• La destituzione del Gen. He Weidong, già vicepresidente della Commissione Militare Centrale cinese, insieme alla rimozione dei ministri della Difesa Li Shangfu e Wei Fenghe, segna una delle più incisive epurazioni interne all’apparato militare cinese. Lungi dal ridursi alla narrativa ufficiale della "lotta alla corruzione", questi eventi lasciano intravedere dinamiche più profonde.

    1️⃣ UNA GUERRA SILENZIOSA ALL'INTERNO DELLO STATO?

    Xi Jinping sembrerebbe puntare non solo a colpire comportamenti corrotti, ma a smantellare reti di potere interne al Partito e all’apparato militare, non pienamente allineate alla sua visione. L’epurazione si configurerebbe così come una contro-rivoluzione silenziosa, volta a ricondurre sotto un controllo univoco le leve strategiche dello Stato.

    2️⃣ DUALISMO TRA STANO SOVRANO E TECNOCRAZIA

    La Cina è stata a lungo considerata un laboratorio di governance tecnocratica, in cui la simbiosi tra apparati del Partito, big data, sistema di credito sociale e controllo digitale ha reso possibile una forma sofisticata di autoritarismo efficiente. Tuttavia, questa struttura è tutt'altro che monolitica. All'interno convivono almeno due tendenze:

    Una corrente nazional-popolare, che Xi rappresenta, mirante all’autosufficienza strategica e alla rottura delle dipendenze globali;

    Una corrente tecnocratica e mercatista, favorevole all’interconnessione con le élite internazionali.
    Le epurazioni potrebbero riflettere lo scontro tra questi due orientamenti, con Xi intenzionato a liquidare ogni ambiguità.

    3️⃣ L'ESERCITO COME NODO STRATEGICO

    Il PLA, più che esercito nazionale, è braccio armato del Partito. Ma nel tempo, alcune sue componenti hanno acquisito margini di autonomia, legandosi a interessi industriali e talvolta a posizioni più moderate sul piano geopolitico. Le destituzioni indicano una ricentralizzazione verticale del comando, forse in preparazione a scenari di confronto aperto (Taiwan, Indo-Pacifico).

    4️⃣ VERSO UN NUOVO BLOCCO GEPOLITICO?

    Va rilevato un progressivo allineamento tra potenze non occidentali – Cina, Russia, Iran, India – intorno a un modello alternativo al globalismo neoliberale, fondato su:

    Stato-nazione forte;

    Sovranità economica;

    Rifiuto della supremazia finanziaria occidentale.

    La Cina di Xi si collocherebbe tra i motori di questa transizione sistemica.

    5️⃣ SEGNI DI UNA NUOVA EPOCA?

    Al di là delle letture ufficiali, le epurazioni indicano una fase di riassetto globale, in cui ogni potenza tende a ricomporre le proprie strutture interne prima di affrontare le sfide esterne. Più che repressione, ciò che emerge è la ridefinizione dei centri di potere in vista di un mondo multipolare. Anche le figure autoritarie possono, paradossalmente, agire per preservare l’autonomia politica e culturale delle proprie nazioni.

