• GENOCIDIO INFINITO. I TERRORISTI ISRAELIANI CONTINUANO A MASSACRARE BAMBINI E CIVILI INNOCENTI.

    Ho promesso da tempo che non avrei fatto 'pornografia del conflitto', ed è per questo che ho smesso di pubblicare immagini cruente da Gaza.

    🔺️È però indispensabile documentare. I criminali Israeliani stanno continuando a bombardare scuole, case e tendopoli della 'Safe Zone' (quelle che avevano dichiarato zone di sicurezza per i Pelestinesi), massacrando bambini e civili innocenti, e sostenendo poi la menzogna di aver attaccato 'uomini di spicco di Hamas'.

    In Palestina non c'è alcuna guerra. In Palestina è in corso un genocidio da parte del terrorismo Sionista.

    Nessun paese al mondo sta muovendo un dito per fermare tale efferata follia. Non la Russia (che ai tempi del conflitto Siriano venne unanimamente elogiata per il suo interventismo), non l'Iran (che si riempie la bocca di proclami ma che non risponde ad Israele nemmeno dopo aver subito un attacco sul proprio territorio nazionale) e ne tantomeno la Cina imperialista.

    🔸️È per questo che pubblicare notizie di politica estera in merito ai conflitti non ha alcun senso. Si tratta di un puerile susseguirsi di chiacchiere da bar svuotate di ogni significato pragmatico ed umanitario.

    🔹️Esistono solo due entità. Il potere ed i popoli. Nessun potere combatte per i popoli, i poteri combattono fra loro per il dominio e l'accaparramento di quel medesimo potere. Per la logica del potere la vita umana non ha alcun valore.

    Prima lo capiamo, prima ce ne libereremo.

    🔸️Facciamo girare, svegliamo la gente.

    Approfondimenti

    ASSASSINI SCHIFOSI PRIVI DI QUALSIASI SENTIMENTO, IL GENOCIDIO SIONISTA
    1️⃣ t.me/ugofuoco/3599
    2️⃣t.me/ugofuoco/3315
    3️⃣ t.me/ugofuoco/3294
    4️⃣ t.me/ugofuoco/3280
    5️⃣ t.me/ugofuoco/3317
    6️⃣ t.me/ugofuoco/3377
    7️⃣ t.me/ugofuoco/3869
    8️⃣ t.me/ugofuoco/4167

    LA VERA STORIA DEL SIONISMO. I SIONISTI DISTRUSSERO 1300 ANNI DI PACIFICA CONVIVENZA FRA EBREI E MUSULMANI
    t.me/ugofuoco/4253

