• A quanto pare la bellissima Bianca Balti...

    che in questi ultimi giorni è ri_balzata agli onori della cronaca per aver reso noto sui social di aver scoperto di avere un tumore ovarico ..

    è stata inoculata ... nell' aprile 2021....con uno dei sieri magici

    Nota Bene

    Nell'augurarLe di riuscire a vincere la sua battaglia

    non posso che rinnovare il mio invito a tutti di fare pressioni su chiunque affinché vengano finalmente effettuati i dovuti ed adeguati accertamenti su quelle porcherie spacciate come salvifici vaccini.

    #biancabalti
    #balti

    Fonte: https://t.me/CUDIECN/4580
    👉A quanto pare la bellissima Bianca Balti... che in questi ultimi giorni è ri_balzata agli onori della cronaca per aver reso noto sui social di aver scoperto di avere un tumore ovarico .. è stata inoculata ... nell' aprile 2021....con uno dei sieri magici💣 ⚓Nota Bene⚓ Nell'augurarLe di riuscire a vincere la sua battaglia ❤️ non posso che rinnovare il mio invito a tutti di fare pressioni su chiunque affinché vengano finalmente effettuati i dovuti ed adeguati accertamenti su quelle porcherie spacciate come salvifici vaccini. #biancabalti #balti Fonte: https://t.me/CUDIECN/4580
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  • COME NO!!!
    Lagarde replica alle accuse di Tajani ed Urso: "La Bce non è soggetta a pressioni politiche, come previsto dai trattati" - Il Fatto Quotidiano
    Non si è fatta molto attendere la risposta della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde alle stoccate di alcuni esponenti del governo italiano. Dopo il taglio del costo del denaro di soli 0,25 punti deciso giovedì, i ministri Tajani ed Urso hanno infatti rimproverato una “mancanza di coraggio” della Bce. “La Banca centrale europea …

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/lagarde-replica-alle-accuse-di-tajani-ed-urso-la-bce-non-e-soggetta-a-pressioni-politiche-come-previsto-dai-trattati/7692062/

    #lagarde
    #bce
    #christielagarde
    COME NO!!! Lagarde replica alle accuse di Tajani ed Urso: "La Bce non è soggetta a pressioni politiche, come previsto dai trattati" - Il Fatto Quotidiano Non si è fatta molto attendere la risposta della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde alle stoccate di alcuni esponenti del governo italiano. Dopo il taglio del costo del denaro di soli 0,25 punti deciso giovedì, i ministri Tajani ed Urso hanno infatti rimproverato una “mancanza di coraggio” della Bce. “La Banca centrale europea … https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/lagarde-replica-alle-accuse-di-tajani-ed-urso-la-bce-non-e-soggetta-a-pressioni-politiche-come-previsto-dai-trattati/7692062/ #lagarde #bce #christielagarde
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    Lagarde replica alle accuse di Tajani ed Urso: "La Bce non è soggetta a pressioni politiche, come previsto dai trattati" - Il Fatto Quotidiano
    Non si è fatta molto attendere la risposta della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde alle stoccate di alcuni esponenti del governo italiano. Dopo il taglio del costo del denaro di soli 0,25 punti deciso giovedì, i ministri Tajani ed Urso hanno infatti rimproverato una “mancanza di coraggio” della Bce. “La Banca centrale europea …
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  • Messaggio per i medici di Roma e provincia e per i pazienti dei medici di Roma che potrebbero parlare con qualcuno di loro

    Cari Colleghi,

    nel mese di settembre si terranno le elezioni per il rinnovo degli Ordini dei Medici. Molti di noi hanno già ricevuto la notizia. Dal 27 al 30 settembre sarà la volta di Roma. Giovedì scorso, 5 settembre, abbiamo presentato la nostra lista, che si contrapporrà a quella attualmente in uscita: la lista “Insieme”, guidata dall’attuale Presidente e consiglio.

    La nostra lista, che non a caso si chiama “Ippocrate”, rivendica la libertà di scienza e coscienza per il medico come pure la libertà di scelta e di cura per il paziente.

    Appena depositata la lista, siamo stati subito attaccati come una “lista di pericolosi no vax” attraverso articoli di giornale, intimidazioni e minacce più o meno velate: tutto questo non è segno di forza ma di Paura.

