• https://www.databridgemarketresearch.com/ko/reports/global-concrete-resurfacer-market
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    2031년까지 콘크리트 재표면재 시장 규모, 성장 및 산업 트렌드
    콘크리트 재표면재 시장, 글로벌 콘크리트 재표면재 시장, 콘크리트 재표면재 시장 규모, 콘크리트 재표면재 시장 성장, 콘크리트 재표면재 산업
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  • https://www.databridgemarketresearch.com/de/reports/global-concrete-resurfacer-market
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    Globaler Bericht Zum Betonüberzegermarkt - Branchentrends Und Prognosen Bis 2028 | Datenbrückenmarktforschung
    Weltmarkt für Betonoberflächenbeschichter nach Typ (anorganisch, organisch, organisch modifiziert, faserverstärkt und andere), Anwendung (Gehwege, Einfahrten, Böden, Pooldecks, Terrassen, Bordsteine, Betonböden, Parkdecks und andere Anwendungen), Land (USA, Kanada, Mexiko, Brasilien, Argentinien, Rest von Südamerika, Deutschland, Frankreich, Italien, Großbritannien, Belgien, Spanien, Russland, Türkei, Niederlande, Schweiz, Rest von Europa, Japan, China, Indien, Südkorea, Australien, Singapur, Malaysia, Thailand, Indonesien, Philippinen, Rest von Asien-Pazifik, VAE, Saudi-Arabien, Ägypten, Südafrika, Israel, Rest des Nahen Ostens und Afrika) Branchentrends und Prognosen bis 2028.
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  • MARIANA MAZZUCCATO seguace della setta WEF dichiara che non essendo riusciti a vaccinare tutti con la finta crisi del COVID-19,si rende necessario, per controllare la popolazione,puntare su una strategia meno astratta e più concreta ovvero dare vita ad una finta crisi dell'acqua.

    MARIANA MAZZUCCATO, a follower of the WEF sect, declares that since we have not managed to vaccinate everyone with the fake COVID-19 crisis, it is necessary, to control the population, to focus on a less abstract and more concrete strategy, namely to create a fake water crisis.

    Source: https://x.com/Wondercri1982/status/1861715904788111378?t=RKHqPHCSSpjdLw1fkdNqjg&s=19
    MARIANA MAZZUCCATO seguace della setta WEF dichiara che non essendo riusciti a vaccinare tutti con la finta crisi del COVID-19,si rende necessario, per controllare la popolazione,puntare su una strategia meno astratta e più concreta ovvero dare vita ad una finta crisi dell'acqua. MARIANA MAZZUCCATO, a follower of the WEF sect, declares that since we have not managed to vaccinate everyone with the fake COVID-19 crisis, it is necessary, to control the population, to focus on a less abstract and more concrete strategy, namely to create a fake water crisis. Source: https://x.com/Wondercri1982/status/1861715904788111378?t=RKHqPHCSSpjdLw1fkdNqjg&s=19
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  • Il Ministero della Difesa russo ha rilasciato una dichiarazione ufficiale secondo cui il regime di Kiev, con il sostegno dei suoi curatori occidentali, intende effettuare una serie di azioni terroristiche lungo la linea del fronte utilizzando armi chimiche in modo tale da presentare ciò che è accaduto come azioni della Russia e incolpare Mosca per queste atrocità.

    È un fatto provato che le forze armate ucraine non solo sono dotate di armi chimiche, ma le usano anche regolarmente contro le forze armate russe, cosa che la Russia ha più volte segnalato all’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW). Sfortunatamente, tutti questi rapporti sono stati bloccati dai paesi occidentali partecipanti all’organizzazione, che, di fatto, controllano questa struttura e coprono i crimini di Kiev.

    Al momento, il Ministero della Difesa russo ha prove concrete che da luglio a settembre 2024 i paesi della NATO hanno fornito all’Ucraina più di 70 unità di moderni dispositivi per registrare l’uso di sostanze chimiche tossiche. Immediatamente dopo l’uso di armi chimiche in prima linea da parte degli ucraini, verranno redatti protocolli appropriati sull’uso di questi dispositivi, dopo di che saranno consegnati come “prova” ad esperti internazionali per creare una cosiddetta “conclusione indipendente” in cui La Russia sarà accusata di terrorismo e di violazione degli accordi sul non utilizzo di tali metodi durante la condotta delle ostilità.

    Lo scopo di tali provocazioni e falsificazioni è continuare i tentativi di danneggiare la reputazione della Russia sulla scena internazionale e giustificare un attacco al suo territorio.

    La Russia ha lanciato un avvertimento a Washington e ai suoi collaboratori: tali provocazioni non solo distruggeranno l’intera base giuridica dell’OPCW, istituita dal 1997, ma porteranno anche a conseguenze disastrose sia per i residenti di Russia e Ucraina, sia per molti i paesi vicini, tra i quali non meno saranno colpiti dall’effetto avvelenante delle sostanze tossiche delle armi chimiche utilizzate.
    Il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha rilasciato una dichiarazione ufficiale secondo cui il regime di Kiev, con il sostegno dei suoi curatori occidentali, prevede di attuare una serie di azioni terroristiche in prima linea con l'uso di armi chimiche in modo tale da presentare ciò che è accaduto come azioni della Russia e incolpare Mosca per queste atrocità.

    Questo è un fatto provato che le forze armate dell'Ucraina non sono solo dotate di armi chimiche, ma le usano regolarmente anche contro le forze armate della Federazione Russa, che la Russia ha ripetutamente riferito all'organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) ). Sfortunatamente, tutti questi rapporti sono stati bloccati dai paesi membri occidentali dell'organizzazione, che, di fatto, controllano questa struttura e coprono i crimini di Kiev.

    Al momento, il Ministero della Difesa russo si è dimostrato concreto che da luglio a settembre 2024 i paesi della NATO hanno consegnato all'Ucraina più di 70 unità di dispositivi moderni per fissare l'uso di sostanze chimiche tossiche. Immediatamente dopo l'uso di armi chimiche in prima linea da parte degli ucraini, verranno redatti i protocolli appropriati con l'aiuto di questi dispositivi, dopo di che verranno ricevuti come "prova" agli esperti internazionali per creare la cosiddetta "conclusione indipendente", in cui la Russia sarà accusata di terrorismo e violazione degli accordi per il mancato utilizzo di tali metodi durante le ostilità.

    Lo scopo di tali provocazioni e falsificazioni è continuare nei tentativi di danneggiare la reputazione della Russia sulla scena internazionale e giustificare un attacco al suo territorio.

