• FERMIAMOLI ORA
    Oggi è iniziato il trattamento a tappeto dei neonati in Alto Adige/Sudtirolo con il monoclonale RSV Nirsevimab Beyfortus

    Consiglio a tutti i genitori di porre le seguenti domande ai responsabili del reparto maternità/ stanza neonati:

    Ho sentito/abbiamo sentito che l'Istituto Superiore della Sanità (ISS) sconsiglia il trattamento di bambini sani con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus.
    È vero? E perché l'ISS lo sconsiglia?

    Se i responsabili del reparto maternità cercano di negare o sminuire, continui come segue:

    Ma ho sentito/abbiamo sentito che, secondo gli studi clinici internazionali a cui l'ISS fa riferimento, esiste un rischio maggiore di trombosi e quindi una maggiore mortalità nei bambini trattati con Nirsevimab-Beyfortus. Perché ciò non mi/ci viene detto?

    E perché dovrei/dovremmo far trattare il/la mio/a/nostro/a figlio/figlia con questo farmaco se l'Istituto Superiore della Sanità lo sconsiglia?

    Mi/ci hanno anche informato che per l'uso di questa sostanza è necessaria la prescrizione medica. Chi rilascia questa prescrizione medica?

    Se il personale medico insiste nella narrazione dell'efficacia e della sicurezza di questo farmaco e nega la necessità di una prescrizione medica, concluda la conversazione in questo modo:


    "Io/noi Sig.ra  ...... nata il ...... codice fiscale ..... (madre), Sig... ..... nato il ... (padre) codice fiscale ..... dichiaro/dichiariamo espressamente che mio/a/nostro/a figlio/a (nome e cognome, nato/a il ... in ..... ) NON deve essere sottoposto/a al trattamento con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus e che non sono/siamo stata/o/i informata/o/i correttamente. NON DO/DIAMO IL MIO/NOSTRO CONSENSO!“

    Si consiglia di inviare questa breve dichiarazione anche per iscritto all'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, all'attenzione del Direttore Generale Christian Kofler,
    al seguente indirizzo pec dg@pec.sabes.it
    e all'indirizzo e-mail: gd@sabes.it
    e di consegnare la dichiarazione scritta relativa al diniego del consenso al trattamento ai responsabili del reparto e della stanza dei neonati.

    Se i responsabili del reparto di maternità informano correttamente i genitori del parere negativo dell’Istituto Superiore della Sanità in merito al trattamento a tappeto nonché  del rapporto beneficio/rischio non positivo per i neonati sani, è sufficiente dichiarare quanto segue:
    "Io/noi Signora ...... nata il ...... (madre), codice fiscale .... Il signor ..... nato il ....... (padre) codice fiscale .... dichiaro/ dichiariamo espressamente che mio/a/nostro/a figlio/a (nome, nato/a il ... in.... ) NON deve essere sottoposto/a al trattamento con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus. NON DO/DIAMO IL MIO/NOSTRO CONSENSO!“

    In ogni caso, è consigliabile inviare questa breve dichiarazione per iscritto all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige agli indirizzi sopra indicati e di consegnarla ai responsabili del reparto maternità/stanza dei neonati (con una copia controfirmata).
    Il trattamento, PER LEGGE, può avvenire solo sulla base di una PRESCRIZIONE MEDICA e il CONSENSO ESPRESSO SCRITTO dei genitori.
    Dato che non conosciamo ancora la procedura in concreto adottata dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, è consigliabile intanto procedere in questo modo.
    Vi aggiornerò!
    Avv.DDr. Renate Holzeisen

    https://x.com/RHolzeisen/status/1853726404199743528?t=YpCMA3SPAieJcIRLP8JwQg&s=19
    FERMIAMOLI ORA‼️ Oggi è iniziato il trattamento a tappeto dei neonati in Alto Adige/Sudtirolo con il monoclonale RSV Nirsevimab Beyfortus Consiglio a tutti i genitori di porre le seguenti domande ai responsabili del reparto maternità/ stanza neonati: 🔹Ho sentito/abbiamo sentito che l'Istituto Superiore della Sanità (ISS) sconsiglia il trattamento di bambini sani con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus. È vero? E perché l'ISS lo sconsiglia? Se i responsabili del reparto maternità cercano di negare o sminuire, continui come segue: 🔹Ma ho sentito/abbiamo sentito che, secondo gli studi clinici internazionali a cui l'ISS fa riferimento, esiste un rischio maggiore di trombosi e quindi una maggiore mortalità nei bambini trattati con Nirsevimab-Beyfortus. Perché ciò non mi/ci viene detto? 🔹E perché dovrei/dovremmo far trattare il/la mio/a/nostro/a figlio/figlia con questo farmaco se l'Istituto Superiore della Sanità lo sconsiglia? 🔹Mi/ci hanno anche informato che per l'uso di questa sostanza è necessaria la prescrizione medica. Chi rilascia questa prescrizione medica? Se il personale medico insiste nella narrazione dell'efficacia e della sicurezza di questo farmaco e nega la necessità di una prescrizione medica, concluda la conversazione in questo modo: 👇👇👇 "Io/noi Sig.ra  ...... nata il ...... codice fiscale ..... (madre), Sig... ..... nato il ... (padre) codice fiscale ..... dichiaro/dichiariamo espressamente che mio/a/nostro/a figlio/a (nome e cognome, nato/a il ... in ..... ) NON deve essere sottoposto/a al trattamento con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus e che non sono/siamo stata/o/i informata/o/i correttamente. NON DO/DIAMO IL MIO/NOSTRO CONSENSO!“ Si consiglia di inviare questa breve dichiarazione anche per iscritto all'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, all'attenzione del Direttore Generale Christian Kofler, al seguente indirizzo pec dg@pec.sabes.it e all'indirizzo e-mail: gd@sabes.it e di consegnare la dichiarazione scritta relativa al diniego del consenso al trattamento ai responsabili del reparto e della stanza dei neonati. Se i responsabili del reparto di maternità informano correttamente i genitori del parere negativo dell’Istituto Superiore della Sanità in merito al trattamento a tappeto nonché  del rapporto beneficio/rischio non positivo per i neonati sani, è sufficiente dichiarare quanto segue: "Io/noi Signora ...... nata il ...... (madre), codice fiscale .... Il signor ..... nato il ....... (padre) codice fiscale .... dichiaro/ dichiariamo espressamente che mio/a/nostro/a figlio/a (nome, nato/a il ... in.... ) NON deve essere sottoposto/a al trattamento con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus. NON DO/DIAMO IL MIO/NOSTRO CONSENSO!“ In ogni caso, è consigliabile inviare questa breve dichiarazione per iscritto all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige agli indirizzi sopra indicati e di consegnarla ai responsabili del reparto maternità/stanza dei neonati (con una copia controfirmata). Il trattamento, PER LEGGE, può avvenire solo sulla base di una PRESCRIZIONE MEDICA e il CONSENSO ESPRESSO SCRITTO dei genitori. Dato che non conosciamo ancora la procedura in concreto adottata dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, è consigliabile intanto procedere in questo modo. Vi aggiornerò! Avv.DDr. Renate Holzeisen https://x.com/RHolzeisen/status/1853726404199743528?t=YpCMA3SPAieJcIRLP8JwQg&s=19
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  • COSTRETTI AD ESEGUIRE GLI ORDINI DELLA NATO E DEI SERVIZI SEGRETI ANTITERRORISMO SU ESCALATION MILITARE
    E PREPARAZIONE PROSSIMA PANDEMIA. NON POTRÒ MANTENERE GLI IMPEGNI ELETTORALI.