    Non è un caso se i sedicenti “scienziati” che hanno impazzato durante la pandemia sono proprio gli stessi che da sempre si battono contro le Medicine Non Convenzionali, Omeopatia in primis: i nomi li conoscete e non meritano nemmeno di essere citati. È questo il volto disumano del riduzionismo scientifico.

    In allegato troverete il nostro Manifesto, i valori che ci ispirano ed i progetti che intendiamo realizzare. Nessuno di noi è “no vax”, siamo invece espressioni di un Pensiero Critico che intende rialzare la testa e correggere i guasti creati da una classe medica sempre più succube del sistema del potere vigente. Ogni giorno un numero crescente di colleghi chiede a gran voce di cambiare e voltare pagina.

    Sosteneteci, fate girare questo materiale che ho allegato a tutte le vostre conoscenze. Nelle prossime settimane organizzeremo incontri on line e di persona per rispondere a dubbi, domande, etc.

    Ci auguriamo che un evento del genere possa stimolarvi a partecipare, a fare rete. Noi della lista Ippocrate confidiamo profondamente in voi.

    Con profonda stima

    Francesco Marino
    Messaggio per i medici di Roma e provincia e per i pazienti dei medici di Roma che potrebbero parlare con qualcuno di loro Cari Colleghi, nel mese di settembre si terranno le elezioni per il rinnovo degli Ordini dei Medici. Molti di noi hanno già ricevuto la notizia. Dal 27 al 30 settembre sarà la volta di Roma. Giovedì scorso, 5 settembre, abbiamo presentato la nostra lista, che si contrapporrà a quella attualmente in uscita: la lista “Insieme”, guidata dall’attuale Presidente e consiglio. La nostra lista, che non a caso si chiama “Ippocrate”, rivendica la libertà di scienza e coscienza per il medico come pure la libertà di scelta e di cura per il paziente. Appena depositata la lista, siamo stati subito attaccati come una “lista di pericolosi no vax” attraverso articoli di giornale, intimidazioni e minacce più o meno velate: tutto questo non è segno di forza ma di Paura. Non è un caso se i sedicenti “scienziati” che hanno impazzato durante la pandemia sono proprio gli stessi che da sempre si battono contro le Medicine Non Convenzionali, Omeopatia in primis: i nomi li conoscete e non meritano nemmeno di essere citati. È questo il volto disumano del riduzionismo scientifico. In allegato troverete il nostro Manifesto, i valori che ci ispirano ed i progetti che intendiamo realizzare. Nessuno di noi è “no vax”, siamo invece espressioni di un Pensiero Critico che intende rialzare la testa e correggere i guasti creati da una classe medica sempre più succube del sistema del potere vigente. Ogni giorno un numero crescente di colleghi chiede a gran voce di cambiare e voltare pagina. Sosteneteci, fate girare questo materiale che ho allegato a tutte le vostre conoscenze. Nelle prossime settimane organizzeremo incontri on line e di persona per rispondere a dubbi, domande, etc. Ci auguriamo che un evento del genere possa stimolarvi a partecipare, a fare rete. Noi della lista Ippocrate confidiamo profondamente in voi. Con profonda stima Francesco Marino
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  • LAVROV AVVERTE GLI STATI UNITI: “NON SCHERZATE CON LE NOSTRE "LINEE ROSSE"
    MOSCA, 4 settembre (Reuters) - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, rispondendo a una domanda sulla potenziale consegna di missili a lungo raggio statunitensi all'Ucraina, ha avvertito mercoledì gli Stati Uniti di non scherzare con le "linee rosse" della Russia.
    Lavrov ha detto che gli Stati Uniti stanno perdendo di vista il senso della deterrenza reciproca che ha sostenuto l'equilibrio della sicurezza tra Mosca e Washington sin dalla Guerra Fredda, e che questo è pericoloso. Lavrov stava commentando una notizia di Reuters secondo cui gli Stati Uniti sarebbero vicini a un accordo per fornire all'Ucraina missili da crociera JASSM a lungo raggio che potrebbero raggiungere in profondità la Russia, per i quali il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto pressioni.
    "Non sono sorpreso di nulla: gli americani hanno già varcato la soglia che si erano prefissati. Vengono istigati e Zelensky ovviamente lo vede e ne approfitta", ha detto Lavrov a un intervistatore televisivo russo. “Ma dovrebbero capire: stanno scherzando con le nostre linee rosse qui. Non dovrebbero scherzare sulle nostre linee rosse".

