• QUESTO È SCANDALOSO!!!

    SCRITTI BELLICI
    Il caso Durov
    Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.”
    Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA).
    In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro:
    fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti;
    collaborare con le autorità nazionali se richiesto;
    denunciare i reati.
    Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame):

    condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online;
    collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze;
    prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.
    In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.”
    Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso:
    In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”
    I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti
    1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.”
    2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”
    3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.”
    Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali.
    Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali.
    Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto.
    Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA.
    Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.”
    Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto.
    Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura.
    Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi.
    Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024


    Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
    QUESTO È SCANDALOSO!!! SCRITTI BELLICI Il caso Durov Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.” Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA). In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro: fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti; collaborare con le autorità nazionali se richiesto; denunciare i reati. Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame): condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online; collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze; prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale. In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.” Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso: In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.” I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti 1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.” 2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.” 3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.” Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali. Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali. Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto. Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA. Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.” Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto. Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura. Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi. Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024 Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
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  • AIFA CONFERMA: "NESSUNO DEI VACCINI APPROVATI PREVIENE L'INFEZIONE"
    Con un ritardo di appena tre anni, AIFA conferma che
    "allo stato attuale, nessun vaccino COVID-19 approvato
    presenta l’indicazione “prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars cov-2”.
    Rispondendo ad alcuni quesiti, AIFA ammette candidamente che i vaccini Covid-19 non sono stati approvati per prevenire l'infezione. Eppure, ci era parso di capire che il Green Pass si fondasse esattamente su questo presupposto:
    "In considerazione della situazione di emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, fino alla completa attuazione del piano di cui all’articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n.178, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2".

    Fonte: Segui Giubbe Rosse
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    AIFA CONFERMA: "NESSUNO DEI VACCINI APPROVATI PREVIENE L'INFEZIONE" Con un ritardo di appena tre anni, AIFA conferma che "allo stato attuale, nessun vaccino COVID-19 approvato presenta l’indicazione “prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars cov-2”. Rispondendo ad alcuni quesiti, AIFA ammette candidamente che i vaccini Covid-19 non sono stati approvati per prevenire l'infezione. Eppure, ci era parso di capire che il Green Pass si fondasse esattamente su questo presupposto: "In considerazione della situazione di emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, fino alla completa attuazione del piano di cui all’articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n.178, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2". Fonte: Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
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  • QUELLO CHE HANNO FATTO E CONTINUANO A FARE CON YOUTUBE, FACEBOOK, INSTAGRAM e TWITTER ADESSO PROVANO A FARLO CON X!
    Bastardi senza Gloria!

    La gravità della cosa, l’enormita’ della conferma che ⁦@EU_Commission⁩ è solo un gruppetto di ricattatori professionisti spalleggiati da una propaganda soffocante che impedisce a chi non abbia voglia o modo di informarsi di conoscere la verità, IMPONE LA MASSIMA DIFFUSIONE!

    Fonte: https://x.com/GfveGianfra/status/1812088875893858666?t=o0EQRpzwtSc78s0JVG7nLA&s=19
    QUELLO CHE HANNO FATTO E CONTINUANO A FARE CON YOUTUBE, FACEBOOK, INSTAGRAM e TWITTER ADESSO PROVANO A FARLO CON X! Bastardi senza Gloria! La gravità della cosa, l’enormita’ della conferma che ⁦@EU_Commission⁩ è solo un gruppetto di ricattatori professionisti spalleggiati da una propaganda soffocante che impedisce a chi non abbia voglia o modo di informarsi di conoscere la verità, IMPONE LA MASSIMA DIFFUSIONE! Fonte: https://x.com/GfveGianfra/status/1812088875893858666?t=o0EQRpzwtSc78s0JVG7nLA&s=19
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  • LE BALLE della LORENZIN! Siamo l'unico paese con 12 vaccinazioni pediatriche obbligatorie.
    GIÙ LE MANI dai BAMBINI!

    pic.twitter.com/98JIjKJiF9
    La Lorenzin che nel 2014 millanta morti di morbillo in Inghilterra, fatto che poi si rivelò essere falso! Siete a conoscenza di procedimenti contro le sue balle?
    #StopLeggeLorenzin
    #10luglio

