• Tutti i presidenti dell'Emilia-Romagna dal 1970 sono stati del Partito Comunista, diventato PDS, poi DS, poi PD. Hanno avuto 54 anni per sistemare il dissesto idrogeologico. Però il PD dice che è tutta colpa della Meloni e di Salvini.

    Fonte: https://x.com/ChanceGardiner/status/1837662478534132010?t=e1BbMaTqDQADlqDAkrjfDw&s=19
    Tutti i presidenti dell'Emilia-Romagna dal 1970 sono stati del Partito Comunista, diventato PDS, poi DS, poi PD. Hanno avuto 54 anni per sistemare il dissesto idrogeologico. Però il PD dice che è tutta colpa della Meloni e di Salvini. Fonte: https://x.com/ChanceGardiner/status/1837662478534132010?t=e1BbMaTqDQADlqDAkrjfDw&s=19
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  • NON FARÀ NEANCHE UN GIORNO!
    Open Arms, procura chiede 6 anni per Salvini: “Aveva l’obbligo di far sbarcare i migranti”. Lui: “Processo politico”. Meloni: “Incredibile”

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/14/open-arms-procura-chiede-6-anni-per-salvini-sullo-sbarco-decideva-soltanto-lui-e-creo-caos-istituzionale-lui-e-un-processo-politico/7693031/
    NON FARÀ NEANCHE UN GIORNO! Open Arms, procura chiede 6 anni per Salvini: “Aveva l’obbligo di far sbarcare i migranti”. Lui: “Processo politico”. Meloni: “Incredibile” https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/14/open-arms-procura-chiede-6-anni-per-salvini-sullo-sbarco-decideva-soltanto-lui-e-creo-caos-istituzionale-lui-e-un-processo-politico/7693031/
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    Open Arms, procura chiede 6 anni per Salvini: “Aveva l'obbligo di far sbarcare i migranti”. Lui: “Processo politico”. Meloni: "Incredibile" - Il Fatto Quotidiano
    Il punto chiave è la paternità della decisione di non far scendere i 147 migranti, che è valsa all'allora ministro dell'Interno l'accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Il pm: "La responsabilità di emettere il Place of Safety era sua"
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  • Cronaca
    Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro”
    Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro”

    di F. Q. | 14 Settembre 2024

    Matteo Salvini parla di “processo politico”. Il sostituto procuratore di Palermo Calogero Ferrara in aula ha spiegato perché nell’agosto 2019 l’allora ministro dell’Interno non avrebbe potuto bloccare 147 migranti per 19 giorni a bordo della nave dell’ong spagnola Open Arms. È in corso nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, nel capoluogo siciliano, la requisitoria dei pm del processo al segretario nazionale della Lega, imputato con le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito lo sbarco, cinque anni fa, di 147 migranti che erano stati soccorsi dalla ong e che lasciarono l’imbarcazione solo dopo l’interno della Procura di Agrigento.

    L’accusa – la procuratrice aggiunta Marzia Sabella e i sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi – ha ricostruito il quadro giuridico nazionale e sovranazionale di quella fase, poi si è addentrata negli aspetti della specifica vicenda, quindi formulerà alla Corte la richiesta della pena per i reati contestati a Salvini, che all’epoca era ministro degli Interni.

    “Oggi a Palermo la pubblica accusa farà le sue richieste al processo che mi vede imputato per sequestro di persona – ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega -. Rischio fino a quindici anni di carcere per aver mantenuto la parola data agli elettori. Rifarei tutto: la difesa dei confini dai clandestini non è reato. Avanti tutta, senza paura”. Questa vicenda, ha aggiunto Salvini, “è una responsabilità politica della sinistra, che ha deciso di vendicarsi del sottoscritto mandandomi a processo. Una mossa disperata, di chi non sa vincere nelle urne e allora prova a eliminare i rivali per via giudiziaria. Un film già visto con Silvio Berlusconi e che stiamo vedendo – per certi aspetti – perfino con Donald Trump”. “La Lega ha già previsto per i prossimi due fine settimana la mobilitazione in centinaia di città italiane – con tanto di raccolta di firme – per sostenere che il processo di Palermo non è processo al segretario della Lega o all’ex ministro, ma un processo all’Italia e alla coerenza di chi ha fatto quello che aveva promesso”, ha detto il ministro dei Trasporti.