    CONDIVIDIAMO OVUNQUE

    Fonte: t.me/ugofuoco
    🔴💣GENOCIDIO INFINITO. I TERRORISTI ISRAELIANI CONTINUANO A MASSACRARE BAMBINI E CIVILI INNOCENTI. 🔥Ho promesso da tempo che non avrei fatto 'pornografia del conflitto', ed è per questo che ho smesso di pubblicare immagini cruente da Gaza. 🔺️È però indispensabile documentare. I criminali Israeliani stanno continuando a bombardare scuole, case e tendopoli della 'Safe Zone' (quelle che avevano dichiarato zone di sicurezza per i Pelestinesi), massacrando bambini e civili innocenti, e sostenendo poi la menzogna di aver attaccato 'uomini di spicco di Hamas'. ⚡In Palestina non c'è alcuna guerra. In Palestina è in corso un genocidio da parte del terrorismo Sionista. 🔻Nessun paese al mondo sta muovendo un dito per fermare tale efferata follia. Non la Russia (che ai tempi del conflitto Siriano venne unanimamente elogiata per il suo interventismo), non l'Iran (che si riempie la bocca di proclami ma che non risponde ad Israele nemmeno dopo aver subito un attacco sul proprio territorio nazionale) e ne tantomeno la Cina imperialista. 🔸️È per questo che pubblicare notizie di politica estera in merito ai conflitti non ha alcun senso. Si tratta di un puerile susseguirsi di chiacchiere da bar svuotate di ogni significato pragmatico ed umanitario. 🔹️Esistono solo due entità. Il potere ed i popoli. Nessun potere combatte per i popoli, i poteri combattono fra loro per il dominio e l'accaparramento di quel medesimo potere. Per la logica del potere la vita umana non ha alcun valore. 🏴‍☠️Prima lo capiamo, prima ce ne libereremo. 🔸️Facciamo girare, svegliamo la gente. ▪️Approfondimenti ⚠️ASSASSINI SCHIFOSI PRIVI DI QUALSIASI SENTIMENTO, IL GENOCIDIO SIONISTA 1️⃣ t.me/ugofuoco/3599 2️⃣t.me/ugofuoco/3315 3️⃣ t.me/ugofuoco/3294 4️⃣ t.me/ugofuoco/3280 5️⃣ t.me/ugofuoco/3317 6️⃣ t.me/ugofuoco/3377 7️⃣ t.me/ugofuoco/3869 8️⃣ t.me/ugofuoco/4167 ⚠️LA VERA STORIA DEL SIONISMO. I SIONISTI DISTRUSSERO 1300 ANNI DI PACIFICA CONVIVENZA FRA EBREI E MUSULMANI ➡️ t.me/ugofuoco/4253 ✅CONDIVIDIAMO OVUNQUE Fonte: t.me/ugofuoco
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  • L'HANNO SCREDITATO in TUTTI i MODI per PROPORRE i SIERI della MORTE!
    ASSASSINI!
    L'HANNO SCREDITATO in TUTTI i MODI per PROPORRE i SIERI della MORTE! ASSASSINI!
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  • Il tentato assassinio di Trump è stato favorito dai servizi di sicurezza.
    Adesso su Google tentano di farlo sparire dalle ricerche affermando che era una finzione.
    La finzione è che i servizi segreti fingono di proteggere Trump mentre cercano di ammazzarlo.
    Trump non è il falso profeta dell'apocalisse, sostiene Israele come i Dem, tutti sono ricattati o minacciati, ma in questo momento storico rappresenta le forze della tradizione contro il sovvertimento della realtà voluto dai cari compagnuzzi demPiddini.
    Di cui la apertura delle olimpiadi è un esempio.
    https://t.me/lanuovanormalita/3771
    Il tentato assassinio di Trump è stato favorito dai servizi di sicurezza. Adesso su Google tentano di farlo sparire dalle ricerche affermando che era una finzione. La finzione è che i servizi segreti fingono di proteggere Trump mentre cercano di ammazzarlo. Trump non è il falso profeta dell'apocalisse, sostiene Israele come i Dem, tutti sono ricattati o minacciati, ma in questo momento storico rappresenta le forze della tradizione contro il sovvertimento della realtà voluto dai cari compagnuzzi demPiddini. Di cui la apertura delle olimpiadi è un esempio. https://t.me/lanuovanormalita/3771
    T.ME
    Malori improvvisi
    Novità direttamente dal set cinematografico. Il video mostra che i servizi segreti al raduno di Trump a Butler avevano piena visuale del tetto dove l'assassino ha effettuato il tentativo di omicidio. SOLO IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN ITALIANO SU QUESTO CANALE! https://t.me/lanuovanormalita
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  • COSA SUCCEDE AL SANGUE dei VACCINATI???

    ATTENZIONE: IMMAGINI FORTI
    I MEDICI e gli ORDINI dei MEDICI DEVONO DENUNCIARE LA QUESTIONE PUBBLICAMENTE!

    Ecco cosa trovano i medici nel SANGUE dei VACCINATI. Questa dottoressa che parla è una collega del dott. Alfredo Borghi il quale ha pubblicato questo video recentissimo (data 19 luglio 2024). Ora CAPITE perché i vaccinati muoiono??? Ancora adesso si trovano questi coaguli giganteschi che vanno ad ostruire vene ed arterie! Il sangue dei vaccinati è pieno di questi coaguli per varie cause: infiammazione da proteina spike, ossido di grafene e fibre bianche che si autoformano. Vari medici da anni hanno già spiegato tutto.
    Il dott. Borghi ha pubblicato il protocollo per curare queste cose già da molti mesi.
    Assurdo che AVIS e Ministero della Salute non ne parlino ma si sa che tali criminali coprono altri criminali ed assassini: Pfizer, il governo USA e i massoni Sionisti.

    FATE GIRARE perché ne stanno morendo a migliaia DI VACCINATI quando potrebbero essere salvati...

