• In Germania ci sono giudici che non hanno smesso di adempiere il loro dovere: accertare la VERITÀ MATERIALE! Le decisioni di rigetto (per infondatezza o manifesta infondatezza della questione sollevata) della Corte Costituzionale hanno solo efficacia inter partes, cioè nel processo in cui sono state sollevate
    È un concetto fondamentale che dovrebbe essere chiaro ad ogni laureato in giurisprudenza, ma che - sorprendentemente - nelle aule giudiziarie italiane nei processi riguardanti l’obbligo “vaccinale”-Covid-19 è evaporizzato.
    E, dunque, tranne rare eccezioni, la magistratura italiana - in clamorosa violazione dell’obbligo dell’accertamento della VERITÀ MATERIALE (art. 24 e 101 Cost.) nell’ambito del suo dovere di indagare sulla base di quanto è stato esposto/denunciato e documentato nel processo (art. 112 Cost.), si trincea dietro alle decisioni della Corte Costituzionale che evidentemente sono basate su presupposti fattuali fasulli e fortemente condizionate da questioni di legittimità sollevate purtroppo anche in modo del tutto contraddittorio.
    Le decisioni della Consulta di rigetto hanno una mera efficacia inter partes nel rispettivo procedimento in cui le questioni erano state sollevate!
    Mentre le sentenze di accoglimento sono decisioni di accertamento, alle quali la Costituzione ricollega effetti generali sotto certi aspetti costitutivi – perché la legge viene definitivamente e irrimediabilmente eliminata dall’ordinamento -, l’efficacia delle sentenze di rigetto è totalmente diversa, non contenendo alcuna certificazione dello status di conformità della legge alla Costituzione.
    La pronuncia di rigetto, quindi, non impedisce che la stessa questione venga in futuro risollevata.
    Le decisioni di rigetto non obbligano in alcun modo la magistratura innanzitutto per quanto riguarda il loro contenuto riferito agli asseriti “fatti” presupposti (presunta efficacia e sicurezza e presunta natura non sperimentale dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19), sui quali si poggiano le erronee decisioni della Consulta. Sono tali asseriti “fatti” che inficiano alla radice la fondatezza delle decisioni della Consulta e, dunque, l’autorevolezza e la legittimità costituzionale delle sentenze della Consulta.
    È necessario che la magistratura del merito adempi innanzitutto al suo obbligo di un’accurato accertamento della VERITÀ MATERIALE prima di mandare nuove questioni di legittimità alla Consulta.
    E poi, ci sono in Italia tanti contenziosi pendenti, in cui per una serie di motivi, i ricorsi presentati dai cittadini potrebbero essere accolti senza alcuna necessità di sollevare nuovamente questione di legittimità costituzionale - e ciò sempre però sulla base di un accurato (e non a priori dogmaticamente escluso) accertamento della VERITÀ MATERIALE.
    Il Tribunale Amministrativo di Osnabrück, presieduto dal suo autorevole presidente, ha dato a tutti gli osservatori del processo un’impressionante conferma che c’è una magistratura in Europa che sa fare il suo mestiere e non ha dimenticato il testo sul quale ha prestato giuramento all’atto dell’ affidamento dell’incarico fondamentale per la sopravvivenza delle Stato di Diritto e, dunque, della Democrazia.
    ‼️In Germania ci sono giudici che non hanno smesso di adempiere il loro dovere: accertare la VERITÀ MATERIALE! Le decisioni di rigetto (per infondatezza o manifesta infondatezza della questione sollevata) della Corte Costituzionale hanno solo efficacia inter partes, cioè nel processo in cui sono state sollevate‼️ È un concetto fondamentale che dovrebbe essere chiaro ad ogni laureato in giurisprudenza, ma che - sorprendentemente - nelle aule giudiziarie italiane nei processi riguardanti l’obbligo “vaccinale”-Covid-19 è evaporizzato. E, dunque, tranne rare eccezioni, la magistratura italiana - in clamorosa violazione dell’obbligo dell’accertamento della VERITÀ MATERIALE (art. 24 e 101 Cost.) nell’ambito del suo dovere di indagare sulla base di quanto è stato esposto/denunciato e documentato nel processo (art. 112 Cost.), si trincea dietro alle decisioni della Corte Costituzionale che evidentemente sono basate su presupposti fattuali fasulli e fortemente condizionate da questioni di legittimità sollevate purtroppo anche in modo del tutto contraddittorio. Le decisioni della Consulta di rigetto hanno una mera efficacia inter partes nel rispettivo procedimento in cui le questioni erano state sollevate! Mentre le sentenze di accoglimento sono decisioni di accertamento, alle quali la Costituzione ricollega effetti generali sotto certi aspetti costitutivi – perché la legge viene definitivamente e irrimediabilmente eliminata dall’ordinamento -, l’efficacia delle sentenze di rigetto è totalmente diversa, non contenendo alcuna certificazione dello status di conformità della legge alla Costituzione. La pronuncia di rigetto, quindi, non impedisce che la stessa questione venga in futuro risollevata. Le decisioni di rigetto non obbligano in alcun modo la magistratura innanzitutto per quanto riguarda il loro contenuto riferito agli asseriti “fatti” presupposti (presunta efficacia e sicurezza e presunta natura non sperimentale dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19), sui quali si poggiano le erronee decisioni della Consulta. Sono tali asseriti “fatti” che inficiano alla radice la fondatezza delle decisioni della Consulta e, dunque, l’autorevolezza e la legittimità costituzionale delle sentenze della Consulta. È necessario che la magistratura del merito adempi innanzitutto al suo obbligo di un’accurato accertamento della VERITÀ MATERIALE prima di mandare nuove questioni di legittimità alla Consulta. E poi, ci sono in Italia tanti contenziosi pendenti, in cui per una serie di motivi, i ricorsi presentati dai cittadini potrebbero essere accolti senza alcuna necessità di sollevare nuovamente questione di legittimità costituzionale - e ciò sempre però sulla base di un accurato (e non a priori dogmaticamente escluso) accertamento della VERITÀ MATERIALE. Il Tribunale Amministrativo di Osnabrück, presieduto dal suo autorevole presidente, ha dato a tutti gli osservatori del processo un’impressionante conferma che c’è una magistratura in Europa che sa fare il suo mestiere e non ha dimenticato il testo sul quale ha prestato giuramento all’atto dell’ affidamento dell’incarico fondamentale per la sopravvivenza delle Stato di Diritto e, dunque, della Democrazia.
    Like
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 5K Visualizzazioni
  • La Democrazia viene annullata impedendo la libera informazione

