• Franco Vannucci

    Piaccia o no, le cose stanno così.

    Questa guerra è nata nel 2014, quando è stato fatto un colpo di stato in Ucraina sostenuto da Stati Uniti (c'era Biden vicepresidente e la Clinton segretario di Stato).
    Tolsero il Presidente ucraino filo-russo che si rifugiò a Mosca, presero il potere con la forza e piazzarono un governo filo- americano.
    Dopo il colpo di stato sono subito state emanate delle leggi anti russe. Solo che l'Ucraina è un paese diviso in due, a ovest sono ucraini, nazionalisti e vicini all'Europa, ad est e in Crimea sono russi.
    La Russia con un colpo di mano si è ripresa la Crimea senza sparare un colpo (perché il 90% sono russi e hanno fatto un referendum). Mentre nelle altre province sono state fatte persecuzioni (multe se parli in russo, sparatorie a chi pregava in russo). I dati OSCE parlano, di 14000 morti fra civili e militari nel Donbas in 7 anni.
    Nel 2014 c'è stata la strage di Odessa, ma ne hanno parlato troppo poco in tv. Gli ucraini diedero fuoco a un sindacato che era pieno di anziani, donne con bambini, quelli che scamparono all'incendio furono uccisi a colpi di fucile.
    Putin ha più volte denunciato il genocidio nel Donbas (14.000 morti) ma nessuno nei media occidentali ha approfondito.
    Poi è arrivato Trump e l'Ucraina è rimasta sola, a lui non interessava. C'è stato i cessate il fuoco e sono stati fatti gli accordi di Minsk che prevedevano il riconoscimento delle due repubbliche da parte dell'Ucraina come regioni a statuto speciale.
    Si arriva così all'elezione di Biden, che affermò subito che Putin è un killer e che gliel'avrebbe fatta pagare.
    Il figlio di Biden, Hunter, ha diversi gasdotti in Ucraina, e affari milionari. Biden ha chiesto l'ingresso nella Nato dell'Ucraina, inaccettabile per la Russia. Inaccettabile perché i missili sarebbero puntati a 300 km da Mosca. Perché sarebbero puntati su Pechino, infatti la Cina ha sostenuto la Russia con contratti sul gas altissimi.
    Da dicembre è iniziata l'isteria americana sull'inizio della guerra. Hanno pompato Zelensky a bombardare di nuovo il Donbas per riprenderselo promettendogli aiuto militare. Lui ci è cascato. La Russia si è seduta al tavolo con tutti i presidenti e con tutti i ministri degli esteri ma senza risultati. Nessuno voleva trattare, ma ribattevano che l'Ucraina ha il diritto di entrare nella Nato. La Russia ha offerto di demilitarizzare l'Ucraina e farlo uno stato cuscinetto, come la Svizzera, di transito di gas e di merci, ma senza armi. Gli è stato risposto di no.
    Aggiungo che gli USA hanno piazzato in questi anni in Ucraina 14 laboratori che producono armi chimiche, lungo tutto il confine russo. Dunque una minaccia di non solo missili.
    A questo punto non è difficile comprendere la reazione di Putin, acclamato dalle popolazioni filo-russe del Donbass come un liberatore di quelle zone che non devono essere annesse alla Russia ma rese alla loro libertà dopo i massacri di questi anni.
    Non esistono buoni e cattivi, ma solo una buona o una cattiva informazione.
    Franco Vannucci Piaccia o no, le cose stanno così. Questa guerra è nata nel 2014, quando è stato fatto un colpo di stato in Ucraina sostenuto da Stati Uniti (c'era Biden vicepresidente e la Clinton segretario di Stato). Tolsero il Presidente ucraino filo-russo che si rifugiò a Mosca, presero il potere con la forza e piazzarono un governo filo- americano. Dopo il colpo di stato sono subito state emanate delle leggi anti russe. Solo che l'Ucraina è un paese diviso in due, a ovest sono ucraini, nazionalisti e vicini all'Europa, ad est e in Crimea sono russi. La Russia con un colpo di mano si è ripresa la Crimea senza sparare un colpo (perché il 90% sono russi e hanno fatto un referendum). Mentre nelle altre province sono state fatte persecuzioni (multe se parli in russo, sparatorie a chi pregava in russo). I dati OSCE parlano, di 14000 morti fra civili e militari nel Donbas in 7 anni. Nel 2014 c'è stata la strage di Odessa, ma ne hanno parlato troppo poco in tv. Gli ucraini diedero fuoco a un sindacato che era pieno di anziani, donne con bambini, quelli che scamparono all'incendio furono uccisi a colpi di fucile. Putin ha più volte denunciato il genocidio nel Donbas (14.000 morti) ma nessuno nei media occidentali ha approfondito. Poi è arrivato Trump e l'Ucraina è rimasta sola, a lui non interessava. C'è stato i cessate il fuoco e sono stati fatti gli accordi di Minsk che prevedevano il riconoscimento delle due repubbliche da parte dell'Ucraina come regioni a statuto speciale. Si arriva così all'elezione di Biden, che affermò subito che Putin è un killer e che gliel'avrebbe fatta pagare. Il figlio di Biden, Hunter, ha diversi gasdotti in Ucraina, e affari milionari. Biden ha chiesto l'ingresso nella Nato dell'Ucraina, inaccettabile per la Russia. Inaccettabile perché i missili sarebbero puntati a 300 km da Mosca. Perché sarebbero puntati su Pechino, infatti la Cina ha sostenuto la Russia con contratti sul gas altissimi. Da dicembre è iniziata l'isteria americana sull'inizio della guerra. Hanno pompato Zelensky a bombardare di nuovo il Donbas per riprenderselo promettendogli aiuto militare. Lui ci è cascato. La Russia si è seduta al tavolo con tutti i presidenti e con tutti i ministri degli esteri ma senza risultati. Nessuno voleva trattare, ma ribattevano che l'Ucraina ha il diritto di entrare nella Nato. La Russia ha offerto di demilitarizzare l'Ucraina e farlo uno stato cuscinetto, come la Svizzera, di transito di gas e di merci, ma senza armi. Gli è stato risposto di no. Aggiungo che gli USA hanno piazzato in questi anni in Ucraina 14 laboratori che producono armi chimiche, lungo tutto il confine russo. Dunque una minaccia di non solo missili. A questo punto non è difficile comprendere la reazione di Putin, acclamato dalle popolazioni filo-russe del Donbass come un liberatore di quelle zone che non devono essere annesse alla Russia ma rese alla loro libertà dopo i massacri di questi anni. Non esistono buoni e cattivi, ma solo una buona o una cattiva informazione.
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  • Franco Vannucci