    .https://www.firstpost.com/opinion/xis-sacking-of-chinese-generals-continues-is-the-pla-corrupt-or-is-he-insecure-13877670.html
    La destituzione del Gen. He Weidong, già vicepresidente della Commissione Militare Centrale cinese, insieme alla rimozione dei ministri della Difesa Li Shangfu e Wei Fenghe, segna una delle più incisive epurazioni interne all’apparato militare cinese. Lungi dal ridursi alla narrativa ufficiale della "lotta alla corruzione", questi eventi lasciano intravedere dinamiche più profonde. 1️⃣ UNA GUERRA SILENZIOSA ALL'INTERNO DELLO STATO? Xi Jinping sembrerebbe puntare non solo a colpire comportamenti corrotti, ma a smantellare reti di potere interne al Partito e all’apparato militare, non pienamente allineate alla sua visione. L’epurazione si configurerebbe così come una contro-rivoluzione silenziosa, volta a ricondurre sotto un controllo univoco le leve strategiche dello Stato. 2️⃣ DUALISMO TRA STANO SOVRANO E TECNOCRAZIA La Cina è stata a lungo considerata un laboratorio di governance tecnocratica, in cui la simbiosi tra apparati del Partito, big data, sistema di credito sociale e controllo digitale ha reso possibile una forma sofisticata di autoritarismo efficiente. Tuttavia, questa struttura è tutt'altro che monolitica. All'interno convivono almeno due tendenze: ▪️ Una corrente nazional-popolare, che Xi rappresenta, mirante all’autosufficienza strategica e alla rottura delle dipendenze globali; ▪️ Una corrente tecnocratica e mercatista, favorevole all’interconnessione con le élite internazionali. Le epurazioni potrebbero riflettere lo scontro tra questi due orientamenti, con Xi intenzionato a liquidare ogni ambiguità. 3️⃣ L'ESERCITO COME NODO STRATEGICO Il PLA, più che esercito nazionale, è braccio armato del Partito. Ma nel tempo, alcune sue componenti hanno acquisito margini di autonomia, legandosi a interessi industriali e talvolta a posizioni più moderate sul piano geopolitico. Le destituzioni indicano una ricentralizzazione verticale del comando, forse in preparazione a scenari di confronto aperto (Taiwan, Indo-Pacifico). 4️⃣ VERSO UN NUOVO BLOCCO GEPOLITICO? Va rilevato un progressivo allineamento tra potenze non occidentali – Cina, Russia, Iran, India – intorno a un modello alternativo al globalismo neoliberale, fondato su: ▪️ Stato-nazione forte; ▪️ Sovranità economica; ▪️ Rifiuto della supremazia finanziaria occidentale. La Cina di Xi si collocherebbe tra i motori di questa transizione sistemica. 5️⃣ SEGNI DI UNA NUOVA EPOCA? Al di là delle letture ufficiali, le epurazioni indicano una fase di riassetto globale, in cui ogni potenza tende a ricomporre le proprie strutture interne prima di affrontare le sfide esterne. Più che repressione, ciò che emerge è la ridefinizione dei centri di potere in vista di un mondo multipolare. Anche le figure autoritarie possono, paradossalmente, agire per preservare l’autonomia politica e culturale delle proprie nazioni. .https://www.firstpost.com/opinion/xis-sacking-of-chinese-generals-continues-is-the-pla-corrupt-or-is-he-insecure-13877670.html
    WWW.FIRSTPOST.COM
    Xi’s sacking of Chinese Generals continues: Is the PLA corrupt or is he insecure?
    If Xi Jinping cannot trust the Chinese military leadership or capability, he is less likely to risk combat operations against Taiwan or India. The importance of success in such conflicts is too high for the Chinese president’s own legitimacy
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  • ISLAM

    La Francia (liberale e pioniera nella creazione di ogni permissività) attraversa una fase di “musulmanizzazione” nei costumi e nelle leggi.

    Un avvocato francese di nome Gilbert Collard ha deciso di parlare apertamente

    Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio.
    ____

    Sono stato costretto a prendere coscienza dell'estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo; anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese. Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerario.
    In questa fase si è svolto l'intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l'intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine.
    Con grande interesse aspettavo la presentazione dell'Imam.

    Notevole la presentazione di quest'ultimo, accompagnata da una videoproiezione.

    Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto:

    “Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il ​​posto in Paradiso. Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?”

    Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose:
    "Infedele è ogni non musulmano".

    Ho risposto:
    “Allora ti assicuro che ho capito bene; gli adoratori di Allah devono obbedire all'ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero?

    Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un'espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!!

    "Esattamente", rispose in un sussurro.

    Ho ribattuto:
    Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”.

    L'Imam ha perso la voce!

    Ho continuato:
    “Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!”

    In più ho un'altra domanda:
    “Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?”

    In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l'Imam rimaneva in silenzio.

    Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione.

    Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge.

    Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberali combinati con la moda malata del “politicamente corretto”, non permetteranno in alcun modo che questo testo venga pubblicato. intensamente.

    Per questo ti chiedo di inviarlo a tutti i tuoi contatti via Internet.
    Grazie,

    Gilbert Collard, cristiano, cittadino francese e avvocato.
    ISLAM La Francia (liberale e pioniera nella creazione di ogni permissività) attraversa una fase di “musulmanizzazione” nei costumi e nelle leggi. Un avvocato francese di nome Gilbert Collard ha deciso di parlare apertamente Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio. ____ Sono stato costretto a prendere coscienza dell'estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo; anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese. Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerario. In questa fase si è svolto l'intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l'intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine. Con grande interesse aspettavo la presentazione dell'Imam. Notevole la presentazione di quest'ultimo, accompagnata da una videoproiezione. Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto: “Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il ​​posto in Paradiso. Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?” Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose: "Infedele è ogni non musulmano". Ho risposto: “Allora ti assicuro che ho capito bene; gli adoratori di Allah devono obbedire all'ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero? Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un'espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!! "Esattamente", rispose in un sussurro. Ho ribattuto: Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”. L'Imam ha perso la voce! Ho continuato: “Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!” In più ho un'altra domanda: “Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?” In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l'Imam rimaneva in silenzio. Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione. Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge. Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberali combinati con la moda malata del “politicamente corretto”, non permetteranno in alcun modo che questo testo venga pubblicato. intensamente. Per questo ti chiedo di inviarlo a tutti i tuoi contatti via Internet. Grazie, Gilbert Collard, cristiano, cittadino francese e avvocato.
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  • ORRORE SENZA FINE!

