• L’Italia non è più un paese democratico.

    Marcello De Vito
    Avvocati Liberi

    La levata di scudi (di finti democratici) che c'è stata in questi giorni in Italia, per l'uscita di questi manifesti, lascia basiti.

    E' necessario fermarsi un secondo a riflettere.
    In sostanza ogni cittadino è OBBLIGATO a considerare la Russia come un nemico.
    Non è più possibile esprimere un pensiero diverso, questa libertà non è concessa. Altrimenti è pro Russia, in questo obbligatorio essere "pro" o "contro", in questo obbligatorio schierarsi del tutto distopico in un paese che prevede(rebbe) il ripudio della guerra in Costituzione.

    Tant'è che subito dopo la comparsa dei manifesti sono partite interrogazioni (di norma piddine et similia, ma non mancano neppure leghisti ed altro) in tutti i consigli d'Italia fino al Parlamento, vale a dire propri in quelli che dovrebbero essere i luoghi della democrazia. Atti a cui hanno fatto seguito rimozioni forzose del messaggio di pace da parte di comuni acquiescenti -per non dire genuflessi- ed addirittura indagini dei servizi segreti.
    Azz!

    Ma a me cosa hanno fatto i russi?
    Perché dovrei considerarli nemici?
    In verità, la Russia non è mia nemica.
    La verità è che non siamo più una democrazia.

    Libertà e diritti costituzionali sono stati sospesi da tempo.
    Ad iniziare dalla libera manifestazione del proprio pensiero (di pace, nella fattispecie).
    Basti considerare ciò che è avvenuto nella cosiddetta "emergenza" Covid, con la messa sotto naftalina di tutta la prima parte della Costituzione, delle sue libertà e dei suoi diritti, ad iniziare da quello alla autodeterminazione dei trattamenti da riservare al proprio corpo, per passare al diritto al lavoro, educazione, proprietà, iniziativa economica, sino alle basilari libertà di movimento.

    L'unica riforma costituzionale sensata, visto che se ne parla, è quella che dica ai cittadini la verità mai scritta dal 1945 ad oggi, vale a dire: "L'Italia è una colonia americana".
    Per cui lo sai, cara Repubblica Italiana, che c'è?
    LA RUSSIA NON E' IL MIO NEMICO!

    Ps. E la foto del manifesto campeggia sulla mia pagina sino a quanto c... mi pare!

    Segui ALI su telegram
    L’Italia non è più un paese democratico. Marcello De Vito Avvocati Liberi La levata di scudi (di finti democratici) che c'è stata in questi giorni in Italia, per l'uscita di questi manifesti, lascia basiti. E' necessario fermarsi un secondo a riflettere. In sostanza ogni cittadino è OBBLIGATO a considerare la Russia come un nemico. Non è più possibile esprimere un pensiero diverso, questa libertà non è concessa. Altrimenti è pro Russia, in questo obbligatorio essere "pro" o "contro", in questo obbligatorio schierarsi del tutto distopico in un paese che prevede(rebbe) il ripudio della guerra in Costituzione. Tant'è che subito dopo la comparsa dei manifesti sono partite interrogazioni (di norma piddine et similia, ma non mancano neppure leghisti ed altro) in tutti i consigli d'Italia fino al Parlamento, vale a dire propri in quelli che dovrebbero essere i luoghi della democrazia. Atti a cui hanno fatto seguito rimozioni forzose del messaggio di pace da parte di comuni acquiescenti -per non dire genuflessi- ed addirittura indagini dei servizi segreti. Azz! Ma a me cosa hanno fatto i russi? Perché dovrei considerarli nemici? In verità, la Russia non è mia nemica. La verità è che non siamo più una democrazia. Libertà e diritti costituzionali sono stati sospesi da tempo. Ad iniziare dalla libera manifestazione del proprio pensiero (di pace, nella fattispecie). Basti considerare ciò che è avvenuto nella cosiddetta "emergenza" Covid, con la messa sotto naftalina di tutta la prima parte della Costituzione, delle sue libertà e dei suoi diritti, ad iniziare da quello alla autodeterminazione dei trattamenti da riservare al proprio corpo, per passare al diritto al lavoro, educazione, proprietà, iniziativa economica, sino alle basilari libertà di movimento. L'unica riforma costituzionale sensata, visto che se ne parla, è quella che dica ai cittadini la verità mai scritta dal 1945 ad oggi, vale a dire: "L'Italia è una colonia americana". Per cui lo sai, cara Repubblica Italiana, che c'è? LA RUSSIA NON E' IL MIO NEMICO! Ps. E la foto del manifesto campeggia sulla mia pagina sino a quanto c... mi pare! ➡️Segui ALI su telegram
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  • CARI AMICI, LA GLOBE TROTTER DEL PARLAMENTO E' VOLATA, QUESTA VOLTA A NEW YORK, PER INCONTRARSI CON IL CEO DI GOOGLE. DELLA INTELLIGENZA ARIFICIALE, PER SPENDERE UN PO' DI SOLDI, SOTTRAENDOLI AGLI ITALIANI. NON CREDO VI SIA ALTRO DA AGGIUNGERE. UN ABBRACCIO E BUON INIZIO DI SETTIMANA. BUONA GIORNATA A TUTTI
    CARI AMICI, LA GLOBE TROTTER DEL PARLAMENTO E' VOLATA, QUESTA VOLTA A NEW YORK, PER INCONTRARSI CON IL CEO DI GOOGLE. DELLA INTELLIGENZA ARIFICIALE, PER SPENDERE UN PO' DI SOLDI, SOTTRAENDOLI AGLI ITALIANI. NON CREDO VI SIA ALTRO DA AGGIUNGERE. UN ABBRACCIO E BUON INIZIO DI SETTIMANA. BUONA GIORNATA A TUTTI
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  • PAZZI CRIMINALI e GUERRAFONDAI RISIEDONO a Bruxelles!!!

