• La Cedu (in teoria Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) è l‘ultimo posto in cui gli Europei si possono aspettare l’applicazione dei loro Diritti Umani in casi che toccano i cosiddetti grandi poteri.
    È stranoto che ci sono un sacco di incredibili conflitti d‘interesse nella gestione delle cause da parte della Cedu, senza che questa offra una procedura per la ricusazione dei giudici! Ci sono tante cause portate da Ong alla Cedu e decise con collegi, a cui fanno parte giudici che hanno strettissimi rapporti con tali Ong, tra le quali la OPEN SOCIETY di Soros è quella più visibile. I giudici della Cedu non devono pubblicare alcuna dichiarazione sui conflitti d‘interesse in cui si trovano e spesso i loro curricula professionali non corrispondono a quanto ci si possa aspettare da una Corte Suprema. Ci sono ormai da tanti anni testimonianze e relazioni di esperti (tra i quali ex giudici della Cedu, giudici delle Corte Costituzionali di Stati europei) che evidenziano questo scandalo, ma nulla di significativo succede, perché sarebbero i governi degli Stati che compongono il Consiglio d‘Europa a dover decidere le modifiche. Visto in che mani si trovano i governi europei (con pochissime eccezioni) non c‘è da aspettarsi anche in futuro una seria modifica.
    Gli esperti del „European Center for Law and Justice“ (Strasburgo) pubblicano periodicamente una dettagliata relazione con la quale smascherano l‘inaudita situazione in cui si trova la giurisprudenza sui Diritti dell‘Uomo con una Corte nelle mani di ONG come la Open Society che a sua volta finanzia altre ONG e i cui ex attivisti diventano giudici alla Corte.


    https://t.co/3PHMJeLJNE

    Oltre a questi casi di conflitto di interessi, la suindicata relazione – si legge in un comunicato ECLJ - espone una serie di problemi strutturali che incidono sull'imparzialità della Corte e dimostrano che la Corte non è all'altezza degli standard di altri importanti tribunali internazionali e nazionali. Ad esempio, problemi di imparzialità si riscontrano anche nella cancelleria della Corte; la CEDU non prevede una procedura di ricusazione; i giudici non pubblicano dichiarazioni di interesse; e la gestione dei casi è opaca, il che pregiudica il diritto a un processo equo. Sembra inoltre che alcuni giudici abbiano abbellito un po' troppo il proprio curriculum vitae e non sempre abbiano le qualifiche previste per la più alta corte d'Europa.

    Qui un’ interessante pubblicazione di un ex giudice della Corte Costituzionale ungherese sulla GIURISTOCRAZIA EUROPEA


    https://drive.google.com/file/d/1ymNH45ShZ6iqEkuAEmifbNOJy-Vyrtnm/view?usp=drivesdk

    Nel caso concreto la Cedu „fonda“ la sua decisione su una presunta efficacia dei „vaccini“-Covid-19 della prevenzione del contagio virale e dunque della contagiosità delle persone con esse trattate, nonché su una presunta sicurezza (gli effetti collaterali sarebbero di natura lieve) - e ciò alla faccia della documentazione istituzionale (decisioni di autorizzazione della Commissione Europea con una chiara indicazione terapeutica, Assessment Report dell‘EMA, Risk Management Plan dei produttori). Corti „dirottate“ come la Corte Europea dei Diritti dell‘Uomo e come la Corte Costituzionale che ha visto persino la partecipazione nel collegio del consulente legale di Mario Draghi, stanno emettendo delle sentenze che non solo violano chiari principi fondamentali del diritto del farmaco (in Italia il divieto di applicare in massa un farmaco al di fuori della sua indicazione terapeutica), ma che si trovano in palese contraddizione anche con quanto gli organi istituzionali degli Stati membri preposti alla Salute Pubblica hanno constatato e verbalizzato in merito all‘efficacia e sicurezza dei cosiddetti „vaccini“-Covid-19.
    Così, p.e. il Robert Koch Institut della Germania (paragonabile al ns. ISS) conferma nei verbali delle sue riunioni che non c‘è alcuna differenza nella trasmissione virale tra „vaccinati“ e „non vaccinati“.
    Da Avvocato mi chiedo per quanto tempo vivremo questa farsa di Corti „dirottate“.

    Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1830446703889023041?t=V6Y6Nb3NSUYZQI5tjO2ETQ&s=19
    ‼️La Cedu (in teoria Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) è l‘ultimo posto in cui gli Europei si possono aspettare l’applicazione dei loro Diritti Umani in casi che toccano i cosiddetti grandi poteri. È stranoto che ci sono un sacco di incredibili conflitti d‘interesse nella gestione delle cause da parte della Cedu, senza che questa offra una procedura per la ricusazione dei giudici! Ci sono tante cause portate da Ong alla Cedu e decise con collegi, a cui fanno parte giudici che hanno strettissimi rapporti con tali Ong, tra le quali la OPEN SOCIETY di Soros è quella più visibile. I giudici della Cedu non devono pubblicare alcuna dichiarazione sui conflitti d‘interesse in cui si trovano e spesso i loro curricula professionali non corrispondono a quanto ci si possa aspettare da una Corte Suprema. Ci sono ormai da tanti anni testimonianze e relazioni di esperti (tra i quali ex giudici della Cedu, giudici delle Corte Costituzionali di Stati europei) che evidenziano questo scandalo, ma nulla di significativo succede, perché sarebbero i governi degli Stati che compongono il Consiglio d‘Europa a dover decidere le modifiche. Visto in che mani si trovano i governi europei (con pochissime eccezioni) non c‘è da aspettarsi anche in futuro una seria modifica. Gli esperti del „European Center for Law and Justice“ (Strasburgo) pubblicano periodicamente una dettagliata relazione con la quale smascherano l‘inaudita situazione in cui si trova la giurisprudenza sui Diritti dell‘Uomo con una Corte nelle mani di ONG come la Open Society che a sua volta finanzia altre ONG e i cui ex attivisti diventano giudici alla Corte. πŸ‘‡πŸ‘‡πŸ‘‡ https://t.co/3PHMJeLJNE Oltre a questi casi di conflitto di interessi, la suindicata relazione – si legge in un comunicato ECLJ - espone una serie di problemi strutturali che incidono sull'imparzialità della Corte e dimostrano che la Corte non è all'altezza degli standard di altri importanti tribunali internazionali e nazionali. Ad esempio, problemi di imparzialità si riscontrano anche nella cancelleria della Corte; la CEDU non prevede una procedura di ricusazione; i giudici non pubblicano dichiarazioni di interesse; e la gestione dei casi è opaca, il che pregiudica il diritto a un processo equo. Sembra inoltre che alcuni giudici abbiano abbellito un po' troppo il proprio curriculum vitae e non sempre abbiano le qualifiche previste per la più alta corte d'Europa. Qui un’ interessante pubblicazione di un ex giudice della Corte Costituzionale ungherese sulla GIURISTOCRAZIA EUROPEA πŸ‘‡πŸ‘‡πŸ‘‡ https://drive.google.com/file/d/1ymNH45ShZ6iqEkuAEmifbNOJy-Vyrtnm/view?usp=drivesdk Nel caso concreto la Cedu „fonda“ la sua decisione su una presunta efficacia dei „vaccini“-Covid-19 della prevenzione del contagio virale e dunque della contagiosità delle persone con esse trattate, nonché su una presunta sicurezza (gli effetti collaterali sarebbero di natura lieve) - e ciò alla faccia della documentazione istituzionale (decisioni di autorizzazione della Commissione Europea con una chiara indicazione terapeutica, Assessment Report dell‘EMA, Risk Management Plan dei produttori). Corti „dirottate“ come la Corte Europea dei Diritti dell‘Uomo e come la Corte Costituzionale che ha visto persino la partecipazione nel collegio del consulente legale di Mario Draghi, stanno emettendo delle sentenze che non solo violano chiari principi fondamentali del diritto del farmaco (in Italia il divieto di applicare in massa un farmaco al di fuori della sua indicazione terapeutica), ma che si trovano in palese contraddizione anche con quanto gli organi istituzionali degli Stati membri preposti alla Salute Pubblica hanno constatato e verbalizzato in merito all‘efficacia e sicurezza dei cosiddetti „vaccini“-Covid-19. Così, p.e. il Robert Koch Institut della Germania (paragonabile al ns. ISS) conferma nei verbali delle sue riunioni che non c‘è alcuna differenza nella trasmissione virale tra „vaccinati“ e „non vaccinati“. Da Avvocato mi chiedo per quanto tempo vivremo questa farsa di Corti „dirottate“. Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1830446703889023041?t=V6Y6Nb3NSUYZQI5tjO2ETQ&s=19
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  • Pfizer, EMA, AIFA - Atto III
    profarmaci covid19 da ritirare immediatamente dal mercato.

