• "Milano: il castello di carte si sgretola" di Marcore

    Milano, 8 marzo 2025 - Il caso "Salva Milano" si sta trasformando in un vero e proprio terremoto politico e giudiziario, mettendo a nudo contraddizioni e responsabilità che sembrano coinvolgere direttamente il sindaco Giuseppe Sala. Al centro dello scandalo c’è Guido Bardelli, assessore alla Casa dimissionario, chiamato in giunta dallo stesso Sala appena pochi mesi fa, nel luglio 2024, con un compito preciso: affrontare la crisi edilizia della città. Ma le recenti inchieste della Procura di Milano, culminate nell’arresto dell’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni e nelle dimissioni di Bardelli annunciate il 7 marzo 2025, sollevano un interrogativo inevitabile: come poteva il sindaco non sapere?

    Secondo quanto emerge dalle carte dell’inchiesta riportate da Il Fatto Quotidiano (5 marzo 2025, “Dobbiamo far cadere questa giunta: nelle chat dell’inchiesta di Milano il messaggio di Bardelli, diventato assessore sei mesi dopo”), Bardelli, prima della sua nomina, era già in contatto con Oggioni, condividendo critiche feroci alla giunta Sala e auspicando la sua caduta. “Dobbiamo far cadere questa giunta”, scriveva Bardelli a Oggioni nel dicembre 2023, quando era ancora un avvocato di spicco e presidente della Compagnia delle Opere. Sei mesi dopo, Sala lo sceglie come assessore alla Casa, una decisione che oggi appare quantomeno sospetta, soprattutto alla luce delle intercettazioni riportate da Il Giorno (6 marzo 2025, “Salva Milano, le intercettazioni: a Roma pressing sul decreto, a Milano la congiura anti-Sala”).

    Qui si legge che Bardelli avrebbe avuto un ruolo attivo nella stesura della norma “Salva Milano”, collaborando con l’architetto Marco Cerri, altro indagato, per consegnare il testo al deputato Tommaso Foti.
    Il Corriere della Sera (6 marzo 2025, “Milano, il messaggio dell’assessore alla Casa Bardelli nelle carte dell’inchiesta sull’urbanistica: ‘Dobbiamo far cadere questa Giunta’”) evidenzia come queste chat mostrino un Bardelli non solo critico verso l’amministrazione, ma anche inserito in una rete di rapporti che influenzavano le scelte urbanistiche della città.

    Eppure, Sala lo ha voluto in giunta, nonostante il suo passato e le sue posizioni fossero ben note nel panorama milanese. Fanpage.it (21 giugno 2024, “Chi è Guido Bardelli, da avvocato dei costruttori ad assessore alla Casa di Milano che piace alla Lega”) lo descrive come un tecnico vicino agli ambienti dei costruttori e della Compagnia delle Opere, una scelta che già all’epoca aveva fatto storcere il naso al Pd, ma che Sala aveva difeso come “di alto profilo” (Corriere della Sera, 21 giugno 2024, “Guido Bardelli assessore alla Casa a Milano, la nomina che agita il Pd”).

    Le rivelazioni dell’inchiesta, riportate anche da Repubblica (6 marzo 2025, “Chi è Guido Bardelli, l’assessore alla Casa finito nel mirino: ‘Dobbiamo far cadere la giunta’”), suggeriscono che Bardelli non fosse un semplice tecnico, ma un attore chiave nel tentativo di plasmare la “Salva Milano” per sanare presunti abusi edilizi. Rainews.it (5 marzo 2025, “Inchieste sull’urbanistica, Gip: la ‘Salva Milano’ dettata dagli indagati a Governo e deputati”) conferma che la norma sarebbe stata “dettata” da indagati come Cerri e Oggioni, con Bardelli come anello di congiunzione. E Sala? Il sindaco, che per mesi ha difeso il provvedimento (Il Fatto Quotidiano, 6 marzo 2025, “Salva Milano, Sala: ‘Mi è sembrato onesto fare un passo indietro’”), ora fa marcia indietro, annunciando che il Comune non sosterrà più l’iter della legge. Una retromarcia che sa di ammissione implicita, ma tardiva.

    Le dimissioni di Bardelli, comunicate dopo l’incontro con Sala il 7 marzo 2025 (Milano Today, 7 marzo 2025, “Guido Bardelli (Casa) si dimette da assessore”), non cancellano le domande. Come poteva Sala non essere al corrente delle posizioni di Bardelli, del suo legame con Oggioni e del suo ruolo nella vicenda “Salva Milano”? Il Giornale (7 marzo 2025, “Milano, si dimette l’assessore alla Casa Guido Bardelli. In una chat scriveva: ‘Questa giunta deve cadere’”) sottolinea l’imbarazzo del primo cittadino, che ora deve “valutare alternative” per non interrompere il Piano Casa. Ma il danno è fatto: il castello di carte costruito da Sala si sta sgretolando, e con esso la credibilità di un’amministrazione che appare sempre più compromessa.

    Matteo Salvini, vicepremier, non ha risparmiato sarcasmo (Il Fatto Quotidiano, 7 marzo 2025, “Inchieste edilizia Milano: si dimette l’assessore alla Casa, Guido Bardelli”), commentando: “Adesso sicuramente il sindaco Sala saprà risolvere la situazione”.

    Intanto, il centrosinistra milanese è in subbuglio, con Angelo Bonelli di Europa Verde che rivendica la propria opposizione alla “Salva Milano” (Il Giorno, 6 marzo 2025). La Procura continua le indagini, ma una cosa è certa: la nomina di Bardelli, voluta da Sala, non può essere liquidata come una svista. Il sindaco sapeva chi stava portando in giunta, e ora ne paga le conseguenze.