    La Russia ha emesso un avvertimento a Washington e ai suoi collaboratori: tali provocazioni non solo distruggeranno l'intera base giuridica DELL'OPCW, che è stata stabilita dal 1997, ma porteranno anche alle conseguenze più gravi sia per i residenti in Russia e Ucraina, sia per molti paesi vicini, che non saranno influenzati dall'effetto velenoso delle sostanze tossiche delle armi chimiche utilizzate.
    Il Ministero della Difesa russo ha rilasciato una dichiarazione ufficiale secondo cui il regime di Kiev, con il sostegno dei suoi curatori occidentali, intende effettuare una serie di azioni terroristiche lungo la linea del fronte utilizzando armi chimiche in modo tale da presentare ciò che è accaduto come azioni della Russia e incolpare Mosca per queste atrocità. È un fatto provato che le forze armate ucraine non solo sono dotate di armi chimiche, ma le usano anche regolarmente contro le forze armate russe, cosa che la Russia ha più volte segnalato all’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW). Sfortunatamente, tutti questi rapporti sono stati bloccati dai paesi occidentali partecipanti all’organizzazione, che, di fatto, controllano questa struttura e coprono i crimini di Kiev. Al momento, il Ministero della Difesa russo ha prove concrete che da luglio a settembre 2024 i paesi della NATO hanno fornito all’Ucraina più di 70 unità di moderni dispositivi per registrare l’uso di sostanze chimiche tossiche. Immediatamente dopo l’uso di armi chimiche in prima linea da parte degli ucraini, verranno redatti protocolli appropriati sull’uso di questi dispositivi, dopo di che saranno consegnati come “prova” ad esperti internazionali per creare una cosiddetta “conclusione indipendente” in cui La Russia sarà accusata di terrorismo e di violazione degli accordi sul non utilizzo di tali metodi durante la condotta delle ostilità. Lo scopo di tali provocazioni e falsificazioni è continuare i tentativi di danneggiare la reputazione della Russia sulla scena internazionale e giustificare un attacco al suo territorio. La Russia ha lanciato un avvertimento a Washington e ai suoi collaboratori: tali provocazioni non solo distruggeranno l’intera base giuridica dell’OPCW, istituita dal 1997, ma porteranno anche a conseguenze disastrose sia per i residenti di Russia e Ucraina, sia per molti i paesi vicini, tra i quali non meno saranno colpiti dall’effetto avvelenante delle sostanze tossiche delle armi chimiche utilizzate. Il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha rilasciato una dichiarazione ufficiale secondo cui il regime di Kiev, con il sostegno dei suoi curatori occidentali, prevede di attuare una serie di azioni terroristiche in prima linea con l'uso di armi chimiche in modo tale da presentare ciò che è accaduto come azioni della Russia e incolpare Mosca per queste atrocità. Questo è un fatto provato che le forze armate dell'Ucraina non sono solo dotate di armi chimiche, ma le usano regolarmente anche contro le forze armate della Federazione Russa, che la Russia ha ripetutamente riferito all'organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) ). Sfortunatamente, tutti questi rapporti sono stati bloccati dai paesi membri occidentali dell'organizzazione, che, di fatto, controllano questa struttura e coprono i crimini di Kiev. Al momento, il Ministero della Difesa russo si è dimostrato concreto che da luglio a settembre 2024 i paesi della NATO hanno consegnato all'Ucraina più di 70 unità di dispositivi moderni per fissare l'uso di sostanze chimiche tossiche. Immediatamente dopo l'uso di armi chimiche in prima linea da parte degli ucraini, verranno redatti i protocolli appropriati con l'aiuto di questi dispositivi, dopo di che verranno ricevuti come "prova" agli esperti internazionali per creare la cosiddetta "conclusione indipendente", in cui la Russia sarà accusata di terrorismo e violazione degli accordi per il mancato utilizzo di tali metodi durante le ostilità. Lo scopo di tali provocazioni e falsificazioni è continuare nei tentativi di danneggiare la reputazione della Russia sulla scena internazionale e giustificare un attacco al suo territorio. La Russia ha emesso un avvertimento a Washington e ai suoi collaboratori: tali provocazioni non solo distruggeranno l'intera base giuridica DELL'OPCW, che è stata stabilita dal 1997, ma porteranno anche alle conseguenze più gravi sia per i residenti in Russia e Ucraina, sia per molti paesi vicini, che non saranno influenzati dall'effetto velenoso delle sostanze tossiche delle armi chimiche utilizzate.
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  • IL SANGUE CONTAMINATO DA MRNA NON È UTILIZZABILE POICHÉ INFETTEREBBE CHI NON È STATO INOCULATO
    https://thepeoplesvoice.tv/scientists-tell-hospitals-to-ban-vaxxed-from-giving-blood-their-blood-is-like-poison/
    <<Alcuni scienziati giapponesi hanno pubblicato un articolo pre-print in cui vengono descritti dettagliatamente i rischi associati all'utilizzo di sangue proveniente da persone vaccinate contro il COVID-19 per le trasfusioni e chiedono ai professionisti sanitari di vietare immediatamente alle persone vaccinate di donare il sangue.

    Expose-news.com riporta: Inoltre, per evitare questi rischi e prevenire un'ulteriore contaminazione dei prodotti sanguigni e le conseguenti complicazioni, chiedono la sospensione dei programmi di vaccinazione contro il COVID-19.

    “I danni alla salute causati dalla vaccinazione genetica sono già estremamente gravi ed è giunto il momento che i paesi e le organizzazioni competenti adottino misure concrete insieme per identificare i rischi, controllarli e risolverli”, hanno affermato.

    Molti paesi in tutto il mondo hanno segnalato che i cosiddetti vaccini genetici, come quelli che utilizzano mRNA modificato che codifica la proteina spike e nanoparticelle lipidiche come sistema di somministrazione del farmaco, hanno causato trombosi post-vaccinazione e conseguenti danni cardiovascolari, nonché un'ampia varietà di malattie che coinvolgono tutti gli organi e i sistemi, compreso il sistema nervoso.

    Sulla base di queste segnalazioni e della mole di prove emerse, attraverso il loro articolo i ricercatori stanno portando all'attenzione dei professionisti del settore medico i vari rischi associati alle trasfusioni di sangue con prodotti sanguigni derivati ​​da persone che hanno sofferto di Covid-19 e da riceventi di vaccini genetici, compresi coloro che hanno ricevuto vaccini a mRNA.

    Tuttavia, “va anche sottolineato che le questioni discusse qui riguardano tutti i trapianti di organi, compresi i trapianti di midollo osseo, e non solo i prodotti sanguigni”, hanno scritto i ricercatori.

    La Tabella 1 del documento riassume le sei principali preoccupazioni identificate dai ricercatori con l'uso di prodotti sanguigni derivati ​​da destinatari di vaccini genici. Abbiamo copiato il contenuto della Tabella 1 di seguito.

    1. Contaminazione delle proteine ​​spike

    La proteina spike, che è l'antigene del SARS-CoV-2 e dei vaccini genetici, ha già dimostrato di avere varie tossicità, tra cui effetti sui globuli rossi e sull'aggregazione piastrinica, sulla formazione di amiloide e sulla neurotossicità. È essenziale riconoscere che la proteina spike stessa è tossica per gli esseri umani. È stato anche segnalato che la proteina spike può attraversare la barriera emato-encefalica. Pertanto, è essenziale rimuovere la proteina spike derivata dal vaccino genetico stesso dai prodotti sanguigni.

    2. Contaminazione con aggregati amiloidi e microtrombi formati da proteine ​​spike

    Non è ancora chiaro come gli aggregati amiloidi e i microtrombi formati dalle proteine ​​spike si sviluppino in trombi visibili. Tuttavia, una volta formati, gli aggregati amiloidi potrebbero non essere facilmente eliminati e quindi devono essere rimossi dai prodotti sanguigni. È stato anche dimostrato che questi aggregati amiloidi sono tossici.

    3. Eventi attribuibili alla riduzione del sistema immunitario del donatore e ad anomalie immunitarie dovute all'imprinting immunitario o al passaggio di classe a IgG4, ecc. derivanti da dosi multiple di vaccini genetici

    Quando la funzione immunitaria di un donatore è compromessa dalla vaccinazione genetica, c'è il rischio che il donatore abbia qualche malattia infettiva (subclinica) o sia infetto da un virus patogeno e abbia sviluppato viremia o altre condizioni, anche se il donatore non ha sintomi soggettivi. Per questo motivo, gli operatori sanitari che eseguono procedure chirurgiche, tra cui il prelievo di sangue e il trapianto di organi, nonché l'uso di emoderivati, devono gestire il sangue dei destinatari del vaccino genetico con cura per prevenire l'infezione attraverso il sangue. Sarà inoltre necessario informare tutti gli operatori sanitari di questi rischi.

    4. Nanoparticelle lipidiche (“LNP”) e mRNA pseudouridinato (solo vaccini a mRNA)

    Nel caso dei vaccini a mRNA, gli LNP e l'mRNA pseudouridinato possono rimanere nel sangue dei riceventi se il sangue viene raccolto senza un periodo di differimento sufficiente dopo la vaccinazione genica. Gli LNP sono altamente infiammatori e si è scoperto che sono essi stessi trombogenici, il che rappresenta un rischio per i riceventi della trasfusione. Gli LNP stessi hanno una potente attività adiuvante e sono a rischio di indurre la sindrome autoimmune indotta da adiuvante ("sindrome ASIA"). Un rischio aggiuntivo è che se l'mRNA pseudouridinato viene incorporato nel sangue del ricevente mentre è ancora confezionato negli LNP, potrebbe essere prodotta un'ulteriore proteina spike nel corpo del ricevente.

    5. Contaminazione con aggregati di globuli rossi o piastrine

    La proteina spike provoca l'aggregazione dei globuli rossi e delle piastrine e pertanto questi aggregati verranno trasportati nel sangue del ricevente a meno che non vengano rimossi dal prodotto sanguigno.

