• La questione è semplice: se la Von der Leyen si palesa al tavolo e dice: si possono spendere 800 miliardi per le armi, l'istinto di tutti quelli seduti è calcolare cosa ci guadagna il proprio paese.
    Lo capisco.
    Tutti ci troveranno un guadagno: sono soldi da spendere. Se avesse detto dovete trovare 800 miliardi da mettere qui, tagliate e tassate, ci sarebbe stata la rivolta. Infatti sul piano nemmeno Orban ha obiettato.
    Ma È SBAGLIATO DANNAZIONE... dovrebbe essere un'occasione per ribaltare il tavolo e denunciare quella che è palesemente la più grande negazione della democrazia della storia perché nasconde l'arbitrio assoluto sotto parvenza democratica e collegiale senza nemmeno il coraggio di dire le cose come sono apertamente.
    NON SI PUÒ ACCETTARE un sistema dove non puoi spendere SOLDI TUOI per ospedali, fabbriche, strade perché altrimenti ti METTONO SOTTO PROCEDURA mentre se si sveglia una con l'emergenza del mese allora ecco che magicamente si può spendere.
    L'Italia dal piano di riarmo ci guadagnerà e oggettivamente le nostre forze armate avevano un gran bisogno di investimenti dopo anni di tagli ma non si può e non si deve stare al loro gioco, senza nemmeno denunciarlo per fargli capire che il trucco dei soldi che non ci sono ormai non lo berrà più nessuno.
    Io confido che il Presidente Meloni lo dirà a gran voce, nell'attesa comincio a dirlo io e lo farò in ogni sede.
    I soldi non sono infiniti perché la spesa ha conseguenze e come spenderli è una decisione POLITICA, però il processo decisionale deve essere DEMOCRATICO, non guidato dalla balla più credibile del momento per creare emergenze che non ci sono e consentire alla cricca degli euroburocrati di prendere sempre più potere a scapito della sovranità nazionale.
    L'emergenza della Grecia, l'emergenza climatica, l'emergenza covid, l'emergenza green, l'emergenza Russia... ma basta! Basta davvero. Una volta il trucco c'è e non si vede, alla quinta volta anche i bambini capiscono che la donna non viene davvero segata in due dal mago.

    Source:
    https://x.com/borghi_claudio/status/1898675385531085166?t=PP0Xj3MBf5gFVOnyRTi--Q&s=19
    La questione è semplice: se la Von der Leyen si palesa al tavolo e dice: si possono spendere 800 miliardi per le armi, l'istinto di tutti quelli seduti è calcolare cosa ci guadagna il proprio paese. Lo capisco. Tutti ci troveranno un guadagno: sono soldi da spendere. Se avesse detto dovete trovare 800 miliardi da mettere qui, tagliate e tassate, ci sarebbe stata la rivolta. Infatti sul piano nemmeno Orban ha obiettato. Ma È SBAGLIATO DANNAZIONE... dovrebbe essere un'occasione per ribaltare il tavolo e denunciare quella che è palesemente la più grande negazione della democrazia della storia perché nasconde l'arbitrio assoluto sotto parvenza democratica e collegiale senza nemmeno il coraggio di dire le cose come sono apertamente. NON SI PUÒ ACCETTARE un sistema dove non puoi spendere SOLDI TUOI per ospedali, fabbriche, strade perché altrimenti ti METTONO SOTTO PROCEDURA mentre se si sveglia una con l'emergenza del mese allora ecco che magicamente si può spendere. L'Italia dal piano di riarmo ci guadagnerà e oggettivamente le nostre forze armate avevano un gran bisogno di investimenti dopo anni di tagli ma non si può e non si deve stare al loro gioco, senza nemmeno denunciarlo per fargli capire che il trucco dei soldi che non ci sono ormai non lo berrà più nessuno. Io confido che il Presidente Meloni lo dirà a gran voce, nell'attesa comincio a dirlo io e lo farò in ogni sede. I soldi non sono infiniti perché la spesa ha conseguenze e come spenderli è una decisione POLITICA, però il processo decisionale deve essere DEMOCRATICO, non guidato dalla balla più credibile del momento per creare emergenze che non ci sono e consentire alla cricca degli euroburocrati di prendere sempre più potere a scapito della sovranità nazionale. L'emergenza della Grecia, l'emergenza climatica, l'emergenza covid, l'emergenza green, l'emergenza Russia... ma basta! Basta davvero. Una volta il trucco c'è e non si vede, alla quinta volta anche i bambini capiscono che la donna non viene davvero segata in due dal mago. Source: https://x.com/borghi_claudio/status/1898675385531085166?t=PP0Xj3MBf5gFVOnyRTi--Q&s=19
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  • "Milano: il castello di carte si sgretola" di Marcore

