• Siamo stati ingannati, repressi e ingannati dalle ricche élite globaliste affamate di denaro.

    Auto d'acqua nel 1974:
    - Guida a 70 mph
    - Percorre oltre 1000 miglia con un serbatoio.
    - Rilascia zero inquinamento
    Potremmo guidare automobili alimentate ad acqua, ma le forze che manipolano l’umanità non lo permetterebbero mai.
    Man mano che la coscienza umana cresce e il sistema di controllo scompare, vedremo la rinascita di tali grandi tecnologie.

    We have been duped, repressed and deceived by the money-hungry globalist elites.

    Water cars in 1974:
    - Drive at 70 mph
    - Travels over 1000 miles on one tank.
    - Releases zero pollution
    We could drive water-powered cars, but the forces manipulating humanity would never allow it.
    As human consciousness grows and the control system disappears, we will see the rebirth of such great technologies.

    Fomos enganados, reprimidos e iludidos pelas elites globalistas ávidas por dinheiro.

    Carros aquáticos em 1974:
    - Dirigem a 70 mph
    - Viaja mais de 1.000 milhas em um tanque.
    - Não emite poluição alguma
    Poderíamos dirigir carros movidos a água, mas as forças que manipulam a humanidade nunca permitiriam isso.
    À medida que a consciência humana crescer e o sistema de controle desaparecer, veremos o renascimento dessas grandes tecnologias.

    Nous avons été dupés, réprimés et trompés par les élites mondialistes avides d'argent.

    Voitures à eau en 1974 :
    - Roulent à 70 mph
    - Parcourt plus de 1000 miles avec un seul réservoir.
    - Ne rejettent aucune pollution
    Nous pourrions conduire des voitures à eau, mais les forces qui manipulent l'humanité ne le permettront jamais.
    À mesure que la conscience humaine grandira et que le système de contrôle disparaîtra, nous assisterons à la renaissance de ces grandes technologies.



    Fonte: https://t.me/ioanima
    🇮🇹 Siamo stati ingannati, repressi e ingannati dalle ricche élite globaliste affamate di denaro. Auto d'acqua nel 1974: - Guida a 70 mph - Percorre oltre 1000 miglia con un serbatoio. - Rilascia zero inquinamento Potremmo guidare automobili alimentate ad acqua, ma le forze che manipolano l’umanità non lo permetterebbero mai. Man mano che la coscienza umana cresce e il sistema di controllo scompare, vedremo la rinascita di tali grandi tecnologie. 🇦🇺 We have been duped, repressed and deceived by the money-hungry globalist elites. Water cars in 1974: - Drive at 70 mph - Travels over 1000 miles on one tank. - Releases zero pollution We could drive water-powered cars, but the forces manipulating humanity would never allow it. As human consciousness grows and the control system disappears, we will see the rebirth of such great technologies. 🇧🇷 Fomos enganados, reprimidos e iludidos pelas elites globalistas ávidas por dinheiro. Carros aquáticos em 1974: - Dirigem a 70 mph - Viaja mais de 1.000 milhas em um tanque. - Não emite poluição alguma Poderíamos dirigir carros movidos a água, mas as forças que manipulam a humanidade nunca permitiriam isso. À medida que a consciência humana crescer e o sistema de controle desaparecer, veremos o renascimento dessas grandes tecnologias. 🇫🇷 Nous avons été dupés, réprimés et trompés par les élites mondialistes avides d'argent. Voitures à eau en 1974 : - Roulent à 70 mph - Parcourt plus de 1000 miles avec un seul réservoir. - Ne rejettent aucune pollution Nous pourrions conduire des voitures à eau, mais les forces qui manipulent l'humanité ne le permettront jamais. À mesure que la conscience humaine grandira et que le système de contrôle disparaîtra, nous assisterons à la renaissance de ces grandes technologies. ✨✨✨🙏✨✨✨ Fonte: https://t.me/ioanima
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  • Nel vercellese stà succedendo questo da qualche settimana ormai.