    “Questo è un processo politico? È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla – ha detto in aula il sostituto procuratore Geri Ferrara durante la requisitoria -. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi”. “La persona in mare è da salvare – ha proseguito il magistrato, ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio, passeggero. Per il diritto internazionale della convenzione Sar anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato poi se è il caso la giustizia fa il suo corso“.

    “E’ solo la terraferma a essere un pos, cioè il Place of Safety, in altre parole il posto più sicuro. E questo lo ha ribadito anche la Corte di cassazione”, ha spiegato Ferrara. “Normalmente il Pos è il porto più vicino, però questo è stato modificato nel corso degli anni. Allora dobbiamo rispondere a due domande: la nave di salvataggio può essere considerata un luogo sicuro? Come è stato rappresentato in questo processo. La risoluzione Msc dice che la nave non viene considerata un luogo in sicurezza, anche se è luogo temporaneo di sicurezza, e dovrebbe essere sollevata. Pertanto la nave può esser considerato solo un Pos temporaneo“. E aggiunge: “Che la nave non sia un luogo sicuro è un principio consolidato. Anche le navi ad hoc per effettuare il salvataggio devono avere dei requisiti ben precisi. Quindi, solo la terraferma può essere un Pos e questo lo ha ribadito anche la Cassazione”.

    E anche qui vanno fatti alcuni distinguo: “Non tutti i Paesi possono essere considerati un porto sicuro – ha spiegato anche Ferrara -, perché non in tutti i Paesi vigono le regole democratiche e il rispetto dei diritti umani. La Libia e la Tunisia non sono Paesi in cui si può applicare un pos”. “Lo dice anche l’attuale ministro degli Interni Matteo Piantedosi che nella sua testimonianza ha riferito che ‘i centri in Libia sono sicuramente centri illegali, mai abbiamo consegnato delle persone ai libici'”, ha affermato il sostituto procuratore. Aggiungendo: “Lo sbarco in un luogo sicuro è un obbligo di risultato”. Di conseguenza i migranti a bordo delle navi “prima si fanno scendere e poi si redistribuiscono, altrimenti si rischia di fare politica su persone che stanno soffrendo”.

    Il punto attorno al quale ruota il processo è la paternità della decisione di non far sbarcare i migranti. Secondo la Procura sulla questione non ci sono dubbi: “Quando Salvini diventa ministro dell’Interno le decisioni sulla gestione degli sbarchi e del rilascio dei pos vengono spostate dal Dipartimento libertà civili e immigrazione all’ufficio di gabinetto del ministro e in particolare è il ministro a decidere. Questo è l’elemento chiave“, ha proseguito il sostituto procuratore. “Ce lo confermano gli ex ministri Trenta, Di Maio, Lamorgese, l’ex premier Conte, persino il ministro Piantedosi, seppur cercando di annacquare l’obbligo, che la responsabilità di emettere il Place of Safety era del ministro Salvini – ha aggiunto Ferrara -. Lo stesso Salvini lo ammette quando dice che avrebbe firmato il pos se non fosse intervenuta la sentenza del Tar”.

    “E’ di intuitiva evidenza che il pm sta procedendo a una requisitoria contro il decreto sicurezza bis – ha risposto durante una pausa della requisitoria ha detto Giulia Bongiorno, legale di Salvini -, che è un atto del governo, contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare. Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea. Sapete perfettamente che anche in dichiarazioni pubbliche è stata una linea portata avanti da tutto il governo, anche dallo stesso premier di allora”, ha proseguito l’avvocato riferendosi a Giuseppe Conte.

    Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/14/open-arms-e-in-corso-la-requisitoria-salvini-difendere-i-confini-non-e-reato-pm-in-mare-vanno-salvati-tutti-la-nave-non-e-posto-sicuro/7693031/
    Cronaca Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro” Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro” di F. Q. | 14 Settembre 2024 Matteo Salvini parla di “processo politico”. Il sostituto procuratore di Palermo Calogero Ferrara in aula ha spiegato perché nell’agosto 2019 l’allora ministro dell’Interno non avrebbe potuto bloccare 147 migranti per 19 giorni a bordo della nave dell’ong spagnola Open Arms. È in corso nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, nel capoluogo siciliano, la requisitoria dei pm del processo al segretario nazionale della Lega, imputato con le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito lo sbarco, cinque anni fa, di 147 migranti che erano stati soccorsi dalla ong e che lasciarono l’imbarcazione solo dopo l’interno della Procura di Agrigento. L’accusa – la procuratrice aggiunta Marzia Sabella e i sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi – ha ricostruito il quadro giuridico nazionale e sovranazionale di quella fase, poi si è addentrata negli aspetti della specifica vicenda, quindi formulerà alla Corte la richiesta della pena per i reati contestati a Salvini, che all’epoca era ministro degli Interni. “Oggi a Palermo la pubblica accusa farà le sue richieste al processo che mi vede imputato per sequestro di persona – ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega -. Rischio fino a quindici anni di carcere per aver mantenuto la parola data agli elettori. Rifarei tutto: la difesa dei confini dai clandestini non è reato. Avanti tutta, senza paura”. Questa vicenda, ha aggiunto Salvini, “è una responsabilità politica della sinistra, che ha deciso di vendicarsi del sottoscritto mandandomi a processo. Una mossa disperata, di chi non sa vincere nelle urne e allora prova a eliminare i rivali per via giudiziaria. Un film già visto con Silvio Berlusconi e che stiamo vedendo – per certi aspetti – perfino con Donald Trump”. “La Lega ha già previsto per i prossimi due fine settimana la mobilitazione in centinaia di città italiane – con tanto di raccolta di firme – per sostenere che il processo di Palermo non è processo al segretario della Lega o all’ex ministro, ma un processo all’Italia e alla coerenza di chi ha fatto quello che aveva promesso”, ha detto il ministro dei Trasporti. “Questo è un processo politico? È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla – ha detto in aula il sostituto procuratore Geri Ferrara durante la requisitoria -. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi”. “La persona in mare è da salvare – ha proseguito il magistrato, ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio, passeggero. Per il diritto internazionale della convenzione Sar anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato poi se è il caso la giustizia fa il suo corso“. “E’ solo la terraferma a essere un pos, cioè il Place of Safety, in altre parole il posto più sicuro. E questo lo ha ribadito anche la Corte di cassazione”, ha spiegato Ferrara. “Normalmente il Pos è il porto più vicino, però questo è stato modificato nel corso degli anni. Allora dobbiamo rispondere a due domande: la nave di salvataggio può essere considerata un luogo sicuro? Come è stato rappresentato in questo processo. La risoluzione Msc dice che la nave non viene considerata un luogo in sicurezza, anche se è luogo temporaneo di sicurezza, e dovrebbe essere sollevata. Pertanto la nave può esser considerato solo un Pos temporaneo“. E aggiunge: “Che la nave non sia un luogo sicuro è un principio consolidato. Anche le navi ad hoc per effettuare il salvataggio devono avere dei requisiti ben precisi. Quindi, solo la terraferma può essere un Pos e questo lo ha ribadito anche la Cassazione”. E anche qui vanno fatti alcuni distinguo: “Non tutti i Paesi possono essere considerati un porto sicuro – ha spiegato anche Ferrara -, perché non in tutti i Paesi vigono le regole democratiche e il rispetto dei