• IL REGNO UNITO VUOLE DEPORTARE I RICHIEDENTI ASILO IN RWANDA, MA NON CI RIESCE

    Quando cambia un governo, spesso si scopre qualche altarino di quello precedente, come se il nuovo governo dovesse mandate un segnale di discontinuità: noi siamo diversi, noi siamo migliori. Il Regno Unito, eccezionale in molte cose e non tutte lodevoli, in questa si adegua al tran-tran.

    La notizia data dal ministro degli Interni Yvette Copper del nuovo governo Starmer circa il fallimento della deportazione dei richiedenti asilo in Rwanda approvata dal precedente governo Sunak, ha risvolti davvero notevoli, quasi esilaranti se non riguardasse la vita di decine di migliaia di persone.

    Deportazione pianificata dal governo tory di Boris Johnson e messa a terra da quello di Sunak, che prevedeva il versamento di una cospicua somma di denaro al Rwanda di Paul Kagame, appena rieletto col il 99,15% dei voti per il quarto mandato. 209 milioni di sterline la cifra promessa al ruandese: poco più che una mancia, data la vastità e la portata del piano in questione, ma consideriamolo un acconto in credito alla buona volontà.

    Il buon Kagame, ex militare, è incredibilmente riuscito a migliorare costantemente le proprie performance elettorali: dopo la leggera flessione del 2010 (93%) seguita alla prima elezione del 2003 (95%), ha preso il 98% nel 2017 per planare sul morbido 99% e spiccioli della settimana scorsa.

    La rivista Africa lo definisce, con una punta di ironia, “l’autocrate che piace”. A chi? Ruandesi a parte, che ad eccezione di uno sparuto scarto di lavorazione proprio non riescono a rinunciare all’allampanato Paul, piace sicuramente all’Occidente democratico, le cui responsabilità nel genocidio ruandese sono un dato storico acquisito. Lo stesso Occidente che fregia Putin dell’augusto titolo di dittatore sanguinario se prende un ridicolo (rispetto alle performance di Kagame) 87%, di fronte all’ennesimo utile negro da cortile si arresta in estatica e soprattutto silenziosa contemplazione.

    Il fatto che lo stesso Sunak sia un immigrato indiano diversamente bianco, per quanto di famiglia parsimoniosamente miliardaria, smentisce una volta di più (casomai ce ne fosse il bisogno) la vulgata secondo la quale un membro di una categoria sociale non possa agire contro la categoria alla quale appartiene.

    Eppure Sunak si è mostrato totalmente rispettoso degli usi e costumi del proprio paese di origine, specialmente per quanto riguarda la divisione in caste della società: ci sono i paria, gli intoccabili e privi di diritti, e poi su su fino a quelli come Sunak. Ma questi sono dettagli che non devono scalfire il mito del buon selvaggio, vero pilastro della narrazione accogliente e inclusiva.

    Il perché appartenere ad una certa categoria impedisca di danneggiarla è un mistero più complesso della Trinità, ma a quanto pare viene massicciamente creduto, e senza andare tanto per il sottile: l’Africa in festa per l’elezione di Obama ha subito preso contatto col fatto che all’africano Barack (pare sia nato in Kenya) dell’Africa non cale né tanto né poco. Per non parlare della della rielezione di Von der Leyen: in quanto donna e madre, ella è naturalmente inclusiva ed incapace di scatenare guerre. Ci mancherebbe altro: lo sanno bene tanto i russi quanto gli ucraini. Come lo sanno gli inglesi, che spedirono Johnson ad ordinare a Zelensky, pronto a negoziare la pace coi russi, di continuare la guerra senza se e senza ma. Come lo sa la premier per un giorno Liz Truss, altra donna accogliente e inclusiva che cinguettò di essere pronta a schiacciare il bottone della bomba nucleare. Sparita dalla circolazione, il che data la coazione a riproporre sempre le stesse eminenti figure dell’Occidente democratico un po’ stupisce e un po’ preoccupa: che fine ha fatto?

    Dopo di che, per tornare alla denuncia della Copper, vengono i sempre sgradevoli conti della serva. La Copper non solo quantifica lo sperpero in oltre un miliardo di euro nel varo della fantasiosa ed accogliente iniziativa, contro la quale il sempre vigile Papa Francesco, sempre prodigo di parole taglienti verso ciò che disapprova, non ha emesso una sillaba. Ma aggiunge che il governo precedente aveva preventivato un

    modesto contributo all’iniziativa di almeno 10 miliardi di sterline, ovvero circa 12 miliardi di euro, senza riferire al parlamento.

    Kagame, il quale ha già beneficiato dell’ennesimo “aiuto alla sviluppo” occidentale, si è affrettato a dichiarare che nonostante il piano sia miseramente fallito, non è tenuto a restituire la caparra. Ci mancherebbe altro: se il cliente rinuncia alla vacanza, paga. È un vero peccato, perché date le tensioni col vicino Congo (leggi: guerra) questa marcia indietro priva i rwandesi di molta ottima carne da cannone: decine di migliaia di uomini in età militare che sarebbero andati ad ingrossare le fila degli oltre 120 gruppi di “ribelli” operanti nel Nord e nel Sud Kivu, che nel silenzio generale – anche del governo di Kinshasa in altre faccende affaccendato – assiste ai continui massacri di civili inermi e al saccheggio di risorse naturali che fanno rimpiangere l’epoca coloniale come un’età dell’oro.

    Ci sono tre considerazioni sintetiche e quasi istintive da fare in conclusione. La prima è che questa globalizzazione della paura e del malaffare per via statuale, a parere di chi scrive nasconde il più colossale giro di mazzette e creazione di fondi neri mai apparso sulla trista scena del mondo. Mentre il denaro dei servi sciocchi che non emettono scontrini viene spiato e contabilizzato fino all’ultimo centesimo, capitali enormi, esentasse e fuori controllo si aggirano per il mondo destinati ai fini più luridi e inumani. Questo mi pare il fine di gran parte degli “aiuti umanitari” e del “sostegno della comunità internazionale” a questa o quella guerra civile e democratica.

    La seconda è che viviamo sottomessi ad apparati e istituzioni pubbliche che non rispondono più ai popoli che le hanno custodite e legittimate talvolta per secoli, le quali dilapidano la ricchezza in operazioni apertamente contrarie non solo al diritto internazionale ma anche agli interessi particolari del paese, estendendosi anche ad altri paesi come un cancro.

    La terza è che mentre notizie del tutto trascurabili vengono pompate a dismisura, queste notizie scomode non è che non vengano date, ma sono del tutto ignorate. Una possibile ragione è l’abituare lentamente l’opinione pubblica alla normalità dello scandalo e del malaffare, predisponendola alla sua accettazione come fatto trascurabile. Mentre noi inveiamo contro il mostro di turno e il pericolo mortale del momento, milioni di uomini vengono spostati e ammassati come roba vecchia dalla soffitta alla cantina, giustificando il passaggio di mano di somme enormi di denaro sottratte alla sanità, alla giustizia, ai servizi essenziali, alla pace e alla prosperità di tutti.

