• VENTOTENE - UN TORTO CIASCUNO (E UNA FIGURACCIA PER TUTTI)
    Parlamento Show

    Ci siamo cascati di nuovo…
    Chiedere maturità a questo Paese è come aspettarsi puntualità da un treno regionale: romantico, ma inutile. Ogni volta ripetiamo gli stessi errori, con la stessa tenacia con cui si difendono i parcheggi abusivi o le pizze surgelate.

    Con sanità al collasso, carovita, disoccupazione e un Paese in apnea… davvero, davvero, c’era bisogno di dissotterrare un documento fondativo della democrazia europea solo per fare a gara a chi lo cita peggio?
    E ovviamente, come ogni settimana che si rispetti, lo scontro politico si riduce a un teatrino da bar sport. Stavolta con ospite d’onore: il Manifesto di Ventotene.

    ❗️ Ma davvero non c’era un altro modo per affrontare il tema guerra-Ucraina-riarmo? Davvero non c’erano 100mila sfumature ideologiche possibili per parlarne con serietà?

    Come cittadini (e come comitati), ci stiamo sbattendo per portare avanti proposte concrete contro questo nuovo “Re-Arm”.
    E cosa fa il Parlamento? Ci regala l’ennesimo show tragicomico, in cui il torto – per equità e buon senso – va equamente distribuito a destra e a manca. Una standing ovation bipartisan dell’imbarazzo.

    ❗️❗️Un testo può anche essere anacronistico, superato, distante dal contesto storico che viviamo.
    Mai mi sognerei di applicare oggi, alla lettera, le teorie di un Bakunin o le leggi di Hammurabi.
    Ma una cosa è certa: non possono diventare pretesti beceri per prenderci a schiaffi ideologici.
    Citare fuori contesto, deformare, banalizzare: questo non è dibattito, è solo rumore.

    La polemica parte quando Giorgia Meloni decide di citare (con amorevole selettività) alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene durante un intervento alla Camera.
    Cita cose tipo:
    «La rivoluzione europea dovrà essere socialista»
    e
    «La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta»
    e chiude il siparietto con: «Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia».
    Standing ovation? Macché. Bagno di fischi.
    L'opposizione insorge, accusa la Premier di aver tagliato e incollato frasi fuori contesto per affondare uno dei pilastri dell'antifascismo e dell’integrazione europea.
    Risultato? Rissa verbale, cori da stadio, e indignazione a comando. Applausi registrati.
    Anche al Senato non si fanno mancare nulla: la bagarre continua, come da copione.

    Ora io mi domando (e domando anche a voi):
    Come si può pretendere che la politica torni a essere credibile, attraente, interessante, se continua a dimostrarsi così profondamente scollegata dalla realtà?
    Tiriamo fuori Ventotene come se fosse il Capitale di Marx al discount per discutere di inflazione e proprietà privata. Ok, l'esercizio storico va anche bene... ma intanto si perde fottutamente tempo.
    Da una parte, chi taglia frasi a caso per farci polemica a favore.
    Dall’altra, chi reagisce come se fossimo al derby Lazio-Roma.
    Nel mezzo, il dibattito vero – tipo quello sul riarmo – che finisce nel cassetto, insieme al buonsenso.

    E noi cittadini? Sempre più stanchi. Sempre più lontani. Sempre più presi per il culo.
    Forse chiedere contesto, serietà e rispetto delle priorità è troppo.
    Nel dubbio, attendiamo che questo delirio si estingua da solo.
    Povera Italia.

    #Ventotene #Meloni #ManifestoDiVentotene #PoliticaItaliana #ReArm #Parlamento #Europa #Antifascismo #Bagarre #TeatroDellaPolitica #SatiraPolitica #poveraitalia
    VENTOTENE - UN TORTO CIASCUNO (E UNA FIGURACCIA PER TUTTI) 🇮🇹🤡 Parlamento Show Ci siamo cascati di nuovo… 🤦‍♂️ Chiedere maturità a questo Paese è come aspettarsi puntualità da un treno regionale: romantico, ma inutile. Ogni volta ripetiamo gli stessi errori, con la stessa tenacia con cui si difendono i parcheggi abusivi o le pizze surgelate. Con sanità al collasso, carovita, disoccupazione e un Paese in apnea… davvero, davvero, c’era bisogno di dissotterrare un documento fondativo della democrazia europea solo per fare a gara a chi lo cita peggio? E ovviamente, come ogni settimana che si rispetti, lo scontro politico si riduce a un teatrino da bar sport. Stavolta con ospite d’onore: il Manifesto di Ventotene. 👉❗️ Ma davvero non c’era un altro modo per affrontare il tema guerra-Ucraina-riarmo? Davvero non c’erano 100mila sfumature ideologiche possibili per parlarne con serietà? Come cittadini (e come comitati), ci stiamo sbattendo per portare avanti proposte concrete contro questo nuovo “Re-Arm”. E cosa fa il Parlamento? Ci regala l’ennesimo show tragicomico, in cui il torto – per equità e buon senso – va equamente distribuito a destra e a manca. Una standing ovation bipartisan dell’imbarazzo. 👏 👉❗️❗️Un testo può anche essere anacronistico, superato, distante dal contesto storico che viviamo. Mai mi sognerei di applicare oggi, alla lettera, le teorie di un Bakunin o le leggi di Hammurabi. Ma una cosa è certa: non possono diventare pretesti beceri per prenderci a schiaffi ideologici. Citare fuori contesto, deformare, banalizzare: questo non è dibattito, è solo rumore. 