• Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia.
    A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte.
    Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori?
    Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi?
    Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito...

    "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE?
    (Di Max Del Papa)

    La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica.
    Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause.
    Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato.
    Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana.

    “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza.
    Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini.
    Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre.
    Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è.
    Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia.
    Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti.
    Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano.
    Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip.
    Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre.
    Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura.
    Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio?
    Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta.
    Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione!
    Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
    Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia. A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte. Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori? Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi? Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito... "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE? (Di Max Del Papa) La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica. Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause. Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato. Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana. “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza. Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini. Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre. Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è. Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia. Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti. Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano. Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip. Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre. Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura. Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio? Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta. Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione! Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
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  • Abbiamo sentito tutti le dichiarazioni di Roberto Speranza, Ministro della Sanità all'epoca della pandemia, che in questi giorni ha detto che "il protocollo Tachipirina e Vigile Attesa è un'invenzione dei "No Vax".

    Nella seconda parte di questo video (che mostra anche questa dichiarazione) la pensava diversamente.

    Ma soprattutto andiamo a vedere gli atti ufficiali. A pagina 10 della Circolare del Ministero della Salute (quella inserita anche nel video), avente per oggetto "Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2" e datata 30/11/2020, si legge:

    In linea generale, per soggetti con queste caratteristiche cliniche non è indicata alcuna terapia al di fuori di una eventuale terapia sintomatica di supporto.

    In particolare, nei soggetti a domicilio asintomatici o paucisintomatici, sulla base delle informazioni e dei dati attualmente disponibili, si forniscono le seguenti indicazioni di gestione clinica:

    • vigile attesa;
    • misurazione periodica della saturazione dell’ossigeno tramite pulsossimetria;
    • trattamenti sintomatici (ad esempio paracetamolo);
    • appropriate idratazione e nutrizione;
    • non modificare terapie croniche in atto per altre patologie (es. terapie antiipertensive, ipolipemizzanti, anticoagulanti o antiaggreganti), in quanto si rischierebbe di provocare aggravamenti di condizioni preesistenti;
    • i soggetti in trattamento immunosoppressivo cronico in ragione di un precedente trapianto di organo solido piuttosto che per malattie a patogenesi immunomediata, potranno proseguire il trattamento farmacologico in corso a meno di diversa indicazione da parte dello specialista curante;
    • non utilizzare routinariamente corticosteroidi;
    • l’uso dei corticosteroidi è raccomandato nei soggetti con malattia COVID-19 grave che necessitano di supplementazione di ossigeno. L’impiego di tali farmaci a domicilio può essere considerato solo in quei pazienti il cui quadro clinico non migliora entro le 72 ore, in presenza di un peggioramento dei parametri pulsossimetrici che richieda l’ossigenoterapia;
    • non utilizzare eparina. L’uso di tale farmaco è indicato solo nei soggetti immobilizzati per l’infezione in atto;
    • non utilizzare antibiotici. Il loro eventuale uso è da riservare solo in presenza di sintomatologia febbrile persistente per oltre 72 ore o ogni qualvolta in cui il quadro clinico ponga il fondato sospetto di una sovrapposizione batterica, o, infine, quando l’infezione batterica è dimostrata da un esame microbiologico;
    • non utilizzare idrossiclorochina la cui efficacia non è stata confermata in nessuno degli studi clinici controllati fino ad ora condotti;
    • non somministrare farmaci mediante aerosol se in isolamento con altri conviventi per il rischio di diffusione del virus nell’ambiente.

    Non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (ad esempio vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per questa indicazione non è, quindi, raccomandato.

    Per una più completa valutazione delle diverse categorie di farmaci da utilizzare nelle diverse fasi della malattia in relazione alle prove di efficacia disponibili, si fornisce di seguito una panoramica generale delle linee di indirizzo AIFA sulle principali categorie di farmaci. Le raccomandazioni fornite riflettono la letteratura e le indicazioni esistenti. Si basano anche sulle Schede Informative AIFA che sono aggiornate in relazione alla rapida evoluzione delle evidenze scientifiche (https://www.aifa.gov.it/aggiornamento-sui-farmaci-utilizzabili-per-il-trattamento-della-malattiacovid19).
    #vannifrajese #giovannifrajese #piccolelucinelbuio #frajeseofficial #bugie #robertosperanza #protocollo #tachipirinaevigileattesa #circolare

