• Ecco il link all'ultimo film di Paolo Cassina "Non è andato tutto bene".
    Buona visione!
    MASSIMA CONDIVISIONE!

    https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le-verita-negate-sul-covid-19/
    Ecco il link all'ultimo film di Paolo Cassina "Non è andato tutto bene". Buona visione! MASSIMA CONDIVISIONE! https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le-verita-negate-sul-covid-19/
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    Non è andato tutto bene, le verità negate sul COVID 19 - Playmastermovie
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  • UN GRANDE SILVER NERVUTI SULL'ESPERIMENTO Universo 25 di
    John B. Calhoun
    L’esperimento Universo 25 fu un famoso studio condotto dall'etologo americano John B. Calhoun negli anni ‘60 e ‘70. L’esperimento esplorava gli effetti della sovrappopolazione su una comunità di topi e portò a conclusioni inquietanti sul comportamento sociale e sul declino delle civiltà.

    L'Esperimento

    Calhoun costruì un ambiente artificiale, chiamato "Universe 25", progettato per essere un vero e proprio "paradiso per topi". Ecco le sue caratteristiche:

    Uno spazio chiuso di circa 2,7 metri quadrati con risorse illimitate (cibo e acqua sempre disponibili).

    Temperatura controllata e nessuna minaccia esterna (predatori o malattie).

    Quattro zone con tunnel di accesso e nidi per la riproduzione.

    Capacità massima stimata di 3840 topi.


    All’inizio, i topi si adattarono bene, riproducendosi rapidamente. Tuttavia, con il crescere della popolazione, l’esperimento rivelò dinamiche sorprendenti.

    Le Fasi dell’Esperimento

    1. Fase 1 (Insediamento): I primi topi esplorano e si ambientano.


    2. Fase 2 (Esplosione demografica): La popolazione cresce rapidamente, raddoppiando ogni 55 giorni.


    3. Fase 3 (Stagnazione): Dopo aver raggiunto circa 2200 topi, il tasso di crescita cala drasticamente. Emergono problemi sociali:

    Aumento dell’aggressività: I maschi diventano iperaggressivi e attaccano gli altri senza motivo.

    Collasso del ruolo materno: Le femmine smettono di proteggere i piccoli o li abbandonano.

    Comportamenti anormali: Alcuni topi diventano isolati, passivi o ossessionati dalla pulizia del proprio corpo.

    I "Maschi belli" (The Beautiful Ones): Gruppi di maschi evitano ogni interazione sociale, non si accoppiano né combattono, dedicandosi solo a mangiare e dormire.

    4. Fase 4 (Collasso e Estinzione): Nonostante ci fossero ancora risorse abbondanti, la società dei topi si disgrega completamente. Le nascite cessano e l’intera popolazione muore.

    Conclusioni di Calhoun

    Calhoun interpretò i risultati come una dimostrazione del fatto che una densità di popolazione eccessiva porta inevitabilmente alla disfunzione sociale e al collasso della civiltà. Il concetto di "morte comportamentale" fu introdotto per descrivere la perdita di capacità sociali e riproduttive in una società sovrappopolata.

    Applicazioni e Dibattiti

    Molti hanno visto in Universo 25 un’analogia con le società umane moderne, soprattutto nelle città sovraffollate.

    Alcuni psicologi e sociologi hanno criticato l'esperimento, sostenendo che gli esseri umani hanno meccanismi culturali e sociali più complessi dei topi.

    Studi successivi hanno suggerito che non è la sovrappopolazione in sé il problema, ma la mancanza di ruoli significativi e di relazioni sociali sane.


    Curiosità

    L’esperimento è stato spesso citato nella cultura pop, ispirando film, libri e teorie sulla fine della civiltà.

    Il termine "The Beautiful Ones" è stato ripreso per descrivere persone alienate dalla società moderna.


