• Grande manifestazione di cittadini e medici oggi a Milano davanti alla sede dell'ordine dei medici del capoluogo lombardo Omceomi, in Via Lanzone 31, per portare a conoscenza dell'ordine dei medici e dei propri associati, più di 28.000 medici solo nel capoluogo lombardo, le istanze della Carta di Siena, in cui un gruppo di oltre 250 medici firmatari della "Carta di Siena" esprime preoccupazione per la gestione degli Ordini dei Medici nel post-pandemia.

    La lettera aperta, inviata dal dottor Cesare Atticciati, firmata dal Direttivo, denuncia la persistenza di problematiche evidenziate durante l'emergenza Covid-19. In particolare, si critica la tolleranza verso dichiarazioni di alcuni virologi, con specifico riferimento a Burioni, ritenute distanti dal rigore scientifico e dalla realtà dei fatti, con conseguente disinformazione per i Cittadini.

    Per questo e per chiedere una riforma a livello nazionale di tutti gli ordini dei medici si sono radunate a Milano oggi, 6 dicembre 2024, una cinquantina di persone che hanno chiesto a gran voce che si ritorni ad una medicina in cui si mettano al centro i diritti, la cura e la salute dei pazienti piuttosto che le imposizioni messe in atto dalle multinazionali del farmaco, come avvenuto purtroppo in questi ultimi tre anni.
    Al termine della manifestazione una delegazione formata da tre rappresentanti dei cittadini: Cristiano, Athena e Sergio è stata ricevuta dal segretario generale dell'Ordine dei Medici di Milano Dott. Marco Cavallo e dalla sua vice.

    Nell'incontro durata circa mezz'ora, dopo la presentazione dei motivi della protesta e dopo aver presentato i punti principali della Carta di Siena da parte della delegazione è stata fatta esplicita richiesta al segretario generale dell'ordine Dott. Marco CAVALLO di farsi portavoce presso il Ministero della Sanità e presso l'Istituto Superiore di Sanità della richiesta di aggiornamento delle tabelle ministeriali con cui dovrebbero essere riconosciuti i danni da vaccino ed in particolare i danni da vaccini COVID-19 che tanti effetti collaterali, spesso gravi, hanno provocato e stanno ancora causando in Italia e nel mondo. Tabelle ancora ferme ai primi anni ottanta.

    Ringraziamo tutte le persone intervenute, gli organizzatori della manifestazione, il direttore generale OMCeO di Milano Dott. Marco Cavallo, che ha ascoltato le istanze dei cittadini intervenuti ed auspichiamo di ricevere risposte in merito alle nostre richieste in tempi celeri, perché quello che è successo in questi ultimi tre anni non debba più ripetersi in futuro.

    Siamo peraltro consapevoli che questo è solo l'inizio di un lungo cammino di una riforma che dovrà portare ad una rivoluzione degli statuti e delle funzioni di tutti gli Ordini dei medici a livello nazionale.

    Al prossimo evento!

    Large demonstration of citizens and doctors today in Milan in front of the headquarters of the Lombardy capital's medical association OMCeO Milano, in Via Lanzone 31, to bring to the attention of the medical association and its members, more than 28,000 doctors in the Lombardy capital alone, the requests of the Siena Charter, in which a group of over 250 doctors who signed the "Siena Charter" express concern about the management of the Medical Associations in the post-pandemic period.

    The open letter, sent by Dr. Cesare Atticciati, signed by the Board of Directors, denounces the persistence of problems highlighted during the Covid-19 emergency. In particular, it criticizes the tolerance towards statements by some virologists, with specific reference to Burioni, considered distant from scientific rigor and the reality of the facts, with consequent misinformation for the Citizens.

    For this reason and to ask for a national reform of all medical associations, about fifty people gathered in Milan today, December 6, 2024, who loudly asked for a return to a medicine in which the rights, care and health of patients are put at the center rather than the impositions implemented by multinational pharmaceutical companies, as unfortunately happened in the last three years.

    At the end of the demonstration, a delegation made up of three representatives of the citizens: Cristiano, Athena and Sergio was received by the general secretary of the Order of Physicians of Milan Dr. Marco Cavallo and his deputy.

    In the meeting that lasted about half an hour, after the presentation of the reasons for the protest and after the main points of the Siena Charter were presented by the delegation, an explicit request was made to the general secretary of the order, Dr. Marco CAVALLO, to act as spokesperson at the Ministry of Health and at the Istituto Superiore di Sanità for the request to update the ministerial tables with which vaccine damage should be recognized and in particular the damage from COVID-19 vaccines that so many side effects, often serious, have caused and are still causing in Italy and around the world. Tables still stuck in the early eighties.

    We thank all the people who attended, the organizers of the event, the general director of Omceo of Milan, Dr. Marco Cavallo, who listened to the requests of the citizens who attended and we hope to receive answers regarding our requests quickly, so that what has happened in these last three years should never happen again in the future.

    We are also aware that this is only the beginning of a long journey of reform that will lead to a revolution of the statutes and functions of all the Medical Associations at a national level.