    Marcore

    #sindacosala
    #salvamilano
    #comunemilano
    #scandaloediliziomilano
    "Milano: il castello di carte si sgretola" di Marcore Milano, 8 marzo 2025 - Il caso "Salva Milano" si sta trasformando in un vero e proprio terremoto politico e giudiziario, mettendo a nudo contraddizioni e responsabilità che sembrano coinvolgere direttamente il sindaco Giuseppe Sala. Al centro dello scandalo c’è Guido Bardelli, assessore alla Casa dimissionario, chiamato in giunta dallo stesso Sala appena pochi mesi fa, nel luglio 2024, con un compito preciso: affrontare la crisi edilizia della città. Ma le recenti inchieste della Procura di Milano, culminate nell’arresto dell’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni e nelle dimissioni di Bardelli annunciate il 7 marzo 2025, sollevano un interrogativo inevitabile: come poteva il sindaco non sapere? Secondo quanto emerge dalle carte dell’inchiesta riportate da Il Fatto Quotidiano (5 marzo 2025, “Dobbiamo far cadere questa giunta: nelle chat dell’inchiesta di Milano il messaggio di Bardelli, diventato assessore sei mesi dopo”), Bardelli, prima della sua nomina, era già in contatto con Oggioni, condividendo critiche feroci alla giunta Sala e auspicando la sua caduta. “Dobbiamo far cadere questa giunta”, scriveva Bardelli a Oggioni nel dicembre 2023, quando era ancora un avvocato di spicco e presidente della Compagnia delle Opere. Sei mesi dopo, Sala lo sceglie come assessore alla Casa, una decisione che oggi appare quantomeno sospetta, soprattutto alla luce delle intercettazioni riportate da Il Giorno (6 marzo 2025, “Salva Milano, le intercettazioni: a Roma pressing sul decreto, a Milano la congiura anti-Sala”). Qui si legge che Bardelli avrebbe avuto un ruolo attivo nella stesura della norma “Salva Milano”, collaborando con l’architetto Marco Cerri, altro indagato, per consegnare il testo al deputato Tommaso Foti. Il Corriere della Sera (6 marzo 2025, “Milano, il messaggio dell’assessore alla Casa Bardelli nelle carte dell’inchiesta sull’urbanistica: ‘Dobbiamo far cadere questa Giunta’”) evidenzia come queste chat mostrino un Bardelli non solo critico verso l’amministrazione, ma anche inserito in una rete di rapporti che influenzavano le scelte urbanistiche della città. Eppure, Sala lo ha voluto in giunta, nonostante il suo passato e le sue posizioni fossero ben note nel panorama milanese. Fanpage.it (21 giugno 2024, “Chi è Guido Bardelli, da avvocato dei costruttori ad assessore alla Casa di Milano che piace alla Lega”) lo descrive come un tecnico vicino agli ambienti dei costruttori e della Compagnia delle Opere, una scelta che già all’epoca aveva fatto storcere il naso al Pd, ma che Sala aveva difeso come “di alto profilo” (Corriere della Sera, 21 giugno 2024, “Guido Bardelli assessore alla Casa a Milano, la nomina che agita il Pd”). Le rivelazioni dell’inchiesta, riportate anche da Repubblica (6 marzo 2025, “Chi è Guido Bardelli, l’assessore alla Casa finito nel mirino: ‘Dobbiamo far cadere la giunta’”), suggeriscono che Bardelli non fosse un semplice tecnico, ma un attore chiave nel tentativo di plasmare la “Salva Milano” per sanare presunti abusi edilizi. Rainews.it (5 marzo 2025, “Inchieste sull’urbanistica, Gip: la ‘Salva Milano’ dettata dagli indagati a Governo e deputati”) conferma che la norma sarebbe stata “dettata” da indagati come Cerri e Oggioni, con Bardelli come anello di congiunzione. E Sala? Il sindaco, che per mesi ha difeso il provvedimento (Il Fatto Quotidiano, 6 marzo 2025, “Salva Milano, Sala: ‘Mi è sembrato onesto fare un passo indietro’”), ora fa marcia indietro, annunciando che il Comune non sosterrà più l’iter della legge. Una retromarcia che sa di ammissione implicita, ma tardiva. Le dimissioni di Bardelli, comunicate dopo l’incontro con Sala il 7 marzo 2025 (Milano Today, 7 marzo 2025, “Guido Bardelli (Casa) si dimette da assessore”), non cancellano le domande. Come poteva Sala non essere al corrente delle posizioni di Bardelli, del suo legame con Oggioni e del suo ruolo nella vicenda “Salva Milano”? Il Giornale (7 marzo 2025, “Milano, si dimette l’assessore alla Casa Guido Bardelli. In una chat scriveva: ‘Questa giunta deve cadere’”) sottolinea l’imbarazzo del primo cittadino, che ora deve “valutare alternative” per non interrompere il Piano Casa. Ma il danno è fatto: il castello di carte costruito da Sala si sta sgretolando, e con esso la credibilità di un’amministrazione che appare sempre più compromessa. Matteo Salvini, vicepremier, non ha risparmiato sarcasmo (Il Fatto Quotidiano, 7 marzo 2025, “Inchieste edilizia Milano: si dimette l’assessore alla Casa, Guido Bardelli”), commentando: “Adesso sicuramente il sindaco Sala saprà risolvere la situazione”. Intanto, il centrosinistra milanese è in subbuglio, con Angelo Bonelli di Europa Verde che rivendica la propria opposizione alla “Salva Milano” (Il Giorno, 6 marzo 2025). La Procura continua le indagini, ma una cosa è certa: la nomina di Bardelli, voluta da Sala, non può essere liquidata come una svista. Il sindaco sapeva chi stava portando in giunta, e ora ne paga le conseguenze. Marcore #sindacosala #salvamilano #comunemilano #scandaloediliziomilano
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  • Durerà ancora poco.
    Trump: "Non tollererò a lungo la posizione di Zelensky sulla tregua". Così l'amministrazione Usa si muove contro il leader ucraino - Il Fatto Quotidiano
    Dietro il presidente si moltiplicano le voci che chiedono, apertamente o meno, le dimissioni del leader ucraino