    Piaccia o no, le cose stanno così.

    Questa guerra è nata nel 2014, quando è stato fatto un colpo di stato in Ucraina sostenuto da Stati Uniti (c'era Biden vicepresidente e la Clinton segretario di Stato).
    Tolsero il Presidente ucraino filo-russo che si rifugiò a Mosca, presero il potere con la forza e piazzarono un governo filo- americano.
    Dopo il colpo di stato sono subito state emanate delle leggi anti russe. Solo che l'Ucraina è un paese diviso in due, a ovest sono ucraini, nazionalisti e vicini all'Europa, ad est e in Crimea sono russi.
    La Russia con un colpo di mano si è ripresa la Crimea senza sparare un colpo (perché il 90% sono russi e hanno fatto un referendum). Mentre nelle altre province sono state fatte persecuzioni (multe se parli in russo, sparatorie a chi pregava in russo). I dati OSCE parlano, di 14000 morti fra civili e militari nel Donbas in 7 anni.
    Nel 2014 c'è stata la strage di Odessa, ma ne hanno parlato troppo poco in tv. Gli ucraini diedero fuoco a un sindacato che era pieno di anziani, donne con bambini, quelli che scamparono all'incendio furono uccisi a colpi di fucile.
    Putin ha più volte denunciato il genocidio nel Donbas (14.000 morti) ma nessuno nei media occidentali ha approfondito.
    Poi è arrivato Trump e l'Ucraina è rimasta sola, a lui non interessava. C'è stato i cessate il fuoco e sono stati fatti gli accordi di Minsk che prevedevano il riconoscimento delle due repubbliche da parte dell'Ucraina come regioni a statuto speciale.
    Si arriva così all'elezione di Biden, che affermò subito che Putin è un killer e che gliel'avrebbe fatta pagare.
    Il figlio di Biden, Hunter, ha diversi gasdotti in Ucraina, e affari milionari. Biden ha chiesto l'ingresso nella Nato dell'Ucraina, inaccettabile per la Russia. Inaccettabile perché i missili sarebbero puntati a 300 km da Mosca. Perché sarebbero puntati su Pechino, infatti la Cina ha sostenuto la Russia con contratti sul gas altissimi.
    Da dicembre è iniziata l'isteria americana sull'inizio della guerra. Hanno pompato Zelensky a bombardare di nuovo il Donbas per riprenderselo promettendogli aiuto militare. Lui ci è cascato. La Russia si è seduta al tavolo con tutti i presidenti e con tutti i ministri degli esteri ma senza risultati. Nessuno voleva trattare, ma ribattevano che l'Ucraina ha il diritto di entrare nella Nato. La Russia ha offerto di demilitarizzare l'Ucraina e farlo uno stato cuscinetto, come la Svizzera, di transito di gas e di merci, ma senza armi. Gli è stato risposto di no.
    Aggiungo che gli USA hanno piazzato in questi anni in Ucraina 14 laboratori che producono armi chimiche, lungo tutto il confine russo. Dunque una minaccia di non solo missili.
    A questo punto non è difficile comprendere la reazione di Putin, acclamato dalle popolazioni filo-russe del Donbass come un liberatore di quelle zone che non devono essere annesse alla Russia ma rese alla loro libertà dopo i massacri di questi anni.
    Non esistono buoni e cattivi, ma solo una buona o una cattiva informazione.

    Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1893382356322378166?s=19
    Franco Vannucci Piaccia o no, le cose stanno così. Questa guerra è nata nel 2014, quando è stato fatto un colpo di stato in Ucraina sostenuto da Stati Uniti (c'era Biden vicepresidente e la Clinton segretario di Stato). Tolsero il Presidente ucraino filo-russo che si rifugiò a Mosca, presero il potere con la forza e piazzarono un governo filo- americano. Dopo il colpo di stato sono subito state emanate delle leggi anti russe. Solo che l'Ucraina è un paese diviso in due, a ovest sono ucraini, nazionalisti e vicini all'Europa, ad est e in Crimea sono russi. La Russia con un colpo di mano si è ripresa la Crimea senza sparare un colpo (perché il 90% sono russi e hanno fatto un referendum). Mentre nelle altre province sono state fatte persecuzioni (multe se parli in russo, sparatorie a chi pregava in russo). I dati OSCE parlano, di 14000 morti fra civili e militari nel Donbas in 7 anni. Nel 2014 c'è stata la strage di Odessa, ma ne hanno parlato troppo poco in tv. Gli ucraini diedero fuoco a un sindacato che era pieno di anziani, donne con bambini, quelli che scamparono all'incendio furono uccisi a colpi di fucile. Putin ha più volte denunciato il genocidio nel Donbas (14.000 morti) ma nessuno nei media occidentali ha approfondito. Poi è arrivato Trump e l'Ucraina è rimasta sola, a lui non interessava. C'è stato i cessate il fuoco e sono stati fatti gli accordi di Minsk che prevedevano il riconoscimento delle due repubbliche da parte dell'Ucraina come regioni a statuto speciale. Si arriva così all'elezione di Biden, che affermò subito che Putin è un killer e che gliel'avrebbe fatta pagare. Il figlio di Biden, Hunter, ha diversi gasdotti in Ucraina, e affari milionari. Biden ha chiesto l'ingresso nella Nato dell'Ucraina, inaccettabile per la Russia. Inaccettabile perché i missili sarebbero puntati a 300 km da Mosca. Perché sarebbero puntati su Pechino, infatti la Cina ha sostenuto la Russia con contratti sul gas altissimi. Da dicembre è iniziata l'isteria americana sull'inizio della guerra. Hanno pompato Zelensky a bombardare di nuovo il Donbas per riprenderselo promettendogli aiuto militare. Lui ci è cascato. La Russia si è seduta al tavolo con tutti i presidenti e con tutti i ministri degli esteri ma senza risultati. Nessuno voleva trattare, ma ribattevano che l'Ucraina ha il diritto di entrare nella Nato. La Russia ha offerto di demilitarizzare l'Ucraina e farlo uno stato cuscinetto, come la Svizzera, di transito di gas e di merci, ma senza armi. Gli è stato risposto di no. Aggiungo che gli USA hanno piazzato in questi anni in Ucraina 14 laboratori che producono armi chimiche, lungo tutto il confine russo. Dunque una minaccia di non solo missili. A questo punto non è difficile comprendere la reazione di Putin, acclamato dalle popolazioni filo-russe del Donbass come un liberatore di quelle zone che non devono essere annesse alla Russia ma rese alla loro libertà dopo i massacri di questi anni. Non esistono buoni e cattivi, ma solo una buona o una cattiva informazione. Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1893382356322378166?s=19
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  • Anthony Fauci aveva definito RFK Jr. un bugiardo per aver affermato che nessuno dei 72 vaccini obbligatori per i bambini era mai stato sottoposto a test di sicurezza in studi controllati con placebo. Un segreto di Pulcinella che ha tenuto insieme la teoria vaccinale fino ad ora, perlomeno agli occhi degli sprovveduti.

    RFK Jr. ha fatto causa a Fauci, e gli avvocati di Fauci hanno dovuto ammettere in tribunale che RFK Jr. aveva ragione.

    "Non c'è responsabilità a valle, non ci sono test di sicurezza a monte... e non ci sono costi di marketing e pubblicità, perché il governo federale ordina a 78 milioni di bambini delle scuole di prendere quel vaccino ogni anno".

