• Un gruppo di 17 cittadini ucraini è stato arrestato dai dipendenti del servizio statale della guardia di frontiera dell'Ucraina mentre cercavano di recarsi in Ungheria. La gente scappa dal “baluardo di democrazia e libertà” di Zelenskij, perché non vuole essere spedita in guerra a morire per Biden e i suoi padroni anglosassoni.

    Fonte: Telegram
    Un gruppo di 17 cittadini ucraini è stato arrestato dai dipendenti del servizio statale della guardia di frontiera dell'Ucraina mentre cercavano di recarsi in Ungheria. La gente scappa dal “baluardo di democrazia e libertà” di Zelenskij, perché non vuole essere spedita in guerra a morire per Biden e i suoi padroni anglosassoni. Fonte: Telegram
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  • Il racconto di Alessandro Serenelli, assassino di santa Maria Goretti

    «Sono vecchio di quasi 80 anni, prossimo a chiudere la mia giornata. Dando uno sguardo al passato, riconosco che nella mia prima giovinezza infilai una strada falsa: la via del male che mi condusse alla rovina. Vedevo attraverso la stampa gli spettacoli e i cattivi esempi che la maggior parte dei giovani segue quella via, senza darsi pensiero: ed io pure non me ne preoccupai.
    Persone credenti e praticanti le avevo vicino a me, ma non ci badavo, accecato da una forza bruta che mi sospingeva per una strada cattiva. Consumai a vent’anni il delitto passionale, del quale oggi inorridisco al solo ricordo. Maria Goretti, ora santa, fu l’angelo buono che la Provvidenza aveva messo avanti ai miei passi. Ho impresse ancora nel cuore le sue parole di rimprovero e di perdono. Pregò per me, intercedette per me, suo uccisore.
    Seguirono trent’anni di prigione. Se non fossi stato minorenne, sarei stato condannato a vita. Accettai la sentenza meritata; rassegnato espiai la mia colpa. Maria fu veramente la mia luce, la mia Protettrice; col suo aiuto mi diportai bene e cercai di vivere onestamente, quando la società mi riaccettò tra i suoi membri. I figli di San Francesco, i Minori Cappuccini delle Marche, con carità serafica mi hanno accolto fra loro non come un servo, ma come fratello. Con loro vivo dal 1936.
    Ed ora aspetto sereno il momento di essere ammesso alla visione di Dio, di riabbracciare i miei cari, di essere vicino al mio angelo protettore e alla sua cara mamma, Assunta.
    Coloro che leggeranno questa mia lettera vogliano trarre il felice insegnamento di fuggire il male, di seguire il bene, sempre, fin da fanciulli. Pensino che la religione coi suoi precetti non è una cosa di cui si può fare a meno, ma è il vero conforto, la unica via sicura in tutte le circostanze, anche le più dolorose della vita.
    Pace e bene!»