    L'attivazione dello SPID è un'esperienza miserabile che non augurerei al mio peggior nemico
    Discussione
    Recentemente si è aperto il capitolo "Figlio mio, ci puoi dare una mano con questo SPID?". I miei genitori ottantenni hanno ovviamente poca dimestichezza con l'informatica (anche se ce la mettono tutta) e io da anni li aiuto un po' in tutto: email, banche, internet, cellulari, eccetera.

    Ovviamente è arrivato il turno dello SPID, che si è rivelato essere un incubo. Per completare le procedure ci sono volute settimane, perché ad ogni tentativo c'era sempre qualcosa che non andava: SMS che non arriva, codice OTP scaduto, errore di sistema, sito irraggiungibile, servizio momentaneamente non disponibile e poi il terrificante (e inspiegabile) "Credenziali non corrette" / "Autorizzazione fallita". Senza tralasciare "Il numero di telefono non è certificato", nonostante fosse ovviamente certificato.

    Nel caso di mio padre ho dovuto cambiare la password una decina di volte, con la classica telefonata al numero romano per avere la password sulla mail ufficiale... E per ogni cambio password bisognava inventarsi qualcosa di nuovo, altrimenti scattava l'errore "Hai usato una password SIMILE negli ultimi QUINDICI mesi"... Ma vaff.

    Oggi ho ritentato di completare l'attivazione sul cellulare di mia madre ma dopo aver inserito l'ennesimo codice OTP, ricevuto via SMS, l'app dello SPID (Poste Italiane) dice semplicemente "Impossibile continuare con l'operazione". Dopodichè torna al login e fine. Niente errori, niente spiegazioni, niente alternative. Un bel "suca" e fine della festa.

    Mio padre ieri entrava sulla app senza problemi. Oggi passa da casa mia per chiedermi di fare delle prove e misteriosamente... La password non è più valida (nota: andava fino a ieri). Chiamiamo il numero romano, attendiamo mail, click, cambio password, conferma. Ora entra di nuovo... Ma fino a quando?

    La mia domanda è: come ci si può aspettare che una persona non "nerd" possa anche solo lontanamente capire come gestire lo SPID? Oltretutto se non hai un cellulare performante è un disastro, perché è un costante passare da una applicazione all'altra nella costante ricerca di codici, conferme, email, ecc.

    Abbiamo provato ad accedere al fascicolo cittadino di papà:

    tap sull'icona, si apre l'app Fascicolo Sanitario (con calma)

    tap su bottone SPID, digita le credenziali, conferma (Poste It)

    chiede di andare sulla app dello SPID (e già scatta il panico)

    vai alla home, tap icona SPID

    si apre lo SPID, tenta il login... "Credenziali invalide"

    tap su "recupera credenziali" e ti dice di chiamare un numero telefonico

    vai alla home, tap sulla cornetta, chiama il numero romano, e attendi 25 sec circa

    "ding..." arriva una notifica, è una mail

    vai alla home, apri Gmail, controlla i messaggi, trova quello corretto, apri il messaggio

    click sul link della mail, si apre Chrome, scegli una nuova password, conferma (e prega)

    vai alla home, torna sulla app SPID, digita la password... Funziona!

    genera un codice OTP (e prendi nota)