    L'Unione Europea, sotto il “regime del terrore e dello sfacelo” di Ursula von der Leyen, ha proclamato la cosiddetta INFODEMIA come la più grande minaccia per l'umanità.
    È stata dichiarata, una volta di più, una “guerra”, e questa volta alla cosiddetta DISINFORMAZIONE e MISSINFORMAZIONE, cioè a tutto ciò che non corrisponde all'opinione del regime. 
    E questo motto d'azione antidemocratico, estremamente pericoloso per la Democrazia e lo Stato di diritto, sta avendo un effetto capillare in tutta l'Unione Europea, dove, dopo la narrazione riguardo la p(l)andemia, viene ora portata avanti, come se fosse la cosa più ovvia del mondo,  la narrazione  della “terribile” minaccia che sarebbe rappresentata da troppe informazioni, informazioni asseritamente false e (soprattutto) diffuse attraverso canali 'incontrollabili'.
    La libera informazione e la libertà di opinione sono Diritti Fondamentali, ma questo ovviamente non fa (più) parte dell'identità della società europea e in particolare di coloro che avrebbero il compito di garantire proprio questo Diritto Fondamentale. Uno dei miei impegni politici e giuridici è proprio quello di proteggere questo Diritto Fondamentale per la sopravvivenza della Democrazia.
    ‼️La Democrazia viene annullata impedendo la libera informazione‼️ L'Unione Europea, sotto il “regime del terrore e dello sfacelo” di Ursula von der Leyen, ha proclamato la cosiddetta INFODEMIA come la più grande minaccia per l'umanità. È stata dichiarata, una volta di più, una “guerra”, e questa volta alla cosiddetta DISINFORMAZIONE e MISSINFORMAZIONE, cioè a tutto ciò che non corrisponde all'opinione del regime.  E questo motto d'azione antidemocratico, estremamente pericoloso per la Democrazia e lo Stato di diritto, sta avendo un effetto capillare in tutta l'Unione Europea, dove, dopo la narrazione riguardo la p(l)andemia, viene ora portata avanti, come se fosse la cosa più ovvia del mondo,  la narrazione  della “terribile” minaccia che sarebbe rappresentata da troppe informazioni, informazioni asseritamente false e (soprattutto) diffuse attraverso canali 'incontrollabili'. La libera informazione e la libertà di opinione sono Diritti Fondamentali, ma questo ovviamente non fa (più) parte dell'identità della società europea e in particolare di coloro che avrebbero il compito di garantire proprio questo Diritto Fondamentale. Uno dei miei impegni politici e giuridici è proprio quello di proteggere questo Diritto Fondamentale per la sopravvivenza della Democrazia.
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 3K Visualizzazioni 11
  • Nel Consiglio della Regione Trentino-Alto Adige abbiamo deciso due giorni fa sulla proposta di voto di un collega Trentino di chiedere come Consiglio Regionale al governo nazionale l’urgente istituzione di una commissione scientifica indipendente per determinare le cause della preoccupante sovramortalità che notiamo tra gente anche molto giovane. Nella mia dichiarazione di voto (poco dopo essere arrivata dall’udienza davanti il GIP di Trento in cui lottavo contro la chiusura di indagini penali realmente mai aperte dalla Procura di Trento nel caso del 24enne Traian morto dopo la prima dose di Comirnaty di Pfizer/BioNTech) e con la quale ho reagito anche a prese di posizione di coloro (Consiglieri PD …) che hanno osannato i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 sostenendo che la comunità scientifica sarebbe già sempre al lavoro per il ns. bene e che dunque non ci sarebbe bisogno di una commissione che determini le cause dell’evidente morria, ho evidenziato l‘importanza VITALE della proposta di voto.
    Eravamo purtroppo solo in 9 consiglieri a sostenere la proposta di voto del collega e, dunque, la proposta è stata bocciata. Invece era l‘unico punto all‘ordine del giorno degno di una seduta del Consiglio Regionale. Ma evidentemente sono più importanti nuove bandiere e nomine per Commissioni totalmente superflue, anziché la sopravvivenza, la vita dei cittadini.