    Alessandro Serenelli, assassino di Santa Maria Goretti, in punto di morte.
    Il racconto di Alessandro Serenelli, assassino di santa Maria Goretti «Sono vecchio di quasi 80 anni, prossimo a chiudere la mia giornata. Dando uno sguardo al passato, riconosco che nella mia prima giovinezza infilai una strada falsa: la via del male che mi condusse alla rovina. Vedevo attraverso la stampa gli spettacoli e i cattivi esempi che la maggior parte dei giovani segue quella via, senza darsi pensiero: ed io pure non me ne preoccupai. Persone credenti e praticanti le avevo vicino a me, ma non ci badavo, accecato da una forza bruta che mi sospingeva per una strada cattiva. Consumai a vent’anni il delitto passionale, del quale oggi inorridisco al solo ricordo. Maria Goretti, ora santa, fu l’angelo buono che la Provvidenza aveva messo avanti ai miei passi. Ho impresse ancora nel cuore le sue parole di rimprovero e di perdono. Pregò per me, intercedette per me, suo uccisore. Seguirono trent’anni di prigione. Se non fossi stato minorenne, sarei stato condannato a vita. Accettai la sentenza meritata; rassegnato espiai la mia colpa. Maria fu veramente la mia luce, la mia Protettrice; col suo aiuto mi diportai bene e cercai di vivere onestamente, quando la società mi riaccettò tra i suoi membri. I figli di San Francesco, i Minori Cappuccini delle Marche, con carità serafica mi hanno accolto fra loro non come un servo, ma come fratello. Con loro vivo dal 1936. Ed ora aspetto sereno il momento di essere ammesso alla visione di Dio, di riabbracciare i miei cari, di essere vicino al mio angelo protettore e alla sua cara mamma, Assunta. Coloro che leggeranno questa mia lettera vogliano trarre il felice insegnamento di fuggire il male, di seguire il bene, sempre, fin da fanciulli. Pensino che la religione coi suoi precetti non è una cosa di cui si può fare a meno, ma è il vero conforto, la unica via sicura in tutte le circostanze, anche le più dolorose della vita. Pace e bene!» Alessandro Serenelli, assassino di Santa Maria Goretti, in punto di morte.
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  • Il mondo volta le spalle all'Occidente - Dietro il Sipario - Talk Show
    Il mondo occidentale è oramai in decomposizione. Nessuno vuole più trattare con un gruppi dirigenti assassini e criminali che ragionano ancora oggi in una ottica puramente coloniale. Putin ad Astana organizza la rivolta degli oppressi contro i feroci atlantisti. Ne parliamo a "Dietro il Sipario" in compagnia di Mark Bernardini, Roberto Quaglia e Claudio Celani

    https://www.youtube.com/live/w72DbbI6aeo?si=FekELkuiXRhXrfxR
    Il mondo volta le spalle all'Occidente - Dietro il Sipario - Talk Show Il mondo occidentale è oramai in decomposizione. Nessuno vuole più trattare con un gruppi dirigenti assassini e criminali che ragionano ancora oggi in una ottica puramente coloniale. Putin ad Astana organizza la rivolta degli oppressi contro i feroci atlantisti. Ne parliamo a "Dietro il Sipario" in compagnia di Mark Bernardini, Roberto Quaglia e Claudio Celani https://www.youtube.com/live/w72DbbI6aeo?si=FekELkuiXRhXrfxR
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  • Lo spazio è tutto cinema. Tutto Chroma key o green screen!!!! CAPSULE SPAZIALI DI CARTONE
    La Boeing stava lanciando il suo veicolo spaziale Starliner che si sarebbe incontrato con la ISS, la Stazione Spaziale Internazionale E già questo è cinema, ma la navicella spaziale legata ad un camion ha perso per strada la finestra della capsula, cadendo sull'asfalto! Io ho zoomato e rallentato il video, la finestra si piega mentre cade e volteggia, come un foglio sottile di plastica.
    Ovviamente il viaggio di Starliner nel 2020 fu un totale disastro...
    E' così difficile da capire che ci prendono per il culo dal 29 luglio 1958 (anche da prima, eh?), da quando i nasoni hanno creato la NASA?
    Nello spazio non possiamo andarci! Tutto qua.
    Fonte: https://x.com/JohnDoeLight/status/1806703255730192607?t=Zehz6dVHtXU1lidHpPK2jw&s=19
    Lo spazio è tutto cinema. Tutto Chroma key o green screen!!!! 🤣🤣CAPSULE SPAZIALI DI CARTONE 🤣 La Boeing stava lanciando il suo veicolo spaziale Starliner che si sarebbe incontrato con la ISS, la Stazione Spaziale Internazionale 🤣 E già questo è cinema, ma la navicella spaziale legata ad un camion ha perso per strada la finestra della capsula, cadendo sull'asfalto! Io ho zoomato e rallentato il video, la finestra si piega mentre cade e volteggia, come un foglio sottile di plastica. Ovviamente il viaggio di Starliner nel 2020 fu un totale disastro... E' così difficile da capire che ci prendono per il culo dal 29 luglio 1958 (anche da prima, eh?), da quando i nasoni hanno creato la NASA? Nello spazio non possiamo andarci! Tutto qua. Fonte: https://x.com/JohnDoeLight/status/1806703255730192607?t=Zehz6dVHtXU1lidHpPK2jw&s=19
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  • La “filiera” di Valditara

    Ho deciso di darmi una penitenza per i miei molteplici peccati, anche se non siamo più in Quaresima, e quindi mi sono accinto alla lettura del disegno di legge sulla riforma degli Istituti tecnici e professionali.