    https://www.ijvtpr.com/index.php/IJVTPR/article/view/96
    Un nuovo studio del chimico πŸ‘¨πŸ»β€πŸ”¬ Gabriele SegallaπŸ‘¨πŸ»β€πŸ”¬ già perito di parte dei denuncianti e degli avvocati di ALI nel procedimento penale n. 7/2023 pendente davanti al Tribunale dei Ministri di Roma contro Magrini e Speranza, è stato pubblicato in peer-review sulla rivista scientifica americana International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research (IJVTPR), con il titolo “Attività Adiuvante e Rischi Tossicologici delle Nanoparticelle Lipidiche Contenute nei Vaccini a mRNA -COVID19” (qui sub Ita):

    https://avvocatiliberi.legal/il-vaccino-di-pandora-3-lultimo-studio-del-chimico-gabriele-segalla/

    I due precedenti studi di Segalla (Gen 2023; Ott 2023), pubblicati nella stessa rivista ed entrambi confluiti nel procedimento penale davanti al Tribunale dei Ministri, avevano evidenziato le gravi responsabilità di Pfizer/BioNTech ed EMA (European Medicines Agency) nell’avere immesso sul mercato europeo un preparato medicinale instabile, imperfetto e inadatto all’inoculazione intramuscolare.

    Lo studioso italiano ha ritenuto necessario approfondire risalendo alle motivazioni che hanno determinato la decisione di Pfizer/BioNTech (prontamente accettata da EMA) di non effettuare gli studi di sicurezza farmacologica, cancerogenicità e genotossicità sulle nanoparticelle lipidiche contenute nel preparato sperimentale Comirnaty prima di testarlo sull’uomo.

    Decisione che appariva, oltretutto, in palese contraddizione con le Linee Guida dell’OMS riguardanti, nella fattispecie, i vaccini contenenti nuovi adiuvanti.

    Nel documento ufficiale sulla gestione dei rischi (il cosiddetto Risk Management Plan), prodotto da Pfizer/BioNTech e accettato da EMA, si può leggere la seguente sconcertante dichiarazione del fabbricante: “il vaccino non contiene un adiuvante” (Comirnaty, RMP, Oct 2023, pag. 112).

    Dichiarazione questa, che, nello studio di Segalla, viene analizzata e smentita scientificamente, in grottesca contraddizione con quanto dichiarato persino dagli stessi scienziati della BioNTech, tra cui il premio Nobel 2023 Katalin Karikó, che, in autorevoli studi in peer-review, affermavano e dimostravano che una delle funzioni primarie delle nanoparticelle lipidiche ionizzabili era proprio quella “adiuvante”.

    Si svela dunque un premeditato e lucroso raggiro, effettuato con la compiacenza delle autorità regolatorie, ai danni di milioni di soggetti usati come cavie.

    Nella pubblicazione del Doc. Segalla si legge: "È probabile che le modificazioni di questi RNA siano in parte, forse interamente, responsabili dei coaguli innaturali trovati in soggetti, vivi e morti, cui erano stati somministrati questi prodotti iniettabili sperimentali, e che tali prodotti stiano aumentando la mortalità-per-tutte-le-cause in tutto il mondo (Santiago, 2022a, 2022b; Santiago & Oller, 2023” (dall’abstract).

    Quante vittime di effetti avversi avrebbero potuto essere risparmiate se quegli studi di sicurezza fossero stati effettuati prima dei test clinici?

    Forse il tempo necessario ad effettuare i test di sicurezza sui nuovi adiuvanti non avrebbe permesso di correre alla “velocità della scienza”, rischiando un pericoloso ritardo dell’immissione sul mercato dei vaccini a mRNA e compromettendo irrimediabilmente una campagna vaccinale giustificata dall’urgenza?