    "Quale prodotto migliore si potrebbe avere? E così c'è stata una corsa all'oro per aggiungere tutti questi nuovi vaccini al calendario... perché se si entra in quel calendario, si guadagna un miliardo di dollari all'anno per la propria azienda".

    "Così abbiamo avuto tutti questi nuovi vaccini, 72 iniezioni, 16 vaccini... E quell'anno, il 1989, abbiamo assistito a un'esplosione di malattie croniche nei bambini americani... ADHD, disturbi del sonno, ritardi nel linguaggio, ASD, autismo, sindrome di Tourette, zecche, narcolessia".

    "L'autismo è passato da uno su 10.000 nella mia generazione... a uno su 34 bambini oggi".

    Tenetevi forte, il 20 gennaio è vicino.

    Fonte: Un nutrizionista italiano in Australia: t.me/italiaaustralia
    Anthony Fauci aveva definito RFK Jr. un bugiardo per aver affermato che nessuno dei 72 vaccini obbligatori per i bambini era mai stato sottoposto a test di sicurezza in studi controllati con placebo. Un segreto di Pulcinella che ha tenuto insieme la teoria vaccinale fino ad ora, perlomeno agli occhi degli sprovveduti. RFK Jr. ha fatto causa a Fauci, e gli avvocati di Fauci hanno dovuto ammettere in tribunale che RFK Jr. aveva ragione. "Non c'è responsabilità a valle, non ci sono test di sicurezza a monte... e non ci sono costi di marketing e pubblicità, perché il governo federale ordina a 78 milioni di bambini delle scuole di prendere quel vaccino ogni anno". "Quale prodotto migliore si potrebbe avere? E così c'è stata una corsa all'oro per aggiungere tutti questi nuovi vaccini al calendario... perché se si entra in quel calendario, si guadagna un miliardo di dollari all'anno per la propria azienda". "Così abbiamo avuto tutti questi nuovi vaccini, 72 iniezioni, 16 vaccini... E quell'anno, il 1989, abbiamo assistito a un'esplosione di malattie croniche nei bambini americani... ADHD, disturbi del sonno, ritardi nel linguaggio, ASD, autismo, sindrome di Tourette, zecche, narcolessia". "L'autismo è passato da uno su 10.000 nella mia generazione... a uno su 34 bambini oggi". Tenetevi forte, il 20 gennaio è vicino. Fonte: Un nutrizionista italiano in Australia: t.me/italiaaustralia
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  • Dopo essere stato definito bugiardo da Anthony Fauci per aver affermato che "nessuno dei 72 vaccini obbligatori per i bambini è mai stato testato sulla sicurezza", RFK Jr. ha fatto causa a Fauci.

    Dopo un anno di rinvii, gli avvocati di Fauci alla fine hanno ammesso che RFK Jr. aveva ragione.

    "Così abbiamo ricevuto tutti questi nuovi vaccini, 72 iniezioni, 16 vaccini... E quell'anno, il 1989, abbiamo assistito a un'esplosione di malattie croniche nei bambini americani... ADHD, disturbi del sonno, ritardi del linguaggio, ASD, autismo, sindrome di Tourette, zecche, narcolessia."

    "L'autismo è passato da uno su 10.000 nella mia generazione... a uno su 34 bambini oggi."
    Dopo essere stato definito bugiardo da Anthony Fauci per aver affermato che "nessuno dei 72 vaccini obbligatori per i bambini è mai stato testato sulla sicurezza", RFK Jr. ha fatto causa a Fauci. Dopo un anno di rinvii, gli avvocati di Fauci alla fine hanno ammesso che RFK Jr. aveva ragione. "Così abbiamo ricevuto tutti questi nuovi vaccini, 72 iniezioni, 16 vaccini... E quell'anno, il 1989, abbiamo assistito a un'esplosione di malattie croniche nei bambini americani... ADHD, disturbi del sonno, ritardi del linguaggio, ASD, autismo, sindrome di Tourette, zecche, narcolessia." "L'autismo è passato da uno su 10.000 nella mia generazione... a uno su 34 bambini oggi."
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  • 12 ore fa:Russia chiude gasdotto verso Polonia e Bulgaria perché si rifiuta di pagare in rubli
    10 ore fa:Polonia accetta di pagare il gas in rubli
    6 ore fa:Austria e Bulgaria concordano di pagare il gas in rubli
    5 ore fa: UE autorizza i paesi europei ad acquistare gas in rubli.