    6. Cellule B della memoria che producono IgG4 e IgG4 da esse prodotte

    Grandi quantità (concentrazione sierica solitamente superiore a 1,25–1,4 g/L) di plasmacellule non infiammatorie IgG4-positive possono causare infiammazioni croniche come la malattia fibroinfiammatoria.

    IgG4 è un anticorpo ed è l'acronimo di immunoglobulina G4. In precedenza nel documento, gli autori hanno scritto che "l'esposizione a lungo termine a un antigene identico specifico (in questo caso, la proteina spike) fa sì che le immunoglobuline diventino IgG4 e alcune delle cellule B [o linfociti ] che le producono probabilmente si differenzino in cellule B della memoria che sopravvivono nel corpo per un periodo prolungato, si prevede che la disfunzione immunitaria dei destinatari del vaccino genetico sia prolungata (Tabella 1, punti 3 e 6). Si prevede che in futuro verranno rivelati maggiori dettagli su questi punti".

    I ricercatori suggeriscono anche test, metodi di prova e normative specifici per affrontare questi rischi.

    Nella loro conclusione, gli autori hanno scritto:

    L'impatto di questi vaccini genetici sui prodotti sanguigni e il danno effettivo da essi causato sono al momento sconosciuti. Pertanto, al fine di evitare questi rischi e prevenire un'ulteriore espansione della contaminazione del sangue e complicazione della situazione, chiediamo con forza che la campagna di vaccinazione con vaccini genetici venga sospesa e che venga effettuata una valutazione del rapporto danni-benefici il prima possibile.

    Come abbiamo più volte affermato, i danni alla salute causati dalla vaccinazione genetica sono già estremamente gravi ed è giunto il momento che i paesi e le organizzazioni competenti adottino insieme misure concrete per identificare i rischi, controllarli e risolverli.Preoccupazioni relative alle trasfusioni di prodotti sanguigni derivati ​​da riceventi di vaccini genetici e proposte di misure specifiche, Jun Ueda, Hideyuki Motohashi, Yuriko Hirai, Kenji Yamamoto, Yasufumi Murakami, Masanori Fukushima, Akinori Fujisawa, versione non sottoposta a revisione paritaria pubblicata il 15 marzo 2024>>
    IL SANGUE CONTAMINATO DA MRNA NON È UTILIZZABILE POICHÉ INFETTEREBBE CHI NON È STATO INOCULATO https://thepeoplesvoice.tv/scientists-tell-hospitals-to-ban-vaxxed-from-giving-blood-their-blood-is-like-poison/ <<Alcuni scienziati giapponesi hanno pubblicato un articolo pre-print in cui vengono descritti dettagliatamente i rischi associati all'utilizzo di sangue proveniente da persone vaccinate contro il COVID-19 per le trasfusioni e chiedono ai professionisti sanitari di vietare immediatamente alle persone vaccinate di donare il sangue. Expose-news.com riporta: Inoltre, per evitare questi rischi e prevenire un'ulteriore contaminazione dei prodotti sanguigni e le conseguenti complicazioni, chiedono la sospensione dei programmi di vaccinazione contro il COVID-19. “I danni alla salute causati dalla vaccinazione genetica sono già estremamente gravi ed è giunto il momento che i paesi e le organizzazioni competenti adottino misure concrete insieme per identificare i rischi, controllarli e risolverli”, hanno affermato. Molti paesi in tutto il mondo hanno segnalato che i cosiddetti vaccini genetici, come quelli che utilizzano mRNA modificato che codifica la proteina spike e nanoparticelle lipidiche come sistema di somministrazione del farmaco, hanno causato trombosi post-vaccinazione e conseguenti danni cardiovascolari, nonché un'ampia varietà di malattie che coinvolgono tutti gli organi e i sistemi, compreso il sistema nervoso. Sulla base di queste segnalazioni e della mole di prove emerse, attraverso il loro articolo i ricercatori stanno portando all'attenzione dei professionisti del settore medico i vari rischi associati alle trasfusioni di sangue con prodotti sanguigni derivati ​​da persone che hanno sofferto di Covid-19 e da riceventi di vaccini genetici, compresi coloro che hanno ricevuto vaccini a mRNA. Tuttavia, “va anche sottolineato che le questioni discusse qui riguardano tutti i trapianti di organi, compresi i trapianti di midollo osseo, e non solo i prodotti sanguigni”, hanno scritto i ricercatori. La Tabella 1 del documento riassume le sei principali preoccupazioni identificate dai ricercatori con l'uso di prodotti sanguigni derivati ​​da destinatari di vaccini genici. Abbiamo copiato il contenuto della Tabella 1 di seguito. 1. Contaminazione delle proteine ​​spike La proteina spike, che è l'antigene del SARS-CoV-2 e dei vaccini genetici, ha già dimostrato di avere varie tossicità, tra cui effetti sui globuli rossi e sull'aggregazione piastrinica, sulla formazione di amiloide e sulla neurotossicità. È essenziale riconoscere che la proteina spike stessa è tossica per gli esseri umani. È stato anche segnalato che la proteina spike può attraversare la barriera emato-encefalica. Pertanto, è essenziale rimuovere la proteina spike derivata dal vaccino genetico stesso dai prodotti sanguigni. 2. Contaminazione con aggregati amiloidi e microtrombi formati da proteine ​​spike Non è ancora chiaro come gli aggregati amiloidi e i microtrombi formati dalle proteine ​​spike si sviluppino in trombi visibili. Tuttavia, una volta formati, gli aggregati amiloidi potrebbero non essere facilmente eliminati e quindi devono essere rimossi dai prodotti sanguigni. È stato anche dimostrato che questi aggregati amiloidi sono tossici. 3. Eventi attribuibili alla riduzione del sistema immunitario del donatore e ad anomalie immunitarie dovute all'imprinting immunitario o al passaggio di classe a IgG4, ecc. derivanti da dosi multiple di vaccini genetici Quando la funzione immunitaria di un donatore è compromessa dalla vaccinazione genetica, c'è il rischio che il donatore abbia qualche malattia infettiva (subclinica) o sia infetto da un virus patogeno e abbia sviluppato viremia o altre condizioni, anche se il donatore non ha sintomi soggettivi. Per questo motivo, gli operatori sanitari che eseguono procedure chirurgiche, tra cui il prelievo di sangue e il trapianto di organi, nonché l'uso di emoderivati, devono gestire il sangue dei destinatari del vaccino genetico con cura per prevenire l'infezione attraverso il sangue. Sarà inoltre necessario informare tutti gli operatori sanitari di questi rischi. 4. Nanoparticelle lipidiche (“LNP”) e mRNA pseudouridinato (solo vaccini a mRNA) Nel caso dei vaccini a mRNA, gli LNP e l'mRNA pseudouridinato possono rimanere nel sangue dei riceventi se il sangue viene raccolto senza un periodo di differimento sufficiente dopo la vaccinazione genica. Gli LNP sono altamente infiammatori e si è scoperto che sono essi stessi trombogenici, il che rappresenta un rischio per i riceventi della trasfusione. Gli LNP stessi hanno una potente attività adiuvante e sono a rischio di indurre la sindrome autoimmune indotta da adiuvante ("sindrome ASIA"). Un rischio aggiuntivo è che se l'mRNA pseudouridinato viene incorporato nel sangue del ricevente mentre è ancora confezionato negli LNP, potrebbe essere prodotta un'ulteriore proteina spike nel corpo del ricevente. 5. Contaminazione con aggregati di globuli rossi o piastrine La proteina spike provoca l'aggregazione dei globuli rossi e delle piastrine e pertanto questi aggregati verranno trasportati nel sangue del ricevente a meno che non vengano rimossi dal prodotto sanguigno. 6. Cellule B della memoria che producono IgG4 e IgG4 da esse prodotte Grandi quantità (concentrazione sierica solitamente superiore a 1,25–1,4 g/L) di plasmacellule non infiammatorie IgG4-positive possono causare infiammazioni croniche come la malattia fibroinfiammatoria. IgG4 è un anticorpo ed è l'acronimo di immunoglobulina G4. In precedenza nel documento, gli autori hanno scritto che "l'esposizione a lungo termine a un antigene identico specifico (in questo caso, la proteina spike) fa sì che le immunoglobuline diventino IgG4 e alcune delle cellule B [o linfociti ] che le producono probabilmente si differenzino in cellule B della memoria che sopravvivono nel corpo per un periodo prolungato, si prevede che la disfunzione immunitaria dei destinatari del vaccino genetico sia prolungata (Tabella 1, punti 3 e 6). Si prevede che in futuro verranno rivelati maggiori dettagli su questi punti". I ricercatori suggeriscono anche test, metodi di prova e normative specifici per affrontare questi rischi. Nella loro conclusione, gli autori hanno scritto: L'impatto di questi vaccini genetici sui prodotti sanguigni e il danno effettivo da essi causato sono al momento sconosciuti. Pertanto, al fine di evitare questi rischi e prevenire un'ulteriore espansione della contaminazione del sangue e complicazione della situazione, chiediamo con forza che la campagna di vaccinazione con vaccini genetici venga sospesa e che venga effettuata una valutazione del rapporto danni-benefici il prima possibile. Come abbiamo più volte affermato, i danni alla salute causati dalla vaccinazione genetica sono già estremamente gravi ed è giunto il momento che i paesi e le organizzazioni competenti adottino insieme misure concrete per identificare i rischi, controllarli e risolverli.Preoccupazioni relative alle trasfusioni di prodotti sanguigni derivati ​​da riceventi di vaccini genetici e proposte di misure specifiche, Jun Ueda, Hideyuki Motohashi, Yuriko Hirai, Kenji Yamamoto, Yasufumi Murakami, Masanori Fukushima, Akinori Fujisawa, versione non sottoposta a revisione paritaria pubblicata il 15 marzo 2024>>
    THEPEOPLESVOICE.TV
    Scientists Tell Hospitals To Ban Vaxxed From Giving Blood: “Their Blood Is Like Poison”
    Scientists are now telling hospitals to stop accepting blood donations from vaccinated people due to the presence of toxic and inorganic compounds found in their blood.
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  • ANCORA SULLE OLIMPIADI DI PARIGI 2024

