• TORNATE AL CAFFÈ
    CON LA MOKA
    Sono una capsula
    di allumino e dentro
    ho 4 grammi di caffè.
    4 grammi di caffè
    a 0,40 euro, fanno
    100 Euro al kg.
    Per una tonnellata di alluminio vengono prodotte quattro tonnellate di residui sotto forma di arsenico, titanio, cromo, piombo, vanadio, mercurio.
    Sostanze che vanno ad inquinare l’ambiente.
    Grazie ad una produzione di una tonnellata di caffè a settimana sono la regina del mercato.
    Il caffè che uso è quello che costa di meno.
    Quando le polveri tradizionali vengono torrefatte a 200/220°
    in 20 minuti per me la torrefazione è a 1000°C per 90 secondi.
    Anche questo per risparmiare.
    Però il mio caffè è schiumoso e buono.
    Semplicemente perché non contengo solo caffè ma anche un po' di grassi animali, e additivi top secret.
    In più le macchine che vengono utilizzate hanno enormi costi economici ed ambientali per la loro produzione e per il loro smaltimento.
    E non dimenticare l’energia elettrica che usano.
    Ma attento, ti dono non solo caffeina ma anche furano che ingoi con piacere.
    Il furano è una sostanza organica (prodotto intermedio utilizzato nell'industria chimica come solvente per le Resine durante la produzione di lacche
    e come agglomerante nella fonderia).
    È volatile, lipofilo
    e CANCEROGENO
    per il fegato.

    (testo tratto da “Mouvement pour la Terre”, tradotto e rielaborato spero correttamente)

    Fonte: https://x.com/itsmeback_/status/1838123927228281164?t=K-qAQL9fMIvq3ECmifb6Bw&s=19
    TORNATE AL CAFFÈ CON LA MOKA Sono una capsula di allumino e dentro ho 4 grammi di caffè. 4 grammi di caffè a 0,40 euro, fanno 100 Euro al kg. Per una tonnellata di alluminio vengono prodotte quattro tonnellate di residui sotto forma di arsenico, titanio, cromo, piombo, vanadio, mercurio. Sostanze che vanno ad inquinare l’ambiente. Grazie ad una produzione di una tonnellata di caffè a settimana sono la regina del mercato. Il caffè che uso è quello che costa di meno. Quando le polveri tradizionali vengono torrefatte a 200/220° in 20 minuti per me la torrefazione è a 1000°C per 90 secondi. Anche questo per risparmiare. Però il mio caffè è schiumoso e buono. Semplicemente perché non contengo solo caffè ma anche un po' di grassi animali, e additivi top secret. In più le macchine che vengono utilizzate hanno enormi costi economici ed ambientali per la loro produzione e per il loro smaltimento. E non dimenticare l’energia elettrica che usano. Ma attento, ti dono non solo caffeina ma anche furano che ingoi con piacere. Il furano è una sostanza organica (prodotto intermedio utilizzato nell'industria chimica come solvente per le Resine durante la produzione di lacche e come agglomerante nella fonderia). È volatile, lipofilo e CANCEROGENO per il fegato. (testo tratto da “Mouvement pour la Terre”, tradotto e rielaborato spero correttamente) Fonte: https://x.com/itsmeback_/status/1838123927228281164?t=K-qAQL9fMIvq3ECmifb6Bw&s=19
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  • Nel distretto di Hoshangabad a Madhya Pradesh, India, hanno rivelato antichi dipinti rupestri che potrebbero alterare la nostra comprensione dell'interazione umana preistorica con esseri di un altro mondo.

    Questi dipinti di 10.000 anni fa, trovati nella regione di Charama nel distretto di Kanker, Chhattisgarh, rappresentano quella che sembra essere vita extraterrestre e UFO.

    Queste scoperte sono particolarmente significative in quanto si allineano a scoperte simili in tutto il mondo, suggerendo incontri extraterrestri preistorici globali.

    Gli antropologi che lavorano con tribù montanari in questa zona remota hanno scoperto intricate rappresentazioni di figure umanoidi che apparentemente indossano tute spaziali e navi a forma di disco che assomigliano alle concezioni moderne degli UFO.

    Queste immagini includono anche grandi esseri umanoidi che scendono dal cielo, con caschi o antenne, accanto a quella che sembra essere una formazione di un wormhole nel cielo.

    L'uso di colori naturali, che hanno conservato notevolmente la chiarezza delle pitture per millenni, aggiunge autenticità e intriga a questi artefatti.

    Una scoperta particolarmente enigmatica è un insieme di pitture rupestri che sembrano funzionare come un vecchio calendario.
    Questi dipinti sembrano narrare la venuta nel passate di queste entità extraterrestri e potenzialmente prevedere visite future.

    Il calendario suggerisce date che potrebbero corrispondere agli anni 2030 e 2046, anche se le date esatte non sono ancora chiare a causa della difficoltà di tradurre con precisione i simboli antichi.

    La gente del posto ha mantenuto a lungo credenze e leggende sul 'popopolo Rohela', esseri del cielo che avrebbero preso gli abitanti del villaggio e impartito conoscenza e tecnologia prima di scomparire.

    Questo folklore risuona con la teoria degli antichi astronauti, che postula che esseri alieni abbiano influenzato le prime civiltà

    Archeoambiente


    In the Hoshangabad district of Madhya Pradesh, India, they have revealed ancient cave paintings that could alter our understanding of prehistoric human interaction with otherworldly beings.

    These 10,000-year-old paintings, found in the Charama region of Kanker district, Chhattisgarh, depict what appears to be extraterrestrial life and UFOs.

    These discoveries are particularly significant as they align with similar discoveries around the world, suggesting global prehistoric extraterrestrial encounters.

    Anthropologists working with hill tribes in this remote area have discovered intricate depictions of humanoid figures apparently wearing space suits and saucer-shaped craft that resemble modern conceptions of UFOs.

    These images also include large humanoid beings descending from the sky, wearing helmets or antennas, alongside what appears to be a wormhole formation in the sky.

    The use of natural colors, which have remarkably preserved the clarity of the paintings over millennia, adds to the authenticity and intrigue of these artifacts.

