• Petizione Internazionale: "Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen"

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”.

    Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati.

    La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione.

    Firma e condividi la petzione! Grazie!

    https://www.firmiamo.it/IT/firma-la-petizione/petizione-internazionale-per-la-pace-in-europa-no-ai800-miliardi-di-armamenti-di-von-der-leyen-60700

    Se non l'hai già fatto iscriviti a www.scenario.press - libera espressione - il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
    Petizione Internazionale: "Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen" Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Firma e condividi la petzione! Grazie! https://www.firmiamo.it/IT/firma-la-petizione/petizione-internazionale-per-la-pace-in-europa-no-ai800-miliardi-di-armamenti-di-von-der-leyen-60700 Se non l'hai già fatto iscriviti a www.scenario.press - libera espressione - il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
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  • Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche.
    Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati.

    Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%.
    Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare.

    Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate.

    Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà.

    https://www.change.org/for_peace_in_europe

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  • Petizione: Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà.

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    English

    Petition: For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments

    We, European citizens, strongly oppose the recent statements by European Commission President Ursula von der Leyen, who on March 4, 2025, unveiled an €800 billion “ReArm Europe” plan to bolster Europe’s defenses. This came hours after U.S. President Donald Trump suspended military aid to Ukraine, escalating transatlantic tensions. The Russia-Ukraine war, ongoing since February 24, 2022, has caused immense tragedy: the UN reports over 10,500 civilian deaths by February 2025, while Ukraine estimates over 100,000 soldiers killed and Russia acknowledges 50,000 losses, with true figures likely higher. Cities like Mariupol and Bakhmut lie in ruins, and millions are displaced. Most Europeans, as shown by a 2024 Eurobarometer survey, want peace—68% oppose further military escalation and support negotiations. Instead of pouring €150 billion in loans into drones and missiles, as Von der Leyen proposes, we demand investment in diplomacy and rebuilding. Over the past three years, gas and energy costs have soared: Eurostat data shows household gas prices rose from €7.8/100 kWh in 2021 to €11.9/100 kWh in 2023 (+52%), and electricity from €23.5/100 kWh to €28.9/100 kWh (+23%); EU inflation spiked from 2.55% in 2021 to 9.32% in 2022, then eased to 6.3% in 2023, still far above the ECB’s 2% target. These rises burden households and industries, making further militarization untenable. The EU summit on March 6, 2025, in Brussels must not greenlight militarization but reflect the public’s will. We reject an arms race that could drag us toward a third world war and urge leaders to end hostilities, redirecting funds to a tangible vision of peace: we demand funds to rebuild cities like Mariupol and Bakhmut, completely razed to the ground, rather than funding new conflicts, resources to financially compensate the families of war victims and to provide medical and rehabilitative care to the hundreds of thousands of wounded, instead of investing in weapons, and programs to assist the resettlement of displaced families. Sign to say no to war and yes to a Europe of dialogue and solidarity.

    SIGN and SHARE. WE ARE THE VAST MAJORITY of EUROPEAN and WORLD CITIZENS. LET'S SHOW OUR STRENGTH. THANK YOU ALL!

    https://www.change.org/for_peace_in_europe
    Petizione: Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà. FIRMA e CONDIVIDI. SIAMO LA GRANDE MAGGIORANZA dei CITTADINI EUROPEI e MONDIALI. DIMOSTRIAMO LA NOSTRA FORZA. GRAZIE a TUTTI! English Petition: For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments We, European citizens, strongly oppose the recent statements by European Commission President Ursula von der Leyen, who on March 4, 2025, unveiled an €800 billion “ReArm Europe” plan to bolster Europe’s defenses. This came hours after U.S. President Donald Trump suspended military aid to Ukraine, escalating transatlantic tensions. The Russia-Ukraine war, ongoing since February 24, 2022, has caused immense tragedy: the UN reports over 10,500 civilian deaths by February 2025, while Ukraine estimates over 100,000 soldiers killed and Russia acknowledges 50,000 losses, with true figures likely higher. Cities like Mariupol and Bakhmut lie in ruins, and millions are displaced. Most Europeans, as shown by a 2024 Eurobarometer survey, want peace—68% oppose further military escalation and support negotiations. Instead of pouring €150 billion in loans into drones and missiles, as Von der Leyen proposes, we demand investment in diplomacy and rebuilding. Over the past three years, gas and energy costs have soared: Eurostat data shows household gas prices rose from €7.8/100 kWh in 2021 to €11.9/100 kWh in 2023 (+52%), and electricity from €23.5/100 kWh to €28.9/100 kWh (+23%); EU inflation spiked from 2.55% in 2021 to 9.32% in 2022, then eased to 6.3% in 2023, still far above the ECB’s 2% target. These rises burden households and industries, making further militarization untenable. The EU summit on March 6, 2025, in Brussels must not greenlight militarization but reflect the public’s will. We reject an arms race that could drag us toward a third world war and urge leaders to end hostilities, redirecting funds to a tangible vision of peace: we demand funds to rebuild cities like Mariupol and Bakhmut, completely razed to the ground, rather than funding new conflicts, resources to financially compensate the families of war victims and to provide medical and rehabilitative care to the hundreds of thousands of wounded, instead of investing in weapons, and programs to assist the resettlement of displaced families. Sign to say no to war and yes to a Europe of dialogue and solidarity. SIGN and SHARE. WE ARE THE VAST MAJORITY of EUROPEAN and WORLD CITIZENS. LET'S SHOW OUR STRENGTH. THANK YOU ALL! https://www.change.org/for_peace_in_europe
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  • PRIMA DI PARTIRE
    Serata di confronto per la Milano che vorremmo

