• Sembrava una personcina così per bene...

    Un’inchiesta del Wall Street Journal ricostruisce l’ambiente della società che organizza il forum: madri licenziate, casi di razzismo e approcci inappropriati verso le dipendenti da parte di Klaus Schwab che respinge le accuse, ma si dimette.

    Donne rese oggetto di abusi e offese, licenziate perché erano incinta, oppure dopo aver avuto figli. Dipendenti cacciati senza una giusta causa, solo per svecchiare i ranghi. Neri insultati e penalizzati per il colore della pelle. E’ devastante l’inchiesta pubblicata dal Wall Street Journal sulle condizioni di lavoro al World Economic Forum di Davos, che tocca anche il suo fondatore Klaus Schwab. Il WEF ha smentito tutto, e attraverso il portavoce Yann Zopf ha risposto che l’articolo "caratterizza in maniera fuorviante la nostra organizzazione, la cultura e i colleghi, incluso il nostro fondatore". Il quotidiano finanziario di Manhattan però ha replicato di aver parlato con oltre 80 dipendenti attuali e del passato, facendo alcuni nomi per sostanziare le denunce, oltre a citare il gruppo di WhatsApp "WEFugees", in cui centinaia di ex impiegati hanno condiviso i traumi subiti.Secondo l’inchiesta, Schwab aveva chiesto di licenziare un gruppo di persone sopra i 50 anni d’età, solo perché voleva ringiovanire l’organizzazione. Il capo delle Risorse umane, Paolo Gallo, aveva risposto che per farlo sarebbero servite motivazioni legate alle loro prestazioni, ma poco dopo lui stesso era stato cacciato.Una donna ha raccontato che nel 2017 aveva ricevuto l’incarico di gestire una nuova iniziativa per le startup. Quando però aveva comunicato di essere incinta, era stata sollevata dall’incarico. "Almeno sei dipendenti sono state allontanate o hanno visto le loro carriere penalizzate, mentre aspettavano figli o quando erano tornare dalla maternità". Una di loro, Topaz Smith, ha confermato che la sua posizione era stata eliminata, una settimana prima di rientrare al lavoro dopo aver partorito due gemelli. Barbara Erskine ha rivelato che Schwab aveva incaricato un membro del consiglio di amministrazione di dirle che doveva perdere peso, perché non aveva "charm". Myriaam Boussina ha confermato di aver ricevuto complimenti dal fondatore che l’avevano messa in imbarazzo.

    Segue...

