• Petizione Internazionale: "Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen"

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”.

    Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati.

    La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione.

    Firma e condividi la petzione! Grazie!

    https://www.firmiamo.it/IT/firma-la-petizione/petizione-internazionale-per-la-pace-in-europa-no-ai800-miliardi-di-armamenti-di-von-der-leyen-60700

    Se non l'hai già fatto iscriviti a www.scenario.press - libera espressione - il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
    Petizione Internazionale: "Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen" Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Firma e condividi la petzione! Grazie! https://www.firmiamo.it/IT/firma-la-petizione/petizione-internazionale-per-la-pace-in-europa-no-ai800-miliardi-di-armamenti-di-von-der-leyen-60700 Se non l'hai già fatto iscriviti a www.scenario.press - libera espressione - il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
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  • Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche.
    Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati.

    Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%.
    Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare.

    Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate.

    Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà.

    https://www.change.org/for_peace_in_europe

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  • Petizione: Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà.

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    English

    Petition: For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments

    We, European citizens, strongly oppose the recent statements by European Commission President Ursula von der Leyen, who on March 4, 2025, unveiled an €800 billion “ReArm Europe” plan to bolster Europe’s defenses. This came hours after U.S. President Donald Trump suspended military aid to Ukraine, escalating transatlantic tensions. The Russia-Ukraine war, ongoing since February 24, 2022, has caused immense tragedy: the UN reports over 10,500 civilian deaths by February 2025, while Ukraine estimates over 100,000 soldiers killed and Russia acknowledges 50,000 losses, with true figures likely higher. Cities like Mariupol and Bakhmut lie in ruins, and millions are displaced. Most Europeans, as shown by a 2024 Eurobarometer survey, want peace—68% oppose further military escalation and support negotiations. Instead of pouring €150 billion in loans into drones and missiles, as Von der Leyen proposes, we demand investment in diplomacy and rebuilding. Over the past three years, gas and energy costs have soared: Eurostat data shows household gas prices rose from €7.8/100 kWh in 2021 to €11.9/100 kWh in 2023 (+52%), and electricity from €23.5/100 kWh to €28.9/100 kWh (+23%); EU inflation spiked from 2.55% in 2021 to 9.32% in 2022, then eased to 6.3% in 2023, still far above the ECB’s 2% target. These rises burden households and industries, making further militarization untenable. The EU summit on March 6, 2025, in Brussels must not greenlight militarization but reflect the public’s will. We reject an arms race that could drag us toward a third world war and urge leaders to end hostilities, redirecting funds to a tangible vision of peace: we demand funds to rebuild cities like Mariupol and Bakhmut, completely razed to the ground, rather than funding new conflicts, resources to financially compensate the families of war victims and to provide medical and rehabilitative care to the hundreds of thousands of wounded, instead of investing in weapons, and programs to assist the resettlement of displaced families. Sign to say no to war and yes to a Europe of dialogue and solidarity.

    SIGN and SHARE. WE ARE THE VAST MAJORITY of EUROPEAN and WORLD CITIZENS. LET'S SHOW OUR STRENGTH. THANK YOU ALL!