    L’esperimento di Calhoun rimane uno degli studi più affascinanti sul comportamento sociale e continua a far riflettere su come le condizioni ambientali possano influenzare le dinamiche delle comunità.

    Fonte: https://www.facebook.com/share/v/1FLdrPwQGf/

    UN GRANDE SILVER NERVUTI SULL'ESPERIMENTO Universo 25 di John B. Calhoun L’esperimento Universo 25 fu un famoso studio condotto dall'etologo americano John B. Calhoun negli anni ‘60 e ‘70. L’esperimento esplorava gli effetti della sovrappopolazione su una comunità di topi e portò a conclusioni inquietanti sul comportamento sociale e sul declino delle civiltà. L'Esperimento Calhoun costruì un ambiente artificiale, chiamato "Universe 25", progettato per essere un vero e proprio "paradiso per topi". Ecco le sue caratteristiche: Uno spazio chiuso di circa 2,7 metri quadrati con risorse illimitate (cibo e acqua sempre disponibili). Temperatura controllata e nessuna minaccia esterna (predatori o malattie). Quattro zone con tunnel di accesso e nidi per la riproduzione. Capacità massima stimata di 3840 topi. All’inizio, i topi si adattarono bene, riproducendosi rapidamente. Tuttavia, con il crescere della popolazione, l’esperimento rivelò dinamiche sorprendenti. Le Fasi dell’Esperimento 1. Fase 1 (Insediamento): I primi topi esplorano e si ambientano. 2. Fase 2 (Esplosione demografica): La popolazione cresce rapidamente, raddoppiando ogni 55 giorni. 3. Fase 3 (Stagnazione): Dopo aver raggiunto circa 2200 topi, il tasso di crescita cala drasticamente. Emergono problemi sociali: Aumento dell’aggressività: I maschi diventano iperaggressivi e attaccano gli altri senza motivo. Collasso del ruolo materno: Le femmine smettono di proteggere i piccoli o li abbandonano. Comportamenti anormali: Alcuni topi diventano isolati, passivi o ossessionati dalla pulizia del proprio corpo. I "Maschi belli" (The Beautiful Ones): Gruppi di maschi evitano ogni interazione sociale, non si accoppiano né combattono, dedicandosi solo a mangiare e dormire. 4. Fase 4 (Collasso e Estinzione): Nonostante ci fossero ancora risorse abbondanti, la società dei topi si disgrega completamente. Le nascite cessano e l’intera popolazione muore. Conclusioni di Calhoun Calhoun interpretò i risultati come una dimostrazione del fatto che una densità di popolazione eccessiva porta inevitabilmente alla disfunzione sociale e al collasso della civiltà. Il concetto di "morte comportamentale" fu introdotto per descrivere la perdita di capacità sociali e riproduttive in una società sovrappopolata. Applicazioni e Dibattiti Molti hanno visto in Universo 25 un’analogia con le società umane moderne, soprattutto nelle città sovraffollate. Alcuni psicologi e sociologi hanno criticato l'esperimento, sostenendo che gli esseri umani hanno meccanismi culturali e sociali più complessi dei topi. Studi successivi hanno suggerito che non è la sovrappopolazione in sé il problema, ma la mancanza di ruoli significativi e di relazioni sociali sane. Curiosità L’esperimento è stato spesso citato nella cultura pop, ispirando film, libri e teorie sulla fine della civiltà. Il termine "The Beautiful Ones" è stato ripreso per descrivere persone alienate dalla società moderna. L’esperimento di Calhoun rimane uno degli studi più affascinanti sul comportamento sociale e continua a far riflettere su come le condizioni ambientali possano influenzare le dinamiche delle comunità. Fonte: https://www.facebook.com/share/v/1FLdrPwQGf/
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  • Domani Mercoledì 12 Febbraio su Canale Italia.
    Vi consiglio vivamente di guardare questo bel docufilm dell'amico Paolo Cassina.
    Grazie e massima condivisione.

