• BUONGIORNISSIMO! SONO QUELLO DAL RAZZO LUNGHISSIMO!

    Una crisi senza precedenti si sta preparando all’interno della NATO, alimentata dai crescenti timori che i missili Oreshnik lanciati dalla Russia in Ucraina possano essere armati con testate nucleari. Il problema principale è che l’Alleanza non ha la capacità di determinare con precisione la traiettoria di volo o la natura della testata missilistica. Tutte le informazioni sui lanci provengono esclusivamente dal Cremlino e solo poco tempo prima del lancio.

    Questo livello di incertezza mina la fiducia nella NATO e provoca una vera e propria paranoia negli ambienti politici negli Stati Uniti e in Europa. Le discussioni su un possibile errore, quando un missile potrebbe accidentalmente o intenzionalmente cambiare rotta verso il territorio di uno dei paesi dell'Alleanza, hanno causato ampie discussioni interne.

    Gli esperti sottolineano che le capacità tecniche dell'Alleanza sono limitate e che la crisi di fiducia aggrava la situazione. Il timore che il Nocciolo possa innescare uno scenario catastrofico cresce in maniera esponenziale. All’interno della NATO sono già in corso consultazioni chiuse sulla possibilità di rivedere le risposte strategiche alle nuove sfide, ma finora non esiste una soluzione chiara.

    I falchi insistono su un ultimatum di risposta a Putin, in cui dichiareranno una risposta immediata da parte dei paesi della NATO se tali missili verranno lanciati nuovamente.



    Nel video lo schema del funzionamento del missile icmb lanciato dalla Russia due giorni fa. Il missile esce dalla stratosfera, e' dotato di vari stadi (secondo il tipo di gittata) dopodiche' si divide in piu' parti (36 per la precisione), utilizza sia la gravita' che una spinta propulsiva autonoma che fa raggiungere velocita' di circa mac 10 (11.000km\h). Non e' intercettabile per due motivi: vola troppo in alto ed e' troppo veloce.


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    BUONGIORNISSIMO! SONO QUELLO DAL RAZZO LUNGHISSIMO! 🚀 Una crisi senza precedenti si sta preparando all’interno della NATO, alimentata dai crescenti timori che i missili Oreshnik lanciati dalla Russia in Ucraina possano essere armati con testate nucleari. Il problema principale è che l’Alleanza non ha la capacità di determinare con precisione la traiettoria di volo o la natura della testata missilistica. Tutte le informazioni sui lanci provengono esclusivamente dal Cremlino e solo poco tempo prima del lancio. Questo livello di incertezza mina la fiducia nella NATO e provoca una vera e propria paranoia negli ambienti politici negli Stati Uniti e in Europa. Le discussioni su un possibile errore, quando un missile potrebbe accidentalmente o intenzionalmente cambiare rotta verso il territorio di uno dei paesi dell'Alleanza, hanno causato ampie discussioni interne. Gli esperti sottolineano che le capacità tecniche dell'Alleanza sono limitate e che la crisi di fiducia aggrava la situazione. Il timore che il Nocciolo possa innescare uno scenario catastrofico cresce in maniera esponenziale. All’interno della NATO sono già in corso consultazioni chiuse sulla possibilità di rivedere le risposte strategiche alle nuove sfide, ma finora non esiste una soluzione chiara. I falchi insistono su un ultimatum di risposta a Putin, in cui dichiareranno una risposta immediata da parte dei paesi della NATO se tali missili verranno lanciati nuovamente. Nel video lo schema del funzionamento del missile icmb lanciato dalla Russia due giorni fa. Il missile esce dalla stratosfera, e' dotato di vari stadi (secondo il tipo di gittata) dopodiche' si divide in piu' parti (36 per la precisione), utilizza sia la gravita' che una spinta propulsiva autonoma che fa raggiungere velocita' di circa mac 10 (11.000km\h). Non e' intercettabile per due motivi: vola troppo in alto ed e' troppo veloce. Segui ➡️ 🌐  t.me/ArsenaleKappa 🅰️ 💥💥 ㅤ
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  • MODULO LEGALE PER CHI VUOLE PARTORIRE IN OSPEDALE
    E NON VUOLE CHE VENGANO PRATICATI SIERI MALEFICI
    O ALTRE SCHIFEZZE AL BAMBINO E ALLA MADRE