    Fonte: https://t.me/AMPAUDIOVIDEO

    #sanguevaccinati
    #coagulisangue
    #pfizergate
    #modernagate
    #vaccinicovid19
    #mortiimprovvise
    #mortisospette
    COSA SUCCEDE AL SANGUE dei VACCINATI??? ATTENZIONE: IMMAGINI FORTI I MEDICI e gli ORDINI dei MEDICI DEVONO DENUNCIARE LA QUESTIONE PUBBLICAMENTE! Ecco cosa trovano i medici nel SANGUE dei VACCINATI. Questa dottoressa che parla è una collega del dott. Alfredo Borghi il quale ha pubblicato questo video recentissimo (data 19 luglio 2024). Ora CAPITE perché i vaccinati muoiono??? Ancora adesso si trovano questi coaguli giganteschi che vanno ad ostruire vene ed arterie! Il sangue dei vaccinati è pieno di questi coaguli per varie cause: infiammazione da proteina spike, ossido di grafene e fibre bianche che si autoformano. Vari medici da anni hanno già spiegato tutto. Il dott. Borghi ha pubblicato il protocollo per curare queste cose già da molti mesi. Assurdo che AVIS e Ministero della Salute non ne parlino ma si sa che tali criminali coprono altri criminali ed assassini: Pfizer, il governo USA e i massoni Sionisti. FATE GIRARE perché ne stanno morendo a migliaia DI VACCINATI quando potrebbero essere salvati... Fonte: https://t.me/AMPAUDIOVIDEO #sanguevaccinati #coagulisangue #pfizergate #modernagate #vaccinicovid19 #mortiimprovvise #mortisospette
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  • TRUMP DEVE MORIRE

    Ci sono due notizie recenti che vanno osservate da vicino, e messe in relazione fra loro.

    La prima. Si attende ad ore il passo indietro di Joe Biden, a favore della candidatura della sua vice Kamala Harris, complice il quinto Covid preso dal presidente: uno dopo ogni vaccinazione alla quale POTUS si è sottoposto. L’infezione è “mild”, moderata.

    Questo colpo di scena, se arriverà, sarà dopo settimane di resistenze in seguito alla figuraccia nell’irrituale dibattito presidenziale di giugno – tuttavia non risolve il problema dei democratici: nonostante i sondaggi accreditino altri potenziali candidati come Michelle Obama, Gavin Newsom e la stessa Harris intorno alle stesse percentuali di Biden (a sua volta dato 2-3 punti sotto Trump) la realtà appare molto meno confortante, con le chances di battere un Trump lanciatissimo ridotte ad un lumicino.

    La seconda. Di cinque giorni fa – quindi posteriore all’attentato di Butler a Trump – la notizia data dalla premiata ditta Cia-Mossad di un piano iraniano per assassinare Trump. Il piano, affermano le fonti, sarebbe una vendetta per l’assassinio del generale Soleimani, perpetrato nel 2020 proprio da Cia e Mossad sotto la presidenza Trump. C’è chi dice senza l’avallo presidenziale: il presidente ha dovuto fare buon viso e cattivo gioco.

    Quale che sia la verità fattuale – non credo alla versione, vagamente naïve, di Trump nemico giurato del deep state e contrario all’assassinio di Soleimani – la possibilità che emerge dal combinato disposto del “groviglio armonioso” Dem e dell’attentato fallito a Trump è un secondo attentato al candidato repubblicano, questa volta più radicale. Penso ad un’autobomba o qualcosa di più devastante, ad imitazione del bombardamento che a Baghdad ha colpito il corteo di Soleimani, uccidendolo.

    L’ipotesi può sembrare folle, ma ha senso. Esaminiamo il “campo largo” della storia recente: gli Stati Uniti, dopo decenni di guerre “minori” e proxy war contro avversari manifestamente inferiori – Iraq, Libia, Serbia, Siria – hanno ora vitale (o letale, a seconda dei punti di vista) bisogno di uno scontro con un nemico all’altezza. Una nemesi, per citare il mito greco. Che si chiami Russia, Cina o Iran è secondario. Solo la vittoria in uno scontro di questo tipo garantirebbe un’egemonia stabile per almeno un secolo.

    Ne hanno bisogno perché sono una superpotenza cultural-militare. L’idea stessa di superpotenza è un dato di cultura, figlio di decenni di costosissima propaganda che hanno reso il modello americano vincente sul piano psichico. La superpotenza americana è immagine cinematografica: non soltanto il cinema la riflette, ma la realtà stessa dell’esercizio del potere si è dovuta adattare al linguaggio dell’immagine. La politica americana, le campagne elettorali sono puro show.

    Il problema è che non tutto il mondo è sensibile alla propaganda: non lo è l’impero russo, non lo è quello cinese, non lo è il più piccolo ma non meno agguerrito, quello iraniano. Allora, complice il velo di Maya della propaganda che prima distrugge il nemico sul piano spirituale (il male assoluto, Hitler e via dicendo), bisogna sottometterlo militarmente. Solo dopo averne distrutto l’immagine.

    Non solo. Per garantirsi uno scontro che ponga da subito gli Stati Uniti sul piano superiore – spirituale e morale – dell’immagine pubblica, bisogna che sia la nemesi ad attaccare. È stato così a Pearl Harbour, è stato così con l’incidente del Tonchino che diede agio a Johnson di attaccare il Vietnam senza una formale dichiarazione di guerra, è stato così l’11 settembre.