    Milano, 8 marzo 2025 - Il caso "Salva Milano" si sta trasformando in un vero e proprio terremoto politico e giudiziario, mettendo a nudo contraddizioni e responsabilità che sembrano coinvolgere direttamente il sindaco Giuseppe Sala. Al centro dello scandalo c’è Guido Bardelli, assessore alla Casa dimissionario, chiamato in giunta dallo stesso Sala appena pochi mesi fa, nel luglio 2024, con un compito preciso: affrontare la crisi edilizia della città. Ma le recenti inchieste della Procura di Milano, culminate nell’arresto dell’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni e nelle dimissioni di Bardelli annunciate il 7 marzo 2025, sollevano un interrogativo inevitabile: come poteva il sindaco non sapere?

    Secondo quanto emerge dalle carte dell’inchiesta riportate da Il Fatto Quotidiano (5 marzo 2025, “Dobbiamo far cadere questa giunta: nelle chat dell’inchiesta di Milano il messaggio di Bardelli, diventato assessore sei mesi dopo”), Bardelli, prima della sua nomina, era già in contatto con Oggioni, condividendo critiche feroci alla giunta Sala e auspicando la sua caduta. “Dobbiamo far cadere questa giunta”, scriveva Bardelli a Oggioni nel dicembre 2023, quando era ancora un avvocato di spicco e presidente della Compagnia delle Opere. Sei mesi dopo, Sala lo sceglie come assessore alla Casa, una decisione che oggi appare quantomeno sospetta, soprattutto alla luce delle intercettazioni riportate da Il Giorno (6 marzo 2025, “Salva Milano, le intercettazioni: a Roma pressing sul decreto, a Milano la congiura anti-Sala”).

    Qui si legge che Bardelli avrebbe avuto un ruolo attivo nella stesura della norma “Salva Milano”, collaborando con l’architetto Marco Cerri, altro indagato, per consegnare il testo al deputato Tommaso Foti.
    Il Corriere della Sera (6 marzo 2025, “Milano, il messaggio dell’assessore alla Casa Bardelli nelle carte dell’inchiesta sull’urbanistica: ‘Dobbiamo far cadere questa Giunta’”) evidenzia come queste chat mostrino un Bardelli non solo critico verso l’amministrazione, ma anche inserito in una rete di rapporti che influenzavano le scelte urbanistiche della città.

    Eppure, Sala lo ha voluto in giunta, nonostante il suo passato e le sue posizioni fossero ben note nel panorama milanese. Fanpage.it (21 giugno 2024, “Chi è Guido Bardelli, da avvocato dei costruttori ad assessore alla Casa di Milano che piace alla Lega”) lo descrive come un tecnico vicino agli ambienti dei costruttori e della Compagnia delle Opere, una scelta che già all’epoca aveva fatto storcere il naso al Pd, ma che Sala aveva difeso come “di alto profilo” (Corriere della Sera, 21 giugno 2024, “Guido Bardelli assessore alla Casa a Milano, la nomina che agita il Pd”).

    Le rivelazioni dell’inchiesta, riportate anche da Repubblica (6 marzo 2025, “Chi è Guido Bardelli, l’assessore alla Casa finito nel mirino: ‘Dobbiamo far cadere la giunta’”), suggeriscono che Bardelli non fosse un semplice tecnico, ma un attore chiave nel tentativo di plasmare la “Salva Milano” per sanare presunti abusi edilizi. Rainews.it (5 marzo 2025, “Inchieste sull’urbanistica, Gip: la ‘Salva Milano’ dettata dagli indagati a Governo e deputati”) conferma che la norma sarebbe stata “dettata” da indagati come Cerri e Oggioni, con Bardelli come anello di congiunzione. E Sala? Il sindaco, che per mesi ha difeso il provvedimento (Il Fatto Quotidiano, 6 marzo 2025, “Salva Milano, Sala: ‘Mi è sembrato onesto fare un passo indietro’”), ora fa marcia indietro, annunciando che il Comune non sosterrà più l’iter della legge. Una retromarcia che sa di ammissione implicita, ma tardiva.

    Le dimissioni di Bardelli, comunicate dopo l’incontro con Sala il 7 marzo 2025 (Milano Today, 7 marzo 2025, “Guido Bardelli (Casa) si dimette da assessore”), non cancellano le domande. Come poteva Sala non essere al corrente delle posizioni di Bardelli, del suo legame con Oggioni e del suo ruolo nella vicenda “Salva Milano”? Il Giornale (7 marzo 2025, “Milano, si dimette l’assessore alla Casa Guido Bardelli. In una chat scriveva: ‘Questa giunta deve cadere’”) sottolinea l’imbarazzo del primo cittadino, che ora deve “valutare alternative” per non interrompere il Piano Casa. Ma il danno è fatto: il castello di carte costruito da Sala si sta sgretolando, e con esso la credibilità di un’amministrazione che appare sempre più compromessa.