    Presto avvieranno una serie di espropri di terre sempre nel vercellese in zona Rovasenda/Gattinara per far passare elettrodotti a seguito di allacci parchi fotovoltaici alle centrali elettriche di Enel

    Fonte: https://x.com/Wondercri1982/status/1830359812296863849?t=QqW88fN2Kjt1RHnGYxcvdg&s=19
    Nel vercellese stà succedendo questo da qualche settimana ormai. ➡️Presto avvieranno una serie di espropri di terre sempre nel vercellese in zona Rovasenda/Gattinara per far passare elettrodotti a seguito di allacci parchi fotovoltaici alle centrali elettriche di Enel Fonte: https://x.com/Wondercri1982/status/1830359812296863849?t=QqW88fN2Kjt1RHnGYxcvdg&s=19
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  • Mercedes elettrica prende fuoco da sola in un parcheggio sotterraneo di Incheon, in Corea del Sud, danneggiando oltre 70 veicoli, avviato un vero e proprio processo pubblico per le Ev. I consumatori hanno paura e le autorità governative vogliono varare nuove regole di sicurezza che costringeranno le case automobilistiche a dichiarare il nome dei produttori di batterie

    https://www.gazzetta.it/motori/mobilita-sostenibile/auto-elettriche/12-08-2024/corea-del-sud-e-le-auto-elettriche-riunione-d-emergenza.shtml
    Mercedes elettrica prende fuoco da sola in un parcheggio sotterraneo di Incheon, in Corea del Sud, danneggiando oltre 70 veicoli, avviato un vero e proprio processo pubblico per le Ev. I consumatori hanno paura e le autorità governative vogliono varare nuove regole di sicurezza che costringeranno le case automobilistiche a dichiarare il nome dei produttori di batterie https://www.gazzetta.it/motori/mobilita-sostenibile/auto-elettriche/12-08-2024/corea-del-sud-e-le-auto-elettriche-riunione-d-emergenza.shtml
    WWW.GAZZETTA.IT
    Auto elettrica incendiata in Corea del Sud, riunione d'emergenza
    Il caso della Mercedes Eqe che ha preso fuoco spontaneamente in un parcheggio sotterraneo di Incheon, in Corea del Sud, danneggiando oltre 70 veicoli, ha avviato un vero e proprio processo pubblico per le Ev. I consumatori hanno pausa e le autorità governative vogliono varare nuove regole di sicurezza che costringeranno le case automobilistiche a dichiarare il nome dei produttori di batterie
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  • Copio dal profilo Telegram di Giorgio Bianchi

    165 giornalisti morti a Gaza in dieci mesi. Israele fa strage anche dell’informazione.

    A Gaza muoiono tutti, anche i giornalisti. Già, perché quel martoriato lembo di terra che è la Striscia oggi è il posto più pericoloso al mondo anche per chi è lì per informare, documentare e riprendere gli orrori di una guerra feroce. I numeri possono disumanizzare – si tratta di persone con volti, nomi e destini – ma rendono concreta l’idea di quel che sta accadendo: ogni due giorni a Gaza muore un giornalista. Contro ogni legge morale e in barba al diritto umanitario internazionale che vorrebbe garantita la protezione dei civili, compresi i giornalisti.

    Gli ultimi barbaramente uccisi sono Ismail Al-Ghoul e Rami Al-Reefi. Erano rispettivamente un reporter e un cameraman al lavoro per Al Jazeera e si trovavano a bordo della loro auto, parcheggiata al di fuori del campo profughi di Al-Shati. Non sono mai più usciti vivi da quella macchina. Nei video che hanno fatto il giro del web si vedono chiaramente i corpi mozzati dei giornalisti. C’è sangue ovunque, ma la scritta “press” si legge ancora.

    La dinamica del crimine è, se possibile, ancor più agghiacciante. I reporter erano ad Al-Shati per un collegamento in diretta con l’emittente araba, davanti alla casa di Ismail Haniyeh, il leader di Hamas ucciso a Teheran dagli israeliani. Nel video registrato si notano dei droni dell’IDF in esplorazione, mentre sorvolano tutta la zona del campo profughi. Altri giornalisti e testimoni hanno dichiarato che un drone ha lanciato un razzo vicino alla posizione dei reporter di Al Jazeera, spingendoli così ad abbandonare la diretta, nel tentativo di cercare riparo in qualche edificio circostante. Poco dopo i due si sono rifugiati nella loro auto, che portava la scritta “TV” sul tetto. Ma questo non è bastato a salvargli la vita. Da un drone israeliano è partito un missile guidato che ha colpito il veicolo, uccidendo sia Ismail Al-Ghoul che il suo cameraman Rami Al-Reefi. C’è stata poi un’altra vittima, un bambino che si trovava sempre nelle vicinanze di via Ayadia, a ovest di Gaza City.