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/03/non-tollerero-a-lungo-la-posizione-di-zelensky-sulla-tregua-trump-torna-ad-attaccare-il-presidente-ucraino-e-ne-invoca-laddio/7898348/
    Durerà ancora poco. Trump: "Non tollererò a lungo la posizione di Zelensky sulla tregua". Così l'amministrazione Usa si muove contro il leader ucraino - Il Fatto Quotidiano Dietro il presidente si moltiplicano le voci che chiedono, apertamente o meno, le dimissioni del leader ucraino https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/03/non-tollerero-a-lungo-la-posizione-di-zelensky-sulla-tregua-trump-torna-ad-attaccare-il-presidente-ucraino-e-ne-invoca-laddio/7898348/
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  • 1. Medici passati dalla sanità pubblica alla sanità privata (2020-2025)

    I dati sono basati su analisi di sindacati e rapporti come quelli di Anaao Assomed
    • 2019-2021: Secondo uno studio Anaao Assomed del 2022, circa 8.000 medici ospedalieri hanno lasciato il pubblico per dimissioni volontarie o scadenza di contratti a tempo determinato in questi tre anni, molti dei quali attratti dal privato per migliori condizioni economiche e lavorative. Si stima che almeno il 40-50% di questi (circa 3.200-4.000) sia passato al settore privato.
    • 2022-2023: Il trend è continuato, con una media stimata di 3.000-4.000 medici all’anno che lasciano il pubblico, di cui una parte significativa (circa 1.500-2.000 all’anno) verso il privato, spinti da burnout, stipendi stagnanti e carichi di lavoro insostenibili.
    • 2024-1° marzo 2025: Considerando la persistenza delle condizioni critiche (carenza di personale, concorsi deserti, aumento della domanda nel privato), è ragionevole stimare ulteriori 2.000-2.500 medici passati al privato in questo periodo.
    • Totale stimato (2020-2025): Circa 7.000-9.000 medici potrebbero aver lasciato la sanità pubblica per quella privata in questi cinque anni, con un picco durante e post-pandemia per la crisi del SSN.

    2. Medici di famiglia persi (2020-2025)

    I medici di medicina generale (MMG) sono in calo da anni a causa di pensionamenti non adeguatamente sostituiti da nuove leve. Ecco i dati:
    • 2020-2023: Secondo l’Annuario del SSN 2023, i medici di famiglia sono diminuiti da 40.769 nel 2020 (dato FIMMG) a 37.983 nel 2023, con una perdita di 2.786 MMG in tre anni. Questo riflette un calo annuo medio di circa 900-1.000 medici.
    • 2024-1° marzo 2025: Agenas prevedeva già nel 2023 un saldo negativo di 3.632 MMG entro il 2025 rispetto al 2020, ipotizzando che solo il 50% dei pensionamenti venga coperto da nuove assunzioni. Estapolando, tra il 2024 e inizio 2025, si stima una perdita aggiuntiva di circa 1.000-1.200 MMG.
    • Totale stimato (2020-2025): Circa 3.800-4.000 medici di famiglia persi in cinque anni, con un’accelerazione dovuta all’invecchiamento della categoria (il 56% ha oltre 55 anni) e alla scarsa attrattività della professione per i giovani.

    3. Piccoli ospedali chiusi a livello provinciale (2020-2025)

    La chiusura di piccoli ospedali, spesso in aree rurali o provinciali, è un trend decennale proseguito anche dopo il 2020, anche se rallentato dalla pandemia. I dati precisi post-2020 sono frammentari, ma possiamo basarci su rapporti precedenti e aggiornamenti:
    • 2010-2020: Secondo CIMO-FESMED e altri studi, in 10 anni sono stati chiusi 111 ospedali, molti dei quali piccoli nosocomi provinciali (con meno di 120 posti letto). Questo equivale a circa 11 chiusure annue.
    • 2020-2023: L’Annuario SSN 2023 riporta una riduzione da 1.021 ospedali nel 2020 a 996 nel 2023 (pubblici e privati), ossia 25 ospedali chiusi in tre anni, di cui circa il 70% (18) erano piccoli ospedali pubblici provinciali. Durante la pandemia, alcune strutture sono state temporaneamente riconvertite piuttosto che chiuse, ma il trend è ripreso post-emergenza.
    • 2024-1° marzo 2025: Non ci sono dati ufficiali aggiornati, ma il ritmo di chiusura sembra essersi stabilizzato a 5-8 ospedali all’anno, con priorità alla razionalizzazione delle risorse. Stimiamo 5-7 chiusure di piccoli ospedali provinciali in questo periodo.
    • Totale stimato (2020-2025): Circa 23-25 piccoli ospedali provinciali chiusi in cinque anni, con un impatto maggiore nelle regioni del Sud e nelle aree interne, dove l’assistenza territoriale non è stata adeguatamente potenziata.

    Considerazioni finali

    • Tendenze: La pandemia ha accelerato la fuga dal pubblico al privato e messo in luce la crisi dei medici di famiglia, mentre la chiusura dei piccoli ospedali riflette una politica di centralizzazione mai compensata da investimenti territoriali adeguati.