    22/02/25 – CAM Garibaldi, Milano

    Ieri sera ho avuto l’onore di partecipare, in qualità di ex Consigliere del Comune di Milano, alla serata di confronto pubblico organizzata dalla Associazione Scenario. Un momento prezioso, in cui sensibilità diverse si sono incontrate con un obiettivo comune: provare a ricompattarci per il futuro di Milano.

    Non sono qui solo per documentare della mia presenza, né tantomeno per autocelebrarmi. Ma voglio dirvi, per esperienza, quanto sia difficile ricominciare ogni volta da capo.

    Avviare o riavviare progetti politici e civici richiede energia , visione e, soprattutto, tempo . E il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. Non possiamo e non vogliamo sprecarlo.
    Proprio per questo, dobbiamo avere le idee chiare.

    Possiamo continuare all’infinito a elencare le criticità di Milano , le sue contraddizioni, i suoi problemi irrisolti. Oppure possiamo darci un metodo, un’organizzazione e una strategia per ripartire davvero.

    Cinque linee direttrici

    1️⃣ Un fronte unito
    Possiamo anche arrivare da storie diverse, ma se vogliamo costruire qualcosa di concreto, dobbiamo superare divisioni e personalismi. Non servono prime donne o soci di maggioranza, serve un’unica squadra che remi nella stessa direzione.

    2️⃣ Ruoli chiari, struttura solida
    La politica non è un’azienda, ma ogni azienda ha una politica. Un progetto senza struttura non va lontano. Servono ruoli definiti e una gestione efficace delle competenze . L’improvvisazione non basta.

    3️⃣ Un programma snello e incisivo
    Viviamo nell’era della comunicazione veloce. Un programma non può essere un’enciclopedia che nessuno leggerà. Servono quattro punti chiave, semplici ma radicali, che sappiano parlare a tutti e lasciare il segno.

    4️⃣ Una comunicazione strategica
    I grandi partiti hanno risorse e budget enormi , noi no. Ma possiamo essere più agili , creativi ed efficaci . Slogan, hashtag, messaggi chiari e ripetuti fino a diventare parte del linguaggio comune. Dobbiamo saperci raccontare in modo nuovo.

    5️⃣ Finanziare il cambiamento
    Diciamolo senza ipocrisie: senza risorse, non si va da nessuna parte. Serve una strategia di autofinanziamento seria e sostenibile. Se vogliamo costruire qualcosa di concreto, dobbiamo anche trovare gli strumenti economici per sostenerlo.


    Queste sono le basi minime per ripartire. Non basta indignarsi, non basta lamentarsi. Serve un piano , una visione , una volontà collettiva .

    Possono sembrare anche banalità, ma in un’epoca di personalismi e di continue divisioni in spirito contradaiolo , bisogna invece capire che la politica, almeno per come vorrei ancora percepirla io, è come un continuo #viaggio in cui ci si rimette in gioco.

    E per ogni viaggio che si rispetti, ci sono sempre tre cose da tenere bene a mente: la destinazione , l’equipaggiamento e, soprattutto, i compagni di viaggio .

    Riflettiamoci bene, prima di partire.

