• Milano, protesta dei lavoratori Uneba: “Noi col contratto bloccato da 5 anni mentre la Regione dà 40 milioni di euro alle rsa”


    Questa mattina in Via Pattari, a Milano, si è tenuta la manifestazione dei lavoratori delle strutture socio-assistenziali Uneba, il cui contratto è scaduto da quasi cinque anni. La trattativa per il rinnovo, avviata 44 mesi fa, è ancora in stallo. “Abbiamo proposto una nostra piattaforma nella quale si richiedevano più salario, più dignità, maggiori diritti e una migliore organizzazione del lavoro e a oggi non abbiamo ricevuto una risposta adeguata, anzi, oltraggiosa: una proposta di adeguamento pari a 35 euro medi netti, che non tiene conto dell’inflazione a due cifre subita negli ultimi tre anni”. Lo ha dichiarato Sabrina Negri, segretaria pubblica CGIL Lombardia, a margine dello sciopero. Sulla proposta di Uneba, il segretario regionale UIL FPL Lombardia, Massimo Coppia, ha dichiarato: “È uno schiaffo in faccia ai lavoratori e noi la getteremo in faccia a loro questa provocazione. Regione Lombardia ha dato 40 milioni di euro alle RSA e non 1 centesimo ai lavoratori, è un affronto”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/16/milano-protesta-dei-lavoratori-uneba-noi-col-contratto-bloccato-da-5-anni-mentre-la-regione-da-40-milioni-di-euro-alle-rsa/7695281/amp/
    Milano, protesta dei lavoratori Uneba: “Noi col contratto bloccato da 5 anni mentre la Regione dà 40 milioni di euro alle rsa” Questa mattina in Via Pattari, a Milano, si è tenuta la manifestazione dei lavoratori delle strutture socio-assistenziali Uneba, il cui contratto è scaduto da quasi cinque anni. La trattativa per il rinnovo, avviata 44 mesi fa, è ancora in stallo. “Abbiamo proposto una nostra piattaforma nella quale si richiedevano più salario, più dignità, maggiori diritti e una migliore organizzazione del lavoro e a oggi non abbiamo ricevuto una risposta adeguata, anzi, oltraggiosa: una proposta di adeguamento pari a 35 euro medi netti, che non tiene conto dell’inflazione a due cifre subita negli ultimi tre anni”. Lo ha dichiarato Sabrina Negri, segretaria pubblica CGIL Lombardia, a margine dello sciopero. Sulla proposta di Uneba, il segretario regionale UIL FPL Lombardia, Massimo Coppia, ha dichiarato: “È uno schiaffo in faccia ai lavoratori e noi la getteremo in faccia a loro questa provocazione. Regione Lombardia ha dato 40 milioni di euro alle RSA e non 1 centesimo ai lavoratori, è un affronto”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/16/milano-protesta-dei-lavoratori-uneba-noi-col-contratto-bloccato-da-5-anni-mentre-la-regione-da-40-milioni-di-euro-alle-rsa/7695281/amp/
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  • QUESTO È SCANDALOSO da PARTE di un PARROCO.
    Il parroco di Pontelongo zittisce la sindacalista che ricorda in chiesa il lavoratore di Metro suicida dopo il licenziamento - Il Fatto Quotidiano
    “Qui non siamo al sindacato, parli solo di lui se vuole ricordarlo”. Il parroco di Pontelongo, in provincia di Padova, si è rivolto con queste parole alla delegata della Cgil che stava leggendo una lettera in ricordo del collega che qualche giorno fa si è tolto la vita, dopo essere stato licenziato dal gruppo Metro. …