    Matteo Salvini, vicepremier, non ha risparmiato sarcasmo (Il Fatto Quotidiano, 7 marzo 2025, “Inchieste edilizia Milano: si dimette l’assessore alla Casa, Guido Bardelli”), commentando: “Adesso sicuramente il sindaco Sala saprà risolvere la situazione”.

    Intanto, il centrosinistra milanese è in subbuglio, con Angelo Bonelli di Europa Verde che rivendica la propria opposizione alla “Salva Milano” (Il Giorno, 6 marzo 2025). La Procura continua le indagini, ma una cosa è certa: la nomina di Bardelli, voluta da Sala, non può essere liquidata come una svista. Il sindaco sapeva chi stava portando in giunta, e ora ne paga le conseguenze.

    Marcore

    #sindacosala
    #salvamilano
    #comunemilano
    #scandaloediliziomilano
    "Milano: il castello di carte si sgretola" di Marcore Milano, 8 marzo 2025 - Il caso "Salva Milano" si sta trasformando in un vero e proprio terremoto politico e giudiziario, mettendo a nudo contraddizioni e responsabilità che sembrano coinvolgere direttamente il sindaco Giuseppe Sala. Al centro dello scandalo c’è Guido Bardelli, assessore alla Casa dimissionario, chiamato in giunta dallo stesso Sala appena pochi mesi fa, nel luglio 2024, con un compito preciso: affrontare la crisi edilizia della città. Ma le recenti inchieste della Procura di Milano, culminate nell’arresto dell’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni e nelle dimissioni di Bardelli annunciate il 7 marzo 2025, sollevano un interrogativo inevitabile: come poteva il sindaco non sapere? Secondo quanto emerge dalle carte dell’inchiesta riportate da Il Fatto Quotidiano (5 marzo 2025, “Dobbiamo far cadere questa giunta: nelle chat dell’inchiesta di Milano il messaggio di Bardelli, diventato assessore sei mesi dopo”), Bardelli, prima della sua nomina, era già in contatto con Oggioni, condividendo critiche feroci alla giunta Sala e auspicando la sua caduta. “Dobbiamo far cadere questa giunta”, scriveva Bardelli a Oggioni nel dicembre 2023, quando era ancora un avvocato di spicco e presidente della Compagnia delle Opere. Sei mesi dopo, Sala lo sceglie come assessore alla Casa, una decisione che oggi appare quantomeno sospetta, soprattutto alla luce delle intercettazioni riportate da Il Giorno (6 marzo 2025, “Salva Milano, le intercettazioni: a Roma pressing sul decreto, a Milano la congiura anti-Sala”). Qui si legge che Bardelli avrebbe avuto un ruolo attivo nella stesura della norma “Salva Milano”, collaborando con l’architetto Marco Cerri, altro indagato, per consegnare il testo al deputato Tommaso Foti. Il Corriere della Sera (6 marzo 2025, “Milano, il messaggio dell’assessore alla Casa Bardelli nelle carte dell’inchiesta sull’urbanistica: ‘Dobbiamo far cadere questa Giunta’”) evidenzia come queste chat mostrino un Bardelli non solo critico verso l’amministrazione, ma anche inserito in una rete di rapporti che influenzavano le scelte urbanistiche della città. Eppure, Sala lo ha voluto in giunta, nonostante il suo passato e le sue posizioni fossero ben note nel panorama milanese. Fanpage.it (21 giugno 2024, “Chi è Guido Bardelli, da avvocato dei costruttori ad assessore alla Casa di Milano che piace alla Lega”) lo descrive come un tecnico vicino agli ambienti dei costruttori e della Compagnia delle Opere, una scelta che già all’epoca aveva fatto storcere il naso al Pd, ma che Sala aveva difeso come “di alto profilo” (Corriere della Sera, 21 giugno 2024, “Guido Bardelli assessore alla Casa a Milano, la nomina che agita il Pd”). Le rivelazioni dell’inchiesta, riportate anche da Repubblica (6 marzo 2025, “Chi è Guido Bardelli, l’assessore alla Casa finito nel mirino: ‘Dobbiamo far cadere la giunta’”), suggeriscono che Bardelli non fosse un semplice tecnico, ma un attore chiave nel tentativo di plasmare la “Salva Milano” per sanare presunti abusi edilizi. Rainews.it (5 marzo 2025, “Inchieste sull’urbanistica, Gip: la ‘Salva Milano’ dettata dagli indagati a Governo e deputati”) conferma che la norma sarebbe stata “dettata” da indagati come Cerri e Oggioni, con Bardelli come anello di congiunzione. E Sala? Il sindaco, che per mesi ha difeso il provvedimento (Il Fatto Quotidiano, 6 marzo 2025, “Salva Milano, Sala: ‘Mi è sembrato onesto fare un passo indietro’”), ora fa marcia indietro, annunciando che il Comune non sosterrà più l’iter della legge. Una retromarcia che sa di ammissione implicita, ma tardiva. Le dimissioni di Bardelli, comunicate dopo l’incontro con Sala il 7 marzo 2025 (Milano Today, 7 marzo 2025, “Guido Bardelli (Casa) si dimette da assessore”), non cancellano le domande. Come poteva Sala non essere al corrente delle posizioni di Bardelli, del suo legame con Oggioni e del suo ruolo nella vicenda “Salva Milano”? Il Giornale (7 marzo 2025, “Milano, si dimette l’assessore alla Casa Guido Bardelli. In una chat scriveva: ‘Questa giunta deve cadere’”) sottolinea l’imbarazzo del primo cittadino, che ora deve “valutare alternative” per non interrompere il Piano Casa. Ma il danno è fatto: il castello di carte costruito da Sala si sta sgretolando, e con esso la credibilità di un’amministrazione che appare sempre più compromessa. Matteo Salvini, vicepremier, non ha risparmiato sarcasmo (Il Fatto Quotidiano, 7 marzo 2025, “Inchieste edilizia Milano: si dimette l’assessore alla Casa, Guido Bardelli”), commentando: “Adesso sicuramente il sindaco Sala saprà risolvere la situazione”. Intanto, il centrosinistra milanese è in subbuglio, con Angelo Bonelli di Europa Verde che rivendica la propria opposizione alla “Salva Milano” (Il Giorno, 6 marzo 2025). La Procura continua le indagini, ma una cosa è certa: la nomina di Bardelli, voluta da Sala, non può essere liquidata come una svista. Il sindaco sapeva chi stava portando in giunta, e ora ne paga le conseguenze. Marcore #sindacosala #salvamilano #comunemilano #scandaloediliziomilano
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  • Los Angeles: colpa del "climate change"?