    Fonte: https://www.reuters.com/world/lavrov-warns-us-not-mock-russias-red-lines-2024-09-04/?s=09
    🇷🇺🇺🇸 LAVROV AVVERTE GLI STATI UNITI: “NON SCHERZATE CON LE NOSTRE "LINEE ROSSE" MOSCA, 4 settembre (Reuters) - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, rispondendo a una domanda sulla potenziale consegna di missili a lungo raggio statunitensi all'Ucraina, ha avvertito mercoledì gli Stati Uniti di non scherzare con le "linee rosse" della Russia. Lavrov ha detto che gli Stati Uniti stanno perdendo di vista il senso della deterrenza reciproca che ha sostenuto l'equilibrio della sicurezza tra Mosca e Washington sin dalla Guerra Fredda, e che questo è pericoloso. Lavrov stava commentando una notizia di Reuters secondo cui gli Stati Uniti sarebbero vicini a un accordo per fornire all'Ucraina missili da crociera JASSM a lungo raggio che potrebbero raggiungere in profondità la Russia, per i quali il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto pressioni. "Non sono sorpreso di nulla: gli americani hanno già varcato la soglia che si erano prefissati. Vengono istigati e Zelensky ovviamente lo vede e ne approfitta", ha detto Lavrov a un intervistatore televisivo russo. “Ma dovrebbero capire: stanno scherzando con le nostre linee rosse qui. Non dovrebbero scherzare sulle nostre linee rosse". Fonte: https://www.reuters.com/world/lavrov-warns-us-not-mock-russias-red-lines-2024-09-04/?s=09
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  • LA GRANDE CENSURA sui giornali e sui MEDIA INTERNAZIONALI.
    La denuncia di Zuckerberg ignorata da tutto il mainstream. SERVI!

    MARCELLO FOA BACCHETTA I TG: BUCATA LA NOTIZIA SU ZUCKERBERG ▷ "ZERO OBIETTIVITÀ: QUESTA È LA PROVA"

    "#Zuckerberg con questa sua uscita è andato completamente fuori dalla narrativa e ha rotto il sentimento dominante nella Sylicon Valley".
    Ma questo non è valso i principali titoli dei TG e le prime pagine dei giornali al patron di Meta che, qualche giorno fa, ha sostanzialmente confessato di aver ricevuto pressioni da parte dell'attuale amministrazione americana perché censurasse profili e commenti non graditi a quella linea politica.
    Partiamo dall'Italia: "A parte il Fatto Quotidiano, che ne ha parlato nelle prime ore del mattino, gli altri sono usciti con la notizia nel pomeriggio. Il Corriere e Repubblica l'hanno scoperto alle 18:00, dalle 12 alle 12 ore dopo la notizia. Sui giornali poi neanche una riga, Repubblica ci ha appena scritto un trafiletto".

    E altrove?
    "In Francia la notizia non l'ha data nessuno, a parte qualche eccezione equivalente a Radio Radio come France Soir. Negli Stati Uniti è stata divulgata con forza da parte di testate di centrodestra, le altre l'hanno molto relativizzata".

    Ma cosa significa questo gigante buco nero informativo per #MarcelloFoa? "Tutto questo conferma purtroppo il fatto che la stampa, anche quella autorevole, non è oggettiva. E' una stampa che accompagna una narrazione, poi però pretendono di essere presi sul serio e di asserire che solo le cose che dicono loro sono vere".
    I valori di un sano giornalismo dovrebbero infatti prescindere dalle etichette di partito che si hanno o che ci si affibbia da soli: "Si può essere Dem o Repubblicani ma esprimere critiche verso gli stessi Dem o Repubblicani, oppure cavalcare notizie oggettivamente colossali come questa".