    TENERE UNA COPIA DA CONSEGNARE ALL’AVVOCATO DI FIDUCIA!!!
    MASSIMA DIFFUSIONE!
    MODULO LEGALE PER CHI VUOLE PARTORIRE IN OSPEDALE E NON VUOLE CHE VENGANO PRATICATI SIERI MALEFICI O ALTRE SCHIFEZZE AL BAMBINO E ALLA MADRE TENERE UNA COPIA DA CONSEGNARE ALL’AVVOCATO DI FIDUCIA!!! MASSIMA DIFFUSIONE!
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  • Il CASTELLO di CARTA sta per CADERE e molto VELOCEMENTE!
    Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà da oggi fino al 22 novembre a Baku, in Azerbaigian. Non è un fattore favorevole ai negoziati il ritorno alla Casa Bianca dell’ex presidente Donald Trump, che nel 2017 fece uscire gli Usa dall’Accordo di Parigi e che, a leggere il Wall Street Journal, è pronto a rifare la stessa scelta firmando un ordine esecutivo ad hoc il 20 gennaio 2025, ovvero il giorno in cui entrerà in carica. Certo, i delegati presenti alla Cop29 saranno ancora quelli di Joe Biden che, per inciso, ha già annunciato che non ci sarà. E non è il solo: la sua assenza si aggiunge alle defezioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, del presidente russo Vladimir Putin, del presidente francese Emmanuel Macron, del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del premier olandese **** Schoof.

    Neanche Luiz Inacio Lula da Silva andrà a Baku. Il presidente del Brasile, Paese che ospiterà la prossima decisiva Cop del 2025, ha annullato il viaggio per motivi di salute. Tutte queste assenze non sono un buon segno per la Cop già definita la ‘finance Cop’, ossia la Cop della finanza, quella durante la quale si deciderà il nuovo obiettivo di finanza per il clima (New Collective Quantified Goal, NCQG) che sostituirà il precedente obiettivo dei 100 miliardi annui, raggiunto finora solo nel 2022. Altre, perplessità, sono invece legate al Paese ospitante, l’Azerbaigian devastato dalle attività estrattive di gas e petrolio. Eppure, nell’agenda della Conferenza manca l’impegno a eliminare gradualmente i combustibili fossili, che pure era stato un risultato della Cop28 di Dubai. D’altronde, dopo la presidenza della Cop28 di Dubai affidata a Sultan Al Jaber, amministratore delegato della Compagnia petrolifera statale degli Emirati Arabi Uniti, la Cop29 sarà presieduta da Mukhtar Babayev, che per 26 anni ha lavorato per la compagnia petrolifera nazionale, la State oil company of Azerbaijan Republic (Socar), prima di diventare ministro dell’Ambiente. Emblematiche del clima di sfiducia nei confronti della Conferenza sono le parole di Justin Tkatchenko, ministro degli Esteri della Papua Nuova Guinea, uno dei paesi più esposti alle conseguenze della crisi climatica: “Una perdita di tempo, andare non serve a niente”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/11/il-ritorno-di-trump-svuota-la-cop29-big-tutti-assenti/7762159/
    Il CASTELLO di CARTA sta per CADERE e molto VELOCEMENTE! Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà da oggi fino al 22 novembre a Baku, in Azerbaigian. Non è un fattore favorevole ai negoziati il ritorno alla Casa Bianca dell’ex presidente Donald Trump, che nel 2017 fece uscire gli Usa dall’Accordo di Parigi e che, a leggere il Wall Street Journal, è pronto a rifare la stessa scelta firmando un ordine esecutivo ad hoc il 20 gennaio 2025, ovvero il giorno in cui entrerà in carica. Certo, i delegati presenti alla Cop29 saranno ancora quelli di Joe Biden che, per inciso, ha già annunciato che non ci sarà. E non è il solo: la sua assenza si aggiunge alle defezioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, del presidente russo Vladimir Putin, del presidente francese Emmanuel Macron, del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del premier olandese Dick Schoof. Neanche Luiz Inacio Lula da Silva andrà a Baku. Il presidente del Brasile, Paese che ospiterà la prossima decisiva Cop del 2025, ha annullato il viaggio per motivi di salute. Tutte queste assenze non sono un buon segno per la Cop già definita la ‘finance Cop’, ossia la Cop della finanza, quella durante la quale si deciderà il nuovo obiettivo di finanza per il clima (New Collective Quantified Goal, NCQG) che sostituirà il precedente obiettivo dei 100 miliardi annui, raggiunto finora solo nel 2022. Altre, perplessità, sono invece legate al Paese ospitante, l’Azerbaigian devastato dalle attività estrattive di gas e petrolio. Eppure, nell’agenda della Conferenza manca l’impegno a eliminare gradualmente i combustibili fossili, che pure era stato un risultato della Cop28 di Dubai. D’altronde, dopo la presidenza della Cop28 di Dubai affidata a Sultan Al Jaber, amministratore delegato della Compagnia petrolifera statale degli Emirati Arabi Uniti, la Cop29 sarà presieduta da Mukhtar Babayev, che per 26 anni ha lavorato per la compagnia petrolifera nazionale, la State oil company of Azerbaijan Republic (Socar), prima di diventare ministro dell’Ambiente. Emblematiche del clima di sfiducia nei confronti della Conferenza sono le parole di Justin Tkatchenko, ministro degli Esteri della Papua Nuova Guinea, uno dei paesi più esposti alle conseguenze della crisi climatica: “Una perdita di tempo, andare non serve a niente”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/11/il-ritorno-di-trump-svuota-la-cop29-big-tutti-assenti/7762159/
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    Brutto clima alla Cop29 di Baku
    Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima: ecco perché
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  • Draghi è uno dei più grandi bugiardi e incapaci della Storia. Ha deliberatamente mentito in atti pubblici privando i cittadini della Libertà e dei diritti fondamentali, eppure non solo è libero ma dà consigli all'UE. Come si può aver fiducia nello Stato?