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/17/il-parroco-di-pontelongo-zittisce-la-sindacalista-che-ricorda-in-chiesa-il-lavoratore-di-metro-suicida-dopo-il-licenziamento/7661038/
    QUESTO È SCANDALOSO da PARTE di un PARROCO. Il parroco di Pontelongo zittisce la sindacalista che ricorda in chiesa il lavoratore di Metro suicida dopo il licenziamento - Il Fatto Quotidiano “Qui non siamo al sindacato, parli solo di lui se vuole ricordarlo”. Il parroco di Pontelongo, in provincia di Padova, si è rivolto con queste parole alla delegata della Cgil che stava leggendo una lettera in ricordo del collega che qualche giorno fa si è tolto la vita, dopo essere stato licenziato dal gruppo Metro. … https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/17/il-parroco-di-pontelongo-zittisce-la-sindacalista-che-ricorda-in-chiesa-il-lavoratore-di-metro-suicida-dopo-il-licenziamento/7661038/
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    Il parroco di Pontelongo zittisce la sindacalista che ricorda in chiesa il lavoratore di Metro suicida dopo il licenziamento - Il Fatto Quotidiano
    “Qui non siamo al sindacato, parli solo di lui se vuole ricordarlo”. Il parroco di Pontelongo, in provincia di Padova, si è rivolto con queste parole alla delegata della Cgil che stava leggendo una lettera in ricordo del collega che qualche giorno fa si è tolto la vita, dopo essere stato licenziato dal gruppo Metro. …
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  • In molti riportano questa intervista alla prof. Dolores Cahill, dell'Univ di Dublino biotech-atelier.com/speakers/prof-… un poco terrificante perchè aveva previsto che da 3 anni dalla vaccinazione, quindi ADESSO, i morti per vaxx si moltiplicheranno. La prof. Cahill è una scienziata e anche le riviste pro-vaxx nel 2021 ammettevano la sua importante statura scientifica, lavorava al Max Planck ed era consulente del governo. Se leggi questo articolo contro di lei, vedi che, per così dire, la temono come scienziata mcgill.ca/oss/article/co…
    Ad ogni modo, la riportano in tanti perchè spiegava che dal 3 al 5 anno dalla vaccinazione, molti vaccinati moriranno, cioè che la sostanza tossica non solo non si "diluisce" con il tempo, ma è dal terzo anno che farà più morti. E per la maggioranza, il terzo anno dalla vaccinazione è adesso...

    https://twitter.com/pbecchi/status/1742297298523074779?t=jofloFWb886oqSWlJAn0uw&s=19
    In molti riportano questa intervista alla prof. Dolores Cahill, dell'Univ di Dublino biotech-atelier.com/speakers/prof-… un poco terrificante perchè aveva previsto che da 3 anni dalla vaccinazione, quindi ADESSO, i morti per vaxx si moltiplicheranno. La prof. Cahill è una scienziata e anche le riviste pro-vaxx nel 2021 ammettevano la sua importante statura scientifica, lavorava al Max Planck ed era consulente del governo. Se leggi questo articolo contro di lei, vedi che, per così dire, la temono come scienziata mcgill.ca/oss/article/co… Ad ogni modo, la riportano in tanti perchè spiegava che dal 3 al 5 anno dalla vaccinazione, molti vaccinati moriranno, cioè che la sostanza tossica non solo non si "diluisce" con il tempo, ma è dal terzo anno che farà più morti. E per la maggioranza, il terzo anno dalla vaccinazione è adesso... https://twitter.com/pbecchi/status/1742297298523074779?t=jofloFWb886oqSWlJAn0uw&s=19
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  • PER NON DIMENTICARE la VERGOGNA dei SINACATI. TUTTI UNITI e TUTTI SOLIDALI, MA NON CON I LAVORATORI!

    #vergognasindacati
    #vergognacgil
    #vergognacisl
    #vergognauil
    #nogreenpass
    PER NON DIMENTICARE la VERGOGNA dei SINACATI. TUTTI UNITI e TUTTI SOLIDALI, MA NON CON I LAVORATORI! #vergognasindacati #vergognacgil #vergognacisl #vergognauil #nogreenpass
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  • DIPENDENTI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:
    SOLO IL SINDACATO DEI PRESIDI È CONTENTO CHE NESSUN INSEGNANTE COMMENTI SULLA SCUOLA....
    INIZIA IL BAVAGLIO SUI SOCIAL PER CHI È DIPENDENTE PUBBLICO

    Il Governo Meloni mette definitivamente il bavaglio ai dipendenti pubblici e nel mondo della scuola scatta la preoccupazione. Presidi, maestri, professori, dirigenti amministrativi, collaboratori scolastici (così come tutti gli impiegati dello Stato) dal 14 luglio non potranno più fare un commento, esprimere un’opinione su Facebook, su Twitter, su Instagram o su qualunque altro social media. Banditi, insomma, pareri e considerazioni “che possano nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”. Addio alla critica. Ora, ad esempio, chi in tempo di Covid si è permesso di mostrare sui social le valanghe di mascherine inutilizzate rischia di essere punito. La nuova norma è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale nei giorni scorsi e va a modificare ed integrare il Dpr 62/2013 noto come codice di condotta o comportamento dei dipendenti pubblici, emanato ai tempi del Governo Monti.