    Fonte: https://x.com/anubi77787292/status/1852379174654157034?t=EAxc49_Y-HVVda3JKPuIQg&s=19
    12 ore fa:Russia chiude gasdotto verso Polonia e Bulgaria perché si rifiuta di pagare in rubli 10 ore fa:Polonia accetta di pagare il gas in rubli 6 ore fa:Austria e Bulgaria concordano di pagare il gas in rubli 5 ore fa: UE autorizza i paesi europei ad acquistare gas in rubli. 😂 Fonte: https://x.com/anubi77787292/status/1852379174654157034?t=EAxc49_Y-HVVda3JKPuIQg&s=19
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  • Si avvicina lo scenario impensabile di 1 bambino su 2 con autismo negli Stati Uniti

    Il tasso di 1 su 36 è l'ultimo dato ampiamente riportato dai media ormai da più di un anno.
    Ma quel tasso è obsoleto di circa quattro anni: infatti il CDC deve ancora pubblicare i risultati del suo sondaggio ADDM Network del 2022 e, quando lo farà, probabilmente entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo, il tasso sarà ancora obsoleto di almeno due anni.
    Di questo passo, è del tutto possibile che la previsione della Dott.ssa Stephanie Seneff secondo cui la metà dei bambini in negli Stati Uniti potrebbe essere diagnosticato l’ASD entro il 2032 potrebbe diventare realtà: poiché la previsione di Seneff sembra sempre meno fantascienza e gli Stati Uniti si avvicinano sempre più a una pietra miliare dell’autismo che verrebbe certamente definita catastrofica (accettando anche che 1 bambino autistico su 36 non sia abbastanza catastrofico ...), saremo portati ad immaginare che i medici, gli scienziati e i funzionari della sanità pubblica, così come i leader politici, i media e la popolazione in generale, siano alla disperata ricerca di cosa si nasconde dietro questa epica epidemia.
    Ma non è così, purtroppo!
    La cosa migliore che si può sentir dire oggi sulla crescita dell’autismo è che le ragioni di ciò “non sono completamente comprese e sono probabilmente complesse”.
    Ma la cosa più strana in assoluto è la generale mancanza di interesse o addirittura curiosità nei confronti di questa vera e propria “epidemia”: in questo caso non sembra esistere alcuna emergenza sanitaria che spinga qualcuno a cercare di capirne le cause.
    L’unica cosa che accade è che si parla molto di “consapevolezza dell’autismo”. Quest’anno le Nazioni Unite hanno addirittura proclamato una Giornata mondiale della sensibilizzazione sull’autismo, il 2 aprile: In tal senso, sembra esserci più che altro un movimento sociale per NORMALIZZARE l’autismo e accettare il disturbo neuro-immune caratterizzato da infiammazione cronica semplicemente come una variazione genetica, introducendo definizioni innovative e devianti per definire questa condizione come “neurodivergente” o “neurodiverso”.

    Fonte: https://www.comilva.org/informazione/editoriale-comilva/si-avvicina-lo-scenario-impensabile-di-1-bambino-su-2-con-autismo
    Si avvicina lo scenario impensabile di 1 bambino su 2 con autismo negli Stati Uniti Il tasso di 1 su 36 è l'ultimo dato ampiamente riportato dai media ormai da più di un anno. Ma quel tasso è obsoleto di circa quattro anni: infatti il CDC deve ancora pubblicare i risultati del suo sondaggio ADDM Network del 2022 e, quando lo farà, probabilmente entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo, il tasso sarà ancora obsoleto di almeno due anni. Di questo passo, è del tutto possibile che la previsione della Dott.ssa Stephanie Seneff secondo cui la metà dei bambini in negli Stati Uniti potrebbe essere diagnosticato l’ASD entro il 2032 potrebbe diventare realtà: poiché la previsione di Seneff sembra sempre meno fantascienza e gli Stati Uniti si avvicinano sempre più a una pietra miliare dell’autismo che verrebbe certamente definita catastrofica (accettando anche che 1 bambino autistico su 36 non sia abbastanza catastrofico ...), saremo portati ad immaginare che i medici, gli scienziati e i funzionari della sanità pubblica, così come i leader politici, i media e la popolazione in generale, siano alla disperata ricerca di cosa si nasconde dietro questa epica epidemia. Ma non è così, purtroppo! La cosa migliore che si può sentir dire oggi sulla crescita dell’autismo è che le ragioni di ciò “non sono completamente comprese e sono probabilmente complesse”. Ma la cosa più strana in assoluto è la generale mancanza di interesse o addirittura curiosità nei confronti di questa vera e propria “epidemia”: in questo caso non sembra esistere alcuna emergenza sanitaria che spinga qualcuno a cercare di capirne le cause. L’unica cosa che accade è che si parla molto di “consapevolezza dell’autismo”. Quest’anno le Nazioni Unite hanno addirittura proclamato una Giornata mondiale della sensibilizzazione sull’autismo, il 2 aprile: In tal senso, sembra esserci più che altro un movimento sociale per NORMALIZZARE l’autismo e accettare il disturbo neuro-immune caratterizzato da infiammazione cronica semplicemente come una variazione genetica, introducendo definizioni innovative e devianti per definire questa condizione come “neurodivergente” o “neurodiverso”. 👉 Fonte: https://www.comilva.org/informazione/editoriale-comilva/si-avvicina-lo-scenario-impensabile-di-1-bambino-su-2-con-autismo
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  • LE PRIME TESTIMONIANZE di DAVIDE TUTINO, GIUSEPPE MASTRUZZO ACCOMPAGNATI da DON DIEGO MINONI e dalla giornalista MARZIA Di SESSA di 9mq in partenza per la missione di pace a Mosca!!!