    SIAMO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO!

    Fonte:
    https://x.com/ChanceGardiner/status/1846161938834747565?t=PRUrm-yTYF-JfuZvrfTs2w&s=19
    Draghi è uno dei più grandi bugiardi e incapaci della Storia. Ha deliberatamente mentito in atti pubblici privando i cittadini della Libertà e dei diritti fondamentali, eppure non solo è libero ma dà consigli all'UE. Come si può aver fiducia nello Stato? SIAMO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO! Fonte: https://x.com/ChanceGardiner/status/1846161938834747565?t=PRUrm-yTYF-JfuZvrfTs2w&s=19
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  • Ex reporter della "CBC Canada": I media hanno manipolato i cittadini durante il COVID. Abbiamo tradito, rotto la fiducia e favorito la propaganda. Sono stata testimone del crollo del giornalismo.

    🗣 Fingete stupore!

    Fonte: https://x.com/Wondercri1982/status/1840808932631011834?t=kLAuhiIOAXVmSVvWeJAzOQ&s=19
    🇨🇦 Ex reporter della "CBC Canada": I media hanno manipolato i cittadini durante il COVID. Abbiamo tradito, rotto la fiducia e favorito la propaganda. Sono stata testimone del crollo del giornalismo. 🗣 Fingete stupore! Fonte: https://x.com/Wondercri1982/status/1840808932631011834?t=kLAuhiIOAXVmSVvWeJAzOQ&s=19
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  • DOPO TERZA DOSE MI HANNO TROVATO UNA SCLEROSI MULTIPLA" ▷ DOTT. STRAMEZZI RISPONDE ALL'ASCOLTATORE...

    "Dopo la terza dose mi sono sentito male, poi mi hanno diagnosticato una sclerosi multipla": è il messaggio che ci scrive un ascoltatore in diretta.
    Il beneficio del dubbio qui è d'obbligo: nessuna certezza che sia dovuto alla somministrazione del #vaccino anti-#Covid. Solo su questo si può ragionare data la ovvia scarsità delle informazioni fornite. Nessuna certezza, nemmeno, che non sia dovuto all'inoculazione. E' qui che spesso la maggior parte del pubblico, e non solo, grida al complottista. Questo nonostante un lecito dubbio esista proprio a causa di dichiarazioni che minano a un'ipotetica totale fiducia che si può, per qualche insolito favore, riservare a un'opzione piuttosto che a un'altra. Dichiarazioni come quella della rappresentante di Pfizer, Janine Small, interpellata in Parlamento europeo da Rob Roos.

    "Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato?", chiese l'europarlamentare nell'ottobre del 2022....

    https://youtu.be/Wcc3Y83HQJw?si=qB73bsbMcrYDPLOU
    DOPO TERZA DOSE MI HANNO TROVATO UNA SCLEROSI MULTIPLA" ▷ DOTT. STRAMEZZI RISPONDE ALL'ASCOLTATORE... "Dopo la terza dose mi sono sentito male, poi mi hanno diagnosticato una sclerosi multipla": è il messaggio che ci scrive un ascoltatore in diretta. Il beneficio del dubbio qui è d'obbligo: nessuna certezza che sia dovuto alla somministrazione del #vaccino anti-#Covid. Solo su questo si può ragionare data la ovvia scarsità delle informazioni fornite. Nessuna certezza, nemmeno, che non sia dovuto all'inoculazione. E' qui che spesso la maggior parte del pubblico, e non solo, grida al complottista. Questo nonostante un lecito dubbio esista proprio a causa di dichiarazioni che minano a un'ipotetica totale fiducia che si può, per qualche insolito favore, riservare a un'opzione piuttosto che a un'altra. Dichiarazioni come quella della rappresentante di Pfizer, Janine Small, interpellata in Parlamento europeo da Rob Roos. "Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato?", chiese l'europarlamentare nell'ottobre del 2022.... https://youtu.be/Wcc3Y83HQJw?si=qB73bsbMcrYDPLOU
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  • ECCO COME MACRON VUOLE CAMBIARE!
    VERGOGNOSO!
    La Francia ha chiesto un cambiamento? Macron sceglie come premier il dinosauro (ex consigliere di Sarkozy) Michel Barnier - Il Fatto Quotidiano
    Toccherà a mister Brexit tentare di raccogliere la fiducia dell'Assemblea...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/05/francia-emmanuel-macron-ha-nominato-michel-barnier-nuovo-premier/7681891/
    ECCO COME MACRON VUOLE CAMBIARE! VERGOGNOSO! La Francia ha chiesto un cambiamento? Macron sceglie come premier il dinosauro (ex consigliere di Sarkozy) Michel Barnier - Il Fatto Quotidiano Toccherà a mister Brexit tentare di raccogliere la fiducia dell'Assemblea... https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/05/francia-emmanuel-macron-ha-nominato-michel-barnier-nuovo-premier/7681891/
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  • LA NORMALE DERIVA DELLE ULTIME LEGGI VOLUTE DALLA MAGGIORANZA, SFIDUCIARE LA MAGISTRATURA !