    Dopo le prime righe mi sorge un dubbio: ma questa è una proposta di legge riguardante gli agroalimentari prodotti dalle scuole agrarie? Oppure riguarda le fasi di una produzione industriale portata avanti dagli studenti degli ITIS?
    Infatti viene usata ripetutamente la parola “filiera”.

    Ora, mi chiedo, che cos’è una “filiera”? Cerco sulla rete e trovo due definizioni del termine suddetto: la prima è l’insieme delle fasi della produzione di un bene, la seconda è l’insieme dei soggetti che contribuiscono alla produzione di un bene.

    Riporto quanto scrive Wikipedia (“Bibbia” indiscussa dell’etere) :
    “Con filiera (agro-alimentare, industriale, tecnologica) si intende l'insieme articolato (anche detto "rete" o "sistema") che comprende le principali attività (ed i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito; in senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto. Il termine è stato coniato dall'agronomo francese Louis Malassis”

    Ma di che cosa stiamo parlando? Quale sarebbe il “prodotto finito” di cui sopra? Il servizio scolastico? O addirittura lo studente stesso?

    Ricordo che una volta un rappresentante di una casa editrice, venuto nella mia scuola per presentare i nuovi testi, mi disse, soprappensiero, come per prevenire le mie osservazioni sulla impreparazione degli studenti: “Beh, certo, considerando il prodotto che vi arriva dalla terza media.”. Io ribattei: “Prego? Il prodotto? I ragazzi sarebbero dei prodotti?”. Non ebbi nessuna risposta, se non un tacito assenso imbarazzato.

    Ma tornando alla nostra questione, il vero dramma è che questo “signore” che ha ottenuto il posto per “meriti politici”, durante il corso della sua vita ha insegnato la più astratta delle materie, diritto romano. Peraltro in Università, ed è abbastanza evidente come il mondo universitario stia alla scuola così come l’informatica sta a un idraulico. Il suddetto non ha la più pallida idea di cosa voglia dire far lezione ad una classe di sciamannati che non hanno alcuna intenzione di apprendere bensì solo quella di conseguire un diploma o un attestato.

    Il succitato professore di diritto romano all’Università è costantemente sulle prime pagine dei quotidiani che contano e si fa alfiere delle riforme, guarda caso sempre in stile anglosassone. Poco importa che la scuola degli States sia la più squallida di tutto il mondo occidentale: è ovvio che essa debba essere il faro che indica la strada del progresso all’istituzione scolastica italiana. E soprattutto serve che si vada nella direzione di una società, come quella statunitense, che impedisca ogni tipo di aggregazione e di relazione umana. Di qui la logica conseguenza è la dissoluzione del gruppo classe e la formazione delle classi di volta in volta a seconda delle materie da affrontare.

    Ma non è finita qui: il “vate” della educazione di “destra”, preso da sacro furore si impunta di voler passare alla storia per la riforma di un sistema scolastico che dovrebbe preparare i ragazzi alla concretezza del lavoro e alle esigenze del mercato.

    Ecco allora il politicante smanioso di gloria futura, onnipresente ed onniparlante, che vuol fare la riforma delle riforme. Ed ecco che l’onniparlante ripropone la scuola-azienda che hanno cercato di introdurre gli anni passati, introducendo nuovamente concetti stravecchi e strasuperati di odore marxiano.

    Che però fanno un gran comodo al grande capitale anglosassone.

    Quella struttura di scuola che era rimasta fuori dalla porta rientra dalla finestra.