    (Photo by: Paola Bernabei)

    #Milano2026 #RipartiamoInsieme #PoliticaAttiva #NuovaVisione #FuturoComune
    🚀 PRIMA DI PARTIRE 🔵 Serata di confronto per la Milano che vorremmo 📅 22/02/25 – 📍 CAM Garibaldi, Milano Ieri sera ho avuto l’onore di partecipare, in qualità di ex Consigliere del Comune di Milano, alla serata di confronto pubblico organizzata dalla Associazione Scenario. Un momento prezioso, in cui sensibilità diverse si sono incontrate con un obiettivo comune: provare a ricompattarci per il futuro di Milano. Non sono qui solo per documentare della mia presenza, né tantomeno per autocelebrarmi. Ma voglio dirvi, per esperienza, quanto sia difficile 🔄 ricominciare ogni volta da capo. Avviare o riavviare progetti politici e civici richiede energia ⚡, visione 👀 e, soprattutto, tempo ⏳. E il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. Non possiamo e non vogliamo sprecarlo. Proprio per questo, dobbiamo avere le idee chiare. Possiamo continuare all’infinito a elencare le criticità di Milano 🏙️, le sue contraddizioni, i suoi problemi irrisolti. Oppure possiamo darci un metodo, un’organizzazione e una strategia per ripartire davvero. 🔹 Cinque linee direttrici 1️⃣ Un fronte unito Possiamo anche arrivare da storie diverse, ma se vogliamo costruire qualcosa di concreto, dobbiamo superare divisioni e personalismi. Non servono prime donne 👑 o soci di maggioranza, serve un’unica squadra 🤝 che remi nella stessa direzione. 2️⃣ Ruoli chiari, struttura solida La politica non è un’azienda, ma ogni azienda ha una politica. Un progetto senza struttura non va lontano. Servono ruoli definiti 🎯 e una gestione efficace delle competenze 🏗️. L’improvvisazione non basta. 3️⃣ Un programma snello e incisivo Viviamo nell’era della comunicazione veloce. Un programma non può essere un’enciclopedia 📖 che nessuno leggerà. Servono quattro punti chiave, semplici ma radicali, che sappiano parlare a tutti e lasciare il segno. 4️⃣ Una comunicazione strategica I grandi partiti hanno risorse e budget enormi 💰, noi no. Ma possiamo essere più agili 🏃, creativi 🎨 ed efficaci 🎙️. Slogan, hashtag, messaggi chiari e ripetuti 📣 fino a diventare parte del linguaggio comune. Dobbiamo saperci raccontare in modo nuovo. 5️⃣ Finanziare il cambiamento Diciamolo senza ipocrisie: senza risorse, non si va da nessuna parte. Serve una strategia di autofinanziamento 💶 seria e sostenibile. Se vogliamo costruire qualcosa di concreto, dobbiamo anche trovare gli strumenti economici per sostenerlo. 🔚 Queste sono le basi minime per ripartire. Non basta indignarsi, non basta lamentarsi. Serve un piano 🗺️, una visione 👁️, una volontà collettiva ✊. Possono sembrare anche banalità, ma in un’epoca di personalismi e di continue divisioni in spirito contradaiolo ⚔️, bisogna invece capire che la politica, almeno per come vorrei ancora percepirla io, è come un continuo #viaggio 🛤️ in cui ci si rimette in gioco. E per ogni viaggio che si rispetti, ci sono sempre tre cose da tenere bene a mente: la destinazione 📍, l’equipaggiamento 🎒 e, soprattutto, i compagni di viaggio 🧑‍🤝‍🧑. Riflettiamoci bene, prima di partire. (Photo by: Paola Bernabei) 🔹 #Milano2026 #RipartiamoInsieme #PoliticaAttiva #NuovaVisione #FuturoComune
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  • GRIDO di ALLARME CHE NON POSSIAMO IGNORARE!
    MASSIMA DIFFUSIONE!
    I cosiddetti „vaccini“ a mRNA contro il Covid-19 raggiungono entro 1 ora dall‘iniezione alla gestante il feto, perché passano senza problemi la barriera placentare, si accumula negli organi del feto, produce la proteina spike (una tossina) e rimane nel feto
    Uno studio di un rinomato gruppo di scienziati già peer-reviewed dimostra che
    le peggiori preoccupazioni si stanno rivelando essere fondati.

    sciencedirect.com/science/articl…

    Dal 2021 vengono uccisi e lesi persino i nascituri: questo è il triste colmo della strage che continua, dato che ancora oggi la cosiddetta „vaccinazione“-Covid-19 viene raccomandata alle donne incinte dal Ministero della Salute e dalle ASL.
    Una mia mozione che ho presentato in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per far sospendere subito la raccomandazione, da parte dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, dell‘inoculo di queste pericolosissime ed inutili sostanze sperimentali, in particolare alle donne incinte, è stata bocciata il 15 gennaio 2025 da una larga maggioranza!

