDALI. L'HA DETTO DAVVERO!- di Giuseppe Salamone "Non ci volevo credere quando ho letto quello che è riuscita a dire Ursula bomber Leyen al Corriere della Sera. Si riferiva al piano di riarmo da 800 miliardi: “L’Italia ne trarrà un grande beneficio. È un programma di investimenti che aumenterà la prosperità. E questo va a vantaggio dell’economia e della società italiane, ma anche delle infrastrutture al servizio delle persone, come gli ospedali”. Ora ci dovrebbe spiegare bene in che modo gli ospedali ne beneficeranno. Questa parla di armi e tira in ballo benefici per gli ospedali. Una cosa talmente surreale che sembra scritta da Orwell. Per le infrastrutture c’era invece bisogno di un riarmo per metterle a posto? Quindi se non si fosse presa questa deriva guerrafondaia potevano pure aspettare? Ovviamente non è assolutamente vero nemmeno quest’ultima cosa. E sapere perché? Perché per far viaggiare più velocemente le armi stanno già usando i soldi del PNRR. Sì, è vero! E di benefici per i cittadini non se ne vedono visto che oggi viaggiare o essere pendolari in Italia è una via crucis. Tornando a noi, l’anno scorso, esattamente il 14 aprile 2024, Ferrovie dello Stato e Leonardo hanno firmato un accordo che dice testualmente: “Un’iniziativa Ue finalizzata ad aumentare le capacità infrastrutturali e digitali esistenti, per assicurare la movimentazione di risorse militari, all’interno e all’esterno dell’Europa, anche con breve preavviso e su larga scala, garantendo capacità di trasporto sicure, sostenibili e resilienti.” Questi ci prendono per il culo spudoratamente. Sono arrivati a dire che riarmarsi farà bene agli ospedali. Ci rendiamo conto vero? Ora spesso mi dite che bisogna fare qualcosa. Con Associazione Schierarsi stiamo portando avanti una campagna di sensibilizzazione e di coinvolgimento dell’opinione pubblica. Perché è necessario far aprire gli occhi a quante più persone possibili. Andremo in tutte le piazze d’Italia a oltranza. Più siamo e meglio è. Venite con noi!" Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1906272995363967369?t=RBtLIPFVrY4sqngoYMImNg&s=19
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  • Dovremmo essere bravi ad organizzare qualcosa del genere anche qui in Italia.
    Rimanere alla finestra a guardare è deleterio....
    https://x.com/Quinto_Polo_/status/1904506810939089149?t=AdhVZIDbvBhD59a6fofZBg&s=19
    Dovremmo essere bravi ad organizzare qualcosa del genere anche qui in Italia. Rimanere alla finestra a guardare è deleterio.... https://x.com/Quinto_Polo_/status/1904506810939089149?t=AdhVZIDbvBhD59a6fofZBg&s=19
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  • BOMBA: L'inviato di pace di Trump FA A PEZZI la posizione di guerra di Starmer!

    Steve Witkoff, inviato di Donald Trump per la pace in Ucraina, ha appena denunciato l'assurdità dei guerrafondai dell'UE e del Regno Unito che premono per l'invio di truppe in Ucraina:

    "È tutto un atteggiamento."

    “100% — La Russia non ha alcuna intenzione di invadere l’Europa.”

    “Non vogliono nemmeno invadere l’Ucraina!”
    Allora perché Keir Starmer parla come un leader in tempo di guerra?

    Non esiste alcuna minaccia russa per la Gran Bretagna. Nessuna.
    Solo propaganda e terrorismo psicologico per giustificare un esercito dell'UE e distogliere l'attenzione dai fallimenti interni.

    Macron, Starmer e l'élite di Bruxelles rischiano una guerra globale. Per quale motivo?

    Questa è follia. E la gente non ci crede.
    🚨 BOMBA: L'inviato di pace di Trump FA A PEZZI la posizione di guerra di Starmer! 🚨 Steve Witkoff, inviato di Donald Trump per la pace in Ucraina, ha appena denunciato l'assurdità dei guerrafondai dell'UE e del Regno Unito che premono per l'invio di truppe in Ucraina: 🗣️ "È tutto un atteggiamento." 🗣️ “100% — La Russia non ha alcuna intenzione di invadere l’Europa.” 🗣️ “Non vogliono nemmeno invadere l’Ucraina!” Allora perché Keir Starmer parla come un leader in tempo di guerra? 📢 Non esiste alcuna minaccia russa per la Gran Bretagna. Nessuna. Solo propaganda e terrorismo psicologico per giustificare un esercito dell'UE e distogliere l'attenzione dai fallimenti interni. Macron, Starmer e l'élite di Bruxelles rischiano una guerra globale. Per quale motivo? 🔥 Questa è follia. E la gente non ci crede.
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