    O forse qualcuno già sapeva che quei test avrebbero rivelato criticità tali da “uccidere il vaccino” e far sfumare i contratti miliardari con BigPharma?

    Ora che l’inganno è stato clamorosamente dimostrato (ed in assenza di studi e pubblicazioni in grado di dimostrare il contrario di quanto sostenuto da Segalla) rimaniamo in attesa delle determinazioni delle istituzioni governative, delle autorità regolatorie e della magistratura affinché, ognuno per quanto di competenza, adotti le ormai indifferibili decisioni affinché tutti i vaccini ad mRNA -LNP siano immediatamente rimossi dal mercato, vista la inaccettabile pericolosità immunologica e tossicologica per la salute umana dei nanomateriali ivi contenuti.

    Fonte Avvocati Liberi qui
    Pfizer, EMA, AIFA - Atto III profarmaci covid19 da ritirare immediatamente dal mercato. https://www.ijvtpr.com/index.php/IJVTPR/article/view/96 Un nuovo studio del chimico πŸ‘¨πŸ»‍πŸ”¬ Gabriele SegallaπŸ‘¨πŸ»‍πŸ”¬ già perito di parte dei denuncianti e degli avvocati di ALI nel procedimento penale n. 7/2023 pendente davanti al Tribunale dei Ministri di Roma contro Magrini e Speranza, è stato pubblicato in peer-review sulla rivista scientifica americana International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research (IJVTPR), con il titolo “Attività Adiuvante e Rischi Tossicologici delle Nanoparticelle Lipidiche Contenute nei Vaccini a mRNA -COVID19” (qui sub Ita): https://avvocatiliberi.legal/il-vaccino-di-pandora-3-lultimo-studio-del-chimico-gabriele-segalla/ I due precedenti studi di Segalla (Gen 2023; Ott 2023), pubblicati nella stessa rivista ed entrambi confluiti nel procedimento penale davanti al Tribunale dei Ministri, avevano evidenziato le gravi responsabilità di Pfizer/BioNTech ed EMA (European Medicines Agency) nell’avere immesso sul mercato europeo un preparato medicinale instabile, imperfetto e inadatto all’inoculazione intramuscolare. Lo studioso italiano ha ritenuto necessario approfondire risalendo alle motivazioni che hanno determinato la decisione di Pfizer/BioNTech (prontamente accettata da EMA) di non effettuare gli studi di sicurezza farmacologica, cancerogenicità e genotossicità sulle nanoparticelle lipidiche contenute nel preparato sperimentale Comirnaty prima di testarlo sull’uomo. Decisione che appariva, oltretutto, in palese contraddizione con le Linee Guida dell’OMS riguardanti, nella fattispecie, i vaccini contenenti nuovi adiuvanti. Nel documento ufficiale sulla gestione dei rischi (il cosiddetto Risk Management Plan), prodotto da Pfizer/BioNTech e accettato da EMA, si può leggere la seguente sconcertante dichiarazione del fabbricante: “il vaccino non contiene un adiuvante” (Comirnaty, RMP, Oct 2023, pag. 112). Dichiarazione questa, che, nello studio di Segalla, viene analizzata e smentita scientificamente, in grottesca contraddizione con quanto dichiarato persino dagli stessi scienziati della BioNTech, tra cui il premio Nobel 2023 Katalin Karikó, che, in autorevoli studi in peer-review, affermavano e dimostravano che una delle funzioni primarie delle nanoparticelle lipidiche ionizzabili era proprio quella “adiuvante”. Si svela dunque un premeditato e lucroso raggiro, effettuato con la compiacenza delle autorità regolatorie, ai danni di milioni di soggetti usati come cavie. Nella pubblicazione del Doc. Segalla si legge: "È probabile che le modificazioni di questi RNA siano in parte, forse interamente, responsabili dei coaguli innaturali trovati in soggetti, vivi e morti, cui erano stati somministrati questi prodotti iniettabili sperimentali, e che tali prodotti stiano aumentando la mortalità-per-tutte-le-cause in tutto il mondo (Santiago, 2022a, 2022b; Santiago & Oller, 2023” (dall’abstract). Quante vittime di effetti avversi avrebbero potuto essere risparmiate se quegli studi di sicurezza fossero stati effettuati prima dei test clinici? Forse il tempo necessario ad effettuare i test di sicurezza sui nuovi adiuvanti non avrebbe permesso di correre alla “velocità della scienza”, rischiando un pericoloso ritardo dell’immissione sul mercato dei vaccini a mRNA e compromettendo irrimediabilmente una campagna vaccinale giustificata dall’urgenza? O forse qualcuno già sapeva che quei test avrebbero rivelato criticità tali da “uccidere il vaccino” e far sfumare i contratti miliardari con BigPharma? Ora che l’inganno è stato clamorosamente dimostrato (ed in assenza di studi e pubblicazioni in grado di dimostrare il contrario di quanto sostenuto da Segalla) rimaniamo in attesa delle determinazioni delle istituzioni governative, delle autorità regolatorie e della magistratura affinché, ognuno per quanto di competenza, adotti le ormai indifferibili decisioni affinché tutti i vaccini ad mRNA -LNP siano immediatamente rimossi dal mercato, vista la inaccettabile pericolosità immunologica e tossicologica per la salute umana dei nanomateriali ivi contenuti. ➑️Fonte Avvocati Liberi πŸ‘‰quiπŸ™
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  • lanuovabq.it/it/scudo-penal…