    Rif.
    https://www.renate-holzeisen.eu/it/i-membri-del-consiglio-della-provincia-autonoma-di-bolzano-dei-partiti-del-governo-svp-freiheitliche-lega-fratelli-ditalia-galateo-la-civica-e-dei-partiti-di-opposizione-team-k-verdi-e-pd-v/?amp=1

    La politica a livello nazionale, locale e eurounitario continua ad operare in modo criminale!
    Ripeto: questo è una strage che ormai continua dà più di 4 anni!
    Siamo in una vera emergenza di protezione civile!
    Chiedo alla Presidente Meloni di voler prendere con la massima urgenza le necessarie misure, visto che abbiamo un Ministro alla (Non-)Salute!
    @GiorgiaMeloni

    Source:
    https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2162253125000435
    GRIDO di ALLARME CHE NON POSSIAMO IGNORARE! MASSIMA DIFFUSIONE! ‼️I cosiddetti „vaccini“ a mRNA contro il Covid-19 raggiungono entro 1 ora dall‘iniezione alla gestante il feto, perché passano senza problemi la barriera placentare, si accumula negli organi del feto, produce la proteina spike (una tossina) e rimane nel feto‼️ Uno studio di un rinomato gruppo di scienziati già peer-reviewed dimostra che le peggiori preoccupazioni si stanno rivelando essere fondati. 👇👇👇 sciencedirect.com/science/articl… Dal 2021 vengono uccisi e lesi persino i nascituri: questo è il triste colmo della strage che continua, dato che ancora oggi la cosiddetta „vaccinazione“-Covid-19 viene raccomandata alle donne incinte dal Ministero della Salute e dalle ASL. Una mia mozione che ho presentato in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per far sospendere subito la raccomandazione, da parte dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, dell‘inoculo di queste pericolosissime ed inutili sostanze sperimentali, in particolare alle donne incinte, è stata bocciata il 15 gennaio 2025 da una larga maggioranza! 👇👇👇 Rif. https://www.renate-holzeisen.eu/it/i-membri-del-consiglio-della-provincia-autonoma-di-bolzano-dei-partiti-del-governo-svp-freiheitliche-lega-fratelli-ditalia-galateo-la-civica-e-dei-partiti-di-opposizione-team-k-verdi-e-pd-v/?amp=1 La politica a livello nazionale, locale e eurounitario continua ad operare in modo criminale! Ripeto: questo è una strage che ormai continua dà più di 4 anni! Siamo in una vera emergenza di protezione civile! Chiedo alla Presidente Meloni di voler prendere con la massima urgenza le necessarie misure, visto che abbiamo un Ministro alla (Non-)Salute! @GiorgiaMeloni Source: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2162253125000435
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  • L'OMS, guidata da un (dicono ex) terrorista marxista, è a tutti gli effetti un'organizzazione terroristica, nata con l'obiettivo di spargere il terrore su inesistenti virus e epidemie.

    Finanziata dalla maggioranza dei governi mondiali, soprattutto USA (che con Trump sembra cancellerà i fondi) Germania, UK e Unione Europea, oltre che direttamente da Bill Gates ed indirettamente da Bill Gates con la fondazione Gavi, l'OMS sparge disinformazione su false pandemie, negate dai governi, per terrorizzare il mondo con i cosiddetti virus e promuovere l'uso dei vaccini, quelli sì dei veri e proprio agenti di depopolazione.
    L'OMS, guidata da un (dicono ex) terrorista marxista, è a tutti gli effetti un'organizzazione terroristica, nata con l'obiettivo di spargere il terrore su inesistenti virus e epidemie. Finanziata dalla maggioranza dei governi mondiali, soprattutto USA (che con Trump sembra cancellerà i fondi) Germania, UK e Unione Europea, oltre che direttamente da Bill Gates ed indirettamente da Bill Gates con la fondazione Gavi, l'OMS sparge disinformazione su false pandemie, negate dai governi, per terrorizzare il mondo con i cosiddetti virus e promuovere l'uso dei vaccini, quelli sì dei veri e proprio agenti di depopolazione.
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  • CARI AMICI, LE TRASMISSIONI SUL GRUPPO MEDIASET CONTINUANO SULLA QUESTIONE DEL TRASFERIMENTO DI OSAMA ALMASRI, IN LIBIA, LO SCORSO 21 GENNAIO, CON AEREO DEI SERVIZI SEGRETI ITALIANO, IL FALCON 900, CON PROVVEDIMENTO DEL PESSIMO GOVERNO DELLA MELONA. PER QUANTO RIGUARDA LA POLITICA INTERNA, NESSUNA NOVITA' !!!! SE AGLI ITALANI, CONTINUA A PIACERE QUESTO GOVERNO, VUOL DIRE CHE LA MAGGIORANZA DELL'80 %, HA PERSO IL BEN DELL'INTELLETTO !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
    CARI AMICI, LE TRASMISSIONI SUL GRUPPO MEDIASET CONTINUANO SULLA QUESTIONE DEL TRASFERIMENTO DI OSAMA ALMASRI, IN LIBIA, LO SCORSO 21 GENNAIO, CON AEREO DEI SERVIZI SEGRETI ITALIANO, IL FALCON 900, CON PROVVEDIMENTO DEL PESSIMO GOVERNO DELLA MELONA. PER QUANTO RIGUARDA LA POLITICA INTERNA, NESSUNA NOVITA' !!!! SE AGLI ITALANI, CONTINUA A PIACERE QUESTO GOVERNO, VUOL DIRE CHE LA MAGGIORANZA DELL'80 %, HA PERSO IL BEN DELL'INTELLETTO !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
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  • I da @boris_rozhin
    L'Era delle Operazioni Militari Speciali