    https://www.repubblica.it/economia/2024/07/01/news/scandalo_a_davos_gli_ex_dipendenti_accusano_il_fondatore_del_wef_di_razzismo_e_discriminazione-423337250/
    Sembrava una personcina così per bene... Un’inchiesta del Wall Street Journal ricostruisce l’ambiente della società che organizza il forum: madri licenziate, casi di razzismo e approcci inappropriati verso le dipendenti da parte di Klaus Schwab che respinge le accuse, ma si dimette. Donne rese oggetto di abusi e offese, licenziate perché erano incinta, oppure dopo aver avuto figli. Dipendenti cacciati senza una giusta causa, solo per svecchiare i ranghi. Neri insultati e penalizzati per il colore della pelle. E’ devastante l’inchiesta pubblicata dal Wall Street Journal sulle condizioni di lavoro al World Economic Forum di Davos, che tocca anche il suo fondatore Klaus Schwab. Il WEF ha smentito tutto, e attraverso il portavoce Yann Zopf ha risposto che l’articolo "caratterizza in maniera fuorviante la nostra organizzazione, la cultura e i colleghi, incluso il nostro fondatore". Il quotidiano finanziario di Manhattan però ha replicato di aver parlato con oltre 80 dipendenti attuali e del passato, facendo alcuni nomi per sostanziare le denunce, oltre a citare il gruppo di WhatsApp "WEFugees", in cui centinaia di ex impiegati hanno condiviso i traumi subiti.Secondo l’inchiesta, Schwab aveva chiesto di licenziare un gruppo di persone sopra i 50 anni d’età, solo perché voleva ringiovanire l’organizzazione. Il capo delle Risorse umane, Paolo Gallo, aveva risposto che per farlo sarebbero servite motivazioni legate alle loro prestazioni, ma poco dopo lui stesso era stato cacciato.Una donna ha raccontato che nel 2017 aveva ricevuto l’incarico di gestire una nuova iniziativa per le startup. Quando però aveva comunicato di essere incinta, era stata sollevata dall’incarico. "Almeno sei dipendenti sono state allontanate o hanno visto le loro carriere penalizzate, mentre aspettavano figli o quando erano tornare dalla maternità". Una di loro, Topaz Smith, ha confermato che la sua posizione era stata eliminata, una settimana prima di rientrare al lavoro dopo aver partorito due gemelli. Barbara Erskine ha rivelato che Schwab aveva incaricato un membro del consiglio di amministrazione di dirle che doveva perdere peso, perché non aveva "charm". Myriaam Boussina ha confermato di aver ricevuto complimenti dal fondatore che l’avevano messa in imbarazzo. Segue... https://www.repubblica.it/economia/2024/07/01/news/scandalo_a_davos_gli_ex_dipendenti_accusano_il_fondatore_del_wef_di_razzismo_e_discriminazione-423337250/
    WWW.REPUBBLICA.IT
    Scandalo a Davos. Gli ex dipendenti accusano il fondatore del Wef di razzismo e discriminazione
    Un’inchiesta del Wall Street Journal ricostruisce l’ambiente della società che organizza il forum: madri licenziate, casi di razzismo e approcci inappropriati …
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  • Un articolo dedicato al ricco affare dei rifiuti tossici nocivi e radioattivi, assai frequente negli anni ' 80 e ' 90 interessante il nostro territorio nonché tratti di mare antistanti talune nostre coste, venne pubblicato il 16 ottobre del 2021, dal giornale on line
    "I Calabresi" dal titolo " Nave dei veleni: la rotta della morte tra la Calabria e la Somalia" di Claudio Cordova.
    Un vergognoso, oltre che esiziale per l' ambiente e l' uomo stante le insignificanti e dolose modalità adottate, traffico che vide ( tutt' ora attivo ?) coinvolti alti personaggi politici, agenti dei servizi segreti, trafficanti italiani e stranieri e l'immancabile e immarcescibile manovalanza della malavita organizzata ( 'ndrangheta, mafia e camorra, che scorsero maggiori guadagni rispetto a quelli derivanti dal narcotraffico) .
    Prodotti di risulta prodotti dai Paesi industrializzati che mal sopportavano, in specie i propri cittadini, che rimanessero sul proprio territorio: " Non nel mio giardino".
    Iraq, Somalia, già in quegli anni funestati e tormentati da conflitti, necessitavano di armi e pertanto il libero e democratico Occidente provvide ad equipaggiarli, spesso armando indistintamente le fazioni che vicendevolmente si combattevano ( finché c'è guerra c'è speranza ), a condizione che i signori della guerra mettessero a disposizione propri territori ove riporvi i rifiuti tossici e radioattivi...senza preoccuparsi degli eventuali danni alla popolazione locale .
    Tutto avveniva nell' ombra e nel più assoluto silenzio mediatico.
    Iraq, Somalia, Paesi che divennero, grazie alle dichiarazioni di Francesco Fonti, ex appartenente alla " ndrangheta poi divenuto collaboratore di giustizia, oggetto di indagini da parte di solerti inquirenti del foro di Matera e Reggio Calabria, le cui loro investigazioni li portarono ad incrociare i tristi destini dei due giornalisti del TG3 Alpi e Miran Hrovatin e del capitano Natale De Grazia, ufficiale Marina militare all' epoca in servizio presso la capitaneria di Porto di Reggio Calabria, la cui morte avvenne in circostanze misteriose, una morte che giovò a chi non avrebbe gradito che si facesse luce su quei traffici di armi e rifiuti, in specie radioattivi.
    20.03.1994 uccisione dei due giornalisti del TG3; 13.12.1995 muore il capitano Natale De Grazia....il loro " sgarro" ? Investigare su ciò che taluni non vogliono che affiori e divenga di pubblico dominio: le navi dei veleni.
    Molte delle quali, come ebbe a dichiarare Francesco Fonti ( ex appartenente della cosca calabra poi divenuto collaboratore di giustizia, agli inquirenti, al giornalista Riccardo Bocca dell' Espresso e riportate anche nel suo memoriale), venivano fatte affondare nelle acque antistanti la costa calabra, oppure interrate sul suolo lucano e calabrese, o ancora, per lo più, portate in Somalia, " la pattumiera per eccellenza" come solevano dire Craxi e De Michelis, altre quantità al largo delle coste del Congo.
    Nel corso di una perquisizione nella abitazione di Giorgio Comerio [ uno dei referenti di quei traffici ] gli investigatori comandati dal capitano Natale De Grazia rinvennero un fascicolo recante la scritta
    " Somalia" e in esso vi erano delle inequivocabili notizie attinenti l' uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
    Giorgio Comerio, di professione ingegnere e imprenditore navale, nel 1993 fondò la società Oceanic Disposal Management [ gestione dello smaltimento oceanico], registrata alle Isole Vergini britanniche con sede a Lugano e diramazioni a Mosca e in Africa. Quale l' occupazione della suddetta società? Smaltimento delle scorie radioattive, le quali venivano caricate all' interno di grossi e pesanti ( fino a 200 kg) penetratori, così denominati, che una volta sganciati in mare velocemente raggiungevano il profondo fondale.
    Negli anni ottanta G. Comerio prese parte al conflitto delle isole Falkland, era iscritto alla loggia di Montecarlo e fruiva di contatti con i servizi segreti, ebbe altrettanto addentellati con alti dirigenti degli stabilimenti ENEA di Rotondella ( Matera ) e di Saluggia ( Vercelli), sui quali stabilimenti per anni gli inquirenti coltivarono il sospetto che fossero coinvolti nei traffici di rifiuti.... nucleari.
    Il capitano Nicola De Grazia acquisì anche dei documenti inerenti il progetto DODOS che venne trafugato da G.Comerio dagli uffici del centro Euratom di Ispra; documenti che denunciavano i contatti con rappresentanti del governo della Sierra Leone miranti ad ottenere l' autorizzazione a smaltire rifiuti tossici e radioattivi nelle sue acque territoriali.
    Affari sporchi, esiziali, ma muovevano cospicue somme di denaro. Tutto all' ombra del PSI che in quegli dirigeva la politica generale del Paese, per il tramite di tal Giampiero Sebri, uomo molto vicino a Craxi.
    Ebbe a dichiarare G. Sebri dinnanzi alla commissione parlamentare Alpi: " Marocchino [ uomo fidato che controllava e gestiva il traffico di rifiuti in Somalia] era un nostro uomo di fiducia, chiaramente per quanto riguardava i traffici di rifiuti tossici, radioattivi e anche delle armi". Un traffico vergognoso e dannoso condotto lontano da sguardi indiscreti grazie alla copertura della politica e presidiata dai servizi segreti....portata a soluzione, se così si può dire, dalla criminalità organizzata. Un sistema, potremmo azzardare di definirlo il sistema per uccidere, in senso letterale e figurato, i popoli.
    Credo che mantenere memoria di uomini e donne che malgrado avessero il sentore di trovarsi ad indagare su vicende scomode e perigliose , chi in quanto giornalista e chi in quanto tutore dell' ordine costituzionale, come è stato per Ilaria Alpi, Miran Hrovatin e il capitano Natale De Grazia, sia il modo migliore per onorare personaggi di cui si vorrebbe che mai venissero a mancare, oltre ad essere figure che la gioventù dovrebbe avere come modelli di virtù.
    Se questa marcia società ancora sussiste, credo sia merito di siffatte figure, a motivo delle quali l' Onnipotente Iddio tiene a freno la giusta ira.
    Spero di non tediare condividendo con voi taluni miei scritti, ma se così fosse sarà sufficiente farlo presente perché mi tolga dalla chat o quantomeno mi limiti a leggere i vostri e nulla più.
    Una lieta serata.