    Ho visto che il mio articolo sulle Olimpiadi di Parigi e L’ultima cena ha riscosso un certo successo: evidentemente devo aver toccato un punto sentito acutamente da tanti. E qual è tale “punctum dolens”? Il fatto che del cristianesimo si può dire ciò che si vuole, lo si può denigrare, insultare, ridicolizzare anche per “partito preso”, senza alcuna motivazione effettiva e senza alcun fondamento né storico né logico.

    Siccome i cristiani non sono violenti come gli islamici, allora possono essere bistrattati e derisi in ogni modo. In particolare ciò è evidente in Francia, che si trova ad essere messa a soqquadro dopo ogni affronto al Profeta o al Corano in una maniera incredibile (sono centinaia le chiese cattoliche devastate o rovinate in questi ultimi anni). Perfino la cattedrale di Notre Dame, simbolo della cattolicità francese, è stata incendiata, e non mi si venga a dire che è stato un corto circuito casuale. Perché poi i musulmani integralisti se la prendano con i cattolici, questa è una questione interessante da affrontare.

    Probabilmente perché non capiscono la distinzione tra sfera religiosa e sfera civile, che esiste nel cristianesimo, ma non c’è nell’islam. Nel mondo musulmano non esiste nulla di paragonabile alla Chiesa, cioè ad una realtà sociale diversa dalla società civile e autonoma rispetto ad essa. Non esistono i preti, non esiste la gerarchia ecclesiastica, non esiste il Papa, che peraltro c’è solo nella Chiesa cattolica. I capi religiosi sono semplicemente degli studiosi e degli esperti del Corano, ma non sacerdoti, anche perché non esistono neanche i Sacramenti e quindi non c’è l’Ordine Sacro. Allora per i musulmani l’Occidente e il Cristianesimo sono una cosa sola e qualunque sgarro fatto da persone occidentali ricade sulla Chiesa cattolica. Come si possa sostenere ciò anche nell’attuale Francia, questa è una bella questione. Io credo che solo la non conoscenza della realtà dei Paesi occidentali e una totale ignoranza del cristianesimo possano giustificare tale posizione.

    Basti vedere appunto la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024: non solo non c’è alcun riferimento alla fede cristiana, ma vi è sbandierato il dileggio più sfrenato di tutto ciò che è cattolico, comprese le rappresentazioni pittoriche. Come si fa ad identificare, adesso, la Francia con “la figlia primogenita della Chiesa”?
    Questa cerimonia è stata un condensato di tutti i luoghi comuni più beceri del laicismo occidentale, come manifestazioni grottesche e patetiche, nella loro virulenza anticattolica. Tra di esse spicca, oltre la rappresentazione blasfema dell’Ultima cena, anche la farsa sulla Rivoluzione francese. Anche qui si sono raggiunte vette di cattivo gusto notevoli, con una presa in giro di Maria Antonietta che reggeva la propria testa mozzata, cantando “Ah, ca ira”, un refrain caro ai rivoluzionari.

    E che dire del fiume di sangue scaturito in conseguenza di tale evento? Il sangue viene addirittura esaltato, diventa una fonte di orgoglio nazionale, come peraltro già nell’inno francese. La Marsigliese, infatti, è una continua glorificazione della “guerra giusta” contro chi ha il “sangue impuro”, che, essendo tale, deve scorrere a fiotti e formare dei torrenti insanguinati. Credo che non esista un altro inno nazionale così sanguinario, violento e guerresco come la Marsigliese! Per quanto riguarda le parole, ovviamente; la musica sembra sia stata bellamente “scopiazzata” dal “Tema e variazioni in Do maggiore” dell’italiano Giovanni Battista Viotti, musicista di corte. La melodia, ripresa pari pari, fu scritta nel 1781, ossia undici anni prima dell’attribuzione del 1792.
    Ma la cascata sanguinaria non si fermò a Parigi: con la rivoluzione (che introdusse la leva militare obbligatoria) fu attuato il primo genocidio sistematico dell’epoca moderna: quello della Vandea, che si era sollevata in difesa della fede cristiana. Vogliamo parlare di tolleranza, di inclusione, di diritti umani? La Rivoluzione francese ha sancito la totale separazione dei diritti dal rispetto della persona umana: i diritti hanno assunto “vita a sè stante”, sono stati assolutizzati e sganciati da qualunque riferimento a realtà concrete, alla cultura della gente, alle tradizioni locali. I diritti dell’uomo (decisi peraltro da una esigua minoranza proveniente dall’aristocrazia) sono stati imposti con la forza, con la guerra, con il sangue.

    In questo senso l’attuale ideologia gender e la lobby LGBTQ+ (e chi più ne ha più ne metta) è un portato diretto della Rivoluzione francese e dell’illuminismo che ne sta alla base: i diritti hanno preso vita a sé, sono validi indipendentemente dalle situazioni concrete, dalle persone cui si rivolgono, dalle culture dei popoli. Vanno imposti “tout court”, perché sono giusti di per sé, “a prescindere” dalla realtà dei fatti e della gente.
    E lo scopo primario della Rivoluzione francese quale fu? Inutile dirlo: l’annientamento della Chiesa cattolica. Furono uccisi preti e suore, furono bruciate chiese e ridotte a magazzini, decapitate le statue dei santi, etc etc. Avevo letto che i rivoluzionari francesi non avevano distrutto le vetrate della Chiesa di Notre Dame perché non avrebbero saputo come ricostruirle. Il che, indirettamente, indica una stima per la tecnologia medievale non da poco.

    Ma la Chiesa continua ancora, non è stata annichilita; continua perché in essa è presente Uno che ha vinto il mondo e che la sorregge; continua perché non è la somma delle incoerenze di coloro che ne fanno parte, bensì il luogo della comunicazione del divino agli uomini. I cristiani resistono, come diceva di san Paolo: “perseguitati, ma non abbandonati: colpiti, ma non uccisi”.