    1. Perché Trump sta minacciando di impossessarsi della Groenlandia dalla Danimarca, del Canale di Panama dal Panama e semplicemente di annettere il Canada?

    2. Perché Aliyev sta minacciando di eliminare il "fascismo armeno" insieme all'Armenia e in qualche modo di ricavare un corridoio per Nakhchivan?

    3. Perché Erdogan sta minacciando di condurre la sua stessa "Operazione Speciale Wahabita" in Siria contro i curdi?

    4. Perché Israele sta primitivamente occupando i territori siriani incustoditi nel sud-ovest della Siria e sta continuando il genocidio nella Striscia di Gaza online?

    5. Perché gli Emirati Arabi Uniti stanno di fatto annettendo l'isola yemenita di Socotra e stanno perseguendo una politica volta alla frammentazione dello Yemen?

    Perché il diritto internazionale è morto e ora i confini dei paesi sono assicurati unicamente e esclusivamente dalla forza. Pertanto, i forti prenderanno dai deboli ciò che possono prendere. L'ONU nel suo complesso e il Consiglio di Sicurezza dell'ONU in particolare, così come la stragrande maggioranza delle istituzioni internazionali, sono completamente o parzialmente incapacitati. Ciò è stato causato dai processi di disgregazione della Jugoslavia e dal precedente del Kosovo, che hanno aperto il vaso di Pandora, ora ampiamente aperto dopo l'introduzione attiva del cosiddetto "ordine basato su regole" nella politica attuale.

    Ciò ha accelerato la crescita della consapevolezza che le regole comunemente utilizzate e obbligatorie per tutti semplicemente non esistono. E se non ci sono regole, allora i rapporti tra i paesi sono sempre più determinati dalla capacità di prendere "qualcosa di qualcun altro" e dalla capacità di mantenere "il proprio". Questa è la conclusione naturale dell'ordine mondiale tardo-washingtoniano e della "leadership americana responsabile".

    Pertanto, negli anni a venire, il mondo familiare in termini di confini territoriali e sfere di influenza cambierà. L'OMS in Ucraina è uno dei processi importanti di cambiamento dell'ordine mondiale, ma non è l'unico.

    Un coraggioso nuovo mondo in cui i rapporti tra paesi e popoli saranno nuovamente (almeno in parte) determinati dalle norme del diritto internazionale arriverà solo dopo la serie imminente di guerre e conflitti locali, che saranno accompagnati da cambiamenti nei confini statali. Sulla base dei risultati di questi dolorosi processi, si formerà un nuovo ordine mondiale, in cui nuovi accordi consolideranno i cambiamenti che osserveremo. Il vecchio globalismo neoliberista è crollato e il capitalismo nello stadio dell'imperialismo non può offrire all'umanità altro che una serie di guerre e la redistribuzione di mercati e sfere di influenza.

