• FERMIAMOLI ORA
    Oggi è iniziato il trattamento a tappeto dei neonati in Alto Adige/Sudtirolo con il monoclonale RSV Nirsevimab Beyfortus

    Consiglio a tutti i genitori di porre le seguenti domande ai responsabili del reparto maternità/ stanza neonati:

    Ho sentito/abbiamo sentito che l'Istituto Superiore della Sanità (ISS) sconsiglia il trattamento di bambini sani con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus.
    È vero? E perché l'ISS lo sconsiglia?

    Se i responsabili del reparto maternità cercano di negare o sminuire, continui come segue:

    Ma ho sentito/abbiamo sentito che, secondo gli studi clinici internazionali a cui l'ISS fa riferimento, esiste un rischio maggiore di trombosi e quindi una maggiore mortalità nei bambini trattati con Nirsevimab-Beyfortus. Perché ciò non mi/ci viene detto?

    E perché dovrei/dovremmo far trattare il/la mio/a/nostro/a figlio/figlia con questo farmaco se l'Istituto Superiore della Sanità lo sconsiglia?

    Mi/ci hanno anche informato che per l'uso di questa sostanza è necessaria la prescrizione medica. Chi rilascia questa prescrizione medica?

    Se il personale medico insiste nella narrazione dell'efficacia e della sicurezza di questo farmaco e nega la necessità di una prescrizione medica, concluda la conversazione in questo modo:


    "Io/noi Sig.ra  ...... nata il ...... codice fiscale ..... (madre), Sig... ..... nato il ... (padre) codice fiscale ..... dichiaro/dichiariamo espressamente che mio/a/nostro/a figlio/a (nome e cognome, nato/a il ... in ..... ) NON deve essere sottoposto/a al trattamento con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus e che non sono/siamo stata/o/i informata/o/i correttamente. NON DO/DIAMO IL MIO/NOSTRO CONSENSO!“

    Si consiglia di inviare questa breve dichiarazione anche per iscritto all'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, all'attenzione del Direttore Generale Christian Kofler,
    al seguente indirizzo pec dg@pec.sabes.it
    e all'indirizzo e-mail: gd@sabes.it
    e di consegnare la dichiarazione scritta relativa al diniego del consenso al trattamento ai responsabili del reparto e della stanza dei neonati.

    Se i responsabili del reparto di maternità informano correttamente i genitori del parere negativo dell’Istituto Superiore della Sanità in merito al trattamento a tappeto nonché  del rapporto beneficio/rischio non positivo per i neonati sani, è sufficiente dichiarare quanto segue:
    "Io/noi Signora ...... nata il ...... (madre), codice fiscale .... Il signor ..... nato il ....... (padre) codice fiscale .... dichiaro/ dichiariamo espressamente che mio/a/nostro/a figlio/a (nome, nato/a il ... in.... ) NON deve essere sottoposto/a al trattamento con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus. NON DO/DIAMO IL MIO/NOSTRO CONSENSO!“

    In ogni caso, è consigliabile inviare questa breve dichiarazione per iscritto all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige agli indirizzi sopra indicati e di consegnarla ai responsabili del reparto maternità/stanza dei neonati (con una copia controfirmata).
    Il trattamento, PER LEGGE, può avvenire solo sulla base di una PRESCRIZIONE MEDICA e il CONSENSO ESPRESSO SCRITTO dei genitori.
    Dato che non conosciamo ancora la procedura in concreto adottata dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, è consigliabile intanto procedere in questo modo.
    Vi aggiornerò!
    Avv.DDr. Renate Holzeisen

    https://x.com/RHolzeisen/status/1853726404199743528?t=YpCMA3SPAieJcIRLP8JwQg&s=19
    FERMIAMOLI ORA‼️ Oggi è iniziato il trattamento a tappeto dei neonati in Alto Adige/Sudtirolo con il monoclonale RSV Nirsevimab Beyfortus Consiglio a tutti i genitori di porre le seguenti domande ai responsabili del reparto maternità/ stanza neonati: 🔹Ho sentito/abbiamo sentito che l'Istituto Superiore della Sanità (ISS) sconsiglia il trattamento di bambini sani con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus. È vero? E perché l'ISS lo sconsiglia? Se i responsabili del reparto maternità cercano di negare o sminuire, continui come segue: 🔹Ma ho sentito/abbiamo sentito che, secondo gli studi clinici internazionali a cui l'ISS fa riferimento, esiste un rischio maggiore di trombosi e quindi una maggiore mortalità nei bambini trattati con Nirsevimab-Beyfortus. Perché ciò non mi/ci viene detto? 🔹E perché dovrei/dovremmo far trattare il/la mio/a/nostro/a figlio/figlia con questo farmaco se l'Istituto Superiore della Sanità lo sconsiglia? 🔹Mi/ci hanno anche informato che per l'uso di questa sostanza è necessaria la prescrizione medica. Chi rilascia questa prescrizione medica? Se il personale medico insiste nella narrazione dell'efficacia e della sicurezza di questo farmaco e nega la necessità di una prescrizione medica, concluda la conversazione in questo modo: 👇👇👇 "Io/noi Sig.ra  ...... nata il ...... codice fiscale ..... (madre), Sig... ..... nato il ... (padre) codice fiscale ..... dichiaro/dichiariamo espressamente che mio/a/nostro/a figlio/a (nome e cognome, nato/a il ... in ..... ) NON deve essere sottoposto/a al trattamento con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus e che non sono/siamo stata/o/i informata/o/i correttamente. NON DO/DIAMO IL MIO/NOSTRO CONSENSO!“ Si consiglia di inviare questa breve dichiarazione anche per iscritto all'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, all'attenzione del Direttore Generale Christian Kofler, al seguente indirizzo pec dg@pec.sabes.it e all'indirizzo e-mail: gd@sabes.it e di consegnare la dichiarazione scritta relativa al diniego del consenso al trattamento ai responsabili del reparto e della stanza dei neonati. Se i responsabili del reparto di maternità informano correttamente i genitori del parere negativo dell’Istituto Superiore della Sanità in merito al trattamento a tappeto nonché  del rapporto beneficio/rischio non positivo per i neonati sani, è sufficiente dichiarare quanto segue: "Io/noi Signora ...... nata il ...... (madre), codice fiscale .... Il signor ..... nato il ....... (padre) codice fiscale .... dichiaro/ dichiariamo espressamente che mio/a/nostro/a figlio/a (nome, nato/a il ... in.... ) NON deve essere sottoposto/a al trattamento con l'anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus. NON DO/DIAMO IL MIO/NOSTRO CONSENSO!“ In ogni caso, è consigliabile inviare questa breve dichiarazione per iscritto all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige agli indirizzi sopra indicati e di consegnarla ai responsabili del reparto maternità/stanza dei neonati (con una copia controfirmata). Il trattamento, PER LEGGE, può avvenire solo sulla base di una PRESCRIZIONE MEDICA e il CONSENSO ESPRESSO SCRITTO dei genitori. Dato che non conosciamo ancora la procedura in concreto adottata dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, è consigliabile intanto procedere in questo modo. Vi aggiornerò! Avv.DDr. Renate Holzeisen https://x.com/RHolzeisen/status/1853726404199743528?t=YpCMA3SPAieJcIRLP8JwQg&s=19
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  • ATTENZIONE.
    Il capo dell'OMS fa marcia indietro e dichiara (seguendo il parere degli "esperti") che il vaiolo delle scimmie non rappresenta un'emergenza sanitaria globale.
    Cosa è successo in una settimana per fargli cambiare idea?
    Semplicemente: i patrioti hanno il controllo della situazione.
    Suvvia, qualcuno lo neghi.
    Non permetteranno ai globalisti di rubare di nuovo le elezioni.
    NON CI SARANNO PIÙ PANDEMIME.