    See you at the next event!
    Grande manifestazione di cittadini e medici oggi a Milano davanti alla sede dell'ordine dei medici del capoluogo lombardo Omceomi, in Via Lanzone 31, per portare a conoscenza dell'ordine dei medici e dei propri associati, più di 28.000 medici solo nel capoluogo lombardo, le istanze della Carta di Siena, in cui un gruppo di oltre 250 medici firmatari della "Carta di Siena" esprime preoccupazione per la gestione degli Ordini dei Medici nel post-pandemia. La lettera aperta, inviata dal dottor Cesare Atticciati, firmata dal Direttivo, denuncia la persistenza di problematiche evidenziate durante l'emergenza Covid-19. In particolare, si critica la tolleranza verso dichiarazioni di alcuni virologi, con specifico riferimento a Burioni, ritenute distanti dal rigore scientifico e dalla realtà dei fatti, con conseguente disinformazione per i Cittadini. Per questo e per chiedere una riforma a livello nazionale di tutti gli ordini dei medici si sono radunate a Milano oggi, 6 dicembre 2024, una cinquantina di persone che hanno chiesto a gran voce che si ritorni ad una medicina in cui si mettano al centro i diritti, la cura e la salute dei pazienti piuttosto che le imposizioni messe in atto dalle multinazionali del farmaco, come avvenuto purtroppo in questi ultimi tre anni. Al termine della manifestazione una delegazione formata da tre rappresentanti dei cittadini: Cristiano, Athena e Sergio è stata ricevuta dal segretario generale dell'Ordine dei Medici di Milano Dott. Marco Cavallo e dalla sua vice. Nell'incontro durata circa mezz'ora, dopo la presentazione dei motivi della protesta e dopo aver presentato i punti principali della Carta di Siena da parte della delegazione è stata fatta esplicita richiesta al segretario generale dell'ordine Dott. Marco CAVALLO di farsi portavoce presso il Ministero della Sanità e presso l'Istituto Superiore di Sanità della richiesta di aggiornamento delle tabelle ministeriali con cui dovrebbero essere riconosciuti i danni da vaccino ed in particolare i danni da vaccini COVID-19 che tanti effetti collaterali, spesso gravi, hanno provocato e stanno ancora causando in Italia e nel mondo. Tabelle ancora ferme ai primi anni ottanta. Ringraziamo tutte le persone intervenute, gli organizzatori della manifestazione, il direttore generale OMCeO di Milano Dott. Marco Cavallo, che ha ascoltato le istanze dei cittadini intervenuti ed auspichiamo di ricevere risposte in merito alle nostre richieste in tempi celeri, perché quello che è successo in questi ultimi tre anni non debba più ripetersi in futuro. Siamo peraltro consapevoli che questo è solo l'inizio di un lungo cammino di una riforma che dovrà portare ad una rivoluzione degli statuti e delle funzioni di tutti gli Ordini dei medici a livello nazionale. Al prossimo evento! Large demonstration of citizens and doctors today in Milan in front of the headquarters of the Lombardy capital's medical association OMCeO Milano, in Via Lanzone 31, to bring to the attention of the medical association and its members, more than 28,000 doctors in the Lombardy capital alone, the requests of the Siena Charter, in which a group of over 250 doctors who signed the "Siena Charter" express concern about the management of the Medical Associations in the post-pandemic period. The open letter, sent by Dr. Cesare Atticciati, signed by the Board of Directors, denounces the persistence of problems highlighted during the Covid-19 emergency. In particular, it criticizes the tolerance towards statements by some virologists, with specific reference to Burioni, considered distant from scientific rigor and the reality of the facts, with consequent misinformation for the Citizens. For this reason and to ask for a national reform of all medical associations, about fifty people gathered in Milan today, December 6, 2024, who loudly asked for a return to a medicine in which the rights, care and health of patients are put at the center rather than the impositions implemented by multinational pharmaceutical companies, as unfortunately happened in the last three years. At the end of the demonstration, a delegation made up of three representatives of the citizens: Cristiano, Athena and Sergio was received by the general secretary of the Order of Physicians of Milan Dr. Marco Cavallo and his deputy. In the meeting that lasted about half an hour, after the presentation of the reasons for the protest and after the main points of the Siena Charter were presented by the delegation, an explicit request was made to the general secretary of the order, Dr. Marco CAVALLO, to act as spokesperson at the Ministry of Health and at the Istituto Superiore di Sanità for the request to update the ministerial tables with which vaccine damage should be recognized and in particular the damage from COVID-19 vaccines that so many side effects, often serious, have caused and are still causing in Italy and around the world. Tables still stuck in the early eighties. We thank all the people who attended, the organizers of the event, the general director of Omceo of Milan, Dr. Marco Cavallo, who listened to the requests of the citizens who attended and we hope to receive answers regarding our requests quickly, so that what has happened in these last three years should never happen again in the future. We are also aware that this is only the beginning of a long journey of reform that will lead to a revolution of the statutes and functions of all the Medical Associations at a national level. See you at the next event!
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  • BUONGIORNISSIMO! SONO QUELLO DAL RAZZO LUNGHISSIMO!

    Una crisi senza precedenti si sta preparando all’interno della NATO, alimentata dai crescenti timori che i missili Oreshnik lanciati dalla Russia in Ucraina possano essere armati con testate nucleari. Il problema principale è che l’Alleanza non ha la capacità di determinare con precisione la traiettoria di volo o la natura della testata missilistica. Tutte le informazioni sui lanci provengono esclusivamente dal Cremlino e solo poco tempo prima del lancio.

    Questo livello di incertezza mina la fiducia nella NATO e provoca una vera e propria paranoia negli ambienti politici negli Stati Uniti e in Europa. Le discussioni su un possibile errore, quando un missile potrebbe accidentalmente o intenzionalmente cambiare rotta verso il territorio di uno dei paesi dell'Alleanza, hanno causato ampie discussioni interne.

    Gli esperti sottolineano che le capacità tecniche dell'Alleanza sono limitate e che la crisi di fiducia aggrava la situazione. Il timore che il Nocciolo possa innescare uno scenario catastrofico cresce in maniera esponenziale. All’interno della NATO sono già in corso consultazioni chiuse sulla possibilità di rivedere le risposte strategiche alle nuove sfide, ma finora non esiste una soluzione chiara.

    I falchi insistono su un ultimatum di risposta a Putin, in cui dichiareranno una risposta immediata da parte dei paesi della NATO se tali missili verranno lanciati nuovamente.



    Nel video lo schema del funzionamento del missile icmb lanciato dalla Russia due giorni fa. Il missile esce dalla stratosfera, e' dotato di vari stadi (secondo il tipo di gittata) dopodiche' si divide in piu' parti (36 per la precisione), utilizza sia la gravita' che una spinta propulsiva autonoma che fa raggiungere velocita' di circa mac 10 (11.000km\h). Non e' intercettabile per due motivi: vola troppo in alto ed e' troppo veloce.