    Il compito della Russia in questi processi è sopravvivere e prosperare, anche territorialmente, il che dovrebbe essere facilitato principalmente dal raggiungimento degli obiettivi dell'OMS, che determineranno il posto della Russia nel coraggioso nuovo mondo multipolare. Msg originale

    OMS=Operazione Militare Speciale
    I da @boris_rozhin L'Era delle Operazioni Militari Speciali 1. Perché Trump sta minacciando di impossessarsi della Groenlandia dalla Danimarca, del Canale di Panama dal Panama e semplicemente di annettere il Canada? 2. Perché Aliyev sta minacciando di eliminare il "fascismo armeno" insieme all'Armenia e in qualche modo di ricavare un corridoio per Nakhchivan? 3. Perché Erdogan sta minacciando di condurre la sua stessa "Operazione Speciale Wahabita" in Siria contro i curdi? 4. Perché Israele sta primitivamente occupando i territori siriani incustoditi nel sud-ovest della Siria e sta continuando il genocidio nella Striscia di Gaza online? 5. Perché gli Emirati Arabi Uniti stanno di fatto annettendo l'isola yemenita di Socotra e stanno perseguendo una politica volta alla frammentazione dello Yemen? Perché il diritto internazionale è morto e ora i confini dei paesi sono assicurati unicamente e esclusivamente dalla forza. Pertanto, i forti prenderanno dai deboli ciò che possono prendere. L'ONU nel suo complesso e il Consiglio di Sicurezza dell'ONU in particolare, così come la stragrande maggioranza delle istituzioni internazionali, sono completamente o parzialmente incapacitati. Ciò è stato causato dai processi di disgregazione della Jugoslavia e dal precedente del Kosovo, che hanno aperto il vaso di Pandora, ora ampiamente aperto dopo l'introduzione attiva del cosiddetto "ordine basato su regole" nella politica attuale. Ciò ha accelerato la crescita della consapevolezza che le regole comunemente utilizzate e obbligatorie per tutti semplicemente non esistono. E se non ci sono regole, allora i rapporti tra i paesi sono sempre più determinati dalla capacità di prendere "qualcosa di qualcun altro" e dalla capacità di mantenere "il proprio". Questa è la conclusione naturale dell'ordine mondiale tardo-washingtoniano e della "leadership americana responsabile". Pertanto, negli anni a venire, il mondo familiare in termini di confini territoriali e sfere di influenza cambierà. L'OMS in Ucraina è uno dei processi importanti di cambiamento dell'ordine mondiale, ma non è l'unico. Un coraggioso nuovo mondo in cui i rapporti tra paesi e popoli saranno nuovamente (almeno in parte) determinati dalle norme del diritto internazionale arriverà solo dopo la serie imminente di guerre e conflitti locali, che saranno accompagnati da cambiamenti nei confini statali. Sulla base dei risultati di questi dolorosi processi, si formerà un nuovo ordine mondiale, in cui nuovi accordi consolideranno i cambiamenti che osserveremo. Il vecchio globalismo neoliberista è crollato e il capitalismo nello stadio dell'imperialismo non può offrire all'umanità altro che una serie di guerre e la redistribuzione di mercati e sfere di influenza. Il compito della Russia in questi processi è sopravvivere e prosperare, anche territorialmente, il che dovrebbe essere facilitato principalmente dal raggiungimento degli obiettivi dell'OMS, che determineranno il posto della Russia nel coraggioso nuovo mondo multipolare. Msg originale OMS=Operazione Militare Speciale
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  • L‘Unione Europea da tanto tempo si è completamente allontanata dai nobili principi consacrati p.e. nella Carta dei Diritti e delle Libertà Fondamentali dell‘UE, come quello della „Buona Amministrazione“ e, dunque „Trasparenza e Legalità“ nell‘operato dei suoi organi.

    https://t.co/41jjLj4kGC

    Sotto la presidenza delle Ursula von der Lügen (in tedesco Lüge=bugia) la Commissione Europea è entrata in una fase di totale deriva antidemocratica.
    Il fatto che la von der Leyen (alias von der Lügen) con l’appoggio degli altri membri della Commissione e la maggioranza dei parlamentari europei (!!!) - non bisogna dimenticare questo „particolare“ fondamentale - si possa permettere di non rendere pubblici documenti e accordi fondamentali, alla cui conoscenza ogni cittadino UE ha un chiaro Diritto Fondamentale (art. 42 Carta UE), la dice lunga sullo stato di fatto autoritario, antidemocratico e profondamente illegale in cui si trova l‘Unione Europea.
    Ci sono giuristi di alto livello, come l‘ex giudice alla Corte Costituzionale dell’Ungheria Bela Pokol, che da tempo osservano con grande preoccupazione questa deriva che Bela Pokol definisce „sovietizzazione dell‘Unione Europea“

    https://drive.google.com/file/d/1JNsaldSH7_DsfnGbm2POVjvjQCsgJwoG/view?usp=drivesdk