    Ascoltate il commento da Fabio Duranti | 4 settembre 2024

    https://m.youtube.com/watch?si=tkGIkckpvfg4OvfG&v=CX-qIA6chYg&feature=youtu.be
    LA GRANDE CENSURA sui giornali e sui MEDIA INTERNAZIONALI. La denuncia di Zuckerberg ignorata da tutto il mainstream. SERVI! MARCELLO FOA BACCHETTA I TG: BUCATA LA NOTIZIA SU ZUCKERBERG ▷ "ZERO OBIETTIVITÀ: QUESTA È LA PROVA" "#Zuckerberg con questa sua uscita è andato completamente fuori dalla narrativa e ha rotto il sentimento dominante nella Sylicon Valley". Ma questo non è valso i principali titoli dei TG e le prime pagine dei giornali al patron di Meta che, qualche giorno fa, ha sostanzialmente confessato di aver ricevuto pressioni da parte dell'attuale amministrazione americana perché censurasse profili e commenti non graditi a quella linea politica. Partiamo dall'Italia: "A parte il Fatto Quotidiano, che ne ha parlato nelle prime ore del mattino, gli altri sono usciti con la notizia nel pomeriggio. Il Corriere e Repubblica l'hanno scoperto alle 18:00, dalle 12 alle 12 ore dopo la notizia. Sui giornali poi neanche una riga, Repubblica ci ha appena scritto un trafiletto". E altrove? "In Francia la notizia non l'ha data nessuno, a parte qualche eccezione equivalente a Radio Radio come France Soir. Negli Stati Uniti è stata divulgata con forza da parte di testate di centrodestra, le altre l'hanno molto relativizzata". Ma cosa significa questo gigante buco nero informativo per #MarcelloFoa? "Tutto questo conferma purtroppo il fatto che la stampa, anche quella autorevole, non è oggettiva. E' una stampa che accompagna una narrazione, poi però pretendono di essere presi sul serio e di asserire che solo le cose che dicono loro sono vere". I valori di un sano giornalismo dovrebbero infatti prescindere dalle etichette di partito che si hanno o che ci si affibbia da soli: "Si può essere Dem o Repubblicani ma esprimere critiche verso gli stessi Dem o Repubblicani, oppure cavalcare notizie oggettivamente colossali come questa". Ascoltate il commento da Fabio Duranti | 4 settembre 2024 https://m.youtube.com/watch?si=tkGIkckpvfg4OvfG&v=CX-qIA6chYg&feature=youtu.be
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  • A PROPOSITO di DUROV e della SICUREZZA e PRIVACY di TELEGRAM.

    Insieme con l’organizzazione no profit La Quadrature Du Net, che ha co-fondato, è uno dei protagonisti del dibattito pubblico francese contro la sorveglianza e contro la censura su internet e a favore dei diritti digitali in Francia. Sul caso Pavel Durov, il Fatto Quotidiano ha intervistato Benjamin Sonntag, ingegnere informatico esperto di sicurezza e imprenditore nel settore informatico. Alla nostra richiesta di sapere se ha mai lavorato o fatto consulenze per un concorrente di Telegram, Sonntag ha dichiarato di non averlo mai fatto.

    Secondo l’esperto di sicurezza Michał Woźniak, Telegram non è né sicuro né criptato: solo quando viene usato nella modalità “secret chats”, Telegram offre la crittografia end-to-end, quella per cui i messaggi, che si scambiano due persone chattando, sono accessibili solo ed esclusivamente a loro due, e non a terze parti. Ma la crittografia end-to-end deve essere esplicitamente attivata da ciascun utente, e le “secret chats” non sono disponibili per i gruppi e per i canali. Dunque sembra che Telegram sia tutt’altro che sicuro per i criminali che vogliano usarlo per trafficare droga, armi o pedopornografia. E’ d’accordo?

    Sono del tutto d’accordo. Credo che il 99,9 percento di tutti i messaggi scambiati via Telegram siano inviati in modalità tale che l’azienda Telegram li possa leggere. I messaggi vengono inviati in forma criptata ai server di Telegram, e quindi se qualcuno sorveglia internet, non li legge, ma l’azienda può leggerli in chiaro sui loro server. Il fatto che la crittografia end-to-end debba essere attivata per ogni chat – e che quindi non sia l’impostazione automatica – ha enormi conseguenze! La maggior parte di chi usa Telegram non modifica le impostazioni predefinite. E su Telegram, la crittografia end-to-end non è disponibile su nessuna chat di gruppo, che è uno dei modi in cui questo social network è più usato.

