• NOTATE NIENTE di STRANO?
    PRIMA di ESSERE CARICATA a FORZA sull'autoambulanza???
    GUARDATE BENE!
    NOTICE ANYTHING STRANGE?
    BEFORE BEING FORCED INTO THE AMBULANCE???
    LOOK CAREFULLY!

    Anne Heche seriously injured after fiery car crash into home | LiveNOW from FOX...

    The driver who crashed into a Mar Vista home, sparking a fire, has been identified as actress Anne Heche.

    The car, a 2020 Mini Copper, went through the house, causing a massive fire. Firefighters knocked down the flames within an hour and eventually pulled the car out of the home.

    Anne Heche gravemente ferita dopo un incidente automobilistico in fiamme contro la casa | LiveNOW da FOX...

    L'autista che si è schiantato contro una casa di Mar Vista, innescando un incendio, è stato identificato come l'attrice Anne Heche.

    L'auto, una Mini Copper del 2020, ha attraversato la casa, provocando un incendio di grandi dimensioni. I vigili del fuoco hanno domato le fiamme nel giro di un'ora e alla fine hanno tirato fuori l'auto dalla casa.


    https://youtu.be/tB-s7QJ23yA?feature=shared
    NOTATE NIENTE di STRANO? PRIMA di ESSERE CARICATA a FORZA sull'autoambulanza??? GUARDATE BENE! NOTICE ANYTHING STRANGE? BEFORE BEING FORCED INTO THE AMBULANCE??? LOOK CAREFULLY! Anne Heche seriously injured after fiery car crash into home | LiveNOW from FOX... The driver who crashed into a Mar Vista home, sparking a fire, has been identified as actress Anne Heche. The car, a 2020 Mini Copper, went through the house, causing a massive fire. Firefighters knocked down the flames within an hour and eventually pulled the car out of the home. Anne Heche gravemente ferita dopo un incidente automobilistico in fiamme contro la casa | LiveNOW da FOX... L'autista che si è schiantato contro una casa di Mar Vista, innescando un incendio, è stato identificato come l'attrice Anne Heche. L'auto, una Mini Copper del 2020, ha attraversato la casa, provocando un incendio di grandi dimensioni. I vigili del fuoco hanno domato le fiamme nel giro di un'ora e alla fine hanno tirato fuori l'auto dalla casa. https://youtu.be/tB-s7QJ23yA?feature=shared
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  • A proposito del dibattito  di ieri tra la Harris e Trump,  è  venuto fuori lo scandalo che la Harris indossava delle cuffie mascherate da orecchini.

    Il musicista americano Johnny King ha scritto:

    Indossava le cuffie wireless Nova H1 Audio travestite da orecchini. per questo prendeva costantemente appunti, anche se inizialmente era stato concordato di discutere senza di loro.

    In precedenza, l’ex candidato presidenziale americano Vivek Ramaswami aveva definito il formato del dibattito tra Harris e Trump “tre contro uno”.

    Ciò è l'ennesima dimostrazione, che il Deep State giocherà sporco.

    In connection with yesterday's debate between Harris and Trump, the scandal came out that Harris was wearing headphones disguised as earrings.

    American musician Johnny King wrote:

    She was wearing Nova H1 Audio wireless headphones disguised as earrings. That's why she was constantly taking notes, even though it was initially agreed to debate without them.

    Previously, former US presidential candidate Vivek Ramaswami had called the format of the debate between Harris and Trump "three against one".

