• Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia.
    A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte.
    Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori?
    Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi?
    Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito...

    "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE?
    (Di Max Del Papa)

    La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica.
    Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause.
    Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato.
    Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana.

    “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza.
    Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini.
    Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre.
    Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è.
    Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia.
    Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti.
    Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano.
    Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip.
    Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre.
    Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura.
    Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio?
    Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta.
    Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione!
    Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
    Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia. A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte. Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori? Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi? Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito... "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE? (Di Max Del Papa) La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica. Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause. Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato. Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana. “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza. Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini. Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre. Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è. Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia. Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti. Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano. Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip. Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre. Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura. Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio? Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta. Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione! Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
    Like
    2
    1 Commenti 0 Condivisioni 115 Visualizzazioni
  • CI SONO ANCORA GIOVANI CHE HANNO IL CORAGGIO di DIRE QUELLO CHE PENSANO! BRAVA!

    Il video reale e non“montato”della rap degli studenti all’inaug del’AA del’Univ di PD. Si aspetta un appluaso scrosciante e invece raccoglie un silenzio assoluto che per per la sorpresa non le fa trovare più i fogli per continuare (solo per precisione)

    Source: https://x.com/RoyDeVita/status/1890714754462699542?t=F-ltzYaNb2mncb3JjFPb3w&s=19
    CI SONO ANCORA GIOVANI CHE HANNO IL CORAGGIO di DIRE QUELLO CHE PENSANO! BRAVA! Il video reale e non“montato”della rap degli studenti all’inaug del’AA del’Univ di PD. Si aspetta un appluaso scrosciante e invece raccoglie un silenzio assoluto che per per la sorpresa non le fa trovare più i fogli per continuare (solo per precisione)😜 Source: https://x.com/RoyDeVita/status/1890714754462699542?t=F-ltzYaNb2mncb3JjFPb3w&s=19
    Like
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 69 Visualizzazioni 6
  • UN GRANDE SILVER NERVUTI SULL'ESPERIMENTO Universo 25 di
    John B. Calhoun
    L’esperimento Universo 25 fu un famoso studio condotto dall'etologo americano John B. Calhoun negli anni ‘60 e ‘70. L’esperimento esplorava gli effetti della sovrappopolazione su una comunità di topi e portò a conclusioni inquietanti sul comportamento sociale e sul declino delle civiltà.

    L'Esperimento

    Calhoun costruì un ambiente artificiale, chiamato "Universe 25", progettato per essere un vero e proprio "paradiso per topi". Ecco le sue caratteristiche:

    Uno spazio chiuso di circa 2,7 metri quadrati con risorse illimitate (cibo e acqua sempre disponibili).

    Temperatura controllata e nessuna minaccia esterna (predatori o malattie).

    Quattro zone con tunnel di accesso e nidi per la riproduzione.

    Capacità massima stimata di 3840 topi.


    All’inizio, i topi si adattarono bene, riproducendosi rapidamente. Tuttavia, con il crescere della popolazione, l’esperimento rivelò dinamiche sorprendenti.

    Le Fasi dell’Esperimento

    1. Fase 1 (Insediamento): I primi topi esplorano e si ambientano.


    2. Fase 2 (Esplosione demografica): La popolazione cresce rapidamente, raddoppiando ogni 55 giorni.


    3. Fase 3 (Stagnazione): Dopo aver raggiunto circa 2200 topi, il tasso di crescita cala drasticamente. Emergono problemi sociali:

    Aumento dell’aggressività: I maschi diventano iperaggressivi e attaccano gli altri senza motivo.

    Collasso del ruolo materno: Le femmine smettono di proteggere i piccoli o li abbandonano.

    Comportamenti anormali: Alcuni topi diventano isolati, passivi o ossessionati dalla pulizia del proprio corpo.

    I "Maschi belli" (The Beautiful Ones): Gruppi di maschi evitano ogni interazione sociale, non si accoppiano né combattono, dedicandosi solo a mangiare e dormire.