    Fonte:
    https://t.me/vannifrajeseofficial
    ✅ Abbiamo sentito tutti le dichiarazioni di Roberto Speranza, Ministro della Sanità all'epoca della pandemia, che in questi giorni ha detto che "il protocollo Tachipirina e Vigile Attesa è un'invenzione dei "No Vax". ▶️ Nella seconda parte di questo video (che mostra anche questa dichiarazione) la pensava diversamente. 📝 Ma soprattutto andiamo a vedere gli atti ufficiali. A pagina 10 della Circolare del Ministero della Salute (quella inserita anche nel video), avente per oggetto "Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2" e datata 30/11/2020, si legge: In linea generale, per soggetti con queste caratteristiche cliniche non è indicata alcuna terapia al di fuori di una eventuale terapia sintomatica di supporto. In particolare, nei soggetti a domicilio asintomatici o paucisintomatici, sulla base delle informazioni e dei dati attualmente disponibili, si forniscono le seguenti indicazioni di gestione clinica: • vigile attesa; • misurazione periodica della saturazione dell’ossigeno tramite pulsossimetria; • trattamenti sintomatici (ad esempio paracetamolo); • appropriate idratazione e nutrizione; • non modificare terapie croniche in atto per altre patologie (es. terapie antiipertensive, ipolipemizzanti, anticoagulanti o antiaggreganti), in quanto si rischierebbe di provocare aggravamenti di condizioni preesistenti; • i soggetti in trattamento immunosoppressivo cronico in ragione di un precedente trapianto di organo solido piuttosto che per malattie a patogenesi immunomediata, potranno proseguire il trattamento farmacologico in corso a meno di diversa indicazione da parte dello specialista curante; • non utilizzare routinariamente corticosteroidi; • l’uso dei corticosteroidi è raccomandato nei soggetti con malattia COVID-19 grave che necessitano di supplementazione di ossigeno. L’impiego di tali farmaci a domicilio può essere considerato solo in quei pazienti il cui quadro clinico non migliora entro le 72 ore, in presenza di un peggioramento dei parametri pulsossimetrici che richieda l’ossigenoterapia; • non utilizzare eparina. L’uso di tale farmaco è indicato solo nei soggetti immobilizzati per l’infezione in atto; • non utilizzare antibiotici. Il loro eventuale uso è da riservare solo in presenza di sintomatologia febbrile persistente per oltre 72 ore o ogni qualvolta in cui il quadro clinico ponga il fondato sospetto di una sovrapposizione batterica, o, infine, quando l’infezione batterica è dimostrata da un esame microbiologico; • non utilizzare idrossiclorochina la cui efficacia non è stata confermata in nessuno degli studi clinici controllati fino ad ora condotti; • non somministrare farmaci mediante aerosol se in isolamento con altri conviventi per il rischio di diffusione del virus nell’ambiente. Non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (ad esempio vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per questa indicazione non è, quindi, raccomandato. Per una più completa valutazione delle diverse categorie di farmaci da utilizzare nelle diverse fasi della malattia in relazione alle prove di efficacia disponibili, si fornisce di seguito una panoramica generale delle linee di indirizzo AIFA sulle principali categorie di farmaci. Le raccomandazioni fornite riflettono la letteratura e le indicazioni esistenti. Si basano anche sulle Schede Informative AIFA che sono aggiornate in relazione alla rapida evoluzione delle evidenze scientifiche (https://www.aifa.gov.it/aggiornamento-sui-farmaci-utilizzabili-per-il-trattamento-della-malattiacovid19). #vannifrajese #giovannifrajese #piccolelucinelbuio #frajeseofficial #bugie #robertosperanza #protocollo #tachipirinaevigileattesa #circolare Fonte: https://t.me/vannifrajeseofficial
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  • Si Raccomanda la Massima Diffusione.

    Ecco il “Protocollo della Morte” diramato dall’Ordine dei Medici Regione Lombardia il 3 novembre 2020 e presente sul sito Ordine dei Medici di Bergamo dove poi a fondo pagina metterò il link.