😱La polemica parte quando Giorgia Meloni decide di citare (con amorevole selettività) alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene durante un intervento alla Camera. Cita cose tipo: «La rivoluzione europea dovrà essere socialista» e «La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta» e chiude il siparietto con: «Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia». Standing ovation? Macché. Bagno di fischi. 🎭 L'opposizione insorge, accusa la Premier di aver tagliato e incollato frasi fuori contesto per affondare uno dei pilastri dell'antifascismo e dell’integrazione europea. Risultato? Rissa verbale, cori da stadio, e indignazione a comando. Applausi registrati. Anche al Senato non si fanno mancare nulla: la bagarre continua, come da copione. Ora io mi domando (e domando anche a voi): Come si può pretendere che la politica torni a essere credibile, attraente, interessante, se continua a dimostrarsi così profondamente scollegata dalla realtà? Tiriamo fuori Ventotene come se fosse il Capitale di Marx al discount per discutere di inflazione e proprietà privata. Ok, l'esercizio storico va anche bene... ma intanto si perde fottutamente tempo. Da una parte, chi taglia frasi a caso per farci polemica a favore. Dall’altra, chi reagisce come se fossimo al derby Lazio-Roma. Nel mezzo, il dibattito vero – tipo quello sul riarmo – che finisce nel cassetto, insieme al buonsenso. E noi cittadini? Sempre più stanchi. Sempre più lontani. Sempre più presi per il culo. Forse chiedere contesto, serietà e rispetto delle priorità è troppo. Nel dubbio, attendiamo che questo delirio si estingua da solo. Povera Italia. 🇮🇹 #Ventotene #Meloni #ManifestoDiVentotene #PoliticaItaliana #ReArm #Parlamento #Europa #Antifascismo #Bagarre #TeatroDellaPolitica #SatiraPolitica #poveraitalia
    0 Commenti 0 Condivisioni 1K Visualizzazioni
  • “Per chi non sapesse cosa si nasconde dietro la CBDC, ascolti il ​​Prof. Richard Werner.
    Una volta che il denaro viene tolto dal sistema, il denaro che pensi sia tuo non lo è più, apparterrà allo Stato sotto forma di crediti. Parte del tuo accesso ai tuoi crediti digitali dipenderà dal fatto che tu ti conformi in modi sempre più distopici, come mantenere aggiornate le tue vaccinazioni.
    La quantità di crediti spendibili ogni mese sarà stabilita dallo Stato e potrà essere disattivata a sua discrezione.
    Ti sarà consentito viaggiare solo nei luoghi in cui lo Stato deciderà se puoi o non puoi andare.
    Di' qualcosa di negativo online e i tuoi crediti verranno ridotti.
    Se vieni visto tramite sorveglianza in un luogo in cui non ti è consentito entrare, ad esempio in un parco che non rientra nei confini in cui lo Stato ti consente di vivere, i tuoi crediti verranno ridotti.
    Possiedi la tua casa? Non quando arriva la CBDC, la tua casa sarà valutata dallo stato e ti verrà accreditato quel valore, lo stato sarà quindi proprietario della tua casa; non ti sarà mai consentito di usare quei crediti.
    Se lo Stato decide che devi essere trasferito da una casa che non ti appartiene più, i tuoi crediti verranno bloccati fino a quando il trasferimento non sarà effettuato.
    Potrai effettuare acquisti online solo su siti autorizzati dallo Stato.
    Se il governo aumenta le tue tasse, queste verranno automaticamente dedotte dai tuoi crediti.
    Pensi che questa sia tutta una teoria del complotto? WTFU.”

    "For those who don’t know what CBDC is all about, listen to Prof. Richard Werner.
    Once money is taken out of the system, the money you think is yours is no longer yours, it will belong to the state in the form of credits. Part of your access to your digital credits will depend on you complying in increasingly dystopian ways, like keeping your vaccinations up to date.
    The amount of credits you can spend each month will be set by the state and can be turned off at their discretion.
    You will only be allowed to travel to places the state decides you can or cannot go to.
    Say something negative online and your credits will be reduced.
    If you are seen via surveillance in a place you are not allowed to go to, such as a park that is outside the boundaries the state allows you to live in, your credits will be reduced.
    Do you own your home? Not when CBDC arrives, your home will be valued by the state and you will be credited with that value, the state will then own your home; you will never be allowed to use those credits.
    If the state decides that you need to be moved from a home that no longer belongs to you, your credits will be frozen until the move is completed.
    You will only be able to make online purchases on state-authorized sites.
    If the government raises your taxes, they will automatically be deducted from your credits.
    You think this is all a conspiracy theory? WTFU.”