    LA NOSTRA DISOBBEDIENZA
    È UNA MISSIONE DI PACE.
    In Russia per disobbedire alle sanzioni.

    27 Gennaio 2024

    ----------

    In partenza per la Russia.

    Giunti in Russia, Davide Tutino e Giuseppe Mastruzzo scambieranno i prodotti europei con quelli locali, in aperta disobbedienza alle sanzioni commerciali.

    Per questo atto sono previsti da 2 a 6 anni di carcere, e da 25mila a 250mila euro di ammenda.

    I professori Mastruzzo e Tutino saranno accompagnati da Marzia di Sessa, giornalista di 9Mq, e Don Diego Minoni, cappellano di questa missione di pace.

    Occorre mettere fine a queste sanzioni, che colpiscono i popoli e rafforzano l'autoritarismo dei regimi in guerra.
    Esse non sono finalizzate a costruire la pace, ma a ricostruire in seno all'Europa, tra Oriente e Occidente, un muro pagato col sangue degli ucraini e dei russi.
    Perciò questa nostra disobbedienza è una missione di pace.

    Occorre disobbedire a sanzioni che riducono l'Ucraina, l'Italia e l'Europa in miseria, determinando la militarizzazione del lavoro, l'asservimento dei lavoratori, e la trasformazione del Continente in una fabbrica d'armi e di soldati per le guerre a venire.
    Perciò questa disobbedienza è anche una lotta sindacale, e una missione di pace.

    Occorre denunciare che queste sanzioni non sono strumenti diplomatici, ma armi di guerra.
    In esse si saldano gli interessi del grande capitale finanziario e dell'industria bellica.
    Esse spingono alla riconversione dei paesi europei in microeconomie di guerra, spinte a sottrarre diritti ai propri popoli.

    Mentre scriviamo, altri 500mila ucraini sono chiamati al fronte, e le industrie europee si convertono in fabbriche di proiettili, di carrarmati e di aerei da guerra.
    L'umanità ha bisogno di imboccare la via opposta, e uscire da questa crisi del capitalismo attraverso la smilitarizzazione mondiale, e la riconversione delle spese militari in spese civili.
    Perciò la nostra disobbedienza è un manifesto politico e una missione di pace.

    Disobbediremo quindi alle sanzioni imposte dal blocco militare occidentale, e suggellate dalla distruzione del gasdotto North Stream 2, atto di guerra nei confronti dell'Europa rispetto al quale attendiamo ancora verità e giustizia.

    Se i giudici, come loro dovere, vorranno perseguire questa disobbedienza, dovranno anche confrontarsi con l'articolo 11 della nostra Costituzione, secondo cui "l'Italia ripudia la guerra."
    Di fronte ad essa le normative attuali appaiono sproporzionate, irragionevoli, inaccettabili.

    Se invece i giudici si volteranno dall'altra parte, sapremo che a queste norme non è solo giusto e necessario, ma è anche legittimo disobbedire.

    Forse non oggi, forse domani, ma quando un giudice avrà finito con questo caso, dovrà occuparsi dei corrotti e corruttori, ai vertici delle istituzioni, che hanno messo l'Italia e l'Europa contro se stessa.

    Davide Tutino, Giuseppe Mastruzzo, Marzia di Sessa, Don Diego Minoni.