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    Petizione: Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà. FIRMA e CONDIVIDI. SIAMO LA GRANDE MAGGIORANZA dei CITTADINI EUROPEI e MONDIALI. DIMOSTRIAMO LA NOSTRA FORZA. GRAZIE a TUTTI! English Petition: For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments We, European citizens, strongly oppose the recent statements by European Commission President Ursula von der Leyen, who on March 4, 2025, unveiled an €800 billion “ReArm Europe” plan to bolster Europe’s defenses. This came hours after U.S. President Donald Trump suspended military aid to Ukraine, escalating transatlantic tensions. The Russia-Ukraine war, ongoing since February 24, 2022, has caused immense tragedy: the UN reports over 10,500 civilian deaths by February 2025, while Ukraine estimates over 100,000 soldiers killed and Russia acknowledges 50,000 losses, with true figures likely higher. Cities like Mariupol and Bakhmut lie in ruins, and millions are displaced. Most Europeans, as shown by a 2024 Eurobarometer survey, want peace—68% oppose further military escalation and support negotiations. Instead of pouring €150 billion in loans into drones and missiles, as Von der Leyen proposes, we demand investment in diplomacy and rebuilding. Over the past three years, gas and energy costs have soared: Eurostat data shows household gas prices rose from €7.8/100 kWh in 2021 to €11.9/100 kWh in 2023 (+52%), and electricity from €23.5/100 kWh to €28.9/100 kWh (+23%); EU inflation spiked from 2.55% in 2021 to 9.32% in 2022, then eased to 6.3% in 2023, still far above the ECB’s 2% target. These rises burden households and industries, making further militarization untenable. The EU summit on March 6, 2025, in Brussels must not greenlight militarization but reflect the public’s will. We reject an arms race that could drag us toward a third world war and urge leaders to end hostilities, redirecting funds to a tangible vision of peace: we demand funds to rebuild cities like Mariupol and Bakhmut, completely razed to the ground, rather than funding new conflicts, resources to financially compensate the families of war victims and to provide medical and rehabilitative care to the hundreds of thousands of wounded, instead of investing in weapons, and programs to assist the resettlement of displaced families. Sign to say no to war and yes to a Europe of dialogue and solidarity. SIGN and SHARE. WE ARE THE VAST MAJORITY of EUROPEAN and WORLD CITIZENS. LET'S SHOW OUR STRENGTH. THANK YOU ALL! https://www.change.org/for_peace_in_europe
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  • Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - terza e ultima parte
    Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi.

    Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - Cosa vogliono fare in Italia? Il pericolo del Biolab di Pesaro - Come possiamo fermarli il 1° Maggio?
    "Occorre che tutti noi 'alziamo il culo' ed andiamo a Pesaro il 1° maggio a manifestare."
    Nel nuovo libro di Franco Fracassi, una panoramica della situazione dei biolaboratori militari sparsi ormai in tutto il mondo. Le armi del futuro sono quelle biologiche. Poteri trasversali e interessi nazionali. Incidenti identici a Wuhan e Harbib alle origini della pandemia. Per il Pentagono virus e vaccini sono ambedue delle armi.

    https://rumble.com/v2ftjuo-franco-fracassi-a-tutto-campo-su-biolab-e-the-italy-project-terza-parte.html?mref=zns5u&mc=uqu8z

    #biolab
    #theitalyproject
    #Fracassi
    #FrancoFracassi
    #GuerrainUcraina
    #Storiaeversioneatlantica
    #FracassiGiornalista
    #LeragionidellaguerrainUcraina
    #Donbass
    #Mariupol
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    Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - terza e ultima parte Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi. Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - Cosa vogliono fare in Italia? Il pericolo del Biolab di Pesaro - Come possiamo fermarli il 1° Maggio? "Occorre che tutti noi 'alziamo il culo' ed andiamo a Pesaro il 1° maggio a manifestare." Nel nuovo libro di Franco Fracassi, una panoramica della situazione dei biolaboratori militari sparsi ormai in tutto il mondo. Le armi del futuro sono quelle biologiche. Poteri trasversali e interessi nazionali. Incidenti identici a Wuhan e Harbib alle origini della pandemia. Per il Pentagono virus e vaccini sono ambedue delle armi. https://rumble.com/v2ftjuo-franco-fracassi-a-tutto-campo-su-biolab-e-the-italy-project-terza-parte.html?mref=zns5u&mc=uqu8z #biolab #theitalyproject #Fracassi #FrancoFracassi #GuerrainUcraina #Storiaeversioneatlantica #FracassiGiornalista #LeragionidellaguerrainUcraina #Donbass #Mariupol #gainoffunction
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  • Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - seconda parte
    Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi.

    Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - Cosa vogliono fare in Italia? Il pericolo del Biolab di Pesaro - Come possiamo fermarli il 1° Maggio?
    "Occorre che tutti noi 'alziamo il culo' ed andiamo a Pesaro il 1° maggio a manifestare."
    Nel nuovo libro di Franco Fracassi, una panoramica della situazione dei biolaboratori militari sparsi ormai in tutto il mondo. Le armi del futuro sono quelle biologiche. Poteri trasversali e interessi nazionali. Incidenti identici a Wuhan e Harbib alle origini della pandemia. Per il Pentagono virus e vaccini sono ambedue delle armi.

    https://rumble.com/v2ftnwi-franco-fracassi-a-tutto-campo-su-biolab-e-the-italy-project-seconda-parte.html?mref=zns5u&mc=uqu8z

    #biolab
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    Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - seconda parte Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi. Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - Cosa vogliono fare in Italia? Il pericolo del Biolab di Pesaro - Come possiamo fermarli il 1° Maggio? "Occorre che tutti noi 'alziamo il culo' ed andiamo a Pesaro il 1° maggio a manifestare." Nel nuovo libro di Franco Fracassi, una panoramica della situazione dei biolaboratori militari sparsi ormai in tutto il mondo. Le armi del futuro sono quelle biologiche. Poteri trasversali e interessi nazionali. Incidenti identici a Wuhan e Harbib alle origini della pandemia. Per il Pentagono virus e vaccini sono ambedue delle armi. https://rumble.com/v2ftnwi-franco-fracassi-a-tutto-campo-su-biolab-e-the-italy-project-seconda-parte.html?mref=zns5u&mc=uqu8z #biolab #theitalyproject #Fracassi #FrancoFracassi #GuerrainUcraina #Storiaeversioneatlantica #FracassiGiornalista #LeragionidellaguerrainUcraina #Donbass #Mariupol #gainoffunction
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  • Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - prima parte
    Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi.

    Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - Cosa vogliono fare in Italia? Il pericolo del Biolab di Pesaro - Come possiamo fermarli il 1° Maggio?
    "Occorre che tutti noi 'alziamo il culo' ed andiamo a Pesaro il 1° maggio a manifestare."
    Nel nuovo libro di Franco Fracassi, una panoramica della situazione dei biolaboratori militari sparsi ormai in tutto il mondo. Le armi del futuro sono quelle biologiche. Poteri trasversali e interessi nazionali. Incidenti identici a Wuhan e Harbib alle origini della pandemia. Per il Pentagono virus e vaccini sono ambedue delle armi.

    https://rumble.com/v2ftjrw-franco-fracassi-a-tutto-campo-su-biolab-e-the-italy-project-prima-parte.html?mref=zns5u&mc=uqu8z


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  • Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - prima parte
    Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi.

    Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - Cosa vogliono fare in Italia? Il pericolo del Biolab di Pesaro - Come possiamo fermarli il 1° Maggio?
    "Occorre che tutti noi 'alziamo il culo' ed andiamo a Pesaro il 1° maggio a manifestare."
    Nel nuovo libro di Franco Fracassi, una panoramica della situazione dei biolaboratori militari sparsi ormai in tutto il mondo. Le armi del futuro sono quelle biologiche. Poteri trasversali e interessi nazionali. Incidenti identici a Wuhan e Harbib alle origini della pandemia. Per il Pentagono virus e vaccini sono ambedue delle armi.

    https://rumble.com/v2ftjrw-franco-fracassi-a-tutto-campo-su-biolab-e-the-italy-project-prima-parte.html?mref=zns5u&mc=uqu8z