    Source:
    https://x.com/ladyonorato/status/1902480580467458211?t=-c_m0ksqnlQzRV0qeJURMw&s=19
    “Per chi non sapesse cosa si nasconde dietro la CBDC, ascolti il ​​Prof. Richard Werner. Una volta che il denaro viene tolto dal sistema, il denaro che pensi sia tuo non lo è più, apparterrà allo Stato sotto forma di crediti. Parte del tuo accesso ai tuoi crediti digitali dipenderà dal fatto che tu ti conformi in modi sempre più distopici, come mantenere aggiornate le tue vaccinazioni. La quantità di crediti spendibili ogni mese sarà stabilita dallo Stato e potrà essere disattivata a sua discrezione. Ti sarà consentito viaggiare solo nei luoghi in cui lo Stato deciderà se puoi o non puoi andare. Di' qualcosa di negativo online e i tuoi crediti verranno ridotti. Se vieni visto tramite sorveglianza in un luogo in cui non ti è consentito entrare, ad esempio in un parco che non rientra nei confini in cui lo Stato ti consente di vivere, i tuoi crediti verranno ridotti. Possiedi la tua casa? Non quando arriva la CBDC, la tua casa sarà valutata dallo stato e ti verrà accreditato quel valore, lo stato sarà quindi proprietario della tua casa; non ti sarà mai consentito di usare quei crediti. Se lo Stato decide che devi essere trasferito da una casa che non ti appartiene più, i tuoi crediti verranno bloccati fino a quando il trasferimento non sarà effettuato. Potrai effettuare acquisti online solo su siti autorizzati dallo Stato. Se il governo aumenta le tue tasse, queste verranno automaticamente dedotte dai tuoi crediti. Pensi che questa sia tutta una teoria del complotto? WTFU.” "For those who don’t know what CBDC is all about, listen to Prof. Richard Werner. Once money is taken out of the system, the money you think is yours is no longer yours, it will belong to the state in the form of credits. Part of your access to your digital credits will depend on you complying in increasingly dystopian ways, like keeping your vaccinations up to date. The amount of credits you can spend each month will be set by the state and can be turned off at their discretion. You will only be allowed to travel to places the state decides you can or cannot go to. Say something negative online and your credits will be reduced. If you are seen via surveillance in a place you are not allowed to go to, such as a park that is outside the boundaries the state allows you to live in, your credits will be reduced. Do you own your home? Not when CBDC arrives, your home will be valued by the state and you will be credited with that value, the state will then own your home; you will never be allowed to use those credits. If the state decides that you need to be moved from a home that no longer belongs to you, your credits will be frozen until the move is completed. You will only be able to make online purchases on state-authorized sites. If the government raises your taxes, they will automatically be deducted from your credits. You think this is all a conspiracy theory? WTFU.” Source: https://x.com/ladyonorato/status/1902480580467458211?t=-c_m0ksqnlQzRV0qeJURMw&s=19
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 458 Visualizzazioni 2
  • URBANISTOPOLI: LAVORATORI-CAPRI ESPIATORI, POLITICI INTOCCABILI (Com. Sind. l.300.1970)
    La bufera di articoli, video, inchieste, voci che si accavallano in questi giorni riguardanti le accresciute responsabilità e reati ascrivibili a tre colleghi con l’arresto ai domiciliari del nostro ex direttore Oggioni ha lasciato tutti i lavoratori del Comune di Milano interdetti. E’ necessario però, anche vista la ormai massiccia presenza di colleghi neoassunti dal 2018 ad oggi, che non conoscono gli antefatti riguardanti la nostra direzione, porre dei punti fermi che possano essere utilizzati da chiave di lettura a quanto sta succedendo alla Direzione Urbanistica, infaustamente ridenominata 'Rigenerazione Urbana'.
    #Fintincreduli
    Sentire nel consiglio comunale dello scorso lunedì i vertici dell’amministrazione definire ‘mele marce’ i colleghi indagati senza specificare chi, apre un interrogativo sulla decisione del Comune di non costituirsi parte civile nei procedimenti avviati, scelta che sembra essere confermata anche per il processo Park Tower di Crescenzago/Parco Lambro, ma non è chiaro se verrà mantenuta. A tal proposito giovedì scorso si è svolta una riunione lampo nell’androne del sesto piano, in cui il neodirettore Lippi si è detto disponibile a verificare tali affermazioni e a farci conoscere l’esito. Noi lavoratori, finora silenti sia attraverso i singoli che in merito a comunicati ufficiali delle Organizzazioni Sindacali, non possiamo però continuare a non rispondere allo stupore simulato, a quel finto ‘noi non sapevamo’ che accomuna molti dei responsabili decisionali dell’Edilizia e dell’Urbanistica degli ultimi 15 anni e la maggior parte dei giornalisti. Dove hanno vissuto costoro dal 2011 ad oggi? Se anche fossero dimostrate le accuse ai colleghi, evento tutto da verificare, si tratterebbe comunque di esecutori. Chi materialmente ha commesso un reato, non accorgendosi nemmeno che fosse tale. Ma quando verranno individuati i mandanti? Cioè i veri responsabili di quanto sta succedendo? Tra politici che hanno deliberato un PGT che non ha tenuto in nessuna considerazione le norme che vengono oggi contestate ai lavoratori, esponendoli a rischi erariali e legali esiziali. Tra i ‘tecnici’ presenti nelle 3 Giunte che si sono succedute dal mandato Pisapia-De Cesaris, tra cui annoveriamo avvocati di primo livello, docenti del Politecnico, architetti di fama internazionale. Molti di loro, inoltre, sono passati da un ruolo pubblico a funzioni private, molto spesso nei campi urbanistico, edilizio, costruttivo-finanziario, senza che nessuno abbia mai avuto nulla da obiettare. Sappiamo bene che i dipendenti, anche i dirigenti, non hanno poteri di libera scelta discrezionale ma si attivano su input di Sindaci, Assessori Direttori generali, cioè dei vertici dell’amministrazione. L’indirizzo è sempre frutto di scelte politiche, l’impulso decisionale viene dai vertici non promana da un lavoratore pur dirigente che sia. Per quale motivo indagini, opinione pubblica e campagne stampa puntano il dito sempre e solo contro gli esecutori, cioè l’anello debole della catena di comando?
