• LETTER FROM MEL GIBSON TO ARCHBISHOP VIGANO

    Dear Archbishop,

    I’m sure you expected nothing else from Jorge Bergoglio.

    I know that you know he has no authority whatsoever – so I’m not sure how this will effect you going forward- I hope you will continue to say mass & receive the sacraments yourself – it really is a badge of honor to be shunned by the false, post conciliar church.

    You have my sympathies that you suffer publicly this grave injustice. To me & many others you are a most courageous Hero.

    As always, you have hit the nail on the head regarding the illegitimacy of Francis. You express the core problems with the institution that has eclipsed the true church & I applaud your courage in expressing that, but more than that in maintaining fidelity to the true church!

    You are a modern day Athanasius! I have all respect for the way you defend Christ & his church. I agree with you 100% that the post conciliar church of Vatican II is a counterfeit church. This is why I built a Catholic Church that only worships traditionally. You are welcome to come & say mass there anytime.

    Of course being called a schismatic & being excommunicated by Jorge Bergoglio is like a badge of honor when you consider he is a total apostate & expels you from a false institution.

    Remember that true schism requires innovation, something you have not done but something that Bergoglio does with every breath

    He, therefore, is the schismatic! However he already ipso facto excommunicated himself by his many public heresies (canon 188 in the 1917 code).

    As you already know he has no power to excommunicate you because he is not even a Catholic.

    So rejoice! I am with you & I hope Bergoglio excommunicates me from his false church also.

    Bergoglio & his cohorts have the clothes & the buildings, but you have the faith.

    God bless & keep you. If you need anything just ask I will try my best to help.

    With admiration & undying respect.

    Mel Gibson

    LETTERA DI MEL GIBSON ALL'ARCIVESCOVO VIGANO

    Caro Arcivescovo,

    Sono sicuro che non ti aspettavi altro da Jorge Bergoglio.

    So che sai che non ha alcuna autorità, quindi non sono sicuro di come questo ti influenzerà in futuro. Spero che continuerai a dire messa e a ricevere i sacramenti da solo: è davvero un distintivo d'onore da cui essere evitato. la falsa chiesa postconciliare.

    Hai tutta la mia solidarietà per il fatto che soffri pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri sei un eroe molto coraggioso.

    Come sempre avete centrato l'illegittimità di Francesco. Esprimi i problemi fondamentali con l'istituzione che ha eclissato la vera chiesa e apprezzo il tuo coraggio nell'esprimerlo, ma soprattutto nel mantenere la fedeltà alla vera chiesa!

    Sei un moderno Atanasio! Ho tutto il rispetto per il modo in cui difendi Cristo e la sua chiesa. Sono d'accordo con te al 100% sul fatto che la Chiesa postconciliare del Vaticano II è una Chiesa contraffatta. Questo è il motivo per cui ho costruito una Chiesa cattolica che adora solo tradizionalmente. Puoi venire a celebrare la messa lì in qualsiasi momento.

    Ovviamente essere definito scismatico ed essere scomunicato da Jorge Bergoglio è come un distintivo d’onore se consideri che è un apostata totale e ti espelle da una falsa istituzione.

    Ricorda che il vero scisma richiede innovazione, qualcosa che non hai fatto tu ma qualcosa che Bergoglio fa ad ogni respiro

    Lui, quindi, è lo scismatico! Tuttavia già ipso facto si scomunicava con le sue numerose eresie pubbliche (canone 188 del codice del 1917).

    Come già sapete non ha il potere di scomunicarvi perché non è nemmeno cattolico.

    Quindi rallegrati! Sono con te e spero che Bergoglio scomunichi anche me dalla sua falsa chiesa.

    Bergoglio e i suoi compagni hanno i vestiti e gli edifici, ma tu hai la fede.

    Dio ti benedica e ti protegga. Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure, farò del mio meglio per aiutarti.

    Con ammirazione e rispetto eterno.