diritti umani. La Libia e la Tunisia non sono Paesi in cui si può applicare un pos”. “Lo dice anche l’attuale ministro degli Interni Matteo Piantedosi che nella sua testimonianza ha riferito che ‘i centri in Libia sono sicuramente centri illegali, mai abbiamo consegnato delle persone ai libici'”, ha affermato il sostituto procuratore. Aggiungendo: “Lo sbarco in un luogo sicuro è un obbligo di risultato”. Di conseguenza i migranti a bordo delle navi “prima si fanno scendere e poi si redistribuiscono, altrimenti si rischia di fare politica su persone che stanno soffrendo”. Il punto attorno al quale ruota il processo è la paternità della decisione di non far sbarcare i migranti. Secondo la Procura sulla questione non ci sono dubbi: “Quando Salvini diventa ministro dell’Interno le decisioni sulla gestione degli sbarchi e del rilascio dei pos vengono spostate dal Dipartimento libertà civili e immigrazione all’ufficio di gabinetto del ministro e in particolare è il ministro a decidere. Questo è l’elemento chiave“, ha proseguito il sostituto procuratore. “Ce lo confermano gli ex ministri Trenta, Di Maio, Lamorgese, l’ex premier Conte, persino il ministro Piantedosi, seppur cercando di annacquare l’obbligo, che la responsabilità di emettere il Place of Safety era del ministro Salvini – ha aggiunto Ferrara -. Lo stesso Salvini lo ammette quando dice che avrebbe firmato il pos se non fosse intervenuta la sentenza del Tar”. “E’ di intuitiva evidenza che il pm sta procedendo a una requisitoria contro il decreto sicurezza bis – ha risposto durante una pausa della requisitoria ha detto Giulia Bongiorno, legale di Salvini -, che è un atto del governo, contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare. Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea. Sapete perfettamente che anche in dichiarazioni pubbliche è stata una linea portata avanti da tutto il governo, anche dallo stesso premier di allora”, ha proseguito l’avvocato riferendosi a Giuseppe Conte. Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/14/open-arms-e-in-corso-la-requisitoria-salvini-difendere-i-confini-non-e-reato-pm-in-mare-vanno-salvati-tutti-la-nave-non-e-posto-sicuro/7693031/
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    Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: "Difendere i confini non è reato". Pm: "In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro" - Il Fatto Quotidiano
    Il punto chiave è la paternità della decisione di non far scendere i 147 migranti, che è valsa all'allora ministro dell'Interno l'accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Il pm: "La responsabilità di emettere il Place of Safety era sua"
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  • CARI AMICI, OGGI SI INCONTRANO I "TRE CAVALIERI DELLA APOCALISSE", CIOE' MELONI, SALVINI E TAJANI.E DOVRA' RIPRENDERE LA PESSIMA ATTIVITA' DEL PESSIMO GOVERNO, IN UN CLIMA DI TERRORE INTERNAZIONALE DETTATO DAGLI ULTIMI AVVENIMENTI DI GEOPOLITICA !!!! IL CLIMA TERRIFICANTE CREATO DALLA AZIONE DI GOVERNO DELLA MELONA-CHE HA POSTO L'ITALIA NELLA POSIZIONE DI CAPOFILA NELLA POSSIBILE GUERRA CONTRO LA RUSSIA- E DEI SUOI ALLEATI, PRIMO TRA TUTTI, TAJANI, NON SEMBRA PREOCCUPARE PIU' DI TANTO GLI ITALIANI !!!! CHE DIO CE LA MANDI BUONA !!!! UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA.
    CARI AMICI, OGGI SI INCONTRANO I "TRE CAVALIERI DELLA APOCALISSE", CIOE' MELONI, SALVINI E TAJANI.E DOVRA' RIPRENDERE LA PESSIMA ATTIVITA' DEL PESSIMO GOVERNO, IN UN CLIMA DI TERRORE INTERNAZIONALE DETTATO DAGLI ULTIMI AVVENIMENTI DI GEOPOLITICA !!!! IL CLIMA TERRIFICANTE CREATO DALLA AZIONE DI GOVERNO DELLA MELONA-CHE HA POSTO L'ITALIA NELLA POSIZIONE DI CAPOFILA NELLA POSSIBILE GUERRA CONTRO LA RUSSIA- E DEI SUOI ALLEATI, PRIMO TRA TUTTI, TAJANI, NON SEMBRA PREOCCUPARE PIU' DI TANTO GLI ITALIANI !!!! CHE DIO CE LA MANDI BUONA !!!! UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA.
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  • QUALCOSA SI MUOVE?
    Ucraina, scontro interno al governo. La Lega insiste: “Meloni parla di invio di armi difensive? Noi contrari ad alimentare guerre”