    Pluto
    IL REGNO UNITO VUOLE DEPORTARE I RICHIEDENTI ASILO IN RWANDA, MA NON CI RIESCE Quando cambia un governo, spesso si scopre qualche altarino di quello precedente, come se il nuovo governo dovesse mandate un segnale di discontinuità: noi siamo diversi, noi siamo migliori. Il Regno Unito, eccezionale in molte cose e non tutte lodevoli, in questa si adegua al tran-tran. La notizia data dal ministro degli Interni Yvette Copper del nuovo governo Starmer circa il fallimento della deportazione dei richiedenti asilo in Rwanda approvata dal precedente governo Sunak, ha risvolti davvero notevoli, quasi esilaranti se non riguardasse la vita di decine di migliaia di persone. Deportazione pianificata dal governo tory di Boris Johnson e messa a terra da quello di Sunak, che prevedeva il versamento di una cospicua somma di denaro al Rwanda di Paul Kagame, appena rieletto col il 99,15% dei voti per il quarto mandato. 209 milioni di sterline la cifra promessa al ruandese: poco più che una mancia, data la vastità e la portata del piano in questione, ma consideriamolo un acconto in credito alla buona volontà. Il buon Kagame, ex militare, è incredibilmente riuscito a migliorare costantemente le proprie performance elettorali: dopo la leggera flessione del 2010 (93%) seguita alla prima elezione del 2003 (95%), ha preso il 98% nel 2017 per planare sul morbido 99% e spiccioli della settimana scorsa. La rivista Africa lo definisce, con una punta di ironia, “l’autocrate che piace”. A chi? Ruandesi a parte, che ad eccezione di uno sparuto scarto di lavorazione proprio non riescono a rinunciare all’allampanato Paul, piace sicuramente all’Occidente democratico, le cui responsabilità nel genocidio ruandese sono un dato storico acquisito. Lo stesso Occidente che fregia Putin dell’augusto titolo di dittatore sanguinario se prende un ridicolo (rispetto alle performance di Kagame) 87%, di fronte all’ennesimo utile negro da cortile si arresta in estatica e soprattutto silenziosa contemplazione. Il fatto che lo stesso Sunak sia un immigrato indiano diversamente bianco, per quanto di famiglia parsimoniosamente miliardaria, smentisce una volta di più (casomai ce ne fosse il bisogno) la vulgata secondo la quale un membro di una categoria sociale non possa agire contro la categoria alla quale appartiene. Eppure Sunak si è mostrato totalmente rispettoso degli usi e costumi del proprio paese di origine, specialmente per quanto riguarda la divisione in caste della società: ci sono i paria, gli intoccabili e privi di diritti, e poi su su fino a quelli come Sunak. Ma questi sono dettagli che non devono scalfire il mito del buon selvaggio, vero pilastro della narrazione accogliente e inclusiva. Il perché appartenere ad una certa categoria impedisca di danneggiarla è un mistero più complesso della Trinità, ma a quanto pare viene massicciamente creduto, e senza andare tanto per il sottile: l’Africa in festa per l’elezione di Obama ha subito preso contatto col fatto che all’africano Barack (pare sia nato in Kenya) dell’Africa non cale né tanto né poco. Per non parlare della della rielezione di Von der Leyen: in quanto donna e madre, ella è naturalmente inclusiva ed incapace di scatenare guerre. Ci mancherebbe altro: lo sanno bene tanto i russi quanto gli ucraini. Come lo sanno gli inglesi, che spedirono Johnson ad ordinare a Zelensky, pronto a negoziare la pace coi russi, di continuare la guerra senza se e senza ma. Come lo sa la premier per un giorno Liz Truss, altra donna accogliente e inclusiva che cinguettò di essere pronta a schiacciare il bottone della bomba nucleare. Sparita dalla circolazione, il che data la coazione a riproporre sempre le stesse eminenti figure dell’Occidente democratico un po’ stupisce e un po’ preoccupa: che fine ha fatto? Dopo di che, per tornare alla denuncia della Copper, vengono i sempre sgradevoli conti della serva. La Copper non solo quantifica lo sperpero in oltre un miliardo di euro nel varo della fantasiosa ed accogliente iniziativa, contro la quale il sempre vigile Papa Francesco, sempre prodigo di parole taglienti verso ciò che disapprova, non ha emesso una sillaba. Ma aggiunge che il governo precedente aveva preventivato un modesto contributo all’iniziativa di almeno 10 miliardi di sterline, ovvero circa 12 miliardi di euro, senza riferire al parlamento. Kagame, il quale ha già beneficiato dell’ennesimo “aiuto alla sviluppo” occidentale, si è affrettato a dichiarare che nonostante il piano sia miseramente fallito, non è tenuto a restituire la caparra. Ci mancherebbe altro: se il cliente rinuncia alla vacanza, paga. È un vero peccato, perché date le tensioni col vicino Congo (leggi: guerra) questa marcia indietro priva i rwandesi di molta ottima carne da cannone: decine di migliaia di uomini in età militare che sarebbero andati ad ingrossare le fila degli oltre 120 gruppi di “ribelli” operanti nel Nord e nel Sud Kivu, che nel silenzio generale – anche del governo di Kinshasa in altre faccende affaccendato – assiste ai continui massacri di civili inermi e al saccheggio di risorse naturali che fanno rimpiangere l’epoca coloniale come un’età dell’oro. Ci sono tre considerazioni sintetiche e quasi istintive da fare in conclusione. La prima è che questa globalizzazione della paura e del malaffare per via statuale, a parere di chi scrive nasconde il più colossale giro di mazzette e creazione di fondi neri mai apparso sulla trista scena del mondo. Mentre il denaro dei servi sciocchi che non emettono scontrini viene spiato e contabilizzato fino all’ultimo centesimo, capitali enormi, esentasse e fuori controllo si aggirano per il mondo destinati ai fini più luridi e inumani. Questo mi pare il fine di gran parte degli “aiuti umanitari” e del “sostegno della comunità internazionale” a questa o quella guerra civile e democratica. La seconda è che viviamo sottomessi ad apparati e istituzioni pubbliche che non rispondono più ai popoli che le hanno custodite e legittimate talvolta per secoli, le quali dilapidano la ricchezza in operazioni apertamente contrarie non solo al diritto internazionale ma anche agli interessi particolari del paese, estendendosi anche ad altri paesi come un cancro. La terza è che mentre notizie del tutto trascurabili vengono pompate a dismisura, queste notizie scomode non è che non vengano date, ma sono del tutto ignorate. Una possibile ragione è l’abituare lentamente l’opinione pubblica alla normalità dello scandalo e del malaffare, predisponendola alla sua accettazione come fatto trascurabile. Mentre noi inveiamo contro il mostro di turno e il pericolo mortale del momento, milioni di uomini vengono spostati e ammassati come roba vecchia dalla soffitta alla cantina, giustificando il passaggio di mano di somme enormi di denaro sottratte alla sanità, alla giustizia, ai servizi essenziali, alla pace e alla prosperità di tutti. Pluto
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  • FINALMENTE QUALCUNO CHE DICE APERTAMENTE LE COSE COME STANNO.
    È QUELLO che PENSA LA MAGGIORANZA DEGLI EUROPEI
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/22/la-sparata-di-farage-loccidente-ha-provocato-la-guerra-in-ucraina-ammiro-putin-sunak-false-e-pericolose-tesi/7597525/
    FINALMENTE QUALCUNO CHE DICE APERTAMENTE LE COSE COME STANNO. È QUELLO che PENSA LA MAGGIORANZA DEGLI EUROPEI https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/22/la-sparata-di-farage-loccidente-ha-provocato-la-guerra-in-ucraina-ammiro-putin-sunak-false-e-pericolose-tesi/7597525/
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    La sparata di Farage: "l'Occidente ha provocato la guerra in Ucraina, ammiro Putin". Sunak: "False e pericolose tesi" - Il Fatto Quotidiano
    L'ultima sparata di Mister Brexit. Le reazioni: "Fa eco alla spregevole giustificazione di Putin per la brutale invasione dell’Ucraina"
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  • 30 maggio 2024