    La vice premier Olandese, che ricopre anche la carica di Ministro della salute, Marie-Fleur Agema, si è espressa con delle affermazioni che hanno a dir poco del clamoroso.

    🔺️A chi la incalzava di aver praticato soltanto tagli tradendo il suo elettorato per le promesse non mantenute, ha confermato di essere dispiaciuta ma di non poterle effettivamente porle in essere.

    La Agema afferma di aver ricevuto una lettera soltanto dopo essere entrata in carica, lettera in cui le si imponevano tagli trasversali.

    Questi tagli provenivano dalla necessità di soddisfare la NATO ed i Servizi Segreti Antiterrorismo Olandesi (NCTV) i quali imponevano di allocare le risorse disponibili per farsi trovare pronti in caso di escalation nei teatri di guerra alleati e prepararsi alla prossima Pandemia.

    🔹️Per queste ragioni la vice premier si è scusata sostenendo di non poter mantenere le promesse elettorali a causa degli obblighi che le provenivano dalle suddette entità.

    🔸️Adesso invece vi racconto una favola. Dei banchieri sionisti, oltre 200 anni fa, avvedendosi del cambio di passo dal punto di vista socio-culturale che ormai permeava la gran parte dei popoli di quell'epoca, stabilirono che per illuderli di potersi autodeterminare sarebbe stato indispensabile costruire uno strumento delle elezioni politiche. Questo strumento sottraeva il potere ai singoli individui riassegnandolo ad un più gestestibile pugno di politicanti prezzolati o ricattabili, attraverso i quali avrebbero potuto imporre quanto gli aggradasse godendo, però, anche del vantaggio di aver ammansito le masse convintesi di decidere autonomamente per se stesse.

    Ora togli il termine 'favola' e sostituiscilo con 'la realtà'.

    Votare non serve a nulla perché i politici non decidono, non decideranno e mai hanno deciso nulla.

    P.s. Che la preparazione alle escalation sia gestita da NATO e Servizi antiterrorismo, passi pure. Ma che lo sia la preparazione alla prossima Pandemia non vi suscita dei LIEVISSIMI dubbi? (O magari vi fornisce delle conferme...)

    t.me/ugofuoco

    COSTRETTI AD ESEGUIRE GLI ORDINI DELLA NATO E DEI SERVIZI SEGRETI ANTITERRORISMO SU ESCALATION MILITARE E PREPARAZIONE PROSSIMA PANDEMIA. NON POTRÒ MANTENERE GLI IMPEGNI ELETTORALI. 🔥La vice premier Olandese, che ricopre anche la carica di Ministro della salute, Marie-Fleur Agema, si è espressa con delle affermazioni che hanno a dir poco del clamoroso. 🔺️A chi la incalzava di aver praticato soltanto tagli tradendo il suo elettorato per le promesse non mantenute, ha confermato di essere dispiaciuta ma di non poterle effettivamente porle in essere. ⚡La Agema afferma di aver ricevuto una lettera soltanto dopo essere entrata in carica, lettera in cui le si imponevano tagli trasversali. 🔻Questi tagli provenivano dalla necessità di soddisfare la NATO ed i Servizi Segreti Antiterrorismo Olandesi (NCTV) i quali imponevano di allocare le risorse disponibili per farsi trovare pronti in caso di escalation nei teatri di guerra alleati e prepararsi alla prossima Pandemia. 🔹️Per queste ragioni la vice premier si è scusata sostenendo di non poter mantenere le promesse elettorali a causa degli obblighi che le provenivano dalle suddette entità. 🔸️Adesso invece vi racconto una favola. Dei banchieri sionisti, oltre 200 anni fa, avvedendosi del cambio di passo dal punto di vista socio-culturale che ormai permeava la gran parte dei popoli di quell'epoca, stabilirono che per illuderli di potersi autodeterminare sarebbe stato indispensabile costruire uno strumento delle elezioni politiche. Questo strumento sottraeva il potere ai singoli individui riassegnandolo ad un più gestestibile pugno di politicanti prezzolati o ricattabili, attraverso i quali avrebbero potuto imporre quanto gli aggradasse godendo, però, anche del vantaggio di aver ammansito le masse convintesi di decidere autonomamente per se stesse. 🏴‍☠️Ora togli il termine 'favola' e sostituiscilo con 'la realtà'. ▫️Votare non serve a nulla perché i politici non decidono, non decideranno e mai hanno deciso nulla. P.s. Che la preparazione alle escalation sia gestita da NATO e Servizi antiterrorismo, passi pure. Ma che lo sia la preparazione alla prossima Pandemia non vi suscita dei LIEVISSIMI dubbi? (O magari vi fornisce delle conferme...) t.me/ugofuoco 👇👇👇
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  • APP IO - IT WALLET. Da fb

    Stamattina ore 07:10 parcheggio condominiale, il proprietario dell'attico urla a telefono mentre stacca il cavo di ricarica della sua Tesla elettrica.
    Mi avvicino per chiedere cosa sia successo e se abbia bisogno di aiuto.