    Puoi scaricare il pdf in allegato a questo post.
    MASSIMA CONDIVISIONE. GRAZIE.
    1. Medici passati dalla sanità pubblica alla sanità privata (2020-2025) I dati sono basati su analisi di sindacati e rapporti come quelli di Anaao Assomed • 2019-2021: Secondo uno studio Anaao Assomed del 2022, circa 8.000 medici ospedalieri hanno lasciato il pubblico per dimissioni volontarie o scadenza di contratti a tempo determinato in questi tre anni, molti dei quali attratti dal privato per migliori condizioni economiche e lavorative. Si stima che almeno il 40-50% di questi (circa 3.200-4.000) sia passato al settore privato. • 2022-2023: Il trend è continuato, con una media stimata di 3.000-4.000 medici all’anno che lasciano il pubblico, di cui una parte significativa (circa 1.500-2.000 all’anno) verso il privato, spinti da burnout, stipendi stagnanti e carichi di lavoro insostenibili. • 2024-1° marzo 2025: Considerando la persistenza delle condizioni critiche (carenza di personale, concorsi deserti, aumento della domanda nel privato), è ragionevole stimare ulteriori 2.000-2.500 medici passati al privato in questo periodo. • Totale stimato (2020-2025): Circa 7.000-9.000 medici potrebbero aver lasciato la sanità pubblica per quella privata in questi cinque anni, con un picco durante e post-pandemia per la crisi del SSN. 2. Medici di famiglia persi (2020-2025) I medici di medicina generale (MMG) sono in calo da anni a causa di pensionamenti non adeguatamente sostituiti da nuove leve. Ecco i dati: • 2020-2023: Secondo l’Annuario del SSN 2023, i medici di famiglia sono diminuiti da 40.769 nel 2020 (dato FIMMG) a 37.983 nel 2023, con una perdita di 2.786 MMG in tre anni. Questo riflette un calo annuo medio di circa 900-1.000 medici. • 2024-1° marzo 2025: Agenas prevedeva già nel 2023 un saldo negativo di 3.632 MMG entro il 2025 rispetto al 2020, ipotizzando che solo il 50% dei pensionamenti venga coperto da nuove assunzioni. Estapolando, tra il 2024 e inizio 2025, si stima una perdita aggiuntiva di circa 1.000-1.200 MMG. • Totale stimato (2020-2025): Circa 3.800-4.000 medici di famiglia persi in cinque anni, con un’accelerazione dovuta all’invecchiamento della categoria (il 56% ha oltre 55 anni) e alla scarsa attrattività della professione per i giovani.   3. Piccoli ospedali chiusi a livello provinciale (2020-2025) La chiusura di piccoli ospedali, spesso in aree rurali o provinciali, è un trend decennale proseguito anche dopo il 2020, anche se rallentato dalla pandemia. I dati precisi post-2020 sono frammentari, ma possiamo basarci su rapporti precedenti e aggiornamenti: • 2010-2020: Secondo CIMO-FESMED e altri studi, in 10 anni sono stati chiusi 111 ospedali, molti dei quali piccoli nosocomi provinciali (con meno di 120 posti letto). Questo equivale a circa 11 chiusure annue. • 2020-2023: L’Annuario SSN 2023 riporta una riduzione da 1.021 ospedali nel 2020 a 996 nel 2023 (pubblici e privati), ossia 25 ospedali chiusi in tre anni, di cui circa il 70% (18) erano piccoli ospedali pubblici provinciali. Durante la pandemia, alcune strutture sono state temporaneamente riconvertite piuttosto che chiuse, ma il trend è ripreso post-emergenza. • 2024-1° marzo 2025: Non ci sono dati ufficiali aggiornati, ma il ritmo di chiusura sembra essersi stabilizzato a 5-8 ospedali all’anno, con priorità alla razionalizzazione delle risorse. Stimiamo 5-7 chiusure di piccoli ospedali provinciali in questo periodo. • Totale stimato (2020-2025): Circa 23-25 piccoli ospedali provinciali chiusi in cinque anni, con un impatto maggiore nelle regioni del Sud e nelle aree interne, dove l’assistenza territoriale non è stata adeguatamente potenziata. Considerazioni finali • Tendenze: La pandemia ha accelerato la fuga dal pubblico al privato e messo in luce la crisi dei medici di famiglia, mentre la chiusura dei piccoli ospedali riflette una politica di centralizzazione mai compensata da investimenti territoriali adeguati. Puoi scaricare il pdf in allegato a questo post. MASSIMA CONDIVISIONE. GRAZIE.
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  • GRAZIE,GRAZIE, CARI AMICI, DEI VOSTRI LIKE. DI SCENA IN PARLAMENTO, E' LA MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DELLA SANTANCHE', LA QUALE HA AVUTO LA SPREGIUDICATEZZA DI DIFENDERE IL SUO OPERATO. LA MOZIONE DI SFIDUCIA E' STATA RIGETTATA E IL MINISTRO DEL TURISMO PENSA ALLA POSSIBILITA' DELLE DIMISSIONI. NON CI SONO PAROLE !!!!! UN ALTRO SCANDALO NEL MOLISE, IL CUI GOVERNATORE DI FORZA ITALIA, E' INDAGATO CON LA CONSORTE DALLA DDA !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
    GRAZIE,GRAZIE, CARI AMICI, DEI VOSTRI LIKE. DI SCENA IN PARLAMENTO, E' LA MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DELLA SANTANCHE', LA QUALE HA AVUTO LA SPREGIUDICATEZZA DI DIFENDERE IL SUO OPERATO. LA MOZIONE DI SFIDUCIA E' STATA RIGETTATA E IL MINISTRO DEL TURISMO PENSA ALLA POSSIBILITA' DELLE DIMISSIONI. NON CI SONO PAROLE !!!!! UN ALTRO SCANDALO NEL MOLISE, IL CUI GOVERNATORE DI FORZA ITALIA, E' INDAGATO CON LA CONSORTE DALLA DDA !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
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  • CIAO CIAO Trudeau a non più rivederci!! Un altro burattino di Klaus Schwab.
    Canada, il premier Justin Trudeau annuncia le sue dimissioni: decisiva la crisi interna al Partito Liberale - Il Fatto Quotidiano
    L'addio improvviso del primo ministro potrebbe avere diverse conseguenze, sia interne al suo partito che a livello internazionale

