• QUESTO è SCANDALOSO. La plurindagata Von der Leyen ancora a guida dell'UE!
    Nomine europee, Ursula, Costa e Kallas: il nuovo trio per la continuità (e la guerra) - Il Fatto Quotidiano
    C’erano una democristiana, un socialista e una liberale amante di Gandalf a guidare l’Europa. Il trio che si appresta a governare l’Ue nel segno della continuità potrebbe essere ricordato così. Ursula von der Leyen – che, se approvata anche dal Parlamento europeo, svolgerà il suo secondo mandato alla guida della Commissione – è una vecchia …
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/06/29/il-nuovo-trio-per-la-continuita-e-la-guerra/7605371/
    QUESTO è SCANDALOSO. La plurindagata Von der Leyen ancora a guida dell'UE! Nomine europee, Ursula, Costa e Kallas: il nuovo trio per la continuità (e la guerra) - Il Fatto Quotidiano C’erano una democristiana, un socialista e una liberale amante di Gandalf a guidare l’Europa. Il trio che si appresta a governare l’Ue nel segno della continuità potrebbe essere ricordato così. Ursula von der Leyen – che, se approvata anche dal Parlamento europeo, svolgerà il suo secondo mandato alla guida della Commissione – è una vecchia … https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/06/29/il-nuovo-trio-per-la-continuita-e-la-guerra/7605371/
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    Nomine europee, Ursula, Costa e Kallas: il nuovo trio per la continuità (e la guerra) - Il Fatto Quotidiano
    C’erano una democristiana, un socialista e una liberale amante di Gandalf a guidare l’Europa. Il trio che si appresta a governare l’Ue nel segno della continuità potrebbe essere ricordato così. Ursula von der Leyen – che, se approvata anche dal Parlamento europeo, svolgerà il suo secondo mandato alla guida della Commissione – è una vecchia …
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  • Il Dott. Benjamin Marble. Aveva creato un sito gratuito di telemedicina per aiutare pazienti online durante il pandemonio. Vi riassumo quello che dice.

    <<Ho detto a tutti, fin da prima che uscisse il veleno/falso vaccino: "non fatevi nemmeno una singola dose".

    Dr. Benjamin Marble. He had created a free telemedicine site to help patients online during the pandemonium. I'll summarize what he says.

    << I've been telling everyone, since before the poison/fake vaccine came out: "don't even take a single dose".