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    Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - prima parte Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi. Franco Fracassi: a tutto campo su Biolab e The Italy Project - Cosa vogliono fare in Italia? Il pericolo del Biolab di Pesaro - Come possiamo fermarli il 1° Maggio? "Occorre che tutti noi 'alziamo il culo' ed andiamo a Pesaro il 1° maggio a manifestare." Nel nuovo libro di Franco Fracassi, una panoramica della situazione dei biolaboratori militari sparsi ormai in tutto il mondo. Le armi del futuro sono quelle biologiche. Poteri trasversali e interessi nazionali. Incidenti identici a Wuhan e Harbib alle origini della pandemia. Per il Pentagono virus e vaccini sono ambedue delle armi. https://rumble.com/v2ftjrw-franco-fracassi-a-tutto-campo-su-biolab-e-the-italy-project-prima-parte.html?mref=zns5u&mc=uqu8z #biolab #theitalyproject #Fracassi #FrancoFracassi #GuerrainUcraina #Biolab #TheItalyProject# #Storiaeversioneatlantica #FracassiGiornalista #LeragionidellaguerrainUcraina #Donbass #Mariupol #gainoffunction
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  • Francesco Cappello: a tutto campo sui rigassificatori di Piombino, Livorno e Brindisi e guerra tra Russia e Ucraina - seconda parte
    Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi

    "...Sappiamo che la guerra contro il nazi-fascismo non l'hanno vinta gli Stati Uniti. La lotta al nazi-fascismo l'hanno fatta l'Unione Sovietica e dall'altra part del mondo la Cina.
    In tutti e due i casi hanno avuto, nel caso della Russia ci sono diverse stime, 25, 26 milioni di morti, in gran parte civili. Dall'altra parte del mondo di più. Cina contro il Giappone. Però Benigni ci ha fatto vedere che sono stati gli alleati, che quando sono arrivati in Italia hanno bombardato le nostre città, ricordiamocelo. Io per tanto tempo ho vissuto a Pisa e passeggiano per Pisa ancora vedete i segni dell'arrivo degli alleati, che come primo atto hanno riempito la penisola di basi militari. Vorrei parlarvi di Aviano e Ghedi, ma lo sapete, sapete che il nostro nella situazione in cui siamo è un paese oggetto di ritorsione nucleare. L'altro ieri ho fatto vedere la simulazione che ha fatto l'università di Princeton, la simulazione della guerra nucleare. (https://youtu.be/9rXXMDGhjUs)
    Sapete dove l'hanno situata? In Europa. Si vede che se parte, parte in Europa, nella simulazione che hanno fatto loro, questi americani di Princeton, beh si vede che i primi sono stati i Russi e la risposta è immediata.
    Guardate nelle primissime ore ci sono, nella simulazione, ma sono simulazioni fatte da ricercatori scientifici, che sanno tutto, sanno dove sono gli armamenti nucleari e così via. Beh, nelle prime ore ci sono 90 milioni di vittime, le prime due o tre ore.
    La guerra rimane confinata in Europa? No, immediatamente partono da una parte e dall'altra missili con testate atomiche a gittata intercontinentale..."

    https://rumble.com/v2ftcj2-francesco-cappello-a-tutto-campo-sulla-guerra-tra-russia-e-ucraina-seconda-.html?mref=zns5u&mc=uqu8z

