• Lo studio scientifico condotto dal dirigente dell’Istituto Superiore della Sanità e finanziato dal Ministero della Salute conferma l’inefficacia e la enorme pericolosità dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mRNA, a tutt’oggi consigliati per le donne incinte, donne allattanti, personale sanitario (incluso gli studenti del reparto sanitario) e i “fragili” - CONFERMA DELLA SCELLERATEZZA delle politica anche dell’attuale Ministro della (Non-)Salute

    Con uno studio scientifico pubblicato il 14.11.2024 su MDPI


    https://www.mdpi.com/2076-393X/12/11/1281

    il dirigente dell’ISS Maurizio Federico - non senza la “dovuta” (altrimenti non viene pubblicato lo studio) dichiarazione della presunta dei vaccini tradizionali (in realtà mai dimostrata con veri studi clinici, come a breve verrà accertato e dimostrato in via istituzionale negli USA) - dimostra e spiega:

    1. la scarsissima efficacia dei cosiddetti “vaccini” a mRNA alla prevenzione della malattia Covid-19, dato che il virus entra dalle vie respiratorie, dove i vaccini iniettati nel muscolo del braccio di fatto rimangono senza efficacia.
    Questo fatto fondamentale era stato evidenziato sin dall’inizio a livello internazionale da esperti come Prof.Dr. Sucharit Bhakdi - professore emerito di microbiologia Università di Mainz (Germania) e Prof. Michael Palmer - professore emerito di microbiologia (Università di Waterloo, Canada) - vedi nel loro libro sui vaccini a mRNA il capitolo 2.7. - spiegano nel dettaglio anche l’enorme pericolosità di questi sier sperimentali)

    https://drive.google.com/file/d/1hkxyo3v2NpiyetyHU6QCZe_KZF1PJ-n_/view?usp=drivesdk

    2. L’altissima pericolosità dei cosiddetti “vaccini” a mRNA, che però ancora oggi nella campagna vaccinale 2024/2025 vengono consigliati alle donne incinte, donne allattanti, agli over 60, al personale sanitario (inclusi studenti) e a tutti cosiddetti “fragili” il cui sistema immunitario è già fuori equilibrio per altri motivi.

    https://t.co/g79Be7Jgpk

    Lo studio finanziato dal Ministero della Salute dimostra che i cosiddetti “vaccini” a mRNA causano malattie autoimmuni, infiammazioni croniche e inducono lo sviluppo e la riattivazione di tumori maligni!
    La scelta dell’attuale Ministro della Salute di continuare a consigliare questi nudi e crudi veleni per l’essere umano, nonostante che gli stessi produttori avessero dichiarato - e a tutt’oggi lo fanno - che li mancano le informazioni sugli effetti, che queste sostanze sperimentali hanno, sulle donne incinte ed allattanti e sulle persone con problemi preesistenti nel loro sistema immunitario (dunque in prima linea per tutte le persone cosiddette fragili!) è di singolare scellerataggine!
    Cosa fa adesso Orazio Schillaci con questo studio schiacciante finanziato dal Ministero da lui diretto e fatto da un dirigente dell’ISS?
    Che fine fa la raccomandazione da parte del Ministero della (Non-)Salute di queste sostanze mortali?
    E che fine fanno Orazio Schillaci e Francesco Vaia? che - se avrebbero un minimo di decenza - dovrebbero dimettersi subito dalla loro rispettiva carica di Ministro alla Salute e Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria.

    Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1858042453292367886?t=4vk1NMGO0eyL2E2CR0YXhA&s=19
    ‼️Lo studio scientifico condotto dal dirigente dell’Istituto Superiore della Sanità e finanziato dal Ministero della Salute conferma l’inefficacia e la enorme pericolosità dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mRNA, a tutt’oggi consigliati per le donne incinte, donne allattanti, personale sanitario (incluso gli studenti del reparto sanitario) e i “fragili” - CONFERMA DELLA SCELLERATEZZA delle politica anche dell’attuale Ministro della (Non-)Salute ‼️ Con uno studio scientifico pubblicato il 14.11.2024 su MDPI 👇👇👇 https://www.mdpi.com/2076-393X/12/11/1281 il dirigente dell’ISS Maurizio Federico - non senza la “dovuta” (altrimenti non viene pubblicato lo studio) dichiarazione della presunta dei vaccini tradizionali (in realtà mai dimostrata con veri studi clinici, come a breve verrà accertato e dimostrato in via istituzionale negli USA) - dimostra e spiega: đź”»1. la scarsissima efficacia dei cosiddetti “vaccini” a mRNA alla prevenzione della malattia Covid-19, dato che il virus entra dalle vie respiratorie, dove i vaccini iniettati nel muscolo del braccio di fatto rimangono senza efficacia. Questo fatto fondamentale era stato evidenziato sin dall’inizio a livello internazionale da esperti come Prof.Dr. Sucharit Bhakdi - professore emerito di microbiologia Università di Mainz (Germania) e Prof. Michael Palmer - professore emerito di microbiologia (Università di Waterloo, Canada) - vedi nel loro libro sui vaccini a mRNA il capitolo 2.7. - spiegano nel dettaglio anche l’enorme pericolosità di questi sier sperimentali) 👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/1hkxyo3v2NpiyetyHU6QCZe_KZF1PJ-n_/view?usp=drivesdk đź”»2. L’altissima pericolosità dei cosiddetti “vaccini” a mRNA, che però ancora oggi nella campagna vaccinale 2024/2025 vengono consigliati alle donne incinte, donne allattanti, agli over 60, al personale sanitario (inclusi studenti) e a tutti cosiddetti “fragili” il cui sistema immunitario è già fuori equilibrio per altri motivi. 👇👇👇 https://t.co/g79Be7Jgpk Lo studio finanziato dal Ministero della Salute dimostra che i cosiddetti “vaccini” a mRNA causano malattie autoimmuni, infiammazioni croniche e inducono lo sviluppo e la riattivazione di tumori maligni! La scelta dell’attuale Ministro della Salute di continuare a consigliare questi nudi e crudi veleni per l’essere umano, nonostante che gli stessi produttori avessero dichiarato - e a tutt’oggi lo fanno - che li mancano le informazioni sugli effetti, che queste sostanze sperimentali hanno, sulle donne incinte ed allattanti e sulle persone con problemi preesistenti nel loro sistema immunitario (dunque in prima linea per tutte le persone cosiddette fragili!) è di singolare scellerataggine! đź”»Cosa fa adesso Orazio Schillaci con questo studio schiacciante finanziato dal Ministero da lui diretto e fatto da un dirigente dell’ISS? đź”»Che fine fa la raccomandazione da parte del Ministero della (Non-)Salute di queste sostanze mortali? đź”»E che fine fanno Orazio Schillaci e Francesco Vaia? che - se avrebbero un minimo di decenza - dovrebbero dimettersi subito dalla loro rispettiva carica di Ministro alla Salute e Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria. Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1858042453292367886?t=4vk1NMGO0eyL2E2CR0YXhA&s=19
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  • Il governo della Provincia Autonoma di Bolzano contrario alla revisione critica delle misure Covid – continua a negare persino fatti istituzionalmente confermati
    e cerca di non farmi dire la verità nel Consiglio Provinciale, minacciando la mia espulsione dall‘Aula!