    Mentre nei tre casi citati il popolo americano si è mostrato compatto sotto l’ombrello dell’ideale, a questa curva della storia gli U.S.A. arrivano profondamente logori, sfilacciati, divisi. Qualche autorevole commentatore sostiene sull’orlo della guerra civile.

    Ecco allora che per ricompattare il fronte interno bisogna che la nemesi esterna uccida quella interna, vale a dire Donald Trump, l’Hitler americano come Putin è l’Hitler Russo, Assad l’Hitler siriano e via dicendo. Solo in questo modo, pensano gli strateghi occulti registi di queste operazioni, una società in frantumi tornerebbe ad unirsi. È un calcolo cinico, ma per certi aspetti fondato.

    Così avverrebbe lo scontro contro una delle superpotenze rivali – la più debole, in un certo senso: tuttavia visto l’esito del Vietnam bisognerebbe comunque fare attenzione, anche perché l’Iran non è il Vietnam, essendo militarmente superiore – che dovrebbe porre fine all’emergente mondo multipolare, garantendo al plesso americano una supremazia incontrastata.

    Una guerra, fra l’altro, avrebbe l’indiscutibile pregio di rinviare ad libitum le elezioni presidenziali, consentendo ai Dem di conservare presidenza, camera e senato, i tre pilastri del potere democratico o come volete chiamare ciò che ne resta. Allo stato attuale, rischiano di abbandonare tutti i tavoli da gioco.

    Per queste ragioni brevemente esposte, ritengo che proveranno ad uccidere ancora Donald Trump addossando la colpa all’Iran. Data la situazione generale, non hanno altra scelta.

    Pluto
    TRUMP DEVE MORIRE Ci sono due notizie recenti che vanno osservate da vicino, e messe in relazione fra loro. La prima. Si attende ad ore il passo indietro di Joe Biden, a favore della candidatura della sua vice Kamala Harris, complice il quinto Covid preso dal presidente: uno dopo ogni vaccinazione alla quale POTUS si è sottoposto. L’infezione è “mild”, moderata. Questo colpo di scena, se arriverà, sarà dopo settimane di resistenze in seguito alla figuraccia nell’irrituale dibattito presidenziale di giugno – tuttavia non risolve il problema dei democratici: nonostante i sondaggi accreditino altri potenziali candidati come Michelle Obama, Gavin Newsom e la stessa Harris intorno alle stesse percentuali di Biden (a sua volta dato 2-3 punti sotto Trump) la realtà appare molto meno confortante, con le chances di battere un Trump lanciatissimo ridotte ad un lumicino. La seconda. Di cinque giorni fa – quindi posteriore all’attentato di Butler a Trump – la notizia data dalla premiata ditta Cia-Mossad di un piano iraniano per assassinare Trump. Il piano, affermano le fonti, sarebbe una vendetta per l’assassinio del generale Soleimani, perpetrato nel 2020 proprio da Cia e Mossad sotto la presidenza Trump. C’è chi dice senza l’avallo presidenziale: il presidente ha dovuto fare buon viso e cattivo gioco. Quale che sia la verità fattuale – non credo alla versione, vagamente naïve, di Trump nemico giurato del deep state e contrario all’assassinio di Soleimani – la possibilità che emerge dal combinato disposto del “groviglio armonioso” Dem e dell’attentato fallito a Trump è un secondo attentato al candidato repubblicano, questa volta più radicale. Penso ad un’autobomba o qualcosa di più devastante, ad imitazione del bombardamento che a Baghdad ha colpito il corteo di Soleimani, uccidendolo. L’ipotesi può sembrare folle, ma ha senso. Esaminiamo il “campo largo” della storia recente: gli Stati Uniti, dopo decenni di guerre “minori” e proxy war contro avversari manifestamente inferiori – Iraq, Libia, Serbia, Siria – hanno ora vitale (o letale, a seconda dei punti di vista) bisogno di uno scontro con un nemico all’altezza. Una nemesi, per citare il mito greco. Che si chiami Russia, Cina o Iran è secondario. Solo la vittoria in uno scontro di questo tipo garantirebbe un’egemonia stabile per almeno un secolo. Ne hanno bisogno perché sono una superpotenza cultural-militare. L’idea stessa di superpotenza è un dato di cultura, figlio di decenni di costosissima propaganda che hanno reso il modello americano vincente sul piano psichico. La superpotenza americana è immagine cinematografica: non soltanto il cinema la riflette, ma la realtà stessa dell’esercizio del potere si è dovuta adattare al linguaggio dell’immagine. La politica americana, le campagne elettorali sono puro show. Il problema è che non tutto il mondo è sensibile alla propaganda: non lo è l’impero russo, non lo è quello cinese, non lo è il più piccolo ma non meno agguerrito, quello iraniano. Allora, complice il velo di Maya della propaganda che prima distrugge il nemico sul piano spirituale (il male assoluto, Hitler e via dicendo), bisogna sottometterlo militarmente. Solo dopo averne distrutto l’immagine. Non solo. Per garantirsi uno scontro che ponga da subito gli Stati Uniti sul piano superiore – spirituale e morale – dell’immagine pubblica, bisogna che sia la nemesi ad attaccare. È stato così a Pearl Harbour, è stato così con l’incidente del Tonchino che diede agio a Johnson di attaccare il Vietnam senza una formale dichiarazione di guerra, è stato così l’11 settembre. Mentre nei tre casi citati il popolo americano si è mostrato compatto sotto l’ombrello dell’ideale, a questa curva della storia gli U.S.A. arrivano profondamente logori, sfilacciati, divisi. Qualche autorevole commentatore sostiene sull’orlo della guerra civile. Ecco allora che per ricompattare il fronte interno bisogna che la nemesi esterna uccida quella interna, vale a dire Donald Trump, l’Hitler americano come Putin è l’Hitler Russo, Assad l’Hitler siriano e via dicendo. Solo in questo modo, pensano gli strateghi occulti registi di queste operazioni, una società in frantumi tornerebbe ad unirsi. È un calcolo cinico, ma per certi aspetti fondato. Così avverrebbe lo scontro contro una delle superpotenze rivali – la più debole, in un certo senso: tuttavia visto l’esito del Vietnam bisognerebbe comunque fare attenzione, anche perché l’Iran non è il Vietnam, essendo militarmente superiore – che dovrebbe porre fine all’emergente mondo multipolare, garantendo al plesso americano una supremazia incontrastata. Una guerra, fra l’altro, avrebbe l’indiscutibile pregio di rinviare ad libitum le elezioni presidenziali, consentendo ai Dem di conservare presidenza, camera e senato, i tre pilastri del potere democratico o come volete chiamare ciò che ne resta. Allo stato attuale, rischiano di abbandonare tutti i tavoli da gioco. Per queste ragioni brevemente esposte, ritengo che proveranno ad uccidere ancora Donald Trump addossando la colpa all’Iran. Data la situazione generale, non hanno altra scelta. Pluto
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  • INVECE PER L'INVIO TONNELLATE di ARMI ad ISRAELE che STA COMPIENDO IL GENOCIDIO dell'intero POPOLO PALESTINESE a GAZA non C'E' PROBLEMA? IPOCRITI!