    Segui   t.me/ArsenaleKappa
    BUONGIORNISSIMO! SONO QUELLO DAL RAZZO LUNGHISSIMO! 🚀 Una crisi senza precedenti si sta preparando all’interno della NATO, alimentata dai crescenti timori che i missili Oreshnik lanciati dalla Russia in Ucraina possano essere armati con testate nucleari. Il problema principale è che l’Alleanza non ha la capacità di determinare con precisione la traiettoria di volo o la natura della testata missilistica. Tutte le informazioni sui lanci provengono esclusivamente dal Cremlino e solo poco tempo prima del lancio. Questo livello di incertezza mina la fiducia nella NATO e provoca una vera e propria paranoia negli ambienti politici negli Stati Uniti e in Europa. Le discussioni su un possibile errore, quando un missile potrebbe accidentalmente o intenzionalmente cambiare rotta verso il territorio di uno dei paesi dell'Alleanza, hanno causato ampie discussioni interne. Gli esperti sottolineano che le capacità tecniche dell'Alleanza sono limitate e che la crisi di fiducia aggrava la situazione. Il timore che il Nocciolo possa innescare uno scenario catastrofico cresce in maniera esponenziale. All’interno della NATO sono già in corso consultazioni chiuse sulla possibilità di rivedere le risposte strategiche alle nuove sfide, ma finora non esiste una soluzione chiara. I falchi insistono su un ultimatum di risposta a Putin, in cui dichiareranno una risposta immediata da parte dei paesi della NATO se tali missili verranno lanciati nuovamente. Nel video lo schema del funzionamento del missile icmb lanciato dalla Russia due giorni fa. Il missile esce dalla stratosfera, e' dotato di vari stadi (secondo il tipo di gittata) dopodiche' si divide in piu' parti (36 per la precisione), utilizza sia la gravita' che una spinta propulsiva autonoma che fa raggiungere velocita' di circa mac 10 (11.000km\h). Non e' intercettabile per due motivi: vola troppo in alto ed e' troppo veloce. Segui ➡️ 🌐  t.me/ArsenaleKappa 🅰️ 💥💥 ㅤ
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  • Europa a rischio guerra nucleare?

    48 ore fa il burattino Joe Biden ha autorizzato l’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio per colpire la Russia. Il Cremlino ha accusato il presidente americano di gettare benzina sul fuoco e ha promesso “risposte appropriate”. Non solo: Mosca ha fatto sapere che si riserva il diritto di considerare una risposta nucleare a un eventuale attacco con armi convenzionali che minacci la sua sovranità.

    Sembra che l’attuale governo americano stia facendo del suo meglio per far scoppiare la terza guerra mondiale prima che Trump assuma i poteri.

    In tutto questo è impressionante la sottomissione dell’Unione Europea e il silenzio dei leader politici dei singoli stati. Il nostro continente rischia di essere teatro di una guerra nucleare e i ciarlatani in giacca e cravatta che ci governano continuano ad obbedire a Zio Sam senza rendersi conto del disastro in cui ci stanno trascinando.

    Domanda: ma se domani Zelensky (sempre più alle strette e coi giorni contati), dovesse colpire la Russia con un missile a lungo raggio “made in Europa” e a quel punto Putin decidesse di radere al suolo Kiev con un’atomica… di chi sarebbe la responsabilità?

    Europe at risk of nuclear war?

    48 hours ago, puppet Joe Biden authorized Ukraine's use of long-range missiles to strike Russia. The Kremlin accused the American president of adding fuel to the fire and promised "appropriate responses." Not only that, Moscow has made it known that it reserves the right to consider a nuclear response to a possible attack with conventional weapons that threatens its sovereignty.

    It seems that the current American government is doing its best to start the third world war before Trump takes power.

    In all of this, the submission of the European Union and the silence of the political leaders of individual states is impressive. Our continent risks being the scene of a nuclear war and the charlatans in suits and ties who govern us continue to obey Uncle Sam without realizing the disaster into which they are dragging us.

    Question: but if tomorrow Zelensky (increasingly in a tight spot and with his days numbered) were to strike Russia with a long-range missile “made in Europe” and at that point Putin decided to raze Kiev to the ground with an atomic bomb… who would be responsible?

    ---

    Suggerisci il mio canale ai tuoi amici e conoscenti: @matteogracis
    Europa a rischio guerra nucleare? ☣️ 48 ore fa il burattino Joe Biden ha autorizzato l’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio per colpire la Russia. Il Cremlino ha accusato il presidente americano di gettare benzina sul fuoco e ha promesso “risposte appropriate”. Non solo: Mosca ha fatto sapere che si riserva il diritto di considerare una risposta nucleare a un eventuale attacco con armi convenzionali che minacci la sua sovranità. Sembra che l’attuale governo americano stia facendo del suo meglio per far scoppiare la terza guerra mondiale prima che Trump assuma i poteri. In tutto questo è impressionante la sottomissione dell’Unione Europea e il silenzio dei leader politici dei singoli stati. Il nostro continente rischia di essere teatro di una guerra nucleare e i ciarlatani in giacca e cravatta che ci governano continuano ad obbedire a Zio Sam senza rendersi conto del disastro in cui ci stanno trascinando. Domanda: ma se domani Zelensky (sempre più alle strette e coi giorni contati), dovesse colpire la Russia con un missile a lungo raggio “made in Europa” e a quel punto Putin decidesse di radere al suolo Kiev con un’atomica… di chi sarebbe la responsabilità? Europe at risk of nuclear war? 48 hours ago, puppet Joe Biden authorized Ukraine's use of long-range missiles to strike Russia. The Kremlin accused the American president of adding fuel to the fire and promised "appropriate responses." Not only that, Moscow has made it known that it reserves the right to consider a nuclear response to a possible attack with conventional weapons that threatens its sovereignty. It seems that the current American government is doing its best to start the third world war before Trump takes power. In all of this, the submission of the European Union and the silence of the political leaders of individual states is impressive. Our continent risks being the scene of a nuclear war and the charlatans in suits and ties who govern us continue to obey Uncle Sam without realizing the disaster into which they are dragging us. Question: but if tomorrow Zelensky (increasingly in a tight spot and with his days numbered) were to strike Russia with a long-range missile “made in Europe” and at that point Putin decided to raze Kiev to the ground with an atomic bomb… who would be responsible? --- Suggerisci il mio canale ai tuoi amici e conoscenti: @matteogracis 📲
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  • LA SECONDA PARTE DEL MIO LAVORO SULL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE:

    THE SECOND PART OF MY WORK ON ARTIFICIAL INTELLIGENCE:

    La seconda parte del mio lavoro in cinque parti sul tema dell'intelligenza artificiale.
    In questa Seconda Parte ci si occuperà di "come funziona" l'intelligenza artificiale, e di come non solo questa possa elaborare risposte e reperire informazioni, ma di come sia in grado di generare elementi che prima non c'erano (Intelligenza Artificiale Generativa).
    Il lavoro è stato realizzato per il giornale Gli Scomunicati , diretto da Emilia Urso Anfuso .