    Durov è accusato di dodici presunti reati, incluso: “il rifiuto di comunicare, su richiesta delle autorità competenti, informazioni o documenti necessari per eseguire intercettazioni legali”, eppure, secondo un’inchiesta del Der Spiegel, Telegram ha più volte consegnato i dati degli utenti alla polizia federale tedesca. Lei crede che Durov sia stato arrestato per la mancata collaborazione con gli investigatori francesi oppure crede che ci sia altro?

    Da quello che vedo come operatore della rete – gestisco un piccolo internet provider in Francia – ogni nazione ha modi diversi di far rispettare la legge. Forse la Germania e l’India, che hanno ottenuto entrambe alcuni dati da Telegram alcuni anni fa, hanno fatto più pressioni e sono state più minacciose della Francia, o forse i loro casi [giudiziari] sono stati considerati legittimi da Telegram, a suo tempo. Secondo me, è più probabile che la Francia non abbia mai davvero cercato di minacciare Telegram prima di adesso, oppure pretendeva troppi dati su troppi casi e Telegram ha deciso di non obbedire alle richieste. Io non vedo perché il caso dovrebbe riguardare qualcos’altro, se non un sistema giudiziario che cerca di fare il proprio lavoro. Soprattutto perché la polizia in Francia sa che Telegram non è criptato e quindi sa che Telegram potrebbe avere informazioni molto interessanti su quei casi oggetto di indagini penali…Io la vedo come una motivazione molto buona (e sufficiente) per arrestarlo per questa ragione”.

    Edward Snowden è stato molto diretto: “L’arresto di Durov è un attacco ai diritti umani fondamentali, come le libertà di parola e di associazione. Sono sorpreso e molto rattristato che Macron sia sceso al livello di prendere ostaggi come mezzo per ottenere l’accesso alle comunicazioni private”. E’ un dato di fatto che le autorità francesi non amino la crittografia e a dicembre scorso Disclose, il nostro giornale e altri media hanno rivelato che la Francia, l’Italia, la Finlandia, la Grecia, Cipro, Malta e la Svezia volevano usare gli spyware per spiare i giornalisti. Crede che l’arresto di Durov sia parte della guerra alla crittografia in Francia?

    Trovo triste che Edward Snowden sia caduto in trappola, perché il caso è molto più complicato. Prima di tutto, Telegram non è criptato: il 99,9 percento non lo è, e lo 0,1 percento che lo è fa comunque uscire i dati di chi comunica con chi, che è di per se, molto interessante per le forze di polizia. E dunque questo caso non può essere collegato all’amore o all’odio della crittografia da parte delle autorità francesi, è completamente irrilevante. Purtroppo, ci sono attivisti di tutto il mondo che credono che Telegram sia sicuro: non lo è! Ritengo che combattere per la crittografia end-to-end sia molto importante, ma Telegram non ha alcuna relazione con questa battaglia! E per favore non mescoliamo questo caso con la questione dello spionaggio dei giornalisti: è una false flag…I giornalisti investigativi responsabili non dovrebbero mai usare Telegram per nulla di importante. Va considerato sicuro come un SMS o un’email: per niente affatto sicuri!

    Secondo fatto: Telegram non è, nella maggior parte dei casi, ‘una comunicazione privata’: ci sono migliaia di chat di gruppo che possono avere fino a 200.000 utenti ciascuna. Queste dovrebbero essere chiaramente considerate da un giudice come ‘spazi pubblici’ e ‘conversazioni pubbliche’, non ‘comunicazioni private’. Di conseguenza, le leggi e i regolamenti applicati nella maggior parte delle nazioni sono molto diverse rispetto a quelli per le comunicazioni puramente private.

    Nel caso dell’arresto di Durov, alcune indagini penali collegate all’arresto hanno a che fare con chat di gruppi in cui alcune persone hanno scambiato contenuti pedopornografici o altri contenuti illegali su queste chat di gruppo. E dunque io capisco il punto di vista del ministero della Giustizia che vorrebbe porre fine a questa situazione. Concludendo, sono piuttosto sicuro che il caso Durov non abbia nulla a che fare con la guerra per la crittografia in Francia. Il che non vuole dire che la Francia ami la crittografia end-to-end, ovviamente. I cittadini dovrebbero usare la crittografia end-to-end (come Signal) ogni volta che possono e combattere per il diritto ad avere comunicazioni private, ma Telegram non è un soggetto positivo in questa battaglia… .