    Terapia Suggerita per andare in ospedale e finire intubati per poi morire:

    Utilizzare il paracetamolo nel trattamento della febbre (fino a 3g/die, divisi in 3 dosi, ad almeno 6 ore di distanza).
    - Abbondante idratazione per via orale se non controindicata.
    Sedativi per la tosse al bisogno (se interferenza con il sonno).
    - Tosse e dispnea potrebbero migliorare con l'auto-pronazione (evidenza debole/molto bassa)5.
    - In caso di diarrea evitare trattamenti che riducano la motilità intestinale e supportare con
    idratazione orale
    - Ricordare l'importanza di una corretta alimentazione.

    Ad oggi, in pazienti ospedalizzati con malattia grave (necessitanti ossigenoterapia e/o ventilazione), è stato dimostrato un chiaro beneficio in termini di sopravvivenza della terapia steroidea.

    Per riassumere Tachipirina attendere il peggioramento per la miglior terapia possibile, ossigeno e cortisone.

    No ad Azitromicina 500 che da pubblicazioni scientifiche ha in azione anche antivirale

    No ad Eparina perché se il soggetto si muove non serve…peccato non andavano valutate le trombosi agli arti inferiori ma ai polmoni.
    Che intasandosi di trombi portavano a morte veloce il paziente.

    Infatti i polmoni di un cadavere morto per Covid pesano ben 5 volte in più dei polmoni di un cadavere morto x altra malattia.
    Questo perché sono pieni di sangue trombizzato dovuto alla Proteina Spike.

    Altra stupidata galattica attendere il tampone per un eventuale NON-CURA.

    Purtroppo i miei dati ufficiali e presenti sui server di Regione Lombardia e ATS Insubria certificano che ho zero morti su 2000 pazienti infetti curati non seguendo questi ordini.

    Ovviamente la Cura era ben altra cosa ed era esattamente il contrario di quanto ordinato dall’Orfine dei Medici Regione Lombardia ( che non è l’ordine dei fruttivendoli)

    Cura:

    Ai primi sintomi
    Chiedi il tampone ma soprattutto osservi la clinica.
    Se il paziente inizia con la febbricola è satura bene si aspetta un giorno o due per fare in modo che il sistema immunitario non indebolito dal cortisone inizi a lavorare per produrre anticorpi specifici naturali.
    Ovviamente il paziente va seguito tutti i santi giorni perché un ritardo anche di due tre giorni può portare il paziente grave in ospedale.

    Pertanto si lavora sempre sabato e domenica inclusi.

    Terapia Precoce ( senza attendere il risultato del tampone) Appena la febbre si alza sopra i 38 gradi oppure anche subito se la malattia Covid parte con febbre alta.

    Azitromicina 500 mg una al giorno
    Plaquenil 200 mg due al giorno
    Soldesam 96 goccia al giorno
    Seleparina 4000 ui una puntura matt e pomeriggio
    Vitamina D almeno 100.000 ui giornaliere x 6 giorni

    Ovviamente si può variare sostituendo il Soldesam con Deltacortene da 25 mg

    Introducendo eventualmente il Rocefin da 1 grammo due punture al di.

    E’ stata una terapia definita “ Sartoriale” specifica per ogni paziente.

    Però i farmaci a cui attingeva il medico erano quelli.

    Personalmente ho firmato questa terapia dando il mio consenso di accordo con i professori dell’ Università di Yale a New Haven nel Connecticut.