    https://www.renate-holzeisen.eu/it/comunicato-stampa-17/?amp=1

    Il Governo provinciale dell’Alto Adige – in primis l’Assessore responsabile della salute degli altoatesini Hubert Messner – non ha alcuna intenzione di attuare una revisione critica delle misure pandemiche, revisione che è – invece – essenziale per il futuro. E questo nonostante una promessa nel programma di governo.
    L’assessore Messner continua a sostenere che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sarebbero stati autorizzati per la prevenzione dell’infezione virale e quindi per l’inibizione della trasmissione del virus! Da ultimo, rispondendo ad una delle mie interrogazioni, che evidentemente danno fastidio alla Giunta provinciale, in Aula del Consiglio Provinciale lo scorso 5.11.2024.
    Riguardava, tra le altre, la mia interrogazione sui motivi per i quali il Governo provinciale dell’Alto Adige non ha concesso (come confermato dall’Assessore competente Ulli Mair) agli inquilini “non-vaccinati” contro il Covid-19 di un appartamento dell’IPES (Istituto Provinciale dell’Edilizia Sociale) – che si trovano in difficoltà finanziari< a causa della sospensione dal lavoro senza retribuzione per tanti mesi – la riduzione dell’affitto sociale a cui per legge provinciale hanno diritto tutti coloro che si trovano in difficoltà economiche senza colpa, nonchè sui motivi  per i quali a questi inquilini poi è stato addirittura disdetto dall’IPES il contratto di affitto.
    https://drive.google.com/file/d/1Rd2fOysZeAroqu3QPNyQaXJ5vcEhUHNy/view?usp=drivesdk

    Nella sua risposta alla mia interrogazione, l’Assessore Messner ha ripetuto una volta di più la gravissima disinformazione – diffusa dai politici sin dalla fine del dicembre 2020 – e secondo la quale i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sarebbero stati autorizzati per la prevenzione dell’infezione virale e quindi per l’inibizione della trasmissione virale – e che quindi non vi sarebbe stato alcun uso off-label (cioè al di fuori dall’indicazione terapeutica del “vaccino”) sui  cittadini obbligati a vaccinarsi ai fini della prevenzione del contagio con il virus SARS-CoV-2.
    E ciò nonostante il fatto che il contrario emergesse in modo inequivocabile sin dall’inizio dai documenti di autorizzazione all’immissione in commercio e ora viene confermato anche da tribunali italiani!
    Poiché anche l’EMA e l’AIFA hanno confermato che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 non sono mai stati autorizzati per la prevenzione del contagio virale, ci possono essere solo due ragioni per la diffusione di falsità da parte dell’Assessore Messner: o l’Assessore Messner non è in grado di leggere i documenti ufficiali di autorizzazione dei farmaci ed è affetto da una dissonanza cognitiva persino rispetto a conferme esplicite da parte dell’EMA e dell’AIFA, oppure sta cercando di coprire il proprio irresponsabile operato degli ultimi anni, continuando a diffondere una eclatante disinformazione.
    Entrambe le situazioni sono inaccettabili per un medico, ex primario e ora Assessore alla Salute.
    Va ricordato che Hubert Messner si dichiarò favorevole pure alla “vaccinazione” Covid-19 dei bambini al fine di una presunta “immunità di gregge”!
    È evidente che Hubert Messner è incorso in una enorme responsabilità personale per aver consigliato il trattamento di bambini e adolescenti con sostanze sperimentali pericolose (miocardite, morte indicati tra i possibili effetti collaterali anche nel foglietto illustrativo!) e che non sono mai state autorizzate allo scopo di inibire la trasmissione del virus, come invece da lui ancora oggi sostenuto!
    E ovviamente tenta di sottrarsi a questa grave responsabilità negando pure l’innegabile!

    Qui ulteriori dettagli scandalosi anche sul fatto che cercano di non farmi dichiarare in Consiglio Provinciale la Verità!
    Il governo della Provincia Autonoma di Bolzano contrario alla revisione critica delle misure Covid – continua a negare persino fatti istituzionalmente confermati e cerca di non farmi dire la verità nel Consiglio Provinciale, minacciando la mia espulsione dall‘Aula! 👇👇👇 https://www.renate-holzeisen.eu/it/comunicato-stampa-17/?amp=1 Il Governo provinciale dell’Alto Adige – in primis l’Assessore responsabile della salute degli altoatesini Hubert Messner – non ha alcuna intenzione di attuare una revisione critica delle misure pandemiche, revisione che è – invece – essenziale per il futuro. E questo nonostante una promessa nel programma di governo. L’assessore Messner continua a sostenere che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sarebbero stati autorizzati per la prevenzione dell’infezione virale e quindi per l’inibizione della trasmissione del virus! Da ultimo, rispondendo ad una delle mie interrogazioni, che evidentemente danno fastidio alla Giunta provinciale, in Aula del Consiglio Provinciale lo scorso 5.11.2024. Riguardava, tra le altre, la mia interrogazione sui motivi per i quali il Governo provinciale dell’Alto Adige non ha concesso (come confermato dall’Assessore competente Ulli Mair) agli inquilini “non-vaccinati” contro il Covid-19 di un appartamento dell’IPES (Istituto Provinciale dell’Edilizia Sociale) – che si trovano in difficoltà finanziari< a causa della sospensione dal lavoro senza retribuzione per tanti mesi – la riduzione dell’affitto sociale a cui per legge provinciale hanno diritto tutti coloro che si trovano in difficoltà economiche senza colpa, nonchè sui motivi  per i quali a questi inquilini poi è stato addirittura disdetto dall’IPES il contratto di affitto. https://drive.google.com/file/d/1Rd2fOysZeAroqu3QPNyQaXJ5vcEhUHNy/view?usp=drivesdk Nella sua risposta alla mia interrogazione, l’Assessore Messner ha ripetuto una volta di più la gravissima disinformazione – diffusa dai politici sin dalla fine del dicembre 2020 – e secondo la quale i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sarebbero stati autorizzati per la prevenzione dell’infezione virale e quindi per l’inibizione della trasmissione virale – e che quindi non vi sarebbe stato alcun uso off-label (cioè al di fuori dall’indicazione terapeutica del “vaccino”) sui  cittadini obbligati a vaccinarsi ai fini della prevenzione del contagio con il virus SARS-CoV-2. E ciò nonostante il fatto che il contrario emergesse in modo inequivocabile sin dall’inizio dai documenti di autorizzazione all’immissione in commercio e ora viene confermato anche da tribunali italiani! Poiché anche l’EMA e l’AIFA hanno confermato che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 non sono mai stati autorizzati per la prevenzione del contagio virale, ci possono essere solo due ragioni per la diffusione di falsità da parte dell’Assessore Messner: o l’Assessore Messner non è in grado di leggere i documenti ufficiali di autorizzazione dei farmaci ed è affetto da una dissonanza cognitiva persino rispetto a conferme esplicite da parte dell’EMA e dell’AIFA, oppure sta cercando di coprire il proprio irresponsabile operato degli ultimi anni, continuando a diffondere una eclatante disinformazione. Entrambe le situazioni sono inaccettabili per un medico, ex primario e ora Assessore alla Salute. Va ricordato che Hubert Messner si dichiarò favorevole pure alla “vaccinazione” Covid-19 dei bambini al fine di una presunta “immunità di gregge”! È evidente che Hubert Messner è incorso in una enorme responsabilità personale per aver consigliato il trattamento di bambini e adolescenti con sostanze sperimentali pericolose (miocardite, morte indicati tra i possibili effetti collaterali anche nel foglietto illustrativo!) e che non sono mai state autorizzate allo scopo di inibire la trasmissione del virus, come invece da lui ancora oggi sostenuto! E ovviamente tenta di sottrarsi a questa grave responsabilità negando pure l’innegabile! 👇👇👇 Qui ulteriori dettagli scandalosi anche sul fatto che cercano di non farmi dichiarare in Consiglio Provinciale la Verità!
    WWW.RENATE-HOLZEISEN.EU
    COMUNICATO STAMPA - Renate Holzeisen
    Il governo della Provincia Autonoma di Bolzano contrario alla revisione critica delle misure Covid – continua a negare persino fatti istituzionalmente confermati
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  • MASSIMA ATTENZIONE!!!
    NON FATE VACCINATE i VOSTRI FIGLI!