    Mosca: “Quello che chiede il Parlamento Ue conduce verso una guerra mondiale con armi nucleari”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/19/mosca-risoluzione-parlamento-ue-verso-guerra-mondiale-armi-nucleari/7700202/
    PAZZI CRIMINALI e GUERRAFONDAI RISIEDONO a Bruxelles!!! Mosca: “Quello che chiede il Parlamento Ue conduce verso una guerra mondiale con armi nucleari”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/19/mosca-risoluzione-parlamento-ue-verso-guerra-mondiale-armi-nucleari/7700202/
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  • QUESTE TESTE di ***** ci PORTANO VERSO L'APOCALISSE NUCLEARE!!!

    Uso armi occidentali in Russia, Parlamento Ue dice sì: "Togliere immediatamente restrizioni". Italiani votano contro, Pd e Forza Italia divisi - Il Fatto Quotidiano
    Il Parlamento europeo ha approvato, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/19/uso-armi-occidentali-in-russia-parlamento-ue-al-voto-picierno-pd-si-a-togliere-restrizioni/7699481/
    QUESTE TESTE di CAZZO ci PORTANO VERSO L'APOCALISSE NUCLEARE!!! Uso armi occidentali in Russia, Parlamento Ue dice sì: "Togliere immediatamente restrizioni". Italiani votano contro, Pd e Forza Italia divisi - Il Fatto Quotidiano Il Parlamento europeo ha approvato, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/19/uso-armi-occidentali-in-russia-parlamento-ue-al-voto-picierno-pd-si-a-togliere-restrizioni/7699481/
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    Uso armi occidentali in Russia, Parlamento Ue dice sì: "Togliere immediatamente restrizioni". Italiani votano contro, Pd e Forza Italia divisi - Il Fatto Quotidiano
    Il Parlamento europeo ha approvato, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”. L’intera risoluzione ha poi ricevuto il voto favorevole della …
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  • QUESTE TESTE di ***** VOGLIONO PORTARCI DRITTI VERSO LA TERZA GUERRA MONDIALE!!!
    Ucraina, nuova risoluzione al Parlamento Ue per dare il via libera all'uso di armi sul suolo russo. Fdi, Lega e Fi verso il no: il Pd valuta - Il Fatto Quotidiano
    Adesso la palla passa alle delegazioni nazionali che dovranno votare al Parlamento europeo...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/18/ucraina-ppe-socialisti-liberali-ok-uso-armi-ue-russia-voto-eurocamera/7698287/
    QUESTE TESTE di CAZZO VOGLIONO PORTARCI DRITTI VERSO LA TERZA GUERRA MONDIALE!!! Ucraina, nuova risoluzione al Parlamento Ue per dare il via libera all'uso di armi sul suolo russo. Fdi, Lega e Fi verso il no: il Pd valuta - Il Fatto Quotidiano Adesso la palla passa alle delegazioni nazionali che dovranno votare al Parlamento europeo... https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/18/ucraina-ppe-socialisti-liberali-ok-uso-armi-ue-russia-voto-eurocamera/7698287/
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  • DOPO TERZA DOSE MI HANNO TROVATO UNA SCLEROSI MULTIPLA" ▷ DOTT. STRAMEZZI RISPONDE ALL'ASCOLTATORE...