    - Dott. Carlo Bruni

    Fonte: https://x.com/itsmeback_/status/1886284317900308742

    Link al protocollo: https://www.omceo.bg.it/modulistica-docman/news/coronavirus/481-vademecum-della-cura-delle-persone-con-infezione-da-sars-cov-2-non-ospedalizzate/file.html
    Si Raccomanda la Massima Diffusione.🙏 Ecco il “Protocollo della Morte” diramato dall’Ordine dei Medici Regione Lombardia il 3 novembre 2020 e presente sul sito Ordine dei Medici di Bergamo dove poi a fondo pagina metterò il link. Terapia Suggerita per andare in ospedale e finire intubati per poi morire: Utilizzare il paracetamolo nel trattamento della febbre (fino a 3g/die, divisi in 3 dosi, ad almeno 6 ore di distanza). - Abbondante idratazione per via orale se non controindicata. Sedativi per la tosse al bisogno (se interferenza con il sonno). - Tosse e dispnea potrebbero migliorare con l'auto-pronazione (evidenza debole/molto bassa)5. - In caso di diarrea evitare trattamenti che riducano la motilità intestinale e supportare con idratazione orale - Ricordare l'importanza di una corretta alimentazione. Ad oggi, in pazienti ospedalizzati con malattia grave (necessitanti ossigenoterapia e/o ventilazione), è stato dimostrato un chiaro beneficio in termini di sopravvivenza della terapia steroidea. Per riassumere Tachipirina attendere il peggioramento per la miglior terapia possibile, ossigeno e cortisone. No ad Azitromicina 500 che da pubblicazioni scientifiche ha in azione anche antivirale No ad Eparina perché se il soggetto si muove non serve…peccato non andavano valutate le trombosi agli arti inferiori ma ai polmoni. Che intasandosi di trombi portavano a morte veloce il paziente. Infatti i polmoni di un cadavere morto per Covid pesano ben 5 volte in più dei polmoni di un cadavere morto x altra malattia. Questo perché sono pieni di sangue trombizzato dovuto alla Proteina Spike. Altra stupidata galattica attendere il tampone per un eventuale NON-CURA. Purtroppo i miei dati ufficiali e presenti sui server di Regione Lombardia e ATS Insubria certificano che ho zero morti su 2000 pazienti infetti curati non seguendo questi ordini. Ovviamente la Cura era ben altra cosa ed era esattamente il contrario di quanto ordinato dall’Orfine dei Medici Regione Lombardia ( che non è l’ordine dei fruttivendoli) Cura: Ai primi sintomi Chiedi il tampone ma soprattutto osservi la clinica. Se il paziente inizia con la febbricola è satura bene si aspetta un giorno o due per fare in modo che il sistema immunitario non indebolito dal cortisone inizi a lavorare per produrre anticorpi specifici naturali. Ovviamente il paziente va seguito tutti i santi giorni perché un ritardo anche di due tre giorni può portare il paziente grave in ospedale. Pertanto si lavora sempre sabato e domenica inclusi. Terapia Precoce ( senza attendere il risultato del tampone) Appena la febbre si alza sopra i 38 gradi oppure anche subito se la malattia Covid parte con febbre alta. Azitromicina 500 mg una al giorno Plaquenil 200 mg due al giorno Soldesam 96 goccia al giorno Seleparina 4000 ui una puntura matt e pomeriggio Vitamina D almeno 100.000 ui giornaliere x 6 giorni Ovviamente si può variare sostituendo il Soldesam con Deltacortene da 25 mg Introducendo eventualmente il Rocefin da 1 grammo due punture al di. E’ stata una terapia definita “ Sartoriale” specifica per ogni paziente. Però i farmaci a cui attingeva il medico erano quelli. Personalmente ho firmato questa terapia dando il mio consenso di accordo con i professori dell’ Università di Yale a New Haven nel Connecticut. - Dott. Carlo Bruni Fonte: https://x.com/itsmeback_/status/1886284317900308742 Link al protocollo: https://www.omceo.bg.it/modulistica-docman/news/coronavirus/481-vademecum-della-cura-delle-persone-con-infezione-da-sars-cov-2-non-ospedalizzate/file.html
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  • Il becchino assassino @robersperanza contestato a Verona, 31/01/2025

    Foto 1)
    Eccola qui l'invenzione dei no vax:
    Pagina 10 circolare 30/11/2020

    Foto 2)
    Ed ecco cosa prevedeva la "terapia" per i malati non ospedalizzati.



    https://x.com/itsmeback_/status/1885604545553740072?t=Z42GJBvfeFtBS_0gF30dIA&s=19
    Il becchino assassino @robersperanza contestato a Verona, 31/01/2025 Foto 1) Eccola qui l'invenzione dei no vax: Pagina 10 circolare 30/11/2020 Foto 2) Ed ecco cosa prevedeva la "terapia" per i malati non ospedalizzati. 👇👇👇 https://x.com/itsmeback_/status/1885604545553740072?t=Z42GJBvfeFtBS_0gF30dIA&s=19
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  • Ho 82 anni, 4 figli, 11 nipoti, 2 pronipoti e una stanza di 3 x 3 in una casa di riposo dove mi hanno lasciato.