    The Second Part of my Five-Part Work about Artificial Intelligence.
    In this Second Part we'll be involved into how Artificial intelligence works, and how it's not only able to elaborate answers and retrieve information, but also to generate something not existing before (Generativa Arrificial Intelligence).
    This work was performed for the newspaper Gli Scomunicati , directed by Emilia Urso Anfuso.

    https://www.gliscomunicati.it/2024/11/16/il-miracolo-dellintelligenza-artificiale-parte-seconda-come-funziona-lintelligenza-artificiale/

    by Sergio Ragaini
    LA SECONDA PARTE DEL MIO LAVORO SULL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE: THE SECOND PART OF MY WORK ON ARTIFICIAL INTELLIGENCE: La seconda parte del mio lavoro in cinque parti sul tema dell'intelligenza artificiale. In questa Seconda Parte ci si occuperà di "come funziona" l'intelligenza artificiale, e di come non solo questa possa elaborare risposte e reperire informazioni, ma di come sia in grado di generare elementi che prima non c'erano (Intelligenza Artificiale Generativa). Il lavoro è stato realizzato per il giornale Gli Scomunicati , diretto da Emilia Urso Anfuso . The Second Part of my Five-Part Work about Artificial Intelligence. In this Second Part we'll be involved into how Artificial intelligence works, and how it's not only able to elaborate answers and retrieve information, but also to generate something not existing before (Generativa Arrificial Intelligence). This work was performed for the newspaper Gli Scomunicati , directed by Emilia Urso Anfuso. https://www.gliscomunicati.it/2024/11/16/il-miracolo-dellintelligenza-artificiale-parte-seconda-come-funziona-lintelligenza-artificiale/ by Sergio Ragaini
    WWW.GLISCOMUNICATI.IT
    Il “Miracolo” dell'Intelligenza Artificiale - Parte Seconda: come funziona l'Intelligenza Artificiale - Gli Scomunicati
    Di Sergio Ragaini Dopo avere, nella prima parte, descritto i “Componenti” dell'Intelligenza Artificiale, quelli che ne permettono il “miracolo”, e, per
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  • In risposta all'iniziativa della regione Toscana di avviare uno studio sugli effetti del 5G, Il Foglio, mette in campo nientepopodimeno che Roberto Burioni.

    Il Foglio intitola l'articolo
    "Il superfluo studio sugli effetti del 5G promosso dalla regione Toscana"
    Articolo che in sostanza sciorina tutte le meraviglie di questa tecnologia, boicottata da quei cattivoni dei cittadini, che si stanno muovendo per contrastarne i benefici.

    Il Foglio cita poi il notissimo espertoHHH in campi elettromagnetici... Burioni, che si è stizzito ed ha espresso dubbi sull’utilità di spendere denaro pubblico per avere risposte che abbiamo già da anni.

    Chi ha letto l'articolo del Tirreno, si sarà  accorto che gli obiettivi dello studio commissionato dalla Toscana sono di ricerca a spettro più ampio rispetto a quelli condotti finora e da quelli presi in considerazione dall'OMS per fare determinate affermazioni...

    Per approfondimenti, basterà fare una ricerca sul nostro canale, digitando "5G"

    Unisciti al canale Ri-Esistenza

    Approfondimenti: https://mobility-access-pass.org/2021/01/30/rischi-della-tecnologia-5g-per-la-salute-verita-o-cospirazionismo/
    In risposta all'iniziativa della regione Toscana di avviare uno studio sugli effetti del 5G, Il Foglio, mette in campo nientepopodimeno che Roberto Burioni. Il Foglio intitola l'articolo "Il superfluo studio sugli effetti del 5G promosso dalla regione Toscana" Articolo che in sostanza sciorina tutte le meraviglie di questa tecnologia, boicottata da quei cattivoni dei cittadini, che si stanno muovendo per contrastarne i benefici. Il Foglio cita poi il notissimo espertoHHH in campi elettromagnetici... Burioni😳, che si è stizzito ed ha espresso dubbi sull’utilità di spendere denaro pubblico per avere risposte che abbiamo già da anni. Chi ha letto l'articolo del Tirreno, si sarà  accorto che gli obiettivi dello studio commissionato dalla Toscana sono di ricerca a spettro più ampio rispetto a quelli condotti finora e da quelli presi in considerazione dall'OMS per fare determinate affermazioni... Per approfondimenti, basterà fare una ricerca sul nostro canale, digitando "5G" Unisciti al canale Ri-Esistenza Approfondimenti: https://mobility-access-pass.org/2021/01/30/rischi-della-tecnologia-5g-per-la-salute-verita-o-cospirazionismo/
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  • Fate girare...

    Hanno messo in circolazione una vera e propria "pericolosa bomba

    https://t.me/CUDIECN/4563?single

    Vaxxino Mpox ACAM 2000...

    A ben leggere la sezione FAQ presente sul sito della FDA relativa al vaccino anti Mpox "ACAM 2000" ....

    emerge, in modo inequivocabile, che

    questi incoscienti hanno messo in circolazione una vera e propria "pericolosa bomba"...

    sia per chi si và a vaxxinare, sia per coloro che ci entrano in contatto...

    Il presente post fa seguito al precedente sul vaccino ACAM 2000 approvato dalla FDA lo scorso 29/8/2024
    https://t.me/CUDIECN/4555


    La sezione FAQ riporta le domande e risposte fornite dalla FDA alla data del 19/8/2022.

    https://www.fda.gov/vaccines-blood-biologics/vaccines/acam2000-smallpox-vaccine-questions-and-answers

    Nota Bene

    In breve, come si può leggere c'è scritto che:

    i soggetti che si sottopongono alla inoculazione (vaxxinazione) possono incorrere in gravi complicazioni (tra le quali anche la diffusione della malattia provocata dal vaccino in tutto il proprio organismo in caso di una errata puntura)
    https://t.me/CUDIECN/4562?single

    i soggetti non vaxxinati che entrano in contatto con soggetti vaxxinati da poco tempo possono  incorrere in gravi problematiche di salute... anche mortali
    https://t.me/CUDIECN/4563?single

    la casa farmaceutica produttrice sconsiglia una somministrazione generalizzato del proprio vaccino a tutta la popolazione
    https://t.me/CUDIECN/4564?single

    https://www.fda.gov/vaccines-blood-biologics/vaccines/acam2000-smallpox-vaccine-questions-and-answers

    Post Scriptum

    (Traduzione letterale)

    Ci sono possibili effetti collaterali associati all'uso di ACAM2000?