    Mel Gibson

    Fonte: https://x.com/robinmonotti/status/1810632434125283363?t=Woby2X9CFlcQxgc-izOK_Q&s=19
    LETTER FROM MEL GIBSON TO ARCHBISHOP VIGANO Dear Archbishop, I’m sure you expected nothing else from Jorge Bergoglio. I know that you know he has no authority whatsoever – so I’m not sure how this will effect you going forward- I hope you will continue to say mass & receive the sacraments yourself – it really is a badge of honor to be shunned by the false, post conciliar church. You have my sympathies that you suffer publicly this grave injustice. To me & many others you are a most courageous Hero. As always, you have hit the nail on the head regarding the illegitimacy of Francis. You express the core problems with the institution that has eclipsed the true church & I applaud your courage in expressing that, but more than that in maintaining fidelity to the true church! You are a modern day Athanasius! I have all respect for the way you defend Christ & his church. I agree with you 100% that the post conciliar church of Vatican II is a counterfeit church. This is why I built a Catholic Church that only worships traditionally. You are welcome to come & say mass there anytime. Of course being called a schismatic & being excommunicated by Jorge Bergoglio is like a badge of honor when you consider he is a total apostate & expels you from a false institution. Remember that true schism requires innovation, something you have not done but something that Bergoglio does with every breath He, therefore, is the schismatic! However he already ipso facto excommunicated himself by his many public heresies (canon 188 in the 1917 code). As you already know he has no power to excommunicate you because he is not even a Catholic. So rejoice! I am with you & I hope Bergoglio excommunicates me from his false church also. Bergoglio & his cohorts have the clothes & the buildings, but you have the faith. God bless & keep you. If you need anything just ask I will try my best to help. With admiration & undying respect. Mel Gibson LETTERA DI MEL GIBSON ALL'ARCIVESCOVO VIGANO Caro Arcivescovo, Sono sicuro che non ti aspettavi altro da Jorge Bergoglio. So che sai che non ha alcuna autorità, quindi non sono sicuro di come questo ti influenzerà in futuro. Spero che continuerai a dire messa e a ricevere i sacramenti da solo: è davvero un distintivo d'onore da cui essere evitato. la falsa chiesa postconciliare. Hai tutta la mia solidarietà per il fatto che soffri pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri sei un eroe molto coraggioso. Come sempre avete centrato l'illegittimità di Francesco. Esprimi i problemi fondamentali con l'istituzione che ha eclissato la vera chiesa e apprezzo il tuo coraggio nell'esprimerlo, ma soprattutto nel mantenere la fedeltà alla vera chiesa! Sei un moderno Atanasio! Ho tutto il rispetto per il modo in cui difendi Cristo e la sua chiesa. Sono d'accordo con te al 100% sul fatto che la Chiesa postconciliare del Vaticano II è una Chiesa contraffatta. Questo è il motivo per cui ho costruito una Chiesa cattolica che adora solo tradizionalmente. Puoi venire a celebrare la messa lì in qualsiasi momento. Ovviamente essere definito scismatico ed essere scomunicato da Jorge Bergoglio è come un distintivo d’onore se consideri che è un apostata totale e ti espelle da una falsa istituzione. Ricorda che il vero scisma richiede innovazione, qualcosa che non hai fatto tu ma qualcosa che Bergoglio fa ad ogni respiro Lui, quindi, è lo scismatico! Tuttavia già ipso facto si scomunicava con le sue numerose eresie pubbliche (canone 188 del codice del 1917). Come già sapete non ha il potere di scomunicarvi perché non è nemmeno cattolico. Quindi rallegrati! Sono con te e spero che Bergoglio scomunichi anche me dalla sua falsa chiesa. Bergoglio e i suoi compagni hanno i vestiti e gli edifici, ma tu hai la fede. Dio ti benedica e ti protegga. Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure, farò del mio meglio per aiutarti. Con ammirazione e rispetto eterno. Mel Gibson Fonte: https://x.com/robinmonotti/status/1810632434125283363?t=Woby2X9CFlcQxgc-izOK_Q&s=19
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  • OSPEDALE PEDIATRICO A KIEV!
    Il mainstream urla, la grancassa rimbomba....ma
    canali Telegram scrivono che ad arrivare all'ospedale pediatrico è stato un missile di difesa aerea ucraino AIM-120 del sistema di difesa aerea NASAMS.

    - Un canale ucraino RezidentUA riporta

    L'ufficio del presidente ha commesso l'errore di ordinare che il video fosse ampiamente pubblicizzato e paragonato a "Patriot" per convincere gli ucraini che il nemico aveva colpito l'ospedale.

    È facile confrontare le foto dell'X-101 su Internet e poi guardare il missile NASMAS per comprendere la semplice verità: le difese aeree ucraine hanno colpito Okhmatdyt.

    Per Bankova ora è importante sfruttare la tragedia per una nuova ondata emotiva prima del vertice della NATO, ma confrontando video e fotografie, in futuro le persone potrebbero trovarsi di fronte a un grande scandalo quando i giornalisti occidentali lo riporteranno.
    OSPEDALE PEDIATRICO A KIEV! Il mainstream urla, la grancassa rimbomba....ma canali Telegram scrivono che ad arrivare all'ospedale pediatrico è stato un missile di difesa aerea ucraino AIM-120 del sistema di difesa aerea NASAMS. - Un canale ucraino RezidentUA riporta L'ufficio del presidente ha commesso l'errore di ordinare che il video fosse ampiamente pubblicizzato e paragonato a "Patriot" per convincere gli ucraini che il nemico aveva colpito l'ospedale. È facile confrontare le foto dell'X-101 su Internet e poi guardare il missile NASMAS per comprendere la semplice verità: le difese aeree ucraine hanno colpito Okhmatdyt. Per Bankova ora è importante sfruttare la tragedia per una nuova ondata emotiva prima del vertice della NATO, ma confrontando video e fotografie, in futuro le persone potrebbero trovarsi di fronte a un grande scandalo quando i giornalisti occidentali lo riporteranno.
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  • FRAJESE REAGISCE ALL'ULTIMO MONITO DI SCHWAB ▷ "DICE CHE È GIUNTO IL MOMENTO DI TOGLIERSI I GUANTI".

    Torna il World Economic Forum, quello estivo di #Dalian in Cina.
    E torna a parlare il suo fondatore Klaus #Schwab. Come sempre, apre il forum con un discorso di benvenuto colmo di termini cinematografici. Non è nuovo il termine "sfide", usato e riusato per parlare delle pandemie, vecchie e future, e della diversità di reddito tra classi. "Opportunità", parlando dell'intelligenza artificiale. Poi ecco parole più complesse, ma non meno tipiche di Schwab: "Quarta rivoluzione industriale". E poi, parlando dell'"umanità", ecco il termine "force": "forzare" o "costringere", in italiano.