    One particularly enigmatic discovery is a set of cave paintings that appear to function as an ancient calendar.

    These paintings appear to narrate the coming of these extraterrestrial entities in the past and potentially predict future visits.

    The calendar suggests dates that could correspond to the years 2030 and 2046, although the exact dates are still unclear due to the difficulty of accurately translating the ancient symbols.

    Locals have long held beliefs and legends about the 'Rohela people', sky beings who supposedly took the villagers and imparted knowledge and technology before disappearing.

    This folklore resonates with the ancient astronaut theory, which posits that alien beings influenced early civilizations

    Archaeology
    Nel distretto di Hoshangabad a Madhya Pradesh, India, hanno rivelato antichi dipinti rupestri che potrebbero alterare la nostra comprensione dell'interazione umana preistorica con esseri di un altro mondo. Questi dipinti di 10.000 anni fa, trovati nella regione di Charama nel distretto di Kanker, Chhattisgarh, rappresentano quella che sembra essere vita extraterrestre e UFO. Queste scoperte sono particolarmente significative in quanto si allineano a scoperte simili in tutto il mondo, suggerendo incontri extraterrestri preistorici globali. Gli antropologi che lavorano con tribù montanari in questa zona remota hanno scoperto intricate rappresentazioni di figure umanoidi che apparentemente indossano tute spaziali e navi a forma di disco che assomigliano alle concezioni moderne degli UFO. Queste immagini includono anche grandi esseri umanoidi che scendono dal cielo, con caschi o antenne, accanto a quella che sembra essere una formazione di un wormhole nel cielo. L'uso di colori naturali, che hanno conservato notevolmente la chiarezza delle pitture per millenni, aggiunge autenticità e intriga a questi artefatti. Una scoperta particolarmente enigmatica è un insieme di pitture rupestri che sembrano funzionare come un vecchio calendario. Questi dipinti sembrano narrare la venuta nel passate di queste entità extraterrestri e potenzialmente prevedere visite future. Il calendario suggerisce date che potrebbero corrispondere agli anni 2030 e 2046, anche se le date esatte non sono ancora chiare a causa della difficoltà di tradurre con precisione i simboli antichi. La gente del posto ha mantenuto a lungo credenze e leggende sul 'popopolo Rohela', esseri del cielo che avrebbero preso gli abitanti del villaggio e impartito conoscenza e tecnologia prima di scomparire. Questo folklore risuona con la teoria degli antichi astronauti, che postula che esseri alieni abbiano influenzato le prime civiltà Archeoambiente In the Hoshangabad district of Madhya Pradesh, India, they have revealed ancient cave paintings that could alter our understanding of prehistoric human interaction with otherworldly beings. These 10,000-year-old paintings, found in the Charama region of Kanker district, Chhattisgarh, depict what appears to be extraterrestrial life and UFOs. These discoveries are particularly significant as they align with similar discoveries around the world, suggesting global prehistoric extraterrestrial encounters. Anthropologists working with hill tribes in this remote area have discovered intricate depictions of humanoid figures apparently wearing space suits and saucer-shaped craft that resemble modern conceptions of UFOs. These images also include large humanoid beings descending from the sky, wearing helmets or antennas, alongside what appears to be a wormhole formation in the sky. The use of natural colors, which have remarkably preserved the clarity of the paintings over millennia, adds to the authenticity and intrigue of these artifacts. One particularly enigmatic discovery is a set of cave paintings that appear to function as an ancient calendar. These paintings appear to narrate the coming of these extraterrestrial entities in the past and potentially predict future visits. The calendar suggests dates that could correspond to the years 2030 and 2046, although the exact dates are still unclear due to the difficulty of accurately translating the ancient symbols. Locals have long held beliefs and legends about the 'Rohela people', sky beings who supposedly took the villagers and imparted knowledge and technology before disappearing. This folklore resonates with the ancient astronaut theory, which posits that alien beings influenced early civilizations Archaeology
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  • CHAT GPT, LA RICHIESTA DI RISORSE NATURALI È FUORI CONTROLLO
    Una bottiglia d'acqua per ogni email di 100 parole scritta da ChatGpt: questo il prezzo che deve pagare l'ambiente per il funzionamento corretto dei chatbot AI. A rivelarlo è un nuovo studio condotto dal Washington Post in collaborazione con i ricercatori dell'Università della California di Riverside
    Fonte: Wired

    Un bel grattacapo per chi promuove sia la transizione digitale che quella green.

    https://www.wired.it/article/chatgpt-risorse-naturali-ricerca/?utm_source=pocket-newtab-it-it

    CHAT GPT, LA RICHIESTA DI RISORSE NATURALI È FUORI CONTROLLO Una bottiglia d'acqua per ogni email di 100 parole scritta da ChatGpt: questo il prezzo che deve pagare l'ambiente per il funzionamento corretto dei chatbot AI. A rivelarlo è un nuovo studio condotto dal Washington Post in collaborazione con i ricercatori dell'Università della California di Riverside Fonte: Wired Un bel grattacapo per chi promuove sia la transizione digitale che quella green. https://www.wired.it/article/chatgpt-risorse-naturali-ricerca/?utm_source=pocket-newtab-it-it
    WWW.WIRED.IT
    La richiesta di risorse naturali per far funzionare ChatGpt e gli altri chatbot è fuori controllo
    Una nuova ricerca segnala l'eccessivo consumo di acqua ed elettricità nei data center delle aziende proprietarie
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  • Palermo fa i conti con la siccità: acqua razionata in periferia. Il dramma di Nicosia, dove arriverà ogni 7 giorni: “Non potremo più usare i water”.