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/01/06/canada-justin-trudeau-dimesso/7826675/amp/
    CIAO CIAO Trudeau a non più rivederci!! Un altro burattino di Klaus Schwab. Canada, il premier Justin Trudeau annuncia le sue dimissioni: decisiva la crisi interna al Partito Liberale - Il Fatto Quotidiano L'addio improvviso del primo ministro potrebbe avere diverse conseguenze, sia interne al suo partito che a livello internazionale https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/01/06/canada-justin-trudeau-dimesso/7826675/amp/
    Canada, il premier Justin Trudeau annuncia le sue dimissioni: decisiva la crisi interna al Partito Liberale - Il Fatto Quotidiano
    L'addio improvviso del primo ministro potrebbe avere diverse conseguenze, sia interne al suo partito che a livello internazionale
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  • Canada’s Trudeau reshuffles cabinet amid persistent pressure to resign
    Shake-up comes as prime minister is mulling his future as Liberal Party leader after top minister’s resignation

    Canada Trudeau rimpasto di governo tra le persistenti pressioni per le dimissioni
    Lo scossone arriva mentre il primo ministro sta riflettendo sul suo futuro come leader del Partito Liberale dopo le dimissioni del primo ministro

    https://aje.io/px45zc
    Canada’s Trudeau reshuffles cabinet amid persistent pressure to resign Shake-up comes as prime minister is mulling his future as Liberal Party leader after top minister’s resignation Canada Trudeau rimpasto di governo tra le persistenti pressioni per le dimissioni Lo scossone arriva mentre il primo ministro sta riflettendo sul suo futuro come leader del Partito Liberale dopo le dimissioni del primo ministro https://aje.io/px45zc
    AJE.IO
    Canada’s Trudeau reshuffles cabinet amid persistent pressure to resign
    Shake-up comes as prime minister is mulling his future as Liberal Party leader after top minister’s resignation.
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  • ADESSO BASTA!
    COSTORO SPARANO CONTRO I NOSTRI SOLDATI in LIBANO CON LE ARMI CHE GLI FORNISCE L'ITALIA.
    CHIEDIAMO LE DIMISSIONI IMMEDIATE del Ministro della Difesa Guido Crosetto ed il BLOCCO IMMEDIATO dell'invio di ARMI ad ISRAELE.
    MASSIMA DIFFUSIONE!

    Centrata la base dell'Unifil in Libano, 4 militari italiani feriti
    Colpiti da schegge di vetro, non sono in pericolo di vita. Hezbollah ha mirato all'esterno della struttura del bunker, che non ha ceduto...
    NON SIAMO PER NIENTE SICURI CHE I RAZZI SIANO STATI LANCIATI DA HEZBOLLAH.
    Israele STA trasformando BEIURUT IN UN'ALTRA GAZA!!!

    Si veda:
    https://www.scenario.press/posts/36246

    Fonte: https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mondo/2024/11/22/centrata-la-base-dellunifil-in-libano-4-militari-italiani-feriti_d083b9ed-02f3-4771-9dc9-04a2f1d4a15d.html
    ADESSO BASTA! COSTORO SPARANO CONTRO I NOSTRI SOLDATI in LIBANO CON LE ARMI CHE GLI FORNISCE L'ITALIA. CHIEDIAMO LE DIMISSIONI IMMEDIATE del Ministro della Difesa Guido Crosetto ed il BLOCCO IMMEDIATO dell'invio di ARMI ad ISRAELE. MASSIMA DIFFUSIONE! Centrata la base dell'Unifil in Libano, 4 militari italiani feriti Colpiti da schegge di vetro, non sono in pericolo di vita. Hezbollah ha mirato all'esterno della struttura del bunker, che non ha ceduto... NON SIAMO PER NIENTE SICURI CHE I RAZZI SIANO STATI LANCIATI DA HEZBOLLAH. Israele STA trasformando BEIURUT IN UN'ALTRA GAZA!!! Si veda: https://www.scenario.press/posts/36246 Fonte: https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mondo/2024/11/22/centrata-la-base-dellunifil-in-libano-4-militari-italiani-feriti_d083b9ed-02f3-4771-9dc9-04a2f1d4a15d.html
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  • MASSIMA ATTENZIONE!!!
    NON FATE VACCINATE i VOSTRI FIGLI!

    VADEMECUM PER LE GESTANTI

    Appena nati e già “vaccinati”. Il Ministero della Salute ha deciso di inserire nel Piano Parto delle sue aziende ospedaliere l'immunizzazione contro la bronchiolite, portata dall'infezione al Virus Respiratorio Sinciziale (RSV). Questo comporta che al neonato, oltre tutte le procedure previste, verrà somministrato senza consenso anche l'anticorpo monoclonale Nirsevimab. E' un farmaco sotto monitoraggio addizionale (quindi con osservazione e segnalazione di ogni cambio di salute del paziente) e la somministrazione di questo prodotto deve essere effettuata da personale sanitario specializzato ed è richiesto un periodo di osservazione al termine dell'infusione o iniezione, in modo che si possa intervenire in caso di comparsa di reazioni avverse.