    VADEMECUM PER LE GESTANTI

    Appena nati e già “vaccinati”. Il Ministero della Salute ha deciso di inserire nel Piano Parto delle sue aziende ospedaliere l'immunizzazione contro la bronchiolite, portata dall'infezione al Virus Respiratorio Sinciziale (RSV). Questo comporta che al neonato, oltre tutte le procedure previste, verrà somministrato senza consenso anche l'anticorpo monoclonale Nirsevimab. E' un farmaco sotto monitoraggio addizionale (quindi con osservazione e segnalazione di ogni cambio di salute del paziente) e la somministrazione di questo prodotto deve essere effettuata da personale sanitario specializzato ed è richiesto un periodo di osservazione al termine dell'infusione o iniezione, in modo che si possa intervenire in caso di comparsa di reazioni avverse.

    Essendo quindi un atto medico, come anche l’INOCULAZIONE della VitK, comunque viene regolamentato dalla Legge 219/2017 dove all'art. 1 comma 5 leggiamo: "Ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte […], qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso”. Invece al comma 3 troviamo: "Il rifiuto (DISSENSO INFORMATO) o la rinuncia alle informazioni e l'eventuale indicazione di un incaricato (PROCURA SANITARIA) sono registrati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico". Seppur sul proprio corpo si possano rifiutare terapie salvavita, i genitori sono i tutori naturali di un altro cittadino ed i suoi diritti potrebbero superare la scelta e responsabilità genitoriale. Quindi è importante essere precisi, sicuri ed informati soprattutto come coppia.

    COME FARE:
    - Richiedere il Piano Parto o Protocollo sulla nascita direttamente al reparto di ostetricia dove intendete fa nascere vostro figlio (se già siete lì e pronte per partorire lo potete fare lo stesso, magari con l'aiuto del partner)
    - Seppur il ricovero implica un consenso assenso al protocollo, il cittadino ha sempre il diritto di stabilire con il medico uno per uno tutti gli atti sanitari e decidere se accettarli o rifiutarli.
    - Bisogna essere molto chiari sul RIFIUTO al trattamento consigliato, un NO GRAZIE è più che sufficiente visto che non sia una cura e neppure salvavita sul neonato, perciò non definita "incuria" e NON implica la minaccia di segnalazioni agli assistenti sociali oppure il mancato rilascio delle dimissioni. Questo perchè NESSUN atto medico può essere reso obbligatorio, perchè per essere LIBERO, il consenso come il dissenso, deve pertanto essere esente da vizi, coercizioni, inganni, errori, pressione psicologica al fine di influenzare la volontà del paziente e qualsiasi coercizione o punizione NON è lecita e legittima.
    - In questo caso, al confronto con i vaccini obbligatori Lorenzin, NON SI FIRMA UN MODULO DI DISSENSO ALLA VACCINAZIONE ma si fa annotare nella cartella clinica il RIFIUTO che, alle dimissioni, verrà poi firmata anche dal paziente. Voi non vi rifiutate di firmare un modulo, cioè non è che non esplicate la procedura aziendale di firma del modulo del dissenso, voi fate inserire il RIFIUTO nella cartella clinica che verrà poi firmata, rispettando così la procedura conforme a Legge. NON FIRMATE IL MODULO SINGOLO. Questa operazione sarebbe meglio farla al ricovero od appena nato il bambino perchè, con il cambio del personale, il DISSENSO segnato nella cartella clinica sia UNIVERSALMENTE riconosciuto da tutti e da tutti rispettato. Se vi fa stare più tranquilli, potete anche chiedere di non lasciare mai solo il neonato, anche a visite od esami.

    La procedura sopra indicata dovrebbe proteggervi da abusi o pregiudizio. Voi siete i tutori, solo voi scegliete sul minore e, nel caso di prevenzione, non è messa in discussione la vostra scelta che, se d'accordo con entrambi i tutori, DEVE essere rispettata perchè così prevede la Legge.

    Siate consapevoli, siate liberi

    LEGGETE QUI COSA STA SUCCEDENDO NEGLI STATI UNITI!
    https://www.scenario.press/posts/29203

    Fonte: Alessandra Ghisla
    Consulente con studi di diritto
    www.tuteladirittosoggettivo.it