    Alla fine tocca anche a Palermo fare i conti con la siccità e dover sperimentare il razionamento dell’acqua. Dopo il braccio di ferro negli scorsi mesi tra il sindaco Roberto Lagalla e il presidente della Regione Renato Schifani, che aveva chiesto una frenata poi di fatto arrivata, il capoluogo siciliano – già in sofferenza per una raccolta dell’immondizia deficitaria – adesso subirà un nuovo disagio. Dal 7 ottobre alcuni quartieri periferici (pari al 25 per cento del tessuto urbano) subiranno un giorno di stop del servizio idrico alla settimana. “Lo scontro politico non ha fatto che ritardare una misura urgente per preservare le risorse idriche e farle durare più a lungo possibile, adesso potrebbe essere troppo tardi”, punta il dito Beppe Amato, responsabile risorse idriche di Legambiente. Mentre Salvo Cocina, capo della Protezione civile regionale, spiega che “la misura è stata adottata per esigenze di risparmio idrico ma anche come sperimentazione, per mettere, cioè, alla prova il sistema idrico cittadino in previsione dello scenario peggiore, ovvero che non piova il prossimo autunno”.

    Uno scenario pressoché apocalittico ma che deve essere comunque considerato, secondo gli esperti della Regione. Le prime settimane di settembre non hanno portato il sollievo sperato: le piogge sono state scarse e la situazione “è di molto peggiorata – indica Amato – soprattutto perché le precipitazioni non hanno aumentato le risorse nelle dighe: questo vuol dire che i terreni hanno assorbito molta acqua e se c’è questa esigenza idrogeologica, ovvero se i terreni hanno bisogno di tutta quest’acqua, vuol dire che le piogge serviranno soprattutto ai terreni non aumentando la disponibilità in diga: una situazione gravissima”. Dopo avere perso la diga Fanaco, prosciugata da un paio di settimane, a destare particolare preoccupazione è adesso l’Ancipa, la diga sui Nebrodi che serve le zone interne della Sicilia. Non a caso dal 14 settembre comuni come Nicosia, Troina, Gagliano, Valguarnera ed Enna hanno subito un aggravio del razionamento: “Siamo passati da 4 a sette giorni ma questa cosa non è possibile, non ce la facciamo e siamo pronti a proteste eclatanti”, avverte Fabio Bruno, presidente del Movimento per la difesa dei territori.

    E spiega: “A Nicosia, comune in provincia di Enna, non ci sono abitanti con serbatoi capienti, tutti con un massimo di 500 o mille litri di capienza, per questo non si riesce a stare una settimana senz’acqua: non si può andare avanti in questo modo, bisogna trovare un’altra soluzione”. La Protezione civile ha già disposto l’invio di altre autobotti e la realizzazione di serbatoi comunali dove andare a rifornirsi. Ma per Bruno non è questa una soluzione praticabile: “Noi chiediamo che l’acqua venga razionata con un intervallo minore: 5 giorni e non sette, non siamo certi di farcela così ma è un inizio”. Altrimenti dall’entroterra siculo promettono battaglia: “Il consumo maggiore è quello del water, vuol dire che per risparmiare davvero sul consumo, dovremmo tornare al medioevo, e allora noi siamo pronti a gettare i nostri water e a mostrare al mondo il nostro disagio, se servirà”, avverte il presidente del Movimento per la difesa dei territori.

    Con la fine dell’estate l’emergenza si è dunque aggravata, soprattutto nelle zone interne, dove, non avendo avuto disagi precedenti, gli abitanti non sono equipaggiati per un razionamento così prolungato. Senza contare che in quelle zone sono stati trovati pochi pozzi, che nei mesi estivi hanno rappresentato la soluzione d’emergenza per le zone in maggiore sofferenza. La Protezione civile ha chiesto ai comuni di setacciare i propri territori per scovare altre risorse idriche e in molti casi ne sono stati trovati, come a Trapani, dove sono stati riattivati i vecchi pozzi. Idem a Messina, dove 6 nuovi pozzi adesso servono la città e il Comune ha potuto chiudere il centro operativo attivato per fronteggiare la siccità. Mentre per il prossimo maggio si attendono i dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, già finanziati con i fondi Fsc per 90 milioni e con altri 10 stanziati dalla Regione. Serviranno come “stabilizzatori”, spiega Cocina. In altre parole serviranno a rendere stabile l’approvvigionamento idrico a prescindere dalla piovosità soggetta a brusche oscillazioni a causa dei cambiamenti climatici.