    Il fatto che l‘Ombudsman (il mediatore europeo istituzionale dell‘UE) termini la sua funzione, spiegando che di fatto la Commissione Europea e, dunque, i Commissari non eletti dal popolo agiscono in totale difetto di trasparenza e, dunque di arroganza di potere antidemocratico, null‘altro è che la dichiarazione di fallimento totale dell‘Unione Europea, che in questi ultimi anni oltre a diventare il driver di una guerra che mai era quella di noi cittadini UE, è diventata la sede secondaria dell’OMS. E con ciò l’UE è diventata la „longa manus“ del clan criminale che ha ridotto noi cittadini a cavia e a giocatolo di un gruppo di perversi, che in nome della „salute“ feriscono, uccidono e riducono le popolazioni dei territori con governanti che, vendendo la propria anima, hanno consegnato la propria popolazione a nudi e crudi assassini.
    ‼️L‘Unione Europea da tanto tempo si è completamente allontanata dai nobili principi consacrati p.e. nella Carta dei Diritti e delle Libertà Fondamentali dell‘UE, come quello della „Buona Amministrazione“ e, dunque „Trasparenza e Legalità“ nell‘operato dei suoi organi. 👇👇👇 https://t.co/41jjLj4kGC Sotto la presidenza delle Ursula von der Lügen (in tedesco Lüge=bugia) la Commissione Europea è entrata in una fase di totale deriva antidemocratica. Il fatto che la von der Leyen (alias von der Lügen) con l’appoggio degli altri membri della Commissione e la maggioranza dei parlamentari europei (!!!) - non bisogna dimenticare questo „particolare“ fondamentale - si possa permettere di non rendere pubblici documenti e accordi fondamentali, alla cui conoscenza ogni cittadino UE ha un chiaro Diritto Fondamentale (art. 42 Carta UE), la dice lunga sullo stato di fatto autoritario, antidemocratico e profondamente illegale in cui si trova l‘Unione Europea. Ci sono giuristi di alto livello, come l‘ex giudice alla Corte Costituzionale dell’Ungheria Bela Pokol, che da tempo osservano con grande preoccupazione questa deriva che Bela Pokol definisce „sovietizzazione dell‘Unione Europea“ 👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/1JNsaldSH7_DsfnGbm2POVjvjQCsgJwoG/view?usp=drivesdk Il fatto che l‘Ombudsman (il mediatore europeo istituzionale dell‘UE) termini la sua funzione, spiegando che di fatto la Commissione Europea e, dunque, i Commissari non eletti dal popolo agiscono in totale difetto di trasparenza e, dunque di arroganza di potere antidemocratico, null‘altro è che la dichiarazione di fallimento totale dell‘Unione Europea, che in questi ultimi anni oltre a diventare il driver di una guerra che mai era quella di noi cittadini UE, è diventata la sede secondaria dell’OMS. E con ciò l’UE è diventata la „longa manus“ del clan criminale che ha ridotto noi cittadini a cavia e a giocatolo di un gruppo di perversi, che in nome della „salute“ feriscono, uccidono e riducono le popolazioni dei territori con governanti che, vendendo la propria anima, hanno consegnato la propria popolazione a nudi e crudi assassini.
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  • IL 5G? NON SOLO ANTENNE, ESISTONO ANCHE LE "SMALL CELLS".
    FAI ATTENZIONE!!!
    Non esistono solo le antenne 5G, quelle mega strutture che superano i 30/35 metri e che presto svetteranno imperiose sulle città, sulle colline e nei terreni di mezza Italia, ma a corredo di questi obbrobri estetici si affiancano anche le cosiddette "Small Cells".

    🤷🏻‍♂ Ma cosa sono le "Small Cells"?

    La tecnologia 5G prevede che per diffondere il segnale attraverso le onde millimetriche venga utilizzato il sistema di "Beamforming", che non sono altro che dei fasci direzionali di Wi-Fi sparati dalle antenne che, contrariamente a quando succedeva per il 3G e 4G che emanavano il segnale a raggiera, puntano e raggiungono singolarmente ogni device connesso alla rete.
    Questo sistema però ha una pecca fondamentale, perchè, qualora questi fasci incontrassero degli ostacoli come case, alberi ecc., potrebbero non arrivare in modo ottimale ai device e disperdersi.
    Ed ecco che qui scendono in campo le "Small Cells", che altro non sono che dei "mini-ripetitori" che vengono posizionati spesso sui pali o sui lampioni e che ha no il compito di compiere una triangolazione del fascio di comunicazione, deviandolo verso lo smartphone o qualsiasi altro device collegato alla rete.