    4. Fase 4 (Collasso e Estinzione): Nonostante ci fossero ancora risorse abbondanti, la società dei topi si disgrega completamente. Le nascite cessano e l’intera popolazione muore.

    Conclusioni di Calhoun

    Calhoun interpretò i risultati come una dimostrazione del fatto che una densità di popolazione eccessiva porta inevitabilmente alla disfunzione sociale e al collasso della civiltà. Il concetto di "morte comportamentale" fu introdotto per descrivere la perdita di capacità sociali e riproduttive in una società sovrappopolata.

    Applicazioni e Dibattiti

    Molti hanno visto in Universo 25 un’analogia con le società umane moderne, soprattutto nelle città sovraffollate.

    Alcuni psicologi e sociologi hanno criticato l'esperimento, sostenendo che gli esseri umani hanno meccanismi culturali e sociali più complessi dei topi.

    Studi successivi hanno suggerito che non è la sovrappopolazione in sé il problema, ma la mancanza di ruoli significativi e di relazioni sociali sane.


    Curiosità

    L’esperimento è stato spesso citato nella cultura pop, ispirando film, libri e teorie sulla fine della civiltà.

    Il termine "The Beautiful Ones" è stato ripreso per descrivere persone alienate dalla società moderna.


    L’esperimento di Calhoun rimane uno degli studi più affascinanti sul comportamento sociale e continua a far riflettere su come le condizioni ambientali possano influenzare le dinamiche delle comunità.