    "Dopo la terza dose mi sono sentito male, poi mi hanno diagnosticato una sclerosi multipla": è il messaggio che ci scrive un ascoltatore in diretta.
    Il beneficio del dubbio qui è d'obbligo: nessuna certezza che sia dovuto alla somministrazione del #vaccino anti-#Covid. Solo su questo si può ragionare data la ovvia scarsità delle informazioni fornite. Nessuna certezza, nemmeno, che non sia dovuto all'inoculazione. E' qui che spesso la maggior parte del pubblico, e non solo, grida al complottista. Questo nonostante un lecito dubbio esista proprio a causa di dichiarazioni che minano a un'ipotetica totale fiducia che si può, per qualche insolito favore, riservare a un'opzione piuttosto che a un'altra. Dichiarazioni come quella della rappresentante di Pfizer, Janine Small, interpellata in Parlamento europeo da Rob Roos.

    "Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato?", chiese l'europarlamentare nell'ottobre del 2022....

    https://youtu.be/Wcc3Y83HQJw?si=qB73bsbMcrYDPLOU
    DOPO TERZA DOSE MI HANNO TROVATO UNA SCLEROSI MULTIPLA" ▷ DOTT. STRAMEZZI RISPONDE ALL'ASCOLTATORE... "Dopo la terza dose mi sono sentito male, poi mi hanno diagnosticato una sclerosi multipla": è il messaggio che ci scrive un ascoltatore in diretta. Il beneficio del dubbio qui è d'obbligo: nessuna certezza che sia dovuto alla somministrazione del #vaccino anti-#Covid. Solo su questo si può ragionare data la ovvia scarsità delle informazioni fornite. Nessuna certezza, nemmeno, che non sia dovuto all'inoculazione. E' qui che spesso la maggior parte del pubblico, e non solo, grida al complottista. Questo nonostante un lecito dubbio esista proprio a causa di dichiarazioni che minano a un'ipotetica totale fiducia che si può, per qualche insolito favore, riservare a un'opzione piuttosto che a un'altra. Dichiarazioni come quella della rappresentante di Pfizer, Janine Small, interpellata in Parlamento europeo da Rob Roos. "Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato?", chiese l'europarlamentare nell'ottobre del 2022.... https://youtu.be/Wcc3Y83HQJw?si=qB73bsbMcrYDPLOU
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  • 5 SOLUZIONI per SICCITÀ e ALLUVIONI. L’ACQUA si PIANTA! #TerraTerra

    Come affrontare la siccità e garantirci un futuro su questo pianeta: cinque soluzioni per uscire dal problema della siccità dei nostri campi agricoli e dalla "siccità culturale". L'acqua si pianta! E le alluvioni sono la faccia della stessa medaglia!

    Video nell'ambito del progetto #terraterra in collaborazione con Youtube e il Parlamento Europeo

    #YouTube #AD #TerraTerra

    Le soluzioni per la siccità (e le alluvioni!)
    1) Non tagliare alberi
    2) Prenditi cura dei fiumi
    3) Infiltra l'acqua nel suolo
    4) Pianta alberi
    5) Lavoriamo su cultura e investimenti su riforestazione

    Il nostro intervento in Parlamento UE: • SICCITÀ e ALLUVIONI. D...

    https://youtu.be/opYBbm5s7K0?si=oVG1w7526ax0tLt-
    5 SOLUZIONI per SICCITÀ e ALLUVIONI. L’ACQUA si PIANTA! #TerraTerra🌎 Come affrontare la siccità e garantirci un futuro su questo pianeta: cinque soluzioni per uscire dal problema della siccità dei nostri campi agricoli e dalla "siccità culturale". L'acqua si pianta! E le alluvioni sono la faccia della stessa medaglia! Video nell'ambito del progetto #terraterra in collaborazione con Youtube e il Parlamento Europeo #YouTube #AD #TerraTerra🌎 Le soluzioni per la siccità (e le alluvioni!) 1) Non tagliare alberi 2) Prenditi cura dei fiumi 3) Infiltra l'acqua nel suolo 4) Pianta alberi 5) Lavoriamo su cultura e investimenti su riforestazione Il nostro intervento in Parlamento UE: • SICCITÀ e ALLUVIONI. D... https://youtu.be/opYBbm5s7K0?si=oVG1w7526ax0tLt-
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  • ECCO DOVE VUOLE ARRIVARE LA VON der LEYEN! CONTROLLO GLOBALE!

