• Esame di Realtà, [14 Giu 2024 alle 18:55]
    ‌“IL TRENO È PARTITO E NESSUNO PUÒ FERMARLO”. L’EUROPA SARÀ IN GUERRA CON LA RUSSIA. IL PRESIDENTE DELLA SERBIA A. VUCIC
    Di Paul Craig Roberts per Global Reasearch
    “Entro 3-4 mesi ci sarà una guerra mondiale – Stiamo facendo scorte di olio, farina, zucchero” Nell’Europa occidentale, nel Regno Unito e a Washington tutti parlano di una guerra più ampia con missili a lungo raggio utilizzati per attacchi in profondità in Russia. Questo genere di attacchi non sono in grado di rivitalizzare l’esercito ucraino sconfitto. Il loro scopo sembra essere quello di provocare la Russia per indurla a una ritorsione che Washington possa utilizzare come giustificazione per ampliare la guerra.

    Il presidente Vucic ha ragione. L’Occidente non sta facendo alcuno sforzo – anzi, li sta accuratamente evitando – per disinnescare una pericolosa situazione. Invece, l’Occidente sta gettando benzina sul fuoco con attacchi missilistici a lungo raggio e con l’invio di truppe francesi in Ucraina.

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    Esame di Realtà, [14 Giu 2024 alle 18:55] ‌“IL TRENO È PARTITO E NESSUNO PUÒ FERMARLO”. L’EUROPA SARÀ IN GUERRA CON LA RUSSIA. IL PRESIDENTE DELLA SERBIA A. VUCIC Di Paul Craig Roberts per Global Reasearch “Entro 3-4 mesi ci sarà una guerra mondiale – Stiamo facendo scorte di olio, farina, zucchero” Nell’Europa occidentale, nel Regno Unito e a Washington tutti parlano di una guerra più ampia con missili a lungo raggio utilizzati per attacchi in profondità in Russia. Questo genere di attacchi non sono in grado di rivitalizzare l’esercito ucraino sconfitto. Il loro scopo sembra essere quello di provocare la Russia per indurla a una ritorsione che Washington possa utilizzare come giustificazione per ampliare la guerra. Il presidente Vucic ha ragione. L’Occidente non sta facendo alcuno sforzo – anzi, li sta accuratamente evitando – per disinnescare una pericolosa situazione. Invece, l’Occidente sta gettando benzina sul fuoco con attacchi missilistici a lungo raggio e con l’invio di truppe francesi in Ucraina. Leggi l'articolo completo 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee https://t.me/EsameDiRealta/1413
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  • Dmitry Medvedev mette in guardia i paesi NATO:

    "I paesi occidentali che potenzialmente hanno approvato l’uso delle loro armi a lungo raggio sul territorio russo devono comprendere chiaramente quanto segue:

    1. Tutto il loro equipaggiamento militare e gli specialisti che combattono contro di noi saranno distrutti sia nel territorio ucraino che sul territorio di altri paesi, se da lì vengono effettuati attacchi sul territorio russo.

    2. La Russia è consapevole dal fatto che tutte le armi a lungo raggio utilizzate dall'Ucraina sono già controllate direttamente dal personale militare dei paesi della NATO. Questa non è affatto assistenza militare, ma partecipazione a una guerra contro di noi. E tali loro azioni potrebbero diventare un casus belli.

    3. La NATO dovrà decidere come qualificare le conseguenze di possibili attacchi di ritorsione su attrezzature/strutture/personale militare dei singoli paesi del blocco nel contesto dell'Art. 4 e 5 del Trattato di Washington.

    Con ogni probabilità, la leadership della NATO vuole far finta che stiamo parlando di decisioni sovrane dei singoli paesi dell'Alleanza del Nord Atlantico di sostenere il regime di Kiev, e non c'è motivo di applicare qui la regola del Trattato del 1949 sull'autodifesa collettiva.

    Queste sono idee sbagliate, pericolose e dannose. Tale assistenza individuale da parte dei paesi della NATO contro la Russia, sia che si tratti del controllo dei loro missili da crociera a lungo raggio o dell’invio di un contingente di truppe in Ucraina, rappresenta una grave escalation del conflitto.