    By: Roberto
    Un articolo dedicato al ricco affare dei rifiuti tossici nocivi e radioattivi, assai frequente negli anni ' 80 e ' 90 interessante il nostro territorio nonché tratti di mare antistanti talune nostre coste, venne pubblicato il 16 ottobre del 2021, dal giornale on line "I Calabresi" dal titolo " Nave dei veleni: la rotta della morte tra la Calabria e la Somalia" di Claudio Cordova. Un vergognoso, oltre che esiziale per l' ambiente e l' uomo stante le insignificanti e dolose modalità adottate, traffico che vide ( tutt' ora attivo ?) coinvolti alti personaggi politici, agenti dei servizi segreti, trafficanti italiani e stranieri e l'immancabile e immarcescibile manovalanza della malavita organizzata ( 'ndrangheta, mafia e camorra, che scorsero maggiori guadagni rispetto a quelli derivanti dal narcotraffico) . Prodotti di risulta prodotti dai Paesi industrializzati che mal sopportavano, in specie i propri cittadini, che rimanessero sul proprio territorio: " Non nel mio giardino". Iraq, Somalia, già in quegli anni funestati e tormentati da conflitti, necessitavano di armi e pertanto il libero e democratico Occidente provvide ad equipaggiarli, spesso armando indistintamente le fazioni che vicendevolmente si combattevano ( finché c'è guerra c'è speranza ), a condizione che i signori della guerra mettessero a disposizione propri territori ove riporvi i rifiuti tossici e radioattivi...senza preoccuparsi degli eventuali danni alla popolazione locale . Tutto avveniva nell' ombra e nel più assoluto silenzio mediatico. Iraq, Somalia, Paesi che divennero, grazie alle dichiarazioni di Francesco Fonti, ex appartenente alla " ndrangheta poi divenuto collaboratore di giustizia, oggetto di indagini da parte di solerti inquirenti del foro di Matera e Reggio Calabria, le cui loro investigazioni li portarono ad incrociare i tristi destini dei due giornalisti del TG3 Alpi e Miran Hrovatin e del capitano Natale De Grazia, ufficiale Marina militare all' epoca in servizio presso la capitaneria di Porto di Reggio Calabria, la cui morte avvenne in circostanze misteriose, una morte che giovò a chi non avrebbe gradito che si facesse luce su quei traffici di armi e rifiuti, in specie radioattivi. 20.03.1994 uccisione dei due giornalisti del TG3; 13.12.1995 muore il capitano Natale De Grazia....il loro " sgarro" ? Investigare su ciò che taluni non vogliono che affiori e divenga di pubblico dominio: le navi dei veleni. Molte delle quali, come ebbe a dichiarare Francesco Fonti ( ex appartenente della cosca calabra poi divenuto collaboratore di giustizia, agli inquirenti, al giornalista Riccardo Bocca dell' Espresso e riportate anche nel suo memoriale), venivano fatte affondare nelle acque antistanti la costa calabra, oppure interrate sul suolo lucano e calabrese, o ancora, per lo più, portate in Somalia, " la pattumiera per eccellenza" come solevano dire Craxi e De Michelis, altre quantità al largo delle coste del Congo. Nel corso di una perquisizione nella abitazione di Giorgio Comerio [ uno dei referenti di quei traffici ] gli investigatori comandati dal capitano Natale De Grazia rinvennero un fascicolo recante la scritta " Somalia" e in esso vi erano delle inequivocabili notizie attinenti l' uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Giorgio Comerio, di professione ingegnere e imprenditore navale, nel 1993 fondò la società Oceanic Disposal Management [ gestione dello smaltimento oceanico], registrata alle Isole Vergini britanniche con sede a Lugano e diramazioni a Mosca e in Africa. Quale l' occupazione della suddetta società? Smaltimento delle scorie radioattive, le quali venivano caricate all' interno di grossi e pesanti ( fino a 200 kg) penetratori, così denominati, che una volta sganciati in mare velocemente raggiungevano il profondo fondale. Negli anni ottanta G. Comerio prese parte al conflitto delle isole Falkland, era iscritto alla loggia di Montecarlo e fruiva di contatti con i servizi segreti, ebbe altrettanto addentellati con alti dirigenti degli stabilimenti ENEA di Rotondella ( Matera ) e di Saluggia ( Vercelli), sui quali stabilimenti per anni gli inquirenti coltivarono il sospetto che fossero coinvolti nei traffici di rifiuti.... nucleari. Il capitano Nicola De Grazia acquisì anche dei documenti inerenti il progetto DODOS che venne trafugato da G.Comerio dagli uffici del centro Euratom di Ispra; documenti che denunciavano i contatti con rappresentanti del governo della Sierra Leone miranti ad ottenere l' autorizzazione a smaltire rifiuti tossici e radioattivi nelle sue acque territoriali. Affari sporchi, esiziali, ma muovevano cospicue somme di denaro. Tutto all' ombra del PSI che in quegli dirigeva la politica generale del Paese, per il tramite di tal Giampiero Sebri, uomo molto vicino a Craxi. Ebbe a dichiarare G. Sebri dinnanzi alla commissione parlamentare Alpi: " Marocchino [ uomo fidato che controllava e gestiva il traffico di rifiuti in Somalia] era un nostro uomo di fiducia, chiaramente per quanto riguardava i traffici di rifiuti tossici, radioattivi e anche delle armi". Un traffico vergognoso e dannoso condotto lontano da sguardi indiscreti grazie alla copertura della politica e presidiata dai servizi segreti....portata a soluzione, se così si può dire, dalla criminalità organizzata. Un sistema, potremmo azzardare di definirlo il sistema per uccidere, in senso letterale e figurato, i popoli. Credo che mantenere memoria di uomini e donne che malgrado avessero il sentore di trovarsi ad indagare su vicende scomode e perigliose , chi in quanto giornalista e chi in quanto tutore dell' ordine costituzionale, come è stato per Ilaria Alpi, Miran Hrovatin e il capitano Natale De Grazia, sia il modo migliore per onorare personaggi di cui si vorrebbe che mai venissero a mancare, oltre ad essere figure che la gioventù dovrebbe avere come modelli di virtù. Se questa marcia società ancora sussiste, credo sia merito di siffatte figure, a motivo delle quali l' Onnipotente Iddio tiene a freno la giusta ira. Spero di non tediare condividendo con voi taluni miei scritti, ma se così fosse sarà sufficiente farlo presente perché mi tolga dalla chat o quantomeno mi limiti a leggere i vostri e nulla più. Una lieta serata. By: Roberto
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  • Sentite anche questa…. Nel 1996 vennero pubblicati dei documenti lampanti. Dopo OWNING THE WEATHER IN 2025, vorrei ricordare un altro documento, sempre relativo al 2025. È stato pubblicato per la prima volta su questo sito nel 2022. Probabilmente è superfluo immaginare i punti di arrivo, ci stanno dicendo cosa intendono fare. È importante leggere i loro documenti invece di fantasticare. La realtà supera le nostre fantasie, che sono davvero il frutto del male. Avrebbe avuto molto senso indagare sull’arricchimento atmosferico in questa spolverata, che si è verificata nei giorni scorsi. Ho citato molte volte le affermazioni di Esther Dyson, figlia di Freeman Dyson, PADRE DELLA BIOSFERA ARTIFICIALE.

