• Porgi l’altra bomba di Marco Travaglio

    Vista la momentanea indisposizione di papa Francesco, fanno le sue veci alcuni teologi a mano armata, devoti al Vangelo secondo Caino. E ci spiegano quanto è cristiana la guerra. Ma si vergognano a tal punto da fingersi in missione per conto di Dio: il riarmo non ce lo chiede solo l’Europa, ma Gesù in persona (ci hanno parlato loro). Ha iniziato Vito Mancuso su Rep: “Non mi scandalizzo per niente dell’aumento delle spese militari… è irresponsabile non riconoscerne la necessità… Serve una forza militare adeguata, altrimenti non si è neanche presi in considerazione”. Perché – come dicono i suprematisti – “solo in Europa è rimasto lo statuto del diritto”. Tutto il resto del mondo è barbarie da baluba. Tale suor Paola, nella piazza serrapiattista (copyright Savino Balzano), è riuscita a dire restando seria: “L’esercito di riarmo è un’opportunità se ne facciamo un esercito di pace… tutti insieme, soprattutto i giovani… un’occasione di pace, di futuro…
    Se non abbiamo le armi, moriremo noi portatori dei valori della pace”. Poi è arrivato l’esegesi di Mario Deaglio, economista della Stampa: “Anche il Vangelo ci spinge all’autodifesa”, “Uno dei discepoli colpì con la spada uno di quelli venuti ad arrestare Gesù e gli staccò l’orecchio. Gesù… riattaccò l’orecchio, ma di certo non sgridò chi aveva sfoderato la spada”. Di certo un par di palle, direbbe Giobbe che era molto paziente. Gesù – narra l’evangelista Matteo – cazziò il feritore: “Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che prendono la spada periranno di spada”.

    L’altra sera, a DiMartedì, sdottoreggiava il teologo Corrado Augias: “San Paolo diceva che bisogna prepararsi ad affrontare il nemico. E poi è il Vangelo. E poi è la Bibbia. Se Hitler bussa alla tua porta e tu gli dici: ‘Chi è?’. ‘Sono Hitler’. ‘Ah prego, si accomodi, io sono un pacifista’, non va bene perché Hitler ti mangia vivo… Le armi servono”. Non sappiamo quale Vangelo parli di Hitler e dunque di Putin. Ma in quelli canonici c’è il Discorso della Montagna: “Fu detto: ‘Occhio per occhio e dente per dente’; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello” (Matteo); “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano” (Luca). In un altro passo di Luca, Gesù dice: “Se un re va in guerra contro un altro re, cosa fa prima di tutto? Si mette a calcolare se con diecimila soldati può affrontare il nemico che avanza con ventimila… Se vede che non è possibile, manda dei messaggeri incontro al nemico; e, mentre il nemico si trova ancora lontano, gli fa chiedere quali sono le condizioni per la pace”.

    Ma Gesù è un noto pacifinto putiniano.
    Porgi l’altra bomba di Marco Travaglio Vista la momentanea indisposizione di papa Francesco, fanno le sue veci alcuni teologi a mano armata, devoti al Vangelo secondo Caino. E ci spiegano quanto è cristiana la guerra. Ma si vergognano a tal punto da fingersi in missione per conto di Dio: il riarmo non ce lo chiede solo l’Europa, ma Gesù in persona (ci hanno parlato loro). Ha iniziato Vito Mancuso su Rep: “Non mi scandalizzo per niente dell’aumento delle spese militari… è irresponsabile non riconoscerne la necessità… Serve una forza militare adeguata, altrimenti non si è neanche presi in considerazione”. Perché – come dicono i suprematisti – “solo in Europa è rimasto lo statuto del diritto”. Tutto il resto del mondo è barbarie da baluba. Tale suor Paola, nella piazza serrapiattista (copyright Savino Balzano), è riuscita a dire restando seria: “L’esercito di riarmo è un’opportunità se ne facciamo un esercito di pace… tutti insieme, soprattutto i giovani… un’occasione di pace, di futuro… Se non abbiamo le armi, moriremo noi portatori dei valori della pace”. Poi è arrivato l’esegesi di Mario Deaglio, economista della Stampa: “Anche il Vangelo ci spinge all’autodifesa”, “Uno dei discepoli colpì con la spada uno di quelli venuti ad arrestare Gesù e gli staccò l’orecchio. Gesù… riattaccò l’orecchio, ma di certo non sgridò chi aveva sfoderato la spada”. Di certo un par di palle, direbbe Giobbe che era molto paziente. Gesù – narra l’evangelista Matteo – cazziò il feritore: “Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che prendono la spada periranno di spada”. L’altra sera, a DiMartedì, sdottoreggiava il teologo Corrado Augias: “San Paolo diceva che bisogna prepararsi ad affrontare il nemico. E poi è il Vangelo. E poi è la Bibbia. Se Hitler bussa alla tua porta e tu gli dici: ‘Chi è?’. ‘Sono Hitler’. ‘Ah prego, si accomodi, io sono un pacifista’, non va bene perché Hitler ti mangia vivo… Le armi servono”. Non sappiamo quale Vangelo parli di Hitler e dunque di Putin. Ma in quelli canonici c’è il Discorso della Montagna: “Fu detto: ‘Occhio per occhio e dente per dente’; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello” (Matteo); “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano” (Luca). In un altro passo di Luca, Gesù dice: “Se un re va in guerra contro un altro re, cosa fa prima di tutto? Si mette a calcolare se con diecimila soldati può affrontare il nemico che avanza con ventimila… Se vede che non è possibile, manda dei messaggeri incontro al nemico; e, mentre il nemico si trova ancora lontano, gli fa chiedere quali sono le condizioni per la pace”. Ma Gesù è un noto pacifinto putiniano.
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  • Romano Prodi, disistima e “antipatia epidermica”: ecco cosa pensava Oriana Fallaci di mister Mortadella