    vai alla home, torna al Fascicolo Sanitario, accedi con il codice OTP

    finalmente entri nel Fascicolo Sanitario

    Ora... Ditemi come può un anziano gesstire una cosa del genere. Oltretutto ho dovuto prendere due cellulari nuovi, perché i loro Xiaomi erano un po' "basici" ed incistati di app inutili che li rendevano lenti come la morte.
    ORRORE SENZA FINE! L'attivazione dello SPID è un'esperienza miserabile che non augurerei al mio peggior nemico Discussione Recentemente si è aperto il capitolo "Figlio mio, ci puoi dare una mano con questo SPID?". I miei genitori ottantenni hanno ovviamente poca dimestichezza con l'informatica (anche se ce la mettono tutta) e io da anni li aiuto un po' in tutto: email, banche, internet, cellulari, eccetera. Ovviamente è arrivato il turno dello SPID, che si è rivelato essere un incubo. Per completare le procedure ci sono volute settimane, perché ad ogni tentativo c'era sempre qualcosa che non andava: SMS che non arriva, codice OTP scaduto, errore di sistema, sito irraggiungibile, servizio momentaneamente non disponibile e poi il terrificante (e inspiegabile) "Credenziali non corrette" / "Autorizzazione fallita". Senza tralasciare "Il numero di telefono non è certificato", nonostante fosse ovviamente certificato. Nel caso di mio padre ho dovuto cambiare la password una decina di volte, con la classica telefonata al numero romano per avere la password sulla mail ufficiale... E per ogni cambio password bisognava inventarsi qualcosa di nuovo, altrimenti scattava l'errore "Hai usato una password SIMILE negli ultimi QUINDICI mesi"... Ma vaff. Oggi ho ritentato di completare l'attivazione sul cellulare di mia madre ma dopo aver inserito l'ennesimo codice OTP, ricevuto via SMS, l'app dello SPID (Poste Italiane) dice semplicemente "Impossibile continuare con l'operazione". Dopodichè torna al login e fine. Niente errori, niente spiegazioni, niente alternative. Un bel "suca" e fine della festa. Mio padre ieri entrava sulla app senza problemi. Oggi passa da casa mia per chiedermi di fare delle prove e misteriosamente... La password non è più valida (nota: andava fino a ieri). Chiamiamo il numero romano, attendiamo mail, click, cambio password, conferma. Ora entra di nuovo... Ma fino a quando? La mia domanda è: come ci si può aspettare che una persona non "nerd" possa anche solo lontanamente capire come gestire lo SPID? Oltretutto se non hai un cellulare performante è un disastro, perché è un costante passare da una applicazione all'altra nella costante ricerca di codici, conferme, email, ecc. Abbiamo provato ad accedere al fascicolo cittadino di papà: tap sull'icona, si apre l'app Fascicolo Sanitario (con calma) tap su bottone SPID, digita le credenziali, conferma (Poste It) chiede di andare sulla app dello SPID (e già scatta il panico) vai alla home, tap icona SPID si apre lo SPID, tenta il login... "Credenziali invalide" tap su "recupera credenziali" e ti dice di chiamare un numero telefonico vai alla home, tap sulla cornetta, chiama il numero romano, e attendi 25 sec circa "ding..." arriva una notifica, è una mail vai alla home, apri Gmail, controlla i messaggi, trova quello corretto, apri il messaggio click sul link della mail, si apre Chrome, scegli una nuova password, conferma (e prega) vai alla home, torna sulla app SPID, digita la password... Funziona! genera un codice OTP (e prendi nota) vai alla home, torna al Fascicolo Sanitario, accedi con il codice OTP finalmente entri nel Fascicolo Sanitario Ora... Ditemi come può un anziano gesstire una cosa del genere. Oltretutto ho dovuto prendere due cellulari nuovi, perché i loro Xiaomi erano un po' "basici" ed incistati di app inutili che li rendevano lenti come la morte.
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  • Leading Rubber Extrusion Companies For High Quality Products

    Standout Rubber Extrusion Companies are an undeniable pressure in today’s business universe—steadfast of their pursuit of excellence and innovation. Their feats of engineering genius and adaptability forge the path in advance on this dynamic field.

    Know More - https://www.customrubber-extrusion.com/knowledge-base/leading-rubber-extrusion-companies-for-high-quality-products

    #rubberextrusioncompanies #SiliconeRubberExtrusionManufacturers
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  • Verso la fine dell’OMS? La crisi finanziaria della sanità globale prelude a un Nuovo Ordine Multipolare

    Mentre le élite occidentali si ostinano a dipingere l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come un pilastro irrinunciabile della governance sanitaria globale, segnali sempre più evidenti rivelano che il colosso ginevrino è in realtà sull’orlo di un tracollo finanziario. I numeri, trapelati da una presentazione riservata agli Stati membri, parlano chiaro: il bilancio per il biennio 2026–2027 crolla a poco più di 2,4 miliardi di dollari — una diminuzione catastrofica rispetto ai 4 miliardi degli anni precedenti. Il deficit stimato? Oltre 1,8 miliardi di dollari: quasi il 43% del budget previsto è semplicemente inesistente.

    Eppure, solo pochi giorni fa, i vertici dell’organizzazione minimizzavano la situazione. Ora, il velo dell’omertà si solleva e lascia intravedere una verità scomoda: l’OMS è al collasso, e il mondo multipolare lo sa bene.

    Secondo quanto riportato dalla piattaforma Devex, anche i cosiddetti "finanziamenti garantiti" — su cui si fonda la sopravvivenza dell’ente — sono tutt'altro che certi. Essi dipendono da un auspicato aumento delle quote associative, che dovrà però superare l’esame della 78ª Assemblea Mondiale della Sanità prevista a maggio. Un esame tutt’altro che scontato, vista la crescente sfiducia globale e la profonda spaccatura tra i blocchi geopolitici emergenti.

    Un funzionario dell’OMS, protetto dall’anonimato, ha dichiarato in maniera sibillina:

    Sommare tutto e dire che abbiamo così tanto, beh, non è così.

    Parole che suonano come un’ammissione implicita di un inganno strutturale. Per anni, l’OMS ha operato come braccio operativo delle grandi lobby farmaceutiche e dei potentati occidentali, imponendo linee guida e restrizioni con il pretesto dell’emergenza sanitaria. Ma ora che il mondo sta mutando rapidamente e che il potere si sta ridistribuendo su nuovi assi — Russia, Cina, BRICS, Sud Globale — l’organizzazione appare sempre più isolata, svuotata di fondi e di legittimità.

