• «Francesco l'antipapa», rimosso il Direttore della Giustizia Minorile delle Regioni Emilia Romagna e Marche Antonio Pappalardo

    Siamo giunti al punto più liberticida, profetizzato da George Orwell: la punizione di un individuo colpevole di aver commesso uno psicoreato

    Mentre guitti come Roberto Benigni al soldo della RAI cantano “la Costituzione più bella del mondo” (definita “la peggiore dei Paesi Occidentali” da Francesco Cossiga), ancora una volta – come già accaduto in tempi pandemici – la ratio legis di una norma costituzionale viene calpestata in danno di un cittadino italiano reo questa volta di avere commesso uno psicoreato. Il Dottor Antonio Pappalardo, direttore della Giustizia Minorile di Emilia Romagna e Marche, è stato rimosso dal suo incarico da parte del Ministero della Giustizia perché reo di avere esercitato il proprio sacrosanto diritto di pensarla come molti altri (ma non come il mainstream) su una questione estremamente complessa. L'articolo 21 della Costituzione recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
    Non è un segreto che in molti aderiscano alla tesi secondo la quale Benedetto XVI non avrebbe inteso rinunziare al munus apostolico ma soltanto al ministerium. Esistono libri estremamente seri sul tema, scritti da studiosi che hanno approfondito la tematica e portato prove a sostegno della tesi esposta. Ciò nonostante, quando Antonio Pappalardo ha commentato sul canale Telegram Logos et Libertas che Bergoglio era l'antipapa e un usurpatore (e che per questo meritava una pena giusta), si è scatenato il finimondo, la lapidazione mediatica, le solite accuse infamanti (no-vax, contrario alle migrazioni, ai diritti Lgbtq+ e alle politiche dell’Ue e dell'OMS) e in men che non si dica il Ministero della Giustizia lo ha sollevato dall'incarico.
    Lo psicoreato (thoughtcrime in lingua inglese, crimethink in neolingua) è la denominazione che George Orwell, nel suo romanzo 1984, dà al più pervasivo strumento repressivo delle istituzioni totalitarie. Commette uno psicoreato chiunque contrasti le teorie del Grande Fratello. Il Grande Fratello non tollera il dissenso. Non importa se la tesi sostenuta sia avvalorata da studi scientifici. Meno ancora importa se la tesi sostenuta sia oggettivamente e incontrovertibilmente vera: lo psicocriminale va punito.
    Oggi è toccato al Dottor Antonio Pappalardo, domani potrebbe toccare ad Antonio Socci o ad Alessandro Barbero, rei di psicoreati.
    Rischia molto il Professor Barbero, che in un video che circola (senza tagli o censure) paragona il nostro tempo agli anni immediatamente precedenti la Prima Guerra Mondiale e avverte che il riarmo nel Secolo scorso non portò a maggior sicurezza, ma direttamente alla guerra. In sintesi, il riarmo porta alla guerra, la guerra non è pace, e – checché ne pensino le Signore von der Leyen e Kallas – sarebbe il caso di considerare che la convivenza pacifica si fonda sul rispetto reciproco, non sulla deterrenza armata.
    Io sono d'accordo al 100% col Dottor Antonio Pappalardo, ma anche se non lo fossi sarei pronto a difenderlo per affermare l'importanza nel diritto costituzionale dell'Art. 21.
    Purtroppo, bastardi liberticidi ricoprono incarichi apicali e fanno della nostra Costituzione, dei nostri diritti fondamentali, carta straccia, perché temono il dissenso. E le pecore li venerano, in gregge credono a tutte le balle propinate per mantenerle docili, asservite.