    Fonte:https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/08/28/durov-arrestato-lattivista-benjamin-sonntag-nulla-a-che-fare-con-la-privacy-meglio-usare-sistemi-diversi-da-telegram/7671404/
    A PROPOSITO di DUROV e della SICUREZZA e PRIVACY di TELEGRAM. Insieme con l’organizzazione no profit La Quadrature Du Net, che ha co-fondato, è uno dei protagonisti del dibattito pubblico francese contro la sorveglianza e contro la censura su internet e a favore dei diritti digitali in Francia. Sul caso Pavel Durov, il Fatto Quotidiano ha intervistato Benjamin Sonntag, ingegnere informatico esperto di sicurezza e imprenditore nel settore informatico. Alla nostra richiesta di sapere se ha mai lavorato o fatto consulenze per un concorrente di Telegram, Sonntag ha dichiarato di non averlo mai fatto. Secondo l’esperto di sicurezza Michał Woźniak, Telegram non è né sicuro né criptato: solo quando viene usato nella modalità “secret chats”, Telegram offre la crittografia end-to-end, quella per cui i messaggi, che si scambiano due persone chattando, sono accessibili solo ed esclusivamente a loro due, e non a terze parti. Ma la crittografia end-to-end deve essere esplicitamente attivata da ciascun utente, e le “secret chats” non sono disponibili per i gruppi e per i canali. Dunque sembra che Telegram sia tutt’altro che sicuro per i criminali che vogliano usarlo per trafficare droga, armi o pedopornografia. E’ d’accordo? Sono del tutto d’accordo. Credo che il 99,9 percento di tutti i messaggi scambiati via Telegram siano inviati in modalità tale che l’azienda Telegram li possa leggere. I messaggi vengono inviati in forma criptata ai server di Telegram, e quindi se qualcuno sorveglia internet, non li legge, ma l’azienda può leggerli in chiaro sui loro server. Il fatto che la crittografia end-to-end debba essere attivata per ogni chat – e che quindi non sia l’impostazione automatica – ha enormi conseguenze! La maggior parte di chi usa Telegram non modifica le impostazioni predefinite. E su Telegram, la crittografia end-to-end non è disponibile su nessuna chat di gruppo, che è uno dei modi in cui questo social network è più usato. Durov è accusato di dodici presunti reati, incluso: “il rifiuto di comunicare, su richiesta delle autorità competenti, informazioni o documenti necessari per eseguire intercettazioni legali”, eppure, secondo un’inchiesta del Der Spiegel, Telegram ha più volte consegnato i dati degli utenti alla polizia federale tedesca. Lei crede che Durov sia stato arrestato per la mancata collaborazione con gli investigatori francesi oppure crede che ci sia altro? Da quello che vedo come operatore della rete – gestisco un piccolo internet provider in Francia – ogni nazione ha modi diversi di far rispettare la legge. Forse la Germania e l’India, che hanno ottenuto entrambe alcuni dati da Telegram alcuni anni fa, hanno fatto più pressioni e sono state più minacciose della Francia, o forse i loro casi [giudiziari] sono stati considerati legittimi da Telegram, a suo tempo. Secondo me, è più probabile che la Francia non abbia mai davvero cercato di minacciare Telegram prima di adesso, oppure pretendeva troppi dati su troppi casi e Telegram ha deciso di non obbedire alle richieste. Io non vedo perché il caso dovrebbe riguardare qualcos’altro, se non un sistema giudiziario che cerca di fare il proprio lavoro. Soprattutto perché la polizia in Francia sa che Telegram non è criptato e quindi sa che Telegram potrebbe avere informazioni molto interessanti su quei casi oggetto di indagini penali…Io la vedo come una motivazione molto buona (e sufficiente) per arrestarlo per questa ragione”. Edward Snowden è stato molto diretto: “L’arresto di Durov è un attacco ai diritti umani fondamentali, come le libertà di parola e di associazione. Sono sorpreso e molto rattristato che Macron sia sceso al livello di prendere ostaggi come mezzo per ottenere