    https://odysee.com/@renateholzeisen:e/Consiglio-Regionale-150524-:8
    Nel Consiglio della Regione Trentino-Alto Adige abbiamo deciso due giorni fa sulla proposta di voto di un collega Trentino di chiedere come Consiglio Regionale al governo nazionale l’urgente istituzione di una commissione scientifica indipendente per determinare le cause della preoccupante sovramortalità che notiamo tra gente anche molto giovane. Nella mia dichiarazione di voto (poco dopo essere arrivata dall’udienza davanti il GIP di Trento in cui lottavo contro la chiusura di indagini penali realmente mai aperte dalla Procura di Trento nel caso del 24enne Traian morto dopo la prima dose di Comirnaty di Pfizer/BioNTech) e con la quale ho reagito anche a prese di posizione di coloro (Consiglieri PD …) che hanno osannato i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 sostenendo che la comunità scientifica sarebbe già sempre al lavoro per il ns. bene e che dunque non ci sarebbe bisogno di una commissione che determini le cause dell’evidente morria, ho evidenziato l‘importanza VITALE della proposta di voto. Eravamo purtroppo solo in 9 consiglieri a sostenere la proposta di voto del collega e, dunque, la proposta è stata bocciata. Invece era l‘unico punto all‘ordine del giorno degno di una seduta del Consiglio Regionale. Ma evidentemente sono più importanti nuove bandiere e nomine per Commissioni totalmente superflue, anziché la sopravvivenza, la vita dei cittadini. 👇👇👇 https://odysee.com/@renateholzeisen:e/Consiglio-Regionale-150524-:8
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 3K Visualizzazioni
  • Da piú 70 anni che ci avvelenano...

    https://dituttoedipiu.altervista.org/1953-aerei-dellesercito-americano-spruzzarono-solfuro-di-zinco-cadmio-su-ignari-cittadini-di-winnipeg/

    #Avvelenamento #Manipolazione #Cospirazione #Chimica #Ambiente #SalutePubblica #Sperimentazione #EsperimentiMilitari #Tossicità #Zinco #Cadmio #Inquinamento #GuerraChimica #Storia #Esposizione #Aerei #Esercito #America #Solfuro #ScieChimiche #Innocenti #Vittime #Winnipeg #Canada #DannoAmbientale #RischioSanitario #Contaminazione #Sopravvivenza #Politica #Ricerca #Scoperta
    Da piú 70 anni che ci avvelenano... https://dituttoedipiu.altervista.org/1953-aerei-dellesercito-americano-spruzzarono-solfuro-di-zinco-cadmio-su-ignari-cittadini-di-winnipeg/ #Avvelenamento #Manipolazione #Cospirazione #Chimica #Ambiente #SalutePubblica #Sperimentazione #EsperimentiMilitari #Tossicità #Zinco #Cadmio #Inquinamento #GuerraChimica #Storia #Esposizione #Aerei #Esercito #America #Solfuro #ScieChimiche #Innocenti #Vittime #Winnipeg #Canada #DannoAmbientale #RischioSanitario #Contaminazione #Sopravvivenza #Politica #Ricerca #Scoperta
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    1953: AEREI DELL’ESERCITO AMERICANO SPRUZZARONO SOLFURO DI ZINCO-CADMIO - D
    Qualche tempo fa, ho riferito dell’Operazione LAC (Large Area Coverage), che fu eseguita nel 1957 e nel 1958 dalla “U.S Army Chemical Corps”. Principalmente, l’operazione di irrorazione coinvol
    0 Commenti 0 Condivisioni 8K Visualizzazioni
  • IVERMECTINA E CANCRO

    L'ivermectina è il miglior farmaco antitumorale che esista, ed è comunemente usata in Cina per trattare i malati di tumore. Abbinata a vitamina C intravena e camera iperbarica è forse il trattamento che offre le migliori possibilità di sopravvivenza. Peccato che sia praticamente gratis, e non possa essere brevettabile.

    Dalla ricerca:
    "L'ivermectina ha potenti effetti antitumorali, tra cui l'inibizione della proliferazione, delle metastasi e dell'attività angiogenica in diverse cellule tumorali. L'ivermectina promuove la morte programmata delle cellule tumorali, compresa l'apoptosi, l'autofagia e la piroptosi. L'ivermectina induce l'apoptosi e l'autofagia è regolata reciprocamente. È interessante notare che l'ivermectina può anche inibire le cellule staminali tumorali e invertire la resistenza multifarmaco, esercitando un effetto ottimale quando viene utilizzata in combinazione con altri farmaci chemioterapici."