    #CommissionePaesaggio & #ConfittidiInteresse
    I particolari più compromettenti che stanno emergendo dalle indagini sono concentrati soprattutto sulla Commissione per il paesaggio e i plurimi conflitti di interesse presenti al suo interno. Un organismo nominato dal Sindaco in cui emergono commistioni tanto evidenti che anche un ragazzino di prima media, inserendo i nomi dei componenti su google poteva individuarli, non da adesso ma da almeno 15 anni. Legami così evidenti che se le redazioni e i giornalisti che stanno pubblicando decine di pagine oggi, avessero approfondito prima, avrebbero potuto davvero evitare la figuraccia che sta ricadendo sugli incolpevoli dipendenti. Anche qui è necessario un approfondimento. Il garante dell’anticorruzione del Comune di Milano dov’era quando mariti e mogli si scambiavano i ruoli di presentatore e giudice delle pratiche inoltrate? Dove quando architetti con decine di pratiche in corso nella stessa città, erano chiamati a decidere di pratiche simili di colleghi e soci? Che tipo di indipendenza può avere un organo composto da ingegneri e architetti coinvolti per interessi propri nelle pratiche edilizie, presentate da altri architetti e ingegneri che devono valutare sotto profili ampiamente discrezionali? E soprattutto, come può un dirigente che ha svolto questo ruolo per anni dentro l’edilizia del Comune di Milano, diventare membro della Commissione per il Paesaggio senza che nessuno dei responsabili dei controlli interni del Comune di Milano, nessun dei 46 consiglieri comunali, nessuno degli 8 assessori in Giunta, abbia avuto delle note da opporre quantomeno di opportunità.
    #Municipi: chi li ha visti?
    Ma veniamo anche ai Municipi visto che dal territorio provengono il 90% degli esposti collettivi che hanno portato la Procura ad approfondimenti che durano ormai da oltre due anni, come successo per i palazzoni bordo Parco delle cave le residenze Lac di via Cancano a Baggio (in foto). Il neonato regolamento di Municipio nonostante le roboanti dichiarazioni al momento della sua creazione non ha prodotto nessun correttivo in tema urbanistico. Sarebbe bastato rendere pubbliche e con un calendario diffuso le sedute della Commissione del paesaggio quando chiamata a decidere su progetti molto impattanti sulla vita dei quartieri e dei suoi abitanti, legando maggiormente il parere del rappresentante del Municipio alla decisione finale. Provocando una partecipazione vera dei cittadini interessati, capace di evidenziare quell’opposizione che si è poi scaricata nelle cancellerie del tribunale inguaiando i dipendenti comunali. Invece no, anche in questo caso il rappresentante del Municipio eletto dai cittadini non ha nessun potere in commissione. Anche in questo caso la responsabilità ultima di interventi che vengono contestati da comitati e cittadini ricade per la vulgata comune sui lavoratori. Quasi fossimo noi a produrre fotomontaggi e render amazzonici, pieni di alberi di alto fusto e verde pubblicati per anni dai giornali e siti ‘amici’ del Comune (da Repubblica, a Urban Files a Corriere) e megafonati dall’ufficio stampa a nascondere alti palazzoni e imbarazzanti volumetrie che emergono puntualmente alla fine dei cantieri, spesso provocando l’indignazione dei residenti.
    #LeResponsabilità del Comune
    In due anni e mezzo di articoli sui giornali, servizi dei tg e approfondimenti, il Comune di Milano nonostante i solleciti durante gli incontri con le organizzazioni sindacali, non ha svolto nessuna campagna di informazione, nessun comunicato che potesse render chiari cosa sia una SCIA o una SCIA alternativa al permesso di costruire, contribuendo col suo silenzio a ingenerare tra l’opinione pubblica il dubbio, il sospetto e le accuse di corruzione che ormai ci coinvolgono tutti, facendo venir meno l’autorevolezza non di qualche mela marcia come dichiarato dai vertici, ma di tutta la direzione Urbanistica con effetti letali sui lavoratori più esposti.
    La denuncia per diffamazione al giornalista Gianni Barbacetto deliberata dalla Giunta inoltre, non ha fatto altro che far moltiplicare l'attenzione sui casi, aumentando articoli, servizi televisivi e approfondimenti, oltre a rappresentare una inopportuna ammissione di colpa.