    Mi risponde che due giorni fa ha scaricato l'applicazione IT Wallet per avere tutti i documenti in digitale ma ieri pomeriggio, gli è arrivata una notifica di due bolli auto ed una multa che non erano state pagati. Mi dice poi che ieri sera aveva messo in ricarica la sua macchina e stamattina ha scoperto che non si era ricaricata. Mi mostra quindi un messaggio che compare a caratteri giganti nel display della Tesla:

    "SI COMUNICA CHE FINO AL SALDO DELLE MOROSITÀ PREGRESSE, VERRANNO CONCESSI SOLO 5 KW DI RICARICA GIORNALIERA, SUFFICIENTI A PERCORRERE CIRCA 9 KM AL FINE DI ESPLETARE TUTTE LE NECESSITÀ NELLO SPAZIO DELIMITATO DALLA CITTÀ IN 15 MINUTI"

    Gli ho offerto un passaggio in ufficio con il mio diesel super inquinante.

    ADESSO CAPITE DOVE VOGLIONO ARRIVARE????

    CONDIVIDETE PERCHÉ TUTTI SAPPIANO PRIMA CHE FACEBOOK CENSURI
    APP IO - IT WALLET. Da fb Stamattina ore 07:10 parcheggio condominiale, il proprietario dell'attico urla a telefono mentre stacca il cavo di ricarica della sua Tesla elettrica. Mi avvicino per chiedere cosa sia successo e se abbia bisogno di aiuto. Mi risponde che due giorni fa ha scaricato l'applicazione IT Wallet per avere tutti i documenti in digitale ma ieri pomeriggio, gli è arrivata una notifica di due bolli auto ed una multa che non erano state pagati. Mi dice poi che ieri sera aveva messo in ricarica la sua macchina e stamattina ha scoperto che non si era ricaricata. Mi mostra quindi un messaggio che compare a caratteri giganti nel display della Tesla: "SI COMUNICA CHE FINO AL SALDO DELLE MOROSITÀ PREGRESSE, VERRANNO CONCESSI SOLO 5 KW DI RICARICA GIORNALIERA, SUFFICIENTI A PERCORRERE CIRCA 9 KM AL FINE DI ESPLETARE TUTTE LE NECESSITÀ NELLO SPAZIO DELIMITATO DALLA CITTÀ IN 15 MINUTI" Gli ho offerto un passaggio in ufficio con il mio diesel super inquinante. ADESSO CAPITE DOVE VOGLIONO ARRIVARE???? CONDIVIDETE PERCHÉ TUTTI SAPPIANO PRIMA CHE FACEBOOK CENSURI
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  • Uno studio ha messo in luce che le trasfusioni da persone inoculate possono essere pericolose. Ecco perché è legalmente possibile dichiarare che, in caso di necessità, si preferisce ricevere aiuto soltanto da chi non si è iniettato il siero anti Covid.
    https://www.laverita.info/occhio-al-sangue-dei-donatori-vaccinati-2669333164.html
    Uno studio ha messo in luce che le trasfusioni da persone inoculate possono essere pericolose. Ecco perché è legalmente possibile dichiarare che, in caso di necessità, si preferisce ricevere aiuto soltanto da chi non si è iniettato il siero anti Covid. https://www.laverita.info/occhio-al-sangue-dei-donatori-vaccinati-2669333164.html
    WWW.LAVERITA.INFO
    Occhio al sangue dei donatori vaccinati
    Uno studio ha messo in luce che le trasfusioni da persone inoculate possono essere pericolose. Ecco perché è legalmente possibile dichiarare che, in caso di necessità, si preferisce ricevere aiuto soltanto da chi non si è iniettato il siero anti Covid.A caval donato non si guarda in bocca. O forse s...
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  • VERTICE PER IL FUTURO: L'OBBEDIENZA DI GIORGIA MELONI AL SISTEMA

    Gli ultimi interventi di Giorgia Meloni all'ONU mostrano che è totalmente allineata al sistema.

    1) MELONI PAPPAGALLO DI SCHWAB

    L'intervento del presidente Meloni all'ONU si può leggere qui. Giorgia Meloni dichiara assoluta obbedienza all'ONU e mostra di essere allineata a tutti i punti del piano del sistema, sottolineando persino l'esistenza di una crisi climatica. Tutto il suo discorso è stato un fare allarmismo sull'esistenza di molteplici crisi, sostenendo l'unica soluzione è il controllo politico dell'IA. Lei ha ricevuto anche il global citizen award, e il discorso si può leggere qui. Ripete che siamo in un periodo di caos, e arriva a dire che la sua politica è nazionalista e promuove la rinascita della civiltà occidentale. In entrambi i discorsi, poi, elogia il piano Mattei che consiste nel buttare denaro e risorse in Africa, cosa che di fatto cozza con la retorica della "rinascita della società occidentale" di cui ha parlato solo qualche momento prima. Dice che grazie a quelli come lei l'occidente non è in declino, e che chi sostiene il contrario è un bot o un troll pagato da un regime autoritario per manipolare l'informazione. In realtà, il suo discorso è proprio la prova del declino dell'occidente. La dimostrazione la trovate qui (1, 2, 3). La Meloni non fa altro che ripetere la narrazione della "policrisi" del WEF innestandoci su qua e là frasi sul patriottismo e la cultura occidentale che poi non vengono rispecchiate dai fatti. Lei parla di necessità di un'alleanza mondiale di tutti gli Stati per combattere delle "crisi", ma è un'alleanza contro la Libertà, perché la farsa climatica e l'IA sono gli strumenti principali per sottrarcela.