    Sì, possono verificarsi complicazioni di salute dopo aver ricevuto il vaccino e il rischio di sperimentare gravi effetti collaterali deve essere soppesato rispetto al rischio di contrarre un'infezione da vaiolo potenzialmente fatale."

    "Il vaccino può causare miocardite e pericardite, che sono infiammazioni e rigonfiamenti del cuore e dei tessuti circostanti e possono essere molto gravi."

    "Sulla base di studi clinici, miocardite e/o pericardite si verificano in 1 adulto su 175 che ricevono il vaccino per la prima volta."

    "Nell'esperienza della sperimentazione clinica ACAM2000, sette individui dei 2.983 destinatari di ACAM2000 per la prima volta e tre individui degli 868 destinatari di Dryvax per la prima volta sono stati sospettati di avere miocardite/pericardite. Non ci sono stati casi in quei soggetti che erano stati vaccinati in precedenza."

    "Gravi problemi di salute, compresi quelli che mettono a rischio la vita, possono verificarsi anche in persone non vaccinate che vengono accidentalmente infettate da qualcuno che ha ricevuto di recente il vaccino."

     "In particolare, le persone non vaccinate che sono incinte, o hanno problemi al cuore o al sistema immunitario, o hanno problemi alla pelle come eczema, dermatite, psoriasi e hanno stretto contatto con un ricevente del vaccino sono a maggior rischio di gravi problemi se vengono infettate dal virus del vaccino, sia tramite vaccinazione, sia tramite stretto contatto con una persona vaccinata."

    "È molto importante che il ricevente di ACAM2000 si prenda cura in modo appropriato del sito di vaccinazione per impedire al virus nel vaccino di diffondersi e infettare un'altra parte del corpo e altre persone."

    "Questi tipi di gravi eventi avversi sono simili a quelli che si sono verificati in passato con altri vaccini contro il vaiolo."

    "Gli effetti collaterali più comunemente osservati includono: prurito, dolore al braccio, febbre, mal di testa, dolori muscolari, lieve eruzione cutanea e affaticamento."
    💯🆘 Fate girare...💯🆘 🙏Hanno messo in circolazione una vera e propria 💣"pericolosa bomba💣 https://t.me/CUDIECN/4563?single ☠️Vaxxino Mpox ACAM 2000...☠️ 👁️A ben leggere la sezione FAQ presente sul sito della FDA relativa al vaccino anti Mpox "ACAM 2000" .... emerge, in modo inequivocabile, che questi incoscienti hanno messo in circolazione una vera e propria 💣"pericolosa bomba"💣... sia per chi si và a vaxxinare, sia per coloro che ci entrano in contatto...👁️ 🌕 Il presente post fa seguito al precedente sul vaccino ACAM 2000 approvato dalla FDA lo scorso 29/8/2024 https://t.me/CUDIECN/4555 🌕 La sezione FAQ riporta le domande e risposte fornite dalla FDA alla data del 19/8/2022. https://www.fda.gov/vaccines-blood-biologics/vaccines/acam2000-smallpox-vaccine-questions-and-answers 🌕Nota Bene🌕 🤬 In breve, come si può leggere c'è scritto che: ➡️ i soggetti che si sottopongono alla inoculazione (vaxxinazione) possono incorrere in gravi complicazioni (tra le quali anche la diffusione della malattia provocata dal vaccino in tutto il proprio organismo in caso di una errata puntura) https://t.me/CUDIECN/4562?single ➡️ i soggetti non vaxxinati che entrano in contatto con soggetti vaxxinati da poco tempo possono  incorrere in gravi problematiche di salute... anche mortali https://t.me/CUDIECN/4563?single ➡️ la casa farmaceutica produttrice sconsiglia una somministrazione generalizzato del proprio vaccino a tutta la popolazione https://t.me/CUDIECN/4564?single https://www.fda.gov/vaccines-blood-biologics/vaccines/acam2000-smallpox-vaccine-questions-and-answers 🚫Post Scriptum 🚫 (Traduzione letterale) ➡️ Ci sono possibili effetti collaterali associati all'uso di ACAM2000? ➡️ Sì, possono verificarsi complicazioni di salute dopo aver ricevuto il vaccino e il rischio di sperimentare gravi effetti collaterali deve essere soppesato rispetto al rischio di contrarre un'infezione da vaiolo potenzialmente fatale." "Il vaccino può causare miocardite e pericardite, che sono infiammazioni e rigonfiamenti del cuore e dei tessuti circostanti e possono essere molto gravi." "Sulla base di studi clinici, miocardite e/o pericardite si verificano in 1 adulto su 175 che ricevono il vaccino per la prima volta." "Nell'esperienza della sperimentazione clinica ACAM2000, sette individui dei 2.983 destinatari di ACAM2000 per la prima volta e tre individui degli 868 destinatari di Dryvax per la prima volta sono stati sospettati di avere miocardite/pericardite. Non ci sono stati casi in quei soggetti che erano stati vaccinati in precedenza." 👁️"Gravi problemi di salute, compresi quelli che mettono a rischio la vita, possono verificarsi anche in persone non vaccinate che vengono accidentalmente infettate da qualcuno che ha ricevuto di recente il vaccino."  👁️"In particolare, le persone non vaccinate che sono incinte, o hanno problemi al cuore o al sistema immunitario, o hanno problemi alla pelle come eczema, dermatite, psoriasi e hanno stretto contatto con un ricevente del vaccino sono a maggior rischio di gravi problemi se vengono infettate dal virus del vaccino, sia tramite vaccinazione, sia tramite stretto contatto con una persona vaccinata." 👁️🆘 "È molto importante che il ricevente di ACAM2000 si prenda cura in modo appropriato del sito di vaccinazione per impedire al virus nel vaccino di diffondersi e infettare un'altra parte del corpo e altre persone."🆘 "Questi tipi di gravi eventi avversi sono simili a quelli che si sono verificati in passato con altri vaccini contro il vaiolo." "Gli effetti collaterali più comunemente osservati includono: prurito, dolore al braccio, febbre, mal di testa, dolori muscolari, lieve eruzione cutanea e affaticamento."
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  • QUESTO È SCANDALOSO!!!