    Il mancato spostamento degli indagati dai loro uffici, come richiederebbe un minimo di buonsenso, oltre a rappresentare un rischio per tutti i 14 colleghi coinvolti ha avuto il pessimo risultato di aver peggiorato la situazione per due di loro, Carla Barone e Andrea Viaroli, che ora rischiano l'interdizione dai pubblici uffici.
    Non siamo noi dipendenti che abbiamo scritto sul d.p.r. 380.2001 e sulla l.r. 12.2005 che la demolizione e ricostruzione integrale di un edificio con forme, altezze e sagome diverse possa essere considerata una ristrutturazione, con un risparmio del 68% di oneri rispetto alla nuova costruzione. Così come non siamo noi lavoratori a non aver previsto nel PGT delle norme che impedissero, come invece è successo di fianco al parco Lambro e al Parco delle Cave, di edificare palazzi altri più di 60 metri di fronte a un Parco pubblico togliendo aria, luce e vedute alla fruizione pubblica senza nemmeno inoltrare una pec al presidente del Consiglio Comunale. Non siamo noi lavoratori ad aver prima promosso addirittura con convegni e poi esaltato l’idea della ‘Città che sale’ così osteggiata da comitati cittadini e magistrati, ma siamo solo colpevoli di aver firmato per lavoro atti che dessero sostanza a questo input, una scelta che lo ripetiamo è sempre politica. Così come non siamo noi ad aver previsto che le coperture di box ed edifici sotterranei andassero computate nel ‘verde’ quasi che fossero boschi e non semplice verde estetico di nessun valore ecosistemico o naturalistico. Non siamo stati noi neppure a escludere nei calcoli sulle volumetrie massime da edificare, Housing sociale e funzioni simili, come sta succedendo nel cantiere di via dei Rospigliosi a San Siro, quasi che i palazzoni con quella destinazione d’uso fossero trasparenti e lasciassero passare l’aria, la luce indispensabili per il rispetto dei quartieri e degli abitanti che hanno la sfortuna di viverci accanto.
    Non possiamo sapere come si evolveranno le indagini ma è importante definire in maniera precisa le responsabilità.
    Quando verranno indagati e chiamati a processo i decisori?
    URBANISTOPOLI: LAVORATORI-CAPRI ESPIATORI, POLITICI INTOCCABILI (Com. Sind. l.300.1970) La bufera di articoli, video, inchieste, voci che si accavallano in questi giorni riguardanti le accresciute responsabilità e reati ascrivibili a tre colleghi con l’arresto ai domiciliari del nostro ex direttore Oggioni ha lasciato tutti i lavoratori del Comune di Milano interdetti. E’ necessario però, anche vista la ormai massiccia presenza di colleghi neoassunti dal 2018 ad oggi, che non conoscono gli antefatti riguardanti la nostra direzione, porre dei punti fermi che possano essere utilizzati da chiave di lettura a quanto sta succedendo alla Direzione Urbanistica, infaustamente ridenominata 'Rigenerazione Urbana'. #Fintincreduli Sentire nel consiglio comunale dello scorso lunedì i vertici dell’amministrazione definire ‘mele marce’ i colleghi indagati senza specificare chi, apre un interrogativo sulla decisione del Comune di non costituirsi parte civile nei procedimenti avviati, scelta che sembra essere confermata anche per il processo Park Tower di Crescenzago/Parco Lambro, ma non è chiaro se verrà mantenuta. A tal proposito giovedì scorso si è svolta una riunione lampo nell’androne del sesto piano, in cui il neodirettore Lippi si è detto disponibile a verificare tali affermazioni e a farci conoscere l’esito. Noi lavoratori, finora silenti sia attraverso i singoli che in merito a comunicati ufficiali delle Organizzazioni Sindacali, non possiamo però continuare a non rispondere allo stupore simulato, a quel finto ‘noi non sapevamo’ che accomuna molti dei responsabili decisionali dell’Edilizia e dell’Urbanistica degli ultimi 15 anni e la maggior parte dei giornalisti. Dove hanno vissuto costoro dal 2011 ad oggi? Se anche fossero dimostrate le accuse ai colleghi, evento tutto da verificare, si tratterebbe comunque di esecutori. Chi materialmente ha commesso un reato, non accorgendosi nemmeno che fosse tale. Ma quando verranno individuati i mandanti? Cioè i veri responsabili di quanto sta succedendo? Tra politici che hanno deliberato un PGT che non ha tenuto in nessuna considerazione le norme che vengono oggi contestate ai lavoratori, esponendoli a rischi erariali e legali esiziali. Tra i ‘tecnici’ presenti nelle 3 Giunte che si sono succedute dal mandato Pisapia-De Cesaris, tra cui annoveriamo avvocati di primo livello, docenti del Politecnico, architetti di fama internazionale. Molti di loro, inoltre, sono passati da un ruolo pubblico a funzioni private, molto spesso nei campi urbanistico, edilizio, costruttivo-finanziario, senza che nessuno abbia mai avuto nulla da obiettare. Sappiamo bene che i dipendenti, anche i dirigenti, non hanno poteri di libera scelta discrezionale ma si attivano su input di Sindaci, Assessori Direttori generali, cioè dei vertici dell’amministrazione. L’indirizzo è sempre frutto di scelte politiche, l’impulso decisionale viene dai vertici non promana da un lavoratore pur dirigente che sia. Per quale motivo indagini, opinione pubblica e campagne stampa puntano il dito sempre e solo contro gli esecutori, cioè l’anello debole della catena di comando? #CommissionePaesaggio & #ConfittidiInteresse I particolari più compromettenti che stanno emergendo dalle indagini sono concentrati soprattutto sulla Commissione per il paesaggio e i plurimi conflitti di interesse presenti al suo interno. Un organismo nominato dal Sindaco in cui emergono commistioni tanto evidenti che anche un ragazzino di prima media, inserendo i nomi dei componenti su google poteva individuarli, non da adesso ma da almeno 15 anni. Legami così evidenti che se le redazioni e i giornalisti che stanno pubblicando decine