    "Basta armi agli assassini di Regeni": la destra dice no alla mozione delle opposizioni per fermare l'export in Egitto - Il Fatto Quotidiano
    Nessuno stop alla vendita di armi leggere all’Egitto e alle partnership col Cairo nell’industria militare. In commissione Esteri alla Camera il centrodestra compatto respinge una risoluzione in questo senso proposta da Pd (attraverso Lia Quartapelle, Elly Schlein e Laura Boldrini), Avs (con Nicola Fratoianni) e Più Europa (Benedetto Della Vedova) e votata anche dal Movimento …

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/17/basta-armi-agli-assassini-di-regeni-la-destra-dice-no-alla-mozione-delle-opposizioni-per-fermare-lexport-in-egitto/7627077/
    INVECE PER L'INVIO TONNELLATE di ARMI ad ISRAELE che STA COMPIENDO IL GENOCIDIO dell'intero POPOLO PALESTINESE a GAZA non C'E' PROBLEMA? IPOCRITI! "Basta armi agli assassini di Regeni": la destra dice no alla mozione delle opposizioni per fermare l'export in Egitto - Il Fatto Quotidiano Nessuno stop alla vendita di armi leggere all’Egitto e alle partnership col Cairo nell’industria militare. In commissione Esteri alla Camera il centrodestra compatto respinge una risoluzione in questo senso proposta da Pd (attraverso Lia Quartapelle, Elly Schlein e Laura Boldrini), Avs (con Nicola Fratoianni) e Più Europa (Benedetto Della Vedova) e votata anche dal Movimento … https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/17/basta-armi-agli-assassini-di-regeni-la-destra-dice-no-alla-mozione-delle-opposizioni-per-fermare-lexport-in-egitto/7627077/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    "Basta armi agli assassini di Regeni": la destra dice no alla mozione delle opposizioni per fermare l'export in Egitto - Il Fatto Quotidiano
    Nessuno stop alla vendita di armi leggere all’Egitto e alle partnership col Cairo nell’industria militare. In commissione Esteri alla Camera il centrodestra compatto respinge una risoluzione in questo senso proposta da Pd (attraverso Lia Quartapelle, Elly Schlein e Laura Boldrini), Avs (con Nicola Fratoianni) e Più Europa (Benedetto Della Vedova) e votata anche dal Movimento …
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  • DITELO CHE LA DECISIONE CHE È STATA PRESA ERA PER SALVARE LA VITA DELLA GIORGI.
    SE NON LO DITE VOI DELLA GAZZETTA DOPO I CASI DI TACCONI, VAN DER SAR, SARKIC E TUTTI GLI ALTRI ATLETI MORTI SIETE IN MALAFEDE e SIETE DEGLI ASSASSINI.