    PUTIN COME DOVREBBE REAGIRE?
    di Mario Adinolfi

    Oggi e domani a Praga i ministri degli Esteri della NATO si incontrano per discutere una questione cruciale: come avviare la più pericolosa delle guerre verso un cessate il fuoco e il negoziato di pace? No. Sul piatto c’è l’autorizzazione a Kiev per usare le armi NATO per attacchi sul territorio russo a partire dalla città di Krasnodar. Gran Bretagna, Francia, Polonia, Finlandia, Repubblica Ceca, Olanda, Canada, Lituania, Lettonia e Estonia hanno già detto sì. Soprattutto questa è la linea del segretario generale della NATO, Stoltenberg, così come del segretario di Stato USA, Blinken. Sunak e Macron da tempo poi parlano di inviare direttamente i soldati NATO sul campo di battaglia. Ditemi voi come il “cattivo” Putin dovrebbe reagire a questi atti di ostilità militare.
    Noi abbiamo digerito per un biennio la balla dell’invio da parte dell’Italia e dell’Ue “solo di armi di difesa”. Per i primi tre mesi della guerra in Ucraina c’era chi faceva una diretta tv ogni giorno per glorificare la scelta di supportare Zelensky e mostrificare i russi. Le tv e i giornali martellavano ogni giorno su quanto fosse giusta ogni forma di russofobia, hanno cancellato addirittura il diritto per gli atleti russi e bielorussi di partecipare agli eventi sportivi con la loro bandiera, prossime Olimpiadi comprese. La stessa cosa non accade, ad esempio, per Israele e badate bene che io penso che invece nello sport nessuna bandiera debba essere ammainata, è una grande occasione di dialogo e pace.
    Comunque, l’Italia fornisce da tempo all’Ucraina missili a lunga gittata. Come cittadini non dovremmo saperlo, visto che l’elenco delle armi fornite da noi a Kiev è autorizzato dal Parlamento ma coperto da segreto di Stato. Il ministro della Difesa inglese, Grant Shapps, si è però fatto sfuggire una dichiarazione: “I missili Storm Shadow sono un’arma straordinaria. L’Inghilterra, la Francia e l’Italia forniscono queste armi per essere utilizzate nella guerra in Ucraina, soprattutto in Crimea. Sono missili che stanno davvero facendo la differenza”. Fanno la differenza perché sono missili a lunga gittata, colpiscono obiettivi a 250 km di distanza. Perfetti per devastare Krasnodar, città russa con oltre un milione di abitanti. Se dovesse accadere, lo ripeto, ditemi come dovrebbe reagire Putin.
    Giorgia Meloni sa che gli italiani non sostengono l’invio di armi all’Ucraina e non vogliono fare la guerra alla Russia. Per questo ora dichiara che “bisogna evitare attacchi che provocherebbero una escalation”. Ci sono le elezioni tra 10 giorni e dunque tocca dare un colpo di freno. Ma se “bisogna evitare attacchi” perché l’Italia fornisce sistemi missilistici che servono solo ad attaccare, non certo a difendersi?
    Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, oggi ha dichiarato: “L'attuazione dei piani di dispiegamento di missili terrestri a medio e corto raggio non rimarrà senza la nostra reazione”. Il tipo di reazione la deciderà Putin, aggiunge Lavrov, inclusa la “deterrenza nucleare”. Allo stesso tempo Lavrov si è detto disposto ad “accelerare” una soluzione politica per il conflitto in Ucraina se “l’Occidente smetterà di fornire armi e Kiev cesserà le ostilità”. Quindi siamo davanti al solito bivio: Putin è come Hitler, un pazzo furioso che se lasciato fare porterà la guerra in tutta Europa? Allora bisogna fargli la guerra come la si fece a Hitler, costò ottanta milioni di morti. Oppure Putin è un nazionalista russo che vuole lo status di grande potenza e non vuole vivere sotto costante minaccia di una NATO ostile che si allarga sempre di più verso i suoi confini. Allora bisogna smettere di fornire armi e cominciare a negoziare la pace, visto che dopo due anni e mezzo è chiaro che Zelensky la guerra non la vince.
    Tutti i partiti da destra a sinistra hanno votato con questo governo o con il governo Draghi il sostegno armato alla guerra alla Russia. Credo sia il motivo principale per non votarli alle elezioni europee, specie i più ipocriti come M5S o il mitico Pd che candida Tarquinio che vuole uscire dalla NATO per poi rimbrottarlo e dire che “non è la linea del partito”. Elly Schlein ha superato con questo davvero i limiti dell’ambiguità indecente. Bisogna inviare un segnale di svolta storica all’Ue e anche per questo indico di votare per la lista Libertà che contiene il simbolo del Popolo della Famiglia, che da anni chiede la pace con una soluzione precisa ricalcata sul modello cipriota. Bisogna imboccare subito la via che noi indichiamo perché l’alternativa ormai è un conflitto mondiale che, viste anche le mosse di Xi Jinping nel Mar della Cina contro Taiwan, rischia di essere davvero dietro l’angolo.
    30 maggio 2024 PUTIN COME DOVREBBE REAGIRE? di Mario Adinolfi Oggi e domani a Praga i ministri degli Esteri della NATO si incontrano per discutere una questione cruciale: come avviare la più pericolosa delle guerre verso un cessate il fuoco e il negoziato di pace? No. Sul piatto c’è l’autorizzazione a Kiev per usare le armi NATO per attacchi sul territorio russo a partire dalla città di Krasnodar. Gran Bretagna, Francia, Polonia, Finlandia, Repubblica Ceca, Olanda, Canada, Lituania, Lettonia e Estonia hanno già detto sì. Soprattutto questa è la linea del segretario generale della NATO, Stoltenberg, così come del segretario di Stato USA, Blinken. Sunak e Macron da tempo poi parlano di inviare direttamente i soldati NATO sul campo di battaglia. Ditemi voi come il “cattivo” Putin dovrebbe reagire a questi atti di ostilità militare. Noi abbiamo digerito per un biennio la balla dell’invio da parte dell’Italia e dell’Ue “solo di armi di difesa”. Per i primi tre mesi della guerra in Ucraina c’era chi faceva una diretta tv ogni giorno per