di pagine oggi, avessero approfondito prima, avrebbero potuto davvero evitare la figuraccia che sta ricadendo sugli incolpevoli dipendenti. Anche qui è necessario un approfondimento. Il garante dell’anticorruzione del Comune di Milano dov’era quando mariti e mogli si scambiavano i ruoli di presentatore e giudice delle pratiche inoltrate? Dove quando architetti con decine di pratiche in corso nella stessa città, erano chiamati a decidere di pratiche simili di colleghi e soci? Che tipo di indipendenza può avere un organo composto da ingegneri e architetti coinvolti per interessi propri nelle pratiche edilizie, presentate da altri architetti e ingegneri che devono valutare sotto profili ampiamente discrezionali? E soprattutto, come può un dirigente che ha svolto questo ruolo per anni dentro l’edilizia del Comune di Milano, diventare membro della Commissione per il Paesaggio senza che nessuno dei responsabili dei controlli interni del Comune di Milano, nessun dei 46 consiglieri comunali, nessuno degli 8 assessori in Giunta, abbia avuto delle note da opporre quantomeno di opportunità. #Municipi: chi li ha visti? Ma veniamo anche ai Municipi visto che dal territorio provengono il 90% degli esposti collettivi che hanno portato la Procura ad approfondimenti che durano ormai da oltre due anni, come successo per i palazzoni bordo Parco delle cave le residenze Lac di via Cancano a Baggio (in foto). Il neonato regolamento di Municipio nonostante le roboanti dichiarazioni al momento della sua creazione non ha prodotto nessun correttivo in tema urbanistico. Sarebbe bastato rendere pubbliche e con un calendario diffuso le sedute della Commissione del paesaggio quando chiamata a decidere su progetti molto impattanti sulla vita dei quartieri e dei suoi abitanti, legando maggiormente il parere del rappresentante del Municipio alla decisione finale. Provocando una partecipazione vera dei cittadini interessati, capace di evidenziare quell’opposizione che si è poi scaricata nelle cancellerie del tribunale inguaiando i dipendenti comunali. Invece no, anche in questo caso il rappresentante del Municipio eletto dai cittadini non ha nessun potere in commissione. Anche in questo caso la responsabilità ultima di interventi che vengono contestati da comitati e cittadini ricade per la vulgata comune sui lavoratori. Quasi fossimo noi a produrre fotomontaggi e render amazzonici, pieni di alberi di alto fusto e verde pubblicati per anni dai giornali e siti ‘amici’ del Comune (da Repubblica, a Urban Files a Corriere) e megafonati dall’ufficio stampa a nascondere alti palazzoni e imbarazzanti volumetrie che emergono puntualmente alla fine dei cantieri, spesso provocando l’indignazione dei residenti. #LeResponsabilità del Comune In due anni e mezzo di articoli sui giornali, servizi dei tg e approfondimenti, il Comune di Milano nonostante i solleciti durante gli incontri con le organizzazioni sindacali, non ha svolto nessuna campagna di informazione, nessun comunicato che potesse render chiari cosa sia una SCIA o una SCIA alternativa al permesso di costruire, contribuendo col suo silenzio a ingenerare tra l’opinione pubblica il dubbio, il sospetto e le accuse di corruzione che ormai ci coinvolgono tutti, facendo venir meno l’autorevolezza non di qualche mela marcia come dichiarato dai vertici, ma di tutta la direzione Urbanistica con effetti letali sui lavoratori più esposti. La denuncia per diffamazione al giornalista Gianni Barbacetto deliberata dalla Giunta inoltre, non ha fatto altro che far moltiplicare l'attenzione sui casi, aumentando articoli, servizi televisivi e approfondimenti, oltre a rappresentare una inopportuna ammissione di colpa. Il mancato spostamento degli indagati dai loro uffici, come richiederebbe un minimo di buonsenso, oltre a rappresentare un rischio per tutti i 14 colleghi coinvolti ha avuto il pessimo risultato di aver peggiorato la situazione per due di loro, Carla Barone e Andrea Viaroli, che ora rischiano l'interdizione dai pubblici uffici. Non siamo noi dipendenti che abbiamo scritto sul d.p.r. 380.2001 e sulla l.r. 12.2005 che la demolizione e ricostruzione integrale di un edificio con forme, altezze e sagome diverse possa essere considerata una ristrutturazione, con un risparmio del 68% di oneri rispetto alla nuova costruzione. Così come non siamo noi lavoratori a non aver previsto nel PGT delle norme che impedissero, come invece è successo di fianco al parco Lambro e al Parco delle Cave, di edificare palazzi altri più di 60 metri di fronte a un Parco pubblico togliendo aria, luce e vedute alla fruizione pubblica senza nemmeno inoltrare una pec al presidente del Consiglio Comunale. Non siamo noi lavoratori ad aver prima promosso addirittura con convegni e poi esaltato l’idea della ‘Città che sale’ così osteggiata da comitati cittadini e magistrati, ma siamo solo colpevoli di aver firmato per lavoro atti che dessero sostanza a questo input, una scelta che lo ripetiamo è sempre politica. Così come non siamo noi ad aver previsto che le coperture di box ed edifici sotterranei andassero computate nel ‘verde’ quasi che fossero boschi e non semplice verde estetico di nessun valore ecosistemico o naturalistico. Non siamo stati noi neppure a escludere nei calcoli sulle volumetrie massime da edificare, Housing sociale e funzioni simili, come sta succedendo nel cantiere di via dei Rospigliosi a San Siro, quasi che i palazzoni con quella destinazione d’uso fossero trasparenti e lasciassero passare l’aria, la luce indispensabili per il rispetto dei quartieri e degli abitanti che hanno la sfortuna di viverci accanto. Non possiamo sapere come si evolveranno le indagini ma è importante definire in maniera precisa le responsabilità. Quando verranno indagati e chiamati a processo i decisori?