    Fonte:https://x.com/Wondercri1982/status/1806857673054343561?t=bFw_KD6NZpdX-LYe32oyJg&s=19
    Il Dott. Benjamin Marble. Aveva creato un sito gratuito di telemedicina per aiutare pazienti online durante il pandemonio. Vi riassumo quello che dice. <<Ho detto a tutti, fin da prima che uscisse il veleno/falso vaccino: "non fatevi nemmeno una singola dose". Dr. Benjamin Marble. He had created a free telemedicine site to help patients online during the pandemonium. I'll summarize what he says. << I've been telling everyone, since before the poison/fake vaccine came out: "don't even take a single dose". Fonte:https://x.com/Wondercri1982/status/1806857673054343561?t=bFw_KD6NZpdX-LYe32oyJg&s=19
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  • I media del regime sanitotalitario "Repubblica", ci provano ancora.
    Basta attribuire al covid una certa parte dei morti che avvengono normalmente ogni giorno e parte la raccomandazione a farsi una dose.
    D'altronde bisogna pure usarle visto che le hanno comprate, e se provocano un aumento dei morti, chissene . . .
    I media del regime sanitotalitario "Repubblica", ci provano ancora. Basta attribuire al covid una certa parte dei morti che avvengono normalmente ogni giorno e parte la raccomandazione a farsi una dose. D'altronde bisogna pure usarle visto che le hanno comprate, e se provocano un aumento dei morti, chissene . . .
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  • https://youtu.be/29qEjo2cPB0?si=ptS4EsLRWeIwwZzj
    Intervista a Tiziana Alterio, la fine dell'impero dell' AngloOccidente è in corso ma sarà una scoperta dei popoli, il Localismo trionfa sul Globalismo.
    Una visione in positivo di ciò che stiamo vivendo ma ciò che la gente crede non è ciò che viene detto.
    https://youtu.be/29qEjo2cPB0?si=ptS4EsLRWeIwwZzj Intervista a Tiziana Alterio, la fine dell'impero dell' AngloOccidente è in corso ma sarà una scoperta dei popoli, il Localismo trionfa sul Globalismo. Una visione in positivo di ciò che stiamo vivendo ma ciò che la gente crede non è ciò che viene detto.
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  • Lo spazio è tutto cinema. Tutto Chroma key o green screen!!!! CAPSULE SPAZIALI DI CARTONE
    La Boeing stava lanciando il suo veicolo spaziale Starliner che si sarebbe incontrato con la ISS, la Stazione Spaziale Internazionale E già questo è cinema, ma la navicella spaziale legata ad un camion ha perso per strada la finestra della capsula, cadendo sull'asfalto! Io ho zoomato e rallentato il video, la finestra si piega mentre cade e volteggia, come un foglio sottile di plastica.
    Ovviamente il viaggio di Starliner nel 2020 fu un totale disastro...
    E' così difficile da capire che ci prendono per il culo dal 29 luglio 1958 (anche da prima, eh?), da quando i nasoni hanno creato la NASA?
    Nello spazio non possiamo andarci! Tutto qua.
    Fonte: https://x.com/JohnDoeLight/status/1806703255730192607?t=Zehz6dVHtXU1lidHpPK2jw&s=19
    Lo spazio è tutto cinema. Tutto Chroma key o green screen!!!! 🤣🤣CAPSULE SPAZIALI DI CARTONE 🤣 La Boeing stava lanciando il suo veicolo spaziale Starliner che si sarebbe incontrato con la ISS, la Stazione Spaziale Internazionale 🤣 E già questo è cinema, ma la navicella spaziale legata ad un camion ha perso per strada la finestra della capsula, cadendo sull'asfalto! Io ho zoomato e rallentato il video, la finestra si piega mentre cade e volteggia, come un foglio sottile di plastica. Ovviamente il viaggio di Starliner nel 2020 fu un totale disastro... E' così difficile da capire che ci prendono per il culo dal 29 luglio 1958 (anche da prima, eh?), da quando i nasoni hanno creato la NASA? Nello spazio non possiamo andarci! Tutto qua. Fonte: https://x.com/JohnDoeLight/status/1806703255730192607?t=Zehz6dVHtXU1lidHpPK2jw&s=19
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  • LA DEMENZA SENILE GALOPPA!!!
    Blog | Per Biden è una caporetto. Trump, un leone vigoroso. Cosa succede ora?
    Eppure, il dibattito s’era aperto sotto i migliori auspici per Biden. L'analisi di Giampiero Gramaglia de
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/28/usa-2024-per-biden-e-una-caporetto-al-dibattito-trump-e-un-leone-vigoroso-cosa-succede-ora/7604388/
    LA DEMENZA SENILE GALOPPA!!! Blog | Per Biden è una caporetto. Trump, un leone vigoroso. Cosa succede ora? Eppure, il dibattito s’era aperto sotto i migliori auspici per Biden. L'analisi di Giampiero Gramaglia de https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/28/usa-2024-per-biden-e-una-caporetto-al-dibattito-trump-e-un-leone-vigoroso-cosa-succede-ora/7604388/
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    Blog | Per Biden è una caporetto. Trump, un leone vigoroso. Cosa succede ora?
    Eppure, il dibattito s’era aperto sotto i migliori auspici per Biden. L'analisi di Giampiero Gramaglia
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  • La “filiera” di Valditara

    Ho deciso di darmi una penitenza per i miei molteplici peccati, anche se non siamo più in Quaresima, e quindi mi sono accinto alla lettura del disegno di legge sulla riforma degli Istituti tecnici e professionali.

    Dopo le prime righe mi sorge un dubbio: ma questa è una proposta di legge riguardante gli agroalimentari prodotti dalle scuole agrarie? Oppure riguarda le fasi di una produzione industriale portata avanti dagli studenti degli ITIS?
    Infatti viene usata ripetutamente la parola “filiera”.

    Ora, mi chiedo, che cos’è una “filiera”? Cerco sulla rete e trovo due definizioni del termine suddetto: la prima è l’insieme delle fasi della produzione di un bene, la seconda è l’insieme dei soggetti che contribuiscono alla produzione di un bene.

    Riporto quanto scrive Wikipedia (“Bibbia” indiscussa dell’etere) :
    “Con filiera (agro-alimentare, industriale, tecnologica) si intende l'insieme articolato (anche detto "rete" o "sistema") che comprende le principali attività (ed i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito; in senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto. Il termine è stato coniato dall'agronomo francese Louis Malassis”

    Ma di che cosa stiamo parlando? Quale sarebbe il “prodotto finito” di cui sopra? Il servizio scolastico? O addirittura lo studente stesso?