    “Presto condiremo (we will salt) gli oceani, la terra e il cielo con un numero incalcolabile di sensori invisibili agli occhi, ma visibili l’uno all’altro e ad una varietà di dispositivi di raccolta dati. I vasti flussi di dati sempre più accurati si combinano e interagiscono per produrre cache sempre più significativi di conoscenza” .

    ************
    Fonte:
    https://t.me/NogeoingegneriaNews

    Nell’agosto 1996, la US Air Force ha pubblicato un rapporto scientifico-militare sullo sviluppo delle nanotecnologie per scopi militari entro l’anno 2025. Il contenuto prevede l’uso di nanosensori nell’ambiente attraverso l’irrorazione aerea. Il documento descrive un nuovo sistema di monitoraggio basato sulla nanotecnologia. Questi minuscoli nanosensori ad alta tecnologia distribuiti in tutto l’ambiente avranno il compito di trasmettere a una rete di computer tutti i dati raccolti, in modo che l’intelligenza artificiale possa elaborarli immediatamente e predire in tempo reale le intenzioni del nemico. Entro il 2025, questi nanosensori dovrebbero essere in grado di svolgere le loro funzioni.

    A pagina 20 del documento, si legge: “Entro il 2025, la nanotecnologia permetterà l’uso di sensori più sottili di un capello umano che possono raggiungere l’obiettivo attraverso gli esseri umani, l’acqua, il cibo o dell’ aria.”

    Il termine “smart dust”, coniato da Kristofer Pister, professore all’Università della California, Berkeley, è riferito a questi piccolissimi sensori che sono abbastanza economici da diffondersi come polvere.

    Nel racconto di fantascienza The Unknown di Christopher Anvil del 1972, tre piloti spaziali si trovano afflitti da “circuiti spia ultraminiaturizzati”. Minuscoli computer usati per lo spionaggio e non più grandi di un granello di polvere.

    Nel 1972, le spie elettroniche grandi come la polvere erano roba lontana. Ma oggi sono una realtà.

    Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews.