    di Alfredo Tocchi, Il Giornale d'Italia, 25 aprile 2025
    «Francesco l'antipapa», rimosso il Direttore della Giustizia Minorile delle Regioni Emilia Romagna e Marche Antonio Pappalardo Siamo giunti al punto più liberticida, profetizzato da George Orwell: la punizione di un individuo colpevole di aver commesso uno psicoreato Mentre guitti come Roberto Benigni al soldo della RAI cantano “la Costituzione più bella del mondo” (definita “la peggiore dei Paesi Occidentali” da Francesco Cossiga), ancora una volta – come già accaduto in tempi pandemici – la ratio legis di una norma costituzionale viene calpestata in danno di un cittadino italiano reo questa volta di avere commesso uno psicoreato. Il Dottor Antonio Pappalardo, direttore della Giustizia Minorile di Emilia Romagna e Marche, è stato rimosso dal suo incarico da parte del Ministero della Giustizia perché reo di avere esercitato il proprio sacrosanto diritto di pensarla come molti altri (ma non come il mainstream) su una questione estremamente complessa. L'articolo 21 della Costituzione recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Non è un segreto che in molti aderiscano alla tesi secondo la quale Benedetto XVI non avrebbe inteso rinunziare al munus apostolico ma soltanto al ministerium. Esistono libri estremamente seri sul tema, scritti da studiosi che hanno approfondito la tematica e portato prove a sostegno della tesi esposta. Ciò nonostante, quando Antonio Pappalardo ha commentato sul canale Telegram Logos et Libertas che Bergoglio era l'antipapa e un usurpatore (e che per questo meritava una pena giusta), si è scatenato il finimondo, la lapidazione mediatica, le solite accuse infamanti (no-vax, contrario alle migrazioni, ai diritti Lgbtq+ e alle politiche dell’Ue e dell'OMS) e in men che non si dica il Ministero della Giustizia lo ha sollevato dall'incarico. Lo psicoreato (thoughtcrime in lingua inglese, crimethink in neolingua) è la denominazione che George Orwell, nel suo romanzo 1984, dà al più pervasivo strumento repressivo delle istituzioni totalitarie. Commette uno psicoreato chiunque contrasti le teorie del Grande Fratello. Il Grande Fratello non tollera il dissenso. Non importa se la tesi sostenuta sia avvalorata da studi scientifici. Meno ancora importa se la tesi sostenuta sia oggettivamente e incontrovertibilmente vera: lo psicocriminale va punito. Oggi è toccato al Dottor Antonio Pappalardo, domani potrebbe toccare ad Antonio Socci o ad Alessandro Barbero, rei di psicoreati. Rischia molto il Professor Barbero, che in un video che circola (senza tagli o censure) paragona il nostro tempo agli anni immediatamente precedenti la Prima Guerra Mondiale e avverte che il riarmo nel Secolo scorso non portò a maggior sicurezza, ma direttamente alla guerra. In sintesi, il riarmo porta alla guerra, la guerra non è pace, e – checché ne pensino le Signore von der Leyen e Kallas – sarebbe il caso di considerare che la convivenza pacifica si fonda sul rispetto reciproco, non sulla deterrenza armata. Io sono d'accordo al 100% col Dottor Antonio Pappalardo, ma anche se non lo fossi sarei pronto a difenderlo per affermare l'importanza nel diritto costituzionale dell'Art. 21. Purtroppo, bastardi liberticidi ricoprono incarichi apicali e fanno della nostra Costituzione, dei nostri diritti fondamentali, carta straccia, perché temono il dissenso. E le pecore li venerano, in gregge credono a tutte le balle propinate per mantenerle docili, asservite. di Alfredo Tocchi, Il Giornale d'Italia, 25 aprile 2025
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  • La alternativa ristrutturazione a 300 mln verso stadio nuovo a 6-700, per me serve solo a sostenere l'ipotesi di abbattimento perché prevede una copertura con struttura di sostegno, prato sostituibile, servizi mega, ristoranti stellati, spazi lussuosi eccetera.
    In pratica stravolge lo stadio attuale e aumenta i costi dei biglietti a livelli stellari.
    Se si mantiene un'impronta popolare dello stadio con revisione leggera e spendendo 50 mln, una delle due squadre potrebbe farsi il suo stadio altrove.
    Inoltre, lo stadio nuovo rimarrebbe di proprietà delle società americane, non delle squadre, quindi in caso di cessione, Milan e Inter rimarrebbero sempre in affitto.
    Non guadagniamo le squadre ma i fondi di investimento.
    Intervento di Luigi Corbani, ex vicesindaco, il 12 Aprile all'Anteo
    La alternativa ristrutturazione a 300 mln verso stadio nuovo a 6-700, per me serve solo a sostenere l'ipotesi di abbattimento perché prevede una copertura con struttura di sostegno, prato sostituibile, servizi mega, ristoranti stellati, spazi lussuosi eccetera. In pratica stravolge lo stadio attuale e aumenta i costi dei biglietti a livelli stellari. Se si mantiene un'impronta popolare dello stadio con revisione leggera e spendendo 50 mln, una delle due squadre potrebbe farsi il suo stadio altrove. Inoltre, lo stadio nuovo rimarrebbe di proprietà delle società americane, non delle squadre, quindi in caso di cessione, Milan e Inter rimarrebbero sempre in affitto. Non guadagniamo le squadre ma i fondi di investimento. Intervento di Luigi Corbani, ex vicesindaco, il 12 Aprile all'Anteo
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  • Migliaia di persone sono scese in strada a Milano per manifestare a sostegno della Palestina. Il corteo è partito dalla Stazione Centrale e ha marciato lungo via Galvani, piazzale Lagosta e via Farini. All’altezza di piazzale Baiamonti, in direzione Arco della Pace, gli schieramenti della polizia hanno formato un cordone su entrambi i lati della strada e hanno stretto il passaggio del corteo a più riprese. Alcuni manifestanti hanno tentato di creare un contro-cordone di fronte alle forze dell’ordine per evitare gli scontri. Secondo le prime ricostruzioni, l’obiettivo delle forze dell’ordine sarebbe stato identificare un gruppo di manifestanti che nel percorso avrebbe vandalizzato alcune vetrine. La polizia avrebbe reagito caricando di fronte al rifiuto dei manifestanti individuati di farsi identificare. Dopo gli scontri, durati qualche minuto, il corteo si è diviso e in parte fermato in piazzale Baiamonti.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/12/scontri-corteo-palestina-video-carica-polizia-manifestanti/7951082/
    Migliaia di persone sono scese in strada a Milano per manifestare a sostegno della Palestina. Il corteo è partito dalla Stazione Centrale e ha marciato lungo via Galvani, piazzale Lagosta e via Farini. All’altezza di piazzale Baiamonti, in direzione Arco della Pace, gli schieramenti della polizia hanno formato un cordone su entrambi i lati della strada e hanno stretto il passaggio del corteo a più riprese. Alcuni manifestanti hanno tentato di creare un contro-cordone di fronte alle forze dell’ordine per evitare gli scontri. Secondo le prime ricostruzioni, l’obiettivo delle forze dell’ordine sarebbe stato identificare un gruppo di manifestanti che nel percorso avrebbe vandalizzato alcune vetrine. La polizia avrebbe reagito caricando di fronte al rifiuto dei manifestanti individuati di farsi identificare. Dopo gli scontri, durati qualche minuto, il corteo si è diviso e in parte fermato in piazzale Baiamonti. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/12/scontri-corteo-palestina-video-carica-polizia-manifestanti/7951082/
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    Scontri al corteo per la Palestina: il video della carica della polizia sui manifestanti - Il Fatto Quotidiano
    Migliaia di persone sono scese in strada a Milano per manifestare a sostegno della Palestina. Il corteo è partito dalla Stazione Centrale e ha marciato lungo via Galvani, piazzale Lagosta e via Farini. All’altezza di piazzale Baiamonti, in direzione Arco della Pace, gli schieramenti della polizia hanno formato un cordone su entrambi i lati della …
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  • The Grayzone ha ottenuto registrazioni audio trapelate dalla convention AIPAC del 2025, in cui il direttore esecutivo dell'AIPAC, Elliot Brandt, si è vantato di aver esercitato un'influenza diretta nella nomina:

    1. del Segretario di Stato,
    2. del Consigliere per la Sicurezza Nazionale e
    3. dell'Ambasciatore all'ONU degli Stati Uniti.

    Si è vantato, anche di avere accesso alle loro conversazioni per assicurarsi che continuino a seguire l'agenda di Israele

    L’AIPAC (American Israel Public Affairs Committee) è un’organizzazione sionista creata nel 1951 con il ruolo di rafforzare l’alleanza strategica tra Stati Uniti e Israele per la creazione del "Grande Israele". AIPAC promuove il sostegno militare, diplomatico ed economico a Israele, contribuendo alla stabilità regionale e alla difesa dei valori democratici comuni.

    Insomma, il CEO dell'AIPAC ci sta dicendo che è l'AIPAC a dettare l'agenda di Trump, come peraltro era stato già detto in questo documentario

    https://www.youtube.com/watch?v=zBzHEYlFjpA
    The Grayzone ha ottenuto registrazioni audio trapelate dalla convention AIPAC del 2025, in cui il direttore esecutivo dell'AIPAC, Elliot Brandt, si è vantato di aver esercitato un'influenza diretta nella nomina: 1. del Segretario di Stato, 2. del Consigliere per la Sicurezza Nazionale e 3. dell'Ambasciatore all'ONU degli Stati Uniti. Si è vantato, anche di avere accesso alle loro conversazioni per assicurarsi che continuino a seguire l'agenda di Israele L’AIPAC (American Israel Public Affairs Committee) è un’organizzazione sionista creata nel 1951 con il ruolo di rafforzare l’alleanza strategica tra Stati Uniti e Israele per la creazione del "Grande Israele". AIPAC promuove il sostegno militare, diplomatico ed economico a Israele, contribuendo alla stabilità regionale e alla difesa dei valori democratici comuni. Insomma, il CEO dell'AIPAC ci sta dicendo che è l'AIPAC a dettare l'agenda di Trump, come peraltro era stato già detto in questo documentario 👇👇👇 https://www.youtube.com/watch?v=zBzHEYlFjpA
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  • Mons. Viganò garantisce sostegno spirituale al popolo russo e al suo Presidente, invitando il il Presidente statunitense Trump a non farsi coinvolgere in un nuovo conflitto in Medio Oriente voluto dalla screditata dirigenza israeliana

    https://youtu.be/ZayBltum2Yg?si=NjPWTLPaOHnrTeYd
    Mons. Viganò garantisce sostegno spirituale al popolo russo e al suo Presidente, invitando il il Presidente statunitense Trump a non farsi coinvolgere in un nuovo conflitto in Medio Oriente voluto dalla screditata dirigenza israeliana https://youtu.be/ZayBltum2Yg?si=NjPWTLPaOHnrTeYd
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  • Putin: soluzione pacifica della crisi ucraina, ma non a spese della Russia