    Essendo quindi un atto medico, come anche l’INOCULAZIONE della VitK, comunque viene regolamentato dalla Legge 219/2017 dove all'art. 1 comma 5 leggiamo: "Ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte […], qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso”. Invece al comma 3 troviamo: "Il rifiuto (DISSENSO INFORMATO) o la rinuncia alle informazioni e l'eventuale indicazione di un incaricato (PROCURA SANITARIA) sono registrati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico". Seppur sul proprio corpo si possano rifiutare terapie salvavita, i genitori sono i tutori naturali di un altro cittadino ed i suoi diritti potrebbero superare la scelta e responsabilità genitoriale. Quindi è importante essere precisi, sicuri ed informati soprattutto come coppia.

    COME FARE:
    - Richiedere il Piano Parto o Protocollo sulla nascita direttamente al reparto di ostetricia dove intendete fa nascere vostro figlio (se già siete lì e pronte per partorire lo potete fare lo stesso, magari con l'aiuto del partner)
    - Seppur il ricovero implica un consenso assenso al protocollo, il cittadino ha sempre il diritto di stabilire con il medico uno per uno tutti gli atti sanitari e decidere se accettarli o rifiutarli.
    - Bisogna essere molto chiari sul RIFIUTO al trattamento consigliato, un NO GRAZIE è più che sufficiente visto che non sia una cura e neppure salvavita sul neonato, perciò non definita "incuria" e NON implica la minaccia di segnalazioni agli assistenti sociali oppure il mancato rilascio delle dimissioni. Questo perchè NESSUN atto medico può essere reso obbligatorio, perchè per essere LIBERO, il consenso come il dissenso, deve pertanto essere esente da vizi, coercizioni, inganni, errori, pressione psicologica al fine di influenzare la volontà del paziente e qualsiasi coercizione o punizione NON è lecita e legittima.
    - In questo caso, al confronto con i vaccini obbligatori Lorenzin, NON SI FIRMA UN MODULO DI DISSENSO ALLA VACCINAZIONE ma si fa annotare nella cartella clinica il RIFIUTO che, alle dimissioni, verrà poi firmata anche dal paziente. Voi non vi rifiutate di firmare un modulo, cioè non è che non esplicate la procedura aziendale di firma del modulo del dissenso, voi fate inserire il RIFIUTO nella cartella clinica che verrà poi firmata, rispettando così la procedura conforme a Legge. NON FIRMATE IL MODULO SINGOLO. Questa operazione sarebbe meglio farla al ricovero od appena nato il bambino perchè, con il cambio del personale, il DISSENSO segnato nella cartella clinica sia UNIVERSALMENTE riconosciuto da tutti e da tutti rispettato. Se vi fa stare più tranquilli, potete anche chiedere di non lasciare mai solo il neonato, anche a visite od esami.

    La procedura sopra indicata dovrebbe proteggervi da abusi o pregiudizio. Voi siete i tutori, solo voi scegliete sul minore e, nel caso di prevenzione, non è messa in discussione la vostra scelta che, se d'accordo con entrambi i tutori, DEVE essere rispettata perchè così prevede la Legge.

    Siate consapevoli, siate liberi

    LEGGETE QUI COSA STA SUCCEDENDO NEGLI STATI UNITI!
    https://www.scenario.press/posts/29203

    Fonte: Alessandra Ghisla
    Consulente con studi di diritto
    www.tuteladirittosoggettivo.it