    di F. Q. | 12 Luglio 2024

    Dall’Europa a Roma. La linea tracciata dalla nuova famiglia Ue, voluta da Viktor Orban, rischia di creare crepe all’interno del governo italiano. Negli ultimi giorni la Lega di Matteo Salvini – fresca di adesione ai Patrioti per l’Europa – alza il tiro andando contro le posizioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il leader del Carroccio lo ha fatto parlando delle nuove nomine Ue: Salvini ha definito “un colpo di Stato” il bis di Ursula von der Leyen proprio mentre Meloni apre al voto favorevole di Fdi, legandolo al risultato che l’Italia deve ottenere “per il suo peso”. Non solo. Uno dei temi più spinosi è quello relativo al sostegno all’Ucraina. “Più armi si inviano, più la guerra va avanti“, ha dichiarato Salvini sostenuto da altri esponenti del suo partito.

    Una posizione che ha costretto Giorgia Meloni a intervenire pubblicamente, al termine del vertice Nato a Washington, per ricordare che “la maggioranza è sempre stata molto compatta su queste materie, lo dimostra una linea italiana che è chiarissima per tutto il mondo“. La premier ha anche ribadito che “in Ucraina ci siamo concentrati sui sistemi di difesa aerea, che è il modo migliore per difendere una nazione aggredita. Lo dico anche a chi va da varie parti dice se si continuano a inviare armi all’Ucraina si alimenta la guerra”, ha sottolineato con evidente riferimento agli alleati della Lega. “Dipende anche da che cosa si invia, perché se noi non avessimo mandato i sistemi di difesa antiaerea i missili sarebbero partiti ugualmente, colpendo molta più gente, come abbiamo visto qualche giorno fa all’ospedale di Kiev“, ha concluso Giorgia Meloni.

    Ma la replica non si è fatta attendere. “Quali sarebbero le armi difensive inviate all’Ucraina? I missili sono armi difensive? Io sono contrario all’invio di ogni tipo di arma perché, dal mio punto di vista, un missile non è un’arma difensiva”, ha commentato il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. “Io sono contro l’invio di ogni tipo di armi all’Ucraina perché sono favorevole a un processo negoziale che deve avere come unico scopo la pace”, ha aggiunto il numero due di Salvini ripetendo – quasi testualmente – le parole del suo leader: “Finché inviamo armi è chiaro che alimentiamo guerre e finché alimentiamo guerre contribuiamo alla morte di persone sia della Russia sia dell’Ucraina”.