    L’ex Ucraina e i suoi alleati della NATO riceveranno una risposta di tale forza distruttiva che l’Alleanza stessa semplicemente non sarà in grado di resistere all’essere coinvolta nel conflitto.

    E non importa quanto la NATO chiacchieri sul fatto che la Russia non utilizzerà mai armi nucleari non strategiche contro l'Ucraina, e ancor di più nei singoli paesi della NATO. La vita è molto più dura dei loro ragionamenti frivoli.

    Alcuni anni fa insistevano sul fatto che la Russia non sarebbe entrata in un conflitto militare aperto con il regime di Bandera, per non litigare con l’Occidente. Hanno sbagliato i calcoli. C'è una guerra in corso.

    Anche l’uso delle armi nucleari tattiche può essere calcolato male. Anche se questo sarebbe un errore fatale. Dopotutto, come ha giustamente osservato il presidente russo, i paesi europei hanno una densità di popolazione molto elevata. E per quei paesi nemici i cui territori sono al di là dell’area di copertura tattica delle armi nucleari, esiste un potenziale strategico.

    E questa, ahimè, non è un’intimidazione o un bluff nucleare. L’attuale conflitto militare con l’Occidente si sta sviluppando secondo il peggiore scenario possibile. C’è una costante escalation nella potenza delle armi NATO applicabili.

    Pertanto, oggi nessuno può escludere il passaggio del conflitto alla sua fase finale".
    Dmitry Medvedev mette in guardia i paesi NATO: "I paesi occidentali che potenzialmente hanno approvato l’uso delle loro armi a lungo raggio sul territorio russo devono comprendere chiaramente quanto segue: 1. Tutto il loro equipaggiamento militare e gli specialisti che combattono contro di noi saranno distrutti sia nel territorio ucraino che sul territorio di altri paesi, se da lì vengono effettuati attacchi sul territorio russo. 2. La Russia è consapevole dal fatto che tutte le armi a lungo raggio utilizzate dall'Ucraina sono già controllate direttamente dal personale militare dei paesi della NATO. Questa non è affatto assistenza militare, ma partecipazione a una guerra contro di noi. E tali loro azioni potrebbero diventare un casus belli. 3. La NATO dovrà decidere come qualificare le conseguenze di possibili attacchi di ritorsione su attrezzature/strutture/personale militare dei singoli paesi del blocco nel contesto dell'Art. 4 e 5 del Trattato di Washington. Con ogni probabilità, la leadership della NATO vuole far finta che stiamo parlando di decisioni sovrane dei singoli paesi dell'Alleanza del Nord Atlantico di sostenere il regime di Kiev, e non c'è motivo di applicare qui la regola del Trattato del 1949 sull'autodifesa collettiva. Queste sono idee sbagliate, pericolose e dannose. Tale assistenza individuale da parte dei paesi della NATO contro la Russia, sia che si tratti del controllo dei loro missili da crociera a lungo raggio o dell’invio di un contingente di truppe in Ucraina, rappresenta una grave escalation del conflitto. L’ex Ucraina e i suoi alleati della NATO riceveranno una risposta di tale forza distruttiva che l’Alleanza stessa semplicemente non sarà in grado di resistere all’essere coinvolta nel conflitto. E non importa quanto la NATO chiacchieri sul fatto che la Russia non utilizzerà mai armi nucleari non strategiche contro l'Ucraina, e ancor di più nei singoli paesi della NATO. La vita è molto più dura dei loro ragionamenti frivoli. Alcuni anni fa insistevano sul fatto che la Russia non sarebbe entrata in un conflitto militare aperto con il regime di Bandera, per non litigare con l’Occidente. Hanno sbagliato i calcoli. C'è una guerra in corso. Anche l’uso delle armi nucleari tattiche può essere calcolato male. Anche se questo sarebbe un errore fatale. Dopotutto, come ha giustamente osservato il presidente russo, i paesi europei hanno una densità di popolazione molto elevata. E per quei paesi nemici i cui territori sono al di là dell’area di copertura tattica delle armi nucleari, esiste un potenziale strategico. E questa, ahimè, non è un’intimidazione o un bluff nucleare. L’attuale conflitto militare con l’Occidente si sta sviluppando secondo il peggiore scenario possibile. C’è una costante escalation nella potenza delle armi NATO applicabili. Pertanto, oggi nessuno può escludere il passaggio del conflitto alla sua fase finale".
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  • Un funzionario della Direzione Antifrode, Miquel Martina, con le sue denunce ha portato a galla truffe milionarie. Ma da quando ha deciso di denunciare i suoi superiori ci racconta che sarebbe stato messo da parte ricevendo dei provvedimenti disciplinari (Video)