    Un nutrizionista italiano in Australia
    IVERMECTINA E CANCRO L'ivermectina è il miglior farmaco antitumorale che esista, ed è comunemente usata in Cina per trattare i malati di tumore. Abbinata a vitamina C intravena e camera iperbarica è forse il trattamento che offre le migliori possibilità di sopravvivenza. Peccato che sia praticamente gratis, e non possa essere brevettabile. Dalla ricerca: "L'ivermectina ha potenti effetti antitumorali, tra cui l'inibizione della proliferazione, delle metastasi e dell'attività angiogenica in diverse cellule tumorali. L'ivermectina promuove la morte programmata delle cellule tumorali, compresa l'apoptosi, l'autofagia e la piroptosi. L'ivermectina induce l'apoptosi e l'autofagia è regolata reciprocamente. È interessante notare che l'ivermectina può anche inibire le cellule staminali tumorali e invertire la resistenza multifarmaco, esercitando un effetto ottimale quando viene utilizzata in combinazione con altri farmaci chemioterapici." Un nutrizionista italiano in Australia
    Like
    3
    0 Commenti 0 Condivisioni 964 Visualizzazioni
  • Ansa:
    IN ITALIA PRIMI TEST SU ZANZARE GM ANTI-MALARIA

    ROMA - Sarà l'Italia ad ospitare i primi test confinati, in quattro grandi gabbie, con zanzare geneticamente modificate (gm) per combattere la malaria. Al momento non è possibile indicare il luogo esatto in cui avverranno i test, condotti dal gruppo di Andrea Crisanti, che lavora tra la Gran Bretagna, presso l'Imperial College di Londra, e l'Italia, nell'università di Perugia. Ma l' esperimento è pronto a partire e avverrà probabilmente nel prossimo inverno. Le zanzare gm saranno chiuse in quattro grandi gabbie larghe 10 metri e alte 15. Saranno maschi resi sterili grazie ad una tecnica messa a punto due anni dallo stesso gruppo di Crisanti, la prima che permette di distinguere i maschi dalle femmine nelle zanzare. "La scelta è caduta sull'Italia per ragioni ragioni scientifiche, etiche e di sicurezza", dice Crisanti. "Abbiamo proposto l'Italia - aggiunge - perché le zanzare utilizzate nei test appartengono a specie presenti solo in Africa e in Italia non esistono. Ciò significa che in caso di rilascio accidentale non possono trasmettere le loro caratteristiche a zanzare indigene". Oltre a questa barriera genetica, l'Italia offre anche il vantaggio che "in inverno non ci sono le condizioni che permettano la sopravvivenza delle zanzare tropicali: il che rappresenta un secondo livello di sicurezza". Infine, conclude, "l'Italia ha una grossa competenza in questo campo, tanto da essere all'avanguardia a livello internazionale, ed ha inoltre una grande capacità logistica per esperimenti di questo tipo".


    CONFLITTO DI INTERESSI, ZANZARE E IMMUNITÁ PARLAMENTARE


    Wikileaks Italia ci informa che la Fondazione Bill & Melinda Gates ha finanziato con 100mila$ l'Istituto Superiore di Sanità per un progetto riguardante "L'intestino di una zanzara della malaria su un chip".
    La delibera fu firmata dal Pres. Busaferro nel 2019, pochi mesi prima dello scoppio della pandemia Covid19.

    LEGGI IL TWEET https://twitter.com/Wikileaks_Ita/status/1635938211137462274

    nell'ottobre 2020 Sara Cunial ha depositato un'interrogazione in Commissione Ambiente sull'azienda guidata da Crisanti che unica in Italia produce zanzare ogm. oggi Crisanti è in Parlamento, eletto al Senato con il PD e gode dell'immunità parlamentare.

    L'esperimento più dibattuto che utilizza la tecnologia di editing genomico CRISPR-Cas9 e della sua derivata Gene Drive punta all'eliminazione della zanzara Anopheles gambiae, vettore della malaria, diffondendo una versione Ogm che fa nascere solo gli esemplari di sesso maschile che non pungono.

    Mentre 170 nazioni hanno firmato un trattato in cui si dichiara che i progetti di «gene drive» devono essere valutati caso per caso e con le comunità locali, Mariann Bassey-Orovwuje, di Friends of the Earth Africa e presidente dell'Alleanza per la sovranità alimentare in Africa, e l'Etc Group, hanno fatto presente che l'avvenuto rilascio di zanzare geneticamente modificate in Africa non ha visto consultate le comunità nei villaggi né ha visto chiedere loro alcun consenso.

    Uno dei laboratori leader mondiali nella produzione di zanzare geneticamente modificate, il PoloGGB, ha sede a Terni in Umbria.

    Non tolleriamo le implicazioni ambientali che, superando i benefici dell'eliminazione di una specie dannosa, rischierebbero seriamente di compromettere l'equilibrio degli ecosistemi nazionali.
    Non tolleriamo le gravissime implicazioni etiche e di sicurezza nel caso in cui queste zanzare venissero diffuse, volontariamente o involontariamente, anche per contaminazione, sul territorio italiano.