    Non ho più la mia casa né le cose che amavo, ma ho qualcuno che sistema la mia stanza, prepara il mio cibo e il mio letto, mi misura la pressione e mi pesa.

    Non ho più le risate dei miei nipoti, non li vedo crescere, abbracciarsi e litigare; alcuni vengono a trovarmi ogni 15 giorni, altri ogni tre o quattro mesi, altri mai...

    Non preparo più crocchette, né uova ripiene, né polpette.

    Ho ancora un passatempo: fare Sudoku, che risulta essere un po' divertente.

    Non so quanto tempo mi resta, ma devo abituarmi a questa solitudine; vado in terapia occupazionale e aiuto, per quanto posso, chi sta peggio di me, anche se non voglio avvicinarmi troppo.

    Scompaiono spesso. Si dice che la vita si allunghi sempre di più.

    A cosa serve?

    Quando sono solo, posso guardare le foto della mia famiglia e qualche ricordo della casa che ho portato con me.

    E questo è tutto.

    Spero che le prossime generazioni capiscano che la famiglia si crea per avere un domani (con i figli) e per restituire ai nostri genitori il tempo che ci hanno donato per crescerci.

    "Prendersi cura di chi si è preso cura di noi è il più grande onore."

    Dal Web

    I am 82 years old, I have 4 children, 11 grandchildren, 2 great-grandchildren and a 3 x 3 room in a nursing home where they left me.

    I no longer have my home or the things I loved, but I have someone who tidies up my room, prepares my food and my bed, measures my blood pressure and weighs me.

    I no longer have the laughter of my grandchildren, I no longer see them grow, hug and argue; some come to visit me every 15 days, others every three or four months, others never...

    I no longer prepare croquettes, nor stuffed eggs, nor meatballs.

    I still have a hobby: doing Sudoku, which turns out to be a bit fun.

    I don't know how much time I have left, but I have to get used to this solitude; I go to occupational therapy and help, as much as I can, those who are worse off than me, even if I don't want to get too close.

    They often disappear. They say that life is getting longer and longer.

    What's the point?

    When I am alone, I can look at photos of my family and some memories of the house that I have brought with me.

    And that is all.

    I hope that the next generations will understand that family is created to have a tomorrow (with children) and to give back to our parents the time they gave us to raise us.

    "Taking care of those who took care of us is the greatest honor."

    From the Web
    Ho 82 anni, 4 figli, 11 nipoti, 2 pronipoti e una stanza di 3 x 3 in una casa di riposo dove mi hanno lasciato. Non ho più la mia casa né le cose che amavo, ma ho qualcuno che sistema la mia stanza, prepara il mio cibo e il mio letto, mi misura la pressione e mi pesa. Non ho più le risate dei miei nipoti, non li vedo crescere, abbracciarsi e litigare; alcuni vengono a trovarmi ogni 15 giorni, altri ogni tre o quattro mesi, altri mai... Non preparo più crocchette, né uova ripiene, né polpette. Ho ancora un passatempo: fare Sudoku, che risulta essere un po' divertente. Non so quanto tempo mi resta, ma devo abituarmi a questa solitudine; vado in terapia occupazionale e aiuto, per quanto posso, chi sta peggio di me, anche se non voglio avvicinarmi troppo. Scompaiono spesso. Si dice che la vita si allunghi sempre di più. A cosa serve? Quando sono solo, posso guardare le foto della mia famiglia e qualche ricordo della casa che ho portato con me. E questo è tutto. Spero che le prossime generazioni capiscano che la famiglia si crea per avere un domani (con i figli) e per restituire ai nostri genitori il tempo che ci hanno donato per crescerci. "Prendersi cura di chi si è preso cura di noi è il più grande onore." Dal Web I am 82 years old, I have 4 children, 11 grandchildren, 2 great-grandchildren and a 3 x 3 room in a nursing home where they left me. I no longer have my home or the things I loved, but I have someone who tidies up my room, prepares my food and my bed, measures my blood pressure and weighs me. I no longer have the laughter of my grandchildren, I no longer see them grow, hug and argue; some come to visit me every 15 days, others every three or four months, others never... I no longer prepare croquettes, nor stuffed eggs, nor meatballs. I still have a hobby: doing Sudoku, which turns out to be a bit fun. I don't know how much time I have left, but I have to get used to this solitude; I go to occupational therapy and help, as much as I can, those who are worse off than me, even if I don't want to get too close. They often disappear. They say that life is getting longer and longer. What's the point? When I am alone, I can look at photos of my family and some memories of the house that I have brought with me. And that is all. I hope that the next generations will understand that family is created to have a tomorrow (with children) and to give back to our parents the time they gave us to raise us. "Taking care of those who took care of us is the greatest honor." From the Web
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  • PERICOLOSO
    Nuovo articolo | 16 dicembre 2024
    Video molto interessante di meno di un minuto e che dimostra quanto sia brutto il mondo. La multinazionale Johnson & Johnson aggiunge prodotti cancerogeni come il benzene ai suoi filtri solari Neutrogena. All'improvviso, questa signora si chiede il perché! Perché un’azienda dovrebbe aggiungere ai suoi prodotti cosmetici una molecola chimica cancerogena che provoca la leucemia? Ciò non è logico, poiché comporta rischi considerevoli di costose azioni legali. Salvo che ! A meno che questa azienda non commercializzi anche un farmaco antitumorale che cura la leucemia come Imbruvica. Il suo prezzo al pubblico è di 5.873,01 euro per il flacone da 90 capsule e 7.787,39 euro per il flacone da 120 capsule.