    Fonte:
    https://x.com/UltraMagaKingW1/status/1826709981334569128?t=LEHIs2ORE1Hg3pbdTThFwQ&s=19
    ATTENZIONE. Il capo dell'OMS fa marcia indietro e dichiara (seguendo il parere degli "esperti") che il vaiolo delle scimmie non rappresenta un'emergenza sanitaria globale. Cosa è successo in una settimana per fargli cambiare idea? Semplicemente: i patrioti hanno il controllo della situazione. Suvvia, qualcuno lo neghi. Non permetteranno ai globalisti di rubare di nuovo le elezioni. NON CI SARANNO PIÙ PANDEMIME.🤣 Fonte: https://x.com/UltraMagaKingW1/status/1826709981334569128?t=LEHIs2ORE1Hg3pbdTThFwQ&s=19
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  • https://www.cosmopolitan.com/it/lifecoach/a43387901/accademia-della-crusca-grammatica-schwa-asterischi-news/
    Fondamentale parere della accademia della Crusca a cui mi atterrò. No a simboli che modificano il finale parola in neutro o al raddoppio dei nomi in maschile e femminile.
    Il plurale in "i" ha valore di neutro o di generico per i due sessi.
    Ad essere pignoli se poi scrivessi "alunni e alunne" o cittadini e cittadine come qualcuno richiede, sto escludendo i sessi neutri.
    Allora dovrei scrivere " alunni, alunne, alunn* e alunn@, l'inizio del nuovo anno scolastico......."
    Mi sembra veramente troppo complicato e pesante.
    Mi sono sempre rifiutato di scrivere il doppio masch, femm, e a volte correggo i testi che lo contengono.
    La Crusca mi dà ragione. Grazie Roberto del messaggio.
    https://www.cosmopolitan.com/it/lifecoach/a43387901/accademia-della-crusca-grammatica-schwa-asterischi-news/ Fondamentale parere della accademia della Crusca a cui mi atterrò. No a simboli che modificano il finale parola in neutro o al raddoppio dei nomi in maschile e femminile. Il plurale in "i" ha valore di neutro o di generico per i due sessi. Ad essere pignoli se poi scrivessi "alunni e alunne" o cittadini e cittadine come qualcuno richiede, sto escludendo i sessi neutri. Allora dovrei scrivere " alunni, alunne, alunn* e alunn@, l'inizio del nuovo anno scolastico......." Mi sembra veramente troppo complicato e pesante. Mi sono sempre rifiutato di scrivere il doppio masch, femm, e a volte correggo i testi che lo contengono. La Crusca mi dà ragione. Grazie Roberto del messaggio.
    WWW.COSMOPOLITAN.COM
    Se l'Accademia della Crusca non approva schwa e asterischi
    Il più importante ente nazionale di studio della lingua italiana ha deciso che la grammatica non include i simboli utilizzati per neutralizzare nomi e desinenze
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  • IL REGNO UNITO VUOLE DEPORTARE I RICHIEDENTI ASILO IN RWANDA, MA NON CI RIESCE

    Quando cambia un governo, spesso si scopre qualche altarino di quello precedente, come se il nuovo governo dovesse mandate un segnale di discontinuità: noi siamo diversi, noi siamo migliori. Il Regno Unito, eccezionale in molte cose e non tutte lodevoli, in questa si adegua al tran-tran.

    La notizia data dal ministro degli Interni Yvette Copper del nuovo governo Starmer circa il fallimento della deportazione dei richiedenti asilo in Rwanda approvata dal precedente governo Sunak, ha risvolti davvero notevoli, quasi esilaranti se non riguardasse la vita di decine di migliaia di persone.

    Deportazione pianificata dal governo tory di Boris Johnson e messa a terra da quello di Sunak, che prevedeva il versamento di una cospicua somma di denaro al Rwanda di Paul Kagame, appena rieletto col il 99,15% dei voti per il quarto mandato. 209 milioni di sterline la cifra promessa al ruandese: poco più che una mancia, data la vastità e la portata del piano in questione, ma consideriamolo un acconto in credito alla buona volontà.