    https://canaleitalia.it/

    #noneandatotuttobene
    #paolocassina
    #playmastermovie
    Domani Mercoledì 12 Febbraio su Canale Italia. Vi consiglio vivamente di guardare questo bel docufilm dell'amico Paolo Cassina. Grazie e massima condivisione. https://canaleitalia.it/ #noneandatotuttobene #paolocassina #playmastermovie
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  • IL PD E IL MODELLO BOLOGNA: LA CENSURA COME ARMA POLITICA

    A Bologna esistono dei luoghi chiamati Case di Quartiere. Queste vengono affidate ad associazioni tramite l'utilizzo di convenzioni, in modo che possano essere utilizzate come luoghi di aggregazione per i cittadini.
    Nel quartiere Savena c'è Villa Paradiso.
    C'è, ma ci sarà ancora per poco, perché il Comune ha deciso di non rinnovare la convenzione con l'associazione che la gestisce. Ufficialmente per renderla un centro riservato al welfare per anziani.
    Certo, vista così potrebbe sembrare una scelta legittima, seppur con tante criticità, perché invece di creare complementarità tra luoghi che offrono cultura e servizi, si decide di soffocarne alcuni per altri. Ma comunque una scelta legittima.

    Peccato che sotto ci sia ben altro.

    Il Comune di Bologna e il Sindaco Lepore hanno deciso di nascondersi dietro a questo tecnicismo per silenziare l'associazione che gestisce Villa Paradiso, poiché sarebbe colpevole di aver voluto ospitare (non organizzare, ospitare), iniziative di "propaganda russa". In particolar modo la proiezione di un film russo e un evento culturale riguardante l'amicizia tra Russia e Corea del Nord.
    Questi eventi poi non si sono mai svolti, proprio perché il Comune ha minacciato Villa Paradiso.
    Ma questo non è bastato. Ora arriva la revoca della convenzione e a svelare a chiare lettere cosa si nasconde dietro il cambio di destinazione d'uso è arrivato il post della solita Picierno.

    A Villa Paradiso sono state organizzate oltre 300 iniziative culturali in 5 anni e ospitate circa 80.
    Tra corsi di teatro, eventi di musica, mercatini dell'usato, corsi di ballo per bambini, presentazione di libri e tantissimo altro.
    Sempre con una grande apertura a tutti, sempre rispettando la Costituzione.
    Sempre con lo spirito del dibattito libero e del pensiero critico. Che è quello che anima da sempre anche La Fionda.

    Per questa ragione vogliamo esprimere la nostra più grande solidarietà a Villa Paradiso e condannare ancora una volta i metodi liberticidi del Partito Democratico.