    Ma i tre dissalatori riguardano solo il 5 per cento dell’isola e non posso essere una soluzione nella parte interna, dove l’acqua dal mare dovrebbero non solo essere dissalata ma anche pompata in altezza. In queste zone più impervie sono anche pochi i pozzi scovati finora, situazione molto critica che ha spinto all’aggravio del razionamento. Nel frattempo però i pesci restano dove sono: durante l’estate una delle ipotesi vagliate dai tecnici era stata quella di spostarli dagli invasi per poter prelevare più acqua. Soluzione che finora non è stata adottata ma neanche del tutto esclusa: i pesci sono ancora sotto osservazione, in caso servisse e in attesa di un’autorizzazione ambientale, senza la quale l’operazione di travaso da una diga a un’altra non si può fare. Ma non si esclude nulla in Sicilia, dove la Protezione civile sta valutando lo scenario peggiore: “Non è il più probabile – spiegano dai vertici– ma le statistiche non davano probabile neanche la terza alluvione a Bologna: il cambiamento climatico ci impone di valutare scenari imprevedibili e di avere massima cautela”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/21/palermo-acqua-razionata-siccita-nicosia/7702353/
    Palermo fa i conti con la siccità: acqua razionata in periferia. Il dramma di Nicosia, dove arriverà ogni 7 giorni: “Non potremo più usare i water”. Alla fine tocca anche a Palermo fare i conti con la siccità e dover sperimentare il razionamento dell’acqua. Dopo il braccio di ferro negli scorsi mesi tra il sindaco Roberto Lagalla e il presidente della Regione Renato Schifani, che aveva chiesto una frenata poi di fatto arrivata, il capoluogo siciliano – già in sofferenza per una raccolta dell’immondizia deficitaria – adesso subirà un nuovo disagio. Dal 7 ottobre alcuni quartieri periferici (pari al 25 per cento del tessuto urbano) subiranno un giorno di stop del servizio idrico alla settimana. “Lo scontro politico non ha fatto che ritardare una misura urgente per preservare le risorse idriche e farle durare più a lungo possibile, adesso potrebbe essere troppo tardi”, punta il dito Beppe Amato, responsabile risorse idriche di Legambiente. Mentre Salvo Cocina, capo della Protezione civile regionale, spiega che “la misura è stata adottata per esigenze di risparmio idrico ma anche come sperimentazione, per mettere, cioè, alla prova il sistema idrico cittadino in previsione dello scenario peggiore, ovvero che non piova il prossimo autunno”. Uno scenario pressoché apocalittico ma che deve essere comunque considerato, secondo gli esperti della Regione. Le prime settimane di settembre non hanno portato il sollievo sperato: le piogge sono state scarse e la situazione “è di molto peggiorata – indica Amato – soprattutto perché le precipitazioni non hanno aumentato le risorse nelle dighe: questo vuol dire che i terreni hanno assorbito molta acqua e se c’è questa esigenza idrogeologica, ovvero se i terreni hanno bisogno di tutta quest’acqua, vuol dire che le piogge serviranno soprattutto ai terreni non aumentando la disponibilità in diga: una situazione gravissima”. Dopo avere perso la diga Fanaco, prosciugata da un paio di settimane, a destare particolare preoccupazione è adesso l’Ancipa, la diga sui Nebrodi che serve le zone interne della Sicilia. Non a caso dal 14 settembre comuni come Nicosia, Troina, Gagliano, Valguarnera ed Enna hanno subito un aggravio del razionamento: “Siamo passati da 4 a sette giorni ma questa cosa non è possibile, non ce la facciamo e siamo pronti a proteste eclatanti”, avverte Fabio Bruno, presidente del Movimento per la difesa dei territori. E spiega: “A Nicosia, comune in provincia di Enna, non ci sono abitanti con serbatoi capienti, tutti con un massimo di 500 o mille litri di capienza, per questo non si riesce a stare una settimana senz’acqua: non si può andare avanti in questo modo, bisogna trovare un’altra soluzione”. La Protezione civile ha già disposto l’invio di altre autobotti e la realizzazione di serbatoi comunali dove andare a rifornirsi. Ma per Bruno non è questa una soluzione praticabile: “Noi chiediamo che l’acqua venga razionata con un intervallo minore: 5 giorni e non sette, non siamo certi di farcela così ma è un inizio”. Altrimenti dall’entroterra siculo promettono battaglia: “Il consumo maggiore è quello del water, vuol dire che per risparmiare davvero sul consumo, dovremmo tornare al medioevo, e allora noi siamo pronti a gettare i nostri water e a mostrare al mondo il nostro disagio, se servirà”, avverte il presidente del Movimento per la difesa dei territori. Con la fine dell’estate l’emergenza si è dunque aggravata, soprattutto nelle zone interne, dove, non avendo avuto disagi precedenti, gli abitanti non sono equipaggiati per un razionamento così prolungato. Senza contare che in quelle zone sono stati trovati pochi pozzi, che nei mesi estivi hanno rappresentato la soluzione d’emergenza per le zone in maggiore sofferenza. La Protezione civile ha chiesto ai comuni di setacciare i propri territori per scovare altre risorse idriche e in molti casi ne sono stati trovati, come a Trapani, dove sono stati riattivati i vecchi pozzi. Idem a Messina, dove 6 nuovi pozzi adesso servono la città e il Comune ha potuto chiudere il centro operativo attivato per fronteggiare la siccità. Mentre per il prossimo maggio si attendono i dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, già finanziati con i fondi Fsc per 90 milioni e con altri 10 stanziati dalla Regione. Serviranno come “stabilizzatori”, spiega Cocina. In altre parole serviranno a rendere stabile l’approvvigionamento idrico a prescindere dalla piovosità soggetta a brusche oscillazioni a causa dei cambiamenti climatici. Ma i tre dissalatori riguardano solo il 5 per cento dell’isola e non posso essere una soluzione nella parte interna, dove l’acqua dal mare dovrebbero non solo essere dissalata ma anche pompata in altezza. In queste zone più impervie sono anche pochi i pozzi scovati finora, situazione molto critica che ha spinto all’aggravio del razionamento. Nel frattempo però i pesci restano dove sono: durante l’estate una delle ipotesi vagliate dai tecnici era stata quella di spostarli dagli invasi per poter prelevare più acqua. Soluzione che finora non è stata adottata ma neanche del tutto esclusa: i pesci sono ancora sotto osservazione, in caso servisse e in attesa di un’autorizzazione ambientale, senza la quale l’operazione di travaso da una diga a un’altra non si può fare. Ma non si esclude nulla in Sicilia, dove la Protezione civile sta valutando lo scenario peggiore: “Non è il più probabile – spiegano dai vertici– ma le statistiche non davano probabile neanche la terza alluvione a Bologna: il cambiamento climatico ci impone di valutare scenari imprevedibili e di avere massima cautela”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/21/palermo-acqua-razionata-siccita-nicosia/7702353/
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  • L' Italia è un paese non nucleare, specificamente anche nell' ambito militare ? Certo che sì, dopotutto il 28.01.1968 aderì in qualità di Stato non nucleare al trattato di non proliferazione nucleare [ T.N.P.] e lo ratificò ai sensi della legge 24.04.1975 numero 131.
    Quindi alla luce del TNP un Paese non nucleare è obbligato a non custodire sul proprio territorio alcun ordigno nucleare, a rifiutare di accogliere armamenti nucleari da Stati nucleari [ per esempio dagli USA, dal Regno Unito, dalla Francia o da Israele] e qualora decidesse di progettare, sviluppare la tecnologia nucleare, esclusivamente per scopi civili, questa dovrà sottostare ai controlli della AIEA [ agenzia internazionale per l' energia atomica].
    Quindi l' Italia che custodisce a Ghedi e ad Aviano gli ordigni nucleari B61- 12 , in sostituzione di quelli precedenti, continua a violare il tnp, anche da parte dell' attuale governo sebbene sia presieduto da un esponente
    "cresciuto politicamente " in un ambiente in cui aleggiavano sentimenti anti statunitensi?
    Gli USA, il Regno Unito e la Russia, all' epoca URSS, lo sottoscrissero il 01 luglio 1968, mentre la Francia e la Cina nel 1992: tutti loro erano all' epoca della sottoscrizione e continuano ad esserlo degli Stati nucleari. India, Pakistan, Corea del nord, tutti loro in possesso della tecnologia e dell' arma nucleare, si sono rifiutati di aderire al tnp. Israele, di cui si seppe che era uno Stato nucleare solo grazie alle rivelazioni di Mordechai Vanunu, non vi ha aderito.
    Non sottoscrivendo il tnp non ci si sente obbligati a rinunciare alla progettazione e sviluppo della tecnologia nucleare, ma lo Stato non nucleare che vi abbia aderito dovrà rinunciare all' importazione di armamenti derivanti da quella stessa tecnologia. Un trattato che avrebbe le potenzialità per promuovere, sia pure gradualmente, un avvio al disarmo universale.
    Purtroppo, l' Italia dal giorno della ratifica ad oggi è un territorio che custodisce armi nucleari. Tutti i governi che si sono succeduti, fino all' attuale, sia che fossero a maggioranza democristiana o di centrosinistra, sia che fossero presieduti da personaggi del calibro di un Aldo Moro, Andreotti o Craxi ( il Craxi di Sigonella), nessuno ha mai potuto (?) voluto (?) ossequiare e far rispettare quel trattato che portava e porta la firma dell' Italia. Dei governi della seconda Repubblica che dire?
    Quand' ecco che a giugno di quest' anno il Segretario generale della NATO [ fonte: Analisi Difesa del 19.06.2024 e la Voce del popolo del 17.06.2024] dichiarava che l' Alleanza Atlantica stava [ chissà magari ancora continua] valutando di schierare più [ si deve intendere che già alcune unità sono state dispiegate?] armi nucleari di fronte alla minaccia da parte della Russia e...della Cina. [ prossimamente conflitto contro la Cina ? ] Ma non solo, ha anche sostenuto allo stesso giornale, The Telegraph, che tra i membri della NATO, fra i quali l' Italia, sono in corso consultazioni sul ritiro dei missili dai rispettivi depositi e sulla loro messa in stand by.
    Immediata la smentita del governo italiano per il tramite del ministro degli esteri, secondo il quale in ambito NATO non si è mai accennato all' impiego delle armi nucleari né di metterle in standby.
    La parola del Segretario generale della NATO contro quella di un nostro ministro.
    Non dovremmo custodire armi e, al contrario, sul nostro territorio ve ne sono, per lo meno non dovremmo né progettare e né realizzare armamenti nucleari....almeno questo . Ahimè, siamo presenti anche nella progettazione e realizzazione, come ha reso noto in una sua intervista di pochi giorni fa Manlio Dinucci al direttore di Visione TV ( allego il video ) e già segnalato dal sito web Atlante oltre terre del 06.05.2016: la Leonardo S.p.A., tramite la MBDA System avviava la realizzazione di missili aria terra predisposti per il trasporto di esplosivo nucleare destinato all' arsenale francese fino al 2035.
    MBDA, consorzio europeo controllato per il 37.5% dalla francese  Airbus Group, per una pari percentuale dall' inglese BAE System e, infine, dalla Leonardo con il 25 %. Poteva mancare un pizzico del made in Italy nel settore mortuario ?
    La guerra Russia / Ucraina ha fornito il pretesto, l' occasione per incalzare un rimescolamento degli equilibri mondiali...a discapito ancora una volta dei popoli.
    _Salmo 67....Dio abbia pietà di noi ..._