    This is yet another demonstration that the Deep State will play dirty.

    https://t.me/terzaroma
    A proposito del dibattito  di ieri tra la Harris e Trump,  è  venuto fuori lo scandalo che la Harris indossava delle cuffie mascherate da orecchini. ▪️Il musicista americano Johnny King ha scritto: Indossava le cuffie wireless Nova H1 Audio travestite da orecchini. per questo prendeva costantemente appunti, anche se inizialmente era stato concordato di discutere senza di loro. ▪️In precedenza, l’ex candidato presidenziale americano Vivek Ramaswami aveva definito il formato del dibattito tra Harris e Trump “tre contro uno”. ❗Ciò è l'ennesima dimostrazione, che il Deep State giocherà sporco. In connection with yesterday's debate between Harris and Trump, the scandal came out that Harris was wearing headphones disguised as earrings. ▪️American musician Johnny King wrote: She was wearing Nova H1 Audio wireless headphones disguised as earrings. That's why she was constantly taking notes, even though it was initially agreed to debate without them. ▪️Previously, former US presidential candidate Vivek Ramaswami had called the format of the debate between Harris and Trump "three against one". ❗This is yet another demonstration that the Deep State will play dirty. https://t.me/terzaroma
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  • Aspetta un momento, dopo averci detto che saremmo morti tutti, fatto sparare dalla polizia con proiettili di gomma, fatto arrestare donne incinta per like su Facebook, chiuso le nostre attività, fatti prigionieri in casa, lasciati fuori dai bar come pezzi di merda, poi ci dicono che il covid si cura con l'aglio?

    Ma andatevene affanculo, chiunque dica la parola virus è una tarzanella sul culo dell'umanità e merità la stessa fine.
    Aspetta un momento, dopo averci detto che saremmo morti tutti, fatto sparare dalla polizia con proiettili di gomma, fatto arrestare donne incinta per like su Facebook, chiuso le nostre attività, fatti prigionieri in casa, lasciati fuori dai bar come pezzi di merda, poi ci dicono che il covid si cura con l'aglio? Ma andatevene affanculo, chiunque dica la parola virus è una tarzanella sul culo dell'umanità e merità la stessa fine.
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  • Tragedia del Bayesian qui la cosa si complica. Si può parlare ancora di tragica fatalità?
    LEGGETE QUI cosa è successo!
    E C'E' CHI CREDE ANCORA al TRAGICO INCIDENTE!

    Svelata la causa della morte del socio in affari di Mike Lynch, Stephen Chamberlain.
    Stephen Chamberlain, socio del magnate della tecnologia Mike Lynch, è morto in ospedale tre giorni dopo che un'auto ha superato un ponte a schiena d'asino e lo ha investito mentre era fuori a correre, secondo quanto emerso dall'inchiesta.
    TUTTE CASUALITA'???

    https://www-lbc-co-uk.translate.goog/news/mike-lynch-stephen-chamberlain-superyacht-bayesian-death-sinking/?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=wapp

    Source: https://www.lbc.co.uk/news/mike-lynch-stephen-chamberlain-superyacht-bayesian-death-sinking/
    Tragedia del Bayesian qui la cosa si complica. Si può parlare ancora di tragica fatalità? LEGGETE QUI cosa è successo! E C'E' CHI CREDE ANCORA al TRAGICO INCIDENTE! Svelata la causa della morte del socio in affari di Mike Lynch, Stephen Chamberlain. Stephen Chamberlain, socio del magnate della tecnologia Mike Lynch, è morto in ospedale tre giorni dopo che un'auto ha superato un ponte a schiena d'asino e lo ha investito mentre era fuori a correre, secondo quanto emerso dall'inchiesta. TUTTE CASUALITA'??? https://www-lbc-co-uk.translate.goog/news/mike-lynch-stephen-chamberlain-superyacht-bayesian-death-sinking/?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=wapp Source: https://www.lbc.co.uk/news/mike-lynch-stephen-chamberlain-superyacht-bayesian-death-sinking/
    WWW-LBC-CO-UK.TRANSLATE.GOOG
    Mike Lynch's business partner Stephen Chamberlain's cause of death revealed
    Stephen Chamberlain, an associate of tech tycoon Mike Lynch, died in hospital three days after a car crested a humpback bridge and struck him while he was out running, an inquest heard.
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  • LA GRANDE CENSURA sui giornali e sui MEDIA INTERNAZIONALI.
    La denuncia di Zuckerberg ignorata da tutto il mainstream. SERVI!