    2) IL PATTO CHE CI TOGLIE IL FUTURO

    La Meloni sostiene di aver aderito al Patto per il futuro, la cui bozza ho esaminato qui (1, 2). Della bozza sono stati approvati i seguenti punti: più potere all'Africa nel consiglio delle Nazioni Unite, disarmo nucleare, esplorazione sostenibile dello Spazio (qualsiasi cosa significhi).
    Ambito finanziario:
    implementazione accelerata dell'agenda 2030, rendere il sistema finanziario asservito nei confronti dei paesi in via di sviluppo, dando denaro alle banche di questi paesi e pagandogli anche la "transizione green", implementazione della global minimum tax richiesta dal WEF.
    Digitalizzazione:
    collegare tutte le persone ad internet, renderlo uno spazio più "sicuro" attraverso la censura, creare un'istituzione come l'IPCC, ma per l'IA, dare tutti i nostri dati alle multinazionali per fargli addestrare l'IA, come richiesto da Meta. La sezione sui diritti umani è inclusa in quella del genere, dove dicono che proteggere i diritti umani è arrivare alla parità di genere e dare potere alle donne.

    3) L'ONU E IL MULTILATERALISMO

    Il segretario delle Nazioni Unite ha dichiarato che il fine principale del vertice è promuovere il multilateralismo attraverso delle riforme radicali in grado di dare più legittimità alle istituzioni. Il suo discorso, è identico a quello della Meloni, tanto ripetono tutti le stesse cose, soltanto più radicale. Anche lui terrorismo sulla farsa climatica, dottrina delle crisi etc.
    Nel comunicato stampa dove il segretario generale annunciava l'agenda che è poi stata presentata al vertice, già sosteneva la medesima narrazione: il multilateralismo "inclusivo" è la soluzione per affrontare tutte le "minacce interconnesse", e tra le "minacce" viene citata la controinformazione. In questo comunicato stampa, sostiene che rafforzare il multilateralismo è l'unico modo per raggiungere la pace. Il sistema vede il multilateralismo, come spiegato qui (1, 2, 3), come l'unica forma di governo in un mondo multipolare. Il multilateralismo è il nuovo ordine mondiale.

    CONCLUSIONI

    Il declino dell'occidente e dell'unipolarismo è stato totalmente voluto e pianificato dal sistema. Leader di finta destra come la Meloni sono solo assoldati per dare false speranze e mettere in scena simulacri di falso patriottismo mentre l'agenda avanza.

