• Il Sud Milano di marzo è arrivato!

    Anche questo mese, vi portiamo notizie, interviste e inchieste dai quartieri dell'area sud di Milano!


    Dal 5 marzo in distribuzione cartacea con 13.000 copie in 200 punti della città.


    Vuoi leggerlo subito? Scarica il PDF con un click qui sotto!

    https://www.ilsudmilano.it/


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    #IlSudMilano #NotizieLocali #Inchieste #Interviste #Rubriche #GiornaleFreepress #MilanoNews #DistribuzioneCartacea #DigitalJournal
    📢 Il Sud Milano di marzo è arrivato! 🗞️ Anche questo mese, vi portiamo notizie, interviste e inchieste dai quartieri dell'area sud di Milano! 🌆 📅 Dal 5 marzo in distribuzione cartacea con 13.000 copie in 200 punti della città. 📲 Vuoi leggerlo subito? Scarica il PDF con un click qui sotto! 👇 https://www.ilsudmilano.it/ 🔗 Seguici su Facebook: facebook.com/ilSUDMilano #IlSudMilano #NotizieLocali #Inchieste #Interviste #Rubriche #GiornaleFreepress #MilanoNews #DistribuzioneCartacea #DigitalJournal
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  • CI SIAMO!
    IL DOCUMENTARIO “NON È ANDATO TUTTO BENE - LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19” DI PAOLO CASSINA È FINALMENTE ONLINE.

    Il documentario, prodotto da Playmastermovie, offre un punto di vista indipendente sui tre anni della cosiddetta pandemia da Covid19.
    Un anno di lavoro, più di 50 interviste, manifestazioni, documenti inediti e una grande mole di dati lo rendono uno dei documentari più complessi mai realizzati in Italia.
    Vuole essere una testimonianza storica, uno strumento informativo e una sfida a chi ha difeso una narrazione menzognera che si è sempre sottratta a qualsiasi confronto alla pari.
    Tre ore dense di contenuti che possono essere fruite in una sola visione oppure divise nei tre capitoli dalla durata simile, come una qualsiasi serie TV.
    Se il film per voi avrà un valore potrete aiutarci con una libera donazione per rientrare completamente di tutte le spese di produzione.

    Diffondete questo documentario a tutti, specialmente a chi è ancora all’oscuro di molte informazioni, perché solo insieme riscriviamo la storia!

    LINK AL DOCUMENTARIO:
    https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le-verita-negate-sul-covid-19/
    CI SIAMO! ⬇️⬇️⬇️⬇️ ⬇️ IL DOCUMENTARIO “NON È ANDATO TUTTO BENE - LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19” DI PAOLO CASSINA È FINALMENTE ONLINE. Il documentario, prodotto da Playmastermovie, offre un punto di vista indipendente sui tre anni della cosiddetta pandemia da Covid19. Un anno di lavoro, più di 50 interviste, manifestazioni, documenti inediti e una grande mole di dati lo rendono uno dei documentari più complessi mai realizzati in Italia. Vuole essere una testimonianza storica, uno strumento informativo e una sfida a chi ha difeso una narrazione menzognera che si è sempre sottratta a qualsiasi confronto alla pari. Tre ore dense di contenuti che possono essere fruite in una sola visione oppure divise nei tre capitoli dalla durata simile, come una qualsiasi serie TV. Se il film per voi avrà un valore potrete aiutarci con una libera donazione per rientrare completamente di tutte le spese di produzione. Diffondete questo documentario a tutti, specialmente a chi è ancora all’oscuro di molte informazioni, perché solo insieme riscriviamo la storia! LINK AL DOCUMENTARIO: https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le-verita-negate-sul-covid-19/
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  • Ryan Cole: “Iniezioni genetiche”, il peggior esperimento sull’Umanità!