    Nel suo discorso rivolto ai marinai sommergibilisti a Murmansk, Vladimir Putin ha auspicato la soluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Sul tavolo ci sono diverse opzioni: elezioni in Ucraina e la firma del trattato di pace con il potere legittimo che gode dell’ampio sostegno della popolazione. Soluzione ad interim, onde garantire il sereno svolgimento delle presidenziali e politiche l’amministrazione temporanea dell’Ucraina sotto l’egida dell’ONU. Punti fermi la denazificazione e la smilitarizzazione dell’Ucraina...

    https://youtu.be/d8nnalXzh9k?si=j9FBxT6c7_IcBfsH
    Putin: soluzione pacifica della crisi ucraina, ma non a spese della Russia Nel suo discorso rivolto ai marinai sommergibilisti a Murmansk, Vladimir Putin ha auspicato la soluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Sul tavolo ci sono diverse opzioni: elezioni in Ucraina e la firma del trattato di pace con il potere legittimo che gode dell’ampio sostegno della popolazione. Soluzione ad interim, onde garantire il sereno svolgimento delle presidenziali e politiche l’amministrazione temporanea dell’Ucraina sotto l’egida dell’ONU. Punti fermi la denazificazione e la smilitarizzazione dell’Ucraina... https://youtu.be/d8nnalXzh9k?si=j9FBxT6c7_IcBfsH
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  • Vladimir Putin ha lanciato l'idea di una “amministrazione transitoria" per l'Ucraina sotto l'egida dell'Onu, al fine di organizzare elezioni presidenziali democratiche nel paese e negoziare poi un accordo di pace con le nuove autorità. Una proposta che mi sembra di buon senso.

    Se Zelensky è convinto di avere tutto questo sostegno da parte del popolo ucraino, perché non dovrebbe accettare? Perchè colui che ha sospeso l'attività di 11 partiti politici nel marzo 2022, dovrebbe avere paura del voto? Perché colui che ha cancellato per legge la libertà di stampa in Ucraina, dovrebbe spaventarsi per un'ipotesi del genere? Perché colui che ha messo al bando la chiesa ortodossa legata al patriarcato di Mosca (la chiesa più seguita in Ucraina), dovrebbe temere la prospettiva di far esprimere il proprio popolo?

    Beh, io qualche idea in realtà ce l'avrei.

    ⬛️ Segui il canale Telegram ufficiale di Matteo Montevecchi👇🏻
    https://t.me/MatteoMontevecchi
    Vladimir Putin ha lanciato l'idea di una “amministrazione transitoria" per l'Ucraina sotto l'egida dell'Onu, al fine di organizzare elezioni presidenziali democratiche nel paese e negoziare poi un accordo di pace con le nuove autorità. Una proposta che mi sembra di buon senso. Se Zelensky è convinto di avere tutto questo sostegno da parte del popolo ucraino, perché non dovrebbe accettare? Perchè colui che ha sospeso l'attività di 11 partiti politici nel marzo 2022, dovrebbe avere paura del voto? Perché colui che ha cancellato per legge la libertà di stampa in Ucraina, dovrebbe spaventarsi per un'ipotesi del genere? Perché colui che ha messo al bando la chiesa ortodossa legata al patriarcato di Mosca (la chiesa più seguita in Ucraina), dovrebbe temere la prospettiva di far esprimere il proprio popolo? Beh, io qualche idea in realtà ce l'avrei. ⬛️ Segui il canale Telegram ufficiale di Matteo Montevecchi👇🏻 https://t.me/MatteoMontevecchi
    T.ME
    Matteo Montevecchi
    "Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario". George Orwell
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  • Trump ha annunciato la cancellazione del sostegno all’iniziativa “Gavi” – Global Alliance for Vaccines and Immunisation) – di Bill Gates , che mirava a vaccinare la metà dei bambini nel mondo.
    https://www.maurizioblondet.it/robert-kennedy-jr-lotta-anche-per-noi/
    Trump ha annunciato la cancellazione del sostegno all’iniziativa “Gavi” – Global Alliance for Vaccines and Immunisation) – di Bill Gates , che mirava a vaccinare la metà dei bambini nel mondo. https://www.maurizioblondet.it/robert-kennedy-jr-lotta-anche-per-noi/
    WWW.MAURIZIOBLONDET.IT
    Robert Kennedy jr lotta anche per noi
    Il Dipartimento per la Salute e i Servizi Umani (HHS) del Ministro Robert F. Kennedy ha terminato più di 330 milioni di dollari in sovvenzioni dei National Institutes of Health […]
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  • Usa: "Intesa con Ucraina e Russia per navigazione sicura nel Mar Nero". Kiev colpisce la Crimea con il nuovo missile - Il Fatto Quotidiano
    Terminati i colloqui Usa-Russia a Riad, in Arabia Saudita. Mosca: "Non saranno resi noti i contenuti". Giovedì a Parigi la riunione dei paesi "volenterosi"...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/25/ucraina-zelensky-macron-base-kursk-uccisi-30-soldati/7927168/