    "Nel mondo di oggi, i rischi e le opportunità coesistono", dice ai presenti.
    "Facciamo fronte a problemi importanti, come le sfide ambientali, le trasformazioni energetiche, le tensioni geopolitiche e le sfide sociali, come le pandemie. Allo stesso tempo, vediamo cambiamenti tecnologici molto rapidi, con molte opportunità e con l'intelligenza artificiale che trasforma rapidamente la nostra produzione e le nostre vite. I progressi della quarta rivoluzione industriale offrono nuove opportunità di prosperità. Tutti questi fattori avranno un impatto profondo sul futuro dell'umanità. Per guidare l'impegno economico del futuro, dobbiamo abbracciare l'innovazione e forzare la collaborazione attraverso i settori, le regioni, nazioni e culture per creare un futuro più pacifico, inclusivo, sostenibile e resiliente".

    In diretta a Un Giorno Speciale ci tiene a dire due parole Giovanni Frajese.
    #WEF

    https://youtu.be/HD2nD91c5J0?feature=shared
    FRAJESE REAGISCE ALL'ULTIMO MONITO DI SCHWAB ▷ "DICE CHE È GIUNTO IL MOMENTO DI TOGLIERSI I GUANTI". Torna il World Economic Forum, quello estivo di #Dalian in Cina. E torna a parlare il suo fondatore Klaus #Schwab. Come sempre, apre il forum con un discorso di benvenuto colmo di termini cinematografici. Non è nuovo il termine "sfide", usato e riusato per parlare delle pandemie, vecchie e future, e della diversità di reddito tra classi. "Opportunità", parlando dell'intelligenza artificiale. Poi ecco parole più complesse, ma non meno tipiche di Schwab: "Quarta rivoluzione industriale". E poi, parlando dell'"umanità", ecco il termine "force": "forzare" o "costringere", in italiano. "Nel mondo di oggi, i rischi e le opportunità coesistono", dice ai presenti. "Facciamo fronte a problemi importanti, come le sfide ambientali, le trasformazioni energetiche, le tensioni geopolitiche e le sfide sociali, come le pandemie. Allo stesso tempo, vediamo cambiamenti tecnologici molto rapidi, con molte opportunità e con l'intelligenza artificiale che trasforma rapidamente la nostra produzione e le nostre vite. I progressi della quarta rivoluzione industriale offrono nuove opportunità di prosperità. Tutti questi fattori avranno un impatto profondo sul futuro dell'umanità. Per guidare l'impegno economico del futuro, dobbiamo abbracciare l'innovazione e forzare la collaborazione attraverso i settori, le regioni, nazioni e culture per creare un futuro più pacifico, inclusivo, sostenibile e resiliente". In diretta a Un Giorno Speciale ci tiene a dire due parole Giovanni Frajese. #WEF https://youtu.be/HD2nD91c5J0?feature=shared
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  • L’abolizione dell’infame Legge Lorenzin è un atto dovuto per ogni paese civile, al quale la salute dei bambini e, dunque, il futuro del paese stanno realmente a cuore
    Non c’è una sostanza il cui inoculo ai nostri bambini è imposta con l’infame legge Lorenzin la cui efficacia e sicurezza siano state confermate sulla base di uno studio clinico con un vero gruppo placebo (e cioè di controllo). Gli “pseudo-studi” per i vaccini prevedono tutti l’applicazione di vaccini comparabili (e, dunque, non di una sostanza neutrale come, invece, uno studio clinico richiederebbe) e, pertanto, non c’è la prova nè dell’efficacia e tantomeno della sicurezza dei vaccini pediatrici! La loro imposizione è del tutto incostituzionale!
    Da consigliera della Provincia Autonoma di Bolzano e della Regione Autonoma del Trentino-Alto Adige ho lanciato un’azione TRASPARENZA PER LA DFESA DELLA VITA E SALUTE DEI NOSTRI FIGLI proprio su questo fatto decisivo, di cui la stragrande parte dei genitori e della popolazione in generale non ha alcuna consapevolezza.


    https://docs.google.com/document/d/1dDiVYeIJctf8h8DKlAOiP0eSrmQoHJbv/edit?usp=drivesdk&ouid=103241220935954280155&rtpof=true&sd=true

    Ho già ottenuto in aula del Consiglio Provinciale conferma da parte dell’assessore alla (non-)Salute HUBERT MESSNER che questi studi clinici con veri gruppi di controllo per i vaccini pediatrici non esistono. E, comunque, HUBERT MESSNER, da assessore alla (non-)Salute insiste sul programma vaccinale pediatrico.

    https://docs.google.com/document/d/1dDiVYeIJctf8h8DKlAOiP0eSrmQoHJbv/edit?usp=drivesdk&ouid=103241220935954280155&rtpof=true&sd=true