    MARCELLO FOA BACCHETTA I TG: BUCATA LA NOTIZIA SU ZUCKERBERG ▷ "ZERO OBIETTIVITÀ: QUESTA È LA PROVA"

    "#Zuckerberg con questa sua uscita è andato completamente fuori dalla narrativa e ha rotto il sentimento dominante nella Sylicon Valley".
    Ma questo non è valso i principali titoli dei TG e le prime pagine dei giornali al patron di Meta che, qualche giorno fa, ha sostanzialmente confessato di aver ricevuto pressioni da parte dell'attuale amministrazione americana perché censurasse profili e commenti non graditi a quella linea politica.
    Partiamo dall'Italia: "A parte il Fatto Quotidiano, che ne ha parlato nelle prime ore del mattino, gli altri sono usciti con la notizia nel pomeriggio. Il Corriere e Repubblica l'hanno scoperto alle 18:00, dalle 12 alle 12 ore dopo la notizia. Sui giornali poi neanche una riga, Repubblica ci ha appena scritto un trafiletto".

    E altrove?
    "In Francia la notizia non l'ha data nessuno, a parte qualche eccezione equivalente a Radio Radio come France Soir. Negli Stati Uniti è stata divulgata con forza da parte di testate di centrodestra, le altre l'hanno molto relativizzata".

    Ma cosa significa questo gigante buco nero informativo per #MarcelloFoa? "Tutto questo conferma purtroppo il fatto che la stampa, anche quella autorevole, non è oggettiva. E' una stampa che accompagna una narrazione, poi però pretendono di essere presi sul serio e di asserire che solo le cose che dicono loro sono vere".
    I valori di un sano giornalismo dovrebbero infatti prescindere dalle etichette di partito che si hanno o che ci si affibbia da soli: "Si può essere Dem o Repubblicani ma esprimere critiche verso gli stessi Dem o Repubblicani, oppure cavalcare notizie oggettivamente colossali come questa".