    Il buon Kagame, ex militare, è incredibilmente riuscito a migliorare costantemente le proprie performance elettorali: dopo la leggera flessione del 2010 (93%) seguita alla prima elezione del 2003 (95%), ha preso il 98% nel 2017 per planare sul morbido 99% e spiccioli della settimana scorsa.

    La rivista Africa lo definisce, con una punta di ironia, “l’autocrate che piace”. A chi? Ruandesi a parte, che ad eccezione di uno sparuto scarto di lavorazione proprio non riescono a rinunciare all’allampanato Paul, piace sicuramente all’Occidente democratico, le cui responsabilità nel genocidio ruandese sono un dato storico acquisito. Lo stesso Occidente che fregia Putin dell’augusto titolo di dittatore sanguinario se prende un ridicolo (rispetto alle performance di Kagame) 87%, di fronte all’ennesimo utile negro da cortile si arresta in estatica e soprattutto silenziosa contemplazione.

    Il fatto che lo stesso Sunak sia un immigrato indiano diversamente bianco, per quanto di famiglia parsimoniosamente miliardaria, smentisce una volta di più (casomai ce ne fosse il bisogno) la vulgata secondo la quale un membro di una categoria sociale non possa agire contro la categoria alla quale appartiene.

    Eppure Sunak si è mostrato totalmente rispettoso degli usi e costumi del proprio paese di origine, specialmente per quanto riguarda la divisione in caste della società: ci sono i paria, gli intoccabili e privi di diritti, e poi su su fino a quelli come Sunak. Ma questi sono dettagli che non devono scalfire il mito del buon selvaggio, vero pilastro della narrazione accogliente e inclusiva.

    Il perché appartenere ad una certa categoria impedisca di danneggiarla è un mistero più complesso della Trinità, ma a quanto pare viene massicciamente creduto, e senza andare tanto per il sottile: l’Africa in festa per l’elezione di Obama ha subito preso contatto col fatto che all’africano Barack (pare sia nato in Kenya) dell’Africa non cale né tanto né poco. Per non parlare della della rielezione di Von der Leyen: in quanto donna e madre, ella è naturalmente inclusiva ed incapace di scatenare guerre. Ci mancherebbe altro: lo sanno bene tanto i russi quanto gli ucraini. Come lo sanno gli inglesi, che spedirono Johnson ad ordinare a Zelensky, pronto a negoziare la pace coi russi, di continuare la guerra senza se e senza ma. Come lo sa la premier per un giorno Liz Truss, altra donna accogliente e inclusiva che cinguettò di essere pronta a schiacciare il bottone della bomba nucleare. Sparita dalla circolazione, il che data la coazione a riproporre sempre le stesse eminenti figure dell’Occidente democratico un po’ stupisce e un po’ preoccupa: che fine ha fatto?

    Dopo di che, per tornare alla denuncia della Copper, vengono i sempre sgradevoli conti della serva. La Copper non solo quantifica lo sperpero in oltre un miliardo di euro nel varo della fantasiosa ed accogliente iniziativa, contro la quale il sempre vigile Papa Francesco, sempre prodigo di parole taglienti verso ciò che disapprova, non ha emesso una sillaba. Ma aggiunge che il governo precedente aveva preventivato un

    modesto contributo all’iniziativa di almeno 10 miliardi di sterline, ovvero circa 12 miliardi di euro, senza riferire al parlamento.

    Kagame, il quale ha già beneficiato dell’ennesimo “aiuto alla sviluppo” occidentale, si è affrettato a dichiarare che nonostante il piano sia miseramente fallito, non è tenuto a restituire la caparra. Ci mancherebbe altro: se il cliente rinuncia alla vacanza, paga. È un vero peccato, perché date le tensioni col vicino Congo (leggi: guerra) questa marcia indietro priva i rwandesi di molta ottima carne da cannone: decine di migliaia di uomini in età militare che sarebbero andati ad ingrossare le fila degli oltre 120 gruppi di “ribelli” operanti nel Nord e nel Sud Kivu, che nel silenzio generale – anche del governo di Kinshasa in altre faccende affaccendato – assiste ai continui massacri di civili inermi e al saccheggio di risorse naturali che fanno rimpiangere l’epoca coloniale come un’età dell’oro.

    Ci sono tre considerazioni sintetiche e quasi istintive da fare in conclusione. La prima è che questa globalizzazione della paura e del malaffare per via statuale, a parere di chi scrive nasconde il più colossale giro di mazzette e creazione di fondi neri mai apparso sulla trista scena del mondo. Mentre il denaro dei servi sciocchi che non emettono scontrini viene spiato e contabilizzato fino all’ultimo centesimo, capitali enormi, esentasse e fuori controllo si aggirano per il mondo destinati ai fini più luridi e inumani. Questo mi pare il fine di gran parte degli “aiuti umanitari” e del “sostegno della comunità internazionale” a questa o quella guerra civile e democratica.

    La seconda è che viviamo sottomessi ad apparati e istituzioni pubbliche che non rispondono più ai popoli che le hanno custodite e legittimate talvolta per secoli, le quali dilapidano la ricchezza in operazioni apertamente contrarie non solo al diritto internazionale ma anche agli interessi particolari del paese, estendendosi anche ad altri paesi come un cancro.

    La terza è che mentre notizie del tutto trascurabili vengono pompate a dismisura, queste notizie scomode non è che non vengano date, ma sono del tutto ignorate. Una possibile ragione è l’abituare lentamente l’opinione pubblica alla normalità dello scandalo e del malaffare, predisponendola alla sua accettazione come fatto trascurabile. Mentre noi inveiamo contro il mostro di turno e il pericolo mortale del momento, milioni di uomini vengono spostati e ammassati come roba vecchia dalla soffitta alla cantina, giustificando il passaggio di mano di somme enormi di denaro sottratte alla sanità, alla giustizia, ai servizi essenziali, alla pace e alla prosperità di tutti.