    Fonte: Der Einzige Telegram
    VERTICE PER IL FUTURO: L'OBBEDIENZA DI GIORGIA MELONI AL SISTEMA Gli ultimi interventi di Giorgia Meloni all'ONU mostrano che è totalmente allineata al sistema. 1) MELONI PAPPAGALLO DI SCHWAB L'intervento del presidente Meloni all'ONU si può leggere qui. Giorgia Meloni dichiara assoluta obbedienza all'ONU e mostra di essere allineata a tutti i punti del piano del sistema, sottolineando persino l'esistenza di una crisi climatica. Tutto il suo discorso è stato un fare allarmismo sull'esistenza di molteplici crisi, sostenendo l'unica soluzione è il controllo politico dell'IA. Lei ha ricevuto anche il global citizen award, e il discorso si può leggere qui. Ripete che siamo in un periodo di caos, e arriva a dire che la sua politica è nazionalista e promuove la rinascita della civiltà occidentale. In entrambi i discorsi, poi, elogia il piano Mattei che consiste nel buttare denaro e risorse in Africa, cosa che di fatto cozza con la retorica della "rinascita della società occidentale" di cui ha parlato solo qualche momento prima. Dice che grazie a quelli come lei l'occidente non è in declino, e che chi sostiene il contrario è un bot o un troll pagato da un regime autoritario per manipolare l'informazione. In realtà, il suo discorso è proprio la prova del declino dell'occidente. La dimostrazione la trovate qui (1, 2, 3). La Meloni non fa altro che ripetere la narrazione della "policrisi" del WEF innestandoci su qua e là frasi sul patriottismo e la cultura occidentale che poi non vengono rispecchiate dai fatti. Lei parla di necessità di un'alleanza mondiale di tutti gli Stati per combattere delle "crisi", ma è un'alleanza contro la Libertà, perché la farsa climatica e l'IA sono gli strumenti principali per sottrarcela. 2) IL PATTO CHE CI TOGLIE IL FUTURO La Meloni sostiene di aver aderito al Patto per il futuro, la cui bozza ho esaminato qui (1, 2). Della bozza sono stati approvati i seguenti punti: più potere all'Africa nel consiglio delle Nazioni Unite, disarmo nucleare, esplorazione sostenibile dello Spazio (qualsiasi cosa significhi). Ambito finanziario: implementazione accelerata dell'agenda 2030, rendere il sistema finanziario asservito nei confronti dei paesi in via di sviluppo, dando denaro alle banche di questi paesi e pagandogli anche la "transizione green", implementazione della global minimum tax richiesta dal WEF. Digitalizzazione: collegare tutte le persone ad internet, renderlo uno spazio più "sicuro" attraverso la censura, creare un'istituzione come l'IPCC, ma per l'IA, dare tutti i nostri dati alle multinazionali per fargli addestrare l'IA, come richiesto da Meta. La sezione sui diritti umani è inclusa in quella del genere, dove dicono che proteggere i diritti umani è arrivare alla parità di genere e dare potere alle donne. 3) L'ONU E IL MULTILATERALISMO Il segretario delle Nazioni Unite ha dichiarato che il fine principale del vertice è promuovere il multilateralismo attraverso delle riforme radicali in grado di dare più legittimità alle istituzioni. Il suo discorso, è identico a quello della Meloni, tanto ripetono tutti le stesse cose, soltanto più radicale. Anche lui terrorismo sulla farsa climatica, dottrina delle crisi etc. Nel comunicato stampa dove il segretario generale annunciava l'agenda che è poi stata presentata al vertice, già sosteneva la medesima narrazione: il multilateralismo "inclusivo" è la soluzione per affrontare tutte le "minacce interconnesse", e tra le "minacce" viene citata la controinformazione. In questo comunicato stampa, sostiene che rafforzare il multilateralismo è l'unico modo per raggiungere la pace. Il sistema vede il multilateralismo, come spiegato qui (1, 2, 3), come l'unica forma di governo in un mondo multipolare. Il multilateralismo è il nuovo ordine mondiale. CONCLUSIONI Il declino dell'occidente e dell'unipolarismo è stato totalmente voluto e pianificato dal sistema. Leader di finta destra come la Meloni sono solo assoldati per dare false speranze e mettere in scena simulacri di falso patriottismo mentre l'agenda avanza. Fonte: Der Einzige Telegram
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  • In Germania ci sono giudici che non hanno smesso di adempiere il loro dovere: accertare la VERITÀ MATERIALE! Le decisioni di rigetto (per infondatezza o manifesta infondatezza della questione sollevata) della Corte Costituzionale hanno solo efficacia inter partes, cioè nel processo in cui sono state sollevate
    È un concetto fondamentale che dovrebbe essere chiaro ad ogni laureato in giurisprudenza, ma che - sorprendentemente - nelle aule giudiziarie italiane nei processi riguardanti l’obbligo “vaccinale”-Covid-19 è evaporizzato.
    E, dunque, tranne rare eccezioni, la magistratura italiana - in clamorosa violazione dell’obbligo dell’accertamento della VERITÀ MATERIALE (art. 24 e 101 Cost.) nell’ambito del suo dovere di indagare sulla base di quanto è stato esposto/denunciato e documentato nel processo (art. 112 Cost.), si trincea dietro alle decisioni della Corte Costituzionale che evidentemente sono basate su presupposti fattuali fasulli e fortemente condizionate da questioni di legittimità sollevate purtroppo anche in modo del tutto contraddittorio.
    Le decisioni della Consulta di rigetto hanno una mera efficacia inter partes nel rispettivo procedimento in cui le questioni erano state sollevate!
    Mentre le sentenze di accoglimento sono decisioni di accertamento, alle quali la Costituzione ricollega effetti generali sotto certi aspetti costitutivi – perché la legge viene definitivamente e irrimediabilmente eliminata dall’ordinamento -, l’efficacia delle sentenze di rigetto è totalmente diversa, non contenendo alcuna certificazione dello status di conformità della legge alla Costituzione.
    La pronuncia di rigetto, quindi, non impedisce che la stessa questione venga in futuro risollevata.
    Le decisioni di rigetto non obbligano in alcun modo la magistratura innanzitutto per quanto riguarda il loro contenuto riferito agli asseriti “fatti” presupposti (presunta efficacia e sicurezza e presunta natura non sperimentale dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19), sui quali si poggiano le erronee decisioni della Consulta. Sono tali asseriti “fatti” che inficiano alla radice la fondatezza delle decisioni della Consulta e, dunque, l’autorevolezza e la legittimità costituzionale delle sentenze della Consulta.
    È necessario che la magistratura del merito adempi innanzitutto al suo obbligo di un’accurato accertamento della VERITÀ MATERIALE prima di mandare nuove questioni di legittimità alla Consulta.
    E poi, ci sono in Italia tanti contenziosi pendenti, in cui per una serie di motivi, i ricorsi presentati dai cittadini potrebbero essere accolti senza alcuna necessità di sollevare nuovamente questione di legittimità costituzionale - e ciò sempre però sulla base di un accurato (e non a priori dogmaticamente escluso) accertamento della VERITÀ MATERIALE.
    Il Tribunale Amministrativo di Osnabrück, presieduto dal suo autorevole presidente, ha dato a tutti gli osservatori del processo un’impressionante conferma che c’è una magistratura in Europa che sa fare il suo mestiere e non ha dimenticato il testo sul quale ha prestato giuramento all’atto dell’ affidamento dell’incarico fondamentale per la sopravvivenza delle Stato di Diritto e, dunque, della Democrazia.
    ‼️In Germania ci sono giudici che non hanno smesso di adempiere il loro dovere: accertare la VERITÀ MATERIALE! Le decisioni di rigetto (per infondatezza o manifesta infondatezza della questione sollevata) della Corte Costituzionale hanno solo efficacia inter partes, cioè nel processo in cui sono state sollevate‼️ È un concetto fondamentale che dovrebbe essere chiaro ad ogni laureato in giurisprudenza, ma che - sorprendentemente - nelle aule giudiziarie italiane nei processi riguardanti l’obbligo “vaccinale”-Covid-19 è evaporizzato. E, dunque, tranne rare eccezioni, la magistratura italiana - in clamorosa violazione dell’obbligo dell’accertamento della VERITÀ MATERIALE (art. 24 e 101 Cost.) nell’ambito del suo dovere di indagare sulla base di quanto è stato esposto/denunciato e documentato nel processo (art. 112 Cost.), si trincea dietro alle decisioni della Corte Costituzionale che evidentemente sono basate su presupposti fattuali fasulli e fortemente condizionate da questioni di legittimità sollevate purtroppo anche in modo del tutto contraddittorio. Le decisioni della Consulta di rigetto hanno una mera efficacia inter partes nel rispettivo procedimento in cui le questioni erano state sollevate! Mentre le sentenze di accoglimento sono decisioni di accertamento, alle quali la Costituzione ricollega effetti generali sotto certi aspetti costitutivi – perché la legge viene definitivamente e irrimediabilmente eliminata dall’ordinamento -, l’efficacia delle sentenze di rigetto è totalmente diversa, non contenendo alcuna certificazione dello status di conformità della legge alla Costituzione. La pronuncia di rigetto, quindi, non impedisce che la stessa questione venga in futuro risollevata. Le decisioni di rigetto non obbligano in alcun modo la magistratura innanzitutto per quanto riguarda il loro contenuto riferito agli asseriti “fatti” presupposti (presunta efficacia e sicurezza e presunta natura non sperimentale dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19), sui quali si poggiano le erronee decisioni della Consulta. Sono tali asseriti “fatti” che inficiano alla radice la fondatezza delle decisioni della Consulta e, dunque, l’autorevolezza e la legittimità costituzionale delle sentenze della Consulta. È necessario che la magistratura del merito adempi innanzitutto al suo obbligo di un’accurato accertamento della VERITÀ MATERIALE prima di mandare nuove questioni di legittimità alla Consulta. E poi, ci sono in Italia tanti contenziosi pendenti, in cui per una serie di motivi, i ricorsi presentati dai cittadini potrebbero essere accolti senza alcuna necessità di sollevare nuovamente questione di legittimità costituzionale - e ciò sempre però sulla base di un accurato (e non a priori dogmaticamente escluso) accertamento della VERITÀ MATERIALE. Il Tribunale Amministrativo di Osnabrück, presieduto dal suo autorevole presidente, ha dato a tutti gli osservatori del processo un’impressionante conferma che c’è una magistratura in Europa che sa fare il suo mestiere e non ha dimenticato il testo sul quale ha prestato giuramento all’atto dell’ affidamento dell’incarico fondamentale per la sopravvivenza delle Stato di Diritto e, dunque, della Democrazia.
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  • QUESTO È SCANDALOSO!!!