    Ascoltate il commento da Fabio Duranti | 4 settembre 2024

    https://m.youtube.com/watch?si=tkGIkckpvfg4OvfG&v=CX-qIA6chYg&feature=youtu.be
    LA GRANDE CENSURA sui giornali e sui MEDIA INTERNAZIONALI. La denuncia di Zuckerberg ignorata da tutto il mainstream. SERVI! MARCELLO FOA BACCHETTA I TG: BUCATA LA NOTIZIA SU ZUCKERBERG ▷ "ZERO OBIETTIVITÀ: QUESTA È LA PROVA" "#Zuckerberg con questa sua uscita è andato completamente fuori dalla narrativa e ha rotto il sentimento dominante nella Sylicon Valley". Ma questo non è valso i principali titoli dei TG e le prime pagine dei giornali al patron di Meta che, qualche giorno fa, ha sostanzialmente confessato di aver ricevuto pressioni da parte dell'attuale amministrazione americana perché censurasse profili e commenti non graditi a quella linea politica. Partiamo dall'Italia: "A parte il Fatto Quotidiano, che ne ha parlato nelle prime ore del mattino, gli altri sono usciti con la notizia nel pomeriggio. Il Corriere e Repubblica l'hanno scoperto alle 18:00, dalle 12 alle 12 ore dopo la notizia. Sui giornali poi neanche una riga, Repubblica ci ha appena scritto un trafiletto". E altrove? "In Francia la notizia non l'ha data nessuno, a parte qualche eccezione equivalente a Radio Radio come France Soir. Negli Stati Uniti è stata divulgata con forza da parte di testate di centrodestra, le altre l'hanno molto relativizzata". Ma cosa significa questo gigante buco nero informativo per #MarcelloFoa? "Tutto questo conferma purtroppo il fatto che la stampa, anche quella autorevole, non è oggettiva. E' una stampa che accompagna una narrazione, poi però pretendono di essere presi sul serio e di asserire che solo le cose che dicono loro sono vere". I valori di un sano giornalismo dovrebbero infatti prescindere dalle etichette di partito che si hanno o che ci si affibbia da soli: "Si può essere Dem o Repubblicani ma esprimere critiche verso gli stessi Dem o Repubblicani, oppure cavalcare notizie oggettivamente colossali come questa". Ascoltate il commento da Fabio Duranti | 4 settembre 2024 https://m.youtube.com/watch?si=tkGIkckpvfg4OvfG&v=CX-qIA6chYg&feature=youtu.be
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  • La Cedu (in teoria Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) è l‘ultimo posto in cui gli Europei si possono aspettare l’applicazione dei loro Diritti Umani in casi che toccano i cosiddetti grandi poteri.
    È stranoto che ci sono un sacco di incredibili conflitti d‘interesse nella gestione delle cause da parte della Cedu, senza che questa offra una procedura per la ricusazione dei giudici! Ci sono tante cause portate da Ong alla Cedu e decise con collegi, a cui fanno parte giudici che hanno strettissimi rapporti con tali Ong, tra le quali la OPEN SOCIETY di Soros è quella più visibile. I giudici della Cedu non devono pubblicare alcuna dichiarazione sui conflitti d‘interesse in cui si trovano e spesso i loro curricula professionali non corrispondono a quanto ci si possa aspettare da una Corte Suprema. Ci sono ormai da tanti anni testimonianze e relazioni di esperti (tra i quali ex giudici della Cedu, giudici delle Corte Costituzionali di Stati europei) che evidenziano questo scandalo, ma nulla di significativo succede, perché sarebbero i governi degli Stati che compongono il Consiglio d‘Europa a dover decidere le modifiche. Visto in che mani si trovano i governi europei (con pochissime eccezioni) non c‘è da aspettarsi anche in futuro una seria modifica.
    Gli esperti del „European Center for Law and Justice“ (Strasburgo) pubblicano periodicamente una dettagliata relazione con la quale smascherano l‘inaudita situazione in cui si trova la giurisprudenza sui Diritti dell‘Uomo con una Corte nelle mani di ONG come la Open Society che a sua volta finanzia altre ONG e i cui ex attivisti diventano giudici alla Corte.


    https://t.co/3PHMJeLJNE

    Oltre a questi casi di conflitto di interessi, la suindicata relazione – si legge in un comunicato ECLJ - espone una serie di problemi strutturali che incidono sull'imparzialità della Corte e dimostrano che la Corte non è all'altezza degli standard di altri importanti tribunali internazionali e nazionali. Ad esempio, problemi di imparzialità si riscontrano anche nella cancelleria della Corte; la CEDU non prevede una procedura di ricusazione; i giudici non pubblicano dichiarazioni di interesse; e la gestione dei casi è opaca, il che pregiudica il diritto a un processo equo. Sembra inoltre che alcuni giudici abbiano abbellito un po' troppo il proprio curriculum vitae e non sempre abbiano le qualifiche previste per la più alta corte d'Europa.

    Qui un’ interessante pubblicazione di un ex giudice della Corte Costituzionale ungherese sulla GIURISTOCRAZIA EUROPEA


    https://drive.google.com/file/d/1ymNH45ShZ6iqEkuAEmifbNOJy-Vyrtnm/view?usp=drivesdk

    Nel caso concreto la Cedu „fonda“ la sua decisione su una presunta efficacia dei „vaccini“-Covid-19 della prevenzione del contagio virale e dunque della contagiosità delle persone con esse trattate, nonché su una presunta sicurezza (gli effetti collaterali sarebbero di natura lieve) - e ciò alla faccia della documentazione istituzionale (decisioni di autorizzazione della Commissione Europea con una chiara indicazione terapeutica, Assessment Report dell‘EMA, Risk Management Plan dei produttori). Corti „dirottate“ come la Corte Europea dei Diritti dell‘Uomo e come la Corte Costituzionale che ha visto persino la partecipazione nel collegio del consulente legale di Mario Draghi, stanno emettendo delle sentenze che non solo violano chiari principi fondamentali del diritto del farmaco (in Italia il divieto di applicare in massa un farmaco al di fuori della sua indicazione terapeutica), ma che si trovano in palese contraddizione anche con quanto gli organi istituzionali degli Stati membri preposti alla Salute Pubblica hanno constatato e verbalizzato in merito all‘efficacia e sicurezza dei cosiddetti „vaccini“-Covid-19.
    Così, p.e. il Robert Koch Institut della Germania (paragonabile al ns. ISS) conferma nei verbali delle sue riunioni che non c‘è alcuna differenza nella trasmissione virale tra „vaccinati“ e „non vaccinati“.
    Da Avvocato mi chiedo per quanto tempo vivremo questa farsa di Corti „dirottate“.

    Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1830446703889023041?t=V6Y6Nb3NSUYZQI5tjO2ETQ&s=19
    ‼️La Cedu (in teoria Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) è l‘ultimo posto in cui gli Europei si possono aspettare l’applicazione dei loro Diritti Umani in casi che toccano i cosiddetti grandi poteri. È stranoto che ci sono un sacco di incredibili conflitti d‘interesse nella gestione delle cause da parte della Cedu, senza che questa offra una procedura per la ricusazione dei giudici! Ci sono tante cause portate da Ong alla Cedu e decise con collegi, a cui fanno parte giudici che hanno strettissimi rapporti con tali Ong, tra le quali la OPEN SOCIETY di Soros è quella più visibile. I giudici della Cedu non devono pubblicare alcuna dichiarazione sui conflitti d‘interesse in cui si trovano e spesso i loro curricula professionali non corrispondono a quanto ci si possa aspettare da una Corte Suprema. Ci sono ormai da tanti anni testimonianze e relazioni di esperti (tra i quali ex giudici della Cedu, giudici delle Corte Costituzionali di Stati europei) che evidenziano questo scandalo, ma nulla di significativo succede, perché sarebbero i governi degli Stati che compongono il Consiglio d‘Europa a dover decidere le modifiche. Visto in che mani si trovano i governi europei (con pochissime eccezioni) non c‘è da aspettarsi anche in futuro una seria modifica. Gli esperti del „European Center for Law and Justice“ (Strasburgo) pubblicano periodicamente una dettagliata relazione con la quale smascherano l‘inaudita situazione in cui si trova la giurisprudenza sui Diritti dell‘Uomo con una Corte nelle mani di ONG come la Open Society che a sua volta finanzia altre ONG e i cui ex attivisti diventano giudici alla Corte. 👇👇👇 https://t.co/3PHMJeLJNE Oltre a questi casi di conflitto di interessi, la suindicata relazione – si legge in un comunicato ECLJ - espone una serie di problemi strutturali che incidono sull'imparzialità della Corte e dimostrano che la Corte non è all'altezza degli standard di altri importanti tribunali internazionali e nazionali. Ad esempio, problemi di imparzialità si riscontrano anche nella cancelleria della Corte; la CEDU non prevede una procedura di ricusazione; i giudici non pubblicano dichiarazioni di interesse; e la gestione dei casi è opaca, il che pregiudica il diritto a un processo equo. Sembra inoltre che alcuni giudici abbiano abbellito un po' troppo il proprio curriculum vitae e non sempre abbiano le qualifiche previste per la più alta corte d'Europa. Qui un’ interessante pubblicazione di un ex giudice della Corte Costituzionale ungherese sulla GIURISTOCRAZIA EUROPEA 👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/1ymNH45ShZ6iqEkuAEmifbNOJy-Vyrtnm/view?usp=drivesdk Nel caso concreto la Cedu „fonda“ la sua decisione su una presunta efficacia dei „vaccini“-Covid-19 della prevenzione del contagio virale e dunque della contagiosità delle persone con esse trattate, nonché su una presunta sicurezza (gli effetti collaterali sarebbero di natura lieve) - e ciò alla faccia della documentazione istituzionale (decisioni di autorizzazione della Commissione Europea con una chiara indicazione terapeutica, Assessment Report dell‘EMA, Risk Management Plan dei produttori). Corti „dirottate“ come la Corte Europea dei Diritti dell‘Uomo e come la Corte Costituzionale che ha visto persino la partecipazione nel collegio del consulente legale di Mario Draghi, stanno emettendo delle sentenze che non solo violano chiari principi fondamentali del diritto del farmaco (in Italia il divieto di applicare in massa un farmaco al di fuori della sua indicazione terapeutica), ma che si trovano in palese contraddizione anche con quanto gli organi istituzionali degli Stati membri preposti alla Salute Pubblica hanno constatato e verbalizzato in merito all‘efficacia e sicurezza dei cosiddetti „vaccini“-Covid-19. Così, p.e. il Robert Koch Institut della Germania (paragonabile al ns. ISS) conferma nei verbali delle sue riunioni che non c‘è alcuna differenza nella trasmissione virale tra „vaccinati“ e „non vaccinati“. Da Avvocato mi chiedo per quanto tempo vivremo questa farsa di Corti „dirottate“. Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1830446703889023041?t=V6Y6Nb3NSUYZQI5tjO2ETQ&s=19
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  • MAINSTREAM
    Chi ha creato il sistema centralizzato della comunicazione?
    30° Tignano Festival Luglio '17