    Fonte:https://x.com/MinervaMcGrani1/status/1811134958527762799?t=NFaNJB1p7PlE_A6et0UXqQ&s=19
    LE BALLE della LORENZIN! Siamo l'unico paese con 12 vaccinazioni pediatriche obbligatorie. GIÙ LE MANI dai BAMBINI! pic.twitter.com/98JIjKJiF9 La Lorenzin che nel 2014 millanta morti di morbillo in Inghilterra, fatto che poi si rivelò essere falso! Siete a conoscenza di procedimenti contro le sue balle? #StopLeggeLorenzin #10luglio Fonte:https://x.com/MinervaMcGrani1/status/1811134958527762799?t=NFaNJB1p7PlE_A6et0UXqQ&s=19
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  • Modi vede Putin: "Tra noi fiducia e rispetto". Sempre più forte il legame tra India e Russia (nonostante la corte degli Usa a Nuova Delhi) - Il Fatto Quotidiano

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/09/modi-vede-putin-tra-noi-fiducia-e-rispetto-sempre-piu-forte-il-legame-tra-india-e-russia-nonostante-la-corte-degli-usa-a-nuova-delhi/7617124/?utm_term=Autofeed&utm_medium=Social&utm_source=Twitter#Echobox=1720531876
    Modi vede Putin: "Tra noi fiducia e rispetto". Sempre più forte il legame tra India e Russia (nonostante la corte degli Usa a Nuova Delhi) - Il Fatto Quotidiano https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/09/modi-vede-putin-tra-noi-fiducia-e-rispetto-sempre-piu-forte-il-legame-tra-india-e-russia-nonostante-la-corte-degli-usa-a-nuova-delhi/7617124/?utm_term=Autofeed&utm_medium=Social&utm_source=Twitter#Echobox=1720531876
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Modi vede Putin: "Tra noi fiducia e rispetto". Sempre più forte il legame tra India e Russia (nonostante la corte degli Usa a Nuova Delhi) - Il Fatto Quotidiano
    La prima visita di Stato di Modi in Russia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina ha evidenziato che l’asse tra Nuova Delhi e Mosca è stabile e gode di buona salute
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  • PIANO PIANO GIUSTIZIA VIENE FATTA!
    Una corte del Tennessee dà ragione all’impiegata che rifiutò il siero per motivi religiosi.

    di @patfreitter

    https://www.laverita.info/usa-no-vaccino-licenziata-2668687825.html?share_id=8330629&utm_campaign=RebelMouse&utm_content=La+Verit%C3%A0&utm_medium=social&utm_source=twitter
    PIANO PIANO GIUSTIZIA VIENE FATTA! Una corte del Tennessee dà ragione all’impiegata che rifiutò il siero per motivi religiosi. di @patfreitter https://www.laverita.info/usa-no-vaccino-licenziata-2668687825.html?share_id=8330629&utm_campaign=RebelMouse&utm_content=La+Verit%C3%A0&utm_medium=social&utm_source=twitter
    WWW.LAVERITA.INFO
    Usa, non si vaccinò e fu licenziata. Rimborsata con 700.000 dollari
    Una corte del Tennessee dà ragione all’impiegata che rifiutò il siero per motivi religiosi.Non voleva il vaccino anti Covid per convinzioni religiose e una giuria federale statunitense le ha dato ragione. Così, una dipendente della più grande compagnia di piani di assistenza sanitaria del Tennessee ...
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  • FINISCE L’INCUBO DEI TAMPONI E DELLE MASCHERINE