    SCRITTI BELLICI
    Il caso Durov
    Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.”
    Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA).
    In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro:
    fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti;
    collaborare con le autorità nazionali se richiesto;
    denunciare i reati.
    Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame):

    condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online;
    collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze;
    prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.
    In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.”
    Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso:
    In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”
    I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti
    1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.”
    2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”
    3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.”
    Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali.
    Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali.
    Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto.
    Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA.
    Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.”
    Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto.
    Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura.
    Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi.
    Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024


    Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
    QUESTO È SCANDALOSO!!! SCRITTI BELLICI Il caso Durov Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.” Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA). In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro: fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti; collaborare con le autorità nazionali se richiesto; denunciare i reati. Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame): condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online; collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze; prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale. In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.” Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso: In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.” I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti 1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.” 2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.” 3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.” Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali. Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali. Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto. Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA. Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.” Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto. Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura. Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi. Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024 Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
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  • “Mentre l’attenzione pubblica era distratta da proteste, sommosse e lockdown, BlackRock è improvvisamente emersa dall’ombra diventando la “quarta autorità” che controlla la quantità di denaro stampato dalla banca centrale a seconda delle necessità.

    È Sempre più evidente che il “Great Reset” del World Economic Forum sia una sofisticata operazione di pubbliche relazioni per nascondere le profonde trasformazioni che stanno avvenendo dietro le quinte, ma in pubblico.
    … perché la connessione tra politica monetaria e politica fiscale è: il fascismo.

    La definizione tecnica e storica del “fascismo” non ha molto a che fare con “nazionalisti”, “razzismo” o simili. L’analisi economica è cruciale in quanto il fascismo è essenzialmente una “riorganizzazione dell’economia da parte dello Stato“. Questa è anche la definizione tecnica che Richard Werner, l’economista finanziario britannico più noto, ha dato del “fascismo” – e lo ha fatto in vari forum e libri dal 2014.
    Secondo questa definizione tecnica e storicamente fondata, il “fascismo” nel XXI secolo comporta la fine della “divisione istituzionale del potere” (vedi sopra) e il dominio di attori privati (nella fattispecie BlackRock) nel finanziamento delle attività politiche e private attraverso la “coordinazione politica” tra governi, banche centrali e il settore finanziario privato.”

    https://newsacademy.it/geopolitica/2023/09/13/dietro-le-quinte-del-teatro-del-great-reset-si-nasconde-loperazione-going-direct-di-blackrock/
    “Mentre l’attenzione pubblica era distratta da proteste, sommosse e lockdown, BlackRock è improvvisamente emersa dall’ombra diventando la “quarta autorità” che controlla la quantità di denaro stampato dalla banca centrale a seconda delle necessità. È Sempre più evidente che il “Great Reset” del World Economic Forum sia una sofisticata operazione di pubbliche relazioni per nascondere le profonde trasformazioni che stanno avvenendo dietro le quinte, ma in pubblico. … perché la connessione tra politica monetaria e politica fiscale è: il fascismo. La definizione tecnica e storica del “fascismo” non ha molto a che fare con “nazionalisti”, “razzismo” o simili. L’analisi economica è cruciale in quanto il fascismo è essenzialmente una “riorganizzazione dell’economia da parte dello Stato“. Questa è anche la definizione tecnica che Richard Werner, l’economista finanziario britannico più noto, ha dato del “fascismo” – e lo ha fatto in vari forum e libri dal 2014. Secondo questa definizione tecnica e storicamente fondata, il “fascismo” nel XXI secolo comporta la fine della “divisione istituzionale del potere” (vedi sopra) e il dominio di attori privati (nella fattispecie BlackRock) nel finanziamento delle attività politiche e private attraverso la “coordinazione politica” tra governi, banche centrali e il settore finanziario privato.” https://newsacademy.it/geopolitica/2023/09/13/dietro-le-quinte-del-teatro-del-great-reset-si-nasconde-loperazione-going-direct-di-blackrock/
    NEWSACADEMY.IT
    DIETRO LE QUINTE DEL TEATRO DEL GREAT RESET SI NASCONDE L’OPERAZIONE “GOING DIRECT” DI BLACKROCK
    Il "Great Reset" del World Economic Forum è sulla bocca di molti critici del globalismo, ma una più attenta analisi rivela che l'agenda proposta da Klaus Schwab è poco più di un'ampia operazione di pubbliche relazioni. Ma a cosa serve? Serve a dare attuazione al piano dei banchieri centrali discusso pubblicamente alla fine di agosto 2019 a Jackson Hole, Wyoming. Questo piano, chiamato "Going Direct", mette fine al mito dell'indipendenza delle banche centrali e rappresenta la conclusione di un lento colpo di Stato finanziario contro le persone.
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  • DA LEGGERE CON ATTENZIONE!
    L‘Italia come nessun altro paese europeo nella morsa dei produttori dei vaccini grazie ad una politica corrotta e/o incapace