    Segue...

    https://it.insideover.com/guerra/a-gaza-ogni-due-giorni-un-giornalista-viene-ucciso.html

    Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
    Copio dal profilo Telegram di Giorgio Bianchi 165 giornalisti morti a Gaza in dieci mesi. Israele fa strage anche dell’informazione. A Gaza muoiono tutti, anche i giornalisti. Già, perché quel martoriato lembo di terra che è la Striscia oggi è il posto più pericoloso al mondo anche per chi è lì per informare, documentare e riprendere gli orrori di una guerra feroce. I numeri possono disumanizzare – si tratta di persone con volti, nomi e destini – ma rendono concreta l’idea di quel che sta accadendo: ogni due giorni a Gaza muore un giornalista. Contro ogni legge morale e in barba al diritto umanitario internazionale che vorrebbe garantita la protezione dei civili, compresi i giornalisti. Gli ultimi barbaramente uccisi sono Ismail Al-Ghoul e Rami Al-Reefi. Erano rispettivamente un reporter e un cameraman al lavoro per Al Jazeera e si trovavano a bordo della loro auto, parcheggiata al di fuori del campo profughi di Al-Shati. Non sono mai più usciti vivi da quella macchina. Nei video che hanno fatto il giro del web si vedono chiaramente i corpi mozzati dei giornalisti. C’è sangue ovunque, ma la scritta “press” si legge ancora. La dinamica del crimine è, se possibile, ancor più agghiacciante. I reporter erano ad Al-Shati per un collegamento in diretta con l’emittente araba, davanti alla casa di Ismail Haniyeh, il leader di Hamas ucciso a Teheran dagli israeliani. Nel video registrato si notano dei droni dell’IDF in esplorazione, mentre sorvolano tutta la zona del campo profughi. Altri giornalisti e testimoni hanno dichiarato che un drone ha lanciato un razzo vicino alla posizione dei reporter di Al Jazeera, spingendoli così ad abbandonare la diretta, nel tentativo di cercare riparo in qualche edificio circostante. Poco dopo i due si sono rifugiati nella loro auto, che portava la scritta “TV” sul tetto. Ma questo non è bastato a salvargli la vita. Da un drone israeliano è partito un missile guidato che ha colpito il veicolo, uccidendo sia Ismail Al-Ghoul che il suo cameraman Rami Al-Reefi. C’è stata poi un’altra vittima, un bambino che si trovava sempre nelle vicinanze di via Ayadia, a ovest di Gaza City. Segue... https://it.insideover.com/guerra/a-gaza-ogni-due-giorni-un-giornalista-viene-ucciso.html 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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    A Gaza ogni due giorni un giornalista viene ucciso
    Due reporter di Al Jazeera sono stati uccisi da un missile dell’IDF. Dall’inizio della guerra sono 165 i giornalisti morti nella Striscia.
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  • Ricevo pubblico

    IMPORTANTE !!!!
    Sul sito del MASE che é il Ministero dell'Ambiente, si scopre che tutto il Centro-Sud sarà un enorme parco eolico agrivoltaico con una serie di progetti differenti (eolici e fotovoltaici).
    Il progetto si chiama “VIA”, per ognuno di questi progetti è partito una *“VIA” = Valutazione di Impatto Ambientale* , reperibili a questi siti:

    https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/27/14

    https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/24/11

    Il problema è che non saranno su terreni pubblici ma su terreni privati che per la pubblica utilità potrebbero facilmente essere espropriati: saranno espropri per “Lavori di pubblica utilità”.
    C'é qualche progetto anche al Nord.
    Controllate se c'è anche qualche comune che vi interessa.
    *Ci sono solamente 60/90 giorni per fare opposizione dopo di che* *NON SI PUO’ PIU’ FARE NULLA* . Perché se scade il tempo significa che non c'é interesse.
    Il problema è che la gente non sa, e molto spesso neanche i singoli Comuni vengono a conoscenza di queste opere finché non sono partite ed a quel punto è difficile opporsi!

    *DIVULGATE A PIÚ PERSONE E AMMINISTRAZIONI COMUNALI POSSIBILI.*
    Ognuno di noi chieda al proprio Comune se ci sono progetti di pubblica utilità e/o ad informarsi se previsti nel breve medio termine: a volte neanche i singoli Comuni ne sono a conoscenza!

    DIVULGATE a TUTTI i comitati ambientali ed alla cittadinanza attiva!