    Viviamo in un mondo dove dietro ogni decisione politica, dietro ogni catastrofe, dietro ogni guerra e dietro ogni emergenza o crisi, c'è sempre un incredibile numero di "pure coincidenze". Ma proprio sempre!

    Anche Los Angeles sembrerebbe vittima di queste "pure coincidenze".
    Vediamone alcune grazie al servizio di Raffaella Regoli, inviata a Los Angeles, per "Fuori dal coro".

    Bellissima intro di Mario Giordano che sbeffeggia i guru del catastrofismo.

    Fonte: Rete 4. Fuori dal Coro.
    Servizio di Raffaella Regoli
    Los Angeles: colpa del "climate change"? Viviamo in un mondo dove dietro ogni decisione politica, dietro ogni catastrofe, dietro ogni guerra e dietro ogni emergenza o crisi, c'è sempre un incredibile numero di "pure coincidenze". Ma proprio sempre! Anche Los Angeles sembrerebbe vittima di queste "pure coincidenze". Vediamone alcune grazie al servizio di Raffaella Regoli, inviata a Los Angeles, per "Fuori dal coro". Bellissima intro di Mario Giordano che sbeffeggia i guru del catastrofismo. Fonte: Rete 4. Fuori dal Coro. Servizio di Raffaella Regoli
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  • CENSURA SENZA FINE.

    Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare.

    Massimo Mazzucco

    "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass.
    Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”.
    Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio.
    La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi.

    In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo.

    La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento.

    Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque.
    Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato.
    Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento.
    Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino.
    Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate.
    Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato:

    “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata.
    Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”?

    Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.”

    Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”.

    Ugo Rossi
    CENSURA SENZA FINE. Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare. Massimo Mazzucco "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass. Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”. Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio. La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi. In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo. La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento. Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque. Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato. Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento. Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino. Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate. Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato: “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata. Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”? Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.” Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”. Ugo Rossi
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  • Oggi, importanti sviluppi al tribunale di Leeds, Belgio.
    Ho appena lasciato la corte, dove si è svolto il processo contro Ursula von der Leyen. Buone notizie: il giudice ha rifiutato la richiesta di rinvio avanzata dai suoi legali e da quelli di Pfizer. I tribunali non hanno accettato il rinvio, nonostante fosse stato chiesto solo il giorno prima.

    Il caso si concentra su tre aspetti principali:

    1. Immunità: Ursula von der Leyen può beneficiare dell’immunità? Noi crediamo di no, dato che ha operato al di fuori del suo mandato, inviando messaggi privati e aggirando il processo negoziale sui vaccini.