    E il capogruppo della Lega alla Camera plaude alle “missioni di pace” (che ha sollevato numerose critiche in Ue) del premier ungherese Viktor Orban tra Kiev, Mosca e Pechino: “Se ci prova non la vedo come una cosa negativa“, ha detto Riccardo Molinari sottolineando che “la pace si può fare solo grazie all’aiuto militare occidentale. Qualcuno che provi a fare una trattativa deve esserci“. Intanto, sempre da Washington, Meloni ha provato a ridimensionare le distanze politiche con gruppi di destra che in Europa hanno aderito ai Patrioti di Orban e Le Pen, ricordando che nel gruppo “c’è Salvini, come c’è Vox che è stato con Ecr fino a qualche giorno fa”. “La partecipazione e la composizione dei gruppi europei – ha spiegato al termine del vertice Nato – non impedisce affatto che ci siano ottimi rapporti e che ci siano forme di collaborazione, come dimostra il caso italiano dove mi corre l’obbligo di ricordare che i tre partiti che compongono la maggioranza, pur stando insieme praticamente da 30 anni, sono sempre stati in gruppi europei diversi“. “Ci sono materie sulle quali si può essere meno vicini, altre sulle quali si può essere ovviamente più convergenti. Ma insomma, io sono una persona che ama parlare con tutti e certi schematismi che leggo nella politica europea non mi appartengono e non li condivido”, ha concluso la presidente del Consiglio.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/12/lega-linea-orban-governo-crippa-meloni-armi-difensive-kiev-alimentare-guerre/7621246/
    QUALCOSA SI MUOVE? Ucraina, scontro interno al governo. La Lega insiste: “Meloni parla di invio di armi difensive? Noi contrari ad alimentare guerre” di F. Q. | 12 Luglio 2024 Dall’Europa a Roma. La linea tracciata dalla nuova famiglia Ue, voluta da Viktor Orban, rischia di creare crepe all’interno del governo italiano. Negli ultimi giorni la Lega di Matteo Salvini – fresca di adesione ai Patrioti per l’Europa – alza il tiro andando contro le posizioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il leader del Carroccio lo ha fatto parlando delle nuove nomine Ue: Salvini ha definito “un colpo di Stato” il bis di Ursula von der Leyen proprio mentre Meloni apre al voto favorevole di Fdi, legandolo al risultato che l’Italia deve ottenere “per il suo peso”. Non solo. Uno dei temi più spinosi è quello relativo al sostegno all’Ucraina. “Più armi si inviano, più la guerra va avanti“, ha dichiarato Salvini sostenuto da altri esponenti del suo partito. Una posizione che ha costretto Giorgia Meloni a intervenire pubblicamente, al termine del vertice Nato a Washington, per ricordare che “la maggioranza è sempre stata molto compatta su queste materie, lo dimostra una linea italiana che è chiarissima per tutto il mondo“. La premier ha anche ribadito che “in Ucraina ci siamo concentrati sui sistemi di difesa aerea, che è il modo migliore per difendere una nazione aggredita. Lo dico anche a chi va da varie parti dice se si continuano a inviare armi all’Ucraina si alimenta la guerra”, ha sottolineato con evidente riferimento agli alleati della Lega. “Dipende anche da che cosa si invia, perché se noi non avessimo mandato i sistemi di difesa antiaerea i missili sarebbero partiti ugualmente, colpendo molta più gente, come abbiamo visto qualche giorno fa all’ospedale di Kiev“, ha concluso Giorgia Meloni. Ma la replica non si è fatta attendere. “Quali sarebbero le armi difensive inviate all’Ucraina? I missili sono armi difensive? Io sono contrario all’invio di ogni tipo di arma perché, dal mio punto di vista, un missile non è un’arma difensiva”, ha commentato il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. “Io sono contro l’invio di ogni tipo di armi all’Ucraina perché sono favorevole a un processo negoziale che deve avere come unico scopo la pace”, ha aggiunto il numero due di Salvini ripetendo – quasi testualmente – le parole del suo leader: “Finché inviamo armi è chiaro che alimentiamo guerre e finché alimentiamo guerre contribuiamo alla morte di persone sia della Russia sia dell’Ucraina”. E il capogruppo della Lega alla Camera plaude alle “missioni di pace” (che ha sollevato numerose critiche in Ue) del premier ungherese Viktor Orban tra Kiev, Mosca e Pechino: “Se ci prova non la vedo come una cosa negativa“, ha detto Riccardo Molinari sottolineando che “la pace si può fare solo grazie all’aiuto militare occidentale. Qualcuno che provi a fare una trattativa deve esserci“. Intanto, sempre da Washington, Meloni ha provato a ridimensionare le distanze politiche con gruppi di destra che in Europa hanno aderito ai Patrioti di Orban e Le Pen, ricordando che nel gruppo “c’è Salvini, come c’è Vox che è stato con Ecr fino a qualche giorno fa”. “La partecipazione e la composizione dei gruppi europei – ha spiegato al termine del vertice Nato – non impedisce affatto che ci siano ottimi rapporti e che ci siano forme di collaborazione, come dimostra il caso italiano dove mi corre l’obbligo di ricordare che i tre partiti che compongono la maggioranza, pur stando insieme praticamente da 30 anni, sono sempre stati in gruppi europei diversi“. “Ci sono materie sulle quali si può essere meno vicini, altre sulle quali si può essere ovviamente più convergenti. Ma insomma, io sono una persona che ama parlare con tutti e certi schematismi che leggo nella politica europea non mi appartengono e non li condivido”, ha concluso la presidente del Consiglio. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/12/lega-linea-orban-governo-crippa-meloni-armi-difensive-kiev-alimentare-guerre/7621246/
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    Ucraina, scontro interno al governo. La Lega insiste: "Meloni parla di invio di armi difensive? Noi contrari ad alimentare guerre" - Il Fatto Quotidiano
    "Quali sarebbero le armi difensive inviate all’Ucraina? I missili sono armi difensive?" replica il numero due di Salvini a Meloni
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  • CARI AMICI, VI RINGRAZIO DEL FATTO CHE CONTINUATE A SEGUIRMI.VI RINGRAZIO DEL LIKE !!!! IN QUESTA ITALIA DISSESTATA ,LA SOLA NOTIZIA BUONA E' CHE SALVINI E GIORGETTI HANNO DETTO CHE DEL "MES" VOLUTO DALLA UNIONE EUROPEA, NON SE NE PARLA PROPRIO !!!! ALMENO, IO, CREDO, PER ORA. BUON SABATO E BUONA DOMENICA !!!!
    CARI AMICI, VI RINGRAZIO DEL FATTO CHE CONTINUATE A SEGUIRMI.VI RINGRAZIO DEL LIKE !!!! IN QUESTA ITALIA DISSESTATA ,LA SOLA NOTIZIA BUONA E' CHE SALVINI E GIORGETTI HANNO DETTO CHE DEL "MES" VOLUTO DALLA UNIONE EUROPEA, NON SE NE PARLA PROPRIO !!!! ALMENO, IO, CREDO, PER ORA. BUON SABATO E BUONA DOMENICA !!!!
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  • Salvini in copertina su Time, "il nuovo volto d'Europa"
    All'interno una lunga intervista al vicepremier: "Spirito Ue tradito, cambiare le dinamiche"

    https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/09/13/salvini-in-copertina-su-time-il-nuovo-volto-deuropa-_1dbda629-c9b1-41d6-8a19-d0365432372b.html