    E i genitori, che hanno presentato l’istanza di ostensione della documentazione degli studi clinici con veri gruppi di controllo (da me preparato) - intanto, dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige hanno ottenuto come risposta semplicemente due allegati inviati via mail - che non contiene una risposta alla risposta alla domanda posta - e che sono: uno l’Assessment Report dell’EMA in lingua inglese per il vaccino esavalente (è un vaccino obbligatorio che viene in genere somministrato entro il primo anno di vita, contro difterite, tetano, pertosse acellulare, poliomielite, epatite B ed haemophilus influenzae di tipo B: tutte patologie di tipo infettive) e un altro documento in lingua inglese per il vaccino quadrivalente (anti-morbillo-parotite-rosolia e anti-varicella).
    Entrambi i documenti confermano che per gli “studi clinici” - che in realtà sono un FAKE - sono stati applicati sul gruppo di controllo vaccini paragonabili.
    Ovviamente questo operato non corrisponde ad uno studio clinico - ma alla più grande TRUFFA è MANIPOLAZIONE che ormai già da troppi decenni avviene in quel settore farmaceutico che si presta meglio di ogni altro per creare in un perpetuum mobile un mercato senza limiti, creando - con l’iniezione di sostanze che contengono anche adiuvanti di ogni genere (alluminio ecc.) malati cronici tra i bambini in numeri che crescono esponenzialmente, oltre che anche morti e visibilmente gravemente danneggiati per la vita,
    A livello provinciale e regionale continuerò politicamente a sostenere i tanti genitori e nonni che desiderano l’immediata abolizione della legge Lorenzin, e da avvocato lo faccio con altri colleghi a livello nazionale.
    Dunque, ben venga questa iniziativa di @borghi_claudio.
    Deve però cadere l‘obbligo per TUTTI i vaccini!
    Ora staremo a vedere chi dei parlamentari voterà a favore e chi contro l’abolizione dell‘infame e certo non salutare obbligo introdotto su richiesta di GAVI e Co. dalla Lorenzin e da altri politici che sono degli esemplari esecutori degli ordini impartiti da coloro che hanno tutt‘altro a cuore (…ammesso che ne abbiano uno), ma certo non la salute dei nostri bambini e, dunque, il nostro futuro come popolazione.

    Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1809932492931018885?t=l8iY6lkV4PoNHjynowDnUw&s=19
    ‼️L’abolizione dell’infame Legge Lorenzin è un atto dovuto per ogni paese civile, al quale la salute dei bambini e, dunque, il futuro del paese stanno realmente a cuore‼️ Non c’è una sostanza il cui inoculo ai nostri bambini è imposta con l’infame legge Lorenzin la cui efficacia e sicurezza siano state confermate sulla base di uno studio clinico con un vero gruppo placebo (e cioè di controllo). Gli “pseudo-studi” per i vaccini prevedono tutti l’applicazione di vaccini comparabili (e, dunque, non di una sostanza neutrale come, invece, uno studio clinico richiederebbe) e, pertanto, non c’è la prova nè dell’efficacia e tantomeno della sicurezza dei vaccini pediatrici! La loro imposizione è del tutto incostituzionale! Da consigliera della Provincia Autonoma di Bolzano e della Regione Autonoma del Trentino-Alto Adige ho lanciato un’azione TRASPARENZA PER LA DFESA DELLA VITA E SALUTE DEI NOSTRI FIGLI proprio su questo fatto decisivo, di cui la stragrande parte dei genitori e della popolazione in generale non ha alcuna consapevolezza. 👇👇👇 https://docs.google.com/document/d/1dDiVYeIJctf8h8DKlAOiP0eSrmQoHJbv/edit?usp=drivesdk&ouid=103241220935954280155&rtpof=true&sd=true Ho già ottenuto in aula del Consiglio Provinciale conferma da parte dell’assessore alla (non-)Salute HUBERT MESSNER che questi studi clinici con veri gruppi di controllo per i vaccini pediatrici non esistono. E, comunque, HUBERT MESSNER, da assessore alla (non-)Salute insiste sul programma vaccinale pediatrico. https://docs.google.com/document/d/1dDiVYeIJctf8h8DKlAOiP0eSrmQoHJbv/edit?usp=drivesdk&ouid=103241220935954280155&rtpof=true&sd=true E i genitori, che hanno presentato l’istanza di ostensione della documentazione degli studi clinici con veri gruppi di controllo (da me preparato) - intanto, dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige hanno ottenuto come risposta semplicemente due allegati inviati via mail - che non contiene una risposta alla risposta alla domanda posta - e che sono: uno l’Assessment Report dell’EMA in lingua inglese per il vaccino esavalente (è un vaccino obbligatorio che viene in genere somministrato entro il primo anno di vita, contro difterite, tetano, pertosse acellulare, poliomielite, epatite B ed haemophilus influenzae di tipo B: tutte patologie di tipo infettive) e un altro documento in lingua inglese per il vaccino quadrivalente (anti-morbillo-parotite-rosolia e anti-varicella). Entrambi i documenti confermano che per gli “studi clinici” - che in realtà sono un FAKE - sono stati applicati sul gruppo di controllo vaccini paragonabili. Ovviamente questo operato non corrisponde ad uno studio clinico - ma alla più grande TRUFFA è MANIPOLAZIONE che ormai già da troppi decenni avviene in quel settore farmaceutico che si presta meglio di ogni altro per creare in un perpetuum mobile un mercato senza limiti, creando - con l’iniezione di sostanze che contengono anche adiuvanti di ogni genere (alluminio ecc.) malati cronici tra i bambini in numeri che crescono esponenzialmente, oltre che anche morti e visibilmente gravemente danneggiati per la vita, A livello provinciale e regionale continuerò politicamente a sostenere i tanti genitori e nonni che desiderano l’immediata abolizione della legge Lorenzin, e da avvocato lo faccio con altri colleghi a livello nazionale. Dunque, ben venga questa iniziativa di @borghi_claudio. Deve però cadere l‘obbligo per TUTTI i vaccini! Ora staremo a vedere chi dei parlamentari voterà a favore e chi contro l’abolizione dell‘infame e certo non salutare obbligo introdotto su richiesta di GAVI e Co. dalla Lorenzin e da altri politici che sono degli esemplari esecutori degli ordini impartiti da coloro che hanno tutt‘altro a cuore (…ammesso che ne abbiano uno), ma certo non la salute dei nostri bambini e, dunque, il nostro futuro come popolazione. Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1809932492931018885?t=l8iY6lkV4PoNHjynowDnUw&s=19
    DOCS.GOOGLE.COM
    IT Bozza_istanza_per_accesso_a_studi_con_vero_gruppo_di_controllo_vaccini.docx
    (Bozza per l’esercizio del Diritto di Accesso con richiesta di copia degli studi clinici con vero gruppo di controllo per la conferma dell’efficacia e sicurezza dei vaccini pediatrici obbligatori) All’ Azienda Sanitaria Locale di .... Direzione Generale Indirizzo Pec:.......... ISTA...
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  • Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove.