    La giornalista e scrittrice Tiziana Alterio intervista in esclusiva il patologo statunitense Ryan Cole in occasione del Premio De Donno.
    Prodotto da Playmastermovie.

    https://youtu.be/N0q0P6NcrLY?feature=shared

    Segui le altre interviste:
    t.me/tizianaalterio
    Ryan Cole: “Iniezioni genetiche”, il peggior esperimento sull’Umanità! La giornalista e scrittrice Tiziana Alterio intervista in esclusiva il patologo statunitense Ryan Cole in occasione del Premio De Donno. Prodotto da Playmastermovie. https://youtu.be/N0q0P6NcrLY?feature=shared Segui le altre interviste: t.me/tizianaalterio
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  • "Abbiamo visto un esempio di 'Unione Europea della Sanità' con uno dei più colossali sprechi nella storia delle finanze pubbliche. Una signora coinvolta in uno scandalo per una fornitura di elicotteri ha gestito la fornitura di vaccini con risultati disastrosi. La Corte dei Conti, prima o poi, si accorgerà di queste irregolarità."

    @AlbertoBagnai a LE INTERVISTE DI BYOBLU.

    Fonte:https://x.com/byoblu/status/1806305705462239667?t=Gc7FU_DtfxlMnBNLBXNPOA&s=19
    "Abbiamo visto un esempio di 'Unione Europea della Sanità' con uno dei più colossali sprechi nella storia delle finanze pubbliche. Una signora coinvolta in uno scandalo per una fornitura di elicotteri ha gestito la fornitura di vaccini con risultati disastrosi. La Corte dei Conti, prima o poi, si accorgerà di queste irregolarità." @AlbertoBagnai a LE INTERVISTE DI BYOBLU. Fonte:https://x.com/byoblu/status/1806305705462239667?t=Gc7FU_DtfxlMnBNLBXNPOA&s=19
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  • Pubblichiamo qui in allegato l'ATLANTE DELL’INFANZIA (A RISCHIO) IN ITALIA - 2023 - A cura di Save the Children - lasciamo a voi le considerazioni ed i commenti sul futuro della scuola e delle nuove generazioni.

    PREFAZIONE

    La pandemia di Covid19 ha segnato un punto di svolta fondamentale della
    nostra epoca. C’è un prima e un dopo su molte cose e, indubbiamente, uno dei
    fattori che ha svolto un ruolo particolarmente significativo nel corso dei mesi
    del lockdown e in quelli successivi è stata la tecnologia digitale. Anche in
    questo caso, c’è un prima e un dopo, sia nel modo in cui queste tecnologie
    sono state utilizzate, sia nel modo in cui le abbiamo interpretate e vissute.
    In quell’ormai lontano 2020, ci sono stati giorni difficili in cui i nostri computer, i
    tablet e gli smartphone ci hanno tenuti vivi, nel vero senso della parola. Hanno fatto
    sì che la nostra vita procedesse sebbene fossimo segregati in casa, ci hanno permesso il contatto quotidiano con amici e parenti, sebbene mutuato attraverso lo schermo di un PC o di uno smartphone, mentre tutto il resto fuori era fermo.

    Abbiamo fatto aperitivi con gli amici collegati al pc, abbiamo ordinato la spesa, letto
    libri, guardato film, lavorato, studiato. Ma è stato davvero proprio così? O meglio, è
    stato così per tutti? La tecnologia è stata fondamentale per una parte del mondo e
    della società che ne aveva ampio accesso, ma per un’altra fetta di popolazione, a
    tutte le latitudini, questa accelerazione tecnologica ha significato l’emarginazione.
    Coloro che erano già indietro, che non avevano accesso ai dispositivi digitali, si sono
    visti tagliati fuori da ogni genere di attività. Hanno dovuto faticare molto di più per
    poter fruire dei servizi e trovare risposte ai loro bisogni, spesso vitali, in un momento
    in cui ci dicevamo “nessuno deve rimanere indietro”.