    Il nuovo decreto, firmato dal capo dello Stato Sergio Mattarella, dalla premier Meloni e dal ministro della Pa, Paolo Zangrillo introduce l’articolo 11 ter ove cita espressamente: il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”.
    Immediata la reazioni delle organizzazioni sindacali. Gianna Fracassi, neo segretaria della Flc Cgil, spiega a ilfattoquotidiano.it che “qualunque codice di condotta deve rispettare la libertà di parola prevista dall’articolo 21 della costituzione. Ho serie perplessità che questa coerenza vi sia. Penso anche io che sia pericolosa anche perché interpretabile nel merito. Dove finisce il diritto di parola e di critica e il nocumento sull’amministrazione pubblica?”. Preoccupato anche il numero uno della Uil Scuola Giuseppe D’Aprile: “Esprimere legittime opinioni, chiaramente nei limiti della correttezza e della legalità, è caratteristica di un paese democratico. Caratteristica questa che appartiene alla comunità educante, tutta, che non ha bisogno di un decreto per ricordarsene. Piuttosto bisognerebbe sanzionare chi si permette di giudicare il personale della scuola in modo illegittimo e senza alcuna conoscenza del lavoro che svolge tutti i giorni con dedizione e professionalità. Due pesi, due misure…”. A loro si unisce il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico: “Bisogna sempre rispettare i diritti garantiti dalla nostra Costituzione tra cui quello della libertà di espressione che è fondamento della nostra democrazia. Il dipendente pubblico non è un suddito, in quanto cittadino ha diritto a esprimere la sua opinione. Ci aspettiamo che questa norma al di là dei principi generali rispetti il diritto di insegnanti e dirigenti a esprimere sempre con la libertà del pensiero critico le proprie idee”.
    L’unico a spalleggiare il governo è il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli che sottolinea: “Sono abbastanza d’accordo con il provvedimento – ha detto a ilfattoquotidiano.it – perché stabilisce a mio avviso un giusto punto di equilibrio tra libertà di espressione e doveri verso l’amministrazione datrice di lavoro. Peraltro la cosa è conforme alla giurisprudenza”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/11/stretta-del-governo-meloni-sulluso-dei-social-da-parte-dei-dipendenti-pubblici-stop-commenti-che-possano-nuocere-alla-p-a/7224257/
    DIPENDENTI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: SOLO IL SINDACATO DEI PRESIDI È CONTENTO CHE NESSUN INSEGNANTE COMMENTI SULLA SCUOLA.... INIZIA IL BAVAGLIO SUI SOCIAL PER CHI È DIPENDENTE PUBBLICO Il Governo Meloni mette definitivamente il bavaglio ai dipendenti pubblici e nel mondo della scuola scatta la preoccupazione. Presidi, maestri, professori, dirigenti amministrativi, collaboratori scolastici (così come tutti gli impiegati dello Stato) dal 14 luglio non potranno più fare un commento, esprimere un’opinione su Facebook, su Twitter, su Instagram o su qualunque altro social media. Banditi, insomma, pareri e considerazioni “che possano nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”. Addio alla critica. Ora, ad esempio, chi in tempo di Covid si è permesso di mostrare sui social le valanghe di mascherine inutilizzate rischia di essere punito. La nuova norma è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale nei giorni scorsi e va a modificare ed integrare il Dpr 62/2013 noto come codice di condotta o comportamento dei dipendenti pubblici, emanato ai tempi del Governo Monti. Il nuovo decreto, firmato dal capo dello Stato Sergio Mattarella, dalla premier Meloni e dal ministro della Pa, Paolo Zangrillo introduce l’articolo 11 ter ove cita espressamente: il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”. Immediata la reazioni delle organizzazioni sindacali. Gianna Fracassi, neo segretaria della Flc Cgil, spiega a ilfattoquotidiano.it che “qualunque codice di condotta deve rispettare la libertà di parola prevista dall’articolo 21 della costituzione. Ho serie perplessità che questa coerenza vi sia. Penso anche io che sia pericolosa anche perché interpretabile nel merito. Dove finisce il diritto di parola e di critica e il nocumento sull’amministrazione pubblica?”. Preoccupato anche il numero uno della Uil Scuola Giuseppe D’Aprile: “Esprimere legittime opinioni, chiaramente nei limiti della correttezza e della legalità, è caratteristica di un paese democratico. Caratteristica questa che appartiene alla comunità educante, tutta, che non ha bisogno di un decreto per ricordarsene. Piuttosto bisognerebbe sanzionare chi si permette di giudicare il personale della scuola in modo illegittimo e senza alcuna conoscenza del lavoro che svolge tutti i giorni con dedizione e professionalità. Due pesi, due misure…”. A loro si unisce il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico: “Bisogna sempre rispettare i diritti garantiti dalla nostra Costituzione tra cui quello della libertà di espressione che è fondamento della nostra democrazia. Il dipendente pubblico non è un suddito, in quanto cittadino ha diritto a esprimere la sua opinione. Ci aspettiamo che questa norma al di là dei principi generali rispetti il diritto di insegnanti e dirigenti a esprimere sempre con la libertà del pensiero critico le proprie idee”. L’unico a spalleggiare il governo è il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli che sottolinea: “Sono abbastanza d’accordo con il provvedimento – ha detto a ilfattoquotidiano.it – perché stabilisce a mio avviso un giusto punto di equilibrio tra libertà di espressione e doveri verso l’amministrazione datrice di lavoro. Peraltro la cosa è conforme alla giurisprudenza”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/11/stretta-del-governo-meloni-sulluso-dei-social-da-parte-dei-dipendenti-pubblici-stop-commenti-che-possano-nuocere-alla-p-a/7224257/
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  • Convegno e dibattito "Le verità nascoste" dalla gestione Covid-19 allo scandalo AIFA dall'OMS alle reazioni avverse - Intervento del Prof. S. Barbesta - Cesano Boscone - 13 Giugno 2023