    DOPO Stefano Tacconi e Edwin Van der Sar, Sarkic MANCINI ADESSO PARLA. PUOI DIRE QUANTO TI HANNO PAGATO per la pubblicità AI SIERI GENICI SPERIMENTALI???
    Chi NON PARLA È COMPLICE!!!

    https://www.gazzetta.it/Tennis/WTA/16-07-2024/camila-giorgi-scaricata-dall-avvocato.shtml?refresh_ce

    #chinonparlaecomplice
    DITELO CHE LA DECISIONE CHE È STATA PRESA ERA PER SALVARE LA VITA DELLA GIORGI. SE NON LO DITE VOI DELLA GAZZETTA DOPO I CASI DI TACCONI, VAN DER SAR, SARKIC E TUTTI GLI ALTRI ATLETI MORTI SIETE IN MALAFEDE e SIETE DEGLI ASSASSINI. DOPO Stefano Tacconi e Edwin Van der Sar, Sarkic MANCINI ADESSO PARLA. PUOI DIRE QUANTO TI HANNO PAGATO per la pubblicità AI SIERI GENICI SPERIMENTALI??? Chi NON PARLA È COMPLICE!!! https://www.gazzetta.it/Tennis/WTA/16-07-2024/camila-giorgi-scaricata-dall-avvocato.shtml?refresh_ce #chinonparlaecomplice
    WWW.GAZZETTA.IT
    Giorgi, rinviata l'udienza sul caso vaccini. Intanto il suo avvocato lascia l'incarico
    L'udienza preliminare davanti al Gup di Vicenza si terrà il 5 novembre. Il legale di Camila si dimette, la giocatrice risulta irreperibile
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  • Il mondo volta le spalle all'Occidente - Dietro il Sipario - Talk Show
    Il mondo occidentale è oramai in decomposizione. Nessuno vuole più trattare con un gruppi dirigenti assassini e criminali che ragionano ancora oggi in una ottica puramente coloniale. Putin ad Astana organizza la rivolta degli oppressi contro i feroci atlantisti. Ne parliamo a "Dietro il Sipario" in compagnia di Mark Bernardini, Roberto Quaglia e Claudio Celani