    I colloqui a Riad, in Arabia Saudita, tra gli Stati Uniti e la Russia sono terminati lunedì sera. Le delegazioni di Washington e Mosca hanno già inviato relazioni ai leader di entrambi i Paesi. I rappresentanti degli Usa e quelli ucraini, invece, si sono visti martedì mattina per il secondo round di negoziati. Nessuna dichiarazione congiunta ma la Casa Bianca diffonde due differenti testi per ciascun colloquio, facendo sapere che gli esperti dei gruppi di lavoro Usa-Russia hanno concordato a Riad sugli stessi punti condivisi da Washington e Kiev. Ma mentre si apre uno spiraglio per garantire anche la navigazione sicura nel Mar Nero, su fronte della guerra continuano i raid e i bombardamenti con Kiev che ha anche annunciato di avere utilizzato il nuovissimo missile da crociera Long-Neptune anche contro la Crimea.

    Le dichiarazioni della Casa Bianca – “Gli Stati Uniti, la Russia e l’Ucraina hanno concordato di garantire la sicurezza della navigazione, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero”, rende noto la Casa Bianca. Al punto 2 della dichiarazione con Mosca si legge che gli Stati Uniti contribuiranno a ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale per le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti, a ridurre i costi delle assicurazioni marittime e a migliorare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni. Mentre il secondo punto della dichiarazione con Kiev afferma che gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno concordato che gli Usa rimangono impegnati a contribuire allo scambio di prigionieri di guerra, al rilascio di detenuti civili e al ritorno dei bambini ucraini trasferiti con la forza. Tra i punti concordati dai tre Paesi, fa sapere Washington, anche lo sviluppo di misure per l’attuazione dell’accordo del presidente Trump e del presidente Putin e del presidente Zelensky per vietare gli attacchi contro le strutture energetiche di Russia e Ucraina e l’accoglimento “con favore” dei “buoni uffici di Paesi Terzi al fine di sostenere l’applicazione degli accordi su energia e traffico marittimo”.

    “Trump vuole fermare le uccisioni” – Entrambe le note si concludono con la riaffermazione che gli Stati Uniti hanno ribadito a Mosca e Kiev “l’imperativo del presidente Trump di fermare le uccisioni da entrambe le parti del conflitto, come passo necessario per raggiungere una soluzione di pace duratura. A tal fine, gli Stati Uniti continueranno a facilitare i negoziati tra le due parti per raggiungere una risoluzione pacifica, in linea con gli accordi presi a Riad”.

    Le razioni – Il governo ucraino, confermando l’intesa raggiunta con gli Stati Uniti a Riad, ha allo stesso tempo avvertito che “tutti i movimenti delle navi militari russe al di fuori della parte orientale del Mar Nero costituiranno una violazione dello spirito di questo accordo, saranno considerati una violazione dell’impegno a garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e una minaccia alla sicurezza nazionale dell’Ucraina. In questo caso l’Ucraina avrà pieno diritto di esercitare il diritto all’autodifesa“, ha scritto su X il ministro della Difesa Rustem Umerov, che ha guidato la delegazione ucraina in Arabia Saudita. Dal fronte russo, invece, il primo vice capo del Comitato di difesa e sicurezza del Consiglio della Federazione Russa, Vladimir Chizhov, ha tenuto a specificare che Russia e Stati Uniti non hanno adottato una dichiarazione congiunta dopo i colloqui di Riad a causa della posizione dell’Ucraina: “Anche il fatto che si siano seduti per 12 ore e si sia accordato su una dichiarazione congiunta, che però non è stata adottata a causa della posizione dell’Ucraina, è molto tipico e sintomatico”, ha detto Chizhov al canale televisivo Rossiya-24. I punti da chiarire rimangono, pertanto ancora, tanti.

    Il punto di Zelensky – L’Ucraina intende “attuare” gli accordi annunciati dalla Casa Bianca, in particolare per quanto riguarda la tregua nel Mar Nero tra Kiev e Mosca. A dichiararlo, definendoli “buone misure“, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Faremo del nostro meglio per attuare gli accordi raggiunti nell’incontro tra Ucraina e Stati Uniti”, ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa. “Saremo costruttivi”, ha aggiunto. Ma “le infrastrutture civili non saranno incluse nell’accordo” che prevede la fine degli attacchi ucraini e russi alle rispettive strutture energetiche, ha precisato, Zelensky. Il presidente ucraino ha però criticato gli Usa per il ripristino delle esportazioni agricole russe: “Riteniamo che questo sia un indebolimento della posizione e un indebolimento delle sanzioni, a nostro avviso. Non conosciamo ancora i dettagli di questa voce”, ha detto. Zelensky ha anche mosso delle critiche all’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff per le sue dichiarazioni sui territori di cui la Russia rivendica l’annessione: “Molte delle informazioni diffuse da alcune persone e dalla persona che lei ha citato… sono molto in linea con i messaggi del Cremlino“, ha dichiarato rispondendo a una domanda su un’intervista rilasciata da Witkoff nei giorni scorsi.