    La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA.

    Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese.

    Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano.

    Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti.

    I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale.

    La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.)

    E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra.
    Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni.

    La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale".

    Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria.

    Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole".

    Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid.

    Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia.

    Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa:

    "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza."

    Dunque, in sostanza.
    Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica).

    Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare.

    Aggiungo una notazione laterale.
    Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni.

    La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque.
    Invece bisogna fidarsi.
    Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo).

    Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità.

    Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità.
    Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone".

    E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza.
    Perché il Grande Fratello è buono.
    E chi ne dubita è un complottista.

    Andrea Zhok
    Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove. La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA. Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese. Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano. Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti. I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale. La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.) E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra. Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni. La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale". Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria. Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole". Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid. Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia. Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa: "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza." Dunque, in sostanza. Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica). Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare. Aggiungo una notazione laterale. Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni. La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque. Invece bisogna fidarsi. Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo). Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità. Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità. Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone". E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza. Perché il Grande Fratello è buono. E chi ne dubita è un complottista. Andrea Zhok
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  • In futuro, quando leggerete una smentita da parte dei cosiddetti "fact-checkers indipendenti" sotto un post di controinformazione, ricordatevi di questo video!
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  • SECONDO UNA REVISIONE SISTEMATICA DELLE AUTOPSIE NEI DECESSI POST VACCINAZIONE COVID-19, "IL 73,9% DEI DECESSI CAUSATO DIRETTAMENTE O ASSOCIATO ALLA VACCINAZIONE COVID-19"
    Punti salienti
    • Abbiamo scoperto che la vaccinazione COVID-19 è stata direttamente la causa o ha contribuito in modo significativo al 73,9% dei decessi.
    • I nostri dati suggeriscono un’alta probabilità di un nesso causale tra la vaccinazione contro il COVID-19 e il decesso.
    • Questi risultati indicano l’urgente necessità di chiarire i meccanismi fisiopatologici della morte con l’obiettivo di stratificare il rischio ed evitare la morte per il gran numero di individui che hanno assunto o riceveranno uno o più vaccini COVID-19 in futuro.
    • Questa revisione aiuta a fornire alla comunità medica e forense una migliore comprensione degli eventi avversi fatali del vaccino COVID-19.

    Riassunto
    Il rapido sviluppo dei vaccini contro il COVID-19, combinato con un elevato numero di segnalazioni di eventi avversi, ha portato a preoccupazioni sui possibili meccanismi di danno, tra cui la distribuzione sistemica delle nanoparticelle lipidiche (LNP) e dell'mRNA, il danno tissutale associato alla proteina Spike, la trombogenicità, la disfunzione del sistema immunitario e la cancerogenicità. Lo scopo di questa revisione sistematica è indagare i possibili collegamenti causali tra la somministrazione del vaccino COVID-19 e la morte utilizzando autopsie e analisi post mortem.

    Conclusioni
    La coerenza osservata tra i casi in questa revisione con i meccanismi noti di lesioni e morte del vaccino COVID-19, insieme alla conferma dell’autopsia da parte del giudizio medico, suggerisce che esiste un’alta probabilità di un nesso causale tra i vaccini COVID-19 e la morte. Sono necessari ulteriori accertamenti urgenti per fare chiarezza.
    Fonte: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0379073824001968

    Fonte: Segui Giubbe Rosse
    SECONDO UNA REVISIONE SISTEMATICA DELLE AUTOPSIE NEI DECESSI POST VACCINAZIONE COVID-19, "IL 73,9% DEI DECESSI CAUSATO DIRETTAMENTE O ASSOCIATO ALLA VACCINAZIONE COVID-19" Punti salienti • Abbiamo scoperto che la vaccinazione COVID-19 è stata direttamente la causa o ha contribuito in modo significativo al 73,9% dei decessi. • I nostri dati suggeriscono un’alta probabilità di un nesso causale tra la vaccinazione contro il COVID-19 e il decesso. • Questi risultati indicano l’urgente necessità di chiarire i meccanismi fisiopatologici della morte con l’obiettivo di stratificare il rischio ed evitare la morte per il gran numero di individui che hanno assunto o riceveranno uno o più vaccini COVID-19 in futuro. • Questa revisione aiuta a fornire alla comunità medica e forense una migliore comprensione degli eventi avversi fatali del vaccino COVID-19. Riassunto Il rapido sviluppo dei vaccini contro il COVID-19, combinato con un elevato numero di segnalazioni di eventi avversi, ha portato a preoccupazioni sui possibili meccanismi di danno, tra cui la distribuzione sistemica delle nanoparticelle lipidiche (LNP) e dell'mRNA, il danno tissutale associato alla proteina Spike, la trombogenicità, la disfunzione del sistema immunitario e la cancerogenicità. Lo scopo di questa revisione sistematica è indagare i possibili collegamenti causali tra la somministrazione del vaccino COVID-19 e la morte utilizzando autopsie e analisi post mortem. Conclusioni La coerenza osservata tra i casi in questa revisione con i meccanismi noti di lesioni e morte del vaccino COVID-19, insieme alla conferma dell’autopsia da parte del giudizio medico, suggerisce che esiste un’alta probabilità di un nesso causale tra i vaccini COVID-19 e la morte. Sono necessari ulteriori accertamenti urgenti per fare chiarezza. Fonte: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0379073824001968 🟥 Fonte: Segui Giubbe Rosse
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  • Rarissimo documentario di Discovery Science di 20 anni fa'.
    Quando il passato parla per un futuro non detto. Più chiaro di così c'è solo un epitaffio sulla tomba.
    Ragnarok senza pietà alcuna...