    Quindi, sai cosa devi fare se vuoi evitare l'ospedale e la scatola della chemioterapia: boicotta i prodotti Johnson & Johnson, in particolare Neutrogena!


    Fonte: https://t.me/JosefSternInformazioniLibere
    ⚠️PERICOLOSO Nuovo articolo | 16 dicembre 2024 Video molto interessante di meno di un minuto e che dimostra quanto sia brutto il mondo. La multinazionale Johnson & Johnson aggiunge prodotti cancerogeni come il benzene ai suoi filtri solari Neutrogena. All'improvviso, questa signora si chiede il perché! Perché un’azienda dovrebbe aggiungere ai suoi prodotti cosmetici una molecola chimica cancerogena che provoca la leucemia? Ciò non è logico, poiché comporta rischi considerevoli di costose azioni legali. Salvo che ! A meno che questa azienda non commercializzi anche un farmaco antitumorale che cura la leucemia come Imbruvica. Il suo prezzo al pubblico è di 5.873,01 euro per il flacone da 90 capsule e 7.787,39 euro per il flacone da 120 capsule. Quindi, sai cosa devi fare se vuoi evitare l'ospedale e la scatola della chemioterapia: boicotta i prodotti Johnson & Johnson, in particolare Neutrogena! Fonte: https://t.me/JosefSternInformazioniLibere
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  • Si viene a sapere solo ora, uno studio americano conferma: "De Donno aveva ragione"
    Secondo quanto emerge da uno studio americano, la terapia al plasma iperimmune di De Donno era valida. Molto osteggiata in Italia, ecco cosa hanno scoperto invece gli americani.

    https://donna.fidelityhouse.eu/salute-donna/plasma-iperimmune-uno-studio-americano-conferma-de-donno-aveva-ragione-252229.html

    #dedonno
    #plasmaiperimmune
    Si viene a sapere solo ora, uno studio americano conferma: "De Donno aveva ragione" Secondo quanto emerge da uno studio americano, la terapia al plasma iperimmune di De Donno era valida. Molto osteggiata in Italia, ecco cosa hanno scoperto invece gli americani. https://donna.fidelityhouse.eu/salute-donna/plasma-iperimmune-uno-studio-americano-conferma-de-donno-aveva-ragione-252229.html #dedonno #plasmaiperimmune
    DONNA.FIDELITYHOUSE.EU
    Si viene a sapere solo ora, uno studio americano conferma: "De Donno aveva ragione"
    Secondo quanto emerge da uno studio americano, la terapia al plasma iperimmune di De Donno era valida. Molto osteggiata in Italia, ecco cosa hanno scoperto invece gli americani.
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  • La testimonianza commossa all’Onu della dottoressa Tanya Haj-Hassan di ritorno da Gaza: “Là ho visto il preludio della fine dell’umanità”