    https://www.youtube.com/live/w72DbbI6aeo?si=FekELkuiXRhXrfxR
    Il mondo volta le spalle all'Occidente - Dietro il Sipario - Talk Show Il mondo occidentale è oramai in decomposizione. Nessuno vuole più trattare con un gruppi dirigenti assassini e criminali che ragionano ancora oggi in una ottica puramente coloniale. Putin ad Astana organizza la rivolta degli oppressi contro i feroci atlantisti. Ne parliamo a "Dietro il Sipario" in compagnia di Mark Bernardini, Roberto Quaglia e Claudio Celani https://www.youtube.com/live/w72DbbI6aeo?si=FekELkuiXRhXrfxR
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  • Roberto Gambardella.
    Trent'anni fa venivano uccisi in Somalia Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Poche ore prima della loro " esecuzione" ( questo fu il titolo del libro scritto dai genitori con Maurizio Torre alta e Mariangela Gritta Grainer, quest' ultima portavoce dell' associazione Ilaria Alpi) riferirà via telefono alla redazione del TG3 di "essere finalmente in possesso di cose grosse" che sarebbero state rese note da ella stessa via satellite in occasione del TG3 delle ore 19.00. Era il 20 marzo 1994 quando sia Ilaria che Miran Hrovatin vennero uccisi impedendo loro di far conoscere ai telespettatori del tg3 le trame oscure e vergognose del traffico di armi, provenienti anche da aziende italiane, come la Oto Melara, con il benestare del governo, all' epoca presieduto da Craxi ( certamente un traffico già attivo anche durante precedenti governi), e rifiuti tossici e radioattivi. La Somalia all' epoca era ritenuta la
    " pattumiera" dei rifiuti che non si volevano smaltire nei territori nostrani.
    Era, la Somalia, in quel periodo funestata da una efferrata guerra intestina ove si muovevano disinvoltamente i servizi segreti italiani e non solo; vi era anche la presenza di un agente di Gladio, Vincendo Li Causi, che due mesi prima dell' uccisione dei due giornalisti venne ucciso perché informatore di Ilaria Alpi.
    I signori della guerra somala pur di prevalere l' uno sull' altro misero a disposizione larghe porzioni del territorio somalo ai Paesi occidentali affinché essi si liberassero delle scorie radioattive e tossiche in cambio di armi, per lo più vecchiotte ma ancora idonee per produrre morte e desolazione. I genitori di Ilaria morirono, il babbo a luglio del 2010 e la mamma a giugno del 2018, senza poter avere giustizia e verità.
    Giorgio Alpi: " c'è un legame che unisce le stragi che insanguinarono il nostro Paese e l' assassinio di Ilaria e Hrovatin. Giustizia e verità sono un diritto per chi è stato colpito e un dovere per chi ha responsabilità pubbliche".
    Luciana Costa Alpi: " Sono stanca di illudermi, ma farò di tutto perché l' inchiesta non finisca archiviata. È stato fatto di tutto pur di coprire chi ha voluto eliminare mia figlia ".
    Così si espresse sul mensile Il Dibattito a settembre del 1999 l' ex sindaco di Reggio Calabria Francesco Gangemi:
    " Ilaria Alpi si era recata in Somalia per un' indagine sulla movimentazione clandestina dei rifiuti radioattivi ad opera di faccendieri tutelato dai servizi segreti, dagli Stati di mezzo mondo, non escluso il governo italiano e dalla 'ndrangheta calabrese. (...) voglio informare i lettori e le autorità che eventuali rappresaglie che dovessi subire, non sarebbero riconducibili alla 'ndragheta o altre organizzazioni criminali, bensì ai servizi segreti e assoggettati a taluni magistrati inadempienti ai loro doveri d' ufficio e al governo, che rimane il fulcro delle attività sporche che stanno inginocchiando l' umanità intera a fronte di vantaggi di varia natura."