    C'è chi inizia a leggere questi eventi come segnali dell’imminente ristrutturazione (o dissoluzione) dell’OMS all'interno della transizione verso un Nuovo Ordine Mondiale multipolare, dove la centralizzazione della sanità non sarà più in mano a un’unica entità controllata dall’Occidente, ma affidata a nuovi consorzi regionali o a forme inedite di governance globalista-asiatica.

    La narrazione ufficiale vacilla, i numeri non tornano, e nel silenzio dei media mainstream si profila un possibile scenario: il tramonto dell’OMS potrebbe non essere un fallimento accidentale, ma un passo calcolato verso la sostituzione di un sistema ormai obsoleto. Qualcuno, nei piani alti, potrebbe aver già deciso di abbandonare l’infrastruttura attuale per far posto a una nuova architettura sanitaria globale, plasmata secondo le logiche di un mondo post-americano.

    Il mondo osserva. E chi sa leggere tra le righe, sa che la crisi dell’OMS è solo l’inizio. Chi segue il canale dall'inizio : si tratta solo di conferme alle congetture fatte già diversi anni fa.
    (qui)
    https://uncutnews.ch/die-who-ist-in-viel-schlechterer-finanzieller-verfassung-als-sie-noch-vor-wenigen-tagen-zugab/
    Verso la fine dell’OMS? La crisi finanziaria della sanità globale prelude a un Nuovo Ordine Multipolare Mentre le élite occidentali si ostinano a dipingere l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come un pilastro irrinunciabile della governance sanitaria globale, segnali sempre più evidenti rivelano che il colosso ginevrino è in realtà sull’orlo di un tracollo finanziario. I numeri, trapelati da una presentazione riservata agli Stati membri, parlano chiaro: il bilancio per il biennio 2026–2027 crolla a poco più di 2,4 miliardi di dollari — una diminuzione catastrofica rispetto ai 4 miliardi degli anni precedenti. Il deficit stimato? Oltre 1,8 miliardi di dollari: quasi il 43% del budget previsto è semplicemente inesistente. Eppure, solo pochi giorni fa, i vertici dell’organizzazione minimizzavano la situazione. Ora, il velo dell’omertà si solleva e lascia intravedere una verità scomoda: l’OMS è al collasso, e il mondo multipolare lo sa bene. Secondo quanto riportato dalla piattaforma Devex, anche i cosiddetti "finanziamenti garantiti" — su cui si fonda la sopravvivenza dell’ente — sono tutt'altro che certi. Essi dipendono da un auspicato aumento delle quote associative, che dovrà però superare l’esame della 78ª Assemblea Mondiale della Sanità prevista a maggio. Un esame tutt’altro che scontato, vista la crescente sfiducia globale e la profonda spaccatura tra i blocchi geopolitici emergenti. Un funzionario dell’OMS, protetto dall’anonimato, ha dichiarato in maniera sibillina: Sommare tutto e dire che abbiamo così tanto, beh, non è così. Parole che suonano come un’ammissione implicita di un inganno strutturale. Per anni, l’OMS ha operato come braccio operativo delle grandi lobby farmaceutiche e dei potentati occidentali, imponendo linee guida e restrizioni con il pretesto dell’emergenza sanitaria. Ma ora che il mondo sta mutando rapidamente e che il potere si sta ridistribuendo su nuovi assi — Russia, Cina, BRICS, Sud Globale — l’organizzazione appare sempre più isolata, svuotata di fondi e di legittimità. C'è chi inizia a leggere questi eventi come segnali dell’imminente ristrutturazione (o dissoluzione) dell’OMS all'interno della transizione verso un Nuovo Ordine Mondiale multipolare, dove la centralizzazione della sanità non sarà più in mano a un’unica entità controllata dall’Occidente, ma affidata a nuovi consorzi regionali o a forme inedite di governance globalista-asiatica. La narrazione ufficiale vacilla, i numeri non tornano, e nel silenzio dei media mainstream si profila un possibile scenario: il tramonto dell’OMS potrebbe non essere un fallimento accidentale, ma un passo calcolato verso la sostituzione di un sistema ormai obsoleto. Qualcuno, nei piani alti, potrebbe aver già deciso di abbandonare l’infrastruttura attuale per far posto a una nuova architettura sanitaria globale, plasmata secondo le logiche di un mondo post-americano. Il mondo osserva. E chi sa leggere tra le righe, sa che la crisi dell’OMS è solo l’inizio. Chi segue il canale dall'inizio : si tratta solo di conferme alle congetture fatte già diversi anni fa. (qui) https://uncutnews.ch/die-who-ist-in-viel-schlechterer-finanzieller-verfassung-als-sie-noch-vor-wenigen-tagen-zugab/
    UNCUTNEWS.CH
    Die WHO ist in viel schlechterer finanzieller Verfassung, als sie noch vor wenigen Tagen zugab
    Die Weltgesundheitsorganisation (WHO) steht offenbar in deutlich schlechterer finanzieller Verfassung als bislang öffentlich eingeräumt. Während die Organisation noch in jüngster Vergangenheit mit …
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  • "Era il 2 maggio 2014, quando militanti di estrema destra e neonazisti ucraini, filo-europeisti, a Odessa, in Ucraina, aggredirono e massacrarono manifestanti comunisti e di sinistra, favorevoli all’indipendenza della regione del Donbass e contro l’entrata dell’Ucraina nell’UE."