l’accesso alle comunicazioni private”. E’ un dato di fatto che le autorità francesi non amino la crittografia e a dicembre scorso Disclose, il nostro giornale e altri media hanno rivelato che la Francia, l’Italia, la Finlandia, la Grecia, Cipro, Malta e la Svezia volevano usare gli spyware per spiare i giornalisti. Crede che l’arresto di Durov sia parte della guerra alla crittografia in Francia? Trovo triste che Edward Snowden sia caduto in trappola, perché il caso è molto più complicato. Prima di tutto, Telegram non è criptato: il 99,9 percento non lo è, e lo 0,1 percento che lo è fa comunque uscire i dati di chi comunica con chi, che è di per se, molto interessante per le forze di polizia. E dunque questo caso non può essere collegato all’amore o all’odio della crittografia da parte delle autorità francesi, è completamente irrilevante. Purtroppo, ci sono attivisti di tutto il mondo che credono che Telegram sia sicuro: non lo è! Ritengo che combattere per la crittografia end-to-end sia molto importante, ma Telegram non ha alcuna relazione con questa battaglia! E per favore non mescoliamo questo caso con la questione dello spionaggio dei giornalisti: è una false flag…I giornalisti investigativi responsabili non dovrebbero mai usare Telegram per nulla di importante. Va considerato sicuro come un SMS o un’email: per niente affatto sicuri! Secondo fatto: Telegram non è, nella maggior parte dei casi, ‘una comunicazione privata’: ci sono migliaia di chat di gruppo che possono avere fino a 200.000 utenti ciascuna. Queste dovrebbero essere chiaramente considerate da un giudice come ‘spazi pubblici’ e ‘conversazioni pubbliche’, non ‘comunicazioni private’. Di conseguenza, le leggi e i regolamenti applicati nella maggior parte delle nazioni sono molto diverse rispetto a quelli per le comunicazioni puramente private. Nel caso dell’arresto di Durov, alcune indagini penali collegate all’arresto hanno a che fare con chat di gruppi in cui alcune persone hanno scambiato contenuti pedopornografici o altri contenuti illegali su queste chat di gruppo. E dunque io capisco il punto di vista del ministero della Giustizia che vorrebbe porre fine a questa situazione. Concludendo, sono piuttosto sicuro che il caso Durov non abbia nulla a che fare con la guerra per la crittografia in Francia. Il che non vuole dire che la Francia ami la crittografia end-to-end, ovviamente. I cittadini dovrebbero usare la crittografia end-to-end (come Signal) ogni volta che possono e combattere per il diritto ad avere comunicazioni private, ma Telegram non è un soggetto positivo in questa battaglia… . Fonte:https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/08/28/durov-arrestato-lattivista-benjamin-sonntag-nulla-a-che-fare-con-la-privacy-meglio-usare-sistemi-diversi-da-telegram/7671404/
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    Durov arrestato, l'attivista Benjamin Sonntag: “Nulla a che fare con la privacy. Meglio usare sistemi diversi da Telegram” - Il Fatto Quotidiano
    LEGGI – Fuga da Telegram. Zuckerberg ammette: “Pressati su Biden jr.” Insieme con l’organizzazione no profit La Quadrature Du Net, che ha co-fondato, è uno dei protagonisti del dibattito pubblico francese contro la sorveglianza e contro la censura su internet e a favore dei diritti digitali in Francia. Sul caso Pavel Durov, il Fatto Quotidiano …
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  • Zuckerberg ammette “pressioni da staff Biden e Fbi” su Meta: ottennero la “censura” delle notizie sul computer di Hunter e sul Covid - Il Fatto Quotidiano
    Mark Zuckerberg ha rivelato di aver “ricevuto pressioni” dal governo degli Stati Uniti per “censurare” contenuti relativi alla pandemia di Covid-19, anche quelli satirici. “Nel 2021, alti funzionari dell’amministrazione Biden, compresa la Casa Bianca, hanno ripetutamente esercitato pressioni sui nostri...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/27/zuckerberg-rivela-nel-2021-lamministrazione-biden-ci-ha-chiesto-di-censurare-contenuti-sul-covid/7670343/