    Fonte: https://x.com/dessere88fenice/status/1814044471190761680

    #parchieolici
    #agrifotovoltaico
    #agrivoltaico
    #mase
    #via
    Ricevo pubblico ⚠️⚠️⚠️ IMPORTANTE !!!! ⚠️⚠️⚠️ Sul sito del MASE che é il Ministero dell'Ambiente, si scopre che tutto il Centro-Sud sarà un enorme parco eolico agrivoltaico con una serie di progetti differenti (eolici e fotovoltaici). Il progetto si chiama “VIA”, per ognuno di questi progetti è partito una *“VIA” = Valutazione di Impatto Ambientale* , reperibili a questi siti: https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/27/14 https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/24/11 Il problema è che non saranno su terreni pubblici ma su terreni privati che per la pubblica utilità potrebbero facilmente essere espropriati: saranno espropri per “Lavori di pubblica utilità”. C'é qualche progetto anche al Nord. Controllate se c'è anche qualche comune che vi interessa. *Ci sono solamente 60/90 giorni per fare opposizione dopo di che* *NON SI PUO’ PIU’ FARE NULLA* . Perché se scade il tempo significa che non c'é interesse. Il problema è che la gente non sa, e molto spesso neanche i singoli Comuni vengono a conoscenza di queste opere finché non sono partite ed a quel punto è difficile opporsi! *DIVULGATE A PIÚ PERSONE E AMMINISTRAZIONI COMUNALI POSSIBILI.* Ognuno di noi chieda al proprio Comune se ci sono progetti di pubblica utilità e/o ad informarsi se previsti nel breve medio termine: a volte neanche i singoli Comuni ne sono a conoscenza! DIVULGATE a TUTTI i comitati ambientali ed alla cittadinanza attiva! Fonte: https://x.com/dessere88fenice/status/1814044471190761680 #parchieolici #agrifotovoltaico #agrivoltaico #mase #via
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  • Vigano’, Bergoglio, CL , la Chiesa e i cristiani

    In questo periodo i mezzi di comunicazione fanno un gran parlare del contrasto tra l’Arcivescovo Carlo Maria Vigano’ e il Papa; si sono buttati a pesce sulla questione dello scisma e sulla scomunica comminata a Vigano’ perché non si è sottomesso al Papa e perché ha dichiarato che il Concilio Vaticano II è stato l’origine di tutti i mali che soffre la Chiesa attuale. Sono diventati tutti esperti vaticanisti, i giornalisti, e discettano di questioni teologiche e canoniche con una disinvoltura che sembra far credere che non si siano mai interessati d’altro in vita loro. Ci inondano di notizie anche sulla crisi di CL, che non vedevano l’ora si dissolvesse in problematiche interne e sparisse dalla vita sociale. Tutto viene messo sulla pubblica piazza con dovizia di particolari e gran compiacimento delle discordie tra i responsabili e tra essi e il Vaticano.

    Questa situazione mi ha fatto sorgere alcune domande: anzitutto “come stanno realmente le cose?” E poi, perché i giornalisti parlano solo delle difficoltà e dei contrasti e mai delle cose positive che avvengono ad opera di chi fa parte della Chiesa? O meglio, perché esasperano quel 2 per cento di problemi e tralasciano di prendere in considerazione il rimanente 98 per cento di azioni, di rapporti umani di realtà concrete messe in piedi dai cristiani che sono di enorme sostegno per la gente? Perché non parlano mai, ad esempio, dell’impressionante numero di aiuti umanitari originato dall’esperienza di Comunione e Liberazione? Oppure dell’incredibile slancio missionario prodotto da tutto il modo cattolico, dalla metà dell’Ottocento in avanti?

    Tanto per fare un esempio, io, che sono nell’ambito cattolico da cinquant’anni, sono venuto a conoscenza dell’esistenza di Giuseppe Allamano e dei suoi Missionari della Consolata solo quando sono andato in Africa e precisamente in Costa d’Avorio. Lì ho visto ciò che fanno questi giganti della fede: a Marandallah, nel cuore del Paese, hanno messo in piedi un villaggio intero, con tanto di “Jardin de l’amitié”, un enorme parco per i bambini, con giochi e spazi utilizzabili. Questo può apparire ovvio nel Nord Italia, nel quale ci sono sempre stati gli Oratori, ma in Africa è una cosa dell’altro mondo, in quanto nelle loro mentalità i bambini non sono considerati finché non arrivano all’età adulta. In Africa sono molto considerati gli anziani, tanto che mangiano tutto quello che vogliono, poi gli adulti, e infine i bambini, ai quali spetta ciò che rimane. E’ per tale motivo che magari si ammalano di anemia: perché mangiano solo il riso bianco che avanza, ma non la carne, spazzolata dagli adulti. Nessuno dice poi che nell’islam e nelle religioni tribali non c’è alcuna attività pensata per i bambini, i quali vengono lasciati a loro stessi e crescono per strada. Ma i Missionari della Consolata avevano costruito addirittura un ospedale, così che le autorità civili avevano lasciato andare in rovina l’ospedale statale, perché tanto c’era già quello dei preti.