    Servizio di Marzia Sessa di 9mq.
    LE PRIME TESTIMONIANZE di DAVIDE TUTINO, GIUSEPPE MASTRUZZO ACCOMPAGNATI da DON DIEGO MINONI e dalla giornalista MARZIA Di SESSA di 9mq in partenza per la missione di pace a Mosca!!! LA NOSTRA DISOBBEDIENZA È UNA MISSIONE DI PACE. In Russia per disobbedire alle sanzioni. 27 Gennaio 2024 ---------- In partenza per la Russia. Giunti in Russia, Davide Tutino e Giuseppe Mastruzzo scambieranno i prodotti europei con quelli locali, in aperta disobbedienza alle sanzioni commerciali. Per questo atto sono previsti da 2 a 6 anni di carcere, e da 25mila a 250mila euro di ammenda. I professori Mastruzzo e Tutino saranno accompagnati da Marzia di Sessa, giornalista di 9Mq, e Don Diego Minoni, cappellano di questa missione di pace. Occorre mettere fine a queste sanzioni, che colpiscono i popoli e rafforzano l'autoritarismo dei regimi in guerra. Esse non sono finalizzate a costruire la pace, ma a ricostruire in seno all'Europa, tra Oriente e Occidente, un muro pagato col sangue degli ucraini e dei russi. Perciò questa nostra disobbedienza è una missione di pace. Occorre disobbedire a sanzioni che riducono l'Ucraina, l'Italia e l'Europa in miseria, determinando la militarizzazione del lavoro, l'asservimento dei lavoratori, e la trasformazione del Continente in una fabbrica d'armi e di soldati per le guerre a venire. Perciò questa disobbedienza è anche una lotta sindacale, e una missione di pace. Occorre denunciare che queste sanzioni non sono strumenti diplomatici, ma armi di guerra. In esse si saldano gli interessi del grande capitale finanziario e dell'industria bellica. Esse spingono alla riconversione dei paesi europei in microeconomie di guerra, spinte a sottrarre diritti ai propri popoli. Mentre scriviamo, altri 500mila ucraini sono chiamati al fronte, e le industrie europee si convertono in fabbriche di proiettili, di carrarmati e di aerei da guerra. L'umanità ha bisogno di imboccare la via opposta, e uscire da questa crisi del capitalismo attraverso la smilitarizzazione mondiale, e la riconversione delle spese militari in spese civili. Perciò la nostra disobbedienza è un manifesto politico e una missione di pace. Disobbediremo quindi alle sanzioni imposte dal blocco militare occidentale, e suggellate dalla distruzione del gasdotto North Stream 2, atto di guerra nei confronti dell'Europa rispetto al quale attendiamo ancora verità e giustizia. Se i giudici, come loro dovere, vorranno perseguire questa disobbedienza, dovranno anche confrontarsi con l'articolo 11 della nostra Costituzione, secondo cui "l'Italia ripudia la guerra." Di fronte ad essa le normative attuali appaiono sproporzionate, irragionevoli, inaccettabili. Se invece i giudici si volteranno dall'altra parte, sapremo che a queste norme non è solo giusto e necessario, ma è anche legittimo disobbedire. Forse non oggi, forse domani, ma quando un giudice avrà finito con questo caso, dovrà occuparsi dei corrotti e corruttori, ai vertici delle istituzioni, che hanno messo l'Italia e l'Europa contro se stessa. Davide Tutino, Giuseppe Mastruzzo, Marzia di Sessa, Don Diego Minoni. Servizio di Marzia Sessa di 9mq.
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    LA NOSTRA DISOBBEDIENZA
    È UNA MISSIONE DI PACE.
    In Russia per disobbedire alle sanzioni.

    27 Gennaio 2024

    ----------

    In partenza per la Russia.

    Giunti in Russia, Davide Tutino e Giuseppe Mastruzzo scambieranno i prodotti europei con quelli locali, in aperta disobbedienza alle sanzioni commerciali.

    Per questo atto sono previsti da 2 a 6 anni di carcere, e da 25mila a 250mila euro di ammenda.

    I professori Mastruzzo e Tutino saranno accompagnati da Marzia di Sessa, giornalista di 9Mq, e Don Diego Minoni, cappellano di questa missione di pace.

    Occorre mettere fine a queste sanzioni, che colpiscono i popoli e rafforzano l'autoritarismo dei regimi in guerra.
    Esse non sono finalizzate a costruire la pace, ma a ricostruire in seno all'Europa, tra Oriente e Occidente, un muro pagato col sangue degli ucraini e dei russi.
    Perciò questa nostra disobbedienza è una missione di pace.

    Occorre disobbedire a sanzioni che riducono l'Ucraina, l'Italia e l'Europa in miseria, determinando la militarizzazione del lavoro, l'asservimento dei lavoratori, e la trasformazione del Continente in una fabbrica d'armi e di soldati per le guerre a venire.
    Perciò questa disobbedienza è anche una lotta sindacale, e una missione di pace.

    Occorre denunciare che queste sanzioni non sono strumenti diplomatici, ma armi di guerra.
    In esse si saldano gli interessi del grande capitale finanziario e dell'industria bellica.
    Esse spingono alla riconversione dei paesi europei in microeconomie di guerra, spinte a sottrarre diritti ai propri popoli.

    Mentre scriviamo, altri 500mila ucraini sono chiamati al fronte, e le industrie europee si convertono in fabbriche di proiettili, di carrarmati e di aerei da guerra.
    L'umanità ha bisogno di imboccare la via opposta, e uscire da questa crisi del capitalismo attraverso la smilitarizzazione mondiale, e la riconversione delle spese militari in spese civili.
    Perciò la nostra disobbedienza è un manifesto politico e una missione di pace.