    Zuckerberg ammette “pressioni da staff Biden e Fbi” su Meta: ottennero la “censura” delle notizie sul computer di Hunter e sul Covid - Il Fatto Quotidiano Mark Zuckerberg ha rivelato di aver “ricevuto pressioni” dal governo degli Stati Uniti per “censurare” contenuti relativi alla pandemia di Covid-19, anche quelli satirici. “Nel 2021, alti funzionari dell’amministrazione Biden, compresa la Casa Bianca, hanno ripetutamente esercitato pressioni sui nostri... https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/27/zuckerberg-rivela-nel-2021-lamministrazione-biden-ci-ha-chiesto-di-censurare-contenuti-sul-covid/7670343/
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    Zuckerberg ammette “pressioni da staff Biden e Fbi” su Meta: ottennero la “censura” delle notizie sul computer di Hunter e sul Covid - Il Fatto Quotidiano
    Mark Zuckerberg ha rivelato di aver “ricevuto pressioni” dal governo degli Stati Uniti per “censurare” contenuti relativi alla pandemia di Covid-19, anche quelli satirici. “Nel 2021, alti funzionari dell’amministrazione Biden, compresa la Casa Bianca, hanno ripetutamente esercitato pressioni sui nostri team per mesi affinché censurassero alcuni contenuti relativi al Covid-19, inclusi l’umorismo e la satira”, …
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  • Pericolo. FI usa le pressioni sullo jus soli imbeccata dal Ppe, per mettere pressione al governo e forse mandare a casa Meloni.
    Opinione di Magdi Allam e adesso anche mia.
    Pericolo. FI usa le pressioni sullo jus soli imbeccata dal Ppe, per mettere pressione al governo e forse mandare a casa Meloni. Opinione di Magdi Allam e adesso anche mia.
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  • CARI AMICI, GRAZIE PER IL VOSTRO LIKE. AL G7, L'EX BORGATARA DELLA GARBATELLA, STA IN OTTIMA COMPAGNIA CON GLI AMICI POTENTI, ESPRESSIONI DELLA POTENZA MASSONICA E SATANISTA !!!! MA, FINIRA' ANCHE PER LEI !!!! BUON FINE SETTIMANA CON UN ABBRACCIO.
    CARI AMICI, GRAZIE PER IL VOSTRO LIKE. AL G7, L'EX BORGATARA DELLA GARBATELLA, STA IN OTTIMA COMPAGNIA CON GLI AMICI POTENTI, ESPRESSIONI DELLA POTENZA MASSONICA E SATANISTA !!!! MA, FINIRA' ANCHE PER LEI !!!! BUON FINE SETTIMANA CON UN ABBRACCIO.
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  • QUI LA FACCENDA SI COMPLICA e di PARECCHIO.
    QUALCUNO SPINGE per la TERZA GUERRA MONDIALE!
    Armi all’Ucraina, Mosca avverte gli Stati Uniti: “Errori di calcolo potrebbero avere conseguenze fatali”. Olanda: “Kiev potrà usare i nostri F16 sul suolo russo”
    Dopo l’ok di Biden all’uso di armi a corto raggio per colpire in territorio russo, il Cremlino avverte gli Stati Uniti. Intanto la Cina respinge le accuse di Zelensky “sulle pressioni” esercitate su altri Paesi per disertare la conferenza di pace svizzera sull’Ucraina prevista questo mese...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/03/armi-ucraina-mosca-avverte-usa-conseguenze-fatali-olanda-kiev-nostri-f16-suolo-russo/7572619/
    QUI LA FACCENDA SI COMPLICA e di PARECCHIO. QUALCUNO SPINGE per la TERZA GUERRA MONDIALE! Armi all’Ucraina, Mosca avverte gli Stati Uniti: “Errori di calcolo potrebbero avere conseguenze fatali”. Olanda: “Kiev potrà usare i nostri F16 sul suolo russo” Dopo l’ok di Biden all’uso di armi a corto raggio per colpire in territorio russo, il Cremlino avverte gli Stati Uniti. Intanto la Cina respinge le accuse di Zelensky “sulle pressioni” esercitate su altri Paesi per disertare la conferenza di pace svizzera sull’Ucraina prevista questo mese... https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/03/armi-ucraina-mosca-avverte-usa-conseguenze-fatali-olanda-kiev-nostri-f16-suolo-russo/7572619/
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