    Non c’è scudo penale che tenga per i medici “vaccinatori”-Covid-19 per i seguenti motivi:
    1. Il medico “vaccinatore” è obbligato ad informare correttamente il “vaccinando” su efficacia e profilo di sicurezza/rischio del “vaccino”. Nel caso concreto risultava sin dall’inizio dai RISK MANAGEMENT PLAN (RMP) dei produttori (pubblicati su internet) che mancavano informazioni importanti in punto sicurezza. In più, era la stessa EMA ad avvertire gli operatori sanitari che dovevano tenere conto di quanto è indicato negli RMP, e ciò a maggior ragione anche perché i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 fino in autunno 2022 erano autorizzati solo in via condizionata, un fatto sottaciuto sistematicamente ai “vaccinandi”. I medici “vaccinatori” - in grave violazione del loro obbligo, non elencavano ai “vaccinandi” tutte le informazioni che mancavano in punto efficacia e sicurezza e, dunque, i medici “vaccinatori” hanno gravemente disinformato i “vaccinandi”. I “vaccinandi” avevano un chiaro insuperabile diritto di essere correttamente informati (art. 1 Legge 219/2017). Tale chiarissimo obbligo di informare correttamente i “vaccinandi”, obbligo di cui i medici “vaccinatori” non potevano essere sollevati, viene confermato anche dalla Commissaria alla (Non-)Salute dell’UE in risposta ad una interrogazione parlamentare di una parlamentare italiana (vedi post successivo).
    2. Dato che i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 sono senza alcun dubbio sostanze sperimentali, mai potevano essere utilizzate in una campagna “vaccinale”. C’è una grossolana penalmente rilevante violazione del DM 15 Luglio 1997 e della normativa eurounionale sulla sperimentazione clinica con esso recepito in Italia! Dato che sono gli stessi produttori ad aver evidenziato nei contratti che non potevano garantire efficacia e sicurezza, e che gli studi clinici dovevano continuare dopo la vendita e inoculazione (vedi contratto quadro con Pfizer/BioNTech Annex I punto 4)

    https://drive.google.com/file/d/134X-t0mgZNYlQqfJPFH1sg-Ngdx1ee7I/view?usp=drivesdk

    i medici “vaccinatori” hanno eseguito una sperimentazione clinica totalmente illegale sui cittadini del tutto ignari di questa inaudita criminale circostanza.

    La natura sperimentale dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 è confermata dal punto 1.33 del DM 15 Luglio 1997 – Ministero della Sanità – Recepimento delle linee guida dell’UE di buona pratica clinica per la esecuzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali, laddove il Ministero della Salute, in recepimento della normativa eurounionale conferma che
     “Prodotto in Sperimentazione è una forma farmaceutica di un principio attivo o placebo che viene sperimentata oppure impiegata come riferimento in uno studio clinico, compreso un prodotto autorizzato alla commercializzazione, qualora esso …venga impiegato allo scopo di ottenere ulteriori informazioni su di un uso approvato”.