    2. Competenze dell'EPPO: L'EPPO (Ufficio del Procuratore Europeo) è il giusto organismo per questo caso? Noi pensiamo di no, dato che non riguarda il bilancio dell'UE, ma quello degli Stati membri.

    3. Legittimità delle denunce: È legittimo che i cittadini, come me, possano fare queste denunce? Assolutamente sì. La trasparenza è un diritto di ogni cittadino europeo.

    La decisione finale arriverà il 20 gennaio. Vi terrò aggiornati con il mio discorso online, perché è fondamentale che la gente sappia cosa sta succedendo.

    Chi è Rob Roos?
    Rob Roos è un eurodeputato olandese, noto per le sue posizioni critiche nei confronti dell'Unione Europea e per il suo impegno a favore della trasparenza nelle decisioni politiche, specialmente riguardo alla gestione della pandemia e dei contratti sui vaccini. Oggi, si sta battendo per la giustizia e la responsabilità nei confronti di importanti figure politiche.

    Important developments today at the court in Leeds, Belgium.
    I have just left the court where the trial against Ursula von der Leyen took place. Good news: the judge refused the request for an adjournment made by her lawyers and those of Pfizer. The courts did not accept the adjournment, even though it had been requested only the day before.

    The case focuses on three main issues:

    1. Immunity: Can Ursula von der Leyen benefit from immunity? We do not think so, as she acted outside her mandate, sending private messages and circumventing the vaccine negotiation process.

    2. Competences of the EPPO: Is the EPPO (European Public Prosecutor's Office) the right body for this case? We do not think so, as it does not concern the EU budget, but that of the Member States.

    3. Legitimacy of complaints: Is it legitimate for citizens, like me, to make these complaints? Absolutely. Transparency is a right of every European citizen.

    The final decision will come on January 20th. I will keep you updated with my online speech, because it is crucial that people know what is happening.

    Who is Rob Roos?
    Rob Roos is a Dutch MEP, known for his criticism of the European Union and his commitment to transparency in political decisions, especially regarding the management of the pandemic and vaccine contracts. Today, he is fighting for justice and accountability towards important political figures.

    Source:
    https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1876627443651367325?t=st0sykp_sIUgKgnGST45JQ&s=19
    Oggi, importanti sviluppi al tribunale di Leeds, Belgio. Ho appena lasciato la corte, dove si è svolto il processo contro Ursula von der Leyen. Buone notizie: il giudice ha rifiutato la richiesta di rinvio avanzata dai suoi legali e da quelli di Pfizer. I tribunali non hanno accettato il rinvio, nonostante fosse stato chiesto solo il giorno prima. Il caso si concentra su tre aspetti principali: 1. Immunità: Ursula von der Leyen può beneficiare dell’immunità? Noi crediamo di no, dato che ha operato al di fuori del suo mandato, inviando messaggi privati e aggirando il processo negoziale sui vaccini. 2. Competenze dell'EPPO: L'EPPO (Ufficio del Procuratore Europeo) è il giusto organismo per questo caso? Noi pensiamo di no, dato che non riguarda il bilancio dell'UE, ma quello degli Stati membri. 3. Legittimità delle denunce: È legittimo che i cittadini, come me, possano fare queste denunce? Assolutamente sì. La trasparenza è un diritto di ogni cittadino europeo. La decisione finale arriverà il 20 gennaio. Vi terrò aggiornati con il mio discorso online, perché è fondamentale che la gente sappia cosa sta succedendo. Chi è Rob Roos? Rob Roos è un eurodeputato olandese, noto per le sue posizioni critiche nei confronti dell'Unione Europea e per il suo impegno a favore della trasparenza nelle decisioni politiche, specialmente riguardo alla gestione della pandemia e dei contratti sui vaccini. Oggi, si sta battendo per la giustizia e la responsabilità nei confronti di importanti figure politiche. Important developments today at the court in Leeds, Belgium. I have just left the court where the trial against Ursula von der Leyen took place. Good news: the judge refused the request for an adjournment made by her lawyers and those of Pfizer. The courts did not accept the adjournment, even though it had been requested only the day before. The case focuses on three main issues: 1. Immunity: Can Ursula von der Leyen benefit from immunity? We do not think so, as she acted outside her mandate, sending private messages and circumventing the vaccine negotiation process. 2. Competences of the EPPO: Is the EPPO (European Public Prosecutor's Office) the right body for this case? We do not think so, as it does not concern the EU budget, but that of the Member States. 3. Legitimacy of complaints: Is it legitimate for citizens, like me, to make these complaints? Absolutely. Transparency is a right of every European citizen. The final decision will come on January 20th. I will keep you updated with my online speech, because it is crucial that people know what is happening. Who is Rob Roos? Rob Roos is a Dutch MEP, known for his criticism of the European Union and his commitment to transparency in political decisions, especially regarding the management of the pandemic and vaccine contracts. Today, he is fighting for justice and accountability towards important political figures. Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1876627443651367325?t=st0sykp_sIUgKgnGST45JQ&s=19
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  • Negli Stati Uniti Moderna ferma la sperimentazione del vaccino contro il virus respiratorio sinciziale nei neonati - AboutPharma
    La decisione di Moderna in seguito a dei risultati che hanno messo in dubbio la sicurezza del vaccino contro il virus respiratorio sinciziale...