    CONTINUA QUI

    IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
    Sentite anche questa…. Nel 1996 vennero pubblicati dei documenti lampanti. Dopo OWNING THE WEATHER IN 2025, vorrei ricordare un altro documento, sempre relativo al 2025. È stato pubblicato per la prima volta su questo sito nel 2022. Probabilmente è superfluo immaginare i punti di arrivo, ci stanno dicendo cosa intendono fare. È importante leggere i loro documenti invece di fantasticare. La realtà supera le nostre fantasie, che sono davvero il frutto del male. Avrebbe avuto molto senso indagare sull’arricchimento atmosferico in questa spolverata, che si è verificata nei giorni scorsi. Ho citato molte volte le affermazioni di Esther Dyson, figlia di Freeman Dyson, PADRE DELLA BIOSFERA ARTIFICIALE. “Presto condiremo (we will salt) gli oceani, la terra e il cielo con un numero incalcolabile di sensori invisibili agli occhi, ma visibili l’uno all’altro e ad una varietà di dispositivi di raccolta dati. I vasti flussi di dati sempre più accurati si combinano e interagiscono per produrre cache sempre più significativi di conoscenza” . ************ Fonte: https://t.me/NogeoingegneriaNews Nell’agosto 1996, la US Air Force ha pubblicato un rapporto scientifico-militare sullo sviluppo delle nanotecnologie per scopi militari entro l’anno 2025. Il contenuto prevede l’uso di nanosensori nell’ambiente attraverso l’irrorazione aerea. Il documento descrive un nuovo sistema di monitoraggio basato sulla nanotecnologia. Questi minuscoli nanosensori ad alta tecnologia distribuiti in tutto l’ambiente avranno il compito di trasmettere a una rete di computer tutti i dati raccolti, in modo che l’intelligenza artificiale possa elaborarli immediatamente e predire in tempo reale le intenzioni del nemico. Entro il 2025, questi nanosensori dovrebbero essere in grado di svolgere le loro funzioni. A pagina 20 del documento, si legge: “Entro il 2025, la nanotecnologia permetterà l’uso di sensori più sottili di un capello umano che possono raggiungere l’obiettivo attraverso gli esseri umani, l’acqua, il cibo o dell’ aria.” Il termine “smart dust”, coniato da Kristofer Pister, professore all’Università della California, Berkeley, è riferito a questi piccolissimi sensori che sono abbastanza economici da diffondersi come polvere. Nel racconto di fantascienza The Unknown di Christopher Anvil del 1972, tre piloti spaziali si trovano afflitti da “circuiti spia ultraminiaturizzati”. Minuscoli computer usati per lo spionaggio e non più grandi di un granello di polvere. Nel 1972, le spie elettroniche grandi come la polvere erano roba lontana. Ma oggi sono una realtà. Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews. CONTINUA QUI IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
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  • COMUNICATO

    di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

    Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale.

    Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi.

    Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino.

    Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione.

    La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II.

    Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo.

    Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito.

    Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia.

    Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale.

    Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo.

    Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre.

    In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo.

    Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli.

    Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede.

    + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
    COMUNICATO di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale. Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi. Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino. Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione. La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II. Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo. Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito. Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia. Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale. Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo. Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre. In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo. Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli. Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede. + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
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  • PRIMA PARTE - Nella carne di pollo a marchio Lidl batteri resistenti agli antibiotici. In Italia dati tra i peggiori – Il nuovo studio Abbiamo pubblicato oggi un’analisi realizzata in cinque Paesi europei, tra cui l’Italia, che rivela che la carne di pollo venduta da Lidl è spesso contaminata da agenti potenzialmente patogeni e da batteri resistenti agli antibiotici. Nel concreto, insieme ad altre organizzazioni europee, abbiamo incaricato un laboratorio di eseguire alcune analisi microbiologiche su 142 prodotti di carne fresca a marchio Lidl e i risultati sono allarmanti. Nello specifico, per quanto riguarda i dati italiani, lo scenario emerso nel nostro paese è tra i peggiori: quasi un campione analizzato su due contiene un enzima prodotto dai batteri e in grado di conferire loro resistenza a uno o più antibiotici e il 46% delle confezioni analizzate risulta contaminato da salmonelle, un batterio invece assente o quasi nei prodotti di pollo a marchio Lidl analizzati negli altri paesi.

    I risultati dei test microbiologici sulla carne di pollo a marchio Lidl Italia dovrebbero suonare come un gravissimo campanello d’allarme. Soprattutto se si considera che la resistenza agli antibiotici è una delle dieci cause di morte più comuni nel mondo. Nel 2019 più di 1,2 milioni di persone sono morte a causa di questo fenomeno, un numero che nel 2050 si stima potrebbe salire fino a 10 milioni. Solo nell’Unione Europea nel 2020 sono morte oltre 35.000 persone a causa dell’antibiotico resistenza, di cui quasi un terzo in Italia. Secondo gli esperti, gli allevamenti intensivi sono largamente responsabili dell’insorgenza di antibiotico-resistenza e creano le condizioni perfette perché agenti potenzialmente patogeni si diffondano rapidamente. Numerose immagini provenienti da allevamenti di fornitori europei di Lidl hanno già mostrato le condizioni catastrofiche in cui vengono allevati i polli: migliaia di animali ammassati e spesso malati vegetano in stalle piene di feci e tra compagni morti – un “paradiso” per gli agenti patogeni. Basta che si ammali un solo animale e anche a tutti gli altri vengono somministrati antibiotici, un pratica che concorre fortemente nella diffusione di batteri resistenti.