    In più per la somministrazione di un prodotto per il quale mancano informazioni fondamentali ci vuole la raccolta di un particolare CONSENSO INFORMATO e bisogna che il medico, dopo aver informato su questi aspetti il “vaccinando”, venga emessa una prescrizione medica (particolarmente esigente!), prescrizione che peraltro è prevista quale presupposto inderogabile nell’Allegato II Punto B) delle decisioni della Comissione Europea di autorizzazione dell’immissione sul mercato di queste sostanze.
    Informazioni dettagliate le trovate qui

    https://www.renate-holzeisen.eu/it/parte-iv-motivi-che-devono-necessariamente-portare-finalmente-allinizio-di-serie-indagini-penali-mai-fatte-su-quanto-denunciato-gia-a-novembre-2021-da-n-83-sanitari-oppositori-al-diktat/?amp=1
    e qui

    renate-holzeisen.eu/it/parte-v-mot…
    https://www.renate-holzeisen.eu/it/parte-v-motivi-che-devono-necessariamente-portare-finalmente-allinizio-di-serie-indagini-penali-mai-fatte-su-quanto-denunciato-gia-a-novembre-2021-da-n-83-sanitari-oppositori-al-diktat-d/?amp=1
    lanuovabq.it/it/scudo-penal… ‼️Non c’è scudo penale che tenga per i medici “vaccinatori”-Covid-19 per i seguenti motivi: 1. Il medico “vaccinatore” è obbligato ad informare correttamente il “vaccinando” su efficacia e profilo di sicurezza/rischio del “vaccino”. Nel caso concreto risultava sin dall’inizio dai RISK MANAGEMENT PLAN (RMP) dei produttori (pubblicati su internet) che mancavano informazioni importanti in punto sicurezza. In più, era la stessa EMA ad avvertire gli operatori sanitari che dovevano tenere conto di quanto è indicato negli RMP, e ciò a maggior ragione anche perché i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 fino in autunno 2022 erano autorizzati solo in via condizionata, un fatto sottaciuto sistematicamente ai “vaccinandi”. I medici “vaccinatori” - in grave violazione del loro obbligo, non elencavano ai “vaccinandi” tutte le informazioni che mancavano in punto efficacia e sicurezza e, dunque, i medici “vaccinatori” hanno gravemente disinformato i “vaccinandi”. I “vaccinandi” avevano un chiaro insuperabile diritto di essere correttamente informati (art. 1 Legge 219/2017). Tale chiarissimo obbligo di informare correttamente i “vaccinandi”, obbligo di cui i medici “vaccinatori” non potevano essere sollevati, viene confermato anche dalla Commissaria alla (Non-)Salute dell’UE in risposta ad una interrogazione parlamentare di una parlamentare italiana (vedi post successivo). 2. Dato che i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 sono senza alcun dubbio sostanze sperimentali, mai potevano essere utilizzate in una campagna “vaccinale”. C’è una grossolana penalmente rilevante violazione del DM 15 Luglio 1997 e della normativa eurounionale sulla sperimentazione clinica con esso recepito in Italia! Dato che sono gli stessi produttori ad aver evidenziato nei contratti che non potevano garantire efficacia e sicurezza, e che gli studi clinici dovevano continuare dopo la vendita e inoculazione (vedi contratto quadro con Pfizer/BioNTech