    LEGGI L'INTERROGAZIONE https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/04757&ramo=CAMERA&leg=18
    Ansa: IN ITALIA PRIMI TEST SU ZANZARE GM ANTI-MALARIA ROMA - Sarà l'Italia ad ospitare i primi test confinati, in quattro grandi gabbie, con zanzare geneticamente modificate (gm) per combattere la malaria. Al momento non è possibile indicare il luogo esatto in cui avverranno i test, condotti dal gruppo di Andrea Crisanti, che lavora tra la Gran Bretagna, presso l'Imperial College di Londra, e l'Italia, nell'università di Perugia. Ma l' esperimento è pronto a partire e avverrà probabilmente nel prossimo inverno. Le zanzare gm saranno chiuse in quattro grandi gabbie larghe 10 metri e alte 15. Saranno maschi resi sterili grazie ad una tecnica messa a punto due anni dallo stesso gruppo di Crisanti, la prima che permette di distinguere i maschi dalle femmine nelle zanzare. "La scelta è caduta sull'Italia per ragioni ragioni scientifiche, etiche e di sicurezza", dice Crisanti. "Abbiamo proposto l'Italia - aggiunge - perché le zanzare utilizzate nei test appartengono a specie presenti solo in Africa e in Italia non esistono. Ciò significa che in caso di rilascio accidentale non possono trasmettere le loro caratteristiche a zanzare indigene". Oltre a questa barriera genetica, l'Italia offre anche il vantaggio che "in inverno non ci sono le condizioni che permettano la sopravvivenza delle zanzare tropicali: il che rappresenta un secondo livello di sicurezza". Infine, conclude, "l'Italia ha una grossa competenza in questo campo, tanto da essere all'avanguardia a livello internazionale, ed ha inoltre una grande capacità logistica per esperimenti di questo tipo". CONFLITTO DI INTERESSI, ZANZARE E IMMUNITÁ PARLAMENTARE 💰💰 💰💰 💰💰 💰💰 💰💰 Wikileaks Italia ci informa che la Fondazione Bill & Melinda Gates ha finanziato con 100mila$ l'Istituto Superiore di Sanità per un progetto riguardante "L'intestino di una zanzara della malaria su un chip". La delibera fu firmata dal Pres. Busaferro nel 2019, pochi mesi prima dello scoppio della pandemia Covid19. LEGGI IL TWEET 👉 https://twitter.com/Wikileaks_Ita/status/1635938211137462274 📂 nell'ottobre 2020 Sara Cunial ha depositato un'interrogazione in Commissione Ambiente sull'azienda guidata da Crisanti che unica in Italia produce zanzare ogm. ⛔ oggi Crisanti è in Parlamento, eletto al Senato con il PD e gode dell'immunità parlamentare. 🦟 L'esperimento più dibattuto che utilizza la tecnologia di editing genomico CRISPR-Cas9 e della sua derivata Gene Drive punta all'eliminazione della zanzara Anopheles gambiae, vettore della malaria, diffondendo una versione Ogm che fa nascere solo gli esemplari di sesso maschile che non pungono. Mentre 170 nazioni hanno firmato un trattato in cui si dichiara che i progetti di «gene drive» devono essere valutati caso per caso e con le comunità locali, Mariann Bassey-Orovwuje, di Friends of the Earth Africa e presidente dell'Alleanza per la sovranità alimentare in Africa, e l'Etc Group, hanno fatto presente che l'avvenuto rilascio di zanzare geneticamente modificate in Africa non ha visto consultate le comunità nei villaggi né ha visto chiedere loro alcun consenso. Uno dei laboratori leader mondiali nella produzione di zanzare geneticamente modificate, il PoloGGB, ha sede a Terni in Umbria. Non tolleriamo le implicazioni ambientali che, superando i benefici dell'eliminazione di una specie dannosa, rischierebbero seriamente di compromettere l'equilibrio degli ecosistemi nazionali. Non tolleriamo le gravissime implicazioni etiche e di sicurezza nel caso in cui queste zanzare venissero diffuse, volontariamente o involontariamente, anche per contaminazione, sul territorio italiano. LEGGI L'INTERROGAZIONE 👉 https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/04757&ramo=CAMERA&leg=18
    0 Commenti 0 Condivisioni 7K Visualizzazioni
  • FACEBOOK SU QUESTO ELEMENTO
    < Fact - checker indipendenti sostengono che queste informazioni potrebbero fuorviare le persone >

    Prof. Carlo Rubbia è un fisico e accademico italiano, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1984.

    “Sono una persona che ha lavorato almeno un quarto di secolo sulla questione dell’energia nei vari aspetti e, quindi, conosco le cose con grande chiarezza.
    Vorrei esprimere alcuni concetti rapidamente anche perché i tempi sono brevi.