    Ricordo che una volta un rappresentante di una casa editrice, venuto nella mia scuola per presentare i nuovi testi, mi disse, soprappensiero, come per prevenire le mie osservazioni sulla impreparazione degli studenti: “Beh, certo, considerando il prodotto che vi arriva dalla terza media.”. Io ribattei: “Prego? Il prodotto? I ragazzi sarebbero dei prodotti?”. Non ebbi nessuna risposta, se non un tacito assenso imbarazzato.

    Ma tornando alla nostra questione, il vero dramma è che questo “signore” che ha ottenuto il posto per “meriti politici”, durante il corso della sua vita ha insegnato la più astratta delle materie, diritto romano. Peraltro in Università, ed è abbastanza evidente come il mondo universitario stia alla scuola così come l’informatica sta a un idraulico. Il suddetto non ha la più pallida idea di cosa voglia dire far lezione ad una classe di sciamannati che non hanno alcuna intenzione di apprendere bensì solo quella di conseguire un diploma o un attestato.

    Il succitato professore di diritto romano all’Università è costantemente sulle prime pagine dei quotidiani che contano e si fa alfiere delle riforme, guarda caso sempre in stile anglosassone. Poco importa che la scuola degli States sia la più squallida di tutto il mondo occidentale: è ovvio che essa debba essere il faro che indica la strada del progresso all’istituzione scolastica italiana. E soprattutto serve che si vada nella direzione di una società, come quella statunitense, che impedisca ogni tipo di aggregazione e di relazione umana. Di qui la logica conseguenza è la dissoluzione del gruppo classe e la formazione delle classi di volta in volta a seconda delle materie da affrontare.

    Ma non è finita qui: il “vate” della educazione di “destra”, preso da sacro furore si impunta di voler passare alla storia per la riforma di un sistema scolastico che dovrebbe preparare i ragazzi alla concretezza del lavoro e alle esigenze del mercato.

    Ecco allora il politicante smanioso di gloria futura, onnipresente ed onniparlante, che vuol fare la riforma delle riforme. Ed ecco che l’onniparlante ripropone la scuola-azienda che hanno cercato di introdurre gli anni passati, introducendo nuovamente concetti stravecchi e strasuperati di odore marxiano.

    Che però fanno un gran comodo al grande capitale anglosassone.

    Quella struttura di scuola che era rimasta fuori dalla porta rientra dalla finestra.

    Questo è vero obiettivo della “filiera” non si capisce di quale astratto e fumoso servizio scolastico ottenuto da un coacervo di entità scollegate l’una dall’altra.
    La “filiera” di Valditara Ho deciso di darmi una penitenza per i miei molteplici peccati, anche se non siamo più in Quaresima, e quindi mi sono accinto alla lettura del disegno di legge sulla riforma degli Istituti tecnici e professionali. Dopo le prime righe mi sorge un dubbio: ma questa è una proposta di legge riguardante gli agroalimentari prodotti dalle scuole agrarie? Oppure riguarda le fasi di una produzione industriale portata avanti dagli studenti degli ITIS? Infatti viene usata ripetutamente la parola “filiera”. Ora, mi chiedo, che cos’è una “filiera”? Cerco sulla rete e trovo due definizioni del termine suddetto: la prima è l’insieme delle fasi della produzione di un bene, la seconda è l’insieme dei soggetti che contribuiscono alla produzione di un bene. Riporto quanto scrive Wikipedia (“Bibbia” indiscussa dell’etere) : “Con filiera (agro-alimentare, industriale, tecnologica) si intende l'insieme articolato (anche detto "rete" o "sistema") che comprende le principali attività (ed i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito; in senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto. Il termine è stato coniato dall'agronomo francese Louis Malassis” Ma di che cosa stiamo parlando? Quale sarebbe il “prodotto finito” di cui sopra? Il servizio scolastico? O addirittura lo studente stesso? Ricordo che una volta un rappresentante di una casa editrice, venuto nella mia scuola per presentare i nuovi testi, mi disse, soprappensiero, come per prevenire le mie osservazioni sulla impreparazione degli studenti: “Beh, certo, considerando il prodotto che vi arriva dalla terza media.”. Io ribattei: “Prego? Il prodotto? I ragazzi sarebbero dei prodotti?”. Non ebbi nessuna risposta, se non un tacito assenso imbarazzato. Ma tornando alla nostra questione, il vero dramma è che questo “signore” che ha ottenuto il posto per “meriti politici”, durante il corso della sua vita ha insegnato la più astratta delle materie, diritto romano. Peraltro in Università, ed è abbastanza evidente come il mondo universitario stia alla scuola così come l’informatica sta a un idraulico. Il suddetto non ha la più pallida idea di cosa voglia dire far lezione ad una classe di sciamannati che non hanno alcuna intenzione di apprendere bensì solo quella di conseguire un diploma o un attestato. Il succitato professore di diritto romano all’Università è costantemente sulle prime pagine dei quotidiani che contano e si fa alfiere delle riforme, guarda caso sempre in stile anglosassone. Poco importa che la scuola degli States sia la più squallida di tutto il mondo occidentale: è ovvio che essa debba essere il faro che indica la strada del progresso all’istituzione scolastica italiana. E soprattutto serve che si vada nella direzione di una società, come quella statunitense, che impedisca ogni tipo di aggregazione e di relazione umana. Di qui la logica conseguenza è la dissoluzione del gruppo classe e la formazione delle classi di volta in volta a seconda delle materie da affrontare. Ma non è finita qui: il “vate” della educazione di “destra”, preso da sacro furore si impunta di voler passare alla storia per la riforma di un sistema scolastico che dovrebbe preparare i ragazzi alla concretezza del lavoro e alle esigenze del mercato. Ecco allora il politicante smanioso di gloria futura, onnipresente ed onniparlante, che vuol fare la riforma delle riforme. Ed ecco che l’onniparlante ripropone la scuola-azienda che hanno cercato di introdurre gli anni passati, introducendo nuovamente concetti stravecchi e strasuperati di odore marxiano. Che però fanno un gran comodo al grande capitale anglosassone. Quella struttura di scuola che era rimasta fuori dalla porta rientra dalla finestra. Questo è vero obiettivo della “filiera” non si capisce di quale astratto e fumoso servizio scolastico ottenuto da un coacervo di entità scollegate l’una dall’altra.
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  • Andrea Zhok, [27 Giu 2024 alle 16:59]
    La premier estone Kaja Kallas, neonominata responsabile per la politica estera dell'UE al posto di Josep Borrell, in un discorso a fianco dell'uscente presidente della Nato Stoltenberg, si è espressa così sul conflitto russo-ucraino:
    "Dobbiamo definire la vittoria come il nostro obiettivo in guerra, perché non si può vincere una guerra se la vittoria non è definita come l'obiettivo".