    Lidl è la più grande catena di supermercati in Europa e, di conseguenza, uno dei più grandi distributori di carne del nostro continente. Gli impegni presi — o non presi — da Lidl influenzano quindi direttamente gli standard di allevamento di decine di milioni di polli nelle filiere da cui provengono i prodotti che vendono a loro marchio. Per questo da ottobre 2022 chiediamo a Lidl di impegnarsi a sottoscrivere lo European Chicken Commitment (ECC), una serie di requisiti con l’obiettivo di ridurre la sofferenza dei polli negli allevamenti intensivi. Aderendo all’ECC, Lidl si impegnerebbe a ridurre le densità di allevamento, abbandonare le razze a rapido accrescimento e garantire agli animali un ambiente migliore in cui esprimere i propri comportamenti naturali. Questa peraltro non è l’unica analisi che abbiamo condotto nei prodotti di pollo a marchio Lidl, qualcuno ricorderà il caso del white striping, un segno di malessere dei polli allevati. Le abbiamo trovate nel 90% dei petti di pollo venduti nei negozi Lidl in Italia. (segue)

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/18/nella-carne-di-pollo-a-marchio-lidl-batteri-resistenti-agli-antibiotici-in-italia-dati-tra-i-peggiori-il-nuovo-studio/7591400/
    PRIMA PARTE - Nella carne di pollo a marchio Lidl batteri resistenti agli antibiotici. In Italia dati tra i peggiori – Il nuovo studio Abbiamo pubblicato oggi un’analisi realizzata in cinque Paesi europei, tra cui l’Italia, che rivela che la carne di pollo venduta da Lidl è spesso contaminata da agenti potenzialmente patogeni e da batteri resistenti agli antibiotici. Nel concreto, insieme ad altre organizzazioni europee, abbiamo incaricato un laboratorio di eseguire alcune analisi microbiologiche su 142 prodotti di carne fresca a marchio Lidl e i risultati sono allarmanti. Nello specifico, per quanto riguarda i dati italiani, lo scenario emerso nel nostro paese è tra i peggiori: quasi un campione analizzato su due contiene un enzima prodotto dai batteri e in grado di conferire loro resistenza a uno o più antibiotici e il 46% delle confezioni analizzate risulta contaminato da salmonelle, un batterio invece assente o quasi nei prodotti di pollo a marchio Lidl analizzati negli altri paesi. I risultati dei test microbiologici sulla carne di pollo a marchio Lidl Italia dovrebbero suonare come un gravissimo campanello d’allarme. Soprattutto se si considera che la resistenza agli antibiotici è una delle dieci cause di morte più comuni nel mondo. Nel 2019 più di 1,2 milioni di persone sono morte a causa di questo fenomeno, un numero che nel 2050 si stima potrebbe salire fino a 10 milioni. Solo nell’Unione Europea nel 2020 sono morte oltre 35.000 persone a causa dell’antibiotico resistenza, di cui quasi un terzo in Italia. Secondo gli esperti, gli allevamenti intensivi sono largamente responsabili dell’insorgenza di antibiotico-resistenza e creano le condizioni perfette perché agenti potenzialmente patogeni si diffondano rapidamente. Numerose immagini provenienti da allevamenti di fornitori europei di Lidl hanno già mostrato le condizioni catastrofiche in cui vengono allevati i polli: migliaia di animali ammassati e spesso malati vegetano in stalle piene di feci e tra compagni morti – un “paradiso” per gli agenti patogeni. Basta che si ammali un solo animale e anche a tutti gli altri vengono somministrati antibiotici, un pratica che concorre fortemente nella diffusione di batteri resistenti. Lidl è la più grande catena di supermercati in Europa e, di conseguenza, uno dei più grandi distributori di carne del nostro continente. Gli impegni presi — o non presi — da Lidl influenzano quindi direttamente gli standard di allevamento di decine di milioni di polli nelle filiere da cui provengono i prodotti che vendono a loro marchio. Per questo da ottobre 2022 chiediamo a Lidl di impegnarsi a sottoscrivere lo European Chicken Commitment (ECC), una serie di requisiti con l’obiettivo di ridurre la sofferenza dei polli negli allevamenti intensivi. Aderendo all’ECC, Lidl si impegnerebbe a ridurre le densità di allevamento, abbandonare le razze a rapido accrescimento e garantire agli animali un ambiente migliore in cui esprimere i propri comportamenti naturali. Questa peraltro non è l’unica analisi che abbiamo condotto nei prodotti di pollo a marchio Lidl, qualcuno ricorderà il caso del white striping, un segno di malessere dei polli allevati. Le abbiamo trovate nel 90% dei petti di pollo venduti nei negozi Lidl in Italia. (segue) https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/18/nella-carne-di-pollo-a-marchio-lidl-batteri-resistenti-agli-antibiotici-in-italia-dati-tra-i-peggiori-il-nuovo-studio/7591400/
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  • Riproponiamo questo video del 2019, rimosso ovviamente da YouTube, in cui la dottoressa Loretta Bolgan espone alla Camera dei Deputati i risultati di quanto ritrovato in campioni di vaccini pediatrici esaminati.