    Prima del maggio 2020, secondo un rapporto UNESCO, il 60% dei programmi
    nazionali di apprendimento a distanza si affidava esclusivamente a piattaforme
    connesse a internet, ma quasi mezzo miliardo di giovani – ovvero circa la metà degli
    studenti delle scuole primarie e secondarie di tutto il mondo non
    disponeva di una connessione a casa e veniva così escluso dalla partecipazione.
    Secondo i dati e le indagini citati nel rapporto, nel 2020 negli Stati Uniti, per esempio, un terzo degli
    studenti, dalla scuola dell’infanzia al dodicesimo anno di età, è stato escluso
    dall’istruzione a causa di connessioni a internet o hardware inadeguati. Per quanto
    riguarda i risultati dell’apprendimento degli studenti, secondo i ricercatori
    dell’UNESCO, questi si sono bloccati o sono diminuiti drasticamente quando le
    scuole hanno utilizzato l’edtech (education technology) in sostituzione
    dell’insegnamento in presenza, anche quando i bambini avevano accesso a dispositivi
    digitali e connessioni a internet...

    Neonati allo schermo

    In un mondo fatto di chiaroscuri, gli effetti del digitale sono in parte positivi, in parte negativi,
    ma sull’età evolutiva sembrano prevalere questi ultimi. Eppure, nel nostro Paese sono tanti i
    bambini persino molto piccoli che trascorrono del tempo davanti a uno schermo. I risultati
    della nuova indagine del Sistema di Sorveglianza Bambini 0­2 anni dell’Istituto Superiore di
    Sanità (ISS), presentata a marzo 2023 delinea un quadro preoccupante sotto questo profilo
    1. L’indagine si è svolta tra giugno e ottobre 2022 con interviste in tutte le regioni italiane ad
    eccezione del Molise e della Provincia autonoma di Bolzano. Complessivamente hanno risposto ai questionari 35.550 mamme con tassi di partecipazione a livello regionale compresi tra l’89,2% e il 98,6%. Un campione, dunque, molto vasto da cui è emerso che in Italia il 22,1% dei bambini di 2­5 mesi passa del tempo davanti a schermi che possono essere tv, computer, tablet o telefoni cellulari.
    Esiste una differenza di esposizione legata al territorio: in particolare si va dal 13,6%
    della Provincia autonoma di Trento al 30,3% riscontrato in Puglia. La maggior parte dei bambini esposti passa meno di un’ora al giorno davanti a uno schermo, ma dall’1,9% (Veneto) al 9,1% (Calabria) vi trascorre almeno 1-­2 ore.
    I livelli di esposizione crescono all’aumentare dell’età in tutte le regioni e, tra i bambini di 11-­15 mesi, i bambini che passano almeno 1-­2 ore al giorno davanti a uno schermo diventano una percentuale significativa che varia tra il 6,5% di Trento e il 39,3% della Calabria.
    Se si considera il tempo di fruizione complessivo, che va da meno di un’ora a oltre tre ore, la
    percentuale di bambine e bambini che ha una esposizione agli schermi tra gli 11 e i 15 mesi d’età in media arriva al 58,1%, vale a dire 1 su 2. In generale, le percentuali sono più alte nelle regioni del Sud.

    Questi risultati hanno spinto l’ISS a fornire indicazioni, in particolare sulla “necessità di informare i genitori ­ e tutti gli adulti che si occupano del bambino ­ dei rischi legati all’uso delle tecnologie audiovisive e digitali in età precoce. Un ruolo importante in questa azione preventiva può essere svolto dagli operatori socio­sanitari e dagli educatori che hanno frequenti contatti con i genitori”.

    Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2019 ha stilato nuove linee guida su
    “attività fisica, comportamento sedentario e sonno” in cui si raccomanda un tempo limite di
    esposizione agli schermi per i bambini fino a 5 anni. In particolare, fino a 2 anni d’età questo
    tempo dovrebbe essere pari a zero, mentre da 2 a 5 anni non dovrebbe superare un’ora al giorno, possibilmente meno. Tra i rischi dello stare davanti a uno schermo vi è quello di favorire comportamenti sedentari che compromettono la salute dei bambini. È stato infatti dimostrato un legame tra l’esposizione agli schermi e l’obesità dovuto a diversi fattori: oltre alla mancanza di movimento, un aumento del consumo di cibo mentre si guarda lo schermo, l’esposizione a pubblicità di cibi e bevande non sane che influenzano le preferenze alimentari dei bambini, la riduzione della durata del sonno...
    Pubblichiamo qui in allegato l'ATLANTE DELL’INFANZIA (A RISCHIO) IN ITALIA - 2023 - A cura di Save the Children - lasciamo a voi le considerazioni ed i commenti sul futuro della scuola e delle nuove generazioni. PREFAZIONE La pandemia di Covid19 ha segnato un punto di svolta fondamentale della nostra epoca. C’è un prima e un dopo su molte cose e, indubbiamente, uno dei fattori che ha svolto un ruolo particolarmente significativo nel corso dei mesi del lockdown e in quelli successivi è stata la tecnologia digitale. Anche in questo caso, c’è un prima e un dopo, sia nel modo in cui queste tecnologie sono state utilizzate, sia nel modo in cui le abbiamo interpretate e vissute. In quell’ormai lontano 2020, ci sono stati giorni difficili in cui i nostri computer, i tablet e gli smartphone ci hanno tenuti vivi, nel vero senso della parola. Hanno fatto sì che la nostra vita procedesse sebbene fossimo segregati in casa, ci hanno permesso il contatto quotidiano con amici e parenti, sebbene mutuato attraverso lo schermo di un PC o di uno smartphone, mentre tutto il resto fuori era fermo. Abbiamo fatto aperitivi con gli amici collegati al pc, abbiamo ordinato la spesa, letto libri, guardato film, lavorato, studiato. Ma è stato davvero proprio così? O meglio, è stato così per tutti? La tecnologia è stata fondamentale per una parte del mondo e della società che ne aveva ampio accesso, ma per un’altra fetta di popolazione, a tutte le latitudini, questa accelerazione tecnologica ha significato l’emarginazione. Coloro che erano già indietro, che non avevano accesso ai dispositivi digitali, si sono visti tagliati fuori da ogni genere di attività. Hanno dovuto faticare molto di più per poter fruire dei servizi e trovare risposte ai loro bisogni, spesso vitali, in un momento in cui ci dicevamo “nessuno deve rimanere indietro”. Prima del maggio 2020, secondo un rapporto UNESCO, il 60% dei programmi nazionali di apprendimento a distanza si affidava esclusivamente a piattaforme connesse a internet, ma quasi mezzo miliardo di giovani – ovvero circa la metà degli studenti delle scuole primarie e secondarie di tutto il mondo non disponeva di una connessione a casa e veniva così escluso dalla partecipazione. Secondo i dati e le indagini citati nel rapporto, nel 2020 negli Stati Uniti, per esempio, un terzo degli studenti, dalla scuola dell’infanzia al dodicesimo anno di età, è stato escluso dall’istruzione a causa di connessioni a internet o hardware inadeguati. Per quanto riguarda i risultati dell’apprendimento degli studenti, secondo i ricercatori dell’UNESCO, questi si sono bloccati o sono diminuiti drasticamente