    Pluto
    IL REGNO UNITO VUOLE DEPORTARE I RICHIEDENTI ASILO IN RWANDA, MA NON CI RIESCE Quando cambia un governo, spesso si scopre qualche altarino di quello precedente, come se il nuovo governo dovesse mandate un segnale di discontinuità: noi siamo diversi, noi siamo migliori. Il Regno Unito, eccezionale in molte cose e non tutte lodevoli, in questa si adegua al tran-tran. La notizia data dal ministro degli Interni Yvette Copper del nuovo governo Starmer circa il fallimento della deportazione dei richiedenti asilo in Rwanda approvata dal precedente governo Sunak, ha risvolti davvero notevoli, quasi esilaranti se non riguardasse la vita di decine di migliaia di persone. Deportazione pianificata dal governo tory di Boris Johnson e messa a terra da quello di Sunak, che prevedeva il versamento di una cospicua somma di denaro al Rwanda di Paul Kagame, appena rieletto col il 99,15% dei voti per il quarto mandato. 209 milioni di sterline la cifra promessa al ruandese: poco più che una mancia, data la vastità e la portata del piano in questione, ma consideriamolo un acconto in credito alla buona volontà. Il buon Kagame, ex militare, è incredibilmente riuscito a migliorare costantemente le proprie performance elettorali: dopo la leggera flessione del 2010 (93%) seguita alla prima elezione del 2003 (95%), ha preso il 98% nel 2017 per planare sul morbido 99% e spiccioli della settimana scorsa. La rivista Africa lo definisce, con una punta di ironia, “l’autocrate che piace”. A chi? Ruandesi a parte, che ad eccezione di uno sparuto scarto di lavorazione proprio non riescono a rinunciare all’allampanato Paul, piace sicuramente all’Occidente democratico, le cui responsabilità nel genocidio ruandese sono un dato storico acquisito. Lo stesso Occidente che fregia Putin dell’augusto titolo di dittatore sanguinario se prende un ridicolo (rispetto alle performance di Kagame) 87%, di fronte all’ennesimo utile negro da cortile si arresta in estatica e soprattutto silenziosa contemplazione. Il fatto che lo stesso Sunak sia un immigrato indiano diversamente bianco, per quanto di famiglia parsimoniosamente miliardaria, smentisce una volta di più (casomai ce ne fosse il bisogno) la vulgata secondo la quale un membro di una categoria sociale non possa agire contro la categoria alla quale appartiene. Eppure Sunak si è mostrato totalmente rispettoso degli usi e costumi del proprio paese di origine, specialmente per quanto riguarda la divisione in caste della società: ci sono i paria, gli intoccabili e privi di diritti, e poi su su fino a quelli come Sunak. Ma questi sono dettagli che non devono scalfire il mito del buon selvaggio, vero pilastro della narrazione accogliente e inclusiva. Il perché appartenere ad una certa categoria impedisca di danneggiarla è un mistero più complesso della Trinità, ma a quanto pare viene massicciamente creduto, e senza andare tanto per il sottile: l’Africa in festa per l’elezione di Obama ha subito preso contatto col fatto che all’africano Barack (pare sia nato in Kenya) dell’Africa non cale né tanto né poco. Per non parlare della della rielezione di Von der Leyen: in quanto donna e madre, ella è naturalmente inclusiva ed incapace di scatenare guerre. Ci mancherebbe altro: lo sanno bene tanto i russi quanto gli ucraini. Come lo sanno gli inglesi, che spedirono Johnson ad ordinare a Zelensky, pronto a negoziare la pace coi russi, di continuare la guerra senza se e senza ma. Come lo sa la premier per un giorno Liz Truss, altra donna accogliente e inclusiva che cinguettò di essere pronta a schiacciare il bottone della bomba nucleare. Sparita dalla circolazione, il che data la coazione a riproporre sempre le stesse eminenti figure dell’Occidente democratico un po’ stupisce e un po’ preoccupa: che fine ha fatto? Dopo di che, per tornare alla denuncia della Copper, vengono i sempre sgradevoli conti della serva. La Copper non solo quantifica lo sperpero in oltre un miliardo di euro nel varo della fantasiosa ed accogliente iniziativa, contro la quale il sempre vigile Papa Francesco, sempre prodigo di parole taglienti verso ciò che disapprova, non ha emesso una sillaba. Ma aggiunge che il governo precedente aveva preventivato un modesto contributo all’iniziativa di almeno 10 miliardi di sterline, ovvero circa 12 miliardi di euro, senza riferire al parlamento. Kagame, il quale ha già beneficiato dell’ennesimo “aiuto alla sviluppo” occidentale, si è affrettato a dichiarare che nonostante il piano sia miseramente fallito, non è tenuto a restituire la caparra. Ci mancherebbe altro: se il cliente rinuncia alla vacanza, paga. È un vero peccato, perché date le tensioni col vicino Congo (leggi: guerra) questa marcia indietro priva i rwandesi di molta ottima carne da cannone: decine di migliaia di uomini in età militare che sarebbero andati ad ingrossare le fila degli oltre 120 gruppi di “ribelli” operanti nel Nord e nel Sud Kivu, che nel silenzio generale – anche del governo di Kinshasa in altre faccende affaccendato – assiste ai continui massacri di civili inermi e al saccheggio di risorse naturali che fanno rimpiangere l’epoca coloniale come un’età dell’oro. Ci sono tre considerazioni sintetiche e quasi istintive da fare in conclusione. La prima è che questa globalizzazione della paura e del malaffare per via statuale, a parere di chi scrive nasconde il più colossale giro di mazzette e creazione di fondi neri mai apparso sulla trista scena del mondo. Mentre il denaro dei servi sciocchi che non emettono scontrini viene spiato e contabilizzato fino all’ultimo centesimo, capitali enormi, esentasse e fuori controllo si aggirano per il mondo destinati ai fini più luridi e inumani. Questo mi pare il fine di gran parte degli “aiuti umanitari” e del “sostegno della comunità internazionale” a questa o quella guerra civile e democratica. La seconda è che viviamo sottomessi ad apparati e istituzioni pubbliche che non rispondono più ai popoli che le hanno custodite e legittimate talvolta per secoli, le quali dilapidano la ricchezza in operazioni apertamente contrarie non solo al diritto internazionale ma anche agli interessi particolari del paese, estendendosi anche ad altri paesi come un cancro. La terza è che mentre notizie del tutto trascurabili vengono pompate a dismisura, queste notizie scomode non è che non vengano date, ma sono del tutto ignorate. Una possibile ragione è l’abituare lentamente l’opinione pubblica alla normalità dello scandalo e del malaffare, predisponendola alla sua accettazione come fatto trascurabile. Mentre noi inveiamo contro il mostro di turno e il pericolo mortale del momento, milioni di uomini vengono spostati e ammassati come roba vecchia dalla soffitta alla cantina, giustificando il passaggio di mano di somme enormi di denaro sottratte alla sanità, alla giustizia, ai servizi essenziali, alla pace e alla prosperità di tutti. Pluto
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  • Il peccato originale delle vaccinazioni infantili.
    Il mio parere, finché potrò dirlo, è che i vaccini siano responsabili dell'aumento dell'autismo e delle morti dei bambini e i responsabili andrebbero giudicati per omicidio con dolo eventuale.
    Il peccato originale delle vaccinazioni infantili. Il mio parere, finché potrò dirlo, è che i vaccini siano responsabili dell'aumento dell'autismo e delle morti dei bambini e i responsabili andrebbero giudicati per omicidio con dolo eventuale.
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  • COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MORTE di RAISI?
    SI È TRATTATO di un ATTENTATO?