    Link video rimosso da YouTube:
    https://youtu.be/TkLklf7kGK0


    "Commissione Parlamentare di Inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini, con particolare attenzione agli effetti dell’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito e della dispersione nell’ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni, 17a Legislatura Camera dei Deputati"
    Relatrice: Loretta Bolgan

    Ecco in sintesi cosa i ricercatori hanno trovato nei vaccini pediatrici analizzati :

    - FETI ABORTITI
    - RNA CONTAMINANTE
    - DNA UMANO COMPLETO
    - DNA DI SCIMMIA (CANCEROGENO)
    - DNA DI TOPO
    - DNA DI PAPILLOMA VIRUS (CANCEROGENO)
    - FORMALDEIDE (CANCEROGENA)
    - ALLUMINIO (CANCEROGENO, ALZHEIMER)
    - CELLULE EMBRIONALI DI POLLO
    - ERBICIDI
    - ACARICIDI
    - TOSSINE CHIMICHE
    - COMPOSTI NON IDENTIFICATI
    - MATERIALE GENETICO SINTETICO

    - 4 VIRUS CONTAMINANTI:
    - LEUCEMIA AVIARIA
    - ANEMIA EQUINA
    - RETROVIRUS ENDOGENO
    - ALLERGENI PERICOLOSI PERCHE' PRODUCONO ANTICORPI PERICOLOSI.
    - ALTRO

    I RISULTATI SONO DAVVERO SCIOCCANTI

    #IoNonDimentico

    SOTTOTITOLI IN ITALIANO IN ESCLUSIVA PER T.ME/LVOGRUPPO
    Riproponiamo questo video del 2019, rimosso ovviamente da YouTube, in cui la dottoressa Loretta Bolgan espone alla Camera dei Deputati i risultati di quanto ritrovato in campioni di vaccini pediatrici esaminati. Link video rimosso da YouTube: https://youtu.be/TkLklf7kGK0 ⏩"Commissione Parlamentare di Inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini, con particolare attenzione agli effetti dell’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito e della dispersione nell’ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni, 17a Legislatura Camera dei Deputati" Relatrice: Loretta Bolgan Ecco in sintesi cosa i ricercatori hanno trovato nei vaccini pediatrici analizzati : - FETI ABORTITI - RNA CONTAMINANTE - DNA UMANO COMPLETO - DNA DI SCIMMIA (CANCEROGENO) - DNA DI TOPO - DNA DI PAPILLOMA VIRUS (CANCEROGENO) - FORMALDEIDE (CANCEROGENA) - ALLUMINIO (CANCEROGENO, ALZHEIMER) - CELLULE EMBRIONALI DI POLLO - ERBICIDI - ACARICIDI - TOSSINE CHIMICHE - COMPOSTI NON IDENTIFICATI - MATERIALE GENETICO SINTETICO - 4 VIRUS CONTAMINANTI: - LEUCEMIA AVIARIA - ANEMIA EQUINA - RETROVIRUS ENDOGENO - ALLERGENI PERICOLOSI PERCHE' PRODUCONO ANTICORPI PERICOLOSI. - ALTRO 🔴 I RISULTATI SONO DAVVERO SCIOCCANTI‼️ #IoNonDimentico SOTTOTITOLI IN ITALIANO IN ESCLUSIVA PER T.ME/LVOGRUPPO
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  • Comprendere le "Smart Cities", le "città 15 minuti" e come possiamo sconfiggerle


    https://dituttoedipiu.altervista.org/la-citta-dei-15-minuti-tra-utopia-digitale-e-distopia-controllata/


    #SmartCities #Città15Minuti #Urbanistica #PianificazioneUrbana #MobilitàSostenibile #VitaUrbana #InnovazioneTecnologica #Sostenibilità #Ecologia #TransizioneEnergetica #InfrastruttureVerdi #ComunitàLocale #QualitàdellaVita #Digitalizzazione #ServiziUrbani #ResilienzaUrbana #ArchitetturaModerna #SpaziPubblici #TecnologiaUrbana #SalutePubblica #Ambiente #PoliticheUrbane #SmartLiving #UrbanInnovation #CittàIntelligente #RivoluzioneUrbana #FuturoUrbano #GestioneEnergetica #GreenCities #TrasformazioneUrbana
    Comprendere le "Smart Cities", le "città 15 minuti" e come possiamo sconfiggerle https://dituttoedipiu.altervista.org/la-citta-dei-15-minuti-tra-utopia-digitale-e-distopia-controllata/ #SmartCities #Città15Minuti #Urbanistica #PianificazioneUrbana #MobilitàSostenibile #VitaUrbana #InnovazioneTecnologica #Sostenibilità #Ecologia #TransizioneEnergetica #InfrastruttureVerdi #ComunitàLocale #QualitàdellaVita #Digitalizzazione #ServiziUrbani #ResilienzaUrbana #ArchitetturaModerna #SpaziPubblici #TecnologiaUrbana #SalutePubblica #Ambiente #PoliticheUrbane #SmartLiving #UrbanInnovation #CittàIntelligente #RivoluzioneUrbana #FuturoUrbano #GestioneEnergetica #GreenCities #TrasformazioneUrbana
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    La città dei 15 minuti: tra utopia digitale e distopia controllata - D TUTTO E D+
    La città dei 15 minuti: tra utopia digitale e distopia controllata - In un mondo sempre più interconnesso, il concetto di "Smart City"
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  • Uno studio ha calcolato la cifra di quanto ci costerà la casa green

    La direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili, pur modificata, resta irricevibile. E lo dimostrano dati clamorosi


    https://dituttoedipiu.altervista.org/case-green-un-fardello-da-1000-miliardi-per-litalia/