    Il punto di Mosca – Il Cremlino, intanto, afferma che Russia e Stati Uniti “hanno concordato di sviluppare misure per attuare gli accordi dei presidenti dei due Paesi sul divieto di attacchi agli impianti energetici in Russia e Ucraina per un periodo di 30 giorni, a partire dal 18 marzo 2025, con possibilità di estensione e ritiro dall’accordo in caso di mancato rispetto da parte di una delle parti”. Mosca è favorevole ad attuare un accordo sulla sicurezza della navigazione sul Mar Nero ma afferma che l’intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati. “La Russia e gli Stati Uniti continueranno a lavorare per raggiungere una pace solida e duratura” in Ucraina, si legge nella nota del Cremlino.

    L’incontro all’Eliseo – Intanto di certo al momento c’è, invece, che Emmanuel Macron accoglierà mercoledì sera all’Eliseo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “per un incontro seguito da una cena di lavoro”. Il capo dello stato francese – precisa la presidenza – “ribadirà a Zelensky che la Francia farà della continuazione e del rafforzamento del sostegno militare e finanziario all’Ucraina la sua priorità assoluta”. L’Eliseo aggiunge che l’incontro “consentirà ai due dirigenti di preparare la riunione sulla pace e la sicurezza per l’Ucraina che si terrà il giorno dopo a Parigi”, la riunione dei cosiddetti paesi “volenterosi” alla quale parteciperà anche Giorgia Meloni.