    SCRITTI BELLICI
    Il caso Durov
    Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.”
    Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA).
    In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro:
    fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti;
    collaborare con le autorità nazionali se richiesto;
    denunciare i reati.
    Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame):

    condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online;
    collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze;
    prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.
    In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.”
    Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso:
    In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”
    I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti
    1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.”
    2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”
    3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.”
    Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali.
    Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali.
    Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto.
    Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA.
    Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.”
    Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto.
    Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura.
    Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi.
    Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024


    Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
    QUESTO È SCANDALOSO!!! SCRITTI BELLICI Il caso Durov Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.” Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA). In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro: fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti; collaborare con le autorità nazionali se richiesto; denunciare i reati. Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame): condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online; collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze; prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale. In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.” Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso: In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.” I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti 1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.” 2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.” 3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.” Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali. Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali. Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto. Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA. Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.” Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto. Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura. Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi. Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024 Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
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  • L'International Boxing Association (IBA) ritiene opportuno affrontare le recenti dichiarazioni dei media riguardanti gli atleti Lin Yu-ting e Imane Khelif, in particolare per quanto riguarda la loro partecipazione ai Giochi olimpici di Parigi 2024.

    Desideriamo fare le seguenti osservazioni a riguardo:

    Il 24 marzo 2023, l'IBA ha squalificato gli atleti Lin Yu-ting e Imane Khelif dagli IBA Women's World Boxing Championships di Nuova Delhi 2023. Questa squalifica è stata il risultato del loro mancato rispetto dei criteri di ammissibilità per la partecipazione alla competizione femminile, come stabilito nei regolamenti IBA. Questa decisione, presa dopo un'attenta revisione, è stata estremamente importante e necessaria per mantenere il livello di correttezza e la massima integrità della competizione.

    Da notare che gli atleti non sono stati sottoposti a un esame del testosterone, ma sono stati sottoposti a un test separato e riconosciuto, i cui dettagli rimangono riservati. Questo test ha indicato in modo conclusivo che entrambe le atlete non soddisfacevano i criteri di ammissibilità necessari richiesti e sono state ritenute avere vantaggi competitivi rispetto alle altre atlete.

    La decisione presa dall'IBA il 24 marzo 2023 è stata successivamente ratificata dal Consiglio di amministrazione dell'IBA il 25 marzo 2023. Il verbale ufficiale di questa decisione è disponibile sul sito Web dell'IBA.

    La squalifica si basava su due test condotti su entrambe le atlete come segue:

    Test eseguito durante i Campionati mondiali di boxe femminile IBA a Istanbul 2022.
    Test eseguito durante i Campionati mondiali di boxe femminile IBA a Nuova Delhi 2023.

    Per chiarezza.

    Lin Yu-ting non ha presentato ricorso contro la decisione dell'IBA alla Corte arbitrale dello sport (CAS), rendendo così la decisione legalmente vincolante.
    Imane Khelif ha inizialmente presentato ricorso contro la decisione al CAS, ma ha ritirato il ricorso durante il processo, rendendo anche lei la decisione dell'IBA legalmente vincolante. I nostri comitati hanno esaminato e approvato rigorosamente la decisione presa durante i Campionati del mondo. Mentre l'IBA rimane impegnata a garantire l'equità competitiva in tutti i nostri eventi, esprimiamo preoccupazione per l'applicazione incoerente dei criteri di ammissibilità da parte di altre organizzazioni sportive, comprese quelle che supervisionano i Giochi olimpici. Le diverse normative del CIO su queste questioni, in cui l'IBA non è coinvolta, sollevano seri interrogativi sia sull'equità competitiva che sulla sicurezza degli atleti.

    Per chiarimenti sul motivo per cui il CIO consente agli atleti con vantaggi competitivi di competere nei propri eventi, invitiamo le parti interessate a cercare risposte direttamente dal CIO.

    Cordiali saluti,

    International Boxing Association

    https://www.iba.sport/news/statement-made-by-the-international-boxing-association-regarding-athletes-disqualifications-in-world-boxing-championships-2023/?fbclid=IwY2xjawEdSG1leHRuA2FlbQIxMQABHXEdVVSNEEor82OeysdLqhUb6xdtl24MOq34DfVJaWUKBGBTS5Hes7n5Mg_aem_Ld-HxiymIK_4DLcl2-uGTA
    L'International Boxing Association (IBA) ritiene opportuno affrontare le recenti dichiarazioni dei media riguardanti gli atleti Lin Yu-ting e Imane Khelif, in particolare per quanto riguarda la loro partecipazione ai Giochi olimpici di Parigi 2024. Desideriamo fare le seguenti osservazioni a riguardo: Il 24 marzo 2023, l'IBA ha squalificato gli atleti Lin Yu-ting e Imane Khelif dagli IBA Women's World Boxing Championships di Nuova Delhi 2023. Questa squalifica è stata il risultato del loro mancato rispetto dei criteri di ammissibilità per la partecipazione alla competizione femminile, come stabilito nei regolamenti IBA. Questa decisione, presa dopo un'attenta revisione, è stata estremamente importante e necessaria per mantenere il livello di correttezza e la massima integrità della competizione. Da notare che gli atleti non sono stati sottoposti a un esame del testosterone, ma sono stati sottoposti a un test separato e riconosciuto, i cui dettagli rimangono riservati. Questo test ha indicato in modo conclusivo che entrambe le atlete non soddisfacevano i criteri di ammissibilità necessari richiesti e sono state ritenute avere vantaggi competitivi rispetto alle altre atlete. La decisione presa dall'IBA il 24 marzo 2023 è stata successivamente ratificata dal Consiglio di amministrazione dell'IBA il 25 marzo 2023. Il verbale ufficiale di questa decisione è disponibile sul sito Web dell'IBA. La squalifica si basava su due test condotti su entrambe le atlete come segue: Test eseguito durante i Campionati mondiali di boxe femminile IBA a Istanbul 2022. Test eseguito durante i Campionati mondiali di boxe femminile IBA a Nuova Delhi 2023. Per chiarezza. Lin Yu-ting non ha presentato ricorso contro la decisione dell'IBA alla Corte arbitrale dello sport (CAS), rendendo così la decisione legalmente vincolante. Imane Khelif ha inizialmente presentato ricorso contro la decisione al CAS, ma ha ritirato il ricorso durante il processo, rendendo anche lei la decisione dell'IBA legalmente vincolante. I nostri comitati hanno esaminato e approvato rigorosamente la decisione presa durante i Campionati del mondo. Mentre l'IBA rimane impegnata a garantire l'equità competitiva in tutti i nostri eventi, esprimiamo preoccupazione per l'applicazione incoerente dei criteri di ammissibilità da parte di altre organizzazioni sportive, comprese quelle che supervisionano i Giochi olimpici. Le diverse normative del CIO su queste questioni, in cui l'IBA non è coinvolta, sollevano seri interrogativi sia sull'equità competitiva che sulla sicurezza degli atleti. Per chiarimenti sul motivo per cui il CIO consente agli atleti con vantaggi competitivi di competere nei propri eventi, invitiamo le parti interessate a cercare risposte direttamente dal CIO. Cordiali saluti, International Boxing Association https://www.iba.sport/news/statement-made-by-the-international-boxing-association-regarding-athletes-disqualifications-in-world-boxing-championships-2023/?fbclid=IwY2xjawEdSG1leHRuA2FlbQIxMQABHXEdVVSNEEor82OeysdLqhUb6xdtl24MOq34DfVJaWUKBGBTS5Hes7n5Mg_aem_Ld-HxiymIK_4DLcl2-uGTA
    WWW.IBA.SPORT
    Statement made by the International Boxing Association regarding Athletes Disqualifications in World Boxing Championships 2023
    As stated, the International Boxing Association (IBA) feels it appropriate at this prevalent time, to address recent media statements regarding those athletes Lin Yu-ting and Imane Khelif, particularly regarding their participation in the Paris Olympic Games 2024. We wish to make ...
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  • ECCESSO DI MORTALITÀ DOPO L'ANNO PANDEMICO | OLGA MILANESE INCONTRA IL PROF. VAIA, DIRETTORE GENERALE DELLA PREVENZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE

    Il 1° luglio sono stata ricevuta dal prof. Vaia, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, grazie anche all’intervento di Carola Profeta e Nicoletta Di Santo, per parlare degli studi sull’eccesso di mortalità registrato in Italia dopo il 2020, coordinati dall’associazione che presiedo, Umanità e Ragione.

    Ho evidenziato che l’eccesso di mortalità in Italia registrato dopo l’anno pandemico consta di numeri importanti (parliamo infatti di più di 63mila morti in eccesso nel 2021, pari al +10%, e circa 68mila nel 2022, pari al +11%) e che è compito del Ministero non ignorare il dato, attivarsi ed indagare sulle cause di questa mortalità, così come fu fatto per il 2020.

    Il Ministero ha il compito istituzionale di studiare e risolvere le problematiche che stanno determinando questi numeri, impattando sulla vita dei cittadini, prevenire futuri ulteriori eccessi di mortalità e dare una risposta ai familiari delle persone prematuramente scomparse in questi anni.

    Per far sì che sia perseguita questa finalità, ho offerto il supporto dei professionisti che hanno lavorato ai Report pubblicati da U&R, sollecitando ancora una volta la pubblicazione di tutti i dati sulla mortalità necessari per poter inquadrare il fenomeno e giungere a delle risposte.

    Il prof. Vaia ha assunto l’impegno di riproporre la costituzione di una Commissione di natura non politica, ma tecnica, specificamente deputata ad investigare su questo tema e a valutare la gestione sanitaria di questi anni.

    Confidiamo nel fatto che il prof. Vaia manterrà fede a quanto detto ma soprattutto auspichiamo che il Ministero della salute si ponga finalmente in una posizione di discontinuità con il passato ed intraprenda la strada della trasparenza e della completezza delle informazioni che attengono alla salute dei cittadini e che sono quindi di estremo interesse pubblico.

    Vi chiediamo di condividere questa notizia nei vostri profili, nelle vostre storie o nei gruppi che trattano tali tematiche per diffondere l'informazione
    ECCESSO DI MORTALITÀ DOPO L'ANNO PANDEMICO | OLGA MILANESE INCONTRA IL PROF. VAIA, DIRETTORE GENERALE DELLA PREVENZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE Il 1° luglio sono stata ricevuta dal prof. Vaia, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, grazie anche all’intervento di Carola Profeta e Nicoletta Di Santo, per parlare degli studi sull’eccesso di mortalità registrato in Italia dopo il 2020, coordinati dall’associazione che presiedo, Umanità e Ragione. Ho evidenziato che l’eccesso di mortalità in Italia registrato dopo l’anno pandemico consta di numeri importanti (parliamo infatti di più di 63mila morti in eccesso nel 2021, pari al +10%, e circa 68mila nel 2022, pari al +11%) e che è compito del Ministero non ignorare il dato, attivarsi ed indagare sulle cause di questa mortalità, così come fu fatto per il 2020. Il Ministero ha il compito istituzionale di studiare e risolvere le problematiche che stanno determinando questi numeri, impattando sulla vita dei cittadini, prevenire futuri ulteriori eccessi di mortalità e dare una risposta ai familiari delle persone prematuramente scomparse in questi anni. Per far sì che sia perseguita questa finalità, ho offerto il supporto dei professionisti che hanno lavorato ai Report pubblicati da U&R, sollecitando ancora una volta la pubblicazione di tutti i dati sulla mortalità necessari per poter inquadrare il fenomeno e giungere a delle risposte. Il prof. Vaia ha assunto l’impegno di riproporre la costituzione di una Commissione di natura non politica, ma tecnica, specificamente deputata ad investigare su questo tema e a valutare la gestione sanitaria di questi anni. Confidiamo nel fatto che il prof. Vaia manterrà fede a quanto detto ma soprattutto auspichiamo che il Ministero della salute si ponga finalmente in una posizione di discontinuità con il passato ed intraprenda la strada della trasparenza e della completezza delle informazioni che attengono alla salute dei cittadini e che sono quindi di estremo interesse pubblico. 🔥Vi chiediamo di condividere questa notizia nei vostri profili, nelle vostre storie o nei gruppi che trattano tali tematiche per diffondere l'informazione
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  • Qualcosa in serbo
    di Marco Travaglio