    Questo è vero obiettivo della “filiera” non si capisce di quale astratto e fumoso servizio scolastico ottenuto da un coacervo di entità scollegate l’una dall’altra.
    La “filiera” di Valditara Ho deciso di darmi una penitenza per i miei molteplici peccati, anche se non siamo più in Quaresima, e quindi mi sono accinto alla lettura del disegno di legge sulla riforma degli Istituti tecnici e professionali. Dopo le prime righe mi sorge un dubbio: ma questa è una proposta di legge riguardante gli agroalimentari prodotti dalle scuole agrarie? Oppure riguarda le fasi di una produzione industriale portata avanti dagli studenti degli ITIS? Infatti viene usata ripetutamente la parola “filiera”. Ora, mi chiedo, che cos’è una “filiera”? Cerco sulla rete e trovo due definizioni del termine suddetto: la prima è l’insieme delle fasi della produzione di un bene, la seconda è l’insieme dei soggetti che contribuiscono alla produzione di un bene. Riporto quanto scrive Wikipedia (“Bibbia” indiscussa dell’etere) : “Con filiera (agro-alimentare, industriale, tecnologica) si intende l'insieme articolato (anche detto "rete" o "sistema") che comprende le principali attività (ed i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito; in senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto. Il termine è stato coniato dall'agronomo francese Louis Malassis” Ma di che cosa stiamo parlando? Quale sarebbe il “prodotto finito” di cui sopra? Il servizio scolastico? O addirittura lo studente stesso? Ricordo che una volta un rappresentante di una casa editrice, venuto nella mia scuola per presentare i nuovi testi, mi disse, soprappensiero, come per prevenire le mie osservazioni sulla impreparazione degli studenti: “Beh, certo, considerando il prodotto che vi arriva dalla terza media.”. Io ribattei: “Prego? Il prodotto? I ragazzi sarebbero dei prodotti?”. Non ebbi nessuna risposta, se non un tacito assenso imbarazzato. Ma tornando alla nostra questione, il vero dramma è che questo “signore” che ha ottenuto il posto per “meriti politici”, durante il corso della sua vita ha insegnato la più astratta delle materie, diritto romano. Peraltro in Università, ed è abbastanza evidente come il mondo universitario stia alla scuola così come l’informatica sta a un idraulico. Il suddetto non ha la più pallida idea di cosa voglia dire far lezione ad una classe di sciamannati che non hanno alcuna intenzione di apprendere bensì solo quella di conseguire un diploma o un attestato. Il succitato professore di diritto romano all’Università è costantemente sulle prime pagine dei quotidiani che contano e si fa alfiere delle riforme, guarda caso sempre in stile anglosassone. Poco importa che la scuola degli States sia la più squallida di tutto il mondo occidentale: è ovvio che essa debba essere il faro che indica la strada del progresso all’istituzione scolastica italiana. E soprattutto serve che si vada nella direzione di una società, come quella statunitense, che impedisca ogni tipo di aggregazione e di relazione umana. Di qui la logica conseguenza è la dissoluzione del gruppo classe e la formazione delle classi di volta in volta a seconda delle materie da affrontare. Ma non è finita qui: il “vate” della educazione di “destra”, preso da sacro furore si impunta di voler passare alla storia per la riforma di un sistema scolastico che dovrebbe preparare i ragazzi alla concretezza del lavoro e alle esigenze del mercato. Ecco allora il politicante smanioso di gloria futura, onnipresente ed onniparlante, che vuol fare la riforma delle riforme. Ed ecco che l’onniparlante ripropone la scuola-azienda che hanno cercato di introdurre gli anni passati, introducendo nuovamente concetti stravecchi e strasuperati di odore marxiano. Che però fanno un gran comodo al grande capitale anglosassone. Quella struttura di scuola che era rimasta fuori dalla porta rientra dalla finestra. Questo è vero obiettivo della “filiera” non si capisce di quale astratto e fumoso servizio scolastico ottenuto da un coacervo di entità scollegate l’una dall’altra.
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  • "Abbiamo visto un esempio di 'Unione Europea della Sanità' con uno dei più colossali sprechi nella storia delle finanze pubbliche. Una signora coinvolta in uno scandalo per una fornitura di elicotteri ha gestito la fornitura di vaccini con risultati disastrosi. La Corte dei Conti, prima o poi, si accorgerà di queste irregolarità."

    @AlbertoBagnai a LE INTERVISTE DI BYOBLU.