    Chat control, l'Europa verso la sorveglianza di massa online: il primo passo del Consiglio e del Parlamento (nel nome dei minori) - Il Fatto Quotidiano
    Nel nome dei minori, l’Europa punta ad allargare le maglie della privacy. Calendario alla mano, in un paio d’anni potrebbero vedere la luce provvedimenti per obbligare i colossi digitali a scansionare le comunicazioni di ogni cittadino. Domani il Vecchio continente compirà il primo passo della nuova legislatura verso la sorveglianza di massa: ne discuteranno la...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/04/chat-control-leuropa-verso-la-sorveglianza-di-massa-online-il-primo-passo-del-consiglio-e-del-parlamento-nel-nome-dei-minori/7679390/
    ECCO DOVE VUOLE ARRIVARE LA VON der LEYEN! CONTROLLO GLOBALE! Chat control, l'Europa verso la sorveglianza di massa online: il primo passo del Consiglio e del Parlamento (nel nome dei minori) - Il Fatto Quotidiano Nel nome dei minori, l’Europa punta ad allargare le maglie della privacy. Calendario alla mano, in un paio d’anni potrebbero vedere la luce provvedimenti per obbligare i colossi digitali a scansionare le comunicazioni di ogni cittadino. Domani il Vecchio continente compirà il primo passo della nuova legislatura verso la sorveglianza di massa: ne discuteranno la... https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/04/chat-control-leuropa-verso-la-sorveglianza-di-massa-online-il-primo-passo-del-consiglio-e-del-parlamento-nel-nome-dei-minori/7679390/
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    Chat control, l'Europa verso la sorveglianza di massa online: il primo passo del Consiglio e del Parlamento (nel nome dei minori) - Il Fatto Quotidiano
    Nel nome dei minori, l’Europa punta ad allargare le maglie della privacy. Calendario alla mano, in un paio d’anni potrebbero vedere la luce provvedimenti per obbligare i colossi digitali a scansionare le comunicazioni di ogni cittadino. Domani il Vecchio continente compirà il primo passo della nuova legislatura verso la sorveglianza di massa: ne discuteranno la …
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  • QUESTO È SCANDALOSO!!!

    SCRITTI BELLICI
    Il caso Durov
    Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.”
    Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA).
    In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro:
    fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti;
    collaborare con le autorità nazionali se richiesto;
    denunciare i reati.
    Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame):

    condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online;
    collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze;
    prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.
    In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.”
    Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso:
    In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”
    I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti
    1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.”
    2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”
    3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.”
    Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali.
    Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali.
    Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto.
    Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA.
    Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.”
    Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto.
    Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura.
    Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi.
    Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024


    Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
    QUESTO È SCANDALOSO!!! SCRITTI BELLICI Il caso Durov Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.” Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA). In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro: fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti; collaborare con le autorità nazionali se richiesto; denunciare i reati. Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame): condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online; collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze; prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale. In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.” Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso: In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.” I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti 1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.” 2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.” 3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.” Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali. Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali. Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto. Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA. Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.” Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto. Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura. Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi. Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024 Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
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  • Attacco alla libertà. In UK si viene arrestati per opinioni o post non conformi.
    Intanto lo scontro tra civiltà è iniziato, come previsto da Enock Powell, parlamentare inglese, nel 1968
    La guerra fatta di omicidi, violenze e stupri è in corso anche in Francia, Germania e Svezia.
    Qui non è ancora iniziata per due motivi, un parlamento di cdx che sembra rassicurare gli autoctoni, e i 2500 anni di civilta caput mundi alle spalle.
    Se l'Italia, cultura tradizioni lingua, riprenderà la guida del mondo, abbiamo speranza di salvezza, altrimenti la fine di civiltà, democrazia e libertà.
    Attacco alla libertà. In UK si viene arrestati per opinioni o post non conformi. Intanto lo scontro tra civiltà è iniziato, come previsto da Enock Powell, parlamentare inglese, nel 1968 La guerra fatta di omicidi, violenze e stupri è in corso anche in Francia, Germania e Svezia. Qui non è ancora iniziata per due motivi, un parlamento di cdx che sembra rassicurare gli autoctoni, e i 2500 anni di civilta caput mundi alle spalle. Se l'Italia, cultura tradizioni lingua, riprenderà la guida del mondo, abbiamo speranza di salvezza, altrimenti la fine di civiltà, democrazia e libertà.
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