    https://www.aboutpharma.com/legal-regulatory/da-moderna-stop-negli-stati-uniti-alla-sperimentazione-del-vaccino-contro-il-virus-respiratorio-sinciziale-nei-neonati/
    Negli Stati Uniti Moderna ferma la sperimentazione del vaccino contro il virus respiratorio sinciziale nei neonati - AboutPharma La decisione di Moderna in seguito a dei risultati che hanno messo in dubbio la sicurezza del vaccino contro il virus respiratorio sinciziale... https://www.aboutpharma.com/legal-regulatory/da-moderna-stop-negli-stati-uniti-alla-sperimentazione-del-vaccino-contro-il-virus-respiratorio-sinciziale-nei-neonati/
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  • Il nuovo direttore dell'FBI Kash Patel svela che la CIA ha occultato la verità sulle origini del COVID 19 in collaborazione con Anthony Fauci
    “Gina Haspel, in qualità di direttrice della CIA, ha autorizzato il pagamento di 6 ufficiali e analisti dell’intelligence affinché modificassero la loro valutazione sulle origini del COVID. Fauci e Gina Haspel presero la decisione a livello istituzionale di spendere i soldi dei contribuenti per mentire al mondo sulla provenienza del Covid per adattarla alla narrazione che Fauci e i media volevano diffondere.”
    Kash Patel parla diffusamente di come Anthony Fauci e i media hanno lavorato insieme per dare forma a una narrazione che la CIA ha sostenuto.

    New FBI Director Kash Patel Reveals CIA Covered Up Truth About COVID-19 Origins in Collaboration with Anthony Fauci
    “Gina Haspel, as Director of the CIA, authorized the payment of 6 intelligence officers and analysts to change their assessment of the origins of COVID. Fauci and Gina Haspel made an institutional decision to spend taxpayer money to lie to the world about where COVID came from to fit the narrative that Fauci and the media wanted to push.”
    Kash Patel discusses at length how Anthony Fauci and the media worked together to shape a narrative that the CIA supported.
    Il nuovo direttore dell'FBI Kash Patel svela che la CIA ha occultato la verità sulle origini del COVID 19 in collaborazione con Anthony Fauci “Gina Haspel, in qualità di direttrice della CIA, ha autorizzato il pagamento di 6 ufficiali e analisti dell’intelligence affinché modificassero la loro valutazione sulle origini del COVID. Fauci e Gina Haspel presero la decisione a livello istituzionale di spendere i soldi dei contribuenti per mentire al mondo sulla provenienza del Covid per adattarla alla narrazione che Fauci e i media volevano diffondere.” Kash Patel parla diffusamente di come Anthony Fauci e i media hanno lavorato insieme per dare forma a una narrazione che la CIA ha sostenuto. New FBI Director Kash Patel Reveals CIA Covered Up Truth About COVID-19 Origins in Collaboration with Anthony Fauci “Gina Haspel, as Director of the CIA, authorized the payment of 6 intelligence officers and analysts to change their assessment of the origins of COVID. Fauci and Gina Haspel made an institutional decision to spend taxpayer money to lie to the world about where COVID came from to fit the narrative that Fauci and the media wanted to push.” Kash Patel discusses at length how Anthony Fauci and the media worked together to shape a narrative that the CIA supported.
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  • VACCINI A mRNA- COVID AUTOREPLICANTI
    Gli Stati europei sono ora un passo avanti verso l'iniezione ai loro cittadini dei cd. nuovi "vaccini a mRNA Covid "autoreplicanti" o "replicanti", per i quali il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha dato parere positivo per la somministrazione alla popolazione.
    Importante capire cosa andranno ad inocularvi, soprattutto ai vostri bambini, e sapere cosa dice la SCIENZA, quella vera, che esiste, seppur penalizzata, che con "prove regine" ( che nessuno vuole vedere, in primis le istituzioni e enti sanitari preposti -salvo rari) ha evidenziato le numerose e gravi criticità di tali trattamenti, specie ai bambini e giovani ed a maggior ragione di quelli in questione.
    Ricordo che la circolare del ministero 17.09.2024 della cd. salute raccomanda fortemente il vaccino anticovid ai bambini, a partire dai 6 mesi...