quando le scuole hanno utilizzato l’edtech (education technology) in sostituzione dell’insegnamento in presenza, anche quando i bambini avevano accesso a dispositivi digitali e connessioni a internet... Neonati allo schermo In un mondo fatto di chiaroscuri, gli effetti del digitale sono in parte positivi, in parte negativi, ma sull’età evolutiva sembrano prevalere questi ultimi. Eppure, nel nostro Paese sono tanti i bambini persino molto piccoli che trascorrono del tempo davanti a uno schermo. I risultati della nuova indagine del Sistema di Sorveglianza Bambini 0­2 anni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), presentata a marzo 2023 delinea un quadro preoccupante sotto questo profilo 1. L’indagine si è svolta tra giugno e ottobre 2022 con interviste in tutte le regioni italiane ad eccezione del Molise e della Provincia autonoma di Bolzano. Complessivamente hanno risposto ai questionari 35.550 mamme con tassi di partecipazione a livello regionale compresi tra l’89,2% e il 98,6%. Un campione, dunque, molto vasto da cui è emerso che in Italia il 22,1% dei bambini di 2­5 mesi passa del tempo davanti a schermi che possono essere tv, computer, tablet o telefoni cellulari. Esiste una differenza di esposizione legata al territorio: in particolare si va dal 13,6% della Provincia autonoma di Trento al 30,3% riscontrato in Puglia. La maggior parte dei bambini esposti passa meno di un’ora al giorno davanti a uno schermo, ma dall’1,9% (Veneto) al 9,1% (Calabria) vi trascorre almeno 1-­2 ore. I livelli di esposizione crescono all’aumentare dell’età in tutte le regioni e, tra i bambini di 11-­15 mesi, i bambini che passano almeno 1-­2 ore al giorno davanti a uno schermo diventano una percentuale significativa che varia tra il 6,5% di Trento e il 39,3% della Calabria. Se si considera il tempo di fruizione complessivo, che va da meno di un’ora a oltre tre ore, la percentuale di bambine e bambini che ha una esposizione agli schermi tra gli 11 e i 15 mesi d’età in media arriva al 58,1%, vale a dire 1 su 2. In generale, le percentuali sono più alte nelle regioni del Sud. Questi risultati hanno spinto l’ISS a fornire indicazioni, in particolare sulla “necessità di informare i genitori ­ e tutti gli adulti che si occupano del bambino ­ dei rischi legati all’uso delle tecnologie audiovisive e digitali in età precoce. Un ruolo importante in questa azione preventiva può essere svolto dagli operatori socio­sanitari e dagli educatori che hanno frequenti contatti con i genitori”. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2019 ha stilato nuove linee guida su “attività fisica, comportamento sedentario e sonno” in cui si raccomanda un tempo limite di esposizione agli schermi per i bambini fino a 5 anni. In particolare, fino a 2 anni d’età questo tempo dovrebbe essere pari a zero, mentre da 2 a 5 anni non dovrebbe superare un’ora al giorno, possibilmente meno. Tra i rischi dello stare davanti a uno schermo vi è quello di favorire comportamenti sedentari che compromettono la salute dei bambini. È stato infatti dimostrato un legame tra l’esposizione agli schermi e l’obesità dovuto a diversi fattori: oltre alla mancanza di movimento, un aumento del consumo di cibo mentre si guarda lo schermo, l’esposizione a pubblicità di cibi e bevande non sane che influenzano le preferenze alimentari dei bambini, la riduzione della durata del sonno...
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  • «Sicuro ed efficace»: un film smaschera le menzogne di Big Pharma sui vaccini COVID