    Nelle ultime ore, l'arresto in Francia di Pavel Durov, CEO di Telegram, sembra inserirsi in un disegno preciso che si sta delineando da decenni. Viviamo in un'epoca in cui l'informazione è sempre più centralizzata e veicolata da un ristretto numero di persone che ne controllano il flusso. Ogni mezzo di comunicazione che racconta una verità diversa da quella stabilita dall'agenda dominante deve essere fermato, a qualunque costo.

    Telegram, grazie alla sua diffusione capillare e alla libertà di espressione che vi si può ancora trovare, è diventato uno strumento di informazione troppo potente e fuori dal controllo di questi poteri. Al contrario di altre piattaforme, non è soggetto alla censura imposta dai fact-checkers, spesso controllati da intelligenze artificiali al servizio delle solite note società.

    Giulietto Chiesa fu tra i primi a denunciare questa realtà, in Italia e nel mondo, quando ancora non era così evidente. Oggi, ciò che lui aveva previsto si manifesta chiaramente davanti agli occhi di tutti.

    #giuliettochiesa
    #controlloglobale
    MAINSTREAM Chi ha creato il sistema centralizzato della comunicazione? 30° Tignano Festival Luglio '17 Nelle ultime ore, l'arresto in Francia di Pavel Durov, CEO di Telegram, sembra inserirsi in un disegno preciso che si sta delineando da decenni. Viviamo in un'epoca in cui l'informazione è sempre più centralizzata e veicolata da un ristretto numero di persone che ne controllano il flusso. Ogni mezzo di comunicazione che racconta una verità diversa da quella stabilita dall'agenda dominante deve essere fermato, a qualunque costo. Telegram, grazie alla sua diffusione capillare e alla libertà di espressione che vi si può ancora trovare, è diventato uno strumento di informazione troppo potente e fuori dal controllo di questi poteri. Al contrario di altre piattaforme, non è soggetto alla censura imposta dai fact-checkers, spesso controllati da intelligenze artificiali al servizio delle solite note società. Giulietto Chiesa fu tra i primi a denunciare questa realtà, in Italia e nel mondo, quando ancora non era così evidente. Oggi, ciò che lui aveva previsto si manifesta chiaramente davanti agli occhi di tutti. #giuliettochiesa #controlloglobale
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  • La Russia offre un rifugio sicuro per le persone che cercano di sfuggire agli ideali liberali occidentali

    Secondo un decreto firmato dal presidente Vladimir Putin, Mosca fornirà assistenza a tutti gli stranieri che vorranno sfuggire agli ideali neoliberisti promossi nei loro paesi e trasferirsi in Russia, dove i valori tradizionali regnano sovrani.