    Angry
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 1K Visualizzazioni
  • Ecco il piano europeo per prelevare i nostri soldi "parcheggiati" in banca.
    Ecco il piano europeo per prelevare i nostri soldi "parcheggiati" in banca.
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 127 Visualizzazioni
  • ECCO IL PROSSIMO PASSO di URSULA per FOTTERCI I RISPARMI PRIVATI!!!
    Ue, ecco il piano per smuovere i risparmi parcheggiati in banca
    Mercoledì la Commissione discute un piano che ha l’obiettivo di mobilitare almeno una parte dei 10mila miliardi di euro dei piccoli risparmiatori custoditi nei conti correnti bancari (e sostanzialmente inutilizzati) per trasformarli in capitale di rischio e in...
    https://www.ilsole24ore.com/art/ue-ecco-piano-risvegliare-risparmi-parcheggiati-banca-AGQN4qXD
    ECCO IL PROSSIMO PASSO di URSULA per FOTTERCI I RISPARMI PRIVATI!!! Ue, ecco il piano per smuovere i risparmi parcheggiati in banca Mercoledì la Commissione discute un piano che ha l’obiettivo di mobilitare almeno una parte dei 10mila miliardi di euro dei piccoli risparmiatori custoditi nei conti correnti bancari (e sostanzialmente inutilizzati) per trasformarli in capitale di rischio e in... https://www.ilsole24ore.com/art/ue-ecco-piano-risvegliare-risparmi-parcheggiati-banca-AGQN4qXD
    WWW.ILSOLE24ORE.COM
    Ue, ecco il piano per smuovere i risparmi parcheggiati in banca
    Mercoledì la Commissione discute un piano che ha l’obiettivo di mobilitare almeno una parte dei 10mila miliardi di euro dei piccoli risparmiatori custoditi nei conti correnti bancari (e sostanzialmente inutilizzati) per trasformarli in capitale di rischio e in investimenti. L’obiettivo è sostenere la competitività dell’industria europea e le nuove priorità, a cominciare dalla difesa
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 353 Visualizzazioni
  • Ecco che distruggono anche i navigli con i grattacieli. I turisti vengono per l'atmosfera bohemienne e tu me la distruggi con i tuoi grattacieli del c.....
    Ma allora siete proprio delinquenti.
    Hanno appena arrestato il capo della commissione paesaggio per la corruzione ma questi che hanno avuto la approvazione vanno avanti come niente.
    Ma allora non avete capito nulla.
    Architetti di m... pensate solo alla parcella. Non ve ne fotte nulla del paesaggio e di Milano, pensate solo ai danee.
    https://naviglitowers.it/?utm_source=Google_Display&utm_medium=Google_Display&utm_campaign=Google_Awereness_2025&utm_id=2868&gad_source=2&gclid=Cj0KCQiA8q--BhDiARIsAP9tKI3STgaASWR5qnVRgbe5_HXkhcC2OH4qw_GcRv1ZC93znhRsM2RRbv8aAr1lEALw_wcB
    Ecco che distruggono anche i navigli con i grattacieli. I turisti vengono per l'atmosfera bohemienne e tu me la distruggi con i tuoi grattacieli del c..... Ma allora siete proprio delinquenti. Hanno appena arrestato il capo della commissione paesaggio per la corruzione ma questi che hanno avuto la approvazione vanno avanti come niente. Ma allora non avete capito nulla. Architetti di m... pensate solo alla parcella. Non ve ne fotte nulla del paesaggio e di Milano, pensate solo ai danee. https://naviglitowers.it/?utm_source=Google_Display&utm_medium=Google_Display&utm_campaign=Google_Awereness_2025&utm_id=2868&gad_source=2&gclid=Cj0KCQiA8q--BhDiARIsAP9tKI3STgaASWR5qnVRgbe5_HXkhcC2OH4qw_GcRv1ZC93znhRsM2RRbv8aAr1lEALw_wcB
    NAVIGLITOWERS.IT
    Navigli Towers
    AL DI SOPRA DI OGNI ASPETTATIVA Design e innovazione si incontrano per offrirti una nuova dimensione residenziale. Scopri di più IL PANORAMA CHE HAI SEMPRE DESIDERATo Ammira Milano da un nuovo punto di vista: elevato, luminoso, esclusivo. Scopri di più UN’ICONA RESIDENZIALE SUI NAVIGLI Il futuro del residenziale si affaccia sul Naviglio Grande, con spazi […]
    Angry
    3
    0 Commenti 0 Condivisioni 785 Visualizzazioni
  • GIÙ LE MANI DAI NOSTRI CAMPI.