    Con interviste ad esperti che discutono di «scienza scomoda», il nuovo documentario Unsafe and Inefficace espone le bugie delle aziende farmaceutiche, dei funzionari della sanità pubblica e dei media mainstream sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini COVID-19.

    «Il vaccino è sicuro ed efficace», afferma con sicurezza il giornalista, le sue parole riecheggiano il mantra familiare che ha dominato le onde radio pubbliche durante il lancio dei vaccini COVID-19.

    Il documentario "Unsafe and Ineffect", prodotto da Aubrey Marcus e diretto da Ben Joseph Stewart.

    Potete guardarlo in anteprima qui:
    Unsafe & Ineffective - Please watch the full movie here:
    https://unsafeandineffective.com/documentary?key=e148b793-eabc-4147-915b-3c28df06b71f
    «Sicuro ed efficace»: un film smaschera le menzogne di Big Pharma sui vaccini COVID Con interviste ad esperti che discutono di «scienza scomoda», il nuovo documentario Unsafe and Inefficace espone le bugie delle aziende farmaceutiche, dei funzionari della sanità pubblica e dei media mainstream sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini COVID-19. «Il vaccino è sicuro ed efficace», afferma con sicurezza il giornalista, le sue parole riecheggiano il mantra familiare che ha dominato le onde radio pubbliche durante il lancio dei vaccini COVID-19. Il documentario "Unsafe and Ineffect", prodotto da Aubrey Marcus e diretto da Ben Joseph Stewart. Potete guardarlo in anteprima qui: Unsafe & Ineffective - Please watch the full movie here: https://unsafeandineffective.com/documentary?key=e148b793-eabc-4147-915b-3c28df06b71f
    UNSAFEANDINEFFECTIVE.COM
    Unsafe & Ineffective | Chakaruna Media
    Unsafe and ineffective is the true story of the biggest lie ever sold to the American people about the mRNA vaccine.
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  • La nuova rivoluzionaria tesi sul mistero di Atlantide, l’archeologo: “Ecco dove si trovava davvero e perché è scomparsa”
    L’archeologo: “Vi spiego dove si trovava davvero e perché è scomparsa

    https://cultura.tiscali.it/interviste/articoli/atlantide-ugas-intervista-dove-era-scomparsa/
    La nuova rivoluzionaria tesi sul mistero di Atlantide, l’archeologo: “Ecco dove si trovava davvero e perché è scomparsa” L’archeologo: “Vi spiego dove si trovava davvero e perché è scomparsa https://cultura.tiscali.it/interviste/articoli/atlantide-ugas-intervista-dove-era-scomparsa/
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  • QUESTA "GIORNALISTA"... era stipendiata per ridicolizzare, sminuire e colpevolizzare con le sue interviste e video il Dottor Delicati.
    Un "pericoloso no vax" che ha cercato con le esenzioni di SALVARE QUANTE PIÙ PERSONE POSSIBILI dalle cure magiche targate Pfizer e Moderna volute dallo Stato, i "vaccini" a base genica che NON immunizzano e hanno causato MIGLIAIA di morti e danneggiati.
    Anche lei purtroppo giovane vittima della Scienzah come milioni in tutto il mondo che hanno creduto a questi sieri GENICI SPERIMENTALI sperimentati su miliardi di persone.
    LA NOSTRA PIÙ GRANDE SOLIDARIETÀ VA AL DOTTOR DELICATI vittima di questo linciaggio mediatico.

    RIP Carlotta Dessì
    QUESTA "GIORNALISTA"... era stipendiata per ridicolizzare, sminuire e colpevolizzare con le sue interviste e video il Dottor Delicati. Un "pericoloso no vax" che ha cercato con le esenzioni di SALVARE QUANTE PIÙ PERSONE POSSIBILI dalle cure magiche targate Pfizer e Moderna volute dallo Stato, i "vaccini" a base genica che NON immunizzano e hanno causato MIGLIAIA di morti e danneggiati. Anche lei purtroppo giovane vittima della Scienzah come milioni in tutto il mondo che hanno creduto a questi sieri GENICI SPERIMENTALI sperimentati su miliardi di persone. LA NOSTRA PIÙ GRANDE SOLIDARIETÀ VA AL DOTTOR DELICATI vittima di questo linciaggio mediatico. RIP Carlotta Dessì
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  • #STOPLEGGELORENZIN

    LA LEGGE 119/2017? UNA LEGGE LIBERTICIDA, INIQUA E ANTISCIENTIFICA

    Fino al 9 giugno 2024 attiveremo una serie di iniziative volte a chiedere la totale abrogazione della Legge Lorenzin.
    L’obbligatorietà di 10 vaccini per la fascia 0-16 ricade in modo vile e ricattatorio proprio sui più piccoli, con l’esclusione dei bambini dagli asili nido e della scuola materna.
    Questa legge, nata da una spinta liberticida ed eterodiretta, è stata suffragata da menzogne istituzionali senza alcun fondamento scientifico.