glorificare la scelta di supportare Zelensky e mostrificare i russi. Le tv e i giornali martellavano ogni giorno su quanto fosse giusta ogni forma di russofobia, hanno cancellato addirittura il diritto per gli atleti russi e bielorussi di partecipare agli eventi sportivi con la loro bandiera, prossime Olimpiadi comprese. La stessa cosa non accade, ad esempio, per Israele e badate bene che io penso che invece nello sport nessuna bandiera debba essere ammainata, è una grande occasione di dialogo e pace. Comunque, l’Italia fornisce da tempo all’Ucraina missili a lunga gittata. Come cittadini non dovremmo saperlo, visto che l’elenco delle armi fornite da noi a Kiev è autorizzato dal Parlamento ma coperto da segreto di Stato. Il ministro della Difesa inglese, Grant Shapps, si è però fatto sfuggire una dichiarazione: “I missili Storm Shadow sono un’arma straordinaria. L’Inghilterra, la Francia e l’Italia forniscono queste armi per essere utilizzate nella guerra in Ucraina, soprattutto in Crimea. Sono missili che stanno davvero facendo la differenza”. Fanno la differenza perché sono missili a lunga gittata, colpiscono obiettivi a 250 km di distanza. Perfetti per devastare Krasnodar, città russa con oltre un milione di abitanti. Se dovesse accadere, lo ripeto, ditemi come dovrebbe reagire Putin. Giorgia Meloni sa che gli italiani non sostengono l’invio di armi all’Ucraina e non vogliono fare la guerra alla Russia. Per questo ora dichiara che “bisogna evitare attacchi che provocherebbero una escalation”. Ci sono le elezioni tra 10 giorni e dunque tocca dare un colpo di freno. Ma se “bisogna evitare attacchi” perché l’Italia fornisce sistemi missilistici che servono solo ad attaccare, non certo a difendersi? Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, oggi ha dichiarato: “L'attuazione dei piani di dispiegamento di missili terrestri a medio e corto raggio non rimarrà senza la nostra reazione”. Il tipo di reazione la deciderà Putin, aggiunge Lavrov, inclusa la “deterrenza nucleare”. Allo stesso tempo Lavrov si è detto disposto ad “accelerare” una soluzione politica per il conflitto in Ucraina se “l’Occidente smetterà di fornire armi e Kiev cesserà le ostilità”. Quindi siamo davanti al solito bivio: Putin è come Hitler, un pazzo furioso che se lasciato fare porterà la guerra in tutta Europa? Allora bisogna fargli la guerra come la si fece a Hitler, costò ottanta milioni di morti. Oppure Putin è un nazionalista russo che vuole lo status di grande potenza e non vuole vivere sotto costante minaccia di una NATO ostile che si allarga sempre di più verso i suoi confini. Allora bisogna smettere di fornire armi e cominciare a negoziare la pace, visto che dopo due anni e mezzo è chiaro che Zelensky la guerra non la vince. Tutti i partiti da destra a sinistra hanno votato con questo governo o con il governo Draghi il sostegno armato alla guerra alla Russia. Credo sia il motivo principale per non votarli alle elezioni europee, specie i più ipocriti come M5S o il mitico Pd che candida Tarquinio che vuole uscire dalla NATO per poi rimbrottarlo e dire che “non è la linea del partito”. Elly Schlein ha superato con questo davvero i limiti dell’ambiguità indecente. Bisogna inviare un segnale di svolta storica all’Ue e anche per questo indico di votare per la lista Libertà che contiene il simbolo del Popolo della Famiglia, che da anni chiede la pace con una soluzione precisa ricalcata sul modello cipriota. Bisogna imboccare subito la via che noi indichiamo perché l’alternativa ormai è un conflitto mondiale che, viste anche le mosse di Xi Jinping nel Mar della Cina contro Taiwan, rischia di essere davvero dietro l’angolo.
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  • REGNO UNITO. ELEZIONI ANTICIPATE IL 4 LUGLIO
    I media britannici riferiscono ora che l'attuale primo ministro britannico Rishi Sunak incontrerà il re e gli chiederà di sciogliere il parlamento, convocando elezioni anticipate per il prossimo 4 luglio.

    Fonte: Segui Giubbe Rosse
    🇬🇧 REGNO UNITO. ELEZIONI ANTICIPATE IL 4 LUGLIO I media britannici riferiscono ora che l'attuale primo ministro britannico Rishi Sunak incontrerà il re e gli chiederà di sciogliere il parlamento, convocando elezioni anticipate per il prossimo 4 luglio. 🟥Fonte: Segui Giubbe Rosse
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  • Esplosivo: la Pfizer sapeva in anticipo delle morti. Accuse di omicidio colposo? Il Primo Ministro britannico potrebbe affrontare un'indagine sul suo investimento di #Moderna di 500 milioni di dollari attraverso i partner di Theleme, una società che ha contribuito a creare nelle Isole Caymen, un famigerato paradiso fiscale, e potenzialmente affrontare accuse di omicidio colposo? Alla luce di queste informazioni esplosive riguardanti #Pfizer doveva averlo saputo e Moderna stava offrendo vaccini a mRNA molto simili. Quindi il Primo Ministro ha messo i profitti prima delle persone? All'insaputa dei più, una richiesta del Freedom of Information Act (FOIA) del 2021 ha prodotto quello che è diventato noto come il "Rapporto confidenziale Pfizer", dimostrando che il colosso dei vaccini ha sempre saputo che il suo coronavirus di Wuhan (COVID-19) il colpo è mortale. L'iniezione di mRNA ha causato più di 1.200 decessi segnalati e decine di migliaia di eventi avversi segnalati, di cui siamo a conoscenza, solo nei primi due mesi dal suo rilascio a metà dicembre 2020. Sono stati inoltre segnalati 23 casi di aborti spontanei su 270 gravidanze e più di 2.000 segnalazioni di disturbi cardiaci. La Pfizer non è solo colpevole di "omicidio colposo": l'azienda sta commettendo un GENOCIDIO con intenti criminali. Leggi qui …#WEF2030Agenda #DepopulationAgenda #Sunak #Bourla #Manslaughter #USA #UK #ExcessDeaths #VaccineInjuries #mRNA