    La prima osservazione é che il clima della Terra é sempre cambiato. Oggi noi pensiamo (in un certo senso, probabilmente, in maniera falsa) che, se teniamo la CO2 (Anidride Carbonica) sotto controllo, il clima della Terra resterà invariato. Questo non è assolutamente vero.
    Vorrei ricordare che durante il periodo dell’ultimo milione di anni la Terra è stata dominata da periodi di glaciazione in cui la temperatura media era di meno 10 gradi, tranne brevissimi periodi, in cui c’è stata la temperatura che è quella di oggi. L’ultimo è stato 10.000 anni fa, quando è cominciato il cambiamento con l’agricoltura, lo sviluppo eccetera, che è la base di tutta la nostra civilizzazione di oggi.

    Negli ultimi 2.000 anni, ad esempio, la temperatura della Terra è cambiata profondamente. Ai tempi dei Romani, Annibale ha attraversato le Alpi con gli elefanti per venire in Italia. Oggi non ci potrebbe venire, perché la temperatura della terra è inferiore a quella che era ai tempi dei Romani. Quindi, oggi gli elefanti non potrebbero attraversare la zona dove sono passati allora.

    C’è stato un periodo, nel Medioevo, in cui si è verificata una piccola glaciazione. Poi, intorno all’anno 1000 c’è stato un aumento di temperatura simile a quello dei tempi dei Romani. Ricordiamo che ai tempi dei Romani la temperatura era più alta di quella di oggi. Poi c’è stata una mini-glaciazione, durante il periodo del 1500-1600. Ad esempio, i Vichinghi hanno avuto degli enormi problemi di sopravvivenza a causa di questa mini-glaciazione, che si è sviluppata con cambiamenti di temperatura sostanziali.

    Se restiamo nel periodo degli ultimi 100 anni, ci sono stati dei cambiamenti climatici notevoli, che sono avvenuti ben prima dell’effetto antropogenico, dell’effetto serra e così via. Per esempio, negli anni Quaranta c’è stato un cambiamento sostanziale.
    La presenza dell’uomo ha probabilmente introdotto ulteriori cambiamenti. Non dimentichiamo che quando sono nato io, la popolazione della Terra era 3,7 volte inferiore a quella di oggi. Nella mia vita il consumo energetico primario è aumentato 11 volte.
    Per quanto riguarda il comportamento del pianeta, questo ha avuto effetti molto strani e contraddittori.

    Vorrei ricordare ad esempio che dal 2000 al 2014, la temperatura della Terra non è aumentata: essa è diminuita di 0,2 gradi e noi non abbiamo osservato negli ultimi 15 anni alcun cambiamento climatico di una certa dimensione. Questo è un fatto di cui tutti voi dovete rendervi conto, perché non siamo di fronte ad un’esplosione della temperatura. La temperatura è aumentata fino al 2000: da quel momento siamo rimasti costanti, anzi siamo scesi di 0,2 gradi.

    #rubbia
    #carlorubbia
    #climatechange
    #cambiamentoclimatico
    FACEBOOK SU QUESTO ELEMENTO < Fact - checker indipendenti sostengono che queste informazioni potrebbero fuorviare le persone > Prof. Carlo Rubbia è un fisico e accademico italiano, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1984. “Sono una persona che ha lavorato almeno un quarto di secolo sulla questione dell’energia nei vari aspetti e, quindi, conosco le cose con grande chiarezza. Vorrei esprimere alcuni concetti rapidamente anche perché i tempi sono brevi. La prima osservazione é che il clima della Terra é sempre cambiato. Oggi noi pensiamo (in un certo senso, probabilmente, in maniera falsa) che, se teniamo la CO2 (Anidride Carbonica) sotto controllo, il clima della Terra resterà invariato. Questo non è assolutamente vero. Vorrei ricordare che durante il periodo dell’ultimo milione di anni la Terra è stata dominata da periodi di glaciazione in cui la temperatura media era di meno 10 gradi, tranne brevissimi periodi, in cui c’è stata la temperatura che è quella di oggi. L’ultimo è stato 10.000 anni fa, quando è cominciato il cambiamento con l’agricoltura, lo sviluppo eccetera, che è la base di tutta la nostra civilizzazione di oggi. Negli ultimi 2.000 anni, ad esempio, la temperatura della Terra è cambiata profondamente. Ai tempi dei Romani, Annibale ha attraversato le Alpi con gli elefanti per venire in Italia. Oggi non ci potrebbe venire, perché la temperatura della terra è inferiore a quella che era ai tempi dei Romani. Quindi, oggi gli elefanti non potrebbero attraversare la zona dove sono passati allora. C’è stato un periodo, nel Medioevo, in cui si è verificata una piccola glaciazione. Poi, intorno all’anno 1000 c’è stato un aumento di temperatura simile a quello dei tempi dei Romani. Ricordiamo che ai tempi dei Romani la temperatura era più alta di quella di oggi. Poi c’è stata una mini-glaciazione, durante il periodo del 1500-1600. Ad esempio, i Vichinghi hanno avuto degli enormi problemi di sopravvivenza a causa di questa mini-glaciazione, che si è sviluppata con cambiamenti di temperatura sostanziali. Se restiamo nel periodo degli ultimi 100 anni, ci sono stati dei cambiamenti climatici notevoli, che sono avvenuti ben prima dell’effetto antropogenico, dell’effetto serra e così via. Per esempio, negli anni Quaranta c’è stato un cambiamento sostanziale. La presenza dell’uomo ha probabilmente introdotto ulteriori cambiamenti. Non dimentichiamo che quando sono nato io, la popolazione della Terra era 3,7 volte inferiore a quella di oggi. Nella mia vita il consumo energetico primario è aumentato 11 volte. Per quanto riguarda il comportamento del pianeta, questo ha avuto effetti molto strani e contraddittori. Vorrei ricordare ad esempio che dal 2000 al 2014, la temperatura della Terra non è aumentata: essa è diminuita di 0,2 gradi e noi non abbiamo osservato negli ultimi 15 anni alcun cambiamento climatico di una certa dimensione. Questo è un fatto di cui tutti voi dovete rendervi conto, perché non siamo di fronte ad un’esplosione della temperatura. La temperatura è aumentata fino al 2000: da quel momento siamo rimasti costanti, anzi siamo scesi di 0,2 gradi. #rubbia #carlorubbia #climatechange #cambiamentoclimatico
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 5K Visualizzazioni
  • 𝐋𝐄𝐓𝐓𝐄𝐑𝐀 𝐃𝐈 𝐒𝐎𝐋𝐈𝐃𝐀𝐑𝐈𝐄𝐓𝐀̀
    𝐃𝐄𝐈 𝐃𝐎𝐂𝐄𝐍𝐓𝐈 𝐕𝐀𝐂𝐂𝐈𝐍𝐀𝐓𝐈
    𝐀𝐈 𝐃𝐎𝐂𝐄𝐍𝐓𝐈 𝐍𝐎𝐍 𝐕𝐀𝐂𝐂𝐈𝐍𝐀𝐓𝐈
    _di Saverio Mauro Tassi_