    https://dituttoedipiu.altervista.org/miguel-martina-il-funzionario-della-direzione-antifrode-dellagenzia-delle-dogane-che-denuncia-suoi-capi-e-viene-messo-da-parte/

    #Funzionario #DirezioneAntifrode #MiquelMartina #Denunce #TruffeMilionarie #Denunciare #Superior #ProvvedimentiDisciplinari #Video #Corruzione #Whistleblower #Giustizia #Truffe #Frode #Scandalo #Ritorsione #Capi #Inchiesta #AgenziaDelleDogane #Verità #Esclusiva #Censura #Rappresaglia #Testimonianza #Sospensione #Repressione #Trasparenza #Etica #Rivelazione #Investigazione #Integrità
    Un funzionario della Direzione Antifrode, Miquel Martina, con le sue denunce ha portato a galla truffe milionarie. Ma da quando ha deciso di denunciare i suoi superiori ci racconta che sarebbe stato messo da parte ricevendo dei provvedimenti disciplinari (Video) https://dituttoedipiu.altervista.org/miguel-martina-il-funzionario-della-direzione-antifrode-dellagenzia-delle-dogane-che-denuncia-suoi-capi-e-viene-messo-da-parte/ #Funzionario #DirezioneAntifrode #MiquelMartina #Denunce #TruffeMilionarie #Denunciare #Superior #ProvvedimentiDisciplinari #Video #Corruzione #Whistleblower #Giustizia #Truffe #Frode #Scandalo #Ritorsione #Capi #Inchiesta #AgenziaDelleDogane #Verità #Esclusiva #Censura #Rappresaglia #Testimonianza #Sospensione #Repressione #Trasparenza #Etica #Rivelazione #Investigazione #Integrità
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    Miguel Martina il funzionario della Direzione Antifrode dell'Agenzia delle Dogane che denuncia suoi capi e viene messo da parte - D TUTTO E D+
    "Denuncia suoi capi e viene messo da parte", questa è la storia di Miguel Martina il funzionario della Direzione Antifrode dell'Agenzia delle Dogane che
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  • CHI SONO LE VERE “BESTIE” ?

    - di Massimo Mazzucco

    Nell’arco di 6 giorni Israele ha rovesciato su Gaza oltre 6000 bombe, quasi la stessa quantità di bombe usate dagli americani in Afghanistan nel corso di un anno.

    Sono già 2650 i morti palestinesi accertati, più del doppio dei morti causati da Hamas la scorsa settimana. 64.000 sono gli edifici di Gaza gravemente danneggiati, fra cui più di 5.000 quelli già distrutti interamente (Fonte dati: Al Jazeera Live Tracker).

    E sotto quelle macerie ci sono probabilmente centinaia di cadaveri ancora da scoprire. La popolazione è senza acqua corrente, senza elettricità, e le riserve di cibo stanno per finire.

    Il sistema di depurazione delle acque è stato distrutto, per cui anche se l’acqua dovesse tornare, non sarebbe comunque potabile. Non essendoci elettricità non funzionano i cellulari, ed è quindi impossibile comunicare una qualunque emergenza.  

    Anche i sistemi fognari sono bloccati. La ambulanze faticano a raggiungere i feriti, a causa delle strade bloccate dalla macerie.

    A loro volta, gli ospedali sono saturi, e i feriti che continuano ad arrivare vengono curati ormai sul pavimento, con quel poco di medicinali che ancora rimangono.

    Nessun corridoio umanitario è possibile, nessuno può mandare aiuti alla popolazione palestinese, perchè Israele blocca qualunque tipo di aiuto dall’esterno.