    Il Ministero della “Salute” non ha avuto il coraggio di rinnovare ancora una volta l’assurda ordinanza del 28 aprile 2023, prorogata fino al 30 giugno 2024, che imponeva l’uso delle mascherine e l’effettuazione dei tamponi PCR per l’accesso alle strutture sanitarie. A partire da oggi, quindi, qualsiasi medico od operatore sanitario che dovesse chiedere ad un paziente di sottoporsi al tampone o di indossare una mascherina opera illegittimamente e commette reato.
    Ricordiamo brevemente le norme che disciplinano i trattamenti sanitari. Il testo di base è la legge 219/2017 (c.d. legge sul consenso informato) che all’art. 1 prevede:
    - che il consenso informato del paziente deve essere raccolto in forma scritta o videoregistrata ed inserito nella cartella clinica;
    - che chiunque ha il diritto di rifiutare in tutto o in parte qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o anche singoli atti del trattamento stesso;
    - che chiunque può revocare in qualsiasi momento il consenso già prestato.
    Questi principi valgono per tutte le strutture sanitarie (ospedali, cliniche, ambulatori, studi medici, RSA ecc.) e si applicano a tutti, pazienti e visitatori.
    Pertanto, l’eventuale rifiuto di un medico di prestare assistenza sanitaria a chi non voglia indossare una mascherina o sottoporsi al test PCR è semplicemente un reato. Il reato in questione è quello di violenza privata (art. 610 c.p.) che punisce con la reclusione fino a quattro anni chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa. È importante ricordare che il reato è perseguibile a querela di parte e che, quindi, occorre denunciare i medici o i responsabili delle strutture sanitarie entro il termine di tre mesi dal fatto.
    Non dimentichiamo che i medici che ancora insistono con i tamponi e le mascherine sono gli stessi che hanno aderito entusiasticamente al protocollo di paracetamolo e vigile attesa ed hanno collaborato alla campagna di inoculazione del siero genico sperimentale.
    Non ci possono essere né perdono né comprensione per coloro che si sono macchiati di simili abominevoli crimini contro l’umanità.

    Alessandro Fusillo

    Per seguire l'avvocato Fusillo:

    YOUTUBE https://youtube.com/@alessandrofusillo

    TELEGRAM https://t.me/difendersiora

    WEB www.difendersiora.it

    X (Twitter) @AlessandroFusi9

    ATTENTI ALLE TRUFFE:
    Alcuni truffatori contattano gli utenti che commentano spacciandosi per avvocati dello Studio Fusillo. Non siamo noi, perché nessuno dello studio Fusillo contatta gli utenti in privato su Telegram o chiede soldi.
    Per favore, leggete qui: https://www.difendersiora.it/sicurezza
    FINISCE L’INCUBO DEI TAMPONI E DELLE MASCHERINE Il Ministero della “Salute” non ha avuto il coraggio di rinnovare ancora una volta l’assurda ordinanza del 28 aprile 2023, prorogata fino al 30 giugno 2024, che imponeva l’uso delle mascherine e l’effettuazione dei tamponi PCR per l’accesso alle strutture sanitarie. A partire da oggi, quindi, qualsiasi medico od operatore sanitario che dovesse chiedere ad un paziente di sottoporsi al tampone o di indossare una mascherina opera illegittimamente e commette reato. Ricordiamo brevemente le norme che disciplinano i trattamenti sanitari. Il testo di base è la legge 219/2017 (c.d. legge sul consenso informato) che all’art. 1 prevede: - che il consenso informato del paziente deve essere raccolto in forma scritta o videoregistrata ed inserito nella cartella clinica; - che chiunque ha il diritto di rifiutare in tutto o in parte qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o anche singoli atti del trattamento stesso; - che chiunque può revocare in qualsiasi momento il consenso già prestato. Questi principi valgono per tutte le strutture sanitarie (ospedali, cliniche, ambulatori, studi medici, RSA ecc.) e si applicano a tutti, pazienti e visitatori. Pertanto, l’eventuale rifiuto di un medico di prestare assistenza sanitaria a chi non voglia indossare una mascherina o sottoporsi al test PCR è semplicemente un reato. Il reato in questione è quello di violenza privata (art. 610 c.p.) che punisce con la reclusione fino a quattro anni chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa. È importante ricordare che il reato è perseguibile a querela di parte e che, quindi, occorre denunciare i medici o i responsabili delle strutture sanitarie entro il termine di tre mesi dal fatto. Non dimentichiamo che i medici che ancora insistono con i tamponi e le mascherine sono gli stessi che hanno aderito entusiasticamente al protocollo di paracetamolo e vigile attesa ed hanno collaborato alla campagna di inoculazione del siero genico sperimentale. Non ci possono essere né perdono né comprensione per coloro che si sono macchiati di simili abominevoli crimini contro l’umanità. Alessandro Fusillo Per seguire l'avvocato Fusillo: ➡️ YOUTUBE https://youtube.com/@alessandrofusillo ➡️ TELEGRAM https://t.me/difendersiora ➡️ WEB www.difendersiora.it ➡️ X (Twitter) @AlessandroFusi9 ATTENTI ALLE TRUFFE: Alcuni truffatori contattano gli utenti che commentano spacciandosi per avvocati dello Studio Fusillo. Non siamo noi, perché nessuno dello studio Fusillo contatta gli utenti in privato su Telegram o chiede soldi. Per favore, leggete qui: https://www.difendersiora.it/sicurezza
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    Alessandro Fusillo
    Quando la legge diventa ingiustizia, la resistenza diventa un dovere. (Thomas Jefferson) L'avvocato Alessandro Fusillo approfondisce temi di diritto, economia, filosofia politica e filosofia del diritto per capire come siamo giunti ad un nuovo totalitarismo.
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  • - MAGGIORANZA DEI TEDESCHI CONTRARIA ALL'USO DI ARMI TEDESCHE CONTRO LA RUSSIA
    Secondo un sondaggio, molti tedeschi criticano l'autorizzazione concessa all'Ucraina dal governo tedesco di utilizzare armi tedesche su base limitata contro obiettivi in Russia. La maggioranza relativa degli intervistati, pari al 43%, giudica la decisione (piuttosto) sbagliata, secondo un sondaggio rappresentativo Insa per la rivista "Focus". Il 38% lo considera (piuttosto) corretta. L'8% non si preoccupa della decisione, un altro otto per cento può farlo e il tre per cento non vuole rispondere alla domanda.
    Alla domanda se la Germania metta in pericolo la propria sicurezza sostenendo l'Ucraina, il 58% degli intervistati ha risposto sì, il 28%no, il 14% non sa o non risponde.
    Fonte: Handelsblatt