    https://twitter.com/OrtigiaP/status/1704222319625834610?t=0mQyq0b-uxEov20Tl5mWsA&s=19
    Esplosivo: la Pfizer sapeva in anticipo delle morti. Accuse di omicidio colposo? Il Primo Ministro britannico potrebbe affrontare un'indagine sul suo investimento di #Moderna di 500 milioni di dollari attraverso i partner di Theleme, una società che ha contribuito a creare nelle Isole Caymen, un famigerato paradiso fiscale, e potenzialmente affrontare accuse di omicidio colposo? Alla luce di queste informazioni esplosive riguardanti #Pfizer doveva averlo saputo e Moderna stava offrendo vaccini a mRNA molto simili. Quindi il Primo Ministro ha messo i profitti prima delle persone? All'insaputa dei più, una richiesta del Freedom of Information Act (FOIA) del 2021 ha prodotto quello che è diventato noto come il "Rapporto confidenziale Pfizer", dimostrando che il colosso dei vaccini ha sempre saputo che il suo coronavirus di Wuhan (COVID-19) il colpo è mortale. L'iniezione di mRNA ha causato più di 1.200 decessi segnalati e decine di migliaia di eventi avversi segnalati, di cui siamo a conoscenza, solo nei primi due mesi dal suo rilascio a metà dicembre 2020. Sono stati inoltre segnalati 23 casi di aborti spontanei su 270 gravidanze e più di 2.000 segnalazioni di disturbi cardiaci. La Pfizer non è solo colpevole di "omicidio colposo": l'azienda sta commettendo un GENOCIDIO con intenti criminali. Leggi qui ⬇️📷📷📷📷…#WEF2030Agenda #DepopulationAgenda #Sunak #Bourla #Manslaughter #USA #UK #ExcessDeaths #VaccineInjuries #mRNA https://twitter.com/OrtigiaP/status/1704222319625834610?t=0mQyq0b-uxEov20Tl5mWsA&s=19
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  • ORRORE SENZA FINE!
    Ci vogliono padri e madri coraggiosi per difendere i figli dal rimbecillimento sessuale
    Una fazione nega che esistano. Per altri è un progresso meraviglioso. Sono i libri di scuola per l'indottrinamento Lgbt che dall'America dilagano in Occidente. Le famiglie sane provano a resistergli.
    GIULIO MEOTTI

    Sembrerebbero aver ragione il sociologo James Davison Hunter, che ha coniato l’espressione “culture wars” e che al Wall Street Journal dice che “i progressisti hanno vinto le guerre culturali”, e la più famosa esule nordcoreana, Yeonmi Park, che si domanda se in America non siano “più matti che in Corea del Nord”.

    Se la cultura è liberal, le scuole sono liberal, le chiese sono liberal, la tv è liberal, la burocrazia è liberal e il capitalismo è liberal, allora eleggere un politico conservatore non farà differenza (ne sanno qualcosa i britannici). Dopo aver svolto un lavoro impressionante nel demolire l'elemento sociale che regge le civiltà (la famiglia), l'ambizioso liberal ora si esercita alla demolizione dell'elemento biologico che regge le società (la differenza fra i sessi.

    Il cosiddetto "uomo incinto", promosso dalle élite come il nuovo vitello d’oro, è incinto solo perché ha conservato il suo grembo femminile. Ma a un bambino puoi far credere di tutto tramite un gioco di prestigio. E la sinistra radicale sogna in grande e ottiene grandi vittorie. Come afferma un editorialista, "l'agenda trans cerca di ridefinire tutti".

    Ecco allora una breve cronaca pubblicata nei giorni scorsi di quello che sta avvenendo in America. Le scuole sono scelte a caso.

    Marzo 2023—Alla Eliot Innovation School di Boston, Massachusetts, è stato chiesto agli studenti delle elementari di compilare un sondaggio. Prima domanda: “Hai mai partecipato al sesso orale?”. Seconda: “Sei transgender?".

    Marzo 2023—Il curriculum del Massachusetts insegna agli studenti delle scuole medie a usare della pellicola trasparente intorno ai denti per un “sesso orale sicuro”.

    Settembre 2022—Alla KIPP Poder Academy di San Antonio, in Texas, gli studenti di 13 anni hanno dovuto recitare come prostitute nella loro “classe di apprendimento socio-emotivo”.

    Settembre 2022— Il distretto scolastico di Webster Groves a St. Louis, Missouri, ha ospitato la "Settimana del libro proibito".

    Settembre 2022—La San Juan Hills High School in California ha offerto agli studenti l'accesso alla "biblioteca queer". Un libro, Juliet Takes a Breath, contiene immagini di sesso tra donne.

    Agosto 2022: il distretto scolastico di Newport-Mesa in California utilizza un libro di testo che insegna agli studenti che “esistono oltre 10 orientamenti sessuali e 8 sessi”. Androsessuale, polisessuale, demisessuale e ginesessuale, mentre i generi includono androgino, non conforme al genere e non binario.

    Agosto 2022—Il distretto scolastico di Wauwatosa nel Wisconsin ha approvato un programma di studi che insegna agli studenti di quarta elementare "l'identità e l'espressione di genere".

    Maggio 2022—La Spring Lake Public Schools, nel Michigan, ha inserito il libro Gender Queer nelle biblioteche scolastiche. Il libro presenta contenuti sessuali e immagini di individui nudi impegnati in atti sessuali.

    Ottobre 2021 — Le scuole pubbliche della contea di Fairfax, in Virginia, hanno condotto un sondaggio ponendo domande dettagliate sul sesso a bambini di 13 anni.

    Giugno 2019—ACLU e Planned Parenthood hanno collaborato con i distretti scolastici di tutta la California per realizzare materiali didattici sull'educazione sessuale e sulla teoria del genere per gli insegnanti. Un video ha istruito gli insegnanti sui modi per aiutare gli studenti a ottenere aborti senza la conoscenza o il consenso dei genitori e su come nascondere le assenze ai genitori.

    Maggio 2018—La Western Albermarle High School in Virginia ha fatto entrare attivisti che hanno spiegato ai bambini che "anche il tuo sedere può essere una meravigliosa fonte di piacere".