    Così narrano il massacro di Odessa i meno infami, ma anche in questa narrazione c'è il falso e la superficialità.

    Intanto va detto che da quel massacro iniziò la guerra civile in Ucraina tra forze naziste sostenute dagli Stati occidentali e le popolazioni del Donbass, le quali dopo quella strage di Odessa hanno deciso collettivamente di difendersi armi in pugno. Ma cosa sono socialmente queste popolazioni del Donbass? Nella narrazione semplificata e subdola le si descrivono come popolazioni russofone, filo putiniane, anti-ue, qual'è invece la verità sociologica e di classe più profonda ?

    Nel Donbass vi è da sempre una forte concentrazione di classe operaia (operai, impiegati, minatori...) sindacalizzata e coesa. Dico "sindacalizzata" per definire una classe operaia non rivoluzionaria ed allo stesso tempo però assolutamente ostile al capitalismo liberista fatto di privatizzazioni, chiusure di aziende, speculazioni e di sopraffazione. Insomma una classe di "diritti e doveri" che non mette in discussione la gerarchia del lavoro e il profitto, ma pretende però che parte di quel profitto venga reinvestito e redistribuito in salario diretto e indiretto (stato sociale) senza tante discussioni. Sono stati proprio quegli operai lì ad imbracciare le armi.

    Le popolazioni del Donbass si sono formate culturalmente e politicamente nella grande industria dell'estrazione e della trasformazione delle materie prime, e sanno di essere fulcro della società, gente che se ne sbatte di massimizzare i profitti, che guarda con avversione l'aumento della produttività e la robotizzazione che toglie loro lavoro, che impone ritmi... Insomma quella gente è e resta, secondo i canoni liberisti da "capitale umano" una obsolescenza, un esubero da eliminare, è sostanzialmente l'operaio massa in versione Russa.

    Quell'operaio che in tutto l'occidente fu sconfitto ed eliminato negli anni 70/80, sostituito dall'operaio precario, flessibile, terziarizzato, disperso in mille mansioni e luoghi, disoccupato e marginale, schiacciato dalla finanziarizzazione dell'economia che ha ridotto la forza lavoro a orpello quasi inutile, senza diritti, da comprare al prezzo più basso possibile, usare e gettare.

    Ecco, quella classe operaia del Donbass rimane invece "conservatrice" si oppone a questo modello sociale e ai nazisti che cercavano di imporlo con l'occidente, il quale comunque valutava secondario questo obiettivo di eliminazione ma vedeva in quella popolazione un perfetto mezzo per provocare la Fed Russa, da qui la narrazione condivisa un po' da tutti di chiamare quella gente "russa o russofona" ma sono classe sociale !

    Ad Odessa i nazisti non hanno massacrato esseri umani in una discoteca ma dentro la casa dei sindacati dove i manifestanti anti-golpisti si erano rifugiati dopo essere stati bersagli di violenze da parte di nazifascisti e polizia (vi ricorda niente compagni ?) durante il corteo.

    Oh si, gente ribelle, determinata, rozza e molto diversa da noi, perché tradizionalista, religiosa, poco propensa ad assimilare culture LGBT e poco avvezza alle fantasy della woke culture, oltre che radicalmente antinazista... Stiamo parlando pur sempre di classe in sé letteralmente.

    Che l'indipendentismo e l'annessionismo non siano esattamente istanze rivoluzionarie non ci piove, che quelle popolazioni non lo siano di fatto come soggetti politici altrettanto vero, loro hanno scelto su basi tattiche e strategiche quello che come classe in questo momento gli garantiva vita e un futuro accettabile, cioè la Russia del democristiano Putin.
    Non hanno creduto alle favole sull'eldorado hollywoodiano occidentale che hanno trasformato l'altra parte del popolo ucraino in carne da macello e prostitute, loro sono stati le vittime sacrificali di una provocazione e lo hanno pagato col sangue.