    Testimonianza intensa quella della dottoressa Tanya Haj-Hassan, pediatra statunitense specializzata in terapia intensiva e medico istruttore per Medici Senza Frontiere, all’Onu nella Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Haj-Hassan, infatti, è rientrata da poco da Gaza, dove ha prestato servizio diverse volte negli ultimi 14 mesi, cioè dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas. “Là ho visto il preludio della fine dell’umanità” ha detto la dottoressa, parlando di massacri, famiglie distrutte, bambini senza più genitori e riportando i racconti dei medici ancora impegnati nei pochi ospedali rimasti in piedi. “Il precedente che si è creato a Gaza si diffonderà ovunque nel mondo, simbolo della scomparsa dello stato di diritto. Se la solidarietà con i vostri simili non è una ragione valida per agire, pensate a come questa cosa potrebbe diffondersi. Dovrebbe essere spaventoso per chiunque”. Haj-Hassan si è interrotta più volte per via della commozione e ha concluso il proprio intervento chiedendo all’assemblea: “Cosa stiamo rischiando?”.

    The emotional testimony of the doctor returning from Gaza at the UN: "There I saw the prelude to the end of humanity"

    An intense testimony from Dr. Tanya Haj-Hassan, an American pediatrician specialized in intensive care and a medical instructor for Doctors Without Borders, at the UN on the International Day of Solidarity with the Palestinian People. Haj-Hassan, in fact, recently returned from Gaza, where she served several times in the last 14 months, that is, since the beginning of the conflict between Israel and Hamas. "There I saw the prelude to the end of humanity," said the doctor, speaking of massacres, destroyed families, children without parents and reporting the stories of doctors still working in the few hospitals that remain standing. "The precedent that was created in Gaza will spread throughout the world, a symbol of the disappearance of the rule of law. If solidarity with your fellow man is not a valid reason to act, think about how this thing could spread. It should be frightening for anyone." Haj-Hassan paused several times due to emotion and concluded her speech by asking the assembly: “What are we risking?”

    Video Onu
    Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/12/01/testimonianza-commossa-dottoressa-gaza-fine-umanita-onu-video/7787556/
    La testimonianza commossa all’Onu della dottoressa Tanya Haj-Hassan di ritorno da Gaza: “Là ho visto il preludio della fine dell’umanità” Testimonianza intensa quella della dottoressa Tanya Haj-Hassan, pediatra statunitense specializzata in terapia intensiva e medico istruttore per Medici Senza Frontiere, all’Onu nella Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Haj-Hassan, infatti, è rientrata da poco da Gaza, dove ha prestato servizio diverse volte negli ultimi 14 mesi, cioè dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas. “Là ho visto il preludio della fine dell’umanità” ha detto la dottoressa, parlando di massacri, famiglie distrutte, bambini senza più genitori e riportando i racconti dei medici ancora impegnati nei pochi ospedali rimasti in piedi. “Il precedente che si è creato a Gaza si diffonderà ovunque nel mondo, simbolo della scomparsa dello stato di diritto. Se la solidarietà con i vostri simili non è una ragione valida per agire, pensate a come questa cosa potrebbe diffondersi. Dovrebbe essere spaventoso per chiunque”. Haj-Hassan si è interrotta più volte per via della commozione e ha concluso il proprio intervento chiedendo all’assemblea: “Cosa stiamo rischiando?”. The emotional testimony of the doctor returning from Gaza at the UN: "There I saw the prelude to the end of humanity" An intense testimony from Dr. Tanya Haj-Hassan, an American pediatrician specialized in intensive care and a medical instructor for Doctors Without Borders, at the UN on the International Day of Solidarity with the Palestinian People. Haj-Hassan, in fact, recently returned from Gaza, where she served several times in the last 14 months, that is, since the beginning of the conflict between Israel and Hamas. "There I saw the prelude to the end of humanity," said the doctor, speaking of massacres, destroyed families, children without parents and reporting the stories of doctors still working in the few hospitals that remain standing. "The precedent that was created in Gaza will spread throughout the world, a symbol of the disappearance of the rule of law. If solidarity with your fellow man is not a valid reason to act, think about how this thing could spread. It should be frightening for anyone." Haj-Hassan paused several times due to emotion and concluded her speech by asking the assembly: “What are we risking?” Video Onu Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/12/01/testimonianza-commossa-dottoressa-gaza-fine-umanita-onu-video/7787556/
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  • Inquinamento elettromagnetico e 5G i reali impatti sulla nostra salute - Limiti, leggi, antenne.
    Quali rischi per la salute? Quali le soluzioni? - Magenta 24/10/24 - Parte undicesima - Gli interventi del pubblico