    FONTE: Il Sole 24 ORE
    https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AGGAfKc
    MASSIMA ATTENZIONE!!! NON FATE VACCINATE i VOSTRI FIGLI! 👉VADEMECUM PER LE GESTANTI Appena nati e già “vaccinati”. Il Ministero della Salute ha deciso di inserire nel Piano Parto delle sue aziende ospedaliere l'immunizzazione contro la bronchiolite, portata dall'infezione al Virus Respiratorio Sinciziale (RSV). Questo comporta che al neonato, oltre tutte le procedure previste, verrà somministrato senza consenso anche l'anticorpo monoclonale Nirsevimab. E' un farmaco sotto monitoraggio addizionale (quindi con osservazione e segnalazione di ogni cambio di salute del paziente) e la somministrazione di questo prodotto deve essere effettuata da personale sanitario specializzato ed è richiesto un periodo di osservazione al termine dell'infusione o iniezione, in modo che si possa intervenire in caso di comparsa di reazioni avverse. Essendo quindi un atto medico, come anche l’INOCULAZIONE della VitK, comunque viene regolamentato dalla Legge 219/2017 dove all'art. 1 comma 5 leggiamo: "Ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte […], qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso”. Invece al comma 3 troviamo: "Il rifiuto (DISSENSO INFORMATO) o la rinuncia alle informazioni e l'eventuale indicazione di un incaricato (PROCURA SANITARIA) sono registrati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico". Seppur sul proprio corpo si possano rifiutare terapie salvavita, i genitori sono i tutori naturali di un altro cittadino ed i suoi diritti potrebbero superare la scelta e responsabilità genitoriale. Quindi è importante essere precisi, sicuri ed informati soprattutto come coppia. COME FARE: - Richiedere il Piano Parto o Protocollo sulla nascita direttamente al reparto di ostetricia dove intendete fa nascere vostro figlio (se già siete lì e pronte per partorire lo potete fare lo stesso, magari con l'aiuto del partner) - Seppur il ricovero implica un consenso assenso al protocollo, il cittadino ha sempre il diritto di stabilire con il medico uno per uno tutti gli atti sanitari e decidere se accettarli o rifiutarli. - Bisogna essere molto chiari sul RIFIUTO al trattamento consigliato, un NO GRAZIE è più che sufficiente visto che non sia una cura e neppure salvavita sul neonato, perciò non definita "incuria" e NON implica la minaccia di segnalazioni agli assistenti sociali oppure il mancato rilascio delle dimissioni. Questo perchè NESSUN atto medico può essere reso obbligatorio, perchè per essere LIBERO, il consenso come il dissenso, deve pertanto essere esente da vizi, coercizioni, inganni, errori, pressione psicologica al fine di influenzare la volontà del paziente e qualsiasi coercizione o punizione NON è lecita e legittima. - In questo caso, al confronto con i vaccini obbligatori Lorenzin, NON SI FIRMA UN MODULO DI DISSENSO ALLA VACCINAZIONE ma si fa annotare nella cartella clinica il RIFIUTO che, alle dimissioni, verrà poi firmata anche dal paziente. Voi non vi rifiutate di firmare un modulo, cioè non è che non esplicate la procedura aziendale di firma del modulo del dissenso, voi fate inserire il RIFIUTO nella cartella clinica che verrà poi firmata, rispettando così la procedura conforme a Legge. NON FIRMATE IL MODULO SINGOLO. Questa operazione sarebbe meglio farla al ricovero od appena nato il bambino perchè, con il cambio del personale, il DISSENSO segnato nella cartella clinica sia UNIVERSALMENTE riconosciuto da tutti e da tutti rispettato. Se vi fa stare più tranquilli, potete anche chiedere di non lasciare mai solo il neonato, anche a visite od esami. La procedura sopra indicata dovrebbe proteggervi da abusi o pregiudizio. Voi siete i tutori, solo voi scegliete sul minore e, nel caso di prevenzione, non è messa in discussione la vostra scelta che, se d'accordo con entrambi i tutori, DEVE essere rispettata perchè così prevede la Legge. Siate consapevoli, siate liberi LEGGETE QUI COSA STA SUCCEDENDO NEGLI STATI UNITI! https://www.scenario.press/posts/29203 Fonte: Alessandra Ghisla Consulente con studi di diritto www.tuteladirittosoggettivo.it FONTE: Il Sole 24 ORE https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AGGAfKc
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  • ATTENZIONE!

    Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab

    Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab
    Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab
    di F. Q. | 17 Ottobre 2024
    I medici avvertono da tempo sull’importanza della vaccinazione e tutti ricordano gli ospedali pediatrici pieni di bambini molto piccoli colpiti da virus sinciziale. Oggi è arrivato un via libera dalla Conferenza Stato-Regioni al piano di immunizzazione contro il Virus sinciziale (Vrs) per tutti i neonati con l’anticorpo monoclonale Nirsevimab.
    La campagna riguarderà inizialmente tutti i piccoli che nasceranno a partire da novembre, quelli nati “nei 100 giorni precedenti”, ovvero da fine luglio, ed i bambini fragili con meno di 24 mesi di età. La campagna di immunizzazione inizierà a novembre. “Siamo riusciti a stanziare 50 milioni di euro per consentire un accesso equo a tutti i neonati già per questa stagione invernale”, afferma all’Ansa Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute.

    È “un risultato – sottolinea Campitielli – che rispetta l’impegno preso dal ministro Schillaci e che abbiamo ottenuto con il contributo delle Regioni. La collaborazione e la sinergia si rivelano ancora una volta fattori strategici per rafforzare la tutela della salute”. Sarà successivamente valutato un “eventuale allargamento progressivo – si legge nell’intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni ‘Attività per l’accesso universale dei neonati all’immunizzazione passiva contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS)’ – a tutta la coorte 2024 in base all’andamento del progetto”.

    Il via libera alla campagna di immunizzazione per tutti i neonati in tutte le regioni italiane è arrivato dopo che, nelle scorse settimane, non sono mancate le polemiche. L’avvio di una interlocuzione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per procedere al trasferimento del Nirsevimab-Bey dai farmaci in fascia C a quelli in fascia A, dunque a carico del Ssn, era stato annunciato e comunicato in una nota alle Regioni dal ministero della Salute lo scorso settembre proprio “in considerazione dell’aumentata incidenza del Vrs nella popolazione pediatrica”. Ma l’annuncio è giunto dopo che una precedente circolare – datata 18 settembre – aveva allertato le Regioni in piano di rientro (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia), dunque prevalentemente al Sud, in merito all’opportunità di garantire autonomamente la somministrazione di questo farmaco gratuitamente pur non essendo ancora incluso nei Livelli essenziali di assistenza.

    Successivamente, a inizio ottobre, in una nota indirizzata al ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanità (Iss) aveva rilevato come la somministrazione a tutti i nuovi nati (e non soltanto ai neonati che presentano condizioni di rischio o fragilità) dell’anticorpo monoclonale potrebbe non essere opportuna e comportare anche dei potenziali rischi. Una indicazione immediatamente contestata da pediatri e neonatologi, oltre che dal board del Calendario vaccinale per la vita, di cui fanno parte anche medici di famiglia ed igienisti. Oggi la svolta con l’intesa approvata, che sancisce come l’immunizzazione sarà “universale” riguardando, appunto, tutti i neonati nella coorte indicata.

    Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/10/17/virus-sinciziale-dopo-le-polemiche-a-novembre-a-tutti-i-neonati-lanticorpo-monoclonale-nirsevimab/7734625/
    ATTENZIONE! Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab di F. Q. | 17 Ottobre 2024 I medici avvertono da tempo sull’importanza della vaccinazione e tutti ricordano gli ospedali pediatrici pieni di bambini molto piccoli colpiti da virus sinciziale. Oggi è arrivato un via libera dalla Conferenza Stato-Regioni al piano di immunizzazione contro il Virus sinciziale (Vrs) per tutti i neonati con l’anticorpo monoclonale Nirsevimab. La campagna riguarderà inizialmente tutti i piccoli che nasceranno a partire da novembre, quelli nati “nei 100 giorni precedenti”, ovvero da fine luglio, ed i bambini fragili con meno di 24 mesi di età. La campagna di immunizzazione inizierà a novembre. “Siamo riusciti a stanziare 50 milioni di euro per consentire un accesso equo a tutti i neonati già per questa stagione invernale”, afferma all’Ansa Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute. È “un risultato – sottolinea Campitielli – che rispetta l’impegno preso dal ministro Schillaci e che abbiamo ottenuto con il contributo delle Regioni. La collaborazione e la sinergia si rivelano ancora una volta fattori strategici per rafforzare la tutela della salute”. Sarà successivamente valutato un “eventuale allargamento progressivo – si legge nell’intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni ‘Attività per l’accesso universale dei neonati all’immunizzazione passiva contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS)’ – a tutta la coorte 2024 in base all’andamento del progetto”. Il via libera alla campagna di immunizzazione per tutti i neonati in tutte le regioni italiane è arrivato dopo che, nelle scorse settimane, non sono mancate le polemiche. L’avvio di una interlocuzione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per procedere al trasferimento del Nirsevimab-Bey dai farmaci in fascia C a quelli in fascia A, dunque a carico del Ssn, era stato annunciato e comunicato in una nota alle Regioni dal ministero della Salute lo scorso settembre proprio “in considerazione dell’aumentata incidenza del Vrs nella popolazione pediatrica”. Ma l’annuncio è giunto dopo che una precedente circolare – datata 18 settembre – aveva allertato le Regioni in piano di rientro (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia), dunque prevalentemente al Sud, in merito all’opportunità di garantire autonomamente la somministrazione di questo farmaco gratuitamente pur non essendo ancora incluso nei Livelli essenziali di assistenza. Successivamente, a inizio ottobre, in una nota indirizzata al ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanità (Iss) aveva rilevato come la somministrazione a tutti i nuovi nati (e non soltanto ai neonati che presentano condizioni di rischio o fragilità) dell’anticorpo monoclonale potrebbe non essere opportuna e comportare anche dei potenziali rischi. Una indicazione immediatamente contestata da pediatri e neonatologi, oltre che dal board del Calendario vaccinale per la vita, di cui fanno parte anche medici di famiglia ed igienisti. Oggi la svolta con l’intesa approvata, che sancisce come l’immunizzazione sarà “universale” riguardando, appunto, tutti i neonati nella coorte indicata. Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/10/17/virus-sinciziale-dopo-le-polemiche-a-novembre-a-tutti-i-neonati-lanticorpo-monoclonale-nirsevimab/7734625/
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  • Si salvi chi può.
    È un fatto, non esiste più la responsabilità dei funzionari pubblici per i danni arrecati ai cittadini dall’assunzione di farmaci pericolosi per la salute umana.

    Angelo Di Lorenzo
    Avvocati Liberi

    È un fatto, non esiste più la responsabilità dei funzionari pubblici per i danni arrecati ai cittadini dall’assunzione di farmaci pericolosi per la salute umana.

    Dopo aver ammalorato l’intera popolazione con l’imposizione di assumere obbligatoriamente farmaci imperfetti e sperimentali, ora si continua a raccomandarne l’assunzione con la consapevolezza degli effetti avversi che essi provocano alle persone, soprattutto ai fragili, agli anziani, ai bambini ed alle donne in gravidanza.

    L’indicazione arriva dalla circolare del Ministero della Salute del 16.9.2024 recante le ’raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2024/2025 anti Covid-19’, precisamente dal solito Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria Francesco Vaia, che dirige la politica sanitaria dell’attuale governo in perfetta continuità con quello precedente, solo che cambia la comunicazione: al termine “obbligo” si sostituisce la parola “raccomandazione”, indirizzata ad una serie di soggetti (tra cui quasi tutte le istituzioni governative e regionali, molte società scientifiche, le principali imprese di trasporto e agli ordini dei medici), i quali poi provvederanno, come di costume, a trasformarla in obbligo di fatto al momento dell’applicazione concreta, esattamente come è stato per la recente raccomandazione del DG Vaia indirizzato a tutte le strutture sanitarie di imporre mascherine e tamponi per l’accesso ai servizi sanitari.

    Dunque parliamo di un indirizzo dato consapevolmente, conoscendo i pericoli degli eventi avversi e l’assoluta inesistenza di un rapporto favorevole del rischio/beneficio, ma tant’è, seppure l’assunzione di tali farmaci procuri lesioni o addirittura la morte, gli autori della propaganda vaccinale sanno perfettamente che non risponderanno di nulla, perché loro sì che sono immuni; perché se immuni lo sono stati gli Speranza & Co., a maggior ragione lo saranno Schillaci, Vaia & Co.

    Ecco quindi che si raccomanda la vaccinazione contro la variante JN.1 della malattia Covid-19 (ovviamente nessuno parla più di immunizzazione), con una dose di richiamo annuale come per l’antinfluenzale, da somministrarsi in via prioritaria agli over 80, agli ospiti delle RSA, agli individui ad alta fragilità con sistema immunitario compromesso e agli operatori sanitari e sociosanitari.

    Attenzione però, nell’ottica dell’immunità dei decisori di questi atti medici, i prodotti farmaceutici sono destinati anche ai guariti, perché “l’aver contratto una infezione da SARS-CoV-2, anche recente, dopo il precedente richiamo, non rappresenta un controindicazione alla vaccinazione”.

    E lo stesso vale per le donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum”, comprese le donne in allattamento, nonché per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni ai quali, se sani, saranno inoculati poverini con 3 dosi (di cui la seconda a 3 settimane dalla prima e la terza a 8 settimane dalla seconda).

    Follia impunita

    Pensare poi come estenderla a tutti Facile

    Si consiglia la somministrazione alle persone fragili tra i 6 mesi e i 59 anni nonché ai familiari, ai conviventi e ai caregiver di persone con gravi fragilità, tanto che importa che se si registrano aumenti esponenziali di tumori ed infarti tra i giovani, la colpa è dello "stile di vita" non dei farmaci che lo Stato fa assumere loro.

    C’è da chiedersi poi su che basi sarebbe stato accertato questo nesso causale di tipo sociale ed escluso, invece, quello scientifico ma, come abbiamo capito, qui di diritto e di scienza non si parla più, perché la politica ed il liberismo sfrenato hanno cancellato ogni forma di responsabilità pubblica e giustificato ogni tipo di abuso.

    Non ci resta che sperare nella prudenza e nell’istinto di autoconservazione dei cittadini, altrimenti rimarranno soli, perché se subiranno effetti avversi non troveranno un SSN pronto a curarli, anzi, saranno rinnegati e colpevolizzati per il proprio stile di vita sregolato.