    OGGI e DOMANI io RESTO a CASA!
    Salvini in copertina su Time, "il nuovo volto d'Europa" All'interno una lunga intervista al vicepremier: "Spirito Ue tradito, cambiare le dinamiche" https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/09/13/salvini-in-copertina-su-time-il-nuovo-volto-deuropa-_1dbda629-c9b1-41d6-8a19-d0365432372b.html OGGI e DOMANI io RESTO a CASA!
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    Salvini in copertina su Time, "il nuovo volto d'Europa" - Politica
    All'interno una lunga intervista al vicepremier: "Spirito Ue tradito, cambiare le dinamiche" (ANSA)
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  • CARI AMICI, NESSUNA COSA NUOVA PER L'ITALIA IN FRANTUMI, SE NON LA ASPETTATIVA DI SALVINI DI FARE IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, CHE NON FARA' E LA DISCUSSIONE IN PARLAMENTO DEL DECRETO SUL COSIDDETTO "PREMIERATO", COME DESIDERATO DA QUELLA SEDUTA A PALAZZO CHIGI !!!! SPERIAMO CHE FINISCA IL GENOCIDIO AD OPERA DI ISRAELE,DELLA PALESTINA, CON I 45 MORTI DI IERI A RAFAH !!!!UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA.
    CARI AMICI, NESSUNA COSA NUOVA PER L'ITALIA IN FRANTUMI, SE NON LA ASPETTATIVA DI SALVINI DI FARE IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, CHE NON FARA' E LA DISCUSSIONE IN PARLAMENTO DEL DECRETO SUL COSIDDETTO "PREMIERATO", COME DESIDERATO DA QUELLA SEDUTA A PALAZZO CHIGI !!!! SPERIAMO CHE FINISCA IL GENOCIDIO AD OPERA DI ISRAELE,DELLA PALESTINA, CON I 45 MORTI DI IERI A RAFAH !!!!UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA.
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  • Questo lo dice Paolo Becchi su X!

    Gli Ukraini avevano assassinato la giovane figlia di Dugin in Russia, non lui, la figlia. Nel cao della #Donato lei era perfetta tra tutti i politici dissidenti perchè ill marito era a #Palermo
    Assassinare uno dei politici europei che ha ostacolato le sanzioni e i miliardi all'Ukraina era troppo sfacciato, anche se simuli un incidente d'auto o una rapina in casa. Assassinarne la moglie o il marito serve molto bene a intimidire, ma devi simulare anche lì l'incidente e può apparire lo stesso un assassinio sospetto per il pubblico, qualcosa di orchestrato da dei servizi. Una morte violenta "inspiegabile" della moglie o marito di un politico dissidente, quando si tratta di gente con una vita normale che non da adito a sospetti, può avere qualche rischio. Alla fine può essere che la polizia francese o olandese trovi qualcosa di sospetto

    Per fortuna però, tra la dozzina di politici europei "dissidenti" più in vista c'è la #Donato CHE HA IL MARITO A PALERMO, DOVE CI SONO MORTI DI MAFIA.

    La Donato è perfetta, un palermitano morto ammazzato per il pubblico europeo è all'80% lui da sospettare di legami di mafia. In Sicilia chi muore ammazzato in modo inspiegabile deve essere lui a spiegare. Non è come in Olanda o Germania.

    In più, se lo strangoli in pieno giorno, fai sembrare ancora di più una cosa di mafia, l'assassino lo costringe a salire in auto e andare in una zona deserta e poi da dietro lo strangole che ha un sapore più mafioso (ricordi nel "Padrino" e nei film di Scorsese ?)