    Fonte:https://x.com/byoblu/status/1806305705462239667?t=Gc7FU_DtfxlMnBNLBXNPOA&s=19
    "Abbiamo visto un esempio di 'Unione Europea della Sanità' con uno dei più colossali sprechi nella storia delle finanze pubbliche. Una signora coinvolta in uno scandalo per una fornitura di elicotteri ha gestito la fornitura di vaccini con risultati disastrosi. La Corte dei Conti, prima o poi, si accorgerà di queste irregolarità." @AlbertoBagnai a LE INTERVISTE DI BYOBLU. Fonte:https://x.com/byoblu/status/1806305705462239667?t=Gc7FU_DtfxlMnBNLBXNPOA&s=19
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  • CARI AMICI, SI E' SAPUTO CHE LA DEBITORIA PUBBLICA ITALIANA, E' CRESCIUTA CON QUESTO PESSIMO GOVERNO ALLA CIFRA DI 2.906 MILIARDI DI EURO , CHE TANTO IL PRODI ROMANO, QUANTO IL DRAGHI DICONO CHE DEVE ESSERE RIPIANATA CON IL RISPARMIO PRIVATO !!!! IL FINANCIAL TIME DI OGGI PARLA DEI RAPPORTI TESI TRA LA MELONA ED IL MACRON, CHE DESIDERANO AVERE IN SEDE DI COMMISSIONE EUROPEA, PER IL SETTORE DELLA ECONOMIA, UN POSTO IMPORTANTE !!!! INUTILE PARLARE DEL DISGUSTO E DELLA NAUSEA PER UNA SITUAZIONE DI DISASTRO CREATA IN ITALIA !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI
    CARI AMICI, SI E' SAPUTO CHE LA DEBITORIA PUBBLICA ITALIANA, E' CRESCIUTA CON QUESTO PESSIMO GOVERNO ALLA CIFRA DI 2.906 MILIARDI DI EURO , CHE TANTO IL PRODI ROMANO, QUANTO IL DRAGHI DICONO CHE DEVE ESSERE RIPIANATA CON IL RISPARMIO PRIVATO !!!! IL FINANCIAL TIME DI OGGI PARLA DEI RAPPORTI TESI TRA LA MELONA ED IL MACRON, CHE DESIDERANO AVERE IN SEDE DI COMMISSIONE EUROPEA, PER IL SETTORE DELLA ECONOMIA, UN POSTO IMPORTANTE !!!! INUTILE PARLARE DEL DISGUSTO E DELLA NAUSEA PER UNA SITUAZIONE DI DISASTRO CREATA IN ITALIA !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI
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  • Roberto Gambardella.
    Trent'anni fa venivano uccisi in Somalia Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Poche ore prima della loro " esecuzione" ( questo fu il titolo del libro scritto dai genitori con Maurizio Torre alta e Mariangela Gritta Grainer, quest' ultima portavoce dell' associazione Ilaria Alpi) riferirà via telefono alla redazione del TG3 di "essere finalmente in possesso di cose grosse" che sarebbero state rese note da ella stessa via satellite in occasione del TG3 delle ore 19.00. Era il 20 marzo 1994 quando sia Ilaria che Miran Hrovatin vennero uccisi impedendo loro di far conoscere ai telespettatori del tg3 le trame oscure e vergognose del traffico di armi, provenienti anche da aziende italiane, come la Oto Melara, con il benestare del governo, all' epoca presieduto da Craxi ( certamente un traffico già attivo anche durante precedenti governi), e rifiuti tossici e radioattivi. La Somalia all' epoca era ritenuta la
    " pattumiera" dei rifiuti che non si volevano smaltire nei territori nostrani.
    Era, la Somalia, in quel periodo funestata da una efferrata guerra intestina ove si muovevano disinvoltamente i servizi segreti italiani e non solo; vi era anche la presenza di un agente di Gladio, Vincendo Li Causi, che due mesi prima dell' uccisione dei due giornalisti venne ucciso perché informatore di Ilaria Alpi.
    I signori della guerra somala pur di prevalere l' uno sull' altro misero a disposizione larghe porzioni del territorio somalo ai Paesi occidentali affinché essi si liberassero delle scorie radioattive e tossiche in cambio di armi, per lo più vecchiotte ma ancora idonee per produrre morte e desolazione. I genitori di Ilaria morirono, il babbo a luglio del 2010 e la mamma a giugno del 2018, senza poter avere giustizia e verità.
    Giorgio Alpi: " c'è un legame che unisce le stragi che insanguinarono il nostro Paese e l' assassinio di Ilaria e Hrovatin. Giustizia e verità sono un diritto per chi è stato colpito e un dovere per chi ha responsabilità pubbliche".
    Luciana Costa Alpi: " Sono stanca di illudermi, ma farò di tutto perché l' inchiesta non finisca archiviata. È stato fatto di tutto pur di coprire chi ha voluto eliminare mia figlia ".
    Così si espresse sul mensile Il Dibattito a settembre del 1999 l' ex sindaco di Reggio Calabria Francesco Gangemi:
    " Ilaria Alpi si era recata in Somalia per un' indagine sulla movimentazione clandestina dei rifiuti radioattivi ad opera di faccendieri tutelato dai servizi segreti, dagli Stati di mezzo mondo, non escluso il governo italiano e dalla 'ndrangheta calabrese. (...) voglio informare i lettori e le autorità che eventuali rappresaglie che dovessi subire, non sarebbero riconducibili alla 'ndragheta o altre organizzazioni criminali, bensì ai servizi segreti e assoggettati a taluni magistrati inadempienti ai loro doveri d' ufficio e al governo, che rimane il fulcro delle attività sporche che stanno inginocchiando l' umanità intera a fronte di vantaggi di varia natura."