    La guerra sul campo – Sul fronte bellico, invece, fa rumore l’annuncio dell’aeronautica militare ucraina che afferma di aver colpito una base militare russa nella regione di Kursk, in Russia, eliminando circa 30 soldati russi. Lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev ha spiegato che la distruzione di questa base riduce la capacità dei russi di condurre operazioni di combattimento nelle regioni di Sumy e Kursk. In più, in un’intervista al giornale norvegese Nettavisen, il ministro delle industrie strategiche di Kiev, Herman Smetanin, ha fatto sapere che il nuovissimo missile da crociera di fabbricazione ucraina Long-Neptune – con una gittata di 1.000 chilometri – è stato utilizzato contro la Russia: non solo contro una raffineria di petrolio russa di Tuapse, ma in realtà “la prima volta che l’abbiamo utilizzato abbiamo attaccato un obiettivo militare nella penisola della Crimea occupata”, ha dichiarato. Mosca, da parte sua, accusa le forze ucraine di aver sparato volutamente su un gruppo di giornalisti e operatori di media russi nella zona del fronte provocando la morte di tre di loro. “Il fuoco era mirato, volevano specificamente ucciderli”, ha detto Peskov. Le accuse non sono verificabili in modo indipendente. Secondo il Cremlino e il ministero degli Esteri russo, ieri sono morti il giornalista di Izvestia, Aleksandr Fedorchak, il cameraman del canale televisivo Zvezda, Andrey Panov, e l’autista, Aleksandr Sirkeli, mentre altri due giornalisti sono rimasti feriti.
    Usa: "Intesa con Ucraina e Russia per navigazione sicura nel Mar Nero". Kiev colpisce la Crimea con il nuovo missile - Il Fatto Quotidiano Terminati i colloqui Usa-Russia a Riad, in Arabia Saudita. Mosca: "Non saranno resi noti i contenuti". Giovedì a Parigi la riunione dei paesi "volenterosi"... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/25/ucraina-zelensky-macron-base-kursk-uccisi-30-soldati/7927168/ I colloqui a Riad, in Arabia Saudita, tra gli Stati Uniti e la Russia sono terminati lunedì sera. Le delegazioni di Washington e Mosca hanno già inviato relazioni ai leader di entrambi i Paesi. I rappresentanti degli Usa e quelli ucraini, invece, si sono visti martedì mattina per il secondo round di negoziati. Nessuna dichiarazione congiunta ma la Casa Bianca diffonde due differenti testi per ciascun colloquio, facendo sapere che gli esperti dei gruppi di lavoro Usa-Russia hanno concordato a Riad sugli stessi punti condivisi da Washington e Kiev. Ma mentre si apre uno spiraglio per garantire anche la navigazione sicura nel Mar Nero, su fronte della guerra continuano i raid e i bombardamenti con Kiev che ha anche annunciato di avere utilizzato il nuovissimo missile da crociera Long-Neptune anche contro la Crimea. Le dichiarazioni della Casa Bianca – “Gli Stati Uniti, la Russia e l’Ucraina hanno concordato di garantire la sicurezza della navigazione, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero”, rende noto la Casa Bianca. Al punto 2 della dichiarazione con Mosca si legge che gli Stati Uniti contribuiranno a ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale per le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti, a ridurre i costi delle assicurazioni marittime e a migliorare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni. Mentre il secondo punto della dichiarazione con Kiev afferma che gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno concordato che gli Usa rimangono impegnati a contribuire allo scambio di prigionieri di guerra, al rilascio di detenuti civili e al ritorno dei bambini ucraini trasferiti con la forza. Tra i punti concordati dai tre Paesi, fa sapere Washington, anche lo sviluppo di misure per l’attuazione dell’accordo del presidente Trump e del presidente Putin e del presidente Zelensky per vietare gli attacchi contro le strutture energetiche di Russia e Ucraina e l’accoglimento “con favore” dei “buoni uffici di Paesi Terzi al fine di sostenere l’applicazione degli accordi su energia e traffico marittimo”. “Trump vuole fermare le uccisioni” – Entrambe le note si concludono con la riaffermazione che gli Stati Uniti hanno ribadito a Mosca e Kiev “l’imperativo del presidente Trump di fermare le uccisioni da entrambe le parti del conflitto, come passo necessario per raggiungere una soluzione di pace duratura. A tal fine, gli Stati Uniti continueranno a facilitare i negoziati tra le due parti per raggiungere una risoluzione pacifica, in linea con gli accordi presi a Riad”. Le razioni – Il governo ucraino, confermando l’intesa raggiunta con gli Stati Uniti a Riad, ha allo stesso tempo avvertito che “tutti i movimenti delle navi militari russe al di fuori della parte orientale del Mar Nero costituiranno una violazione dello spirito di questo accordo, saranno considerati una violazione dell’impegno a garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e una minaccia alla sicurezza nazionale dell’Ucraina. In questo caso l’Ucraina avrà pieno diritto di esercitare il diritto all’autodifesa“, ha scritto su X il ministro della Difesa Rustem Umerov, che ha guidato la delegazione ucraina in Arabia Saudita. Dal fronte russo, invece, il primo vice capo del Comitato di difesa e sicurezza del Consiglio della Federazione Russa, Vladimir Chizhov, ha tenuto a specificare che Russia e Stati Uniti non hanno adottato una dichiarazione congiunta dopo i colloqui di Riad a causa della posizione dell’Ucraina: “Anche il fatto che si siano seduti per 12 ore e si sia accordato su una dichiarazione congiunta, che però non è stata adottata a causa della posizione dell’Ucraina, è molto tipico e sintomatico”, ha detto Chizhov al canale televisivo Rossiya-24. I punti da chiarire rimangono, pertanto ancora, tanti. Il punto di Zelensky – L’Ucraina intende “attuare” gli