    Queste "Small Cells" (piccole Celle) quindi saranno disseminate in tutte le città, solo a Milano per esempio è prevista la riconversione di circa 1000 lampioni in modo che abbiano la duplice funzione di illuminare le strade, ma anche di emanare il segnale sparato dalle antenne 5G.

    Così, mentre tutta l'attenzione viene spostata esclusivamente sulle antenne alte 35 metri e che sono ben visibili a tutti i cittadini, queste mini antenne verranno installate in modo capillare senza che la maggioranza conosca la loro funzine.

    Il 5G permetterà "l'internet delle cose" e darà inizio all'era in cui tutti gli oggetti che potranno essere collegati alla rete saranno messi in connessione fra di loro: quindi non solo smartphone, smartwach e tablet, ma anche automobili, elettrodomestici, mezzi pubblici, mezzi da lavoro e migliaia di altri dispositivi che entreranno direttamente dentro il sistema.

    Per riuscire ad ottenere tutto questo dovremo quindi essere intrappolati all'interno di una mega rete da pesca, in cui saremo investiti in ogni momento da una serie infinita di fasci di energia che colpirà inevitabilmente il nostro corpo, per questo, quando si affronta la tematica del 5G è necessario tenere conto anche di come possa funzionare questa tecnologia, non fossilizzandosi esclusivamente sulle mega antenne che svettano imponenti sulle nostre teste, l'occhio va rivolto anche a queste cosidette "Small Cells".

    https://t.me/STOP5GLASPEZIA

    Stop5G La Spezia
    IL 5G? NON SOLO ANTENNE, ESISTONO ANCHE LE "SMALL CELLS". ⚠️ FAI ATTENZIONE!!! Non esistono solo le antenne 5G, quelle mega strutture che superano i 30/35 metri e che presto svetteranno imperiose sulle città, sulle colline e nei terreni di mezza Italia, ma a corredo di questi obbrobri estetici si affiancano anche le cosiddette "Small Cells". 🤷🏻‍♂ Ma cosa sono le "Small Cells"? La tecnologia 5G prevede che per diffondere il segnale attraverso le onde millimetriche venga utilizzato il sistema di "Beamforming", che non sono altro che dei fasci direzionali di Wi-Fi sparati dalle antenne che, contrariamente a quando succedeva per il 3G e 4G che emanavano il segnale a raggiera, puntano e raggiungono singolarmente ogni device connesso alla rete. Questo sistema però ha una pecca fondamentale, perchè, qualora questi fasci incontrassero degli ostacoli come case, alberi ecc., potrebbero non arrivare in modo ottimale ai device e disperdersi. Ed ecco che qui scendono in campo le "Small Cells", che altro non sono che dei "mini-ripetitori" che vengono posizionati spesso sui pali o sui lampioni e che ha no il compito di compiere una triangolazione del fascio di comunicazione, deviandolo verso lo smartphone o qualsiasi altro device collegato alla rete. Queste "Small Cells" (piccole Celle) quindi saranno disseminate in tutte le città, solo a Milano per esempio è prevista la riconversione di circa 1000 lampioni in modo che abbiano la duplice funzione di illuminare le strade, ma anche di emanare il segnale sparato dalle antenne 5G. Così, mentre tutta l'attenzione viene spostata esclusivamente sulle antenne alte 35 metri e che sono ben visibili a tutti i cittadini, queste mini antenne verranno installate in modo capillare senza che la maggioranza conosca la loro funzine. Il 5G permetterà "l'internet delle cose" e darà inizio all'era in cui tutti gli oggetti che potranno essere collegati alla rete saranno messi in connessione fra di loro: quindi non solo smartphone, smartwach e tablet, ma anche automobili, elettrodomestici, mezzi pubblici, mezzi da lavoro e migliaia di altri dispositivi che entreranno direttamente dentro il sistema. Per riuscire ad ottenere tutto questo dovremo quindi essere intrappolati all'interno di una mega rete da pesca, in cui saremo investiti in ogni momento da una serie infinita di fasci di energia che colpirà inevitabilmente il nostro corpo, per questo, quando si affronta la tematica del 5G è necessario tenere conto anche di come possa funzionare questa tecnologia, non fossilizzandosi esclusivamente sulle mega antenne che svettano imponenti sulle nostre teste, l'occhio va rivolto anche a queste cosidette "Small Cells". https://t.me/STOP5GLASPEZIA Stop5G La Spezia
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    STOP5GLASPEZIA official
    Canale informativo nato a La Spezia per le iniziative contro il 5g e l'Agenda 2030, nuovo punto di riferimento nazionale per l'unione di tutti i gruppi d'Italia
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