    La Lorenzin & Co. nel 2014 hanno venduto e ridotto la popolazione italiana a cavie per i produttori dei vaccini. L’introduzione dell‘obbligo vaccinale pediatrico nel 2017 è stata una tappa importante di questo „patto col diavolo“.
    Poi nel 2020, con la p(l)andemia orchestrata - guarda caso - strumentalizzando proprio l‘Italia tra abuso/uso sistematico al di fuori dei parametri scientifici dei test molecolari, omessa cura tempestiva dei malati ecc., i veri padroni dell‘OMS sino andati all‘attacco globale.
    Nonostante che i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 non avessero alcuna efficacia e non fossero stati autorizzati per prevenire la diffusione del virus, e nonostante che non fosse mai stata provata la loro efficacia nella prevenzione della malattia grave e nonostante che queste sostanze sperimentali causino morti e altri gravi effetti collaterali, vengono utilizzati anche dall‘attuale governo per argomentare la necessità di una politica „vaccinale“ incisiva che lotti contro l’esitazione vaccinale e contro quello che definiscono disinformazione.
    Vedi il piano nazionale di comunicazione del rischio pandemico dell‘attuale governo

    https://drive.google.com/file/d/1YQ8Bss-jz4U6OF2_1WCjSERoaWD89_oe/view?usp=drivesdk

    L‘attuale ministro alla (non-)salute è un bravo esecutore di quanto deciso (insieme a lui) a livello dell‘UE. Vedi qui le conclusioni del Consiglio UE del 29.11.2022

    https://drive.google.com/file/d/1yb-nNDWNy6wD-bySL_nrKGpLoyQTHiUR/view?usp=drivesdk

    Con l‘AGENDA EUROPEA DI IMMUNIZZAZIONE 2030 (elaborata dall‘OMS sotto la guida di GAVI, e cioè dell’associazione dei produttori dei vaccini) la morsa in cui noi cittadini italiani - grazie a una politica/a politici nazionale/i corrotti e/o incapaci ci troviamo, sta aumentando nel suo livello.


    https://drive.google.com/file/d/16JKutdnFWqsafD4DANJK5ravX6dHFWZa/view?usp=drivesdk

    Fino a quando Schillaci & Co. non prendono le distanze in generale dalla somministrazione in campagne „vaccinali“ di prodotti sperimentali a base genica e dall‘imposizione di un trattamento folle dei nostri bambini con 10 vaccini, la cui efficacia e sicurezza non è mai stata dimostrata con veri studi clinici (e cioè con studi clinici con veri gruppi di controllo), dobbiamo partire dal presupposto che Schillaci & Co. aspirino al premio per il „immunization champion“ e „vaccine hero“, messo in palio da GAVI & Co. pubblicamente nell‘Agenda Europea di immunizzazione 2030! In realtà la corruzione è ufficializzata … basta leggere con attenzione.
    Dunque: insistiamo nella richiesta della TRASPARENZA che è il miglior modo per ufficializzare la responsabilità di chi continua a ridurci a cavia di big pharma. E lo facciamo in prima linea per tutelare i nostri figli.


    https://drive.google.com/file/d/16Y5cviOE9YDcO7jG5rlM7EyMYbKccExq/view?usp=drivesdk


    https://docs.google.com/document/d/1dDiVYeIJctf8h8DKlAOiP0eSrmQoHJbv/edit?usp=drivesdk&ouid=103241220935954280155&rtpof=true&sd=true

    Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1811627393687155076?t=A1S_MyFa30HTROPfcPSEJA&s=19
    DA LEGGERE CON ATTENZIONE! ‼️L‘Italia come nessun altro paese europeo nella morsa dei produttori dei vaccini grazie ad una politica corrotta e/o incapace‼️ La Lorenzin & Co. nel 2014 hanno venduto e ridotto la popolazione italiana a cavie per i produttori dei vaccini. L’introduzione dell‘obbligo vaccinale pediatrico nel 2017 è stata una tappa importante di questo „patto col diavolo“. Poi nel 2020, con la p(l)andemia orchestrata - guarda caso - strumentalizzando proprio l‘Italia tra abuso/uso sistematico al di fuori dei parametri scientifici dei test molecolari, omessa cura tempestiva dei malati ecc., i veri padroni dell‘OMS sino andati all‘attacco globale. Nonostante che i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 non avessero alcuna efficacia e non fossero stati autorizzati per prevenire la diffusione del virus, e nonostante che non fosse mai stata provata la loro efficacia nella prevenzione della malattia grave e nonostante che queste sostanze sperimentali causino morti e altri gravi effetti collaterali, vengono utilizzati anche dall‘attuale governo per argomentare la necessità di una politica „vaccinale“ incisiva che lotti contro l’esitazione vaccinale e contro quello che definiscono disinformazione. Vedi il piano nazionale di comunicazione del rischio pandemico dell‘attuale governo 👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/1YQ8Bss-jz4U6OF2_1WCjSERoaWD89_oe/view?usp=drivesdk L‘attuale ministro alla (non-)salute è un bravo esecutore di quanto deciso (insieme a lui) a livello dell‘UE. Vedi qui le conclusioni del Consiglio UE del 29.11.2022 👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/1yb-nNDWNy6wD-bySL_nrKGpLoyQTHiUR/view?usp=drivesdk Con l‘AGENDA EUROPEA DI IMMUNIZZAZIONE 2030 (elaborata dall‘OMS sotto la guida di GAVI, e cioè dell’associazione dei produttori dei vaccini) la morsa in cui noi cittadini italiani - grazie a una politica/a politici nazionale/i corrotti e/o incapaci ci troviamo, sta aumentando nel suo livello. 👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/16JKutdnFWqsafD4DANJK5ravX6dHFWZa/view?usp=drivesdk Fino a quando Schillaci & Co. non prendono le distanze in generale dalla somministrazione in campagne „vaccinali“ di prodotti sperimentali a base genica e dall‘imposizione di un trattamento folle dei nostri bambini con 10 vaccini, la cui efficacia e sicurezza non è mai stata dimostrata con veri studi clinici (e cioè con studi clinici con veri gruppi di controllo), dobbiamo partire dal presupposto che Schillaci & Co. aspirino al premio per il „immunization champion“ e „vaccine hero“, messo in palio da GAVI & Co. pubblicamente nell‘Agenda Europea di immunizzazione 2030! In realtà la corruzione è ufficializzata … basta leggere con attenzione. Dunque: insistiamo nella richiesta della TRASPARENZA che è il miglior modo per ufficializzare la responsabilità di chi continua a ridurci a cavia di big pharma. E lo facciamo in prima linea per tutelare i nostri figli. 👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/16Y5cviOE9YDcO7jG5rlM7EyMYbKccExq/view?usp=drivesdk 👇👇👇 https://docs.google.com/document/d/1dDiVYeIJctf8h8DKlAOiP0eSrmQoHJbv/edit?usp=drivesdk&ouid=103241220935954280155&rtpof=true&sd=true Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1811627393687155076?t=A1S_MyFa30HTROPfcPSEJA&s=19
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  • SECONDO UNA REVISIONE SISTEMATICA DELLE AUTOPSIE NEI DECESSI POST VACCINAZIONE COVID-19, "IL 73,9% DEI DECESSI CAUSATO DIRETTAMENTE O ASSOCIATO ALLA VACCINAZIONE COVID-19"
    Punti salienti
    • Abbiamo scoperto che la vaccinazione COVID-19 è stata direttamente la causa o ha contribuito in modo significativo al 73,9% dei decessi.
    • I nostri dati suggeriscono un’alta probabilità di un nesso causale tra la vaccinazione contro il COVID-19 e il decesso.
    • Questi risultati indicano l’urgente necessità di chiarire i meccanismi fisiopatologici della morte con l’obiettivo di stratificare il rischio ed evitare la morte per il gran numero di individui che hanno assunto o riceveranno uno o più vaccini COVID-19 in futuro.
    • Questa revisione aiuta a fornire alla comunità medica e forense una migliore comprensione degli eventi avversi fatali del vaccino COVID-19.

    Riassunto
    Il rapido sviluppo dei vaccini contro il COVID-19, combinato con un elevato numero di segnalazioni di eventi avversi, ha portato a preoccupazioni sui possibili meccanismi di danno, tra cui la distribuzione sistemica delle nanoparticelle lipidiche (LNP) e dell'mRNA, il danno tissutale associato alla proteina Spike, la trombogenicità, la disfunzione del sistema immunitario e la cancerogenicità. Lo scopo di questa revisione sistematica è indagare i possibili collegamenti causali tra la somministrazione del vaccino COVID-19 e la morte utilizzando autopsie e analisi post mortem.

    Conclusioni
    La coerenza osservata tra i casi in questa revisione con i meccanismi noti di lesioni e morte del vaccino COVID-19, insieme alla conferma dell’autopsia da parte del giudizio medico, suggerisce che esiste un’alta probabilità di un nesso causale tra i vaccini COVID-19 e la morte. Sono necessari ulteriori accertamenti urgenti per fare chiarezza.
    Fonte: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0379073824001968

    Fonte: Segui Giubbe Rosse
    SECONDO UNA REVISIONE SISTEMATICA DELLE AUTOPSIE NEI DECESSI POST VACCINAZIONE COVID-19, "IL 73,9% DEI DECESSI CAUSATO DIRETTAMENTE O ASSOCIATO ALLA VACCINAZIONE COVID-19" Punti salienti • Abbiamo scoperto che la vaccinazione COVID-19 è stata direttamente la causa o ha contribuito in modo significativo al 73,9% dei decessi. • I nostri dati suggeriscono un’alta probabilità di un nesso causale tra la vaccinazione contro il COVID-19 e il decesso. • Questi risultati indicano l’urgente necessità di chiarire i meccanismi fisiopatologici della morte con l’obiettivo di stratificare il rischio ed evitare la morte per il gran numero di individui che hanno assunto o riceveranno uno o più vaccini COVID-19 in futuro. • Questa revisione aiuta a fornire alla comunità medica e forense una migliore comprensione degli eventi avversi fatali del vaccino COVID-19. Riassunto Il rapido sviluppo dei vaccini contro il COVID-19, combinato con un elevato numero di segnalazioni di eventi avversi, ha portato a preoccupazioni sui possibili meccanismi di danno, tra cui la distribuzione sistemica delle nanoparticelle lipidiche (LNP) e dell'mRNA, il danno tissutale associato alla proteina Spike, la trombogenicità, la disfunzione del sistema immunitario e la cancerogenicità. Lo scopo di questa revisione sistematica è indagare i possibili collegamenti causali tra la somministrazione del vaccino COVID-19 e la morte utilizzando autopsie e analisi post mortem. Conclusioni La coerenza osservata tra i casi in questa revisione con i meccanismi noti di lesioni e morte del vaccino COVID-19, insieme alla conferma dell’autopsia da parte del giudizio medico, suggerisce che esiste un’alta probabilità di un nesso causale tra i vaccini COVID-19 e la morte. Sono necessari ulteriori accertamenti urgenti per fare chiarezza. Fonte: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0379073824001968 🟥 Fonte: Segui Giubbe Rosse
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