    Vorrei concludere citando un aneddoto, che non so se sia effettivamente accaduto, ma rende l’idea: si narra che, durante un colloquio con il cardinal Consalvi, Segretario di stato, Napoleone abbia detto: “Distruggeremo la Chiesa nel giro di due anni!”. Il cardinale lo guardò, con aria compassionevole, e rispose: “Ma se non ci siamo riusciti neanche noi preti in duemila anni!”
    ANCORA SULLE OLIMPIADI DI PARIGI 2024 Ho visto che il mio articolo sulle Olimpiadi di Parigi e L’ultima cena ha riscosso un certo successo: evidentemente devo aver toccato un punto sentito acutamente da tanti. E qual è tale “punctum dolens”? Il fatto che del cristianesimo si può dire ciò che si vuole, lo si può denigrare, insultare, ridicolizzare anche per “partito preso”, senza alcuna motivazione effettiva e senza alcun fondamento né storico né logico. Siccome i cristiani non sono violenti come gli islamici, allora possono essere bistrattati e derisi in ogni modo. In particolare ciò è evidente in Francia, che si trova ad essere messa a soqquadro dopo ogni affronto al Profeta o al Corano in una maniera incredibile (sono centinaia le chiese cattoliche devastate o rovinate in questi ultimi anni). Perfino la cattedrale di Notre Dame, simbolo della cattolicità francese, è stata incendiata, e non mi si venga a dire che è stato un corto circuito casuale. Perché poi i musulmani integralisti se la prendano con i cattolici, questa è una questione interessante da affrontare. Probabilmente perché non capiscono la distinzione tra sfera religiosa e sfera civile, che esiste nel cristianesimo, ma non c’è nell’islam. Nel mondo musulmano non esiste nulla di paragonabile alla Chiesa, cioè ad una realtà sociale diversa dalla società civile e autonoma rispetto ad essa. Non esistono i preti, non esiste la gerarchia ecclesiastica, non esiste il Papa, che peraltro c’è solo nella Chiesa cattolica. I capi religiosi sono semplicemente degli studiosi e degli esperti del Corano, ma non sacerdoti, anche perché non esistono neanche i Sacramenti e quindi non c’è l’Ordine Sacro. Allora per i musulmani l’Occidente e il Cristianesimo sono una cosa sola e qualunque sgarro fatto da persone occidentali ricade sulla Chiesa cattolica. Come si possa sostenere ciò anche nell’attuale Francia, questa è una bella questione. Io credo che solo la non conoscenza della realtà dei Paesi occidentali e una totale ignoranza del cristianesimo possano giustificare tale posizione. Basti vedere appunto la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024: non solo non c’è alcun riferimento alla fede cristiana, ma vi è sbandierato il dileggio più sfrenato di tutto ciò che è cattolico, comprese le rappresentazioni pittoriche. Come si fa ad identificare, adesso, la Francia con “la figlia primogenita della Chiesa”? Questa cerimonia è stata un condensato di tutti i luoghi comuni più beceri del laicismo occidentale, come manifestazioni grottesche e patetiche, nella loro virulenza anticattolica. Tra di esse spicca, oltre la rappresentazione blasfema dell’Ultima cena, anche la farsa sulla Rivoluzione francese. Anche qui si sono raggiunte vette di cattivo gusto notevoli, con una presa in giro di Maria Antonietta che reggeva la propria testa mozzata, cantando “Ah, ca ira”, un refrain caro ai rivoluzionari. E che dire del fiume di sangue scaturito in conseguenza di tale evento? Il sangue viene addirittura esaltato, diventa una fonte di orgoglio nazionale, come peraltro già nell’inno francese. La Marsigliese, infatti, è una continua glorificazione della “guerra giusta” contro chi ha il “sangue impuro”, che, essendo tale, deve scorrere a fiotti e formare dei torrenti insanguinati. Credo che non esista un altro inno nazionale così sanguinario, violento e guerresco come la Marsigliese! Per quanto riguarda le parole, ovviamente; la musica sembra sia stata bellamente “scopiazzata” dal “Tema e variazioni in Do maggiore” dell’italiano Giovanni Battista Viotti, musicista di corte. La melodia, ripresa pari pari, fu scritta nel 1781, ossia undici anni prima dell’attribuzione del 1792. Ma la cascata sanguinaria non si fermò a Parigi: con la rivoluzione (che introdusse la leva militare obbligatoria) fu attuato il primo genocidio sistematico dell’epoca moderna: quello della Vandea, che si era sollevata in difesa della fede cristiana. Vogliamo parlare di tolleranza, di inclusione, di diritti umani? La Rivoluzione francese ha sancito la totale separazione dei diritti dal rispetto della persona umana: i diritti hanno assunto “vita a sè stante”, sono stati assolutizzati e sganciati da qualunque riferimento a realtà concrete, alla cultura della gente, alle tradizioni locali. I diritti dell’uomo (decisi peraltro da una esigua minoranza proveniente dall’aristocrazia) sono stati imposti con la forza, con la guerra, con il sangue. In questo senso l’attuale ideologia gender e la lobby LGBTQ+ (e chi più ne ha più ne metta) è un portato diretto della Rivoluzione francese e dell’illuminismo che ne sta alla base: i diritti hanno preso vita a sé, sono validi indipendentemente dalle situazioni concrete, dalle persone cui si rivolgono, dalle culture dei popoli. Vanno imposti “tout court”, perché sono giusti di per sé, “a prescindere” dalla realtà dei fatti e della gente. E lo scopo primario della Rivoluzione francese quale fu? Inutile dirlo: l’annientamento della Chiesa cattolica. Furono uccisi preti e suore, furono bruciate chiese e ridotte a magazzini, decapitate le statue dei santi, etc etc. Avevo letto che i rivoluzionari francesi non avevano distrutto le vetrate della Chiesa di Notre Dame perché non avrebbero saputo come ricostruirle. Il che, indirettamente, indica una stima per la tecnologia medievale non da poco. Ma la Chiesa continua ancora, non è stata annichilita; continua perché in essa è presente Uno che ha vinto il mondo e che la sorregge; continua perché non è la somma delle incoerenze di coloro che ne fanno parte, bensì il luogo della comunicazione del divino agli uomini. I cristiani resistono, come diceva di san Paolo: “perseguitati, ma non abbandonati: colpiti, ma non uccisi”. Vorrei concludere citando un aneddoto, che non so se sia effettivamente accaduto, ma rende l’idea: si narra che, durante un colloquio con il cardinal Consalvi, Segretario di stato, Napoleone abbia detto: “Distruggeremo la Chiesa nel giro di due anni!”. Il cardinale lo guardò, con aria compassionevole, e rispose: “Ma se non ci siamo riusciti neanche noi preti in duemila anni!”
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  • Vigano’, Bergoglio, CL , la Chiesa e i cristiani

    In questo periodo i mezzi di comunicazione fanno un gran parlare del contrasto tra l’Arcivescovo Carlo Maria Vigano’ e il Papa; si sono buttati a pesce sulla questione dello scisma e sulla scomunica comminata a Vigano’ perché non si è sottomesso al Papa e perché ha dichiarato che il Concilio Vaticano II è stato l’origine di tutti i mali che soffre la Chiesa attuale. Sono diventati tutti esperti vaticanisti, i giornalisti, e discettano di questioni teologiche e canoniche con una disinvoltura che sembra far credere che non si siano mai interessati d’altro in vita loro. Ci inondano di notizie anche sulla crisi di CL, che non vedevano l’ora si dissolvesse in problematiche interne e sparisse dalla vita sociale. Tutto viene messo sulla pubblica piazza con dovizia di particolari e gran compiacimento delle discordie tra i responsabili e tra essi e il Vaticano.

    Questa situazione mi ha fatto sorgere alcune domande: anzitutto “come stanno realmente le cose?” E poi, perché i giornalisti parlano solo delle difficoltà e dei contrasti e mai delle cose positive che avvengono ad opera di chi fa parte della Chiesa? O meglio, perché esasperano quel 2 per cento di problemi e tralasciano di prendere in considerazione il rimanente 98 per cento di azioni, di rapporti umani di realtà concrete messe in piedi dai cristiani che sono di enorme sostegno per la gente? Perché non parlano mai, ad esempio, dell’impressionante numero di aiuti umanitari originato dall’esperienza di Comunione e Liberazione? Oppure dell’incredibile slancio missionario prodotto da tutto il modo cattolico, dalla metà dell’Ottocento in avanti?