    Noi sottoscritti, docenti vaccinati provvisti di green pass rafforzato, esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi che hanno fatto, in scienza e coscienza, la scelta di non vaccinarsi e che, dopo essere stati sospesi tre mesi senza stipendio, e senza neanche l’assegno di sopravvivenza, sono stati riammessi a scuola con corresponsione dello stipendio, ma senza poter insegnare, e relegati in spazi isolati a svolgere attività non previste dal nostro contratto di lavoro.
    Noi crediamo che il DL 24 che ha imposto questo trattamento punisca e umili ingiustificatamente i nostri colleghi non vaccinati, per i seguenti motivi:
    1) essi sono riammessi a scuola solo se si sottopongono a un tampone ogni 48 ore, e pertanto, in base alle più recenti acquisizioni mediche, hanno meno probabilità di essere causa di contagio di noi colleghi vaccinati che non facciamo i tamponi.
    2) Essi, a meno che non siano ultracinquantenni, non hanno trasgredito alcuna legge, in quanto non sussisteva un obbligo legale per i docenti di vaccinarsi: la norma prevedeva solo che, nel caso non si fossero vaccinati, temporaneamente sarebbero stati sospesi dall’insegnamento e dallo stipendio, ovvero offriva la possibilità di una duplice scelta, limitandosi a penalizzarne fortemente una al fine di incentivare la scelta dell’altra. Dal momento che, in uno Stato di diritto ovvero costituzionale, nessun comportamento che non violi una legge può essere considerato negativo, i docenti che non si sono vaccinati non possono aver dato alcun cattivo esempio né possono aver violato alcun patto sociale e civile o assunto comportamenti diseducativi e pertanto in nessun modo si giustificano provvedimenti punitivi, quali il demansionamento e il confinamento.
    3) Vale appena la pena di notare che, per incentivare la scelta a favore della vaccinazione, i colleghi che hanno fatto una scelta diversa sono stati trattati peggio di quelli che sono sospesi dall’insegnamento per grave violazione disciplinare, oppure perché sottoposti a procedimento giudiziario, i quali non ricevono lo stipendio, ma almeno un assegno di mantenimento.
    4) Solo i docenti ultracinquantenni hanno violato un obbligo di vaccinazione, ma anche tale violazione è punita a termini di legge con un’ammenda pecuniaria il cui versamento cancella la violazione, così come il pagamento di una multa per un’infrazione del codice della strada. Nemmeno i docenti ultracinquantenni, dunque, possono essere giudicati negativamente e sottoposti per questo a provvedimenti punitivi, se non da un punto di vista esclusivamente morale, che come tale è opinabile e in alcun modo può essere fondamento di una norma di legge, altrimenti non saremmo in uno Stato di diritto, ma in uno Stato etico.
    Pertanto, non sussistono né motivazioni sanitarie né motivazioni civili ed educative che possano legittimare il demansionamento e il confinamento dei docenti non vaccinati.
    Per quanto sopra riteniamo che il trattamento riservato ai docenti non vaccinati riammessi a scuola si configuri come una discriminazione, lesiva del diritto costituzionale all’uguaglianza, e al contempo come un’infrazione del contratto nazionale degli insegnanti, nonché come una umiliazione della dignità professionale e della stessa persona umana dei nostri colleghi.
    Crediamo che tutto questo sia incompatibile con la nostra Costituzione e pertanto chiediamo al governo di ritirare tali provvedimenti.
    Invitiamo, infine, tutti i docenti, di ogni ordine e grado, a sottoscrivere questa lettera di solidarietà con i nostri colleghi sospesi e ora riammessi, ricordando che, se si accettano oggi per altri dei provvedimenti ingiustificati, umilianti e lesivi della dignità professionale e personale, corriamo l’enorme rischio che altri provvedimenti di questo genere possano essere presi in futuro per altri motivi e colpire anche noi stessi.