    Ospite della serata: Luca Rech - Consulente nell'ambito delle biotecnologie, specializzato in protezione e terapia da inquinamento elettromagnetico.
    Fondatore del canale Telegram "Salute Elettromagnetica".
    DOPO AVER ASCOLTATO QUESTO INTERVENTO di Luca Rech NIENTE sarà PIU' COME PRIMA.
    Ascoltate attentamente i danni che i campi elettromagnetici possono fare sulla nostra salute.
    MASSIMA CONDIVISIONE.

    https://rumble.com/v5k2i8d-inquinamento-elettromagnetico-e-5g-i-reali-impatti-sulla-nostra-salute-11-p.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce

    #lucarech
    #elettromagnetismo
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    #5g
    #danni5g
    #smartphone
    #wifi
    #danniwifi
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    #campielettromagnetici
    Inquinamento elettromagnetico e 5G i reali impatti sulla nostra salute - Limiti, leggi, antenne. Quali rischi per la salute? Quali le soluzioni? - Magenta 24/10/24 - Parte undicesima - Gli interventi del pubblico Ospite della serata: Luca Rech - Consulente nell'ambito delle biotecnologie, specializzato in protezione e terapia da inquinamento elettromagnetico. Fondatore del canale Telegram "Salute Elettromagnetica". DOPO AVER ASCOLTATO QUESTO INTERVENTO di Luca Rech NIENTE sarà PIU' COME PRIMA. Ascoltate attentamente i danni che i campi elettromagnetici possono fare sulla nostra salute. MASSIMA CONDIVISIONE. https://rumble.com/v5k2i8d-inquinamento-elettromagnetico-e-5g-i-reali-impatti-sulla-nostra-salute-11-p.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce #lucarech #elettromagnetismo #dannielettromagnetismo #5g #danni5g #smartphone #wifi #danniwifi #elettrosmog #campielettromagnetici
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  • Inquinamento elettromagnetico e 5G i reali impatti sulla nostra salute - Limiti, leggi, antenne.
    Quali rischi per la salute? Quali le soluzioni? - Magenta 24/10/24 - Parte decima - Gli interventi del pubblico

    Ospite della serata: Luca Rech - Consulente nell'ambito delle biotecnologie, specializzato in protezione e terapia da inquinamento elettromagnetico.
    Fondatore del canale Telegram "Salute Elettromagnetica".
    DOPO AVER ASCOLTATO QUESTO INTERVENTO di Luca Rech NIENTE sarà PIU' COME PRIMA.
    Ascoltate attentamente i danni che i campi elettromagnetici possono fare sulla nostra salute.
    MASSIMA CONDIVISIONE.

    https://rumble.com/v5k2i6i-inquinamento-elettromagnetico-e-5g-i-reali-impatti-sulla-nostra-salute-10-p.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce

    #lucarech
    #elettromagnetismo
    #dannielettromagnetismo
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    #wifi
    #danniwifi
    #elettrosmog
    #campielettromagnetici
    Inquinamento elettromagnetico e 5G i reali impatti sulla nostra salute - Limiti, leggi, antenne. Quali rischi per la salute? Quali le soluzioni? - Magenta 24/10/24 - Parte decima - Gli interventi del pubblico Ospite della serata: Luca Rech - Consulente nell'ambito delle biotecnologie, specializzato in protezione e terapia da inquinamento elettromagnetico. Fondatore del canale Telegram "Salute Elettromagnetica". DOPO AVER ASCOLTATO QUESTO INTERVENTO di Luca Rech NIENTE sarà PIU' COME PRIMA. Ascoltate attentamente i danni che i campi elettromagnetici possono fare sulla nostra salute. MASSIMA CONDIVISIONE. https://rumble.com/v5k2i6i-inquinamento-elettromagnetico-e-5g-i-reali-impatti-sulla-nostra-salute-10-p.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce #lucarech #elettromagnetismo #dannielettromagnetismo #5g #danni5g #smartphone #wifi #danniwifi #elettrosmog #campielettromagnetici
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