    Mortalità e danni da sieri genici sperimentali: Medici, Avvocati, Magistrati e Biologi a confronto - Cesano Boscone (MI) - 13 Giugno 2023

    "Qui voglio parlare della grande responsabilità dei sindacati che invece di tutelare la salute dei lavoratori li hanno costretti ad iniettarsi un siero genico sperimentale..."

    https://rumble.com/v2u68po-convegno-e-dibattito-le-verit-nascoste-intervento-del-prof.-s.-barbesta.html?mref=zns5u&mc=uqu8z

    #leveritanascoste
    #veritanascoste
    #dibattitocesanoboscone
    #barbesta
    #mortisospette
    #mortivaccinicovid19
    #mortiimprovvise
    #effettiavversi
    #Norimberga2
    #nocovid19vaccine
    #stopcovid19vaccine
    #covid19
    #covid-19
    #sindacati
    #cgil
    #cisl
    #uil
    #cobas
    #sindacatiscuola
    Convegno e dibattito "Le verità nascoste" dalla gestione Covid-19 allo scandalo AIFA dall'OMS alle reazioni avverse - Intervento del Prof. S. Barbesta - Cesano Boscone - 13 Giugno 2023 Mortalità e danni da sieri genici sperimentali: Medici, Avvocati, Magistrati e Biologi a confronto - Cesano Boscone (MI) - 13 Giugno 2023 "Qui voglio parlare della grande responsabilità dei sindacati che invece di tutelare la salute dei lavoratori li hanno costretti ad iniettarsi un siero genico sperimentale..." https://rumble.com/v2u68po-convegno-e-dibattito-le-verit-nascoste-intervento-del-prof.-s.-barbesta.html?mref=zns5u&mc=uqu8z #leveritanascoste #veritanascoste #dibattitocesanoboscone #barbesta #mortisospette #mortivaccinicovid19 #mortiimprovvise #effettiavversi #Norimberga2 #nocovid19vaccine #stopcovid19vaccine #covid19 #covid-19 #sindacati #cgil #cisl #uil #cobas #sindacatiscuola
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  • VI SBLOCCO UN RICORDO.
    FORSE I SINDACATI SI SONO COMPORTATI PEGGIO DEL GOVERNO E DEI MEDIA.
    NON DIMENTICHIAMO!

    #cgil
    #sindacati
    #covid19
    #mortisospette
    #propaganda
    VI SBLOCCO UN RICORDO. FORSE I SINDACATI SI SONO COMPORTATI PEGGIO DEL GOVERNO E DEI MEDIA. NON DIMENTICHIAMO! #cgil #sindacati #covid19 #mortisospette #propaganda
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  • https://www.ilriformista.it/piantedosi-chiarisca-se-sapeva-chi-e-luomo-misterioso-che-ha-dato-il-via-allassalto-alla-cgil-348634/
    https://www.ilriformista.it/piantedosi-chiarisca-se-sapeva-chi-e-luomo-misterioso-che-ha-dato-il-via-allassalto-alla-cgil-348634/
    WWW.ILRIFORMISTA.IT
    Piantedosi chiarisca se sapeva chi è l’uomo misterioso che ha dato il via all’assalto alla Cgil - Il Riformista
    Si muove con grande sicurezza, non ha alcuna esitazione, dimostra di conoscere molto bene l’ambiente in cui si trova. È...
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  • I militanti di Forza Nuova Mantova, con uno striscione, chiedono la scarcerazione di Massimo Ursino, ingiustamente detenuto per i noti fatti del 9 Ottobre 2021 avvenuti a Roma, di fronte alla sede della CGIL.
    L'ingiustizia Italiana, chi lotta per i diritti viene incarcerato, chi invece delinquente, gira libero e indisturbato.
    I militanti di Forza Nuova Mantova, con uno striscione, chiedono la scarcerazione di Massimo Ursino, ingiustamente detenuto per i noti fatti del 9 Ottobre 2021 avvenuti a Roma, di fronte alla sede della CGIL. L'ingiustizia Italiana, chi lotta per i diritti viene incarcerato, chi invece delinquente, gira libero e indisturbato.
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