    #CaseGreen #EfficientamentoEnergetico #Immobili #DirettivaEuropea #CostiCasaGreen #EnergiaSostenibile #Riscaldamento #IsolamentoTermico #Rinnovabili #Sostenibilità #Ambiente #RiduzioneEmissioni #ImpattoAmbientale #Ristrutturazioni #EcoBonus #IncentiviFiscali #RisparmioEnergetico #GreenBuilding #CaseSostenibili #EfficienzaEnergetica #CostiRistrutturazione #Italia #PoliticheAmbientali #TransizioneEnergetica #AbitazioniEcologiche #SostenibilitàAmbientale #EfficienzaEdilizia #NormativeEuropee #InvestimentiGreen #RiscaldamentoEfficiente
    Uno studio ha calcolato la cifra di quanto ci costerà la casa green La direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili, pur modificata, resta irricevibile. E lo dimostrano dati clamorosi https://dituttoedipiu.altervista.org/case-green-un-fardello-da-1000-miliardi-per-litalia/ #CaseGreen #EfficientamentoEnergetico #Immobili #DirettivaEuropea #CostiCasaGreen #EnergiaSostenibile #Riscaldamento #IsolamentoTermico #Rinnovabili #Sostenibilità #Ambiente #RiduzioneEmissioni #ImpattoAmbientale #Ristrutturazioni #EcoBonus #IncentiviFiscali #RisparmioEnergetico #GreenBuilding #CaseSostenibili #EfficienzaEnergetica #CostiRistrutturazione #Italia #PoliticheAmbientali #TransizioneEnergetica #AbitazioniEcologiche #SostenibilitàAmbientale #EfficienzaEdilizia #NormativeEuropee #InvestimentiGreen #RiscaldamentoEfficiente
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    Case Green - Un fardello da 1000 miliardi per l'Italia - D TUTTO E D+
    Case Green - Un fardello da 1000 miliardi per l'Italia In Italia, l'allarme assume toni apocalittici: secondo uno studio di Deloitte
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  • A quanto pare...



    https://dituttoedipiu.altervista.org/klaus-schwab-si-dimette-da-capo-del-wef-ma-il-suo-programma-va-avanti/

    #KlausSchwab #WEF #WorldEconomicForum #dimissioni #programma #futuro #progetti #iniziative #leadership #svolta #economia #impatto #globalizzazione #sostenibilità #innovazione #sviluppo #tecnologia #governance #imprenditoria #ambiente #società #cambiamento #transizione #economiaDigitale #stakeholder #collaborazione #impegno #strategie #sviluppoSostenibile #politiche #soluzioni
    A quanto pare... https://dituttoedipiu.altervista.org/klaus-schwab-si-dimette-da-capo-del-wef-ma-il-suo-programma-va-avanti/ #KlausSchwab #WEF #WorldEconomicForum #dimissioni #programma #futuro #progetti #iniziative #leadership #svolta #economia #impatto #globalizzazione #sostenibilità #innovazione #sviluppo #tecnologia #governance #imprenditoria #ambiente #società #cambiamento #transizione #economiaDigitale #stakeholder #collaborazione #impegno #strategie #sviluppoSostenibile #politiche #soluzioni
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    Klaus Schwab si dimette da capo del WEF. Ma il suo programma va avanti - D TUTTO E D+
    Klaus Schwab si dimette da capo del WEF. Ma il suo programma va avanti Il fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum (WEF) Klaus Schwab ha annunciato che si ritirerà dal suo ruolo, dopo più di 50 anni alla guida dell’evento, secondo la piattaforma di notizie americana Semafor. L’ articolo cita una lettera di Schwab allo staff martedì in cui delinea la sua intenzione di passare al
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  • “Tempeste e nebbia”. Un quadro sorprendente del tempo usato come arma di guerra

    https://dituttoedipiu.altervista.org/il-clima-come-arma-le-rivelazioni-dagli-archivi-della-cia/

    #Tempeste #Nebbia #QuadroSorprendente #Tempo #ArmaDiGuerra #Clima #Rivelazioni #ArchiviCIA #GuerraClimatica #ManipolazioneMeteorologica #TecnologiaMilitare #SegretiCIA #DocumentiClassificati #Conflitti #Scoperte #Meteorologia #SicurezzaNazionale #StrategieMilitari #ControlloDelClima #Inchiesta #Altervista #Articolo #StoriaSegreta #Warfare #CIA #Ambiente #TecnologieAvanzate #Pianeta #Scienza #StudiMilitari
    “Tempeste e nebbia”. Un quadro sorprendente del tempo usato come arma di guerra https://dituttoedipiu.altervista.org/il-clima-come-arma-le-rivelazioni-dagli-archivi-della-cia/ #Tempeste #Nebbia #QuadroSorprendente #Tempo #ArmaDiGuerra #Clima #Rivelazioni #ArchiviCIA #GuerraClimatica #ManipolazioneMeteorologica #TecnologiaMilitare #SegretiCIA #DocumentiClassificati #Conflitti #Scoperte #Meteorologia #SicurezzaNazionale #StrategieMilitari #ControlloDelClima #Inchiesta #Altervista #Articolo #StoriaSegreta #Warfare #CIA #Ambiente #TecnologieAvanzate #Pianeta #Scienza #StudiMilitari
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    Il clima come arma: Le rivelazioni dagli archivi della CIA - D TUTTO E D+
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