    Tanto per fare un esempio, io, che sono nell’ambito cattolico da cinquant’anni, sono venuto a conoscenza dell’esistenza di Giuseppe Allamano e dei suoi Missionari della Consolata solo quando sono andato in Africa e precisamente in Costa d’Avorio. Lì ho visto ciò che fanno questi giganti della fede: a Marandallah, nel cuore del Paese, hanno messo in piedi un villaggio intero, con tanto di “Jardin de l’amitié”, un enorme parco per i bambini, con giochi e spazi utilizzabili. Questo può apparire ovvio nel Nord Italia, nel quale ci sono sempre stati gli Oratori, ma in Africa è una cosa dell’altro mondo, in quanto nelle loro mentalità i bambini non sono considerati finché non arrivano all’età adulta. In Africa sono molto considerati gli anziani, tanto che mangiano tutto quello che vogliono, poi gli adulti, e infine i bambini, ai quali spetta ciò che rimane. E’ per tale motivo che magari si ammalano di anemia: perché mangiano solo il riso bianco che avanza, ma non la carne, spazzolata dagli adulti. Nessuno dice poi che nell’islam e nelle religioni tribali non c’è alcuna attività pensata per i bambini, i quali vengono lasciati a loro stessi e crescono per strada. Ma i Missionari della Consolata avevano costruito addirittura un ospedale, così che le autorità civili avevano lasciato andare in rovina l’ospedale statale, perché tanto c’era già quello dei preti.

    E questo è solo un esempio, ma si potrebbe parlare dell’opera dei Missionari del PIME, che hanno missioni perfino in Tailandia e Cambogia, dei Comboniani, dei Francescani, e chi più ne ha più ne metta.

    Come mai io non sapevo nulla di tutto ciò? Perché i giornalisti, di queste cose, parlano in maniera talmente veloce, frammentaria e superficiale che non rimane nella testa della gente. Le buttano lì con noncuranza e in maniera occasionale e casuale. Le notizie che invece vogliono far rimanere ben impresse nella mentalità dei più vengono date di continuo, in modo martellante e ossessivo, con una sorta di “bombardamento mediatico”. Basti pensare ai “tormentoni” riguardanti fatti accaduti magari decenni fa che vengono ripresi sistematicamente, mentre la stragrande maggioranza dei conflitti armati presenti nel mondo è totalmente obliterata.

    Sempre più spesso viene data l’interpretazione del fatto prima ancora di cercare di darne una descrizione completa e di andare a fondo delle motivazioni che potrebbero esserci alla base di esso. Il metodo con cui vengono fornite le notizie del nostro mondo cosiddetto democratico è sempre più simile a quello di un regime totalitario che cerca in tutti i modi di far pensare le persone in un determinato modo.
    Tale metodo viene applicato “scientificamente” soprattutto alla Chiesa, rea di essere una realtà non immediatamente assimilabile a quella di una organizzazione statale. La virulenza con la quale i giornalisti attaccano la Chiesa, in particolare quella cattolica, non ha paragoni con nessun’altra realtà, né religiosa né civile. Il silenzio quasi tombale sulle persecuzioni e le discriminazioni che subiscono i cristiani in molti Paesi del mondo ha come termine di confronto, forse, solo il silenzio che copre tutte le guerre “minori”, cioè il conflitti che fa comodo all’Occidente tenere nascosti, di cui è pieno il mondo definito “terzo” appunto dagli Stati ricchi del pianeta.

    Come distruggere la Chiesa? Non ce la fece nemmeno la rivoluzione francese e Napoleone, dall’esterno; allora occorre far entrare al suo interno il “fumo di satana”, come disse Paolo VI, cioè un pensiero non cattolico che diventi predominante. E il pensiero non cattolico che si vuol introdurre è quello della cosiddetta democrazia liberale: la Chiesa, si dice, deve rispettare i diritti dell’uomo, la parità di genere, i diritti degli omosessuali e via discorrendo. Si applica sempre più spesso il metodo dell’elezione diretta dei responsabili e dei capi, metodo che apparentemente sembra più giusto, ma rischia di non tenere conto dell’essenza della Chiesa, che è quella di essere una “comunione gerarchica”.

    Intendiamoci, non è che il metodo democratico sia generato dal diavolo; le stesse elezioni democratiche hanno origine dall’elezione dell’abate nei monasteri. I Greci infatti avevano forme di governo basate più su criteri oligarchici che democratici. E’ con il Medioevo che tutti i monaci votano per eleggere il loro “capo”. Tutto il nostro sistema democratico ha avuto impulso decisivo dalla vita cristiana e in particolare dalla vita monastica. Non è un caso che la democrazia si sia affermata nei Paesi a tradizione cristiana e non negli Stati a preminenza islamica o buddista-induista.

    Ma se la mentalità democratica prende il sopravvento nella Chiesa, allora il punto è avere la “maggioranza”, e sconfiggere l’”opposizione”; si riduce tutto ad una gara per ottenere consensi e vince chi ne ottiene di più. Si rientra nella logica di potere, perché anche il sistema democratico è un mezzo per raggiungere le leve di governo di una organizzazione.

    C’è un altro aspetto da considerare, che riguarda più i cattolici cosiddetti “tradizionalisti” Un altro modo di intendere la Chiesa è quello di identificarla con la gerarchia, con il Papa, i Cardinali e i Vescovi. Ho fatto tante discussioni a questo proposito, con chi sosteneva che la Chiesa è “una gerarchia”. Addirittura qualcuno arrivava ad affermare che “La Chiesa è il Papa”. Ora, io rispondevo che la gerarchia è essenziale alla natura della Chiesa cattolica, ma non la esaurisce: la Chiesa è formata da Papa, cardinali, vescovi, preti, suore, monaci, ma, vivaddio, anche dai fedeli laici, siano essi sposati o consacrati: in una parola, da tutti i battezzati. In quest’ottica anche gli ortodossi e i protestanti sono Chiesa, in quanto uniti a Cristo con il battesimo. Poi aggiungevo: una definizione un po’ più completa della Chiesa è quella di “comunione gerarchica”, che mantiene la sua natura di “realtà etnica sui generis”, come disse sempre Paolo VI. La Chiesa, insomma, non è riducibile ad una qualsiasi realtà sociale organizzativa, ma ha una specificità che le deriva dalla sua costituzione durante l’Ultima cena, nella quale Nostro Signore Gesù Cristo ci ha lasciato il Suo corpo e il Suo sangue perché potessimo essere salvati.

    La Chiesa, insomma, è una realtà umana nella quale si rende presente il divino: è una unità di persone nella quale si manifesta, in quanto realmente presente, Gesù Cristo stesso. Allora, chi è che comanda nella Chiesa? Chi è il vero “capo della Chiesa? Il Papa? No! Gesù Cristo!