    FONTE: Il Sole 24 ORE
    https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AGGAfKc
    MASSIMA ATTENZIONE!!! NON FATE VACCINATE i VOSTRI FIGLI! 👉VADEMECUM PER LE GESTANTI Appena nati e già “vaccinati”. Il Ministero della Salute ha deciso di inserire nel Piano Parto delle sue aziende ospedaliere l'immunizzazione contro la bronchiolite, portata dall'infezione al Virus Respiratorio Sinciziale (RSV). Questo comporta che al neonato, oltre tutte le procedure previste, verrà somministrato senza consenso anche l'anticorpo monoclonale Nirsevimab. E' un farmaco sotto monitoraggio addizionale (quindi con osservazione e segnalazione di ogni cambio di salute del paziente) e la somministrazione di questo prodotto deve essere effettuata da personale sanitario specializzato ed è richiesto un periodo di osservazione al termine dell'infusione o iniezione, in modo che si possa intervenire in caso di comparsa di reazioni avverse. Essendo quindi un atto medico, come anche l’INOCULAZIONE della VitK, comunque viene regolamentato dalla Legge 219/2017 dove all'art. 1 comma 5 leggiamo: "Ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte […], qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso”. Invece al comma 3 troviamo: "Il rifiuto (DISSENSO INFORMATO) o la rinuncia alle informazioni e l'eventuale indicazione di un incaricato (PROCURA SANITARIA) sono registrati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico". Seppur sul proprio corpo si possano rifiutare terapie salvavita, i genitori sono i tutori naturali di un altro cittadino ed i suoi diritti potrebbero superare la scelta e responsabilità genitoriale. Quindi è importante essere precisi, sicuri ed informati soprattutto come coppia. COME FARE: - Richiedere il Piano Parto o Protocollo sulla nascita direttamente al reparto di ostetricia dove intendete fa nascere vostro figlio (se già siete lì e pronte per partorire lo potete fare lo stesso, magari con l'aiuto del partner) - Seppur il ricovero implica un consenso assenso al protocollo, il cittadino ha sempre il diritto di stabilire con il medico uno per uno tutti gli atti sanitari e decidere se accettarli o rifiutarli. - Bisogna essere molto chiari sul RIFIUTO al trattamento consigliato, un NO GRAZIE è più che sufficiente visto che non sia una cura e neppure salvavita sul neonato, perciò non definita "incuria" e NON implica la minaccia di segnalazioni agli assistenti sociali oppure il mancato rilascio delle dimissioni. Questo perchè NESSUN atto medico può essere reso obbligatorio, perchè per essere LIBERO, il consenso come il dissenso, deve pertanto essere esente da vizi, coercizioni, inganni, errori, pressione psicologica al fine di influenzare la volontà del paziente e qualsiasi coercizione o punizione NON è lecita e legittima. - In questo caso, al confronto con i vaccini obbligatori Lorenzin, NON SI FIRMA UN MODULO DI DISSENSO ALLA VACCINAZIONE ma si fa annotare nella cartella clinica il RIFIUTO che, alle dimissioni, verrà poi firmata anche dal paziente. Voi non vi rifiutate di firmare un modulo, cioè non è che non esplicate la procedura aziendale di firma del modulo del dissenso, voi fate inserire il RIFIUTO nella cartella clinica che verrà poi firmata, rispettando così la procedura conforme a Legge. NON FIRMATE IL MODULO SINGOLO. Questa operazione sarebbe meglio farla al ricovero od appena nato il bambino perchè, con il cambio del personale, il DISSENSO segnato nella cartella clinica sia UNIVERSALMENTE riconosciuto da tutti e da tutti rispettato. Se vi fa stare più tranquilli, potete anche chiedere di non lasciare mai solo il neonato, anche a visite od esami. La procedura sopra indicata dovrebbe proteggervi da abusi o pregiudizio. Voi siete i tutori, solo voi scegliete sul minore e, nel caso di prevenzione, non è messa in discussione la vostra scelta che, se d'accordo con entrambi i tutori, DEVE essere rispettata perchè così prevede la Legge. Siate consapevoli, siate liberi LEGGETE QUI COSA STA SUCCEDENDO NEGLI STATI UNITI! https://www.scenario.press/posts/29203 Fonte: Alessandra Ghisla Consulente con studi di diritto www.tuteladirittosoggettivo.it FONTE: Il Sole 24 ORE https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AGGAfKc
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  • 08 Marzo 2023, a Roma giungeva il primo ministro israeliano per siglare col governo Meloni un accordo attinente la sicurezza informatica, più specificamente si trattò di un accordo tra
    l' Institute Security Studies israeliano [ I.N.S.S.], l' agenzia di cyber sicurezza italiana, il cui direttore Roberto Baldoni due giorni prima rassegnò le dimissioni (curioso !) e la fondazione Med- Or che è finanziata dalla società Leonardo.
    In quell' occasione la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiarava che l' accordo avrebbe accresciuto il livello della nostra cooperazione nei settori più innovativi come l' intelligenza artificiale.
    Il presidente della fondazione Med - Or, l' ex ministro degli interni Marco Minniti di area PD, da par suo elogiava l' accordo in quanto costituiva un' iniziativa importante per entrambi i Paesi alla luce degli straordinari cambiamenti di cui la regione del Mediterraneo è oggetto e che vedranno nei prossimi anni [ l' accordo venne siglato a marzo 2023 ] l' Italia e Israele sempre più coinvolti [ ...in effetti quanto sta accadendo in quella parte ].
    L' Institute National Security Studies [ INSS ] ha elaborato la
    " Dottrina militare Dayhiya " che contempla l' applicazione di forza sproporzionata e il causare gravi danni e distruzione alle proprietà e alle infrastrutture civili. Siffatta dottrina venne formalizzata alla vigilia dell' attacco contro Gaza nel biennio 2008/2009 con la pubblicazione di un rapporto da parte del colonnello Gabriel Gabi Siboni, dal titolo "
    Disproporzionate Force: Israel's concept of Response in Light of Second Lebanon War " ( Forza sproporzionata: il concetto di risposta di Israele alla luce della seconda guerra del Libano ).
    Quindi, per l' idf rispondere in modo oltremodo sproporzionato è una pratica ordinaria, normale e consequenziale ad un attacco da parte avversa?
    Dal 9 all' 11 marzo di quest' anno il primo ministro israeliano era stato in visita ufficiale in Italia per prendere parte al forum Economico Italia/Israele presso il ministero delle imprese e del made in Italy e al termine si era poi recato ad incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la quale ha dialogato su temi quali le risorse idriche, energetiche e...sull' argomento giacimento di gas onde incrementarne l' afflusso da Israele verso l' Europa attraverso l' Italia. Suppongo che la presidente del Consiglio Meloni abbia fatto presente al suo omologo che un buon 60 % del gas rientra nelle acque di Gaza, ossia della popolazione gazawa con la quale occorrerebbe trattare in merito a quel giacimento..Poco probabile, vero ?
    Per nulla probabile anche perché l' ENI in quella stessa occasione sottoscriveva un accordo commerciale con Israele per lo sfruttamento del gas...Si potrebbe dire che veniva siglato un accordo commerciale sproporzionato alla faccia dei palestinesi, i quali con il loro gas potrebbero promuovere un proprio sviluppo economico..se solo potessero ...
    A febbraio di quest' anno a Napoli si è tenuto un convegno al quale è stato invitato il giornalista Alberto Negri che ha rammentato ( video allegato ) una frase del ministro Crosetto espressa durante il suo discorso a Gerusalemme: " (..) Israele avverte prima di effettuare i bombardamenti" .
    In effetti pare proprio che sia una tipica consuetudine dell' esercito israeliano quella di avvertire...come del resto è accaduto pochi giorni fa nei confronti delle truppe dell' Unifil.
    Perché, allora, si è adorato Crosetto per l' attacco contro la base Unifil?