    Fonte:https://x.com/GennaroBeninca1/status/1805079228473373129?t=owOlH_7VzGlbnefFt9Xn0w&s=19
    Rarissimo documentario di Discovery Science di 20 anni fa'. Quando il passato parla per un futuro non detto. Più chiaro di così c'è solo un epitaffio sulla tomba. Ragnarok senza pietà alcuna... Fonte:https://x.com/GennaroBeninca1/status/1805079228473373129?t=owOlH_7VzGlbnefFt9Xn0w&s=19
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  • Pubblichiamo qui in allegato l'ATLANTE DELL’INFANZIA (A RISCHIO) IN ITALIA - 2023 - A cura di Save the Children - lasciamo a voi le considerazioni ed i commenti sul futuro della scuola e delle nuove generazioni.

    PREFAZIONE

    La pandemia di Covid19 ha segnato un punto di svolta fondamentale della
    nostra epoca. C’è un prima e un dopo su molte cose e, indubbiamente, uno dei
    fattori che ha svolto un ruolo particolarmente significativo nel corso dei mesi
    del lockdown e in quelli successivi è stata la tecnologia digitale. Anche in
    questo caso, c’è un prima e un dopo, sia nel modo in cui queste tecnologie
    sono state utilizzate, sia nel modo in cui le abbiamo interpretate e vissute.
    In quell’ormai lontano 2020, ci sono stati giorni difficili in cui i nostri computer, i
    tablet e gli smartphone ci hanno tenuti vivi, nel vero senso della parola. Hanno fatto
    sì che la nostra vita procedesse sebbene fossimo segregati in casa, ci hanno permesso il contatto quotidiano con amici e parenti, sebbene mutuato attraverso lo schermo di un PC o di uno smartphone, mentre tutto il resto fuori era fermo.

    Abbiamo fatto aperitivi con gli amici collegati al pc, abbiamo ordinato la spesa, letto
    libri, guardato film, lavorato, studiato. Ma è stato davvero proprio così? O meglio, è
    stato così per tutti? La tecnologia è stata fondamentale per una parte del mondo e
    della società che ne aveva ampio accesso, ma per un’altra fetta di popolazione, a
    tutte le latitudini, questa accelerazione tecnologica ha significato l’emarginazione.
    Coloro che erano già indietro, che non avevano accesso ai dispositivi digitali, si sono
    visti tagliati fuori da ogni genere di attività. Hanno dovuto faticare molto di più per
    poter fruire dei servizi e trovare risposte ai loro bisogni, spesso vitali, in un momento
    in cui ci dicevamo “nessuno deve rimanere indietro”.

    Prima del maggio 2020, secondo un rapporto UNESCO, il 60% dei programmi
    nazionali di apprendimento a distanza si affidava esclusivamente a piattaforme
    connesse a internet, ma quasi mezzo miliardo di giovani – ovvero circa la metà degli
    studenti delle scuole primarie e secondarie di tutto il mondo non
    disponeva di una connessione a casa e veniva così escluso dalla partecipazione.
    Secondo i dati e le indagini citati nel rapporto, nel 2020 negli Stati Uniti, per esempio, un terzo degli
    studenti, dalla scuola dell’infanzia al dodicesimo anno di età, è stato escluso
    dall’istruzione a causa di connessioni a internet o hardware inadeguati. Per quanto
    riguarda i risultati dell’apprendimento degli studenti, secondo i ricercatori
    dell’UNESCO, questi si sono bloccati o sono diminuiti drasticamente quando le
    scuole hanno utilizzato l’edtech (education technology) in sostituzione
    dell’insegnamento in presenza, anche quando i bambini avevano accesso a dispositivi
    digitali e connessioni a internet...