    Mi viene in mente la frase del cardinal Siri, dopo il Conclave del 1958, nel quale era certo di essere eletto Papa: “Tutti erano d’accordo per votare me; c’erano solo tre persone non lo volevano: il Padre, il Figlio e lo Spirito santo”.
    Vigano’, Bergoglio, CL , la Chiesa e i cristiani In questo periodo i mezzi di comunicazione fanno un gran parlare del contrasto tra l’Arcivescovo Carlo Maria Vigano’ e il Papa; si sono buttati a pesce sulla questione dello scisma e sulla scomunica comminata a Vigano’ perché non si è sottomesso al Papa e perché ha dichiarato che il Concilio Vaticano II è stato l’origine di tutti i mali che soffre la Chiesa attuale. Sono diventati tutti esperti vaticanisti, i giornalisti, e discettano di questioni teologiche e canoniche con una disinvoltura che sembra far credere che non si siano mai interessati d’altro in vita loro. Ci inondano di notizie anche sulla crisi di CL, che non vedevano l’ora si dissolvesse in problematiche interne e sparisse dalla vita sociale. Tutto viene messo sulla pubblica piazza con dovizia di particolari e gran compiacimento delle discordie tra i responsabili e tra essi e il Vaticano. Questa situazione mi ha fatto sorgere alcune domande: anzitutto “come stanno realmente le cose?” E poi, perché i giornalisti parlano solo delle difficoltà e dei contrasti e mai delle cose positive che avvengono ad opera di chi fa parte della Chiesa? O meglio, perché esasperano quel 2 per cento di problemi e tralasciano di prendere in considerazione il rimanente 98 per cento di azioni, di rapporti umani di realtà concrete messe in piedi dai cristiani che sono di enorme sostegno per la gente? Perché non parlano mai, ad esempio, dell’impressionante numero di aiuti umanitari originato dall’esperienza di Comunione e Liberazione? Oppure dell’incredibile slancio missionario prodotto da tutto il modo cattolico, dalla metà dell’Ottocento in avanti? Tanto per fare un esempio, io, che sono nell’ambito cattolico da cinquant’anni, sono venuto a conoscenza dell’esistenza di Giuseppe Allamano e dei suoi Missionari della Consolata solo quando sono andato in Africa e precisamente in Costa d’Avorio. Lì ho visto ciò che fanno questi giganti della fede: a Marandallah, nel cuore del Paese, hanno messo in piedi un villaggio intero, con tanto di “Jardin de l’amitié”, un enorme parco per i bambini, con giochi e spazi utilizzabili. Questo può apparire ovvio nel Nord Italia, nel quale ci sono sempre stati gli Oratori, ma in Africa è una cosa dell’altro mondo, in quanto nelle loro mentalità i bambini non sono considerati finché non arrivano all’età adulta. In Africa sono molto considerati gli anziani, tanto che mangiano tutto quello che vogliono, poi gli adulti, e infine i bambini, ai quali spetta ciò che rimane. E’ per tale motivo che magari si ammalano di anemia: perché mangiano solo il riso bianco che avanza, ma non la carne, spazzolata dagli adulti. Nessuno dice poi che nell’islam e nelle religioni tribali non c’è alcuna attività pensata per i bambini, i quali vengono lasciati a loro stessi e crescono per strada. Ma i Missionari della Consolata avevano costruito addirittura un ospedale, così che le autorità civili avevano lasciato andare in rovina l’ospedale statale, perché tanto c’era già quello dei preti. E questo è solo un esempio, ma si potrebbe parlare dell’opera dei Missionari del PIME, che hanno missioni perfino in Tailandia e Cambogia, dei Comboniani, dei Francescani, e chi più ne ha più ne metta. Come mai io non sapevo nulla di tutto ciò? Perché i giornalisti, di queste cose, parlano in maniera talmente veloce, frammentaria e superficiale che non rimane nella testa della gente. Le buttano lì con noncuranza e in maniera occasionale e casuale. Le notizie che invece vogliono far rimanere ben impresse nella mentalità dei più vengono date di continuo, in modo martellante e ossessivo, con una sorta di “bombardamento mediatico”. Basti pensare ai “tormentoni” riguardanti fatti accaduti magari decenni fa che vengono ripresi sistematicamente, mentre la stragrande maggioranza dei conflitti armati presenti nel mondo è totalmente obliterata. Sempre più spesso viene data l’interpretazione del fatto prima ancora di cercare di darne una descrizione completa e di andare a fondo delle motivazioni che potrebbero esserci alla base di esso. Il metodo con cui vengono fornite le notizie del nostro mondo cosiddetto democratico è sempre più simile a quello di un regime totalitario che cerca in tutti i modi di far pensare le persone in un determinato modo. Tale metodo viene applicato “scientificamente” soprattutto alla Chiesa, rea di essere una realtà non immediatamente assimilabile a quella di una organizzazione statale. La virulenza con la quale i giornalisti attaccano la Chiesa, in particolare quella cattolica, non ha paragoni con nessun’altra realtà, né religiosa né civile. Il silenzio quasi tombale sulle persecuzioni e le discriminazioni che subiscono i cristiani in molti Paesi del mondo ha come termine di confronto, forse, solo il silenzio che copre tutte le guerre “minori”, cioè il conflitti che fa comodo all’Occidente tenere nascosti, di cui è pieno il mondo definito “terzo” appunto dagli Stati ricchi del pianeta. Come distruggere la Chiesa? Non ce la fece nemmeno la rivoluzione francese e Napoleone, dall’esterno; allora occorre far entrare al suo interno il “fumo di satana”, come disse Paolo VI, cioè un pensiero non cattolico che diventi predominante. E il pensiero non cattolico che si vuol introdurre è quello della cosiddetta democrazia liberale: la Chiesa, si dice, deve rispettare i diritti dell’uomo, la parità di genere, i diritti degli omosessuali e via discorrendo. Si applica sempre più spesso il metodo dell’elezione diretta dei responsabili e dei capi, metodo che apparentemente sembra più giusto, ma rischia di non tenere conto dell’essenza della Chiesa, che è quella di essere una “comunione gerarchica”. Intendiamoci, non è che il metodo democratico sia generato dal diavolo; le stesse elezioni democratiche hanno origine dall’elezione dell’abate nei monasteri. I Greci infatti avevano forme di governo basate più su criteri oligarchici che democratici. E’ con il Medioevo che tutti i monaci votano per eleggere il loro “capo”. Tutto il nostro sistema democratico ha avuto impulso decisivo dalla vita cristiana e in particolare dalla vita monastica. Non è un caso che la democrazia si sia affermata nei Paesi a tradizione cristiana e non negli Stati a preminenza islamica o buddista-induista. Ma se la mentalità democratica prende il sopravvento nella Chiesa, allora il punto è avere la “maggioranza”, e sconfiggere l’”opposizione”; si riduce tutto ad una gara per ottenere consensi e vince chi ne ottiene di più. Si rientra nella logica di potere, perché anche il sistema democratico è un mezzo per raggiungere le leve di governo di una organizzazione. C’è un altro aspetto da considerare, che riguarda più i cattolici cosiddetti “tradizionalisti” Un altro modo di intendere la Chiesa è quello di identificarla con la gerarchia, con il Papa, i Cardinali e i Vescovi. Ho fatto tante discussioni a questo proposito, con chi sosteneva che la Chiesa è “una gerarchia”. Addirittura qualcuno arrivava ad affermare che “La Chiesa è il Papa”. Ora, io rispondevo che la gerarchia è essenziale alla natura della Chiesa cattolica, ma non la esaurisce: la Chiesa è formata da Papa, cardinali, vescovi, preti, suore, monaci, ma, vivaddio, anche dai fedeli laici, siano essi sposati o consacrati: in una parola, da tutti i battezzati. In quest’ottica anche gli ortodossi e i protestanti sono Chiesa, in quanto uniti a Cristo con il battesimo. Poi aggiungevo: una definizione un po’ più completa della Chiesa è quella di “comunione gerarchica”, che mantiene la sua natura di “realtà etnica sui generis”, come disse sempre Paolo VI. La Chiesa, insomma, non è riducibile ad una qualsiasi realtà sociale organizzativa, ma ha una specificità che le deriva dalla sua costituzione durante l’Ultima cena, nella quale Nostro Signore Gesù Cristo ci ha lasciato il Suo corpo e il Suo sangue perché potessimo essere salvati. La Chiesa, insomma, è una realtà umana nella quale si rende presente il divino: è una unità di persone nella quale si manifesta, in quanto realmente presente, Gesù Cristo stesso. Allora, chi è che comanda nella Chiesa? Chi è il vero “capo della Chiesa? Il Papa? No! Gesù Cristo! Mi viene in mente la frase del cardinal Siri, dopo il Conclave del 1958, nel quale era certo di essere eletto Papa: “Tutti erano d’accordo per votare me; c’erano solo tre persone non lo volevano: il Padre, il Figlio e lo Spirito santo”.
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  • La “filiera” di Valditara

    Ho deciso di darmi una penitenza per i miei molteplici peccati, anche se non siamo più in Quaresima, e quindi mi sono accinto alla lettura del disegno di legge sulla riforma degli Istituti tecnici e professionali.

    Dopo le prime righe mi sorge un dubbio: ma questa è una proposta di legge riguardante gli agroalimentari prodotti dalle scuole agrarie? Oppure riguarda le fasi di una produzione industriale portata avanti dagli studenti degli ITIS?
    Infatti viene usata ripetutamente la parola “filiera”.

    Ora, mi chiedo, che cos’è una “filiera”? Cerco sulla rete e trovo due definizioni del termine suddetto: la prima è l’insieme delle fasi della produzione di un bene, la seconda è l’insieme dei soggetti che contribuiscono alla produzione di un bene.

    Riporto quanto scrive Wikipedia (“Bibbia” indiscussa dell’etere) :
    “Con filiera (agro-alimentare, industriale, tecnologica) si intende l'insieme articolato (anche detto "rete" o "sistema") che comprende le principali attività (ed i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito; in senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto. Il termine è stato coniato dall'agronomo francese Louis Malassis”

    Ma di che cosa stiamo parlando? Quale sarebbe il “prodotto finito” di cui sopra? Il servizio scolastico? O addirittura lo studente stesso?