    Cosa rimane dei due giornalisti del TG3? Nulla. Inchiesta zittita, dimenticata, archiviata. Silenzio, solo silenzio.
    Giustizia per i danneggiati, che siamo tutti noi. Una giornalista, la cui giovane età venne spenta a 31 anni, appassionata del suo lavoro, coraggiosa, onesta ( qualità poco o per nulla presenti in molti giornalisti), punita per aver voluto fare luce sulle vergogne perseguite da personaggi, servizi, istituzioni dediti a corrompere e portare morte e desolazione, anziché difendere il bene comune.
    Il mio augurio che un pensiero venga riservato ad Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, che non indietreggiarono di fronte ai rischi e pericoli pur di informare la società civile, in occasione dei presidi a difesa del giornalista, tale seppur privo della tessera dell' ordine del giornalismo, Julian Assange.
    Lieto pomeriggio....
    Roberto Gambardella. Trent'anni fa venivano uccisi in Somalia Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Poche ore prima della loro " esecuzione" ( questo fu il titolo del libro scritto dai genitori con Maurizio Torre alta e Mariangela Gritta Grainer, quest' ultima portavoce dell' associazione Ilaria Alpi) riferirà via telefono alla redazione del TG3 di "essere finalmente in possesso di cose grosse" che sarebbero state rese note da ella stessa via satellite in occasione del TG3 delle ore 19.00. Era il 20 marzo 1994 quando sia Ilaria che Miran Hrovatin vennero uccisi impedendo loro di far conoscere ai telespettatori del tg3 le trame oscure e vergognose del traffico di armi, provenienti anche da aziende italiane, come la Oto Melara, con il benestare del governo, all' epoca presieduto da Craxi ( certamente un traffico già attivo anche durante precedenti governi), e rifiuti tossici e radioattivi. La Somalia all' epoca era ritenuta la " pattumiera" dei rifiuti che non si volevano smaltire nei territori nostrani. Era, la Somalia, in quel periodo funestata da una efferrata guerra intestina ove si muovevano disinvoltamente i servizi segreti italiani e non solo; vi era anche la presenza di un agente di Gladio, Vincendo Li Causi, che due mesi prima dell' uccisione dei due giornalisti venne ucciso perché informatore di Ilaria Alpi. I signori della guerra somala pur di prevalere l' uno sull' altro misero a disposizione larghe porzioni del territorio somalo ai Paesi occidentali affinché essi si liberassero delle scorie radioattive e tossiche in cambio di armi, per lo più vecchiotte ma ancora idonee per produrre morte e desolazione. I genitori di Ilaria morirono, il babbo a luglio del 2010 e la mamma a giugno del 2018, senza poter avere giustizia e verità. Giorgio Alpi: " c'è un legame che unisce le stragi che insanguinarono il nostro Paese e l' assassinio di Ilaria e Hrovatin. Giustizia e verità sono un diritto per chi è stato colpito e un dovere per chi ha responsabilità pubbliche". Luciana Costa Alpi: " Sono stanca di illudermi, ma farò di tutto perché l' inchiesta non finisca archiviata. È stato fatto di tutto pur di coprire chi ha voluto eliminare mia figlia ". Così si espresse sul mensile Il Dibattito a settembre del 1999 l' ex sindaco di Reggio Calabria Francesco Gangemi: " Ilaria Alpi si era