    Se non ci fossero dei #burattini al governo, i servizi segreti oltre che i carabinieri e Digos dovrebbero indagare tutti i movimenti di ukraini in Sicilia

    Per fortuna però loro, alla Giorgia, Salvini e Tajani non conviene assolutamente uno scandalo in cui servizi ukraini in Italia vengono trovati ad assassinare e l'Italia ha una bella tradizione di morti sospette insabbiate

    G.Zibordi

    Fonte: https://x.com/pbecchi/status/1794678473098657814?t=7meE4jU7WRhjkDmuFipYYQ&s=19
    Questo lo dice Paolo Becchi su X! Gli Ukraini avevano assassinato la giovane figlia di Dugin in Russia, non lui, la figlia. Nel cao della #Donato lei era perfetta tra tutti i politici dissidenti perchè ill marito era a #Palermo Assassinare uno dei politici europei che ha ostacolato le sanzioni e i miliardi all'Ukraina era troppo sfacciato, anche se simuli un incidente d'auto o una rapina in casa. Assassinarne la moglie o il marito serve molto bene a intimidire, ma devi simulare anche lì l'incidente e può apparire lo stesso un assassinio sospetto per il pubblico, qualcosa di orchestrato da dei servizi. Una morte violenta "inspiegabile" della moglie o marito di un politico dissidente, quando si tratta di gente con una vita normale che non da adito a sospetti, può avere qualche rischio. Alla fine può essere che la polizia francese o olandese trovi qualcosa di sospetto Per fortuna però, tra la dozzina di politici europei "dissidenti" più in vista c'è la #Donato CHE HA IL MARITO A PALERMO, DOVE CI SONO MORTI DI MAFIA. La Donato è perfetta, un palermitano morto ammazzato per il pubblico europeo è all'80% lui da sospettare di legami di mafia. In Sicilia chi muore ammazzato in modo inspiegabile deve essere lui a spiegare. Non è come in Olanda o Germania. In più, se lo strangoli in pieno giorno, fai sembrare ancora di più una cosa di mafia, l'assassino lo costringe a salire in auto e andare in una zona deserta e poi da dietro lo strangole che ha un sapore più mafioso (ricordi nel "Padrino" e nei film di Scorsese ?) Se non ci fossero dei #burattini al governo, i servizi segreti oltre che i carabinieri e Digos dovrebbero indagare tutti i movimenti di ukraini in Sicilia Per fortuna però loro, alla Giorgia, Salvini e Tajani non conviene assolutamente uno scandalo in cui servizi ukraini in Italia vengono trovati ad assassinare e l'Italia ha una bella tradizione di morti sospette insabbiate G.Zibordi Fonte: https://x.com/pbecchi/status/1794678473098657814?t=7meE4jU7WRhjkDmuFipYYQ&s=19
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  • CARI AMICI, E' L'ITALIA IN CUI SI REGISTRANO EPISODI DI VIOLENZA CHE FINISCONO IN UCCISIONI !!!! IN QUESTA ITALIA, RIDOTTA IN PESSIME CONDIZIONI, SI E' SMARRITO IL SENSO DELLA VITA SU QUESTA TERRA !!!! QUANTO ALLA CANDIDATURA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI DI VANNACCI, NELLA LEGA IO, PRIMA IN ITALIA, AVEVO CAPITO LE MIRE E LE AMBIZIONI !!!! ACQUISTERA' VOTI LA LEGA DEL SALVINI, PARASSITA CHE VIVE DI POLITICA DALLA ETA' DI 17 ANNI, PER LA STUPIDITA' DEL POPOLO ITALIANO !!!! BUONA GIORNATA A TUTTI. UN ABBRACCIO.
    CARI AMICI, E' L'ITALIA IN CUI SI REGISTRANO EPISODI DI VIOLENZA CHE FINISCONO IN UCCISIONI !!!! IN QUESTA ITALIA, RIDOTTA IN PESSIME CONDIZIONI, SI E' SMARRITO IL SENSO DELLA VITA SU QUESTA TERRA !!!! QUANTO ALLA CANDIDATURA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI DI VANNACCI, NELLA LEGA IO, PRIMA IN ITALIA, AVEVO CAPITO LE MIRE E LE AMBIZIONI !!!! ACQUISTERA' VOTI LA LEGA DEL SALVINI, PARASSITA CHE VIVE DI POLITICA DALLA ETA' DI 17 ANNI, PER LA STUPIDITA' DEL POPOLO ITALIANO !!!! BUONA GIORNATA A TUTTI. UN ABBRACCIO.
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