    E questo è solo un esempio, ma si potrebbe parlare dell’opera dei Missionari del PIME, che hanno missioni perfino in Tailandia e Cambogia, dei Comboniani, dei Francescani, e chi più ne ha più ne metta.

    Come mai io non sapevo nulla di tutto ciò? Perché i giornalisti, di queste cose, parlano in maniera talmente veloce, frammentaria e superficiale che non rimane nella testa della gente. Le buttano lì con noncuranza e in maniera occasionale e casuale. Le notizie che invece vogliono far rimanere ben impresse nella mentalità dei più vengono date di continuo, in modo martellante e ossessivo, con una sorta di “bombardamento mediatico”. Basti pensare ai “tormentoni” riguardanti fatti accaduti magari decenni fa che vengono ripresi sistematicamente, mentre la stragrande maggioranza dei conflitti armati presenti nel mondo è totalmente obliterata.

    Sempre più spesso viene data l’interpretazione del fatto prima ancora di cercare di darne una descrizione completa e di andare a fondo delle motivazioni che potrebbero esserci alla base di esso. Il metodo con cui vengono fornite le notizie del nostro mondo cosiddetto democratico è sempre più simile a quello di un regime totalitario che cerca in tutti i modi di far pensare le persone in un determinato modo.
    Tale metodo viene applicato “scientificamente” soprattutto alla Chiesa, rea di essere una realtà non immediatamente assimilabile a quella di una organizzazione statale. La virulenza con la quale i giornalisti attaccano la Chiesa, in particolare quella cattolica, non ha paragoni con nessun’altra realtà, né religiosa né civile. Il silenzio quasi tombale sulle persecuzioni e le discriminazioni che subiscono i cristiani in molti Paesi del mondo ha come termine di confronto, forse, solo il silenzio che copre tutte le guerre “minori”, cioè il conflitti che fa comodo all’Occidente tenere nascosti, di cui è pieno il mondo definito “terzo” appunto dagli Stati ricchi del pianeta.

    Come distruggere la Chiesa? Non ce la fece nemmeno la rivoluzione francese e Napoleone, dall’esterno; allora occorre far entrare al suo interno il “fumo di satana”, come disse Paolo VI, cioè un pensiero non cattolico che diventi predominante. E il pensiero non cattolico che si vuol introdurre è quello della cosiddetta democrazia liberale: la Chiesa, si dice, deve rispettare i diritti dell’uomo, la parità di genere, i diritti degli omosessuali e via discorrendo. Si applica sempre più spesso il metodo dell’elezione diretta dei responsabili e dei capi, metodo che apparentemente sembra più giusto, ma rischia di non tenere conto dell’essenza della Chiesa, che è quella di essere una “comunione gerarchica”.

    Intendiamoci, non è che il metodo democratico sia generato dal diavolo; le stesse elezioni democratiche hanno origine dall’elezione dell’abate nei monasteri. I Greci infatti avevano forme di governo basate più su criteri oligarchici che democratici. E’ con il Medioevo che tutti i monaci votano per eleggere il loro “capo”. Tutto il nostro sistema democratico ha avuto impulso decisivo dalla vita cristiana e in particolare dalla vita monastica. Non è un caso che la democrazia si sia affermata nei Paesi a tradizione cristiana e non negli Stati a preminenza islamica o buddista-induista.

    Ma se la mentalità democratica prende il sopravvento nella Chiesa, allora il punto è avere la “maggioranza”, e sconfiggere l’”opposizione”; si riduce tutto ad una gara per ottenere consensi e vince chi ne ottiene di più. Si rientra nella logica di potere, perché anche il sistema democratico è un mezzo per raggiungere le leve di governo di una organizzazione.