recata in Somalia per un' indagine sulla movimentazione clandestina dei rifiuti radioattivi ad opera di faccendieri tutelato dai servizi segreti, dagli Stati di mezzo mondo, non escluso il governo italiano e dalla 'ndrangheta calabrese. (...) voglio informare i lettori e le autorità che eventuali rappresaglie che dovessi subire, non sarebbero riconducibili alla 'ndragheta o altre organizzazioni criminali, bensì ai servizi segreti e assoggettati a taluni magistrati inadempienti ai loro doveri d' ufficio e al governo, che rimane il fulcro delle attività sporche che stanno inginocchiando l' umanità intera a fronte di vantaggi di varia natura." Cosa rimane dei due giornalisti del TG3? Nulla. Inchiesta zittita, dimenticata, archiviata. Silenzio, solo silenzio. Giustizia per i danneggiati, che siamo tutti noi. Una giornalista, la cui giovane età venne spenta a 31 anni, appassionata del suo lavoro, coraggiosa, onesta ( qualità poco o per nulla presenti in molti giornalisti), punita per aver voluto fare luce sulle vergogne perseguite da personaggi, servizi, istituzioni dediti a corrompere e portare morte e desolazione, anziché difendere il bene comune. Il mio augurio che un pensiero venga riservato ad Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, che non indietreggiarono di fronte ai rischi e pericoli pur di informare la società civile, in occasione dei presidi a difesa del giornalista, tale seppur privo della tessera dell' ordine del giornalismo, Julian Assange. Lieto pomeriggio....
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  • Vaccini Covid, il Kansas fa causa a Pfizer
    Il Kansas contesta anche a Pfizer di aver lavorato con alcuni social media per censurare i contenuti critici nei confronti dei ''vaccini...
    https://www.imolaoggi.it/2024/06/18/vaccini-covid-kansas-fa-causa-a-pfizer/
    Vaccini Covid, il Kansas fa causa a Pfizer Il Kansas contesta anche a Pfizer di aver lavorato con alcuni social media per censurare i contenuti critici nei confronti dei ''vaccini... https://www.imolaoggi.it/2024/06/18/vaccini-covid-kansas-fa-causa-a-pfizer/
    WWW.IMOLAOGGI.IT
    Vaccini Covid, il Kansas fa causa a Pfizer
    Il Kansas contesta anche a Pfizer di aver lavorato con alcuni social media per censurare i contenuti critici nei confronti dei ''vaccini''
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  • https://dituttoedipiu.altervista.org/vaccini-covid-i-giudici-del-kansas-trascinano-pfizer-in-tribunale/
    https://dituttoedipiu.altervista.org/vaccini-covid-i-giudici-del-kansas-trascinano-pfizer-in-tribunale/
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    Vaccini Covid, i giudici del Kansas trascinano Pfizer in tribunale - D TUTTO E D+
    Vaccini Covid, i giudici del Kansas trascinano Pfizer in tribunale “Dichiarazioni ingannevoli sui vaccini” così lo Stato del Kansas trascina Pfizer in tribunale. Negli Stati Uniti. Le motivazioni che hanno spinto il procuratore generale dello Stato, Kris Kobach, a intentare un processo contro il colosso farmaceutico sono descritte in un documento lungo 69 pagine che è stato depositato nella giornata di lunedì davanti ai giudici.
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Arama Sonuçları