    Buon proseguimento di giornata
    L' Italia è un paese non nucleare, specificamente anche nell' ambito militare ? Certo che sì, dopotutto il 28.01.1968 aderì in qualità di Stato non nucleare al trattato di non proliferazione nucleare [ T.N.P.] e lo ratificò ai sensi della legge 24.04.1975 numero 131. Quindi alla luce del TNP un Paese non nucleare è obbligato a non custodire sul proprio territorio alcun ordigno nucleare, a rifiutare di accogliere armamenti nucleari da Stati nucleari [ per esempio dagli USA, dal Regno Unito, dalla Francia o da Israele] e qualora decidesse di progettare, sviluppare la tecnologia nucleare, esclusivamente per scopi civili, questa dovrà sottostare ai controlli della AIEA [ agenzia internazionale per l' energia atomica]. Quindi l' Italia che custodisce a Ghedi e ad Aviano gli ordigni nucleari B61- 12 , in sostituzione di quelli precedenti, continua a violare il tnp, anche da parte dell' attuale governo sebbene sia presieduto da un esponente "cresciuto politicamente " in un ambiente in cui aleggiavano sentimenti anti statunitensi? Gli USA, il Regno Unito e la Russia, all' epoca URSS, lo sottoscrissero il 01 luglio 1968, mentre la Francia e la Cina nel 1992: tutti loro erano all' epoca della sottoscrizione e continuano ad esserlo degli Stati nucleari. India, Pakistan, Corea del nord, tutti loro in possesso della tecnologia e dell' arma nucleare, si sono rifiutati di aderire al tnp. Israele, di cui si seppe che era uno Stato nucleare solo grazie alle rivelazioni di Mordechai Vanunu, non vi ha aderito. Non sottoscrivendo il tnp non ci si sente obbligati a rinunciare alla progettazione e sviluppo della tecnologia nucleare, ma lo Stato non nucleare che vi abbia aderito dovrà rinunciare all' importazione di armamenti derivanti da quella stessa tecnologia. Un trattato che avrebbe le potenzialità per promuovere, sia pure gradualmente, un avvio al disarmo universale. Purtroppo, l' Italia dal giorno della ratifica ad oggi è un territorio che custodisce armi nucleari. Tutti i governi che si sono succeduti, fino all' attuale, sia che fossero a maggioranza democristiana o di centrosinistra, sia che fossero presieduti da personaggi del calibro di un Aldo Moro, Andreotti o Craxi ( il Craxi di Sigonella), nessuno ha mai potuto (?) voluto (?) ossequiare e far rispettare quel trattato che portava e porta la firma dell' Italia. Dei governi della seconda Repubblica che dire? Quand' ecco che a giugno di quest' anno il Segretario generale della NATO [ fonte: Analisi Difesa del 19.06.2024 e la Voce del popolo del 17.06.2024] dichiarava che l' Alleanza Atlantica stava [ chissà magari ancora continua] valutando di schierare più [ si deve intendere che già alcune unità sono state dispiegate?] armi nucleari di fronte alla minaccia da parte della Russia e...della Cina. [ prossimamente conflitto contro la Cina ? ] Ma non solo, ha anche sostenuto allo stesso giornale, The Telegraph, che tra i membri della NATO, fra i quali l' Italia, sono in corso consultazioni sul ritiro dei missili dai rispettivi depositi e sulla loro messa in stand by. Immediata la smentita del governo italiano per il tramite del ministro degli esteri, secondo il quale in ambito NATO non si è mai accennato all' impiego delle armi nucleari né di metterle in standby. La parola del Segretario generale della NATO contro quella di un nostro ministro. Non dovremmo custodire armi e, al contrario, sul nostro territorio ve ne sono, per lo meno non dovremmo né progettare e né realizzare armamenti nucleari....almeno questo . Ahimè, siamo presenti anche nella progettazione e realizzazione, come ha reso noto in una sua intervista di pochi giorni fa Manlio Dinucci al direttore di Visione TV ( allego il video ) e già segnalato dal sito web Atlante oltre terre del 06.05.2016: la Leonardo S.p.A., tramite la MBDA System avviava la realizzazione di missili aria terra predisposti per il trasporto di esplosivo nucleare destinato all' arsenale francese fino al 2035. MBDA, consorzio europeo controllato per il 37.5% dalla francese  Airbus Group, per una pari percentuale dall' inglese BAE System e, infine, dalla Leonardo con il 25 %. Poteva mancare un pizzico del made in Italy nel settore mortuario ? La guerra Russia / Ucraina ha fornito il pretesto, l' occasione per incalzare un rimescolamento degli equilibri mondiali...a discapito ancora una volta dei popoli. _Salmo 67....Dio abbia pietà di noi ..._ Buon proseguimento di giornata
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  • "A Washington DC, in una stazione della metropolitana, in una fredda mattina di gennaio del 2007, un uomo con un violino suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante quel periodo, circa 2000 persone attraversarono la stazione, la maggior parte delle quali si recava al lavoro.