accordi annunciati dalla Casa Bianca, in particolare per quanto riguarda la tregua nel Mar Nero tra Kiev e Mosca. A dichiararlo, definendoli “buone misure“, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Faremo del nostro meglio per attuare gli accordi raggiunti nell’incontro tra Ucraina e Stati Uniti”, ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa. “Saremo costruttivi”, ha aggiunto. Ma “le infrastrutture civili non saranno incluse nell’accordo” che prevede la fine degli attacchi ucraini e russi alle rispettive strutture energetiche, ha precisato, Zelensky. Il presidente ucraino ha però criticato gli Usa per il ripristino delle esportazioni agricole russe: “Riteniamo che questo sia un indebolimento della posizione e un indebolimento delle sanzioni, a nostro avviso. Non conosciamo ancora i dettagli di questa voce”, ha detto. Zelensky ha anche mosso delle critiche all’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff per le sue dichiarazioni sui territori di cui la Russia rivendica l’annessione: “Molte delle informazioni diffuse da alcune persone e dalla persona che lei ha citato… sono molto in linea con i messaggi del Cremlino“, ha dichiarato rispondendo a una domanda su un’intervista rilasciata da Witkoff nei giorni scorsi. Il punto di Mosca – Il Cremlino, intanto, afferma che Russia e Stati Uniti “hanno concordato di sviluppare misure per attuare gli accordi dei presidenti dei due Paesi sul divieto di attacchi agli impianti energetici in Russia e Ucraina per un periodo di 30 giorni, a partire dal 18 marzo 2025, con possibilità di estensione e ritiro dall’accordo in caso di mancato rispetto da parte di una delle parti”. Mosca è favorevole ad attuare un accordo sulla sicurezza della navigazione sul Mar Nero ma afferma che l’intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati. “La Russia e gli Stati Uniti continueranno a lavorare per raggiungere una pace solida e duratura” in Ucraina, si legge nella nota del Cremlino. L’incontro all’Eliseo – Intanto di certo al momento c’è, invece, che Emmanuel Macron accoglierà mercoledì sera all’Eliseo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “per un incontro seguito da una cena di lavoro”. Il capo dello stato francese – precisa la presidenza – “ribadirà a Zelensky che la Francia farà della continuazione e del rafforzamento del sostegno militare e finanziario all’Ucraina la sua priorità assoluta”. L’Eliseo aggiunge che l’incontro “consentirà ai due dirigenti di preparare la riunione sulla pace e la sicurezza per l’Ucraina che si terrà il giorno dopo a Parigi”, la riunione dei cosiddetti paesi “volenterosi” alla quale parteciperà anche Giorgia Meloni. La guerra sul campo – Sul fronte bellico, invece, fa rumore l’annuncio dell’aeronautica militare ucraina che afferma di aver colpito una base militare russa nella regione di Kursk, in Russia, eliminando circa 30 soldati russi. Lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev ha spiegato che la distruzione di questa base riduce la capacità dei russi di condurre operazioni di combattimento nelle regioni di Sumy e Kursk. In più, in un’intervista al giornale norvegese Nettavisen, il ministro delle industrie strategiche di Kiev, Herman Smetanin, ha fatto sapere che il nuovissimo missile da crociera di fabbricazione ucraina Long-Neptune – con una gittata di 1.000 chilometri – è stato utilizzato contro la Russia: non solo contro una raffineria di petrolio russa di Tuapse, ma in realtà “la prima volta che l’abbiamo utilizzato abbiamo attaccato un obiettivo militare nella penisola della Crimea occupata”, ha dichiarato. Mosca, da parte sua, accusa le forze ucraine di aver sparato volutamente su un gruppo di giornalisti e operatori di media russi nella zona del fronte provocando la morte di tre di loro. “Il fuoco era mirato, volevano specificamente ucciderli”, ha detto Peskov. Le accuse non sono verificabili in modo indipendente. Secondo il Cremlino e il ministero degli Esteri russo, ieri sono morti il giornalista di Izvestia, Aleksandr Fedorchak, il cameraman del canale televisivo Zvezda, Andrey Panov, e l’autista, Aleksandr Sirkeli, mentre altri due giornalisti sono rimasti feriti.
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    Usa: "Intesa con Ucraina e Russia per navigazione sicura nel Mar Nero". Kiev colpisce la Crimea con il nuovo missile - Il Fatto Quotidiano
    Terminati i colloqui Usa-Russia a Riad, in Arabia Saudita. Mosca: "Non saranno resi noti i contenuti". Giovedì a Parigi la riunione dei paesi "volenterosi"
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  • CARI AMICI, COME SEMPRE, VI RINGRAZIO DEI VOSTRI LIKE.CONTINUA LA TENSIONE DEI RAPPORTI TRA LA RUSSIA E L'UCRAINO, CHE HA SCATENATO L'INFERNO A BELGOROD !!!! VEDREMO QUALE SARA', QUANTO MENO, L'ESITO DELLE TRATTATIVE TRA PUTIN E TRUMP !!!! SPERIAMO CHE IL SANGUINOSO CONFLITTO, MOLTO DATATO NEL TEMPO, DOVUTO AL SOSTEGNO DELLA UCRAINA, CONTRO LA RUSSIA,GIA' DAGLI ANNI DI PRESIDENZA DI BARACK OBAMA- TUTTI RICORDERETE CHE L'AMMINISTRAZIONE DEGLI USA DA BUSH AD OBAMA, HA PRODOTTO 200 MILIONI DI MORTI-ABBIA A CESSARE MOLTO PRESTO !!!!! VI ABBRACCIO. BUONA GIORNATA.
    CARI AMICI, COME SEMPRE, VI RINGRAZIO DEI VOSTRI LIKE.CONTINUA LA TENSIONE DEI RAPPORTI TRA LA RUSSIA E L'UCRAINO, CHE HA SCATENATO L'INFERNO A BELGOROD !!!! VEDREMO QUALE SARA', QUANTO MENO, L'ESITO DELLE TRATTATIVE TRA PUTIN E TRUMP !!!! SPERIAMO CHE IL SANGUINOSO CONFLITTO, MOLTO DATATO NEL TEMPO, DOVUTO AL SOSTEGNO DELLA UCRAINA, CONTRO LA RUSSIA,GIA' DAGLI ANNI DI PRESIDENZA DI BARACK OBAMA- TUTTI RICORDERETE CHE L'AMMINISTRAZIONE DEGLI USA DA BUSH AD OBAMA, HA PRODOTTO 200 MILIONI DI MORTI-ABBIA A CESSARE MOLTO PRESTO !!!!! VI ABBRACCIO. BUONA GIORNATA.
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