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    Francesco Cappello: a tutto campo sui rigassificatori di Piombino, Livorno e Brindisi e guerra tra Russia e Ucraina - seconda parte Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi "...Sappiamo che la guerra contro il nazi-fascismo non l'hanno vinta gli Stati Uniti. La lotta al nazi-fascismo l'hanno fatta l'Unione Sovietica e dall'altra part del mondo la Cina. In tutti e due i casi hanno avuto, nel caso della Russia ci sono diverse stime, 25, 26 milioni di morti, in gran parte civili. Dall'altra parte del mondo di più. Cina contro il Giappone. Però Benigni ci ha fatto vedere che sono stati gli alleati, che quando sono arrivati in Italia hanno bombardato le nostre città, ricordiamocelo. Io per tanto tempo ho vissuto a Pisa e passeggiano per Pisa ancora vedete i segni dell'arrivo degli alleati, che come primo atto hanno riempito la penisola di basi militari. Vorrei parlarvi di Aviano e Ghedi, ma lo sapete, sapete che il nostro nella situazione in cui siamo è un paese oggetto di ritorsione nucleare. L'altro ieri ho fatto vedere la simulazione che ha fatto l'università di Princeton, la simulazione della guerra nucleare. (https://youtu.be/9rXXMDGhjUs) Sapete dove l'hanno situata? In Europa. Si vede che se parte, parte in Europa, nella simulazione che hanno fatto loro, questi americani di Princeton, beh si vede che i primi sono stati i Russi e la risposta è immediata. Guardate nelle primissime ore ci sono, nella simulazione, ma sono simulazioni fatte da ricercatori scientifici, che sanno tutto, sanno dove sono gli armamenti nucleari e così via. Beh, nelle prime ore ci sono 90 milioni di vittime, le prime due o tre ore. La guerra rimane confinata in Europa? No, immediatamente partono da una parte e dall'altra missili con testate atomiche a gittata intercontinentale..." https://rumble.com/v2ftcj2-francesco-cappello-a-tutto-campo-sulla-guerra-tra-russia-e-ucraina-seconda-.html?mref=zns5u&mc=uqu8z #Francescocappello #Cappello #Fracassi #FrancoFracassi #GuerrainUcraina #Biolab #TheItalyProject #Storiaeversioneatlantica #FracassiGiornalista #LeragionidellaguerrainUcraina #Donbass #Mariupol #gainoffunction
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  • Francesco Cappello: a tutto campo sui rigassificatori di Piombino, Livorno e Brindisi e guerra tra Russia e Ucraina - prima parte
    Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi

    "Facendo i conti veniva fuori che 140.000 metri cubi di gas liquefatto, quando il rigassificatore era a pieno carico, beh questi equivalevano a 50 bombe atomiche di Hiroshima.
    Ricordate Piero Angela, lui scrisse un libro "La sfida del secolo", la sfida del secolo è la sfida energetica.
    Lui dice qual è l'incidente peggiore che potrebbe capitare? Beh l'incidente peggiore che potrebbe capitare a detta di Piero Angela, era una nave rigassificatrice a pieno carico, che per qualche motivo finisse sott'acqua. Il gas naturale liquefatto si trova a -160°, l'acqua del mare 10°.
    Quindi per il gas contenuto in questi serbatoi l'acqua del mare è molto calda. E infatti qualche tempo fa, era il 2006, allora c'era Report con la Gabbanelli, a quel tempo faceva la giornalista, e fece una trasmissione 'A tutto gas' e Oreste Del Buono fu mandato a Brindisi, dove c'era un ingegnere Luigi Severini, che non voleva il rigassificatore in quel caso, davanti a Brindisi, a galleggiare nel mare. Quindi offshore anche in quel caso. E lui disse, pensando che, insomma Oreste Del Buono ha fatto in modo di farlo parlare, gli ha fatto credere che il microfono fosse spento.
    Gli ha chiesto: 'Ma insomma com'è che non lo volete il rigassificatore qui a Brindisi. Come mai?' e Luigi Severini rispose: 'Ma siamo matti. Un affare del genere se per qualche motivo, che io non posso controllare, finisce a bagno maria, dentro l'acqua di mare, quello pressurizza e fa il botto. Ecco da tutti i conti e le simulazioni fatte noi sapevamo che il raggio di distruzione sarebbe stato oltre i 60 Km.
    Però tutti noi ci eravamo un po' rassicurati per un semplice motivo, anzi due. Il primo, sì ve lo mettiamo ma lo mettiamo a 20 Km dalla costa, 11 miglia circa, 22 km. Secondo motivo non lo riempivano mai..."

    https://rumble.com/v2ftd4q-francesco-cappello-a-tutto-campo-sui-rigassificatori-di-piombino-livorno-e-.html?mref=zns5u&mc=uqu8z