    A Vadim Papura e tutti i martiri del massacro di Odessa.
    "Era il 2 maggio 2014, quando militanti di estrema destra e neonazisti ucraini, filo-europeisti, a Odessa, in Ucraina, aggredirono e massacrarono manifestanti comunisti e di sinistra, favorevoli all’indipendenza della regione del Donbass e contro l’entrata dell’Ucraina nell’UE." Così narrano il massacro di Odessa i meno infami, ma anche in questa narrazione c'è il falso e la superficialità. Intanto va detto che da quel massacro iniziò la guerra civile in Ucraina tra forze naziste sostenute dagli Stati occidentali e le popolazioni del Donbass, le quali dopo quella strage di Odessa hanno deciso collettivamente di difendersi armi in pugno. Ma cosa sono socialmente queste popolazioni del Donbass? Nella narrazione semplificata e subdola le si descrivono come popolazioni russofone, filo putiniane, anti-ue, qual'è invece la verità sociologica e di classe più profonda ? Nel Donbass vi è da sempre una forte concentrazione di classe operaia (operai, impiegati, minatori...) sindacalizzata e coesa. Dico "sindacalizzata" per definire una classe operaia non rivoluzionaria ed allo stesso tempo però assolutamente ostile al capitalismo liberista fatto di privatizzazioni, chiusure di aziende, speculazioni e di sopraffazione. Insomma una classe di "diritti e doveri" che non mette in discussione la gerarchia del lavoro e il profitto, ma pretende però che parte di quel profitto venga reinvestito e redistribuito in salario diretto e indiretto (stato sociale) senza tante discussioni. Sono stati proprio quegli operai lì ad imbracciare le armi. Le popolazioni del Donbass si sono formate culturalmente e politicamente nella grande industria dell'estrazione e della trasformazione delle materie prime, e sanno di essere fulcro della società, gente che se ne sbatte di massimizzare i profitti, che guarda con avversione l'aumento della produttività e la robotizzazione che toglie loro lavoro, che impone ritmi... Insomma quella gente è e resta, secondo i canoni liberisti da "capitale umano" una obsolescenza, un esubero da eliminare, è sostanzialmente l'operaio massa in versione Russa. Quell'operaio che in tutto l'occidente fu sconfitto ed eliminato negli anni 70/80, sostituito dall'operaio precario, flessibile, terziarizzato, disperso in mille mansioni e luoghi, disoccupato e marginale, schiacciato dalla finanziarizzazione dell'economia che ha ridotto la forza lavoro a orpello quasi inutile, senza diritti, da comprare al prezzo più basso possibile, usare e gettare. Ecco, quella classe operaia del Donbass rimane invece "conservatrice" si oppone a questo modello sociale e ai nazisti che cercavano di imporlo con l'occidente, il quale comunque valutava secondario questo obiettivo di eliminazione ma vedeva in quella popolazione un perfetto mezzo per provocare la Fed Russa, da qui la narrazione condivisa un po' da tutti di chiamare quella gente "russa o russofona" ma sono classe sociale ! Ad Odessa i nazisti non hanno massacrato esseri umani in una discoteca ma dentro la casa dei sindacati dove i manifestanti anti-golpisti si erano rifugiati dopo essere stati bersagli di violenze da parte di nazifascisti e polizia (vi ricorda niente compagni ?) durante il corteo. Oh si, gente ribelle, determinata, rozza e molto diversa da noi, perché tradizionalista, religiosa, poco propensa ad assimilare culture LGBT e poco avvezza alle fantasy della woke culture, oltre che radicalmente antinazista... Stiamo parlando pur sempre di classe in sé letteralmente. Che l'indipendentismo e l'annessionismo non siano esattamente istanze rivoluzionarie non ci piove, che quelle popolazioni non lo siano di fatto come soggetti politici altrettanto vero, loro hanno scelto su basi tattiche e strategiche quello che come classe in questo momento gli garantiva vita e un futuro accettabile, cioè la Russia del democristiano Putin. Non hanno creduto alle favole sull'eldorado hollywoodiano occidentale che hanno trasformato l'altra parte del popolo ucraino in carne da macello e prostitute, loro sono stati le vittime sacrificali di una provocazione e lo hanno pagato col sangue. A Vadim Papura e tutti i martiri del massacro di Odessa.
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  • ISLAM

    La Francia (liberale e pioniera nella creazione di ogni permissività) attraversa una fase di “musulmanizzazione” nei costumi e nelle leggi.

    Un avvocato francese di nome Gilbert Collard ha deciso di parlare apertamente

    Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio.
    ____

    Sono stato costretto a prendere coscienza dell'estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo; anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese. Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerario.
    In questa fase si è svolto l'intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l'intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine.
    Con grande interesse aspettavo la presentazione dell'Imam.

    Notevole la presentazione di quest'ultimo, accompagnata da una videoproiezione.

    Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto:

    “Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il ​​posto in Paradiso. Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?”

    Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose:
    "Infedele è ogni non musulmano".

    Ho risposto:
    “Allora ti assicuro che ho capito bene; gli adoratori di Allah devono obbedire all'ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero?

    Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un'espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!!

    "Esattamente", rispose in un sussurro.

    Ho ribattuto:
    Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”.

    L'Imam ha perso la voce!

    Ho continuato:
    “Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!”

    In più ho un'altra domanda:
    “Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?”

    In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l'Imam rimaneva in silenzio.

    Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione.

    Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge.

    Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberali combinati con la moda malata del “politicamente corretto”, non permetteranno in alcun modo che questo testo venga pubblicato. intensamente.