    Dal quotidiano Libero di oggi pag.12 un articolo dedicato a quanto accaduto all' Iran.
    Sulla prima pagina la redazione non si trattiene dal sostenere che il mondo ora sogna la fine del regime iraniano, passando all' articolo la stessa non esclude, quando ancora non vi sono prove, che possa essersi trattato di un attentato voluto dai numerosi nemici della Repubblica Islamica, la quale è ritenuta ( sulla base di..? ), parere sempre dalla redazione di Libero, esportatrice di morte (sic!). Libero rammenta ai suoi lettori che poco più di un mese fa l' Iran ha colpito Israele con 300 missili e droni... però non fa alcun accenno che si era trattato di una reazione all' abbattimento della propria ambasciata in terra siriana da parte dell' artiglieria Israeliana. Una dimenticanza che, presumibilmente, può fare credere ai lettori che l' Iran bombarda senza alcuna ragione pertanto merita la condanna della comunità internazionale.
    Interessante quando riporta la notizia che la visita in Azerbaijan, dove si era recato il presidente della Repubblica Islamica, " fa pensare al Mossad il quale avrebbe nel paese basi allo scopo di sorvegliare e infiltrare agevolmente il vicino Iran, basi concesse da Aliyev in cambio della fornitura di sofisticate armi di produzione israeliana { missili Lora e droni Hermes }, utilizzati per reprimere le aspirazioni indipendentistiche della popolazione del Nagorno-Karabakh."
    Ufficialmente la visita in Azerbaijan era stata programmata per presiedere all' inaugurazione di due dighe idroelettriche, realizzate anche con la partecipazione dell' Iran, e l' avvio del ponte di Adhband.
    Dal Sole 24 ore del 5 ottobre 2023, si apprende che Israele coltiva molteplici interessi in Azerbaijan, energetici ( il 40% del petrolio Israeliano proviene dal territorio azero), economici ( il governo azero è un grande acquirente di armi israeliane. Il 70% dell' armamenti delle ff.aa.azere proviene dall' industria israeliana) e strategici ( ha basi militari che le permettono di monitorare l' Iran, sempre negate sia da Israele che dall' Azerbaijan).
    È recente quanto accaduto, anche in quell' episodio, ai danni del primo ministro della Slovacchia ed ora, stavolta conclusasi con la morte, un evento simile ( per la redazione di Libero potrebbe trattasi di un attentato ) ai danni di alti rappresentanti del governo iraniano.
    Il governo azero mal sopporta il sostegno ( sempre dal Sole 24 ore) iraniano all' Armenia.
    L' ambasciata armena in Israele ha più volte denunciato l' appoggio israeliano al governo azero ricevendo solo delle smentite.
    Come potrebbe reagire il governo iraniano qualora venisse accertato che l' elicottero è caduto perché abbattuto su decisione del Mossad ? L' Iran risponderebbe inasprendo ulteriormente la già infuocata regione mediorientale ? Gli USA interverrebbero? Se venisse richiesto alla NATO, ci sarebbe anche l' Italia.?
    COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MORTE di RAISI? SI È TRATTATO di un ATTENTATO? Dal quotidiano Libero di oggi pag.12 un articolo dedicato a quanto accaduto all' Iran. Sulla prima pagina la redazione non si trattiene dal sostenere che il mondo ora sogna la fine del regime iraniano, passando all' articolo la stessa non esclude, quando ancora non vi sono prove, che possa essersi trattato di un attentato voluto dai numerosi nemici della Repubblica Islamica, la quale è ritenuta ( sulla base di..? ), parere sempre dalla redazione di Libero, esportatrice di morte (sic!). Libero rammenta ai suoi lettori che poco più di un mese fa l' Iran ha colpito Israele con 300 missili e droni... però non fa alcun accenno che si era trattato di una reazione all' abbattimento della propria ambasciata in terra siriana da parte dell' artiglieria Israeliana. Una dimenticanza che, presumibilmente, può fare credere ai lettori che l' Iran bombarda senza alcuna ragione pertanto merita la condanna della comunità internazionale. Interessante quando riporta la notizia che la visita in Azerbaijan, dove si era recato il presidente della Repubblica Islamica, " fa pensare al Mossad il quale avrebbe nel paese basi allo scopo di sorvegliare e infiltrare agevolmente il vicino Iran, basi concesse da Aliyev in cambio della fornitura di sofisticate armi di produzione israeliana { missili Lora e droni Hermes }, utilizzati per reprimere le aspirazioni indipendentistiche della popolazione del Nagorno-Karabakh." Ufficialmente la visita in Azerbaijan era stata programmata per presiedere all' inaugurazione di due dighe idroelettriche, realizzate anche con la partecipazione dell' Iran, e l' avvio del ponte di Adhband. Dal Sole 24 ore del 5 ottobre 2023, si apprende che Israele coltiva molteplici interessi in Azerbaijan, energetici ( il 40% del petrolio Israeliano proviene dal territorio azero), economici ( il governo azero è un grande acquirente di armi israeliane. Il 70% dell' armamenti delle ff.aa.azere proviene dall' industria israeliana) e strategici ( ha basi militari che le permettono di monitorare l' Iran, sempre negate sia da Israele che dall' Azerbaijan). È recente quanto accaduto, anche in quell' episodio, ai danni del primo ministro della Slovacchia ed ora, stavolta conclusasi con la morte, un evento simile ( per la redazione di Libero potrebbe trattasi di un attentato ) ai danni di alti rappresentanti del governo iraniano. Il governo azero mal sopporta il sostegno ( sempre dal Sole 24 ore) iraniano all' Armenia. L' ambasciata armena in Israele ha più volte denunciato l' appoggio israeliano al governo azero ricevendo solo delle smentite. Come potrebbe reagire il governo iraniano qualora venisse accertato che l' elicottero è caduto perché abbattuto su decisione del Mossad ? L' Iran risponderebbe inasprendo ulteriormente la già infuocata regione mediorientale ? Gli USA interverrebbero? Se venisse richiesto alla NATO, ci sarebbe anche l' Italia.?
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  • Una volta di più abbiamo la conferma che nella magistratura non c‘é la minima consapevolezza (oppure si fa finta di non averla) degli (almeno in teoria) severi obblighi di farmacovigilanza che dovevano essere rispettati e garantiti in particolare modo per un „farmaco“ autorizzato solo in via condizionata ex art. 14 Regolamento CE 726/2004 e Direttiva della Commissione Europea 507/2006.
    Il cosiddetto „vaccino“ AstraZeneca“, ridenominato in Vaxrevia, è stato autorizzato come gli altri „vaccini“-Covid-19 a fine gennaio 2021 a condizione della conferma con studi clinici che erano ancora da fare (vedi foto estratto allegati della decisione della Commissione CE per l’autorizzazione condizionata) - e che poi mai sono stati fatti (!!!) della sua efficacia e sicurezza.
    È un „farmaco“ che era stato sottoposto sin da subito, come gli altri cosiddetti „vaccini“-Covid-19, a monitoraggio addizionale (almeno in teoria) e, dunque identificato da un simbolo nero (vedi foto) e qui la spiegazione sul sito dell‘AIFA