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    Francesco Cappello: a tutto campo sui rigassificatori di Piombino, Livorno e Brindisi e guerra tra Russia e Ucraina - prima parte Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi "Facendo i conti veniva fuori che 140.000 metri cubi di gas liquefatto, quando il rigassificatore era a pieno carico, beh questi equivalevano a 50 bombe atomiche di Hiroshima. Ricordate Piero Angela, lui scrisse un libro "La sfida del secolo", la sfida del secolo è la sfida energetica. Lui dice qual è l'incidente peggiore che potrebbe capitare? Beh l'incidente peggiore che potrebbe capitare a detta di Piero Angela, era una nave rigassificatrice a pieno carico, che per qualche motivo finisse sott'acqua. Il gas naturale liquefatto si trova a -160°, l'acqua del mare 10°. Quindi per il gas contenuto in questi serbatoi l'acqua del mare è molto calda. E infatti qualche tempo fa, era il 2006, allora c'era Report con la Gabbanelli, a quel tempo faceva la giornalista, e fece una trasmissione 'A tutto gas' e Oreste Del Buono fu mandato a Brindisi, dove c'era un ingegnere Luigi Severini, che non voleva il rigassificatore in quel caso, davanti a Brindisi, a galleggiare nel mare. Quindi offshore anche in quel caso. E lui disse, pensando che, insomma Oreste Del Buono ha fatto in modo di farlo parlare, gli ha fatto credere che il microfono fosse spento. Gli ha chiesto: 'Ma insomma com'è che non lo volete il rigassificatore qui a Brindisi. Come mai?' e Luigi Severini rispose: 'Ma siamo matti. Un affare del genere se per qualche motivo, che io non posso controllare, finisce a bagno maria, dentro l'acqua di mare, quello pressurizza e fa il botto. Ecco da tutti i conti e le simulazioni fatte noi sapevamo che il raggio di distruzione sarebbe stato oltre i 60 Km. Però tutti noi ci eravamo un po' rassicurati per un semplice motivo, anzi due. Il primo, sì ve lo mettiamo ma lo mettiamo a 20 Km dalla costa, 11 miglia circa, 22 km. Secondo motivo non lo riempivano mai..." https://rumble.com/v2ftd4q-francesco-cappello-a-tutto-campo-sui-rigassificatori-di-piombino-livorno-e-.html?mref=zns5u&mc=uqu8z #Francescocappello #Cappello #Fracassi #FrancoFracassi #GuerrainUcraina #Biolab #TheItalyProject #Storiaeversioneatlantica #FracassiGiornalista #LeragionidellaguerrainUcraina #Donbass #Mariupol #gainoffunction
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  • Franco Fracassi: a tutto campo sulle ragioni della guerra in Ucraina - seconda parte
    Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi.
    Il vero inizio della guerra in Ucraina e le sue ragioni storiche. Come l'Ucraina mette il bavaglio a tutta l'informazione di opposizione con la complicità degli Stati Uniti.

    https://rumble.com/v2fr230-franco-fracassi-a-tutto-campo-sulle-ragioni-della-guerra-in-ucraina-2-parte.html?mref=zns5u&mc=uqu8z

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    Franco Fracassi: a tutto campo sulle ragioni della guerra in Ucraina - seconda parte Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi. Il vero inizio della guerra in Ucraina e le sue ragioni storiche. Come l'Ucraina mette il bavaglio a tutta l'informazione di opposizione con la complicità degli Stati Uniti. https://rumble.com/v2fr230-franco-fracassi-a-tutto-campo-sulle-ragioni-della-guerra-in-ucraina-2-parte.html?mref=zns5u&mc=uqu8z #Fracassi #FrancoFracassi #GuerrainUcraina #Biolab #TheItalyProject# #Storiaeversioneatlantica #FracassiGiornalista #LeragionidellaguerrainUcraina #Donbass #Mariupol #gainoffunction
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