    Cosa rimane dei due giornalisti del TG3? Nulla. Inchiesta zittita, dimenticata, archiviata. Silenzio, solo silenzio.
    Giustizia per i danneggiati, che siamo tutti noi. Una giornalista, la cui giovane età venne spenta a 31 anni, appassionata del suo lavoro, coraggiosa, onesta ( qualità poco o per nulla presenti in molti giornalisti), punita per aver voluto fare luce sulle vergogne perseguite da personaggi, servizi, istituzioni dediti a corrompere e portare morte e desolazione, anziché difendere il bene comune.
    Il mio augurio che un pensiero venga riservato ad Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, che non indietreggiarono di fronte ai rischi e pericoli pur di informare la società civile, in occasione dei presidi a difesa del giornalista, tale seppur privo della tessera dell' ordine del giornalismo, Julian Assange.
    Lieto pomeriggio....
    Roberto Gambardella. Trent'anni fa venivano uccisi in Somalia Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Poche ore prima della loro " esecuzione" ( questo fu il titolo del libro scritto dai genitori con Maurizio Torre alta e Mariangela Gritta Grainer, quest' ultima portavoce dell' associazione Ilaria Alpi) riferirà via telefono alla redazione del TG3 di "essere finalmente in possesso di cose grosse" che sarebbero state rese note da ella stessa via satellite in occasione del TG3 delle ore 19.00. Era il 20 marzo 1994 quando sia Ilaria che Miran Hrovatin vennero uccisi impedendo loro di far conoscere ai telespettatori del tg3 le trame oscure e vergognose del traffico di armi, provenienti anche da aziende italiane, come la Oto Melara, con il benestare del governo, all' epoca presieduto da Craxi ( certamente un traffico già attivo anche durante precedenti governi), e rifiuti tossici e radioattivi. La Somalia all' epoca era ritenuta la " pattumiera" dei rifiuti che non si volevano smaltire nei territori nostrani. Era, la Somalia, in quel periodo funestata da una efferrata guerra intestina ove si muovevano disinvoltamente i servizi segreti italiani e non solo; vi era anche la presenza di un agente di Gladio, Vincendo Li Causi, che due mesi prima dell' uccisione dei due giornalisti venne ucciso perché informatore di Ilaria Alpi. I signori della guerra somala pur di prevalere l' uno sull' altro misero a disposizione larghe porzioni del territorio somalo ai Paesi occidentali affinché essi si liberassero delle scorie radioattive e tossiche in cambio di armi, per lo più vecchiotte ma ancora idonee per produrre morte e desolazione. I genitori di Ilaria morirono, il babbo a luglio del 2010 e la mamma a giugno del 2018, senza poter avere giustizia e verità. Giorgio Alpi: " c'è un legame che unisce le stragi che insanguinarono il nostro Paese e l' assassinio di Ilaria e Hrovatin. Giustizia e verità sono un diritto per chi è stato colpito e un dovere per chi ha responsabilità pubbliche". Luciana Costa Alpi: " Sono stanca di illudermi, ma farò di tutto perché l' inchiesta non finisca archiviata. È stato fatto di tutto pur di coprire chi ha voluto eliminare mia figlia ". Così si espresse sul mensile Il Dibattito a settembre del 1999 l' ex sindaco di Reggio Calabria Francesco Gangemi: " Ilaria Alpi si era recata in Somalia per un' indagine sulla movimentazione clandestina dei rifiuti radioattivi ad opera di faccendieri tutelato dai servizi segreti, dagli Stati di mezzo mondo, non escluso il governo italiano e dalla 'ndrangheta calabrese. (...) voglio informare i lettori e le autorità che eventuali rappresaglie che dovessi subire, non sarebbero riconducibili alla 'ndragheta o altre organizzazioni criminali, bensì ai servizi segreti e assoggettati a taluni magistrati inadempienti ai loro doveri d' ufficio e al governo, che rimane il fulcro delle attività sporche che stanno inginocchiando l' umanità intera a fronte di vantaggi di varia natura." Cosa rimane dei due giornalisti del TG3? Nulla. Inchiesta zittita, dimenticata, archiviata. Silenzio, solo silenzio. Giustizia per i danneggiati, che siamo tutti noi. Una giornalista, la cui giovane età venne spenta a 31 anni, appassionata del suo lavoro, coraggiosa, onesta ( qualità poco o per nulla presenti in molti giornalisti), punita per aver voluto fare luce sulle vergogne perseguite da personaggi, servizi, istituzioni dediti a corrompere e portare morte e desolazione, anziché difendere il bene comune. Il mio augurio che un pensiero venga riservato ad Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, che non indietreggiarono di fronte ai rischi e pericoli pur di informare la società civile, in occasione dei presidi a difesa del giornalista, tale seppur privo della tessera dell' ordine del giornalismo, Julian Assange. Lieto pomeriggio....
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  • Nel totale silenzio dei media è cominciata ieri
    rigorosamente a porte chiuse, la riunione annuale del Bielderberg, dell'élite che crede di detenere le redini del potere nel mondo occidentale, (tradotto:
    la riunione delle bestie, dei satanisti, dei rettili, dei criminali assassini).
    Grazie a giornalisti indipendenti si sa che
    la riunione si tiene a Madrid presso l'hotel
    Eurostar Mirasierra.
    Si concluderà domenica
    e sono presenti circa 130 persone da 21 paesi.
    La zona dell'hotel è blindata e c'è il divieto
    di sosta fino al 2 giugno.
    I giornalisti non sono benvenuti e la stampa non è ammessa.
    Però alcuni media fanno parte del gruppo e sono presenti con i loro servi
    come ad esempio (faccia
    di plastica) Lilli Gruber.
    Ovviamente sono tenuti
    a rispettare la segretezza.

    Questi bastardi pensano
    di poter decidere le sorti
    dei popoli del mondo,
    ma noi terremo sempre
    gli occhi aperti e continueremo ad incularli boicottando i loro piani, come se non ci fosse un domani.
    Nel totale silenzio dei media è cominciata ieri rigorosamente a porte chiuse, la riunione annuale del Bielderberg, dell'élite che crede di detenere le redini del potere nel mondo occidentale, (tradotto: la riunione delle bestie, dei satanisti, dei rettili, dei criminali assassini). Grazie a giornalisti indipendenti si sa che la riunione si tiene a Madrid presso l'hotel Eurostar Mirasierra. Si concluderà domenica e sono presenti circa 130 persone da 21 paesi. La zona dell'hotel è blindata e c'è il divieto di sosta fino al 2 giugno. I giornalisti non sono benvenuti e la stampa non è ammessa. Però alcuni media fanno parte del gruppo e sono presenti con i loro servi come ad esempio (faccia di plastica) Lilli Gruber. Ovviamente sono tenuti a rispettare la segretezza. Questi bastardi pensano di poter decidere le sorti dei popoli del mondo, ma noi terremo sempre gli occhi aperti e continueremo ad incularli boicottando i loro piani, come se non ci fosse un domani. 😉
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