    per constatare che è vero, invece, proprio il contrario.
    Roberto Speranza dichiarava  in tale decreto esplicitamente p.e. che era il Ministero della Salute a gestire le trattative per l’acquisto dei cosiddetti “vaccini” e a pianificare ed impostare la campagna “vaccinale” (vedi gli estratti del Decreto di Speranza qui sotto in foto e sopra il link dell’intero documento).

    Particolarmente significativo è il punto 4 del decreto (PUNTI VACCINALI, ORGANIZZAZIONE DELLE SEDUTE VACCINALI E FIGURE COINVOLTE), secondo il quale “La governance del piano vaccinale è assicurata dal coordinamento tra il MINISTRO della Salute, la struttura del Commissario Straordinario e le Regioni e Province Autonome …”.
    Dunque, risulta dal decreto firmato dallo stesso Roberto Speranza che egli aveva un ruolo personale (da MINISTRO) fondamentale in tutto quello che riguardava l’applicazione dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 ai cittadini italiani. E, dunque, Speranza è senza alcun dubbio responsabile dell’inoculo di sostanze sperimentali a base genica alla popolazione ignara di ciò, è responsabile dell’inoculazione di queste sostanze senza la dovuta prescrizione medica ed è responsabile dell’inoculazione off label use nell’ambito di una campagna vaccinale di una sostanza che mai era stata autorizzata al fine per il quale è stata impiegata in Italia con un criminale obbligo vaccinale diretto ed indiretto (prevenzione della trasmissione del virus).
    Mi chiedo: la magistratura ignora anche questo documento istituzionale firmato dallo stesso ex Ministro della (non) salute? E per quale motivo? 
    E poi, anche lo stesso ex sottosegretario Paolo Sileri non è certo libero di gravi responsabilità. Così come la sottoscritta (da avvocato) a maggior ragione Paolo Sileri (da medico e sottosegretario) doveva conoscere la documentazione istituzionale che era pubblica sin da subito e alla quale la sottoscritta cercava di attirare l’attenzione con un parere fornito su richiesta della Commissione Affari Costituzionali del Senato a gennaio 2022 (nella stagione alta dell’applicazione dell’obbligo “vaccinale”diretto e indiretto), parere che tutt’oggi è pubblicato sul sito del Senato.