    Per questo ti chiedo di inviarlo a tutti i tuoi contatti via Internet.
    Grazie,

    Gilbert Collard, cristiano, cittadino francese e avvocato.
    ISLAM La Francia (liberale e pioniera nella creazione di ogni permissività) attraversa una fase di “musulmanizzazione” nei costumi e nelle leggi. Un avvocato francese di nome Gilbert Collard ha deciso di parlare apertamente Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio. ____ Sono stato costretto a prendere coscienza dell'estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo; anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese. Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerario. In questa fase si è svolto l'intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l'intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine. Con grande interesse aspettavo la presentazione dell'Imam. Notevole la presentazione di quest'ultimo, accompagnata da una videoproiezione. Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto: “Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il ​​posto in Paradiso. Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?” Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose: "Infedele è ogni non musulmano". Ho risposto: “Allora ti assicuro che ho capito bene; gli adoratori di Allah devono obbedire all'ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero? Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un'espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!! "Esattamente", rispose in un sussurro. Ho ribattuto: Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”. L'Imam ha perso la voce! Ho continuato: “Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!” In più ho un'altra domanda: “Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?” In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l'Imam rimaneva in silenzio. Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione. Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge. Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberali combinati con la moda malata del “politicamente corretto”, non permetteranno in alcun modo che questo testo venga pubblicato. intensamente. Per questo ti chiedo di inviarlo a tutti i tuoi contatti via Internet. Grazie, Gilbert Collard, cristiano, cittadino francese e avvocato.
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  • Metodo Europa, quando un leader politico da' fastidio lo eliminano politicamente come lo scandalo di Călin Georgescu.

    È stata accusata di aver ricevuto finanziamenti per il partito dai suoi parlamentari. Una prassi comune a tutti i partiti politici dove i parlamentari passano una parte dello stipendio al partito, ma per MLP questo diventa proibito e non potrà candidarsi contro il "buono" Macron.
    È il solito sistema europeo di eliminare gli avversari politici con la magistratura, come fatto in Romania e Moldavia.
    La Ue è ormai un sistema totalitario per non dire di peggio viste le origini della kapò Ursula Von Der Leyen.

    https://www.ilpost.it/2025/03/31/sentenza-processo-marine-le-pen-fondi-parlamento-europeo/?utm_source=firefox-newtab-it-it
    Metodo Europa, quando un leader politico da' fastidio lo eliminano politicamente come lo scandalo di Călin Georgescu. È stata accusata di aver ricevuto finanziamenti per il partito dai suoi parlamentari. Una prassi comune a tutti i partiti politici dove i parlamentari passano una parte dello stipendio al partito, ma per MLP questo diventa proibito e non potrà candidarsi contro il "buono" Macron. È il solito sistema europeo di eliminare gli avversari politici con la magistratura, come fatto in Romania e Moldavia. La Ue è ormai un sistema totalitario per non dire di peggio viste le origini della kapò Ursula Von Der Leyen. https://www.ilpost.it/2025/03/31/sentenza-processo-marine-le-pen-fondi-parlamento-europeo/?utm_source=firefox-newtab-it-it
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    Marine Le Pen non potrà candidarsi alle elezioni presidenziali francesi - Il Post
    Nel momento di maggiore popolarità del suo partito è stata condannata a quattro anni di carcere e cinque di ineleggibilità per appropriazione indebita di fondi europei
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  • Qualcuno vive per dileggiarlo ma @matteosalvinimi ha capito tutto ed è sempre dalla parte degli Italiani. Ha capito molto bene il pericolo dazi che non vengono da USA o CINA ma i veri dazi ce li ha imposti la UE con il greendeal fallito. La corsa al riarmo? La Germania si sta riarmando da sola ed questo è più preoccupante. Non ha bisogno di #ReArmEurope. Una #UE che per decenni ci ha imposto di non superare il 3% e ora trova 800 miliardi a debito per una guerra in fase conclusiva. Che progetti di morte hanno? Salvini lucidissimo e fedele al #GovernoMeloni è coscienza critica

    Source:
    https://x.com/OrtigiaP/status/1906336998450758011?t=l1DnJYKNQxDZo3Ll3pKOfw&s=19
    Qualcuno vive per dileggiarlo ma @matteosalvinimi ha capito tutto ed è sempre dalla parte degli Italiani. Ha capito molto bene il pericolo dazi che non vengono da USA o CINA ma i veri dazi ce li ha imposti la UE con il greendeal fallito. La corsa al riarmo? La Germania si sta riarmando da sola ed questo è più preoccupante. Non ha bisogno di #ReArmEurope. Una #UE che per decenni ci ha imposto di non superare il 3% e ora trova 800 miliardi a debito per una guerra in fase conclusiva. Che progetti di morte hanno? Salvini lucidissimo e fedele al #GovernoMeloni è coscienza critica Source: https://x.com/OrtigiaP/status/1906336998450758011?t=l1DnJYKNQxDZo3Ll3pKOfw&s=19
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