    "Le siringhe di mRNA "autoreplicanti" o "replicanti" contengono l'attrezzatura necessaria per produrre di più di se stesse una volta entrate nelle cellule.

    Le iniezioni sono chiamate "vaccini a replicona" perché possono replicarsi nel corpo umano per produrre più mRNA nel tempo.

    La nuova tecnologia ha suscitato feroci critiche da parte di esperti e cittadini preoccupati in tutto il mondo.

    Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha raccomandato l'autorizzazione all'immissione in commercio di Kostaive.

    Kostaive è un'iniezione di mRNA autoreplicante (saRNA) sviluppata da Arcturus Therapeutics, un'azienda finanziata da Bill Gates specializzata in farmaci a base di mRNA.

    La decisione finale sull'approvazione spetta ora alla Commissione europea.

    Una volta concessa l'approvazione, le iniezioni saranno rilasciate per uso pubblico.

    Il 12 dicembre 2024 il CHMP ha emesso un parere positivo raccomandando l'autorizzazione all'immissione in commercio di Kostaive.

    In precedenza, il Giappone aveva già approvato queste iniezioni l'anno scorso.

    Nel novembre 2023, il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare (MHLW) giapponese ha approvato completamente le iniezioni di mRNA di replicon per uso pubblico.

    Nonostante le enormi preoccupazioni per la sicurezza e le diffuse critiche pubbliche, il Ministero della Salute giapponese ha lanciato i "vaccini" nell'ottobre di quest'anno.

    Come riportato di recente da Slay News, alcuni dei più importanti scienziati, medici, immunologi e accademici giapponesi stanno lanciando l'allarme sulle nuove iniezioni.

    Avvertono che i "vaccini a RNA autoreplicanti" "causeranno una catastrofe globale".

    I nuovi "vaccini" sono appena stati rilasciati sul pubblico giapponese dopo essere stati approvati dalle autorità di regolamentazione giapponesi nel recente passato, anche se non ci sono dati sulla sicurezza o sull'efficacia.

    Il dottor Robert Malone, l'inventore della tecnologia mRNA, si è recato in Giappone, dove ha incontrato esperti per discutere delle nuove iniezioni.

    Malone ha rivelato che in Giappone è in corso una rivolta popolare.

    I cittadini erano già scesi in piazza per protestare a causa della precedente campagna di "vaccino" contro l'mRNA Covid.

    Malone ha raccontato del raduno giapponese a cui ha partecipato, dove 30.000 persone si sono espresse contro le iniezioni di replicone.

    "Sono appena tornato da Tokyo, dove c'è stata una manifestazione con 30.000 partecipanti, perché stanno per usare vaccini a RNA autoreplicanti", ha detto Malone.

    "Il Giappone viene usato come cavia per il mondo per questa nuova tecnologia.

    "Il popolo giapponese la chiama la 'terza bomba atomica".