    https://youtu.be/aWv4LVPsjpQ?si=pAjEpbA6BbZFKsDX

    Convegno a Roma del 6 febbraio 2024 organizzato dal coordinamento per la democrazia Costituzionale.
    Invitato il giornalista Alberto Negri del Manifesto.
    Alcune affermazioni:

    Il 7 ottobre è stato un massacro come tanti altri che hanno accompagnato le guerre di decolonizzazione.
    Se si vuole la pace occorre la giustizia, senza la quale non vi è alcuna pace. Quello che portano avanti i palestinesi, se non tutti una gran parte di essi, altro non è che uno dei capitoli di una guerra ( si pensi al libro del medico algerino Franz Fanon che dedicò alla guerra algerina di liberazione anticolonialista contro l' occupante francese) di decolonizzazione. Nessuna sanzione è mai stata inflitta ad Israele: è il tabù dell' uomo bianco. Siamo inerti!
    08 Marzo 2023, a Roma giungeva il primo ministro israeliano per siglare col governo Meloni un accordo attinente la sicurezza informatica, più specificamente si trattò di un accordo tra l' Institute Security Studies israeliano [ I.N.S.S.], l' agenzia di cyber sicurezza italiana, il cui direttore Roberto Baldoni due giorni prima rassegnò le dimissioni (curioso !) e la fondazione Med- Or che è finanziata dalla società Leonardo. In quell' occasione la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiarava che l' accordo avrebbe accresciuto il livello della nostra cooperazione nei settori più innovativi come l' intelligenza artificiale. Il presidente della fondazione Med - Or, l' ex ministro degli interni Marco Minniti di area PD, da par suo elogiava l' accordo in quanto costituiva un' iniziativa importante per entrambi i Paesi alla luce degli straordinari cambiamenti di cui la regione del Mediterraneo è oggetto e che vedranno nei prossimi anni [ l' accordo venne siglato a marzo 2023 ] l' Italia e Israele sempre più coinvolti [ ...in effetti quanto sta accadendo in quella parte ]. L' Institute National Security Studies [ INSS ] ha elaborato la " Dottrina militare Dayhiya " che contempla l' applicazione di forza sproporzionata e il causare gravi danni e distruzione alle proprietà e alle infrastrutture civili. Siffatta dottrina venne formalizzata alla vigilia dell' attacco contro Gaza nel biennio 2008/2009 con la pubblicazione di un rapporto da parte del colonnello Gabriel Gabi Siboni, dal titolo " Disproporzionate Force: Israel's concept of Response in Light of Second Lebanon War " ( Forza sproporzionata: il concetto di risposta di Israele alla luce della seconda guerra del Libano ). Quindi, per l' idf rispondere in modo oltremodo sproporzionato è una pratica ordinaria, normale e consequenziale ad un attacco da parte avversa? Dal 9 all' 11 marzo di quest' anno il primo ministro israeliano era stato in visita ufficiale in Italia per prendere parte al forum Economico Italia/Israele presso il ministero delle imprese e del made in Italy e al termine si era poi recato ad incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la quale ha dialogato su temi quali le risorse idriche, energetiche e...sull' argomento giacimento di gas onde incrementarne l' afflusso da Israele verso l' Europa attraverso l' Italia. Suppongo che la presidente del Consiglio Meloni abbia fatto presente al suo omologo che un buon 60 % del gas rientra nelle acque di Gaza, ossia della popolazione gazawa con la quale occorrerebbe trattare in merito a quel giacimento..Poco probabile, vero ? Per nulla probabile anche perché l' ENI in quella stessa occasione sottoscriveva un accordo commerciale con Israele per lo sfruttamento del gas...Si potrebbe dire che veniva siglato un accordo commerciale sproporzionato alla faccia dei palestinesi, i quali con il loro gas potrebbero promuovere un proprio sviluppo economico..se solo potessero ... A febbraio di quest' anno a Napoli si è tenuto un convegno al quale è stato invitato il giornalista Alberto Negri che ha rammentato ( video allegato 👇) una frase del ministro Crosetto espressa durante il suo discorso a Gerusalemme: " (..) Israele avverte prima di effettuare i bombardamenti" . In effetti pare proprio che sia una tipica consuetudine dell' esercito israeliano quella di avvertire...come del resto è accaduto pochi giorni fa nei confronti delle truppe dell' Unifil. Perché, allora, si è adorato Crosetto per l' attacco contro la base Unifil? https://youtu.be/aWv4LVPsjpQ?si=pAjEpbA6BbZFKsDX 👆 Convegno a Roma del 6 febbraio 2024 organizzato dal coordinamento per la democrazia Costituzionale. Invitato il giornalista Alberto Negri del Manifesto. Alcune affermazioni: Il 7 ottobre è stato un massacro come tanti altri che hanno accompagnato le guerre di decolonizzazione. Se si vuole la pace occorre la giustizia, senza la quale non vi è alcuna pace. Quello che portano avanti i palestinesi, se non tutti una gran parte di essi, altro non è che uno dei capitoli di una guerra ( si pensi al libro del medico algerino Franz Fanon che dedicò alla guerra algerina di liberazione anticolonialista contro l' occupante francese) di decolonizzazione. Nessuna sanzione è mai stata inflitta ad Israele: è il tabù dell' uomo bianco. Siamo inerti!
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  • SIC TRANSIT GLORIA MUNDI!
    DA UN ILLUSTRE SCONOSCIUTO ad UN ALTRO.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/06/ministro-sangiuliano-dimissioni-lettera-meloni/7683892/
    SIC TRANSIT GLORIA MUNDI! DA UN ILLUSTRE SCONOSCIUTO ad UN ALTRO. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/06/ministro-sangiuliano-dimissioni-lettera-meloni/7683892/
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