    Fonte: https://www.facebook.com/share/v/1FLdrPwQGf/

    UN GRANDE SILVER NERVUTI SULL'ESPERIMENTO Universo 25 di John B. Calhoun L’esperimento Universo 25 fu un famoso studio condotto dall'etologo americano John B. Calhoun negli anni ‘60 e ‘70. L’esperimento esplorava gli effetti della sovrappopolazione su una comunità di topi e portò a conclusioni inquietanti sul comportamento sociale e sul declino delle civiltà. L'Esperimento Calhoun costruì un ambiente artificiale, chiamato "Universe 25", progettato per essere un vero e proprio "paradiso per topi". Ecco le sue caratteristiche: Uno spazio chiuso di circa 2,7 metri quadrati con risorse illimitate (cibo e acqua sempre disponibili). Temperatura controllata e nessuna minaccia esterna (predatori o malattie). Quattro zone con tunnel di accesso e nidi per la riproduzione. Capacità massima stimata di 3840 topi. All’inizio, i topi si adattarono bene, riproducendosi rapidamente. Tuttavia, con il crescere della popolazione, l’esperimento rivelò dinamiche sorprendenti. Le Fasi dell’Esperimento 1. Fase 1 (Insediamento): I primi topi esplorano e si ambientano. 2. Fase 2 (Esplosione demografica): La popolazione cresce rapidamente, raddoppiando ogni 55 giorni. 3. Fase 3 (Stagnazione): Dopo aver raggiunto circa 2200 topi, il tasso di crescita cala drasticamente. Emergono problemi sociali: Aumento dell’aggressività: I maschi diventano iperaggressivi e attaccano gli altri senza motivo. Collasso del ruolo materno: Le femmine smettono di proteggere i piccoli o li abbandonano. Comportamenti anormali: Alcuni topi diventano isolati, passivi o ossessionati dalla pulizia del proprio corpo. I "Maschi belli" (The Beautiful Ones): Gruppi di maschi evitano ogni interazione sociale, non si accoppiano né combattono, dedicandosi solo a mangiare e dormire. 4. Fase 4 (Collasso e Estinzione): Nonostante ci fossero ancora risorse abbondanti, la società dei topi si disgrega completamente. Le nascite cessano e l’intera popolazione muore. Conclusioni di Calhoun Calhoun interpretò i risultati come una dimostrazione del fatto che una densità di popolazione eccessiva porta inevitabilmente alla disfunzione sociale e al collasso della civiltà. Il concetto di "morte comportamentale" fu introdotto per descrivere la perdita di capacità sociali e riproduttive in una società sovrappopolata. Applicazioni e Dibattiti Molti hanno visto in Universo 25 un’analogia con le società umane moderne, soprattutto nelle città sovraffollate. Alcuni psicologi e sociologi hanno criticato l'esperimento, sostenendo che gli esseri umani hanno meccanismi culturali e sociali più complessi dei topi. Studi successivi hanno suggerito che non è la sovrappopolazione in sé il problema, ma la mancanza di ruoli significativi e di relazioni sociali sane. Curiosità L’esperimento è stato spesso citato nella cultura pop, ispirando film, libri e teorie sulla fine della civiltà. Il termine "The Beautiful Ones" è stato ripreso per descrivere persone alienate dalla società moderna. L’esperimento di Calhoun rimane uno degli studi più affascinanti sul comportamento sociale e continua a far riflettere su come le condizioni ambientali possano influenzare le dinamiche delle comunità. Fonte: https://www.facebook.com/share/v/1FLdrPwQGf/
    Like
    3
    1 Commenti 0 Condivisioni 496 Visualizzazioni 6
  • Una occasione per iniziare un processo di aggregazione verso un obiettivo concreto e raggiungibile.
    Alle prossime elezioni comunali di Milano potrebbe esserci una lista unitaria di chi si è opposto ed ha resistito. Sala sarà travolto dallo scandalo delle costruzioni senza licenza e tutta la sua politica di divieti, tasse e balzelli sta mostrando i suoi effetti, Milano che non è più lei, la stanno cambiando in peggio per chi deve viverci e lavorare, perde abitanti, meno 38mila, degradata e sempre più difficile, insicura, ghettizzata, stressante, elitaria, cara, rumorosa, senza anima e carattere.
    Cerchiamo di recuperare il suo vero spirito che stanno distruggendo un pezzo dietro l'altro.
    Una occasione per iniziare un processo di aggregazione verso un obiettivo concreto e raggiungibile. Alle prossime elezioni comunali di Milano potrebbe esserci una lista unitaria di chi si è opposto ed ha resistito. Sala sarà travolto dallo scandalo delle costruzioni senza licenza e tutta la sua politica di divieti, tasse e balzelli sta mostrando i suoi effetti, Milano che non è più lei, la stanno cambiando in peggio per chi deve viverci e lavorare, perde abitanti, meno 38mila, degradata e sempre più difficile, insicura, ghettizzata, stressante, elitaria, cara, rumorosa, senza anima e carattere. Cerchiamo di recuperare il suo vero spirito che stanno distruggendo un pezzo dietro l'altro.
    Like
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 410 Visualizzazioni
  • ANDIAMO AVANTI COSI' SIAMO ORMAI AL CONTROLLO TOTALE.
    Massima diffusione.

    TORINO SOTTO CONTROLLO: DRONI E 5G PER LA SORVEGLIANZA TOTALE Torino diventa una smart city… ma a che prezzo? Con il progetto 5G4LIVES, droni automatizzati sorveglieranno la città H24, ufficialmente per “prevenire emergenze”. Ma la verità è un’altra: questi droni, dotati di sensori a infrarossi, saranno utilizzati dalla polizia municipale, rendendo il controllo di massa una realtà quotidiana. Non assumeranno nuovi agenti, useranno macchine per monitorarci. E per evitare qualsiasi resistenza, stanno già testando sistemi anti-hackeraggio. Questa è l’ennesima scusa per normalizzare la sorveglianza totale. Stanno trasformando le città in carceri digitali e nessuno ne parla. NO SMART CITY, NO CONTROLLO TOTALE! CONDIVIDI QUESTO POST PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! #torino