    Dopo circa quattro minuti, un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per qualche secondo, poi riprese a camminare in fretta per rispettare i suoi impegni. Circa quattro minuti dopo, il violinista ricevette il suo primo dollaro. Una donna gettò del denaro nel cappello e, senza fermarsi, continuò a camminare. Dopo sei minuti, un giovane si appoggiò al muro per ascoltare, poi guardò l'orologio e riprese a camminare. Dopo dieci minuti, un bambino di tre anni si fermò, ma la madre lo tirò via in fretta. Il bambino si fermò di nuovo a guardare il violinista, ma la madre lo spinse con forza e il bambino continuò a camminare, girando la testa tutto il tempo. Questa scena si ripeté con diversi altri bambini, ma ogni genitore - senza eccezione - costrinse i propri figli a proseguire in fretta.

    Dopo quarantacinque minuti: Il musicista suonò ininterrottamente. Solo sei persone si fermarono e ascoltarono per un breve momento. Circa venti persone diedero del denaro, ma continuarono a camminare al loro ritmo normale. L'uomo raccolse un totale di 32 dollari.

    Dopo un'ora:
    Finì di suonare e il silenzio prese il sopravvento. Nessuno se ne accorse e nessuno applaudì. Non ci fu alcun riconoscimento.

    Nessuno sapeva che il violinista fosse Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti del mondo. Suonò uno dei pezzi più intricati mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari. Due giorni prima, Joshua Bell aveva fatto il tutto esaurito in un teatro di Boston, dove i biglietti avevano un prezzo medio di 100 dollari per ascoltarlo suonare la stessa musica.

    Questa è una storia vera. Joshua Bell, che suonava in incognito nella stazione della metropolitana di D.C., fu organizzato dal Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone.

    Questo esperimento sollevò diverse domande:
    In un ambiente comune, in un'ora inappropriata, siamo in grado di percepire la bellezza?
    E se sì, ci fermiamo ad apprezzarla?
    Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?

    Una possibile conclusione raggiunta da questo esperimento potrebbe essere questa:
    Se non abbiamo un momento per fermarci e ascoltare uno dei migliori musicisti del mondo, che suona alcune delle migliori musiche mai scritte, con uno degli strumenti più belli mai creati…
    Quante altre cose stiamo perdendo mentre corriamo attraverso la vita?"**