Annex I punto 4) https://drive.google.com/file/d/134X-t0mgZNYlQqfJPFH1sg-Ngdx1ee7I/view?usp=drivesdk i medici “vaccinatori” hanno eseguito una sperimentazione clinica totalmente illegale sui cittadini del tutto ignari di questa inaudita criminale circostanza. La natura sperimentale dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 è confermata dal punto 1.33 del DM 15 Luglio 1997 – Ministero della Sanità – Recepimento delle linee guida dell’UE di buona pratica clinica per la esecuzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali, laddove il Ministero della Salute, in recepimento della normativa eurounionale conferma che  “Prodotto in Sperimentazione è una forma farmaceutica di un principio attivo o placebo che viene sperimentata oppure impiegata come riferimento in uno studio clinico, compreso un prodotto autorizzato alla commercializzazione, qualora esso …venga impiegato allo scopo di ottenere ulteriori informazioni su di un uso approvato”. In più per la somministrazione di un prodotto per il quale mancano informazioni fondamentali ci vuole la raccolta di un particolare CONSENSO INFORMATO e bisogna che il medico, dopo aver informato su questi aspetti il “vaccinando”, venga emessa una prescrizione medica (particolarmente esigente!), prescrizione che peraltro è prevista quale presupposto inderogabile nell’Allegato II Punto B) delle decisioni della Comissione Europea di autorizzazione dell’immissione sul mercato di queste sostanze. Informazioni dettagliate le trovate qui πŸ‘‡πŸ‘‡πŸ‘‡ https://www.renate-holzeisen.eu/it/parte-iv-motivi-che-devono-necessariamente-portare-finalmente-allinizio-di-serie-indagini-penali-mai-fatte-su-quanto-denunciato-gia-a-novembre-2021-da-n-83-sanitari-oppositori-al-diktat/?amp=1 e qui πŸ‘‡πŸ‘‡πŸ‘‡ renate-holzeisen.eu/it/parte-v-mot… https://www.renate-holzeisen.eu/it/parte-v-motivi-che-devono-necessariamente-portare-finalmente-allinizio-di-serie-indagini-penali-mai-fatte-su-quanto-denunciato-gia-a-novembre-2021-da-n-83-sanitari-oppositori-al-diktat-d/?amp=1
    WWW.RENATE-HOLZEISEN.EU
    Parte IV - Motivi che devono necessariamente portare finalmente all’inizio di serie indagini penali (mai fatte) su quanto denunciato già a novembre 2021 da n. 83 sanitari oppositori al diktat del “vaccino”-Covid-19 – udienza del 15 gennaio 2024 avanti il GIP/Tribunale di Bolzano - Renate Holzeisen
    Parte IV - Motivi che devono necessariamente portare finalmente all’inizio di serie indagini penali (mai fatte) su quanto denunciato già a novembre 2021 da n. 83 sanitari oppositori al diktat del “vaccino”-Covid-19 – udienza del 15 gennaio 2024 avanti il GIP/Tribunale di Bolzano
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  • L‘ex ministro Speranza ha brutalmente ingannato i cittadini italiani e ha intenzionalmente (dolo eventuale) messo a rischio la loro salute e vita. È responsabile per omicidio plurimo e gravissime lesioni personali. E gli effetti a lungo termine e l’eventuale modifica del genoma umano sono ancora da vedere! Nel suo Decreto n. 1 del 2 gennaio 2021