    https://t.me/NOZTLITALIA
    ANDIAMO AVANTI COSI' SIAMO ORMAI AL CONTROLLO TOTALE. Massima diffusione. TORINO SOTTO CONTROLLO: DRONI E 5G PER LA SORVEGLIANZA TOTALE 🚨 Torino diventa una smart city… ma a che prezzo? Con il progetto 5G4LIVES, droni automatizzati sorveglieranno la città H24, ufficialmente per “prevenire emergenze”. Ma la verità è un’altra: questi droni, dotati di sensori a infrarossi, saranno utilizzati dalla polizia municipale, rendendo il controllo di massa una realtà quotidiana. Non assumeranno nuovi agenti, useranno macchine per monitorarci. E per evitare qualsiasi resistenza, stanno già testando sistemi anti-hackeraggio. Questa è l’ennesima scusa per normalizzare la sorveglianza totale. Stanno trasformando le città in carceri digitali e nessuno ne parla. 🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫 NO SMART CITY, NO CONTROLLO TOTALE! ⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️ CONDIVIDI QUESTO POST PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! #torino https://t.me/NOZTLITALIA
    T.ME
    NO ZTL NO CITTÀ 15 MINUTI ®
    Smart City, ZTL, ID, Agenda 2030, sorveglianza,profilazione, disciplinamento, tracciamento, credito sociale, eco emergenze, moneta digitale, governo del territorio alle corporazioni, IA, città tecnocratica, tecnogabbia, 5G, distopia urbana.
    0 Commenti 0 Condivisioni 756 Visualizzazioni
  • CARI AMICI, GRAZIE DEI VOSTRI LIKE. SO CHE MI SEGUITE CON SIMPATIA ED AMICIZIA ED IO VI SONO GRATA DI QUESTO.OGGI, LA FARSA DELLA INFORMATIVA SULLA VICENDA DEL TERRORISTA TRASPORTATO DALL'ITALIA , IN LIBIA CON L'AEREO DEI SERVIZI SEGRETI DI STATO ITALIANO, CHE NORDIO E PIANTEDOSI - ORFANI DELLA NANA MELONA- DARANNO IN DIRETTA CON LA CAMERA E CON IL SENATO, RIFIUTANDO IN TAL MODO, IL CONTATTO PER LA DISCUSSIONE IN PARLAMENTO !!!! SI E' IN TALE MANIERA, RAGGIUNTO IL MASSIMO DELL'ASSURDO !!!!POVERA ITALIA !!!! UN ABBRACCIO. BUONA GIORNATA.
    CARI AMICI, GRAZIE DEI VOSTRI LIKE. SO CHE MI SEGUITE CON SIMPATIA ED AMICIZIA ED IO VI SONO GRATA DI QUESTO.OGGI, LA FARSA DELLA INFORMATIVA SULLA VICENDA DEL TERRORISTA TRASPORTATO DALL'ITALIA , IN LIBIA CON L'AEREO DEI SERVIZI SEGRETI DI STATO ITALIANO, CHE NORDIO E PIANTEDOSI - ORFANI DELLA NANA MELONA- DARANNO IN DIRETTA CON LA CAMERA E CON IL SENATO, RIFIUTANDO IN TAL MODO, IL CONTATTO PER LA DISCUSSIONE IN PARLAMENTO !!!! SI E' IN TALE MANIERA, RAGGIUNTO IL MASSIMO DELL'ASSURDO !!!!POVERA ITALIA !!!! UN ABBRACCIO. BUONA GIORNATA.
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 304 Visualizzazioni
  • Un uomo coraggioso è morto, il Dr. #Boyle
    Ha dichiarato tempo fa che l sieri covid sono armi biologiche di distruzione di massa. Era membro del Comitato Consultivo di National ARM e ha sostenuto le azioni legali del Dr. Sansone per vietare le iniezioni fornendo una