    https://twitter.com/RHolzeisen/status/1782641615951003712?t=InatXEVmu8Pgi2vp5V_rAw&s=19
    Una volta di più abbiamo la conferma che nella magistratura non c‘é la minima consapevolezza (oppure si fa finta di non averla) degli (almeno in teoria) severi obblighi di farmacovigilanza che dovevano essere rispettati e garantiti in particolare modo per un „farmaco“ autorizzato solo in via condizionata ex art. 14 Regolamento CE 726/2004 e Direttiva della Commissione Europea 507/2006. Il cosiddetto „vaccino“ AstraZeneca“, ridenominato in Vaxrevia, è stato autorizzato come gli altri „vaccini“-Covid-19 a fine gennaio 2021 a condizione della conferma con studi clinici che erano ancora da fare (vedi foto estratto allegati della decisione della Commissione CE per l’autorizzazione condizionata) - e che poi mai sono stati fatti (!!!) della sua efficacia e sicurezza. È un „farmaco“ che era stato sottoposto sin da subito, come gli altri cosiddetti „vaccini“-Covid-19, a monitoraggio addizionale (almeno in teoria) e, dunque identificato da un simbolo nero (vedi foto) e qui la spiegazione sul sito dell‘AIFA 👇👇👇 per constatare che è vero, invece, proprio il contrario. Roberto Speranza dichiarava  in tale decreto esplicitamente p.e. che era il Ministero della Salute a gestire le trattative per l’acquisto dei cosiddetti “vaccini” e a pianificare ed impostare la campagna “vaccinale” (vedi gli estratti del Decreto di Speranza qui sotto in foto e sopra il link dell’intero documento). Particolarmente significativo è il punto 4 del decreto (PUNTI VACCINALI, ORGANIZZAZIONE DELLE SEDUTE VACCINALI E FIGURE COINVOLTE), secondo il quale “La governance del piano vaccinale è assicurata dal coordinamento tra il MINISTRO della Salute, la struttura del Commissario Straordinario e le Regioni e Province Autonome …”. Dunque, risulta dal decreto firmato dallo stesso Roberto Speranza che egli aveva un ruolo personale (da MINISTRO) fondamentale in tutto quello che riguardava l’applicazione dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 ai cittadini italiani. E, dunque, Speranza è senza alcun dubbio responsabile dell’inoculo di sostanze sperimentali a base genica alla popolazione ignara di ciò, è responsabile dell’inoculazione di queste sostanze senza la dovuta prescrizione medica ed è responsabile dell’inoculazione off label use nell’ambito di una campagna vaccinale di una sostanza che mai era stata autorizzata al fine per il quale è stata impiegata in Italia con un criminale obbligo vaccinale diretto ed indiretto (prevenzione della trasmissione del virus). Mi chiedo: la magistratura ignora anche questo documento istituzionale firmato dallo stesso ex Ministro della (non) salute? E per quale motivo?  E poi, anche lo stesso ex sottosegretario Paolo Sileri non è certo libero di gravi responsabilità. Così come la sottoscritta (da avvocato) a maggior ragione Paolo Sileri (da medico e sottosegretario) doveva conoscere la documentazione istituzionale che era pubblica sin da subito e alla quale la sottoscritta cercava di attirare l’attenzione con un parere fornito su richiesta della Commissione Affari Costituzionali del Senato a gennaio 2022 (nella stagione alta dell’applicazione dell’obbligo “vaccinale”diretto e indiretto), parere che tutt’oggi è pubblicato sul sito del Senato. 👇👇👇 https://twitter.com/RHolzeisen/status/1782641615951003712?t=InatXEVmu8Pgi2vp5V_rAw&s=19
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  • Pensavo di cambiare la mia vecchia Chevrolet st.wagon con una auto moderna, ma a parte i costi esagerati ho constatato una serie di problemi delle auto odierne rispetto a quelle di venti anni fa in cui a mio parere avevano raggiunto la perfezione tra funzionalità ed eleganza.
    1) MISURE. Auto sempre più larghe ma i nostri box sono rimasti quelli di 50 anni fa quando la Giulia era 160 cm, la R4 150, e la 500 140.
    Oggi anche le piccole utilitarie sono, a parte alcune, sopra i 170 con specchietti che non si chiudono completamente e arriviamo a 180. Troppo.
    Con le porte di 2 metri entrare e uscire è sempre un patema.
    2) INTERNI CLAUSTROFOBICI, lussuosi ma non comodi.
    Provate a salire o scendere dalla parte del passeggero se non potete scendere a sinistra per qualunque motivo.
    È diventato un esercizio per contorsionisti con i tunnel sempre più alti e ingombranti, e su certe toyota praticamente impossibile.
    Andrebbero messe fuori legge o obbligata una prova di evacuazione dalla parte sbagliata in sede di omologazione.
    3) PERICOLO. Mettiamo che qualcuno non espertissimo cerchi aprire la portiera posteriore per salvarvi da un incendio dopo un incidente.
    In certe auto la maniglia è abilmente occultata nei vari pannelli e priva di segnalazioni visive, ma anzi di colore nero su nero.
    Pericolosissimo, andrebbe imposta la immediata riconoscibilità della maniglia.
    4) VISIBILITÀ , salendo su una monovolume ho visto che non vedevo nulla.
    Il parabrezza piccolo e molto distante, i montanti enormi, toglievano una bella fetta di luce a sinistra molto vicino al centro visivo.
    Altro pericolo di incidenti gravi nelle rotonde che hanno precedenza a sinistra.
    5) POCO SPAZIO, grandi fuori, piccole dentro.
    Ho visto auto enormi con bagagliaio ridicolo, sedili di spessore esagerato, linea di cintura altissima per i passeggeri che restano chiusi dentro e con i poggiatesta alla fine non vedono nulla.
    6) DISTRAZIONI, troppe distrazioni e segnali sonori. Salito su una giapponese di un amico nuova era un continuo bip e bep e rumori strani di segnalazioni e avvisi. Ok, ma siamo uomini o caporali? Allora fatevi la vostra guida autonoma e sia finita.
    Poi schermi giganti, comandi digitali, sistemi automatici, e diavolerie di ogni tipo.
    Non nego che l'ABS, il navigatore e il segnalatore del colpo si sonno siano utili, ma basta così per favore.
    6) FORME, Poi a mio parere di architetto, alcune categorie di auto sono veramente tutte uguali, dove i designer sembrano cresciuti guardando mazingaZ e GigUfoRobot.
    Tutte forme pretenziose, spigolose, esagerate e inutili.
    ALLA FINE ho deciso che tirerò avanti con la mia vecchia familiare Nubira che nella sua dimessa semplicità va benissimo, non ha tutti questi difetti e con i suoi 173cm di larghezza riesco ancora a farla entrare nel box.
    Walter Monici
    Pensavo di cambiare la mia vecchia Chevrolet st.wagon con una auto moderna, ma a parte i costi esagerati ho constatato una serie di problemi delle auto odierne rispetto a quelle di venti anni fa in cui a mio parere avevano raggiunto la perfezione tra funzionalità ed eleganza. 1) MISURE. Auto sempre più larghe ma i nostri box sono rimasti quelli di 50 anni fa quando la Giulia era 160 cm, la R4 150, e la 500 140. Oggi anche le piccole utilitarie sono, a parte alcune, sopra i 170 con specchietti che non si chiudono completamente e arriviamo a 180. Troppo. Con le porte di 2 metri entrare e uscire è sempre un patema. 2) INTERNI CLAUSTROFOBICI, lussuosi ma non comodi. Provate a salire o scendere dalla parte del passeggero se non potete scendere a sinistra per qualunque motivo. È diventato un esercizio per contorsionisti con i tunnel sempre più alti e ingombranti, e su certe toyota praticamente impossibile. Andrebbero messe fuori legge o obbligata una prova di evacuazione dalla parte sbagliata in sede di omologazione. 3) PERICOLO. Mettiamo che qualcuno non espertissimo cerchi aprire la portiera posteriore per salvarvi da un incendio dopo un incidente. In certe auto la maniglia è abilmente occultata nei vari pannelli e priva di segnalazioni visive, ma anzi di colore nero su nero. Pericolosissimo, andrebbe imposta la immediata riconoscibilità della maniglia. 4) VISIBILITÀ , salendo su una monovolume ho visto che non vedevo nulla. Il parabrezza piccolo e molto distante, i montanti enormi, toglievano una bella fetta di luce a sinistra molto vicino al centro visivo. Altro pericolo di incidenti gravi nelle rotonde che hanno precedenza a sinistra. 5) POCO SPAZIO, grandi fuori, piccole dentro. Ho visto auto enormi con bagagliaio ridicolo, sedili di spessore esagerato, linea di cintura altissima per i passeggeri che restano chiusi dentro e con i poggiatesta alla fine non vedono nulla. 6) DISTRAZIONI, troppe distrazioni e segnali sonori. Salito su una giapponese di un amico nuova era un continuo bip e bep e rumori strani di segnalazioni e avvisi. Ok, ma siamo uomini o caporali? Allora fatevi la vostra guida autonoma e sia finita. Poi schermi giganti, comandi digitali, sistemi automatici, e diavolerie di ogni tipo. Non nego che l'ABS, il navigatore e il segnalatore del colpo si sonno siano utili, ma basta così per favore. 6) FORME, Poi a mio parere di architetto, alcune categorie di auto sono veramente tutte uguali, dove i designer sembrano cresciuti guardando mazingaZ e GigUfoRobot. Tutte forme pretenziose, spigolose, esagerate e inutili. ALLA FINE ho deciso che tirerò avanti con la mia vecchia familiare Nubira che nella sua dimessa semplicità va benissimo, non ha tutti questi difetti e con i suoi 173cm di larghezza riesco ancora a farla entrare nel box. Walter Monici
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  • Il parere tecnico-scientifico del biologo dott. Giovanni Moscarella sulla questione delle vaccinazioni.