    Ciò che abbiamo vissuto con la pandemia Covid-19, sotto l’aspetto della compressione dei diritti fondamentali, non sarebbe stato possibile senza lo scientismo vaccino-centrico che ha dato il via alla legge 119 sull’obbligo vaccinale pediatrico nel 2017.

    Mentre i partiti politici si cimenteranno nella loro campagna elettorale in previsione delle elezioni europee, noi da semplici cittadini spingeremo per chiedere la totale abrogazione di questa legge liberticida, iniqua e antiscientifica!

    VUOI AIUTARCI A CONTRASTARE QUESTA LEGGE?

    Condividi ciò che divulghiamo in tutti i social e invialo ad amici e parenti usando sempre l'hashtag #stopleggelorenzin. Aiutaci a far tornare preponderante il tema dell'esclusione sociale dei nostri figli.

    Noi, ogni giorno, divulgheremo su tutti i nostri social, articoli, video, interviste e dirette in grado di far comprendere per quale motivo la Legge Lorenzin deve essere abrogata. Produrremo materiale stampabile come locandine, volantini e tutto il necessario per far sì che sotto elezioni il tema torni ad essere centrale.

    Aiutaci a fare la differenza!

    https://www.corvelva.it/stopleggelorenzin
    #STOPLEGGELORENZIN LA LEGGE 119/2017? UNA LEGGE LIBERTICIDA, INIQUA E ANTISCIENTIFICA Fino al 9 giugno 2024 attiveremo una serie di iniziative volte a chiedere la totale abrogazione della Legge Lorenzin. L’obbligatorietà di 10 vaccini per la fascia 0-16 ricade in modo vile e ricattatorio proprio sui più piccoli, con l’esclusione dei bambini dagli asili nido e della scuola materna. Questa legge, nata da una spinta liberticida ed eterodiretta, è stata suffragata da menzogne istituzionali senza alcun fondamento scientifico. Ciò che abbiamo vissuto con la pandemia Covid-19, sotto l’aspetto della compressione dei diritti fondamentali, non sarebbe stato possibile senza lo scientismo vaccino-centrico che ha dato il via alla legge 119 sull’obbligo vaccinale pediatrico nel 2017. Mentre i partiti politici si cimenteranno nella loro campagna elettorale in previsione delle elezioni europee, noi da semplici cittadini spingeremo per chiedere la totale abrogazione di questa legge liberticida, iniqua e antiscientifica! VUOI AIUTARCI A CONTRASTARE QUESTA LEGGE? Condividi ciò che divulghiamo in tutti i social e invialo ad amici e parenti usando sempre l'hashtag #stopleggelorenzin. Aiutaci a far tornare preponderante il tema dell'esclusione sociale dei nostri figli. Noi, ogni giorno, divulgheremo su tutti i nostri social, articoli, video, interviste e dirette in grado di far comprendere per quale motivo la Legge Lorenzin deve essere abrogata. Produrremo materiale stampabile come locandine, volantini e tutto il necessario per far sì che sotto elezioni il tema torni ad essere centrale. Aiutaci a fare la differenza! https://www.corvelva.it/stopleggelorenzin
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  • Intervista esclusiva a Mons. Viganò dal Grande Reset a Davos, parlando di violazione dei diritti individuali di tutti i popoli: https://www.quotidianoweb.it/inchieste/interviste/mons-carlo-maria-vigano-la-verita-trionfa-quande-negata/
    Intervista esclusiva a Mons. Viganò dal Grande Reset a Davos, parlando di violazione dei diritti individuali di tutti i popoli: https://www.quotidianoweb.it/inchieste/interviste/mons-carlo-maria-vigano-la-verita-trionfa-quande-negata/
    WWW.QUOTIDIANOWEB.IT
    Mons. Carlo Maria Viganò: “la verità trionfa quand’è negata” | Quotidianoweb.it
    Intervista esclusiva a Mons. Viganò dal Grande Reset a Davos, parlando di violazione dei diritti individuali di tutti i popoli
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