    The Love Rabbi - Yisroel Bernath
    "A Washington DC, in una stazione della metropolitana, in una fredda mattina di gennaio del 2007, un uomo con un violino suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante quel periodo, circa 2000 persone attraversarono la stazione, la maggior parte delle quali si recava al lavoro. Dopo circa quattro minuti, un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per qualche secondo, poi riprese a camminare in fretta per rispettare i suoi impegni. Circa quattro minuti dopo, il violinista ricevette il suo primo dollaro. Una donna gettò del denaro nel cappello e, senza fermarsi, continuò a camminare. Dopo sei minuti, un giovane si appoggiò al muro per ascoltare, poi guardò l'orologio e riprese a camminare. Dopo dieci minuti, un bambino di tre anni si fermò, ma la madre lo tirò via in fretta. Il bambino si fermò di nuovo a guardare il violinista, ma la madre lo spinse con forza e il bambino continuò a camminare, girando la testa tutto il tempo. Questa scena si ripeté con diversi altri bambini, ma ogni genitore - senza eccezione - costrinse i propri figli a proseguire in fretta. Dopo quarantacinque minuti: Il musicista suonò ininterrottamente. Solo sei persone si fermarono e ascoltarono per un breve momento. Circa venti persone diedero del denaro, ma continuarono a camminare al loro ritmo normale. L'uomo raccolse un totale di 32 dollari. Dopo un'ora: Finì di suonare e il silenzio prese il sopravvento. Nessuno se ne accorse e nessuno applaudì. Non ci fu alcun riconoscimento. Nessuno sapeva che il violinista fosse Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti del mondo. Suonò uno dei pezzi più intricati mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari. Due giorni prima, Joshua Bell aveva fatto il tutto esaurito in un teatro di Boston, dove i biglietti avevano un prezzo medio di 100 dollari per ascoltarlo suonare la stessa musica. Questa è una storia vera. Joshua Bell, che suonava in incognito nella stazione della metropolitana di D.C., fu organizzato dal Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. Questo esperimento sollevò diverse domande: In un ambiente comune, in un'ora inappropriata, siamo in grado di percepire la bellezza? E se sì, ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato? Una possibile conclusione raggiunta da questo esperimento potrebbe essere questa: Se non abbiamo un momento per fermarci e ascoltare uno dei migliori musicisti del mondo, che suona alcune delle migliori musiche mai scritte, con uno degli strumenti più belli mai creati… Quante altre cose stiamo perdendo mentre corriamo attraverso la vita?"** The Love Rabbi - Yisroel Bernath
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  • https://dituttoedipiu.altervista.org/da-enmod-alla-geoingegneria-lambiente-come-arma-da-guerra/
    https://dituttoedipiu.altervista.org/da-enmod-alla-geoingegneria-lambiente-come-arma-da-guerra/
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    DA ENMOD ALLA GEOINGEGNERIA: L’AMBIENTE COME ARMA DA GUERRA - D TUTTO E D+
    DA ENMOD ALLA GEOINGEGNERIA: L’AMBIENTE COME ARMA DA GUERRA FOTO SUL GUARDIAN Fotografia: Charles Wollertz/Alamy Scrisse il Guardian DODICI ANNI FA: Pochi nel settore civile capiscono che la geoingegneria è principalmente una scienza militare e non ha nulla a che fare con il raffreddamento del pianeta o la riduzione delle emissioni di carbonio (Report, 6 febbraio). Anche se in apparenza sembra qualcosa di fantasioso,
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  • CADONO LE PALE IN SARDEGNA

    QUANDO IL GOVERNO NON RAPPRESENTA PIÙ IL VOLERE DEL POPOLO… IL POPOLO DEVE AGIRE AUTONOMAMENTE!

    LA SARDEGNA VA RISPETTATA!

    GIÙ LE PALE DALLA SARDEGNA!

    NON PUOI ASPETTARTI SOLUZIONI DA CHI HA CAUSATO I PROBLEMI!

    ORA CHISSÀ SE CADRANNO ANCHE LE TORRI 5G TANTO NOCIVE AD AMBIENTE E UOMINI

    #SARDEGNA #EOLIC
    Fonte: LIBERAESPRESSIONE
    CADONO LE PALE IN SARDEGNA QUANDO IL GOVERNO NON RAPPRESENTA PIÙ IL VOLERE DEL POPOLO… IL POPOLO DEVE AGIRE AUTONOMAMENTE! LA SARDEGNA VA RISPETTATA! GIÙ LE PALE DALLA SARDEGNA! NON PUOI ASPETTARTI SOLUZIONI DA CHI HA CAUSATO I PROBLEMI! ORA CHISSÀ SE CADRANNO ANCHE LE TORRI 5G TANTO NOCIVE AD AMBIENTE E UOMINI #SARDEGNA #EOLIC Fonte: 🔗LIBERAESPRESSIONE
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  • Ricevo pubblico

    IMPORTANTE !!!!
    Sul sito del MASE che é il Ministero dell'Ambiente, si scopre che tutto il Centro-Sud sarà un enorme parco eolico agrivoltaico con una serie di progetti differenti (eolici e fotovoltaici).
    Il progetto si chiama “VIA”, per ognuno di questi progetti è partito una *“VIA” = Valutazione di Impatto Ambientale* , reperibili a questi siti:

    https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/27/14

    https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/24/11

    Il problema è che non saranno su terreni pubblici ma su terreni privati che per la pubblica utilità potrebbero facilmente essere espropriati: saranno espropri per “Lavori di pubblica utilità”.
    C'é qualche progetto anche al Nord.
    Controllate se c'è anche qualche comune che vi interessa.
    *Ci sono solamente 60/90 giorni per fare opposizione dopo di che* *NON SI PUO’ PIU’ FARE NULLA* . Perché se scade il tempo significa che non c'é interesse.
    Il problema è che la gente non sa, e molto spesso neanche i singoli Comuni vengono a conoscenza di queste opere finché non sono partite ed a quel punto è difficile opporsi!

    *DIVULGATE A PIÚ PERSONE E AMMINISTRAZIONI COMUNALI POSSIBILI.*
    Ognuno di noi chieda al proprio Comune se ci sono progetti di pubblica utilità e/o ad informarsi se previsti nel breve medio termine: a volte neanche i singoli Comuni ne sono a conoscenza!

    DIVULGATE a TUTTI i comitati ambientali ed alla cittadinanza attiva!

    Fonte: https://x.com/dessere88fenice/status/1814044471190761680

    #parchieolici
    #agrifotovoltaico
    #agrivoltaico
    #mase
    #via
    Ricevo pubblico ⚠️⚠️⚠️ IMPORTANTE !!!! ⚠️⚠️⚠️ Sul sito del MASE che é il Ministero dell'Ambiente, si scopre che tutto il Centro-Sud sarà un enorme parco eolico agrivoltaico con una serie di progetti differenti (eolici e fotovoltaici). Il progetto si chiama “VIA”, per ognuno di questi progetti è partito una *“VIA” = Valutazione di Impatto Ambientale* , reperibili a questi siti: https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/27/14 https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/24/11 Il problema è che non saranno su terreni pubblici ma su terreni privati che per la pubblica utilità potrebbero facilmente essere espropriati: saranno espropri per “Lavori di pubblica utilità”. C'é qualche progetto anche al Nord. Controllate se c'è anche qualche comune che vi interessa. *Ci sono solamente 60/90 giorni per fare opposizione dopo di che* *NON SI PUO’ PIU’ FARE NULLA* . Perché se scade il tempo significa che non c'é interesse. Il problema è che la gente non sa, e molto spesso neanche i singoli Comuni vengono a conoscenza di queste opere finché non sono partite ed a quel punto è difficile opporsi! *DIVULGATE A PIÚ PERSONE E AMMINISTRAZIONI COMUNALI POSSIBILI.* Ognuno di noi chieda al proprio Comune se ci sono progetti di pubblica utilità e/o ad informarsi se previsti nel breve medio termine: a volte neanche i singoli Comuni ne sono a conoscenza! DIVULGATE a TUTTI i comitati ambientali ed alla cittadinanza attiva! Fonte: https://x.com/dessere88fenice/status/1814044471190761680 #parchieolici #agrifotovoltaico #agrivoltaico #mase #via
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  • Sembrava una personcina così per bene...