    drive.google.com/file/d/14l-TFU…
    ha dichiarato intenzionalmente il falso. Nonostante che sapesse che i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 erano delle nude e crude sostanze sperimentali, per i quali i produttori all‘atto della vendita dichiaravano di non poter garantire né l’efficacia e tantomeno la sicurezza (perché non c’era stato il tempo per fare la sperimentazione clinica) e, dunque, si facevano dare totale manleva dagli Stati acquirenti (tra cui l‘Italia) - vedi qui il contratto quadro di acquisto stipulato con Pfizer/BioNTech

    drive.google.com/file/d/1uMZpd_…
    e nonostante che dai RISK MANAGEMENT PLAN dei produttori risultasse che mancavano informazioni fondamentali in punto sicurezza del „vaccino“ (vedi il capitolo „informazioni mancanti“ del RMP di Pfizer/BioNTech)

    drive.google.com/file/d/1NudZ1N…
    e nonostante che i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 fossero stati autorizzati con la indicazione terapeutica della prevenzione della malattia Covid-19 ma non della prevenzione del contagio virale e della trasmissione/diffusione del virus - come risultava sin da subito dalle decisioni di autorizzazione per l’immissione sul mercato rilasciate dalla Commissione Europea su parere dell‘EMA, come risultava sin dall’inizio dagli Assessment Report dell‘EMA - come confermato dall‘EMA con la sua lettera del 18 ottobre 2023 (vedi sotto), nonostante tutto questo ovviamente noto all‘ex ministro alla (non) salute,
    Roberto Speranza dichiarava nel suo Decreto Ministeriale n. 1 del 2 gennaio 2021 che per i „vaccini“-Covid-19 sarebbero stati fatti tutti gli studi come in genere previsto per i vaccini e che dunque si doveva fare di tutto (con la propaganda del falso) per convincere la popolazione. Speranza, dopo aver ucciso tantissimi anziani nelle RSA con queste sostanze, ha poi iniziato ad imporre queste sostanze sperimentali a base genica in un illegittimo generalizzato off label use (appunto ai fini della prevenzione del contagio e trasmissione virale) direttamente a intere categorie professionali e agli over 50, e indirettamente con il greenpass a tutta la popolazione. Roberto Speranza è un CRIMINALE che merita la galera.


    https://twitter.com/RHolzeisen/status/1755622875489271917?t=ZwvgMpMXJdynISbUvVmzGg&s=19


    PER CHIEDERE GIUSTIZIA FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE: https://scenario.press/petition
    L‘ex ministro Speranza ha brutalmente ingannato i cittadini italiani e ha intenzionalmente (dolo eventuale) messo a rischio la loro salute e vita. È responsabile per omicidio plurimo e gravissime lesioni personali. E gli effetti a lungo termine e l’eventuale modifica del genoma umano sono ancora da vedere! Nel suo Decreto n. 1 del 2 gennaio 2021 πŸ‘‡πŸ‘‡πŸ‘‡ drive.google.com/file/d/14l-TFU… ha dichiarato intenzionalmente il falso. Nonostante che sapesse che i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 erano delle nude e crude sostanze sperimentali, per i quali i produttori all‘atto della vendita dichiaravano di non poter garantire né l’efficacia e tantomeno la sicurezza (perché non c’era stato il tempo per fare la sperimentazione clinica) e, dunque, si facevano dare totale manleva dagli Stati acquirenti (tra cui l‘Italia) - vedi qui il contratto quadro di acquisto stipulato con Pfizer/BioNTech πŸ‘‡πŸ‘‡πŸ‘‡ drive.google.com/file/d/1uMZpd_… e nonostante che dai RISK MANAGEMENT PLAN dei produttori risultasse che mancavano informazioni fondamentali in punto sicurezza del „vaccino“ (vedi il capitolo „informazioni mancanti“ del RMP di Pfizer/BioNTech) πŸ‘‡πŸ‘‡πŸ‘‡ drive.google.com/file/d/1NudZ1N… e nonostante che i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 fossero stati autorizzati con la indicazione terapeutica della prevenzione della malattia Covid-19 ma non della prevenzione del contagio virale e della trasmissione/diffusione del virus - come risultava sin da subito dalle decisioni di autorizzazione per l’immissione sul mercato rilasciate dalla Commissione Europea su parere dell‘EMA, come risultava sin dall’inizio dagli Assessment Report dell‘EMA - come confermato dall‘EMA con la sua lettera del 18 ottobre 2023 (vedi sotto), nonostante tutto questo ovviamente noto all‘ex ministro alla (non) salute, Roberto Speranza dichiarava nel suo Decreto Ministeriale n. 1 del 2 gennaio 2021 che per i „vaccini“-Covid-19 sarebbero stati fatti tutti gli studi come in genere previsto per i vaccini e che dunque si doveva fare di tutto (con la propaganda del falso) per convincere la popolazione. Speranza, dopo aver ucciso tantissimi anziani nelle RSA con queste sostanze, ha poi iniziato ad imporre queste sostanze sperimentali a base genica in un illegittimo generalizzato off label use (appunto ai fini della prevenzione del contagio e trasmissione virale) direttamente a intere categorie professionali e agli over 50, e indirettamente con il greenpass a tutta la popolazione. Roberto Speranza è un CRIMINALE che merita la galera. πŸ‘‡πŸ‘‡πŸ‘‡ https://twitter.com/RHolzeisen/status/1755622875489271917?t=ZwvgMpMXJdynISbUvVmzGg&s=19 PER CHIEDERE GIUSTIZIA FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE: https://scenario.press/petition
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