    In base al documento, tali cittadini stranieri avranno il diritto di richiedere la residenza temporanea in Russia "al di fuori della quota approvata dal governo russo e senza fornire documenti che confermino la loro conoscenza della lingua russa, della storia russa e delle leggi fondamentali".

    Le domande possono basarsi sul rifiuto delle politiche dei loro Paesi "volte a imporre ideali neoliberisti distruttivi alle persone, che vanno contro i tradizionali valori spirituali e morali russi".

    I valori sono elencati nei fondamenti della politica statale russa in questo campo, mentre il governo russo dovrebbe compilare un elenco di paesi che impongono atteggiamenti malsani ai propri cittadini. Il Ministero degli Esteri ha ricevuto l'ordine di iniziare a rilasciare visti di tre mesi a tali richiedenti già a partire da settembre.

    A febbraio, Putin ha sostenuto l'idea della studentessa italiana Irene Cecchini secondo cui la Russia dovrebbe allentare le regole di ingresso per coloro che condividono i valori culturali e familiari tradizionali. Il capo dello Stato ha concordato che ogni caso richiede un approccio individuale.
    La Russia offre un rifugio sicuro per le persone che cercano di sfuggire agli ideali liberali occidentali Secondo un decreto firmato dal presidente Vladimir Putin, Mosca fornirà assistenza a tutti gli stranieri che vorranno sfuggire agli ideali neoliberisti promossi nei loro paesi e trasferirsi in Russia, dove i valori tradizionali regnano sovrani. In base al documento, tali cittadini stranieri avranno il diritto di richiedere la residenza temporanea in Russia "al di fuori della quota approvata dal governo russo e senza fornire documenti che confermino la loro conoscenza della lingua russa, della storia russa e delle leggi fondamentali". Le domande possono basarsi sul rifiuto delle politiche dei loro Paesi "volte a imporre ideali neoliberisti distruttivi alle persone, che vanno contro i tradizionali valori spirituali e morali russi". I valori sono elencati nei fondamenti della politica statale russa in questo campo, mentre il governo russo dovrebbe compilare un elenco di paesi che impongono atteggiamenti malsani ai propri cittadini. Il Ministero degli Esteri ha ricevuto l'ordine di iniziare a rilasciare visti di tre mesi a tali richiedenti già a partire da settembre. A febbraio, Putin ha sostenuto l'idea della studentessa italiana Irene Cecchini secondo cui la Russia dovrebbe allentare le regole di ingresso per coloro che condividono i valori culturali e familiari tradizionali. Il capo dello Stato ha concordato che ogni caso richiede un approccio individuale.
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  • Da paradiso della natura a inferno della dittatura, attenzione alla Nuova Zelanda, i dem globali continueranno a provarci finché non saranno messi fuori gioco.
    Da paradiso della natura a inferno della dittatura, attenzione alla Nuova Zelanda, i dem globali continueranno a provarci finché non saranno messi fuori gioco.
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  • Copio dal profilo Telegram di Giorgio Bianchi

    165 giornalisti morti a Gaza in dieci mesi. Israele fa strage anche dell’informazione.

    A Gaza muoiono tutti, anche i giornalisti. Già, perché quel martoriato lembo di terra che è la Striscia oggi è il posto più pericoloso al mondo anche per chi è lì per informare, documentare e riprendere gli orrori di una guerra feroce. I numeri possono disumanizzare – si tratta di persone con volti, nomi e destini – ma rendono concreta l’idea di quel che sta accadendo: ogni due giorni a Gaza muore un giornalista. Contro ogni legge morale e in barba al diritto umanitario internazionale che vorrebbe garantita la protezione dei civili, compresi i giornalisti.

    Gli ultimi barbaramente uccisi sono Ismail Al-Ghoul e Rami Al-Reefi. Erano rispettivamente un reporter e un cameraman al lavoro per Al Jazeera e si trovavano a bordo della loro auto, parcheggiata al di fuori del campo profughi di Al-Shati. Non sono mai più usciti vivi da quella macchina. Nei video che hanno fatto il giro del web si vedono chiaramente i corpi mozzati dei giornalisti. C’è sangue ovunque, ma la scritta “press” si legge ancora.