    Dal che evinciamo, nel caso a qualcuno fosse sfuggito, che siamo già in guerra con la Russia, solo non lo avevamo dichiarato.

    La premier estone, capo del Partito Riformatore Estone (liberale), non ha peraltro mai fatto mistero delle proprie posizioni.

    Un paio di mesi fa si era espressa a favore dello smembramento della Russia.

    Testualmente: "La sconfitta della Russia non sarebbe poi così grave. Allora potrebbe davvero avvenire un cambiamento. Ci sono molte nazioni che fanno parte della Russia. Se ci fossero più stati piccoli, la situazione non sarebbe così grave. Non è poi così male se una grande potenza diventa molto più piccola".

    In altre occasioni la Kallas non ha perduto occasione per manifestare la più viscerale russofobia, espressa tra l'altro in una vera e propria campagna contro la Chiesa Russo-Ortodossa, il cui patriarca Evgeny è stato espulso e di cui è stato chiesta la messa al bando in quanto "organizzazione terroristica".
    (Bisogna ricordare che in Estonia circa un quarto della popolazione è russofona e, non da oggi, viene percepita come una cittadinanza di serie B.)

    Rimarchevole anche la rappresentatività democratica della Kallas, che presiede la politica estera UE in quanto premier di un paese con la popolazione del Friuli Venezia Giulia (ma con un PIL inferiore di un terzo).
    Si dirà, però è almeno amata dal suo popolo.
    Forse, ma direi timidamente, visto che da un sondaggio del dicembre scorso il 71% degli estoni ne chiedeva le dimissioni.

    Riassumendo, a capo della "diplomazia" europea, in una fase di potenziale guerra nucleare con la Russia, i vertici europei hanno deciso di porre una figura sostanzialmente priva di legittimazione democratica, patentemente russofoba, e che, come si è espressa, non prende in considerazione alcun piano B nei confronti della Russia: esiste solo il piano A, sconfiggerla.