    C’è un altro aspetto da considerare, che riguarda più i cattolici cosiddetti “tradizionalisti” Un altro modo di intendere la Chiesa è quello di identificarla con la gerarchia, con il Papa, i Cardinali e i Vescovi. Ho fatto tante discussioni a questo proposito, con chi sosteneva che la Chiesa è “una gerarchia”. Addirittura qualcuno arrivava ad affermare che “La Chiesa è il Papa”. Ora, io rispondevo che la gerarchia è essenziale alla natura della Chiesa cattolica, ma non la esaurisce: la Chiesa è formata da Papa, cardinali, vescovi, preti, suore, monaci, ma, vivaddio, anche dai fedeli laici, siano essi sposati o consacrati: in una parola, da tutti i battezzati. In quest’ottica anche gli ortodossi e i protestanti sono Chiesa, in quanto uniti a Cristo con il battesimo. Poi aggiungevo: una definizione un po’ più completa della Chiesa è quella di “comunione gerarchica”, che mantiene la sua natura di “realtà etnica sui generis”, come disse sempre Paolo VI. La Chiesa, insomma, non è riducibile ad una qualsiasi realtà sociale organizzativa, ma ha una specificità che le deriva dalla sua costituzione durante l’Ultima cena, nella quale Nostro Signore Gesù Cristo ci ha lasciato il Suo corpo e il Suo sangue perché potessimo essere salvati.

    La Chiesa, insomma, è una realtà umana nella quale si rende presente il divino: è una unità di persone nella quale si manifesta, in quanto realmente presente, Gesù Cristo stesso. Allora, chi è che comanda nella Chiesa? Chi è il vero “capo della Chiesa? Il Papa? No! Gesù Cristo!