    Disobbediremo quindi alle sanzioni imposte dal blocco militare occidentale, e suggellate dalla distruzione del gasdotto North Stream 2, atto di guerra nei confronti dell'Europa rispetto al quale attendiamo ancora verità e giustizia.

    Se i giudici, come loro dovere, vorranno perseguire questa disobbedienza, dovranno anche confrontarsi con l'articolo 11 della nostra Costituzione, secondo cui "l'Italia ripudia la guerra."
    Di fronte ad essa le normative attuali appaiono sproporzionate, irragionevoli, inaccettabili.

    Se invece i giudici si volteranno dall'altra parte, sapremo che a queste norme non è solo giusto e necessario, ma è anche legittimo disobbedire.

    Forse non oggi, forse domani, ma quando un giudice avrà finito con questo caso, dovrà occuparsi dei corrotti e corruttori, ai vertici delle istituzioni, che hanno messo l'Italia e l'Europa contro se stessa.

    Davide Tutino, Giuseppe Mastruzzo, Marzia di Sessa, Don Diego Minoni.

    Servizio di Marzia Sessa di 9mq.

    Con preghiera di massima diffusione, e di sostegno all'iniziativa.
    LE PRIME TESTIMONIANZE di DAVIDE TUTINO, GIUSEPPE MASTRUZZO ACCOMPAGNATI da DON DIEGO MINONI e dalla giornalista MARZIA Di SESSA di 9mq in partenza per la missione di pace a Mosca!!! LA NOSTRA DISOBBEDIENZA È UNA MISSIONE DI PACE. In Russia per disobbedire alle sanzioni. 27 Gennaio 2024 ---------- In partenza per la Russia. Giunti in Russia, Davide Tutino e Giuseppe Mastruzzo scambieranno i prodotti europei con quelli locali, in aperta disobbedienza alle sanzioni commerciali. Per questo atto sono previsti da 2 a 6 anni di carcere, e da 25mila a 250mila euro di ammenda. I professori Mastruzzo e Tutino saranno accompagnati da Marzia di Sessa, giornalista di 9Mq, e Don Diego Minoni, cappellano di questa missione di pace. Occorre mettere fine a queste sanzioni, che colpiscono i popoli e rafforzano l'autoritarismo dei regimi in guerra. Esse non sono finalizzate a costruire la pace, ma a ricostruire in seno all'Europa, tra Oriente e Occidente, un muro pagato col sangue degli ucraini e dei russi. Perciò questa nostra disobbedienza è una missione di pace. Occorre disobbedire a sanzioni che riducono l'Ucraina, l'Italia e l'Europa in miseria, determinando la militarizzazione del lavoro, l'asservimento dei lavoratori, e la trasformazione del Continente in una fabbrica d'armi e di soldati per le guerre a venire. Perciò questa disobbedienza è anche una lotta sindacale, e una missione di pace. Occorre denunciare che queste sanzioni non sono strumenti diplomatici, ma armi di guerra. In esse si saldano gli interessi del grande capitale finanziario e dell'industria bellica. Esse spingono alla riconversione dei paesi europei in microeconomie di guerra, spinte a sottrarre diritti ai propri popoli. Mentre scriviamo, altri 500mila ucraini sono chiamati al fronte, e le industrie europee si convertono in fabbriche di proiettili, di carrarmati e di aerei da guerra. L'umanità ha bisogno di imboccare la via opposta, e uscire da questa crisi del capitalismo attraverso la smilitarizzazione mondiale, e la riconversione delle spese militari in spese civili. Perciò la nostra disobbedienza è un manifesto politico e una missione di pace. Disobbediremo quindi alle sanzioni imposte dal blocco militare occidentale, e suggellate dalla distruzione del gasdotto North Stream 2, atto di guerra nei confronti dell'Europa rispetto al quale attendiamo ancora verità e giustizia. Se i giudici, come loro dovere, vorranno perseguire questa disobbedienza, dovranno anche confrontarsi con l'articolo 11 della nostra Costituzione, secondo cui "l'Italia ripudia la guerra." Di fronte ad essa le normative attuali appaiono sproporzionate, irragionevoli, inaccettabili. Se invece i giudici si volteranno dall'altra parte, sapremo che a queste norme non è solo giusto e necessario, ma è anche legittimo disobbedire. Forse non oggi, forse domani, ma quando un giudice avrà finito con questo caso, dovrà occuparsi dei corrotti e corruttori, ai vertici delle istituzioni, che hanno messo l'Italia e l'Europa contro se stessa. Davide Tutino, Giuseppe Mastruzzo, Marzia di Sessa, Don Diego Minoni. Servizio di Marzia Sessa di 9mq. Con preghiera di massima diffusione, e di sostegno all'iniziativa.
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