    Ok, poi per piacere non dite che non vi avevano avvertito. https://t.me/andreazhok/409
    Andrea Zhok, [27 Giu 2024 alle 16:59] La premier estone Kaja Kallas, neonominata responsabile per la politica estera dell'UE al posto di Josep Borrell, in un discorso a fianco dell'uscente presidente della Nato Stoltenberg, si è espressa così sul conflitto russo-ucraino: "Dobbiamo definire la vittoria come il nostro obiettivo in guerra, perché non si può vincere una guerra se la vittoria non è definita come l'obiettivo". Dal che evinciamo, nel caso a qualcuno fosse sfuggito, che siamo già in guerra con la Russia, solo non lo avevamo dichiarato. La premier estone, capo del Partito Riformatore Estone (liberale), non ha peraltro mai fatto mistero delle proprie posizioni. Un paio di mesi fa si era espressa a favore dello smembramento della Russia. Testualmente: "La sconfitta della Russia non sarebbe poi così grave. Allora potrebbe davvero avvenire un cambiamento. Ci sono molte nazioni che fanno parte della Russia. Se ci fossero più stati piccoli, la situazione non sarebbe così grave. Non è poi così male se una grande potenza diventa molto più piccola". In altre occasioni la Kallas non ha perduto occasione per manifestare la più viscerale russofobia, espressa tra l'altro in una vera e propria campagna contro la Chiesa Russo-Ortodossa, il cui patriarca Evgeny è stato espulso e di cui è stato chiesta la messa al bando in quanto "organizzazione terroristica". (Bisogna ricordare che in Estonia circa un quarto della popolazione è russofona e, non da oggi, viene percepita come una cittadinanza di serie B.) Rimarchevole anche la rappresentatività democratica della Kallas, che presiede la politica estera UE in quanto premier di un paese con la popolazione del Friuli Venezia Giulia (ma con un PIL inferiore di un terzo). Si dirà, però è almeno amata dal suo popolo. Forse, ma direi timidamente, visto che da un sondaggio del dicembre scorso il 71% degli estoni ne chiedeva le dimissioni. Riassumendo, a capo della "diplomazia" europea, in una fase di potenziale guerra nucleare con la Russia, i vertici europei hanno deciso di porre una figura sostanzialmente priva di legittimazione democratica, patentemente russofoba, e che, come si è espressa, non prende in considerazione alcun piano B nei confronti della Russia: esiste solo il piano A, sconfiggerla. Ok, poi per piacere non dite che non vi avevano avvertito. https://t.me/andreazhok/409
    T.ME
    Andrea Zhok
    La premier estone Kaja Kallas, neonominata responsabile per la politica estera dell'UE al posto di Josep Borrell, in un discorso a fianco dell'uscente presidente della Nato Stoltenberg, si è espressa così sul conflitto russo-ucraino: "Dobbiamo definire la vittoria come il nostro obiettivo in guerra, perché non si può vincere una guerra se la vittoria non è definita come l'obiettivo". Dal che evinciamo, nel caso a qualcuno fosse sfuggito, che siamo già in guerra con la Russia, solo non lo avevamo dichiarato. La premier estone, capo del Partito Riformatore Estone (liberale), non ha peraltro mai fatto mistero delle proprie posizioni. Un paio di mesi fa si era espressa a favore dello smembramento della Russia. Testualmente: "La sconfitta della Russia non sarebbe poi così grave. Allora potrebbe davvero avvenire un cambiamento. Ci sono molte nazioni che fanno parte della Russia. Se ci fossero più stati piccoli, la situazione non sarebbe così grave. Non è poi così male se una grande potenza diventa molto più piccola".…
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  • Rischio escalation con Israele, Canada Olanda e Germania invitano a lasciare il Libano. Onu: “Prospettiva potenzialmente apocalittica”

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/26/rischio-escalation-tra-israele-e-libano-canada-olanda-e-germania-invitano-a-lasciare-il-paese-onu-prospettiva-potenzialmente-apocalittica/7602394/amp/
    Rischio escalation con Israele, Canada Olanda e Germania invitano a lasciare il Libano. Onu: “Prospettiva potenzialmente apocalittica” https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/26/rischio-escalation-tra-israele-e-libano-canada-olanda-e-germania-invitano-a-lasciare-il-paese-onu-prospettiva-potenzialmente-apocalittica/7602394/amp/
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  • LUCCA: BUS SI SCHIANTA CONTRO UN EDIFICIO.

    QUESTO E' IL POST DEL COMUNE. SI PARLA DI MALORE DELL' AUTUSTA. UN ALTRO MALORE DI UN AUTISTA ALLA GUIDA.

    Grazie a Cristina e Marina per la segnalazione

    🖌FONTE:
    https://t.me/RaffaellaRegoli
    🛑LUCCA: BUS SI SCHIANTA CONTRO UN EDIFICIO. ⚠️QUESTO E' IL POST DEL COMUNE. SI PARLA DI MALORE DELL' AUTUSTA. UN ALTRO MALORE DI UN AUTISTA ALLA GUIDA. Grazie a Cristina e Marina per la segnalazione 🖌FONTE: https://t.me/RaffaellaRegoli
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