    Questa è l’America blu. E come scrive Paul Kingsnorth, “in America - il ground zero per l'abolizione della biologia - migliaia di ragazze sono sottoposte a doppia mastectomia e ai ragazzi adolescenti vengono somministrati farmaci ‘bloccanti della pubertà’ progettati per castrare chimicamente gli stupratori. Alle bambine di undici anni viene insegnato che ‘se ti senti a disagio nel tuo corpo, significa che sei transgender’ - il che potrebbe spiegare perché, in alcune classi, un quarto dei bambini si identifica proprio come tale. Il concetto di ‘bambini trans’ - un'idea che sarebbe stata inconcepibilmente sconcertante per la maggior parte delle persone anche pochi anni fa, e per molti lo è ancora - viene ora spinto così forte che inizia a sembrare meno la liberazione di una minoranza oppressa piuttosto che un'agenda per riprogrammare la società con una concezione completamente nuova del corpo umano - e quindi della natura stessa”.

    L’America rossa prova a opporsi a tutto questo perché non si arrende nelle culture wars. Non si è ancora capito se il momento woke finirà come dicono alcuni, se invece come scrive il filosofo pazzo sloveno Slavoj Zizek il woke è qui per restare e quindi, come scrive Tyler Cowen, “tutto il mondo diventerà woke”.

    Il New York Post racconta quali libri i governatori repubblicani stanno mettendo al bando, facendo gridare i liberal alla censura: “Sesso orale, ‘masturbazione come meditazione’, selfie sexy e sesso anale. Benvenuto dentro i libri nella biblioteca scolastica di tuo figlio! Ci scusiamo per la natura grafica di queste immagini. Non ti aspetti di vedere immagini come queste su un giornale o alla televisione, eppure sono disponibili per i bambini piccoli nella biblioteca della scuola”.

    In Florida, Ron DeSantis ha deciso di agire. E i liberal lo hanno etichettato come un “bruciatore di libri”.

    Quando DeSantis ha visitato New York a febbraio, il sindaco Adams gli ha twittato: "Benvenuto a New York, GovRonDeSantis, un posto dove non vietiamo i libri...".

    Poi c'è la fazione negazionista woke, come il capo della Federazione americana degli insegnanti, Randi Weingarten, che ha definito l'idea di libri inappropriati nelle biblioteche scolastiche come una "bufala".

    Il pilota Mercedes Lewis Hamilton ha appena deciso che indosserà un casco arcobaleno contro il governatore Ron DeSantis. La Disney, che collabora con i comunisti cinesi per girare film nella provincia carceraria dello Xinjiang, ha promesso di combattere DeSantis con le unghie e con i denti. E non sarà gratis: Disney per la Florida vale un miliardo di dollari all’anno in tasse.

    Ecco perché sono andati fuori di testa quando due anni fa l’Ungheria ha approvato una legge per opporsi a tutto questo e rivendicando, come ha scritto il suo ministro della Giustizia Judit Varga, che “soltanto i genitori hanno diritto all’educazione dei figli”. Francia, Germania e altri paesi europei sono arrivati a fare causa a Budapest per questa legge. Il famoso “spirito europeo”?

    Ieri Orban, oggi DeSantis e domani il Texas, che lavora a una legge simile alla Florida, o il Montana, che vieta alle drag queen di entrare nelle scuole. O ti pieghi ai loro diktat o ti dichiarano guerra. E se non ti pieghi devi essere pronti a sporcarti le mani per batterti per quello che ritieni giusto.

    Quando DeSantis è andato in conferenza stampa armato di “fatti”, le immagini dei libri trovati nelle biblioteche scolastiche erano talmente pesanti che le stazioni televisive della Florida hanno dovuto tagliarle, perché erano “grafiche”.

    Quindi gli adulti a casa che guardano la tv non possono essere esposti a queste immagini, ma i bambini a scuola sì?

    Una certa sinistra sembra aver fatto dell'indottrinamento dei bambini la propria massima priorità per sessualizzarli precocemente e causare loro confusione di genere. E sono riusciti a trasformare l’opposizione a questa ideologia meschina in uno “psicoreato” alla George Orwell: se ti opponi sei reazionario, beghino, bigotto, fascista, clericale, cattolico, di estrema destra.

    E i libri americani finiscono nelle scuole di mezzo Occidente, come in Canada.

    Ora però i genitori protestano. Perché come scrive Laura Zorc su Newsweek, “siamo entrati in un nuovo mondo nell'istruzione e se si tratta di un ‘Brave New World’ dipende da quanto coraggiosi siamo disposti a essere”.

    Così si registrano picchetti, boicottaggi e manifestazioni nelle scuole da Los Angeles al Canada all’Inghilterra, i tre paesi più devastati da questo Mondo Nuovo. Il testo consigliato dallo Snuipp, il principale sindacato degli insegnanti della scuola in Francia, si intitola Papà porta la gonna.

    L’Economist questa settimana ci informa che anche il premier inglese Rishi Sunak (un miliardario induista con una vocazione globalista) è preoccupato che le scuole consentano il cambio di sesso dei bambini senza il consenso dei genitori.

    Il Telegraph entra nel dettaglio: “In alcune scuole, a bambini di 12 anni è stato chiesto durante le lezioni cosa ‘provano’ riguardo al sesso orale e anale. ‘A mia figlia di 13 anni è stato insegnato che ci sono 100 sessi’, dice una madre in una scuola indipendente nelle East Midlands in un rapporto arrivato al premier Sunak. ‘A quell'età ai miei figli è stata insegnata la terminologia accettata come 'genere cis', 'non binario' e 'fluido di genere’’.

    E le minacce non si fermano a quei genitori che in questi giorni si oppongono a questa agenda culturale che non è stata votata da nessuno.

    Due bambini sono stati sospesi a dieci anni perché non volevano partecipare alle attività lgbt della scuola elementare. Siamo a Croydon, sud di Londra: Farrell e Kaysey chiedono al loro insegnante intento a distribuire materiale lgbt da colorare, “signore, per favore, posso non prendere parte a questa lezione?”. L’insegnante nega il permesso, la lezione lgbt, dice, “fa parte dell’attività curricolare”. Chiama la preside. “Come osate? Siete una vergogna per la nostra scuola!”, grida loro la dirigente nel corridoio.

    E la Vishnitz Girls School di Hackney (nord-est di Londra), una scuola elementare ebraica religiosa frequentata da bambine fra i 3 e gli 11 anni, è minacciata di chiusura per essersi rifiutata di tenere lezioni Lgbt e sulla riassegnazione chirurgica del sesso.

    E ora sempre in Inghilterra un gruppo di genitori di cosiddetti “bambini trans” ha deciso di fare causa al Ministero dell'Istruzione per aver instradato i loro figli verso la devastante transizione medica. I genitori accusano il ministero di non aver fatto nulla per impedire che un'ideologia "dannosa", spinta dai gruppi di pressione LGBT, prendesse piede in migliaia di scuole.