    Fonte: Giubbe Rosse
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    🇩🇪-🇷🇺 MAGGIORANZA DEI TEDESCHI CONTRARIA ALL'USO DI ARMI TEDESCHE CONTRO LA RUSSIA Secondo un sondaggio, molti tedeschi criticano l'autorizzazione concessa all'Ucraina dal governo tedesco di utilizzare armi tedesche su base limitata contro obiettivi in Russia. La maggioranza relativa degli intervistati, pari al 43%, giudica la decisione (piuttosto) sbagliata, secondo un sondaggio rappresentativo Insa per la rivista "Focus". Il 38% lo considera (piuttosto) corretta. L'8% non si preoccupa della decisione, un altro otto per cento può farlo e il tre per cento non vuole rispondere alla domanda. Alla domanda se la Germania metta in pericolo la propria sicurezza sostenendo l'Ucraina, il 58% degli intervistati ha risposto sì, il 28%no, il 14% non sa o non risponde. Fonte: Handelsblatt 🟥 Fonte: Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
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  • Esame di Realtà, [14 Giu 2024 alle 18:55]
    ‌“IL TRENO È PARTITO E NESSUNO PUÒ FERMARLO”. L’EUROPA SARÀ IN GUERRA CON LA RUSSIA. IL PRESIDENTE DELLA SERBIA A. VUCIC
    Di Paul Craig Roberts per Global Reasearch
    “Entro 3-4 mesi ci sarà una guerra mondiale – Stiamo facendo scorte di olio, farina, zucchero” Nell’Europa occidentale, nel Regno Unito e a Washington tutti parlano di una guerra più ampia con missili a lungo raggio utilizzati per attacchi in profondità in Russia. Questo genere di attacchi non sono in grado di rivitalizzare l’esercito ucraino sconfitto. Il loro scopo sembra essere quello di provocare la Russia per indurla a una ritorsione che Washington possa utilizzare come giustificazione per ampliare la guerra.

    Il presidente Vucic ha ragione. L’Occidente non sta facendo alcuno sforzo – anzi, li sta accuratamente evitando – per disinnescare una pericolosa situazione. Invece, l’Occidente sta gettando benzina sul fuoco con attacchi missilistici a lungo raggio e con l’invio di truppe francesi in Ucraina.