    Mi viene in mente la frase del cardinal Siri, dopo il Conclave del 1958, nel quale era certo di essere eletto Papa: “Tutti erano d’accordo per votare me; c’erano solo tre persone non lo volevano: il Padre, il Figlio e lo Spirito santo”.
    Vigano’, Bergoglio, CL , la Chiesa e i cristiani In questo periodo i mezzi di comunicazione fanno un gran parlare del contrasto tra l’Arcivescovo Carlo Maria Vigano’ e il Papa; si sono buttati a pesce sulla questione dello scisma e sulla scomunica comminata a Vigano’ perché non si è sottomesso al Papa e perché ha dichiarato che il Concilio Vaticano II è stato l’origine di tutti i mali che soffre la Chiesa attuale. Sono diventati tutti esperti vaticanisti, i giornalisti, e discettano di questioni teologiche e canoniche con una disinvoltura che sembra far credere che non si siano mai interessati d’altro in vita loro. Ci inondano di notizie anche sulla crisi di CL, che non vedevano l’ora si dissolvesse in problematiche interne e sparisse dalla vita sociale. Tutto viene messo sulla pubblica piazza con dovizia di particolari e gran compiacimento delle discordie tra i responsabili e tra essi e il Vaticano. Questa situazione mi ha fatto sorgere alcune domande: anzitutto “come stanno realmente le cose?” E poi, perché i giornalisti parlano solo delle difficoltà e dei contrasti e mai delle cose positive che avvengono ad opera di chi fa parte della Chiesa? O meglio, perché esasperano quel 2 per cento di problemi e tralasciano di prendere in considerazione il rimanente 98 per cento di azioni, di rapporti umani di realtà concrete messe in piedi dai cristiani che sono di enorme sostegno per la gente? Perché non parlano mai, ad esempio, dell’impressionante numero di aiuti umanitari originato dall’esperienza di Comunione e Liberazione? Oppure dell’incredibile slancio missionario prodotto da tutto il modo cattolico, dalla metà dell’Ottocento in avanti? Tanto per fare un esempio, io, che sono nell’ambito cattolico da cinquant’anni, sono venuto a conoscenza dell’esistenza di Giuseppe Allamano e dei suoi Missionari della Consolata solo quando sono andato in Africa e precisamente in Costa d’Avorio. Lì ho visto ciò che fanno questi giganti della fede: a Marandallah, nel cuore del Paese, hanno messo in piedi un villaggio intero, con tanto di “Jardin de l’amitié”, un enorme parco per i bambini, con giochi e spazi utilizzabili. Questo può apparire ovvio nel Nord Italia, nel quale ci sono sempre stati gli Oratori, ma in Africa è una cosa dell’altro mondo, in quanto nelle loro mentalità i bambini non sono considerati finché non arrivano all’età adulta. In Africa sono molto considerati gli anziani, tanto che mangiano tutto quello che vogliono, poi gli adulti, e infine i bambini, ai quali spetta ciò che rimane. E’ per tale motivo che magari si ammalano di anemia: perché mangiano solo il riso bianco che avanza, ma non la carne, spazzolata dagli adulti. Nessuno dice poi che nell’islam e nelle religioni tribali non c’è alcuna attività pensata per i bambini, i quali vengono lasciati a loro stessi e crescono per strada. Ma i Missionari della Consolata avevano costruito addirittura un ospedale, così che le autorità civili avevano lasciato andare in rovina l’ospedale statale, perché tanto c’era già quello dei preti. E questo è solo un esempio, ma si potrebbe parlare dell’opera dei Missionari del PIME, che hanno missioni perfino in Tailandia e Cambogia, dei Comboniani, dei Francescani, e chi più ne ha più ne metta. Come mai io non sapevo nulla di tutto ciò? Perché i giornalisti, di queste cose, parlano in maniera talmente veloce, frammentaria e superficiale che non rimane nella testa della gente. Le buttano lì con noncuranza e in maniera occasionale e casuale. Le notizie che invece vogliono far rimanere ben impresse nella mentalità dei più vengono date di continuo, in modo martellante e ossessivo, con una sorta di “bombardamento mediatico”. Basti pensare ai “tormentoni” riguardanti fatti accaduti magari decenni fa che vengono ripresi sistematicamente, mentre la stragrande maggioranza dei conflitti armati presenti nel mondo è totalmente obliterata. Sempre più spesso viene data l’interpretazione del fatto prima ancora di cercare di darne una descrizione completa e di andare a fondo delle motivazioni che potrebbero esserci alla base di esso. Il metodo con cui vengono fornite le notizie del nostro mondo cosiddetto democratico è sempre più simile a quello di un regime totalitario che cerca in tutti i modi di far pensare le persone in un determinato modo. Tale metodo viene applicato “scientificamente” soprattutto alla Chiesa, rea di essere una realtà non immediatamente assimilabile a quella di una organizzazione statale. La virulenza con la quale i giornalisti attaccano la Chiesa, in particolare quella cattolica, non ha paragoni con nessun’altra realtà, né religiosa né civile. Il silenzio quasi tombale sulle persecuzioni e le discriminazioni che subiscono i cristiani in molti Paesi del mondo ha come termine di confronto, forse, solo il silenzio che copre tutte le guerre “minori”, cioè il conflitti che fa comodo all’Occidente tenere nascosti, di cui è pieno il mondo definito “terzo” appunto dagli Stati ricchi del pianeta. Come distruggere la Chiesa? Non ce la fece nemmeno la rivoluzione francese e Napoleone, dall’esterno; allora occorre far entrare al suo interno il “fumo di satana”, come disse Paolo VI, cioè un pensiero non cattolico che diventi predominante. E il pensiero non cattolico che si vuol introdurre è quello della cosiddetta democrazia liberale: la Chiesa, si dice, deve rispettare i diritti dell’uomo, la parità di genere, i diritti degli omosessuali e via discorrendo. Si applica sempre più spesso il metodo dell’elezione diretta dei responsabili e dei capi, metodo che apparentemente sembra più giusto, ma rischia di non tenere conto dell’essenza della Chiesa, che è quella di essere una “comunione gerarchica”. Intendiamoci, non è che il metodo democratico sia generato dal diavolo; le stesse elezioni democratiche hanno origine dall’elezione dell’abate nei monasteri. I Greci infatti avevano forme di governo basate più su criteri oligarchici che democratici. E’ con il Medioevo che tutti i monaci votano per eleggere il loro “capo”. Tutto il nostro sistema democratico ha avuto impulso decisivo dalla vita cristiana e in particolare dalla vita monastica. Non è un caso che la democrazia si sia affermata nei Paesi a tradizione cristiana e non negli Stati a preminenza islamica o buddista-induista. Ma se la mentalità democratica prende il sopravvento nella Chiesa, allora il punto è avere la “maggioranza”, e sconfiggere l’”opposizione”; si riduce tutto ad una gara per ottenere consensi e vince chi ne ottiene di più. Si rientra nella logica di potere, perché anche il sistema democratico è un mezzo per raggiungere le leve di governo di una organizzazione. C’è un altro aspetto da considerare, che riguarda più i cattolici cosiddetti “tradizionalisti” Un altro modo di intendere la Chiesa è quello di identificarla con la gerarchia, con il Papa, i Cardinali e i Vescovi. Ho fatto tante discussioni a questo proposito, con chi sosteneva che la Chiesa è “una gerarchia”. Addirittura qualcuno arrivava ad affermare che “La Chiesa è il Papa”. Ora, io rispondevo che la gerarchia è essenziale alla natura della Chiesa cattolica, ma non la esaurisce: la Chiesa è formata da Papa, cardinali, vescovi, preti, suore, monaci, ma, vivaddio, anche dai fedeli laici, siano essi sposati o consacrati: in una parola, da tutti i battezzati. In quest’ottica anche gli ortodossi e i protestanti sono Chiesa, in quanto uniti a Cristo con il battesimo. Poi aggiungevo: una definizione un po’ più completa della Chiesa è quella di “comunione gerarchica”, che mantiene la sua natura di “realtà etnica sui generis”, come disse sempre Paolo VI. La Chiesa, insomma, non è riducibile ad una qualsiasi realtà sociale organizzativa, ma ha una specificità che le deriva dalla sua costituzione durante l’Ultima cena, nella quale Nostro Signore Gesù Cristo ci ha lasciato il Suo corpo e il Suo sangue perché potessimo essere salvati. La Chiesa, insomma, è una realtà umana nella quale si rende presente il divino: è una unità di persone nella quale si manifesta, in quanto realmente presente, Gesù Cristo stesso. Allora, chi è che comanda nella Chiesa? Chi è il vero “capo della Chiesa? Il Papa? No! Gesù Cristo! Mi viene in mente la frase del cardinal Siri, dopo il Conclave del 1958, nel quale era certo di essere eletto Papa: “Tutti erano d’accordo per votare me; c’erano solo tre persone non lo volevano: il Padre, il Figlio e lo Spirito santo”.
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  • Persone tirate giù dagli alberi con complicità tra operai (forse, ipotesi da controllare, ditta Arcadia) e la polizia.
    Nessuna norma di sicurezza.
    Rischiano di ammazzare le persone.