    Gli ultimi 15 secondi del video lo candidano inesorabilmente alla nomination per il prossimo Nobel per la Medicina!
    APPLAUSI a SCENA APERTA! E scusate il francesismo.
    MASSIMA CONDIVISIONE!

    #giovannimoscarella
    #moscarellabiologo
    #vaccinazionicovid19
    Il parere tecnico-scientifico del biologo dott. Giovanni Moscarella sulla questione delle vaccinazioni. Gli ultimi 15 secondi del video lo candidano inesorabilmente alla nomination per il prossimo Nobel per la Medicina! APPLAUSI a SCENA APERTA! E scusate il francesismo. MASSIMA CONDIVISIONE! #giovannimoscarella #moscarellabiologo #vaccinazionicovid19
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  • #Opinion by MFA Spokeswoman Maria Zakharova:

    Regarding Emmanuel Macron’s statements on the possibility of sending NATO troops to Ukraine:

    Emmanuel, are you planning to form Charlemagne Deux for the defence of Zelensky’s bunker?

    #Parere della portavoce del MAE Maria Zakharova:

    Riguardo alle dichiarazioni di Emmanuel Macron sulla possibilità di inviare truppe NATO in Ucraina:

    Emmanuel, hai intenzione di formare Charlemagne Deux per la difesa del bunker di Zelenskyj?
    #Opinion by MFA Spokeswoman Maria Zakharova: 💬 Regarding Emmanuel Macron’s statements on the possibility of sending NATO troops to Ukraine: Emmanuel, are you planning to form Charlemagne Deux for the defence of Zelensky’s bunker? #Parere della portavoce del MAE Maria Zakharova: 💬 Riguardo alle dichiarazioni di Emmanuel Macron sulla possibilità di inviare truppe NATO in Ucraina: Emmanuel, hai intenzione di formare Charlemagne Deux per la difesa del bunker di Zelenskyj?
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