    https://slaynews.com/news/japan-warns-self-amplifying-mrna-vaccines-trigger-worldwide-disaster/
    VACCINI A mRNA- COVID AUTOREPLICANTI Gli Stati europei sono ora un passo avanti verso l'iniezione ai loro cittadini dei cd. nuovi "vaccini a mRNA Covid "autoreplicanti" o "replicanti", per i quali il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha dato parere positivo per la somministrazione alla popolazione. Importante capire cosa andranno ad inocularvi, soprattutto ai vostri bambini, e sapere cosa dice la SCIENZA, quella vera, che esiste, seppur penalizzata, che con "prove regine" ( che nessuno vuole vedere, in primis le istituzioni e enti sanitari preposti -salvo rari) ha evidenziato le numerose e gravi criticità di tali trattamenti, specie ai bambini e giovani ed a maggior ragione di quelli in questione. Ricordo che la circolare del ministero 17.09.2024 della cd. salute raccomanda fortemente il vaccino anticovid ai bambini, a partire dai 6 mesi... "Le siringhe di mRNA "autoreplicanti" o "replicanti" contengono l'attrezzatura necessaria per produrre di più di se stesse una volta entrate nelle cellule. Le iniezioni sono chiamate "vaccini a replicona" perché possono replicarsi nel corpo umano per produrre più mRNA nel tempo. La nuova tecnologia ha suscitato feroci critiche da parte di esperti e cittadini preoccupati in tutto il mondo. Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha raccomandato l'autorizzazione all'immissione in commercio di Kostaive. Kostaive è un'iniezione di mRNA autoreplicante (saRNA) sviluppata da Arcturus Therapeutics, un'azienda finanziata da Bill Gates specializzata in farmaci a base di mRNA. La decisione finale sull'approvazione spetta ora alla Commissione europea. Una volta concessa l'approvazione, le iniezioni saranno rilasciate per uso pubblico. Il 12 dicembre 2024 il CHMP ha emesso un parere positivo raccomandando l'autorizzazione all'immissione in commercio di Kostaive. In precedenza, il Giappone aveva già approvato queste iniezioni l'anno scorso. Nel novembre 2023, il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare (MHLW) giapponese ha approvato completamente le iniezioni di mRNA di replicon per uso pubblico. Nonostante le enormi preoccupazioni per la sicurezza e le diffuse critiche pubbliche, il Ministero della Salute giapponese ha lanciato i "vaccini" nell'ottobre di quest'anno. Come riportato di recente da Slay News, alcuni dei più importanti scienziati, medici, immunologi e accademici giapponesi stanno lanciando l'allarme sulle nuove iniezioni. Avvertono che i "vaccini a RNA autoreplicanti" "causeranno una catastrofe globale". I nuovi "vaccini" sono appena stati rilasciati sul pubblico giapponese dopo essere stati approvati dalle autorità di regolamentazione giapponesi nel recente passato, anche se non ci sono dati sulla sicurezza o sull'efficacia. Il dottor Robert Malone, l'inventore della tecnologia mRNA, si è recato in Giappone, dove ha incontrato esperti per discutere delle nuove iniezioni. Malone ha rivelato che in Giappone è in corso una rivolta popolare. I cittadini erano già scesi in piazza per protestare a causa della precedente campagna di "vaccino" contro l'mRNA Covid. Malone ha raccontato del raduno giapponese a cui ha partecipato, dove 30.000 persone si sono espresse contro le iniezioni di replicone. "Sono appena tornato da Tokyo, dove c'è stata una manifestazione con 30.000 partecipanti, perché stanno per usare vaccini a RNA autoreplicanti", ha detto Malone. "Il Giappone viene usato come cavia per il mondo per questa nuova tecnologia. "Il popolo giapponese la chiama la 'terza bomba atomica". https://slaynews.com/news/japan-warns-self-amplifying-mrna-vaccines-trigger-worldwide-disaster/
    SLAYNEWS.COM
    Japan Warns 'Self-Amplifying mRNA Vaccines' Will 'Trigger Worldwide Disaster' - Slay News
    Leading experts in Japan have just put out an emergency global warning as the nation is about to roll out dangerous new "self-amplifying" Covid mRNA "vaccines" for public use.
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  • REGNO UNITO VIETA BLOCCANTI PER LA PUBERTÀ: LA DECISIONE DEFINITIVA

    Bloccanti per la pubertà vietati nel Regno Unito. Il governo laburista conferma la misura introdotta dal precedente governo conservatore.

    https://www.byoblu.com/2024/12/13/regno-unito-vieta-bloccanti-per-la-puberta-la-decisione-definitiva/

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    REGNO UNITO VIETA BLOCCANTI PER LA PUBERTÀ: LA DECISIONE DEFINITIVA Bloccanti per la pubertà vietati nel Regno Unito. Il governo laburista conferma la misura introdotta dal precedente governo conservatore. ➡️ https://www.byoblu.com/2024/12/13/regno-unito-vieta-bloccanti-per-la-puberta-la-decisione-definitiva/ Sostieni il nostro lavoro: Abbonati a Byoblu, la TV dei cittadini 👉 https://go.byoblu.com/abbonati_telegram
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  • Covid, Pd: l'annullamento delle multe ai non vaccinati favorisce la disonestà, decisione pericolosa perché significherebbe teorizzare che i vaccini sono utili

    NON SONO INUTILI tdc STANNO STERMINANDO MILIONI DI CITTADINI e RENDENDONE INVALIDI ALTRETTANTI!

    ("teorizzare")

    https://www.imolaoggi.it/2024/12/11/covid-pd-annullamento-multe-ai-non-vaccinati-favorisce-disonesta/
    Covid, Pd: l'annullamento delle multe ai non vaccinati favorisce la disonestà, decisione pericolosa perché significherebbe teorizzare che i vaccini sono utili NON SONO INUTILI tdc STANNO STERMINANDO MILIONI DI CITTADINI e RENDENDONE INVALIDI ALTRETTANTI! ("teorizzare")🙄 https://www.imolaoggi.it/2024/12/11/covid-pd-annullamento-multe-ai-non-vaccinati-favorisce-disonesta/
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    Covid, Pd: annullamento multe ai non vaccinati favorisce la disonestà
    ''Una decisione molto pericolosa perché significherebbe teorizzare che i vaccini sono utili e sono addirittura dannosi''
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