    @lafionda
    IL PD E IL MODELLO BOLOGNA: LA CENSURA COME ARMA POLITICA A Bologna esistono dei luoghi chiamati Case di Quartiere. Queste vengono affidate ad associazioni tramite l'utilizzo di convenzioni, in modo che possano essere utilizzate come luoghi di aggregazione per i cittadini. Nel quartiere Savena c'è Villa Paradiso. C'è, ma ci sarà ancora per poco, perché il Comune ha deciso di non rinnovare la convenzione con l'associazione che la gestisce. Ufficialmente per renderla un centro riservato al welfare per anziani. Certo, vista così potrebbe sembrare una scelta legittima, seppur con tante criticità, perché invece di creare complementarità tra luoghi che offrono cultura e servizi, si decide di soffocarne alcuni per altri. Ma comunque una scelta legittima. Peccato che sotto ci sia ben altro. Il Comune di Bologna e il Sindaco Lepore hanno deciso di nascondersi dietro a questo tecnicismo per silenziare l'associazione che gestisce Villa Paradiso, poiché sarebbe colpevole di aver voluto ospitare (non organizzare, ospitare), iniziative di "propaganda russa". In particolar modo la proiezione di un film russo e un evento culturale riguardante l'amicizia tra Russia e Corea del Nord. Questi eventi poi non si sono mai svolti, proprio perché il Comune ha minacciato Villa Paradiso. Ma questo non è bastato. Ora arriva la revoca della convenzione e a svelare a chiare lettere cosa si nasconde dietro il cambio di destinazione d'uso è arrivato il post della solita Picierno. A Villa Paradiso sono state organizzate oltre 300 iniziative culturali in 5 anni e ospitate circa 80. Tra corsi di teatro, eventi di musica, mercatini dell'usato, corsi di ballo per bambini, presentazione di libri e tantissimo altro. Sempre con una grande apertura a tutti, sempre rispettando la Costituzione. Sempre con lo spirito del dibattito libero e del pensiero critico. Che è quello che anima da sempre anche La Fionda. Per questa ragione vogliamo esprimere la nostra più grande solidarietà a Villa Paradiso e condannare ancora una volta i metodi liberticidi del Partito Democratico. 🤕@lafionda 🤕
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  • Clima: Il film | OVALmedia
    Allora perché ci viene detto continuamente che il "cambiamento climatico catastrofico causato dall'uomo" è un fatto inconfutabile?
    https://www.oval.media/it/clima-il-film-2023/
    Clima: Il film | OVALmedia Allora perché ci viene detto continuamente che il "cambiamento climatico catastrofico causato dall'uomo" è un fatto inconfutabile? https://www.oval.media/it/clima-il-film-2023/
    WWW.OVAL.MEDIA
    Clima: Il film | OVALmedia
    Allora perché ci viene detto continuamente che il "cambiamento climatico catastrofico causato dall'uomo" è un fatto inconfutabile?
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  • Beings of Frequency - documentario sui danni a lungo termine da radiazioni elettromagnetiche.

    Traduzione non ufficiale
    Tutti i diritti vanno all'autore del video originale

    "Resonance: Beings of Frequency" è il primo documentario che indaga i reali meccanismi attraverso i quali la tecnologia della telefonia mobile può causare il cancro.

    Il film analizza in modo più approfondito come l'umanità sta reagendo ai più profondi cambiamenti ambientali che il pianeta abbia mai visto.

    Due miliardi di anni fa la vita è apparsa per la prima volta sulla terra, un pianeta bagnato da una frequenza elettromagnetica naturale.
    Come la vita si è lentamente evoluta da organismi semplici a organismi complessi, lo ha fatto circondato da questa frequenza, formando con essa un rapporto armonico, un rapporto che la scienza sta appena cominciando a comprendere.

    Questo delicato equilibrio ha richiesto miliardi di anni per essere perfezionato.
    Ma negli ultimi due o tre decenni questa armonia è stata disturbata, e in modo drammatico.
    L'uomo si è saturato in un oceano di frequenze artificiali.
    Sono tutte intorno a noi, riempiendo l'aria e travolgendo la risonanza naturale della terra.
    Ad occhio nudo il nostro mondo appare lo stesso. Ma a livello cellulare è il cambiamento più drammatico che la vita sulla terra abbia mai subito, e solo ora stiamo cominciando a capirlo.
    https://youtu.be/ixzeGG9lGnA?feature=shared
    Beings of Frequency - documentario sui danni a lungo termine da radiazioni elettromagnetiche. Traduzione non ufficiale Tutti i diritti vanno all'autore del video originale "Resonance: Beings of Frequency" è il primo documentario che indaga i reali meccanismi attraverso i quali la tecnologia della telefonia mobile può causare il cancro. Il film analizza in modo più approfondito come l'umanità sta reagendo ai più profondi cambiamenti ambientali che il pianeta abbia mai visto. Due miliardi di anni fa la vita è apparsa per la prima volta sulla terra, un pianeta bagnato da una frequenza elettromagnetica naturale. Come la vita si è lentamente evoluta da organismi semplici a organismi complessi, lo ha fatto circondato da questa frequenza, formando con essa un rapporto armonico, un rapporto che la scienza sta appena cominciando a comprendere. Questo delicato equilibrio ha richiesto miliardi di anni per essere perfezionato. Ma negli ultimi due o tre decenni questa armonia è stata disturbata, e in modo drammatico. L'uomo si è saturato in un oceano di frequenze artificiali. Sono tutte intorno a noi, riempiendo l'aria e travolgendo la risonanza naturale della terra. Ad occhio nudo il nostro mondo appare lo stesso. Ma a livello cellulare è il cambiamento più drammatico che la vita sulla terra abbia mai subito, e solo ora stiamo cominciando a capirlo. https://youtu.be/ixzeGG9lGnA?feature=shared
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  • CENSURA SENZA FINE.

    Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare.

    Massimo Mazzucco

    "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass.
    Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”.
    Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio.
    La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi.

    In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo.

    La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento.

    Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque.
    Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato.
    Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento.
    Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino.
    Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate.
    Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato:

    “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata.
    Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”?

    Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.”

    Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”.

    Ugo Rossi
    CENSURA SENZA FINE. Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare. Massimo Mazzucco "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass. Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”. Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio. La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi. In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo. La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento. Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque. Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato. Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento. Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino. Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate. Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato: “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata. Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”? Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.” Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”. Ugo Rossi
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  • Automotive Films Market Size By 2032 | Anticipating Growth and Advancements with Opportunities and Challenges https://www.databridgemarketresearch.com/ko/reports/global-automotive-films-market
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    2028년까지의 자동차용 필름 시장 세분화 및 분석
    자동차 필름 시장은 2028년까지 5.15%의 CAGR로 성장할 것으로 예상됩니다. 필름 유형, 차량 유형, 적용 분야, 기능 및 유통 채널로 분류됩니다.
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  • Dual-Ovenable Lidding Films Market Insights | Scope, Size, Share and Trending by Forecast 2025 - 2032 https://www.databridgemarketresearch.com/ko/reports/global-dual-ovenable-lidding-films-market
    Dual-Ovenable Lidding Films Market Insights | Scope, Size, Share and Trending by Forecast 2025 - 2032 https://www.databridgemarketresearch.com/ko/reports/global-dual-ovenable-lidding-films-market
    2031년까지 듀얼 오븐 사용 가능한 리딩 필름 시장 규모, 점유율 및 예측을 번역해주세요.
    듀얼 오븐용 리딩 필름 시장은 2023년에 1억 59,500만 달러의 가치가 있었으며, 2031년까지 연평균 성장률(CAGR)이 6.20%인 1억 7143만 달러에 이를 것으로 예측됩니다.
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  • https://www.databridgemarketresearch.com/de/reports/global-polyvinyl-chloride-pvc-film-for-medical-market
    https://www.databridgemarketresearch.com/de/reports/global-polyvinyl-chloride-pvc-film-for-medical-market
    Globaler Polyvinylchlorid (Pvc)-Folienmarktbericht Für Die Medizinbranche - Branchentrends Und Prognose Bis 2028 | Data Bridge Market Research
    Globaler Markt für Polyvinylchlorid (PVC)-Folien für medizinische Zwecke, nach Typ (Polymerische flexible PVC-Folien, monomere flexible PVC-Folien, starre PVC-Folien und andere), Anwendung (Taschen, Zubehör, Healthcare-Barriereschutzprodukte und andere), Land (USA, Kanada, Mexiko, Deutschland, Italien, UK, Frankreich, Spanien, Niederlande, Belgien, Schweiz, Türkei, Russland, Rest von Europa, Japan, China, Indien, Südkorea, Australien, Singapur, Malaysia, Thailand, Indonesien, Philippinen, Rest von Asien-Pazifik, Brasilien, Argentinien, Rest von Südamerika, Südafrika, Saudi-Arabien, VAE, Ägypten, Israel, Rest des Nahen Ostens und Afrikas) Branchentrends und Prognose bis 2028.
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