    Fonte: Avvocati Liberi
    Si salvi chi può. È un fatto, non esiste più la responsabilità dei funzionari pubblici per i danni arrecati ai cittadini dall’assunzione di farmaci pericolosi per la salute umana. Angelo Di Lorenzo Avvocati Liberi È un fatto, non esiste più la responsabilità dei funzionari pubblici per i danni arrecati ai cittadini dall’assunzione di farmaci pericolosi per la salute umana. Dopo aver ammalorato l’intera popolazione con l’imposizione di assumere obbligatoriamente farmaci imperfetti e sperimentali, ora si continua a raccomandarne l’assunzione con la consapevolezza degli effetti avversi che essi provocano alle persone, soprattutto ai fragili, agli anziani, ai bambini ed alle donne in gravidanza. L’indicazione arriva dalla circolare del Ministero della Salute del 16.9.2024 recante le ’raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2024/2025 anti Covid-19’, precisamente dal solito Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria Francesco Vaia, che dirige la politica sanitaria dell’attuale governo in perfetta continuità con quello precedente, solo che cambia la comunicazione: al termine “obbligo” si sostituisce la parola “raccomandazione”, indirizzata ad una serie di soggetti (tra cui quasi tutte le istituzioni governative e regionali, molte società scientifiche, le principali imprese di trasporto e agli ordini dei medici), i quali poi provvederanno, come di costume, a trasformarla in obbligo di fatto al momento dell’applicazione concreta, esattamente come è stato per la recente raccomandazione del DG Vaia indirizzato a tutte le strutture sanitarie di imporre mascherine e tamponi per l’accesso ai servizi sanitari. Dunque parliamo di un indirizzo dato consapevolmente, conoscendo i pericoli degli eventi avversi e l’assoluta inesistenza di un rapporto favorevole del rischio/beneficio, ma tant’è, seppure l’assunzione di tali farmaci procuri lesioni o addirittura la morte, gli autori della propaganda vaccinale sanno perfettamente che non risponderanno di nulla, perché loro sì che sono immuni; perché se immuni lo sono stati gli Speranza & Co., a maggior ragione lo saranno Schillaci, Vaia & Co. Ecco quindi che si raccomanda la vaccinazione contro la variante JN.1 della malattia Covid-19 (ovviamente nessuno parla più di immunizzazione), con una dose di richiamo annuale come per l’antinfluenzale, da somministrarsi in via prioritaria agli over 80, agli ospiti delle RSA, agli individui ad alta fragilità con sistema immunitario compromesso e agli operatori sanitari e sociosanitari. Attenzione però, nell’ottica dell’immunità dei decisori di questi atti medici, i prodotti farmaceutici sono destinati anche ai guariti, perché “l’aver contratto una infezione da SARS-CoV-2, anche recente, dopo il precedente richiamo, non rappresenta un controindicazione alla vaccinazione”. E lo stesso vale per le donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum”, comprese le donne in allattamento, nonché per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni ai quali, se sani, saranno inoculati poverini con 3 dosi (di cui la seconda a 3 settimane dalla prima e la terza a 8 settimane dalla seconda). Follia impunita Pensare poi come estenderla a tutti Facile Si consiglia la somministrazione alle persone fragili tra i 6 mesi e i 59 anni nonché ai familiari, ai conviventi e ai caregiver di persone con gravi fragilità, tanto che importa che se si registrano aumenti esponenziali di tumori ed infarti tra i giovani, la colpa è dello "stile di vita" non dei farmaci che lo Stato fa assumere loro. C’è da chiedersi poi su che basi sarebbe stato accertato questo nesso causale di tipo sociale ed escluso, invece, quello scientifico ma, come abbiamo capito, qui di diritto e di scienza non si parla più, perché la politica ed il liberismo sfrenato hanno cancellato ogni forma di responsabilità pubblica e giustificato ogni tipo di abuso. Non ci resta che sperare nella prudenza e nell’istinto di autoconservazione dei cittadini, altrimenti rimarranno soli, perché se subiranno effetti avversi non troveranno un SSN pronto a curarli, anzi, saranno rinnegati e colpevolizzati per il proprio stile di vita sregolato. Fonte: Avvocati Liberi
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  • Il Decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, modificato dalla Legge
    di conversione 31 luglio 2017, n. 119, prevede le seguenti vaccinazioni obbligatorie per i minori
    di età compresa tra zero
    e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati:

    anti-poliomielitica
    anti-difterica
    anti-tetanica
    anti-epatite B
    anti-pertosse
    anti-Haemophilus influenzae tipo b
    anti-morbillo
    anti-rosolia
    anti-parotite
    anti-varicella.
    L'obbligatorietà per le ultime quattro (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella) è soggetta a revisione ogni tre anni in base ai dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte.

    Sono, inoltre, indicate ad offerta attiva e gratuita, da parte delle Regioni e Province autonome, ma senza obbligo vaccinale, le vaccinazioni:

    anti-meningococcica B
    anti-meningococcica C
    anti-pneumococcica
    anti-rotavirus.



    #autismo
    #vacciniautismo
    Il Decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, modificato dalla Legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119, prevede le seguenti vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati: anti-poliomielitica anti-difterica anti-tetanica anti-epatite B anti-pertosse anti-Haemophilus influenzae tipo b anti-morbillo anti-rosolia anti-parotite anti-varicella. L'obbligatorietà per le ultime quattro (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella) è soggetta a revisione ogni tre anni in base ai dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte. Sono, inoltre, indicate ad offerta attiva e gratuita, da parte delle Regioni e Province autonome, ma senza obbligo vaccinale, le vaccinazioni: anti-meningococcica B anti-meningococcica C anti-pneumococcica anti-rotavirus. 👇👇👇 #autismo #vacciniautismo
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  • HO TROVATO CASUALMENTE QUESTO STUDIO. MOLTI HANNO PENSATO A QUESTO! ATTESTA UNA CORRELAZIONE TRA VACCINAZIONE E COMPORTAMENTI PSICOTICI. DATATO 12 APRILE 2024.

    Psicosi di nuova insorgenza a seguito della vaccinazione anti-COVID-19.

    Un totale di 21 articoli hanno descritto 24 casi di nuovi sintomi psicotici insorti a seguito della vaccinazione contro il COVID-19. Di questi casi, il 54,2% erano donne, con un'età media di 33,71 ± 12,02 anni. Gli eventi psichiatrici sono stati potenzialmente indotti dal vaccino mRNA BNT162b2 nel 33,3% dei casi e i sintomi psicotici sono comparsi nel 25% a seguito del vaccino con vettore virale ChAdOx1 nCoV-19. Il tempo medio di insorgenza è stato di 5,75 ± 8,14 giorni, per lo più segnalati dopo la prima o la seconda dose. La durata dei sintomi psicotici è variata tra 1 e 2 mesi con una media di 52,48 ± 60,07 giorni. Sono state osservate anomalie negli esami del sangue nel 50% dei casi, principalmente leucocitosi da lieve a moderata e proteina Creactive elevata. I risultati della risonanza magnetica per immagini erano anormali nel 20,8%, mostrando spesso iperintensità di recupero dell'inversione attenuata dai fluidi nella sostanza bianca.
    La vaccinazione è generalmente sicura, ma i dati suggeriscono un potenziale collegamento tra giovane età, mRNA e vaccini a vettore virale con la nuova insorgenza di psicosi entro 7 giorni dalla vaccinazione. La raccolta di dati sugli effetti psichiatrici correlati al vaccino è fondamentale per la prevenzione e un algoritmo per il monitoraggio e il trattamento delle reazioni di salute mentale post-vaccinazione è necessario per una gestione completa.