    Petizione per dire “no” al maxi parco agrivoltaico grande come 7 campi da calcio
    Il Comitato ha avviato la raccolta firme e ha costituito un direttivo. Fra i componenti c’è anche l’ex sindaco di Acqui, Lorenzo Lucchini...
    https://www.lastampa.it/alessandria/2025/02/23/news/acqui_terme_petizione_no_maxi_parco_agrivoltaico-15018256/amp/
    GIÙ LE MANI DAI NOSTRI CAMPI. Petizione per dire “no” al maxi parco agrivoltaico grande come 7 campi da calcio Il Comitato ha avviato la raccolta firme e ha costituito un direttivo. Fra i componenti c’è anche l’ex sindaco di Acqui, Lorenzo Lucchini... https://www.lastampa.it/alessandria/2025/02/23/news/acqui_terme_petizione_no_maxi_parco_agrivoltaico-15018256/amp/
    WWW.LASTAMPA.IT
    Petizione per dire “no” al maxi parco agrivoltaico grande come 7 campi da calcio
    Il Comitato ha avviato la raccolta firme e ha costituito un direttivo. Fra i componenti c’è anche l’ex sindaco di Acqui, Lorenzo Lucchini
    Like
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 664 Visualizzazioni
  • QUESTE TESTE di ***** di Repubblica la fanno passare come una cosa positiva!
    NON SI SMENTISCONO MAI!
    https://torino.repubblica.it/cronaca/2025/02/17/news/serve_energia_pulita_in_piemonte_arriva_il_fotovoltaico_su_campi_e_parcheggi-424009138/amp/
    QUESTE TESTE di CAZZO di Repubblica la fanno passare come una cosa positiva! NON SI SMENTISCONO MAI! https://torino.repubblica.it/cronaca/2025/02/17/news/serve_energia_pulita_in_piemonte_arriva_il_fotovoltaico_su_campi_e_parcheggi-424009138/amp/
    TORINO.REPUBBLICA.IT
    Serve energia pulita: in Piemonte arriva il fotovoltaico su campi e parcheggi
    Per non danneggiare l’agricoltura obbligatori gli impianti sollevati. L’assessore Marnati: “Sarà più facile mettere pannelli in aree d…
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 1K Visualizzazioni
  • Germania: strage in un parco ad Ascheffenburg. Un bambino e un uomo uccisi da afgano con coltello
    Ennesimo attacco con il coltello in Germania. Questa volta un richiedente asilo afgano avrebbe ucciso un bambino di due anni e un uomo di 41...
    https://scenarieconomici.it/germania-strage-in-un-parco-ad-ascheffenburg-un-bambino-e-un-uomo-uccisi-da-afgano-con-coltello/
    Germania: strage in un parco ad Ascheffenburg. Un bambino e un uomo uccisi da afgano con coltello Ennesimo attacco con il coltello in Germania. Questa volta un richiedente asilo afgano avrebbe ucciso un bambino di due anni e un uomo di 41... https://scenarieconomici.it/germania-strage-in-un-parco-ad-ascheffenburg-un-bambino-e-un-uomo-uccisi-da-afgano-con-coltello/
    SCENARIECONOMICI.IT
    Germania: strage in un parco ad Ascheffenburg. Un bambino e un uomo uccisi da afgano con coltello
    Ennesimo attacco con il coltello in Germania. Questa volta un richiedente asilo afgano avrebbe ucciso un bambino di due anni e un uomo di 41
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 576 Visualizzazioni
  • Ecco il volto del 28enne immigrato afgano Enamullah O. (già segnalato per violenze e che doveva essere rimpatriato, dopo il diniego alla domanda di asilo, ma viveva ancora in un centro d’accoglienza) che ha ammazzato a coltellate un bimbo di 2 anni e un uomo di 41 anni, dopo aver preso di mira una scolaresca delle materne in un parco di Aschaffenburg.

    La sinistra italiana tace, preferendo disquisire sul “saluto romano” di Musk.
    Francesca Totolo
    Ecco il volto del 28enne immigrato afgano Enamullah O. (già segnalato per violenze e che doveva essere rimpatriato, dopo il diniego alla domanda di asilo, ma viveva ancora in un centro d’accoglienza) che ha ammazzato a coltellate un bimbo di 2 anni e un uomo di 41 anni, dopo aver preso di mira una scolaresca delle materne in un parco di Aschaffenburg. La sinistra italiana tace, preferendo disquisire sul “saluto romano” di Musk. Francesca Totolo
    Angry
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 860 Visualizzazioni
Altri risultati