    Succede ora a Bologna: cittadini contro il progetto di devastazione di un parco, del sindaco PD.

    #bologna
    #savetrees
    #devastazioneareeverdi
    Persone tirate giù dagli alberi con complicità tra operai (forse, ipotesi da controllare, ditta Arcadia) e la polizia. Nessuna norma di sicurezza. Rischiano di ammazzare le persone. Succede ora a Bologna: cittadini contro il progetto di devastazione di un parco, del sindaco PD. #bologna #savetrees #devastazioneareeverdi
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  • POST MUTO!
    Oggi nel parcheggio Carrefour Assago!!!
    POST MUTO! Oggi nel parcheggio Carrefour Assago!!!
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  • Le assurdità che oggi dobbiamo sciropparci su morti improvvise o sostituzione indolore dei fossili con le rinnovabili sono il sequel di quelle che ci siamo bevute ieri: i deliri gender sugli uomini che partoriscono o l’ecologismo antiumano che salva l’albero e sacrifica i bambini...
    Le assurdità che oggi dobbiamo sciropparci su morti improvvise o sostituzione indolore dei fossili con le rinnovabili sono il sequel di quelle che ci siamo bevute ieri: i deliri gender sugli uomini che partoriscono o l’ecologismo antiumano che salva l’albero e sacrifica i bambini...
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  • Giappone, auto benzina suzuki ibride larghe 150 x 350 a 8-11000€. Vanno benissimo e le parcheggi ovunque.
    Europa, renault Clio, utilitaria larga 180 più specchietti che non chiudono bene fanno quasi 2metri.
    Se hai un box vecchio con porta da 200 non riesci a parcheggiare e costa da 20000€ in su.
    Non gli interessa vendere, vogliono importi la loro visione di un mondo dove solo i ricchissimi possono avere una auto.
    Noi goym solo in bicicletta o auto a noleggio da prenotare con sei mesi di anticipo.

    https://youtu.be/MRYtcSF_EFs?si=b3deuT9yyvOa7kV6
    Giappone, auto benzina suzuki ibride larghe 150 x 350 a 8-11000€. Vanno benissimo e le parcheggi ovunque. Europa, renault Clio, utilitaria larga 180 più specchietti che non chiudono bene fanno quasi 2metri. Se hai un box vecchio con porta da 200 non riesci a parcheggiare e costa da 20000€ in su. Non gli interessa vendere, vogliono importi la loro visione di un mondo dove solo i ricchissimi possono avere una auto. Noi goym solo in bicicletta o auto a noleggio da prenotare con sei mesi di anticipo. https://youtu.be/MRYtcSF_EFs?si=b3deuT9yyvOa7kV6
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