    Leggi l'articolo completo

    Segui Giubbe Rosse
    Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee https://t.me/EsameDiRealta/1413
    Esame di Realtà, [14 Giu 2024 alle 18:55] ‌“IL TRENO È PARTITO E NESSUNO PUÒ FERMARLO”. L’EUROPA SARÀ IN GUERRA CON LA RUSSIA. IL PRESIDENTE DELLA SERBIA A. VUCIC Di Paul Craig Roberts per Global Reasearch “Entro 3-4 mesi ci sarà una guerra mondiale – Stiamo facendo scorte di olio, farina, zucchero” Nell’Europa occidentale, nel Regno Unito e a Washington tutti parlano di una guerra più ampia con missili a lungo raggio utilizzati per attacchi in profondità in Russia. Questo genere di attacchi non sono in grado di rivitalizzare l’esercito ucraino sconfitto. Il loro scopo sembra essere quello di provocare la Russia per indurla a una ritorsione che Washington possa utilizzare come giustificazione per ampliare la guerra. Il presidente Vucic ha ragione. L’Occidente non sta facendo alcuno sforzo – anzi, li sta accuratamente evitando – per disinnescare una pericolosa situazione. Invece, l’Occidente sta gettando benzina sul fuoco con attacchi missilistici a lungo raggio e con l’invio di truppe francesi in Ucraina. Leggi l'articolo completo 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee https://t.me/EsameDiRealta/1413
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  • VIDEO BOMBA DEL 2024



    ECCO LE PROVE !!!

    ORA PARLANO I MORTI

    QUESTO VIDEO È UNA PROVA DOCUMENTATA ed utile ai fini legali per DICHIARARE CHE I VACCINI COVID sono letali e tossici (e non sono nemmeno vaccini)

    ECCO LA FINE DEI MEDICI VACCINATI !!!

    QUESTO È UN DOCUMENTO STORICO

    TUTTI GLI ITALIANI E TUTTI I MEDICI DEVONO VEDERLO

    VIDEO FACILE DA CAPIRE

    FATE GIRARE QUESTO VIDEO OVUNQUE:
    TELEGRAM
    FACEBOOK
    ISTAGRAM
    X (ex Twitter)
    YOUTUBE

    ECCO QUI OLTRE 500 MEDICI morti di malore o tumore dal 2021 ad oggi

    Lavoro enorme di ricerca e catalogazione: iniziato il 5 Marzo 2024 e completato oggi 7 Maggio 2024 con il montaggio finale del video.

    Il dottor Bart Zerodosi colpisce ancora con questo video bomba.

    Viva la verità, viva le anime pure, viva gli Zerodosi ORA E SEMPRE !!!

    PUBBLICATELO NEI CANALI

    FATELO GIRARE !!!

    IL CANALE "LA VERITÀ SENZA PIETÀ" È un canale privato e senza fini di lucro che non ha iscritti. E potete verificare.

    Lotta solo per la
    VERITÀ
    GIUSTIZIA
    LIBERTÀ
    💣💣💣💣💣💣💣💣💣💣 VIDEO BOMBA DEL 2024 💉💉💉💀💀💀 ⚠️ECCO LE PROVE !!! ORA PARLANO I MORTI QUESTO VIDEO È UNA PROVA DOCUMENTATA ed utile ai fini legali per DICHIARARE CHE I VACCINI COVID sono letali e tossici (e non sono nemmeno vaccini) ECCO LA FINE💀 DEI MEDICI VACCINATI💉💉💉 !!! QUESTO È UN DOCUMENTO STORICO TUTTI GLI ITALIANI E TUTTI I MEDICI DEVONO VEDERLO VIDEO FACILE DA CAPIRE 💥FATE GIRARE QUESTO VIDEO OVUNQUE: TELEGRAM FACEBOOK ISTAGRAM X (ex Twitter) YOUTUBE ECCO QUI OLTRE 500 MEDICI morti di malore o tumore dal 2021 ad oggi Lavoro enorme di ricerca e catalogazione: iniziato il 5 Marzo 2024 e completato oggi 7 Maggio 2024 con il montaggio finale del video. Il dottor Bart Zerodosi colpisce ancora con questo video bomba. Viva la verità, viva le anime pure, viva gli Zerodosi ORA E SEMPRE !!! 💥PUBBLICATELO NEI CANALI 🙏FATELO GIRARE !!!🙏 IL CANALE "LA VERITÀ SENZA PIETÀ" È un canale privato e senza fini di lucro che non ha iscritti. E potete verificare. Lotta solo per la VERITÀ GIUSTIZIA LIBERTÀ
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