    Un’inchiesta del Wall Street Journal ricostruisce l’ambiente della società che organizza il forum: madri licenziate, casi di razzismo e approcci inappropriati verso le dipendenti da parte di Klaus Schwab che respinge le accuse, ma si dimette.

    Donne rese oggetto di abusi e offese, licenziate perché erano incinta, oppure dopo aver avuto figli. Dipendenti cacciati senza una giusta causa, solo per svecchiare i ranghi. Neri insultati e penalizzati per il colore della pelle. E’ devastante l’inchiesta pubblicata dal Wall Street Journal sulle condizioni di lavoro al World Economic Forum di Davos, che tocca anche il suo fondatore Klaus Schwab. Il WEF ha smentito tutto, e attraverso il portavoce Yann Zopf ha risposto che l’articolo "caratterizza in maniera fuorviante la nostra organizzazione, la cultura e i colleghi, incluso il nostro fondatore". Il quotidiano finanziario di Manhattan però ha replicato di aver parlato con oltre 80 dipendenti attuali e del passato, facendo alcuni nomi per sostanziare le denunce, oltre a citare il gruppo di WhatsApp "WEFugees", in cui centinaia di ex impiegati hanno condiviso i traumi subiti.Secondo l’inchiesta, Schwab aveva chiesto di licenziare un gruppo di persone sopra i 50 anni d’età, solo perché voleva ringiovanire l’organizzazione. Il capo delle Risorse umane, Paolo Gallo, aveva risposto che per farlo sarebbero servite motivazioni legate alle loro prestazioni, ma poco dopo lui stesso era stato cacciato.Una donna ha raccontato che nel 2017 aveva ricevuto l’incarico di gestire una nuova iniziativa per le startup. Quando però aveva comunicato di essere incinta, era stata sollevata dall’incarico. "Almeno sei dipendenti sono state allontanate o hanno visto le loro carriere penalizzate, mentre aspettavano figli o quando erano tornare dalla maternità". Una di loro, Topaz Smith, ha confermato che la sua posizione era stata eliminata, una settimana prima di rientrare al lavoro dopo aver partorito due gemelli. Barbara Erskine ha rivelato che Schwab aveva incaricato un membro del consiglio di amministrazione di dirle che doveva perdere peso, perché non aveva "charm". Myriaam Boussina ha confermato di aver ricevuto complimenti dal fondatore che l’avevano messa in imbarazzo.

    Segue...

    https://www.repubblica.it/economia/2024/07/01/news/scandalo_a_davos_gli_ex_dipendenti_accusano_il_fondatore_del_wef_di_razzismo_e_discriminazione-423337250/
    Sembrava una personcina così per bene... Un’inchiesta del Wall Street Journal ricostruisce l’ambiente della società che organizza il forum: madri licenziate, casi di razzismo e approcci inappropriati verso le dipendenti da parte di Klaus Schwab che respinge le accuse, ma si dimette. Donne rese oggetto di abusi e offese, licenziate perché erano incinta, oppure dopo aver avuto figli. Dipendenti cacciati senza una giusta causa, solo per svecchiare i ranghi. Neri insultati e penalizzati per il colore della pelle. E’ devastante l’inchiesta pubblicata dal Wall Street Journal sulle condizioni di lavoro al World Economic Forum di Davos, che tocca anche il suo fondatore Klaus Schwab. Il WEF ha smentito tutto, e attraverso il portavoce Yann Zopf ha risposto che l’articolo "caratterizza in maniera fuorviante la nostra organizzazione, la cultura e i colleghi, incluso il nostro fondatore". Il quotidiano finanziario di Manhattan però ha replicato di aver parlato con oltre 80 dipendenti attuali e del passato, facendo alcuni nomi per sostanziare le denunce, oltre a citare il gruppo di WhatsApp "WEFugees", in cui centinaia di ex impiegati hanno condiviso i traumi subiti.Secondo l’inchiesta, Schwab aveva chiesto di licenziare un gruppo di persone sopra i 50 anni d’età, solo perché voleva ringiovanire l’organizzazione. Il capo delle Risorse umane, Paolo Gallo, aveva risposto che per farlo sarebbero servite motivazioni legate alle loro prestazioni, ma poco dopo lui stesso era stato cacciato.Una donna ha raccontato che nel 2017 aveva ricevuto l’incarico di gestire una nuova iniziativa per le startup. Quando però aveva comunicato di essere incinta, era stata sollevata dall’incarico. "Almeno sei dipendenti sono state allontanate o hanno visto le loro carriere penalizzate, mentre aspettavano figli o quando erano tornare dalla maternità". Una di loro, Topaz Smith, ha confermato che la sua posizione era stata eliminata, una settimana prima di rientrare al lavoro dopo aver partorito due gemelli. Barbara Erskine ha rivelato che Schwab aveva incaricato un membro del consiglio di amministrazione di dirle che doveva perdere peso, perché non aveva "charm". Myriaam Boussina ha confermato di aver ricevuto complimenti dal fondatore che l’avevano messa in imbarazzo. Segue... https://www.repubblica.it/economia/2024/07/01/news/scandalo_a_davos_gli_ex_dipendenti_accusano_il_fondatore_del_wef_di_razzismo_e_discriminazione-423337250/
    WWW.REPUBBLICA.IT
    Scandalo a Davos. Gli ex dipendenti accusano il fondatore del Wef di razzismo e discriminazione
    Un’inchiesta del Wall Street Journal ricostruisce l’ambiente della società che organizza il forum: madri licenziate, casi di razzismo e approcci inappropriati …
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