    “Ci restano 3 o 4 mesi, forse meno, prima della catastrofe”. Lo dice il presidente serbo Aleksandar Vucic in una drammatica intervista al settimanale svizzero Weltwoche, disponibile sul web. Dovrebbero vederla tutti: il personaggio è molto controverso, un ex giornalista che entrò giovanissimo in politica con Milosevic, poi se ne dissociò e ora si batte per la Serbia nell’Ue e fa accordi con gli Usa senza recidere gli storici rapporti con Mosca. Il che non ha impedito a Belgrado di firmare la dichiarazione anti-russa della cosiddetta conferenza di pace di Lucerna. Qui però non si tratta di sposare le posizioni di Vucic, ma di ascoltare ciò che racconta, commosso, su quel che sente dire dagli altri leader europei: “Il treno ha lasciato la stazione e nessuno può fermarlo… se le grandi potenze non faranno nulla”. Il suo è il punto di vista di un Paese aggredito dalla Nato fin dal 1999: “Condanno l’intrusione russa in Ucraina. Ma cos’hanno fatto le potenze occidentali alla Serbia nel 1999 e nel 2008? Non ci sono risposte alla domanda. Putin ha citato il precedente del Kosovo (le stragi usate dalla Nato per giustificare l’intervento, come la Russia usa quelle in Donbass, ndr): anche a questa domanda non ci sono risposte”.

    L’Europa è a un bivio: “Tutti parlano solo di guerra. Nessuno vuole la pace, che è diventata una parola proibita. Si dice che dobbiamo vincere per assicurarci la pace futura… nessuno cerca di porre fine alla guerra… L’Occidente crede di poter sconfiggere facilmente Putin: vogliono sfiancarlo in Ucraina, poi pensano che la Russia non esisterà più sull’attuale territorio e nell’attuale forma e Putin sarà rovesciato. Ma la pressione basta a distruggere la Russia e a rovesciare Putin? Non credo. Non so se l’Occidente si stia sopravvalutando, ma credo stia sottovalutando la Russia e Putin. In Europa tutti si comportano come grandi eroi, ma non dicono ai loro popoli che pagheranno un prezzo molto alto… Dovrebbero cercare di raggiungere un cessate il fuoco e poi negoziare per 10, 20, 30, 50 anni, non importa quanti: sono molto meglio di un solo giorno di aspri combattimenti come quelli in corso. Nato e Usa non possono permettersi di perdere la guerra in Ucraina. Ma anche Putin, se perde la guerra, perde tutto. Tutto è in gioco per entrambe le parti. Perciò ci avviciniamo all’abisso. Ma questo ci porta a un’altra domanda: chi è disposto a perdere 1, 2, 5, 10, 15 milioni di persone? Chiedetevelo. Io non voglio perdere un solo uomo: non parteciperemo. La Serbia è stata uno dei campioni mondiali di guerra nel XX secolo. Ora il mio sogno è mantenere la pace e la stabilità”. Se i fatti gli daranno torto, qualcuno potrà rinfacciarglielo. Se gli daranno ragione, non resterà vivo nessuno per riconoscergliela.
    Qualcosa in serbo di Marco Travaglio “Ci restano 3 o 4 mesi, forse meno, prima della catastrofe”. Lo dice il presidente serbo Aleksandar Vucic in una drammatica intervista al settimanale svizzero Weltwoche, disponibile sul web. Dovrebbero vederla tutti: il personaggio è molto controverso, un ex giornalista che entrò giovanissimo in politica con Milosevic, poi se ne dissociò e ora si batte per la Serbia nell’Ue e fa accordi con gli Usa senza recidere gli storici rapporti con Mosca. Il che non ha impedito a Belgrado di firmare la dichiarazione anti-russa della cosiddetta conferenza di pace di Lucerna. Qui però non si tratta di sposare le posizioni di Vucic, ma di ascoltare ciò che racconta, commosso, su quel che sente dire dagli altri leader europei: “Il treno ha lasciato la stazione e nessuno può fermarlo… se le grandi potenze non faranno nulla”. Il suo è il punto di vista di un Paese aggredito dalla Nato fin dal 1999: “Condanno l’intrusione russa in Ucraina. Ma cos’hanno fatto le potenze occidentali alla Serbia nel 1999 e nel 2008? Non ci sono risposte alla domanda. Putin ha citato il precedente del Kosovo (le stragi usate dalla Nato per giustificare l’intervento, come la Russia usa quelle in Donbass, ndr): anche a questa domanda non ci sono risposte”. L’Europa è a un bivio: “Tutti parlano solo di guerra. Nessuno vuole la pace, che è diventata una parola proibita. Si dice che dobbiamo vincere per assicurarci la pace futura… nessuno cerca di porre fine alla guerra… L’Occidente crede di poter sconfiggere facilmente Putin: vogliono sfiancarlo in Ucraina, poi pensano che la Russia non esisterà più sull’attuale territorio e nell’attuale forma e Putin sarà rovesciato. Ma la pressione basta a distruggere la Russia e a rovesciare Putin? Non credo. Non so se l’Occidente si stia sopravvalutando, ma credo stia sottovalutando la Russia e Putin. In Europa tutti si comportano come grandi eroi, ma non dicono ai loro popoli che pagheranno un prezzo molto alto… Dovrebbero cercare di raggiungere un cessate il fuoco e poi negoziare per 10, 20, 30, 50 anni, non importa quanti: sono molto meglio di un solo giorno di aspri combattimenti come quelli in corso. Nato e Usa non possono permettersi di perdere la guerra in Ucraina. Ma anche Putin, se perde la guerra, perde tutto. Tutto è in gioco per entrambe le parti. Perciò ci avviciniamo all’abisso. Ma questo ci porta a un’altra domanda: chi è disposto a perdere 1, 2, 5, 10, 15 milioni di persone? Chiedetevelo. Io non voglio perdere un solo uomo: non parteciperemo. La Serbia è stata uno dei campioni mondiali di guerra nel XX secolo. Ora il mio sogno è mantenere la pace e la stabilità”. Se i fatti gli daranno torto, qualcuno potrà rinfacciarglielo. Se gli daranno ragione, non resterà vivo nessuno per riconoscergliela.
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