    𝐋𝐄𝐓𝐓𝐄𝐑𝐀 𝐃𝐈 𝐒𝐎𝐋𝐈𝐃𝐀𝐑𝐈𝐄𝐓𝐀̀ 𝐃𝐄𝐈 𝐃𝐎𝐂𝐄𝐍𝐓𝐈 𝐕𝐀𝐂𝐂𝐈𝐍𝐀𝐓𝐈 𝐀𝐈 𝐃𝐎𝐂𝐄𝐍𝐓𝐈 𝐍𝐎𝐍 𝐕𝐀𝐂𝐂𝐈𝐍𝐀𝐓𝐈 _di Saverio Mauro Tassi_ Noi sottoscritti, docenti vaccinati provvisti di green pass rafforzato, esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi che hanno fatto, in scienza e coscienza, la scelta di non vaccinarsi e che, dopo essere stati sospesi tre mesi senza stipendio, e senza neanche l’assegno di sopravvivenza, sono stati riammessi a scuola con corresponsione dello stipendio, ma senza poter insegnare, e relegati in spazi isolati a svolgere attività non previste dal nostro contratto di lavoro. Noi crediamo che il DL 24 che ha imposto questo trattamento punisca e umili ingiustificatamente i nostri colleghi non vaccinati, per i seguenti motivi: 1) essi sono riammessi a scuola solo se si sottopongono a un tampone ogni 48 ore, e pertanto, in base alle più recenti acquisizioni mediche, hanno meno probabilità di essere causa di contagio di noi colleghi vaccinati che non facciamo i tamponi. 2) Essi, a meno che non siano ultracinquantenni, non hanno trasgredito alcuna legge, in quanto non sussisteva un obbligo legale per i docenti di vaccinarsi: la norma prevedeva solo che, nel caso non si fossero vaccinati, temporaneamente sarebbero stati sospesi dall’insegnamento e dallo stipendio, ovvero offriva la possibilità di una duplice scelta, limitandosi a penalizzarne fortemente una al fine di incentivare la scelta dell’altra. Dal momento che, in uno Stato di diritto ovvero costituzionale, nessun comportamento che non violi una legge può essere considerato negativo, i docenti che non si sono vaccinati non possono aver dato alcun cattivo esempio né possono aver violato alcun patto sociale e civile o assunto comportamenti diseducativi e pertanto in nessun modo si giustificano provvedimenti punitivi, quali il demansionamento e il confinamento. 3) Vale appena la pena di notare che, per incentivare la scelta a favore della vaccinazione, i colleghi che hanno fatto una scelta diversa sono stati trattati peggio di quelli che sono sospesi dall’insegnamento per grave violazione disciplinare, oppure perché sottoposti a procedimento giudiziario, i quali non ricevono lo stipendio, ma almeno un assegno di mantenimento. 4) Solo i docenti ultracinquantenni hanno violato un obbligo di vaccinazione, ma anche tale violazione è punita a termini di legge con un’ammenda pecuniaria il cui versamento cancella la violazione, così come il pagamento di una multa per un’infrazione del codice della strada. Nemmeno i docenti ultracinquantenni, dunque, possono essere giudicati negativamente e sottoposti per questo a provvedimenti punitivi, se non da un punto di vista esclusivamente morale, che come tale è opinabile e in alcun modo può essere fondamento di una norma di legge, altrimenti non saremmo in uno Stato di diritto, ma in uno Stato etico. Pertanto, non sussistono né motivazioni sanitarie né motivazioni civili ed educative che possano legittimare il demansionamento e il confinamento dei docenti non vaccinati. Per quanto sopra riteniamo che il trattamento riservato ai docenti non vaccinati riammessi a scuola si configuri come una discriminazione, lesiva del diritto costituzionale all’uguaglianza, e al contempo come un’infrazione del contratto nazionale degli insegnanti, nonché come una umiliazione della dignità professionale e della stessa persona umana dei nostri colleghi. Crediamo che tutto questo sia incompatibile con la nostra Costituzione e pertanto chiediamo al governo di ritirare tali provvedimenti. Invitiamo, infine, tutti i docenti, di ogni ordine e grado, a sottoscrivere questa lettera di solidarietà con i nostri colleghi sospesi e ora riammessi, ricordando che, se si accettano oggi per altri dei provvedimenti ingiustificati, umilianti e lesivi della dignità professionale e personale, corriamo l’enorme rischio che altri provvedimenti di questo genere possano essere presi in futuro per altri motivi e colpire anche noi stessi.
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 3K Visualizzazioni