    Neonati allo schermo

    In un mondo fatto di chiaroscuri, gli effetti del digitale sono in parte positivi, in parte negativi,
    ma sull’età evolutiva sembrano prevalere questi ultimi. Eppure, nel nostro Paese sono tanti i
    bambini persino molto piccoli che trascorrono del tempo davanti a uno schermo. I risultati
    della nuova indagine del Sistema di Sorveglianza Bambini 0­2 anni dell’Istituto Superiore di
    Sanità (ISS), presentata a marzo 2023 delinea un quadro preoccupante sotto questo profilo
    1. L’indagine si è svolta tra giugno e ottobre 2022 con interviste in tutte le regioni italiane ad
    eccezione del Molise e della Provincia autonoma di Bolzano. Complessivamente hanno risposto ai questionari 35.550 mamme con tassi di partecipazione a livello regionale compresi tra l’89,2% e il 98,6%. Un campione, dunque, molto vasto da cui è emerso che in Italia il 22,1% dei bambini di 2­5 mesi passa del tempo davanti a schermi che possono essere tv, computer, tablet o telefoni cellulari.
    Esiste una differenza di esposizione legata al territorio: in particolare si va dal 13,6%
    della Provincia autonoma di Trento al 30,3% riscontrato in Puglia. La maggior parte dei bambini esposti passa meno di un’ora al giorno davanti a uno schermo, ma dall’1,9% (Veneto) al 9,1% (Calabria) vi trascorre almeno 1-­2 ore.
    I livelli di esposizione crescono all’aumentare dell’età in tutte le regioni e, tra i bambini di 11-­15 mesi, i bambini che passano almeno 1-­2 ore al giorno davanti a uno schermo diventano una percentuale significativa che varia tra il 6,5% di Trento e il 39,3% della Calabria.
    Se si considera il tempo di fruizione complessivo, che va da meno di un’ora a oltre tre ore, la
    percentuale di bambine e bambini che ha una esposizione agli schermi tra gli 11 e i 15 mesi d’età in media arriva al 58,1%, vale a dire 1 su 2. In generale, le percentuali sono più alte nelle regioni del Sud.

    Questi risultati hanno spinto l’ISS a fornire indicazioni, in particolare sulla “necessità di informare i genitori ­ e tutti gli adulti che si occupano del bambino ­ dei rischi legati all’uso delle tecnologie audiovisive e digitali in età precoce. Un ruolo importante in questa azione preventiva può essere svolto dagli operatori socio­sanitari e dagli educatori che hanno frequenti contatti con i genitori”.

    Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2019 ha stilato nuove linee guida su
    “attività fisica, comportamento sedentario e sonno” in cui si raccomanda un tempo limite di
    esposizione agli schermi per i bambini fino a 5 anni. In particolare, fino a 2 anni d’età questo
    tempo dovrebbe essere pari a zero, mentre da 2 a 5 anni non dovrebbe superare un’ora al giorno, possibilmente meno. Tra i rischi dello stare davanti a uno schermo vi è quello di favorire comportamenti sedentari che compromettono la salute dei bambini. È stato infatti dimostrato un legame tra l’esposizione agli schermi e l’obesità dovuto a diversi fattori: oltre alla mancanza di movimento, un aumento del consumo di cibo mentre si guarda lo schermo, l’esposizione a pubblicità di cibi e bevande non sane che influenzano le preferenze alimentari dei bambini, la riduzione della durata del sonno...
    Pubblichiamo qui in allegato l'ATLANTE DELL’INFANZIA (A RISCHIO) IN ITALIA - 2023 - A cura di Save the Children - lasciamo a voi le considerazioni ed i commenti sul futuro della scuola e delle nuove generazioni. PREFAZIONE La pandemia di Covid19 ha segnato un punto di svolta fondamentale della nostra epoca. C’è un prima e un dopo su molte cose e, indubbiamente, uno dei fattori che ha svolto un ruolo particolarmente significativo nel corso dei mesi del lockdown e in quelli successivi è stata la tecnologia digitale. Anche in questo caso, c’è un prima e un dopo, sia nel modo in cui queste tecnologie sono state utilizzate, sia nel modo in cui le abbiamo interpretate e vissute. In quell’ormai lontano 2020, ci sono stati giorni difficili in cui i nostri computer, i tablet e gli smartphone ci hanno tenuti vivi, nel vero senso della parola. Hanno fatto sì che la nostra vita procedesse sebbene fossimo segregati in casa, ci hanno permesso il contatto quotidiano con amici e parenti, sebbene mutuato attraverso lo schermo di un PC o di uno smartphone, mentre tutto il resto fuori era fermo. Abbiamo fatto aperitivi con gli amici collegati al pc, abbiamo ordinato la spesa, letto libri, guardato film, lavorato, studiato. Ma è stato davvero proprio così? O meglio, è stato così per tutti? La tecnologia è stata fondamentale per una parte del mondo e della società che ne aveva ampio accesso, ma per un’altra fetta di popolazione, a tutte le latitudini, questa accelerazione tecnologica ha significato l’emarginazione. Coloro che erano già indietro, che non avevano accesso ai dispositivi digitali, si sono visti tagliati fuori da ogni genere di attività. Hanno dovuto faticare molto di più per poter fruire dei servizi e trovare risposte ai loro bisogni, spesso vitali, in un momento in cui ci dicevamo “nessuno deve rimanere indietro”. Prima del maggio 2020, secondo un rapporto UNESCO, il 60% dei programmi nazionali di apprendimento a distanza si affidava esclusivamente a piattaforme connesse a internet, ma quasi mezzo miliardo di giovani – ovvero circa la metà degli studenti delle scuole primarie e secondarie di tutto il mondo non disponeva di una connessione a casa e veniva così escluso dalla partecipazione. Secondo i dati e le indagini citati nel rapporto, nel 2020 negli Stati Uniti, per esempio, un terzo degli studenti, dalla scuola dell’infanzia al dodicesimo anno di età, è stato escluso dall’istruzione a causa di connessioni a internet o hardware inadeguati. Per quanto riguarda i risultati dell’apprendimento degli studenti, secondo i ricercatori dell’UNESCO, questi si sono bloccati o sono diminuiti drasticamente quando le scuole hanno utilizzato l’edtech (education technology) in sostituzione dell’insegnamento in presenza, anche quando i bambini avevano accesso a dispositivi digitali e connessioni a internet... Neonati allo schermo In un mondo fatto di chiaroscuri, gli effetti del digitale sono in parte positivi, in parte negativi, ma sull’età evolutiva sembrano prevalere questi ultimi. Eppure, nel nostro Paese sono tanti i bambini persino molto piccoli che trascorrono del tempo davanti a uno schermo. I risultati della nuova indagine del Sistema di Sorveglianza Bambini 0­2 anni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), presentata a marzo 2023 delinea un quadro preoccupante sotto questo profilo 1. L’indagine si è svolta tra giugno e ottobre 2022 con interviste in tutte le regioni italiane ad eccezione del Molise e della Provincia autonoma di Bolzano. Complessivamente hanno risposto ai questionari 35.550 mamme con tassi di partecipazione a livello regionale compresi tra l’89,2% e il 98,6%. Un campione, dunque, molto vasto da cui è emerso che in Italia il 22,1% dei bambini di 2­5 mesi passa del tempo davanti a schermi che possono essere tv, computer, tablet o telefoni cellulari. Esiste una differenza di esposizione legata al territorio: in particolare si va dal 13,6% della Provincia autonoma di Trento al 30,3% riscontrato in Puglia. La maggior parte dei bambini esposti passa meno di un’ora al giorno davanti a uno schermo, ma dall’1,9% (Veneto) al 9,1% (Calabria) vi trascorre almeno 1-­2 ore. I livelli di esposizione crescono all’aumentare dell’età in tutte le regioni e, tra i bambini di 11-­15 mesi, i bambini che passano almeno 1-­2 ore al giorno davanti a uno schermo diventano una percentuale significativa che varia tra il 6,5% di Trento e il 39,3% della Calabria. Se si considera il tempo di fruizione complessivo, che va da meno di un’ora a oltre tre ore, la percentuale di bambine e bambini che ha una esposizione agli schermi tra gli 11 e i 15 mesi d’età in media arriva al 58,1%, vale a dire 1 su 2. In generale, le percentuali sono più alte nelle regioni del Sud. Questi risultati hanno spinto l’ISS a fornire indicazioni, in particolare sulla “necessità di informare i genitori ­ e tutti gli adulti che si occupano del bambino ­ dei rischi legati all’uso delle tecnologie audiovisive e digitali in età precoce. Un ruolo importante in questa azione preventiva può essere svolto dagli operatori socio­sanitari e dagli educatori che hanno frequenti contatti con i genitori”. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2019 ha stilato nuove linee guida su “attività fisica, comportamento sedentario e sonno” in cui si raccomanda un tempo limite di esposizione agli schermi per i bambini fino a 5 anni. In particolare, fino a 2 anni d’età questo tempo dovrebbe essere pari a zero, mentre da 2 a 5 anni non dovrebbe superare un’ora al giorno, possibilmente meno. Tra i rischi dello stare davanti a uno schermo vi è quello di favorire comportamenti sedentari che compromettono la salute dei bambini. È stato infatti dimostrato un legame tra l’esposizione agli schermi e l’obesità dovuto a diversi fattori: oltre alla mancanza di movimento, un aumento del consumo di cibo mentre si guarda lo schermo, l’esposizione a pubblicità di cibi e bevande non sane che influenzano le preferenze alimentari dei bambini, la riduzione della durata del sonno...
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  • Verbale del.Comitato Tecnico Scientifico n. 19 del 05.03.2020 (4 giorni prima del lockdown).
    Quando il complottismo presenta le prove, cambia nome e si chiama "STORIA".
    A che titolo la NATO controllava e censurava i verbali, le dichiarazioni e le decisioni del Comitato Tecnico Scientifico? Non si era detto che fosse "scienza"? La NATO è scienza?
    Signori miei, avete idea di cosa emerga non appena si raschia appena appena la superficie di tutta questa storia?
    Vi rendete conto che è dal 2020 che sono in corso operazioni di guerra e la pandeminchia ne è stata la prima avvisaglia manifesta?
    ...e si vergognino tutti quelli che hanno creduto ad una tragica ed assurda menzogna imposta con la forza degli apparati, massacrando chi ha avuto la capacità di farsi domande e cercare risposte. Adesso, prendere consapevolezza, e cominciate finalmente a fare un pò di domande alla NATO su cosa sia stata realmente l'operazione "Covid19" e quali siano i programmi per l'immediato futuro!

    -Avv. Andrea Oddo

    #cts
    #speranza
    #robertosperanza
    Verbale del.Comitato Tecnico Scientifico n. 19 del 05.03.2020 (4 giorni prima del lockdown). Quando il complottismo presenta le prove, cambia nome e si chiama "STORIA". A che titolo la NATO controllava e censurava i verbali, le dichiarazioni e le decisioni del Comitato Tecnico Scientifico? Non si era detto che fosse "scienza"? La NATO è scienza? Signori miei, avete idea di cosa emerga non appena si raschia appena appena la superficie di tutta questa storia? Vi rendete conto che è dal 2020 che sono in corso operazioni di guerra e la pandeminchia ne è stata la prima avvisaglia manifesta? ...e si vergognino tutti quelli che hanno creduto ad una tragica ed assurda menzogna imposta con la forza degli apparati, massacrando chi ha avuto la capacità di farsi domande e cercare risposte. Adesso, prendere consapevolezza, e cominciate finalmente a fare un pò di domande alla NATO su cosa sia stata realmente l'operazione "Covid19" e quali siano i programmi per l'immediato futuro! -Avv. Andrea Oddo #cts #speranza #robertosperanza
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