    E il mondo resta a guardare. Laddove, la settimana scorsa, i commentatori e i politici servi di Israele si strappavano pubblicamente le vesti, denunciando “con una condanna ferma e irrevocabile l’orrore impronunciabile perpetrato da Hamas”, oggi gli stessi commentatori e gli stessi politici si limitano ad emettere timidi inviti ad Israele “a non esagerare troppo con la loro vendetta”.

    Come se fosse qualcosa di lecito.
    Come se una ritorsione così brutale e inumana, fatta alla luce del sole, contro una popolazione civile totalmente indifesa e incolpevole, fosse qualcosa di assolutamente accettabile per tutto l’occidente.

    E poi “le bestie” sarebbero quelle di Hamas.

    Fonte: Massimo Mazzucco - luogocomune

    https://twitter.com/elisamariastel1/status/1714419999454925109?t=Lovb6JT19NneNl-b27dzOA&s=19
    CHI SONO LE VERE “BESTIE” ? - di Massimo Mazzucco Nell’arco di 6 giorni Israele ha rovesciato su Gaza oltre 6000 bombe, quasi la stessa quantità di bombe usate dagli americani in Afghanistan nel corso di un anno. Sono già 2650 i morti palestinesi accertati, più del doppio dei morti causati da Hamas la scorsa settimana. 64.000 sono gli edifici di Gaza gravemente danneggiati, fra cui più di 5.000 quelli già distrutti interamente (Fonte dati: Al Jazeera Live Tracker). E sotto quelle macerie ci sono probabilmente centinaia di cadaveri ancora da scoprire. La popolazione è senza acqua corrente, senza elettricità, e le riserve di cibo stanno per finire. Il sistema di depurazione delle acque è stato distrutto, per cui anche se l’acqua dovesse tornare, non sarebbe comunque potabile. Non essendoci elettricità non funzionano i cellulari, ed è quindi impossibile comunicare una qualunque emergenza.   Anche i sistemi fognari sono bloccati. La ambulanze faticano a raggiungere i feriti, a causa delle strade bloccate dalla macerie. A loro volta, gli ospedali sono saturi, e i feriti che continuano ad arrivare vengono curati ormai sul pavimento, con quel poco di medicinali che ancora rimangono. Nessun corridoio umanitario è possibile, nessuno può mandare aiuti alla popolazione palestinese, perchè Israele blocca qualunque tipo di aiuto dall’esterno. E il mondo resta a guardare. Laddove, la settimana scorsa, i commentatori e i politici servi di Israele si strappavano pubblicamente le vesti, denunciando “con una condanna ferma e irrevocabile l’orrore impronunciabile perpetrato da Hamas”, oggi gli stessi commentatori e gli stessi politici si limitano ad emettere timidi inviti ad Israele “a non esagerare troppo con la loro vendetta”. Come se fosse qualcosa di lecito. Come se una ritorsione così brutale e inumana, fatta alla luce del sole, contro una popolazione civile totalmente indifesa e incolpevole, fosse qualcosa di assolutamente accettabile per tutto l’occidente. E poi “le bestie” sarebbero quelle di Hamas. Fonte: Massimo Mazzucco - luogocomune https://twitter.com/elisamariastel1/status/1714419999454925109?t=Lovb6JT19NneNl-b27dzOA&s=19
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  • Francesco Cappello: a tutto campo sui rigassificatori di Piombino, Livorno e Brindisi e guerra tra Russia e Ucraina - seconda parte
    Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi

    "...Sappiamo che la guerra contro il nazi-fascismo non l'hanno vinta gli Stati Uniti. La lotta al nazi-fascismo l'hanno fatta l'Unione Sovietica e dall'altra part del mondo la Cina.
    In tutti e due i casi hanno avuto, nel caso della Russia ci sono diverse stime, 25, 26 milioni di morti, in gran parte civili. Dall'altra parte del mondo di più. Cina contro il Giappone. Però Benigni ci ha fatto vedere che sono stati gli alleati, che quando sono arrivati in Italia hanno bombardato le nostre città, ricordiamocelo. Io per tanto tempo ho vissuto a Pisa e passeggiano per Pisa ancora vedete i segni dell'arrivo degli alleati, che come primo atto hanno riempito la penisola di basi militari. Vorrei parlarvi di Aviano e Ghedi, ma lo sapete, sapete che il nostro nella situazione in cui siamo è un paese oggetto di ritorsione nucleare. L'altro ieri ho fatto vedere la simulazione che ha fatto l'università di Princeton, la simulazione della guerra nucleare. (https://youtu.be/9rXXMDGhjUs)
    Sapete dove l'hanno situata? In Europa. Si vede che se parte, parte in Europa, nella simulazione che hanno fatto loro, questi americani di Princeton, beh si vede che i primi sono stati i Russi e la risposta è immediata.
    Guardate nelle primissime ore ci sono, nella simulazione, ma sono simulazioni fatte da ricercatori scientifici, che sanno tutto, sanno dove sono gli armamenti nucleari e così via. Beh, nelle prime ore ci sono 90 milioni di vittime, le prime due o tre ore.
    La guerra rimane confinata in Europa? No, immediatamente partono da una parte e dall'altra missili con testate atomiche a gittata intercontinentale..."

    https://rumble.com/v2ftcj2-francesco-cappello-a-tutto-campo-sulla-guerra-tra-russia-e-ucraina-seconda-.html?mref=zns5u&mc=uqu8z

    #Francescocappello
    #Cappello
    #Fracassi
    #FrancoFracassi
    #GuerrainUcraina
    #Biolab
    #TheItalyProject
    #Storiaeversioneatlantica
    #FracassiGiornalista
    #LeragionidellaguerrainUcraina
    #Donbass
    #Mariupol
    #gainoffunction
    Francesco Cappello: a tutto campo sui rigassificatori di Piombino, Livorno e Brindisi e guerra tra Russia e Ucraina - seconda parte Varese - 31 Marzo 2023 - "Italia e conflitto ucraino - quali i possibili sviluppi". Serata con Franco Fracassi e Francesco Cappello organizzata da SoprattuttoLiberi "...Sappiamo che la guerra contro il nazi-fascismo non l'hanno vinta gli Stati Uniti. La lotta al nazi-fascismo l'hanno fatta l'Unione Sovietica e dall'altra part del mondo la Cina. In tutti e due i casi hanno avuto, nel caso della Russia ci sono diverse stime, 25, 26 milioni di morti, in gran parte civili. Dall'altra parte del mondo di più. Cina contro il Giappone. Però Benigni ci ha fatto vedere che sono stati gli alleati, che quando sono arrivati in Italia hanno bombardato le nostre città, ricordiamocelo. Io per tanto tempo ho vissuto a Pisa e passeggiano per Pisa ancora vedete i segni dell'arrivo degli alleati, che come primo atto hanno riempito la penisola di basi militari. Vorrei parlarvi di Aviano e Ghedi, ma lo sapete, sapete che il nostro nella situazione in cui siamo è un paese oggetto di ritorsione nucleare. L'altro ieri ho fatto vedere la simulazione che ha fatto l'università di Princeton, la simulazione della guerra nucleare. (https://youtu.be/9rXXMDGhjUs) Sapete dove l'hanno situata? In Europa. Si vede che se parte, parte in Europa, nella simulazione che hanno fatto loro, questi americani di Princeton, beh si vede che i primi sono stati i Russi e la risposta è immediata. Guardate nelle primissime ore ci sono, nella simulazione, ma sono simulazioni fatte da ricercatori scientifici, che sanno tutto, sanno dove sono gli armamenti nucleari e così via. Beh, nelle prime ore ci sono 90 milioni di vittime, le prime due o tre ore. La guerra rimane confinata in Europa? No, immediatamente partono da una parte e dall'altra missili con testate atomiche a gittata intercontinentale..." https://rumble.com/v2ftcj2-francesco-cappello-a-tutto-campo-sulla-guerra-tra-russia-e-ucraina-seconda-.html?mref=zns5u&mc=uqu8z #Francescocappello #Cappello #Fracassi #FrancoFracassi #GuerrainUcraina #Biolab #TheItalyProject #Storiaeversioneatlantica #FracassiGiornalista #LeragionidellaguerrainUcraina #Donbass #Mariupol #gainoffunction
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