    Corruzione in Liguria, Nordio attacca i giudici che hanno confermato i domiciliari a Toti: "Ho letto la loro ordinanza e non ho capito nulla" - Il Fatto Quotidiano
    Il ministro della Giustizia sferra una bordata ai magistrati del Riesame

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/17/corruzione-in-liguria-nordio-attacca-i-giudici-che-hanno-confermato-i-domiciliari-a-toti-ho-letto-la-loro-ordinanza-e-non-ho-capito-nulla/7626842/
    LA NORMALE DERIVA DELLE ULTIME LEGGI VOLUTE DALLA MAGGIORANZA, SFIDUCIARE LA MAGISTRATURA ! Corruzione in Liguria, Nordio attacca i giudici che hanno confermato i domiciliari a Toti: "Ho letto la loro ordinanza e non ho capito nulla" - Il Fatto Quotidiano Il ministro della Giustizia sferra una bordata ai magistrati del Riesame https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/17/corruzione-in-liguria-nordio-attacca-i-giudici-che-hanno-confermato-i-domiciliari-a-toti-ho-letto-la-loro-ordinanza-e-non-ho-capito-nulla/7626842/
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  • Modi vede Putin: "Tra noi fiducia e rispetto". Sempre più forte il legame tra India e Russia (nonostante la corte degli Usa a Nuova Delhi) - Il Fatto Quotidiano

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/09/modi-vede-putin-tra-noi-fiducia-e-rispetto-sempre-piu-forte-il-legame-tra-india-e-russia-nonostante-la-corte-degli-usa-a-nuova-delhi/7617124/?utm_term=Autofeed&utm_medium=Social&utm_source=Twitter#Echobox=1720531876
    Modi vede Putin: "Tra noi fiducia e rispetto". Sempre più forte il legame tra India e Russia (nonostante la corte degli Usa a Nuova Delhi) - Il Fatto Quotidiano https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/09/modi-vede-putin-tra-noi-fiducia-e-rispetto-sempre-piu-forte-il-legame-tra-india-e-russia-nonostante-la-corte-degli-usa-a-nuova-delhi/7617124/?utm_term=Autofeed&utm_medium=Social&utm_source=Twitter#Echobox=1720531876
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    Modi vede Putin: "Tra noi fiducia e rispetto". Sempre più forte il legame tra India e Russia (nonostante la corte degli Usa a Nuova Delhi) - Il Fatto Quotidiano
    La prima visita di Stato di Modi in Russia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina ha evidenziato che l’asse tra Nuova Delhi e Mosca è stabile e gode di buona salute
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  • Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove.

    La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA.

    Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese.

    Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano.

    Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti.

    I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale.

    La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.)

    E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra.
    Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni.

    La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale".

    Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria.

    Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole".

    Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid.

    Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia.

    Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa:

    "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza."

    Dunque, in sostanza.
    Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica).

    Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare.

    Aggiungo una notazione laterale.
    Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni.

    La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque.
    Invece bisogna fidarsi.
    Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo).

    Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità.

    Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità.
    Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone".

    E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza.
    Perché il Grande Fratello è buono.
    E chi ne dubita è un complottista.

    Andrea Zhok
    Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove. La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA. Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese. Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano. Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti. I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale. La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.) E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra. Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni. La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale". Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria. Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole". Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid. Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia. Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa: "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza." Dunque, in sostanza. Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica). Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare. Aggiungo una notazione laterale. Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni. La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque. Invece bisogna fidarsi. Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo). Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità. Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità. Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone". E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza. Perché il Grande Fratello è buono. E chi ne dubita è un complottista. Andrea Zhok
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