    La dinamica del crimine è, se possibile, ancor più agghiacciante. I reporter erano ad Al-Shati per un collegamento in diretta con l’emittente araba, davanti alla casa di Ismail Haniyeh, il leader di Hamas ucciso a Teheran dagli israeliani. Nel video registrato si notano dei droni dell’IDF in esplorazione, mentre sorvolano tutta la zona del campo profughi. Altri giornalisti e testimoni hanno dichiarato che un drone ha lanciato un razzo vicino alla posizione dei reporter di Al Jazeera, spingendoli così ad abbandonare la diretta, nel tentativo di cercare riparo in qualche edificio circostante. Poco dopo i due si sono rifugiati nella loro auto, che portava la scritta “TV” sul tetto. Ma questo non è bastato a salvargli la vita. Da un drone israeliano è partito un missile guidato che ha colpito il veicolo, uccidendo sia Ismail Al-Ghoul che il suo cameraman Rami Al-Reefi. C’è stata poi un’altra vittima, un bambino che si trovava sempre nelle vicinanze di via Ayadia, a ovest di Gaza City.

    Segue...

    https://it.insideover.com/guerra/a-gaza-ogni-due-giorni-un-giornalista-viene-ucciso.html

    Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
    Copio dal profilo Telegram di Giorgio Bianchi 165 giornalisti morti a Gaza in dieci mesi. Israele fa strage anche dell’informazione. A Gaza muoiono tutti, anche i giornalisti. Già, perché quel martoriato lembo di terra che è la Striscia oggi è il posto più pericoloso al mondo anche per chi è lì per informare, documentare e riprendere gli orrori di una guerra feroce. I numeri possono disumanizzare – si tratta di persone con volti, nomi e destini – ma rendono concreta l’idea di quel che sta accadendo: ogni due giorni a Gaza muore un giornalista. Contro ogni legge morale e in barba al diritto umanitario internazionale che vorrebbe garantita la protezione dei civili, compresi i giornalisti. Gli ultimi barbaramente uccisi sono Ismail Al-Ghoul e Rami Al-Reefi. Erano rispettivamente un reporter e un cameraman al lavoro per Al Jazeera e si trovavano a bordo della loro auto, parcheggiata al di fuori del campo profughi di Al-Shati. Non sono mai più usciti vivi da quella macchina. Nei video che hanno fatto il giro del web si vedono chiaramente i corpi mozzati dei giornalisti. C’è sangue ovunque, ma la scritta “press” si legge ancora. La dinamica del crimine è, se possibile, ancor più agghiacciante. I reporter erano ad Al-Shati per un collegamento in diretta con l’emittente araba, davanti alla casa di Ismail Haniyeh, il leader di Hamas ucciso a Teheran dagli israeliani. Nel video registrato si notano dei droni dell’IDF in esplorazione, mentre sorvolano tutta la zona del campo profughi. Altri giornalisti e testimoni hanno dichiarato che un drone ha lanciato un razzo vicino alla posizione dei reporter di Al Jazeera, spingendoli così ad abbandonare la diretta, nel tentativo di cercare riparo in qualche edificio circostante. Poco dopo i due si sono rifugiati nella loro auto, che portava la scritta “TV” sul tetto. Ma questo non è bastato a salvargli la vita. Da un drone israeliano è partito un missile guidato che ha colpito il veicolo, uccidendo sia Ismail Al-Ghoul che il suo cameraman Rami Al-Reefi. C’è stata poi un’altra vittima, un bambino che si trovava sempre nelle vicinanze di via Ayadia, a ovest di Gaza City. Segue... https://it.insideover.com/guerra/a-gaza-ogni-due-giorni-un-giornalista-viene-ucciso.html 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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    A Gaza ogni due giorni un giornalista viene ucciso
    Due reporter di Al Jazeera sono stati uccisi da un missile dell’IDF. Dall’inizio della guerra sono 165 i giornalisti morti nella Striscia.
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