    SOLO IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN  ITALIANO SU QUESTO CANALE!
    https://t.me/lanuovanormalita
    đź’ŁHO TROVATO CASUALMENTE QUESTO STUDIO. MOLTI HANNO PENSATO A QUESTO! ATTESTA UNA CORRELAZIONE TRA VACCINAZIONE E COMPORTAMENTI PSICOTICI. DATATO 12 APRILE 2024. Psicosi di nuova insorgenza a seguito della vaccinazione anti-COVID-19. Un totale di 21 articoli hanno descritto 24 casi di nuovi sintomi psicotici insorti a seguito della vaccinazione contro il COVID-19. Di questi casi, il 54,2% erano donne, con un'età media di 33,71 ± 12,02 anni. Gli eventi psichiatrici sono stati potenzialmente indotti dal vaccino mRNA BNT162b2 nel 33,3% dei casi e i sintomi psicotici sono comparsi nel 25% a seguito del vaccino con vettore virale ChAdOx1 nCoV-19. Il tempo medio di insorgenza è stato di 5,75 ± 8,14 giorni, per lo più segnalati dopo la prima o la seconda dose. La durata dei sintomi psicotici è variata tra 1 e 2 mesi con una media di 52,48 ± 60,07 giorni. Sono state osservate anomalie negli esami del sangue nel 50% dei casi, principalmente leucocitosi da lieve a moderata e proteina Creactive elevata. I risultati della risonanza magnetica per immagini erano anormali nel 20,8%, mostrando spesso iperintensità di recupero dell'inversione attenuata dai fluidi nella sostanza bianca. La vaccinazione è generalmente sicura, ma i dati suggeriscono un potenziale collegamento tra giovane età, mRNA e vaccini a vettore virale con la nuova insorgenza di psicosi entro 7 giorni dalla vaccinazione. La raccolta di dati sugli effetti psichiatrici correlati al vaccino è fondamentale per la prevenzione e un algoritmo per il monitoraggio e il trattamento delle reazioni di salute mentale post-vaccinazione è necessario per una gestione completa. SOLO IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN  ITALIANO SU QUESTO CANALE! https://t.me/lanuovanormalita
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  • La Cedu (in teoria Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) è l‘ultimo posto in cui gli Europei si possono aspettare l’applicazione dei loro Diritti Umani in casi che toccano i cosiddetti grandi poteri.
    È stranoto che ci sono un sacco di incredibili conflitti d‘interesse nella gestione delle cause da parte della Cedu, senza che questa offra una procedura per la ricusazione dei giudici! Ci sono tante cause portate da Ong alla Cedu e decise con collegi, a cui fanno parte giudici che hanno strettissimi rapporti con tali Ong, tra le quali la OPEN SOCIETY di Soros è quella più visibile. I giudici della Cedu non devono pubblicare alcuna dichiarazione sui conflitti d‘interesse in cui si trovano e spesso i loro curricula professionali non corrispondono a quanto ci si possa aspettare da una Corte Suprema. Ci sono ormai da tanti anni testimonianze e relazioni di esperti (tra i quali ex giudici della Cedu, giudici delle Corte Costituzionali di Stati europei) che evidenziano questo scandalo, ma nulla di significativo succede, perché sarebbero i governi degli Stati che compongono il Consiglio d‘Europa a dover decidere le modifiche. Visto in che mani si trovano i governi europei (con pochissime eccezioni) non c‘è da aspettarsi anche in futuro una seria modifica.
    Gli esperti del „European Center for Law and Justice“ (Strasburgo) pubblicano periodicamente una dettagliata relazione con la quale smascherano l‘inaudita situazione in cui si trova la giurisprudenza sui Diritti dell‘Uomo con una Corte nelle mani di ONG come la Open Society che a sua volta finanzia altre ONG e i cui ex attivisti diventano giudici alla Corte.


    https://t.co/3PHMJeLJNE

    Oltre a questi casi di conflitto di interessi, la suindicata relazione – si legge in un comunicato ECLJ - espone una serie di problemi strutturali che incidono sull'imparzialità della Corte e dimostrano che la Corte non è all'altezza degli standard di altri importanti tribunali internazionali e nazionali. Ad esempio, problemi di imparzialità si riscontrano anche nella cancelleria della Corte; la CEDU non prevede una procedura di ricusazione; i giudici non pubblicano dichiarazioni di interesse; e la gestione dei casi è opaca, il che pregiudica il diritto a un processo equo. Sembra inoltre che alcuni giudici abbiano abbellito un po' troppo il proprio curriculum vitae e non sempre abbiano le qualifiche previste per la più alta corte d'Europa.

    Qui un’ interessante pubblicazione di un ex giudice della Corte Costituzionale ungherese sulla GIURISTOCRAZIA EUROPEA


    https://drive.google.com/file/d/1ymNH45ShZ6iqEkuAEmifbNOJy-Vyrtnm/view?usp=drivesdk

    Nel caso concreto la Cedu „fonda“ la sua decisione su una presunta efficacia dei „vaccini“-Covid-19 della prevenzione del contagio virale e dunque della contagiosità delle persone con esse trattate, nonché su una presunta sicurezza (gli effetti collaterali sarebbero di natura lieve) - e ciò alla faccia della documentazione istituzionale (decisioni di autorizzazione della Commissione Europea con una chiara indicazione terapeutica, Assessment Report dell‘EMA, Risk Management Plan dei produttori). Corti „dirottate“ come la Corte Europea dei Diritti dell‘Uomo e come la Corte Costituzionale che ha visto persino la partecipazione nel collegio del consulente legale di Mario Draghi, stanno emettendo delle sentenze che non solo violano chiari principi fondamentali del diritto del farmaco (in Italia il divieto di applicare in massa un farmaco al di fuori della sua indicazione terapeutica), ma che si trovano in palese contraddizione anche con quanto gli organi istituzionali degli Stati membri preposti alla Salute Pubblica hanno constatato e verbalizzato in merito all‘efficacia e sicurezza dei cosiddetti „vaccini“-Covid-19.
    Così, p.e. il Robert Koch Institut della Germania (paragonabile al ns. ISS) conferma nei verbali delle sue riunioni che non c‘è alcuna differenza nella trasmissione virale tra „vaccinati“ e „non vaccinati“.
    Da Avvocato mi chiedo per quanto tempo vivremo questa farsa di Corti „dirottate“.

    Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1830446703889023041?t=V6Y6Nb3NSUYZQI5tjO2ETQ&s=19
    ‼️La Cedu (in teoria Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) è l‘ultimo posto in cui gli Europei si possono aspettare l’applicazione dei loro Diritti Umani in casi che toccano i cosiddetti grandi poteri. È stranoto che ci sono un sacco di incredibili conflitti d‘interesse nella gestione delle cause da parte della Cedu, senza che questa offra una procedura per la ricusazione dei giudici! Ci sono tante cause portate da Ong alla Cedu e decise con collegi, a cui fanno parte giudici che hanno strettissimi rapporti con tali Ong, tra le quali la OPEN SOCIETY di Soros è quella più visibile. I giudici della Cedu non devono pubblicare alcuna dichiarazione sui conflitti d‘interesse in cui si trovano e spesso i loro curricula professionali non corrispondono a quanto ci si possa aspettare da una Corte Suprema. Ci sono ormai da tanti anni testimonianze e relazioni di esperti (tra i quali ex giudici della Cedu, giudici delle Corte Costituzionali di Stati europei) che evidenziano questo scandalo, ma nulla di significativo succede, perché sarebbero i governi degli Stati che compongono il Consiglio d‘Europa a dover decidere le modifiche. Visto in che mani si trovano i governi europei (con pochissime eccezioni) non c‘è da aspettarsi anche in futuro una seria modifica. Gli esperti del „European Center for Law and Justice“ (Strasburgo) pubblicano periodicamente una dettagliata relazione con la quale smascherano l‘inaudita situazione in cui si trova la giurisprudenza sui Diritti dell‘Uomo con una Corte nelle mani di ONG come la Open Society che a sua volta finanzia altre ONG e i cui ex attivisti diventano giudici alla Corte. 👇👇👇 https://t.co/3PHMJeLJNE Oltre a questi casi di conflitto di interessi, la suindicata relazione – si legge in un comunicato ECLJ - espone una serie di problemi strutturali che incidono sull'imparzialità della Corte e dimostrano che la Corte non è all'altezza degli standard di altri importanti tribunali internazionali e nazionali. Ad esempio, problemi di imparzialità si riscontrano anche nella cancelleria della Corte; la CEDU non prevede una procedura di ricusazione; i giudici non pubblicano dichiarazioni di interesse; e la gestione dei casi è opaca, il che pregiudica il diritto a un processo equo. Sembra inoltre che alcuni giudici abbiano abbellito un po' troppo il proprio curriculum vitae e non sempre abbiano le qualifiche previste per la più alta corte d'Europa. Qui un’ interessante pubblicazione di un ex giudice della Corte Costituzionale ungherese sulla GIURISTOCRAZIA EUROPEA 👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/1ymNH45ShZ6iqEkuAEmifbNOJy-Vyrtnm/view?usp=drivesdk Nel caso concreto la Cedu „fonda“ la sua decisione su una presunta efficacia dei „vaccini“-Covid-19 della prevenzione del contagio virale e dunque della contagiosità delle persone con esse trattate, nonché su una presunta sicurezza (gli effetti collaterali sarebbero di natura lieve) - e ciò alla faccia della documentazione istituzionale (decisioni di autorizzazione della Commissione Europea con una chiara indicazione terapeutica, Assessment Report dell‘EMA, Risk Management Plan dei produttori). Corti „dirottate“ come la Corte Europea dei Diritti dell‘Uomo e come la Corte Costituzionale che ha visto persino la partecipazione nel collegio del consulente legale di Mario Draghi, stanno emettendo delle sentenze che non solo violano chiari principi fondamentali del diritto del farmaco (in Italia il divieto di applicare in massa un farmaco al di fuori della sua indicazione terapeutica), ma che si trovano in palese contraddizione anche con quanto gli organi istituzionali degli Stati membri preposti alla Salute Pubblica hanno constatato e verbalizzato in merito all‘efficacia e sicurezza dei cosiddetti „vaccini“-Covid-19. Così, p.e. il Robert Koch Institut della Germania (paragonabile al ns. ISS) conferma nei verbali delle sue riunioni che non c‘è alcuna differenza nella trasmissione virale tra „vaccinati“ e „non vaccinati“. Da Avvocato mi chiedo per quanto tempo vivremo questa farsa di Corti „dirottate“. Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1830446703889023041?t=V6Y6Nb3NSUYZQI5tjO2ETQ&s=19
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  • SI POTEVA INVOCARE LA LIBERTÀ PER SOTTRARSI ALLA VACCINAZIONE â–· "MATTARELLA GUARDI QUESTI DOCUMENTI"

    La reale efficacia del vaccino è ormai nota soprattutto dopo le recenti ammissioni de la Dirigente dell'#Aifa Carla Cantelmo che ha dichiarato come il vaccino da #Covid non presentava l’indicazione "prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente #Sarscov-2". Vogliamo però ricordare a tal proposito anche le parole del Presidente della Repubblica Sergio #Mattarella in merito alla campagna vaccinale. Dopo aver ricordato che ogni cittadino doveva essere richiamato dal "senso di responsabilità comune", il Presidente ha aggiunto: "Non si invochi la libertà sottrarsi alla vaccinazione.

    Perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui". Queste parole ricordano quelle pronunciate da Mario Draghi "Non ti vaccini, ti ammali, muori". Ma pronunciate dal Presidente della Repubblica, commenta Fabio Duranti, hanno un peso decisamente diverso.

    #radioradio
    #fabiodurante

    https://m.youtube.com/watch?feature=shared&v=44NN3DVrbv4

    SI POTEVA INVOCARE LA LIBERTÀ PER SOTTRARSI ALLA VACCINAZIONE â–· "MATTARELLA GUARDI QUESTI DOCUMENTI" La reale efficacia del vaccino è ormai nota soprattutto dopo le recenti ammissioni de la Dirigente dell'#Aifa Carla Cantelmo che ha dichiarato come il vaccino da #Covid non presentava l’indicazione "prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente #Sarscov-2". Vogliamo però ricordare a tal proposito anche le parole del Presidente della Repubblica Sergio #Mattarella in merito alla campagna vaccinale. Dopo aver ricordato che ogni cittadino doveva essere richiamato dal "senso di responsabilità comune", il Presidente ha aggiunto: "Non si invochi la libertà sottrarsi alla vaccinazione. Perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui". Queste parole ricordano quelle pronunciate da Mario Draghi "Non ti vaccini, ti ammali, muori". Ma pronunciate dal Presidente della Repubblica, commenta Fabio Duranti, hanno un peso decisamente diverso. #radioradio #fabiodurante https://m.youtube.com/watch?feature=shared&v=44NN3DVrbv4
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  • Avv. Migliaccio scrive al Presidente Mattarella: L’obbligo vaccinale previsto dal D.L. 44/2021 e le sentenze n.ri 14, 15 e 16 del 2023 della Corte Costituzionale sono illegittimi e incostituzionali. Intervenga e faccia annullare tutte le sanzioni e conseguenze subite da coloro che non hanno adempiuto legittimamente al pretestuoso, incostituzionale ed arbitrario obbligo vaccinale da SARS-CoV-2 fondato sulla non veritiera affermazione di immunizzazione e prevenzione del contagio.
    CLAMOROSO AIFA e i bugiardini: i vaccini SARS-CoV-2 “da sempre” non immunizzano e non prevengono il contagio!
    Partecipa al sondaggio sull'obbligo vaccinale sul nostro canale YouTube:
    https://www.youtube.com/@RobyMaster/community Iscriviti gratuitamente: https://t.me/dentrolanotizia

    Avv. Migliaccio scrive al Presidente Mattarella: L’obbligo vaccinale previsto dal D.L. 44/2021 e le sentenze n.ri 14, 15 e 16 del 2023 della Corte Costituzionale sono illegittimi e incostituzionali. Intervenga e faccia annullare tutte le sanzioni e conseguenze subite da coloro che non hanno adempiuto legittimamente al pretestuoso, incostituzionale ed arbitrario obbligo vaccinale da SARS-CoV-2 fondato sulla non veritiera affermazione di immunizzazione e prevenzione del contagio. CLAMOROSO AIFA e i bugiardini: i vaccini SARS-CoV-2 “da sempre” non immunizzano e non prevengono il contagio! Partecipa al sondaggio sull'obbligo vaccinale sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@RobyMaster/community Iscriviti gratuitamente: https://t.me/dentrolanotizia
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