    Avanti così, fino alla vittoria!

    "Il mondo moderno", scriveva G.K. Chesterton, “si divide in conservatori e progressisti. Il compito dei progressisti è continuare a commettere errori. Il compito dei conservatori è impedire che gli errori vengano corretti”.

    Benvenuti nel 2023.

    Tutto ciò che era solido si è dissolto nell'aria portata da questo “Occidente” e la conseguenza è stata un grande sconvolgimento. E sono poche le reazioni in corso per cercare di puntellare questo crollo.

    Ora dobbiamo “trascendere” tutto, dal genere alla biologia, dai confini ai bambini in laboratorio. Siamo sull'orlo di una rivoluzione che farà sembrare l'Illuminismo come una congrega di reazionari. L'intera base della realtà viene riscritta per convincere le nuove generazioni che il mondo è il nostro parco giochi e che tutto, dalla storia al dimorfismo sessuale, può essere manipolato a proprio piacimento.

    Se oggi in Occidente non ci sarà una reazione coraggiosa e all’altezza di questo programma ambizioso e fanatico, domani cosa avremo da “conservare”? O per dirla con l’umorista Raymond Devos, “cosa c’è da proteggere quando non si è nulla”?
    ORRORE SENZA FINE! Ci vogliono padri e madri coraggiosi per difendere i figli dal rimbecillimento sessuale Una fazione nega che esistano. Per altri è un progresso meraviglioso. Sono i libri di scuola per l'indottrinamento Lgbt che dall'America dilagano in Occidente. Le famiglie sane provano a resistergli. GIULIO MEOTTI Sembrerebbero aver ragione il sociologo James Davison Hunter, che ha coniato l’espressione “culture wars” e che al Wall Street Journal dice che “i progressisti hanno vinto le guerre culturali”, e la più famosa esule nordcoreana, Yeonmi Park, che si domanda se in America non siano “più matti che in Corea del Nord”. Se la cultura è liberal, le scuole sono liberal, le chiese sono liberal, la tv è liberal, la burocrazia è liberal e il capitalismo è liberal, allora eleggere un politico conservatore non farà differenza (ne sanno qualcosa i britannici). Dopo aver svolto un lavoro impressionante nel demolire l'elemento sociale che regge le civiltà (la famiglia), l'ambizioso liberal ora si esercita alla demolizione dell'elemento biologico che regge le società (la differenza fra i sessi. Il cosiddetto "uomo incinto", promosso dalle élite come il nuovo vitello d’oro, è incinto solo perché ha conservato il suo grembo femminile. Ma a un bambino puoi far credere di tutto tramite un gioco di prestigio. E la sinistra radicale sogna in grande e ottiene grandi vittorie. Come afferma un editorialista, "l'agenda trans cerca di ridefinire tutti". Ecco allora una breve cronaca pubblicata nei giorni scorsi di quello che sta avvenendo in America. Le scuole sono scelte a caso. Marzo 2023—Alla Eliot Innovation School di Boston, Massachusetts, è stato chiesto agli studenti delle elementari di compilare un sondaggio. Prima domanda: “Hai mai partecipato al sesso orale?”. Seconda: “Sei transgender?". Marzo 2023—Il curriculum del Massachusetts insegna agli studenti delle scuole medie a usare della pellicola trasparente intorno ai denti per un “sesso orale sicuro”. Settembre 2022—Alla KIPP Poder Academy di San Antonio, in Texas, gli studenti di 13 anni hanno dovuto recitare come prostitute nella loro “classe di apprendimento socio-emotivo”. Settembre 2022— Il distretto scolastico di Webster Groves a St. Louis, Missouri, ha ospitato la "Settimana del libro proibito". Settembre 2022—La San Juan Hills High School in California ha offerto agli studenti l'accesso alla "biblioteca queer". Un libro, Juliet Takes a Breath, contiene immagini di sesso tra donne. Agosto 2022: il distretto scolastico di Newport-Mesa in California utilizza un libro di testo che insegna agli studenti che “esistono oltre 10 orientamenti sessuali e 8 sessi”. Androsessuale, polisessuale, demisessuale e ginesessuale, mentre i generi includono androgino, non conforme al genere e non binario. Agosto 2022—Il distretto scolastico di Wauwatosa nel Wisconsin ha approvato un programma di studi che insegna agli studenti di quarta elementare "l'identità e l'espressione di genere". Maggio 2022—La Spring Lake Public Schools, nel Michigan, ha inserito il libro Gender Queer nelle biblioteche scolastiche. Il libro presenta contenuti sessuali e immagini di individui nudi impegnati in atti sessuali. Ottobre 2021 — Le scuole pubbliche della contea di Fairfax, in Virginia, hanno condotto un sondaggio ponendo domande dettagliate sul sesso a bambini di 13 anni. Giugno 2019—ACLU e Planned Parenthood hanno collaborato con i distretti scolastici di tutta la California per realizzare materiali didattici sull'educazione sessuale e sulla teoria del genere per gli insegnanti. Un video ha istruito gli insegnanti sui modi per aiutare gli studenti a ottenere aborti senza la conoscenza o il consenso dei genitori e su come nascondere le assenze ai genitori. Maggio 2018—La Western Albermarle High School in Virginia ha fatto entrare attivisti che hanno spiegato ai bambini che "anche il tuo sedere può essere una meravigliosa fonte di piacere". Questa è l’America blu. E come scrive Paul Kingsnorth, “in America - il ground zero per l'abolizione della biologia - migliaia di ragazze sono sottoposte a doppia mastectomia e ai ragazzi adolescenti vengono somministrati farmaci ‘bloccanti della pubertà’ progettati per castrare chimicamente gli stupratori. Alle bambine di undici anni viene insegnato che ‘se ti senti a disagio nel tuo corpo, significa che sei transgender’ - il che potrebbe spiegare perché, in alcune classi, un quarto dei bambini si identifica proprio come tale. Il concetto di ‘bambini trans’ - un'idea che sarebbe stata inconcepibilmente sconcertante per la maggior parte delle persone anche pochi anni fa, e per molti lo è ancora - viene ora spinto così forte che inizia a sembrare meno la liberazione di una minoranza oppressa piuttosto che un'agenda per riprogrammare la società con una concezione completamente nuova del corpo umano - e quindi della natura stessa”. L’America rossa prova a opporsi a tutto questo perché non si arrende nelle culture wars. Non si è ancora capito se il momento woke finirà come dicono alcuni, se invece come scrive il filosofo pazzo sloveno Slavoj Zizek il woke è qui per restare e quindi, come scrive Tyler Cowen, “tutto il mondo diventerà woke”. Il New York Post racconta quali libri i governatori repubblicani stanno mettendo al bando, facendo