    Ricordo che una volta un rappresentante di una casa editrice, venuto nella mia scuola per presentare i nuovi testi, mi disse, soprappensiero, come per prevenire le mie osservazioni sulla impreparazione degli studenti: “Beh, certo, considerando il prodotto che vi arriva dalla terza media.”. Io ribattei: “Prego? Il prodotto? I ragazzi sarebbero dei prodotti?”. Non ebbi nessuna risposta, se non un tacito assenso imbarazzato.

    Ma tornando alla nostra questione, il vero dramma è che questo “signore” che ha ottenuto il posto per “meriti politici”, durante il corso della sua vita ha insegnato la più astratta delle materie, diritto romano. Peraltro in Università, ed è abbastanza evidente come il mondo universitario stia alla scuola così come l’informatica sta a un idraulico. Il suddetto non ha la più pallida idea di cosa voglia dire far lezione ad una classe di sciamannati che non hanno alcuna intenzione di apprendere bensì solo quella di conseguire un diploma o un attestato.

    Il succitato professore di diritto romano all’Università è costantemente sulle prime pagine dei quotidiani che contano e si fa alfiere delle riforme, guarda caso sempre in stile anglosassone. Poco importa che la scuola degli States sia la più squallida di tutto il mondo occidentale: è ovvio che essa debba essere il faro che indica la strada del progresso all’istituzione scolastica italiana. E soprattutto serve che si vada nella direzione di una società, come quella statunitense, che impedisca ogni tipo di aggregazione e di relazione umana. Di qui la logica conseguenza è la dissoluzione del gruppo classe e la formazione delle classi di volta in volta a seconda delle materie da affrontare.

    Ma non è finita qui: il “vate” della educazione di “destra”, preso da sacro furore si impunta di voler passare alla storia per la riforma di un sistema scolastico che dovrebbe preparare i ragazzi alla concretezza del lavoro e alle esigenze del mercato.

    Ecco allora il politicante smanioso di gloria futura, onnipresente ed onniparlante, che vuol fare la riforma delle riforme. Ed ecco che l’onniparlante ripropone la scuola-azienda che hanno cercato di introdurre gli anni passati, introducendo nuovamente concetti stravecchi e strasuperati di odore marxiano.

    Che però fanno un gran comodo al grande capitale anglosassone.

    Quella struttura di scuola che era rimasta fuori dalla porta rientra dalla finestra.

    Questo è vero obiettivo della “filiera” non si capisce di quale astratto e fumoso servizio scolastico ottenuto da un coacervo di entità scollegate l’una dall’altra.
    La “filiera” di Valditara Ho deciso di darmi una penitenza per i miei molteplici peccati, anche se non siamo più in Quaresima, e quindi mi sono accinto alla lettura del disegno di legge sulla riforma degli Istituti tecnici e professionali. Dopo le prime righe mi sorge un dubbio: ma questa è una proposta di legge riguardante gli agroalimentari prodotti dalle scuole agrarie? Oppure riguarda le fasi di una produzione industriale portata avanti dagli studenti degli ITIS? Infatti viene usata ripetutamente la parola “filiera”. Ora, mi chiedo, che cos’è una “filiera”? Cerco sulla rete e trovo due definizioni del termine suddetto: la prima è l’insieme delle fasi della produzione di un bene, la seconda è l’insieme dei soggetti che contribuiscono alla produzione di un bene. Riporto quanto scrive Wikipedia (“Bibbia” indiscussa dell’etere) : “Con filiera (agro-alimentare, industriale, tecnologica) si intende l'insieme articolato (anche detto "rete" o "sistema") che comprende le principali attività (ed i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito; in senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto. Il termine è stato coniato dall'agronomo francese Louis Malassis” Ma di che cosa stiamo parlando? Quale sarebbe il “prodotto finito” di cui sopra? Il servizio scolastico? O addirittura lo studente stesso? Ricordo che una volta un rappresentante di una casa editrice, venuto nella mia scuola per presentare i nuovi testi, mi disse, soprappensiero, come per prevenire le mie osservazioni sulla impreparazione degli studenti: “Beh, certo, considerando il prodotto che vi arriva dalla terza media.”. Io ribattei: “Prego? Il prodotto? I ragazzi sarebbero dei prodotti?”. Non ebbi nessuna risposta, se non un tacito assenso imbarazzato. Ma tornando alla nostra questione, il vero dramma è che questo “signore” che ha ottenuto il posto per “meriti politici”, durante il corso della sua vita ha insegnato la più astratta delle materie, diritto romano. Peraltro in Università, ed è abbastanza evidente come il mondo universitario stia alla scuola così come l’informatica sta a un idraulico. Il suddetto non ha la più pallida idea di cosa voglia dire far lezione ad una classe di sciamannati che non hanno alcuna intenzione di apprendere bensì solo quella di conseguire un diploma o un attestato. Il succitato professore di diritto romano all’Università è costantemente sulle prime pagine dei quotidiani che contano e si fa alfiere delle riforme, guarda caso sempre in stile anglosassone. Poco importa che la scuola degli States sia la più squallida di tutto il mondo occidentale: è ovvio che essa debba essere il faro che indica la strada del progresso all’istituzione scolastica italiana. E soprattutto serve che si vada nella direzione di una società, come quella statunitense, che impedisca ogni tipo di aggregazione e di relazione umana. Di qui la logica conseguenza è la dissoluzione del gruppo classe e la formazione delle classi di volta in volta a seconda delle materie da affrontare. Ma non è finita qui: il “vate” della educazione di “destra”, preso da sacro furore si impunta di voler passare alla storia per la riforma di un sistema scolastico che dovrebbe preparare i ragazzi alla concretezza del lavoro e alle esigenze del mercato. Ecco allora il politicante smanioso di gloria futura, onnipresente ed onniparlante, che vuol fare la riforma delle riforme. Ed ecco che l’onniparlante ripropone la scuola-azienda che hanno cercato di introdurre gli anni passati, introducendo nuovamente concetti stravecchi e strasuperati di odore marxiano. Che però fanno un gran comodo al grande capitale anglosassone. Quella struttura di scuola che era rimasta fuori dalla porta rientra dalla finestra. Questo è vero obiettivo della “filiera” non si capisce di quale astratto e fumoso servizio scolastico ottenuto da un coacervo di entità scollegate l’una dall’altra.
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  • Alle elezioni europee del 2019 il Centrodestra ha ottenuto 42 seggi su 76. Una maggioranza SCHIACCIANTE.
    Poi però, senza che muovessero un dito, anzi spesso col loro convinto appoggio, abbiamo avuto lockdown, green pass, obbligo vaccinale, guerra contro la Russia, sterminio dei civili palestinesi, governo Draghi e rielezione di Mattarella.
    Nessuno ha rinnegato nulla.
    Però ora vogliono il voto perché dicono che se no verrà l'invasione delle cavallette. Ma le cavallette sono loro, esattamente come gli altri, inguardabili, del PD o del M5S.
    Poi c'è qualche accozzaglia, senza concrete possibilità, di ferrivecchi e opportunisti della politica.
    Il menù è questo.
    Meglio rinunciare al ristorante e cucinare in casa...
    IO RESTO A CASA!

    Fonte:https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=26/05/2019&es0=S&tpa=Y&lev0=0&levsut0=0&ms=S&tpe=A
    🇪🇺 Alle elezioni europee del 2019 il Centrodestra ha ottenuto 42 seggi su 76. Una maggioranza SCHIACCIANTE. Poi però, senza che muovessero un dito, anzi spesso col loro convinto appoggio, abbiamo avuto lockdown, green pass, obbligo vaccinale, guerra contro la Russia, sterminio dei civili palestinesi, governo Draghi e rielezione di Mattarella. Nessuno ha rinnegato nulla. Però ora vogliono il voto perché dicono che se no verrà l'invasione delle cavallette. Ma le cavallette sono loro, esattamente come gli altri, inguardabili, del PD o del M5S. Poi c'è qualche accozzaglia, senza concrete possibilità, di ferrivecchi e opportunisti della politica. Il menù è questo. Meglio rinunciare al ristorante e cucinare in casa... IO RESTO A CASA! Fonte:https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=26/05/2019&es0=S&tpa=Y&lev0=0&levsut0=0&ms=S&tpe=A
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