    Fonte:
    https://x.com/anubi77787292/status/1886122138957967380?t=q_grTudwFtiittQxfIGxRw&s=19
    Un uomo coraggioso è morto, il Dr. #Boyle🙏 Ha dichiarato tempo fa che l sieri covid sono armi biologiche di distruzione di massa. Era membro del Comitato Consultivo di National ARM e ha sostenuto le azioni legali del Dr. Sansone per vietare le iniezioni fornendo una ⬇️ Fonte: https://x.com/anubi77787292/status/1886122138957967380?t=q_grTudwFtiittQxfIGxRw&s=19
    Angry
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 313 Visualizzazioni
  • Roberto Speranza mente spudoratamente su tachipirina e vigile attesa

    Questo è l'ex Ministro della Salute Roberto Speranza, che rispondendo a Angela Camuso, il 31 gennaio 2025 a Villafranca, dichiara che "il famoso protocollo tachipirina e vigile attesa è un'invenzione dei no-vax" e lui non l'ha mai promosso.

    Se non ci fosse il video a testimoniarlo nessuno ci crederebbe.

    Io mi chiedo dove trovi il coraggio questo individuo di dire certe cose e di guardarsi allo specchio.
    Mi chiedo come faccia ad addormentarsi la sera e fare i conti con la propria coscienza.

    Infine mi chiedo quando la magistratura interverrà per metterlo in galera e fare finalmente un po' di giustizia a riguardo.

    ---

    Condividi questo video e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis

    Fonte:.
    https://t.me/matteogracis/1368
    Roberto Speranza mente spudoratamente su tachipirina e vigile attesa 😱 Questo è l'ex Ministro della Salute Roberto Speranza, che rispondendo a Angela Camuso, il 31 gennaio 2025 a Villafranca, dichiara che "il famoso protocollo tachipirina e vigile attesa è un'invenzione dei no-vax" e lui non l'ha mai promosso. Se non ci fosse il video a testimoniarlo nessuno ci crederebbe. Io mi chiedo dove trovi il coraggio questo individuo di dire certe cose e di guardarsi allo specchio. Mi chiedo come faccia ad addormentarsi la sera e fare i conti con la propria coscienza. Infine mi chiedo quando la magistratura interverrà per metterlo in galera e fare finalmente un po' di giustizia a riguardo. --- Condividi questo video e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis 📲 Fonte:. https://t.me/matteogracis/1368
    Angry
    2
    1 Commenti 0 Condivisioni 786 Visualizzazioni 6
  • L'ultimo e commosso intervento in pubblico di Ornella Mariani.
    Un abbraccio grande guerriera.

    É morta una patriota italiana, una guerriera, una donna libera e coraggiosa.
    Nessun giornale servo del sistema ha riportato la notizia.
    Il silenzio dei miserabili.
    Lo dico io:
    ONORE a Ornella Mariani Forni.
    Che la tua anima da combattente riposi in pace
    L'ultimo e commosso intervento in pubblico di Ornella Mariani. Un abbraccio grande guerriera. É morta una patriota italiana, una guerriera, una donna libera e coraggiosa. Nessun giornale servo del sistema ha riportato la notizia. Il silenzio dei miserabili. Lo dico io: ONORE a Ornella Mariani Forni. Che la tua anima da combattente riposi in pace🙏
    Love
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 440 Visualizzazioni 8
  • Per tutte le varie sacrosante verità che ha avuto il coraggio di manifestare pubblicamente in questi ultimi anni

    Penso che il tributo migliore sia ricordarla con questo suo intervento

    La Prof.ssa Ornella Mariani senza freni in diretta TV a Canale Italia il 12/4/2024
    Per tutte le varie sacrosante verità che ha avuto il coraggio di manifestare pubblicamente in questi ultimi anni 🖤Penso che il tributo migliore sia ricordarla con questo suo intervento🖤 La Prof.ssa Ornella Mariani senza freni in diretta TV a Canale Italia il 12/4/2024
    Like
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 475 Visualizzazioni 9
Altri risultati