gridare i liberal alla censura: “Sesso orale, ‘masturbazione come meditazione’, selfie sexy e sesso anale. Benvenuto dentro i libri nella biblioteca scolastica di tuo figlio! Ci scusiamo per la natura grafica di queste immagini. Non ti aspetti di vedere immagini come queste su un giornale o alla televisione, eppure sono disponibili per i bambini piccoli nella biblioteca della scuola”. In Florida, Ron DeSantis ha deciso di agire. E i liberal lo hanno etichettato come un “bruciatore di libri”. Quando DeSantis ha visitato New York a febbraio, il sindaco Adams gli ha twittato: "Benvenuto a New York, GovRonDeSantis, un posto dove non vietiamo i libri...". Poi c'è la fazione negazionista woke, come il capo della Federazione americana degli insegnanti, Randi Weingarten, che ha definito l'idea di libri inappropriati nelle biblioteche scolastiche come una "bufala". Il pilota Mercedes Lewis Hamilton ha appena deciso che indosserà un casco arcobaleno contro il governatore Ron DeSantis. La Disney, che collabora con i comunisti cinesi per girare film nella provincia carceraria dello Xinjiang, ha promesso di combattere DeSantis con le unghie e con i denti. E non sarà gratis: Disney per la Florida vale un miliardo di dollari all’anno in tasse. Ecco perché sono andati fuori di testa quando due anni fa l’Ungheria ha approvato una legge per opporsi a tutto questo e rivendicando, come ha scritto il suo ministro della Giustizia Judit Varga, che “soltanto i genitori hanno diritto all’educazione dei figli”. Francia, Germania e altri paesi europei sono arrivati a fare causa a Budapest per questa legge. Il famoso “spirito europeo”? Ieri Orban, oggi DeSantis e domani il Texas, che lavora a una legge simile alla Florida, o il Montana, che vieta alle drag queen di entrare nelle scuole. O ti pieghi ai loro diktat o ti dichiarano guerra. E se non ti pieghi devi essere pronti a sporcarti le mani per batterti per quello che ritieni giusto. Quando DeSantis è andato in conferenza stampa armato di “fatti”, le immagini dei libri trovati nelle biblioteche scolastiche erano talmente pesanti che le stazioni televisive della Florida hanno dovuto tagliarle, perché erano “grafiche”. Quindi gli adulti a casa che guardano la tv non possono essere esposti a queste immagini, ma i bambini a scuola sì? Una certa sinistra sembra aver fatto dell'indottrinamento dei bambini la propria massima priorità per sessualizzarli precocemente e causare loro confusione di genere. E sono riusciti a trasformare l’opposizione a questa ideologia meschina in uno “psicoreato” alla George Orwell: se ti opponi sei reazionario, beghino, bigotto, fascista, clericale, cattolico, di estrema destra. E i libri americani finiscono nelle scuole di mezzo Occidente, come in Canada. Ora però i genitori protestano. Perché come scrive Laura Zorc su Newsweek, “siamo entrati in un nuovo mondo nell'istruzione e se si tratta di un ‘Brave New World’ dipende da quanto coraggiosi siamo disposti a essere”. Così si registrano picchetti, boicottaggi e manifestazioni nelle scuole da Los Angeles al Canada all’Inghilterra, i tre paesi più devastati da questo Mondo Nuovo. Il testo consigliato dallo Snuipp, il principale sindacato degli insegnanti della scuola in Francia, si intitola Papà porta la gonna. L’Economist questa settimana ci informa che anche il premier inglese Rishi Sunak (un miliardario induista con una vocazione globalista) è preoccupato che le scuole consentano il cambio di sesso dei bambini senza il consenso dei genitori. Il Telegraph entra nel dettaglio: “In alcune scuole, a bambini di 12 anni è stato chiesto durante le lezioni cosa ‘provano’ riguardo al sesso orale e anale. ‘A mia figlia di 13 anni è stato insegnato che ci sono 100 sessi’, dice una madre in una scuola indipendente nelle East Midlands in un rapporto arrivato al premier Sunak. ‘A quell'età ai miei figli è stata insegnata la terminologia accettata come 'genere cis', 'non binario' e 'fluido di genere’’. E le minacce non si fermano a quei genitori che in questi giorni si oppongono a questa agenda culturale che non è stata votata da nessuno. Due bambini sono stati sospesi a dieci anni perché non volevano partecipare alle attività lgbt della scuola elementare. Siamo a Croydon, sud di Londra: Farrell e Kaysey chiedono al loro insegnante intento a distribuire materiale lgbt da colorare, “signore, per favore, posso non prendere parte a questa lezione?”. L’insegnante nega il permesso, la lezione lgbt, dice, “fa parte dell’attività curricolare”. Chiama la preside. “Come osate? Siete una vergogna per la nostra scuola!”, grida loro la dirigente nel corridoio. E la Vishnitz Girls School di Hackney (nord-est di Londra), una scuola elementare ebraica religiosa frequentata da bambine fra i 3 e gli 11 anni, è minacciata di chiusura per essersi rifiutata di tenere lezioni Lgbt e sulla riassegnazione chirurgica del sesso. E ora sempre in Inghilterra un gruppo di genitori di cosiddetti “bambini trans” ha deciso di fare causa al Ministero dell'Istruzione per aver instradato i loro figli verso la devastante transizione medica. I genitori accusano il ministero di non aver fatto nulla per impedire che un'ideologia "dannosa", spinta dai gruppi di pressione LGBT, prendesse piede in migliaia di scuole. Avanti così, fino alla vittoria! "Il mondo moderno", scriveva G.K. Chesterton, “si divide in conservatori e progressisti. Il compito dei progressisti è continuare a commettere errori. Il compito dei conservatori è impedire che gli errori vengano corretti”. Benvenuti nel 2023. Tutto ciò che era solido si è dissolto nell'aria portata da questo “Occidente” e la conseguenza è stata un grande sconvolgimento. E sono poche le reazioni in corso per cercare di puntellare questo crollo. Ora dobbiamo “trascendere” tutto, dal genere alla biologia, dai confini ai bambini in laboratorio. Siamo sull'orlo di una rivoluzione che farà sembrare l'Illuminismo come una congrega di reazionari. L'intera base della realtà viene riscritta per convincere le nuove generazioni che il mondo è il nostro parco giochi e che tutto, dalla storia al dimorfismo sessuale, può essere manipolato a proprio piacimento. Se oggi in Occidente non ci sarà una reazione coraggiosa e all’altezza di questo programma ambizioso e fanatico, domani cosa avremo da “conservare”? O per dirla con l’umorista Raymond Devos, “cosa c’è da proteggere quando non si è nulla”?
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