    https://www.secoloditalia.it/2025/03/romano-prodi-disistima-e-antipatia-epidermica-ecco-cosa-pensava-oriana-fallaci-di-mister-mortadella/

    Oriana Fallaci scrisse una lettera rivolta a Romano Prodi in cui gli confessava di provare una profonda "disistima" nei suoi confronti fin dal 1978

    Francesco Curridori 25 Marzo 2025 - 13:17

    Quando la Fallaci demolì Prodi: "Signor Mortadella..."

    Il "professore" Romano Prodi, in questi giorni, è tornato al centro delle cronache nazionali per la tirata di capelli alla giornalista di Mediaset, ma sono parecchi gli episodi bizzarri che hanno caratterizzato la sua vita. Uno in particolare: la seduta spiritica per scoprire dove si trovasse Aldo Moro.

    A ricordarlo fu la giornalista Oriana Fallaci che una volta scrisse una lettera durissima indirizzata a Romano Prodi, nei primi anni 2000. "Signor Presidente della Commissione Europea so che in Italia la chiamano Mortadella", esordiva la giornalista fiorentina, addolarata perché la mortadella "è uno squisito e nobile insaccato di cui andar fieri, non certo per lei che in me suscita disistima fin dal 1978". Un attacco durissimo dovuto proprio partecipazione di Prodi alla "seduta spiritica per chiedere alle anime del Purgatorio dove i brigatisti nascondessero il rapito Aldo Moro". Fallaci, poi, aggiunse: "Non mi parve serio, Monsieur Meglio: non mi parve rispettoso, pietoso, umano, nei riguardi di Moro che stava per essere ucciso". E se queste parole sembrano dure, il seguito della lettera è ancora più ruvido: "E supplicai il Padreterno di tenerLa lontana dalla politica. Peccato che - scrisse la giornalista- al solito il Padreterno non m’abbia ascoltato, che in politica lei ci si sia buttato senza pudore". Fallaci rimarca la sua disistima per l'ex premier che "s’è approfondita nonché arricchita d’una antipatia quasi epidermica". E l'attacco si fa via via sempre più sul personale: "Il solo udire la sua voce manierosa e melliflua m’innervosisce, il solo guardare la sua facciona guanciuta e falsamente benigna mi rattrista, Monsieur". E ancora: "Mi rammenta la Comèdie Italienne o Commedia dell’Arte, Pulcinella e Brighella, Arlecchino e Tartaglia".


    "Poi dicono che l'ho stuprata...": l'ultima di Prodi. E le prove definitive contro di lui
    Ma Fallaci non ha mai gradito all'italiana e Prodi riuscì a strapparli un sorriso solo due volte: "Quando al suo agglomerato politico dette l’acconcio nome e l’acconcia immagine d’un Asino, e quando D’Alema La rimpiazzò a Palazzo Chigi. Il guaio è che per spodestarLa, dovette rifilarla all’Unione Europea, ove ci ha fatto fare non poche figuracce, Monsieur". E, poi, la cronista ricorda quando nel 2003 Prodi promosse un sondaggio sulla legittimità-della-guerra-in-Iraq tra i cittadini dell'Unione Europea. "Sondaggio con cui si chiedeva, fra l’altro, quale fosse il Paese che minacciava di più la pace nel mondo e a cui risposero 7515 persone. Però lei lo rese noto come se si fosse trattato d’un referendum plebiscitario, e in anteprima dette la risposta da cui risultava che secondo il 59 per cento degli europei il paese che più minacciava la pace nel mondo era Israele".

    Fallaci ricordò, inoltre, quando Prodi inviò 60 pagine ai dirigenti dell’Ulivo per offrirsi come loro leader: "Le sue figuracce - osservava la giornalista - sono le nostre figuracce, Monsieur. Figuracce dell’Italia. E io soffrii tanto a leggere i tre aggettivi che Hans-Gert Poettering, il capo del Ppe, aveva scelto per condannare il suo secondo exploit: Scorretto, Inaccettabile, Irresponsabile". Fallaci, poi, citò un editoriale del Times in cui si scriveva: "Mister Prodi ha rinunciato al diritto morale di guidare la Commissione Europea e ai popoli d’Europa renderebbe un miglior servigio se tornasse nel calderone della politica italiana. Non ci mancava che lei, Monsieur". La lettera si conclude nel peggiore dei modi: "Voglio dire oltre a Pulcinella e Brighella, Arlecchino e Tartaglia, non ci mancava che Mortadella.


    Santo Cielo, non le bastavano gli immeritati fasti di Bruxelles? - si chiedeva Fallaci - Dove ogni mese lei riceve cinquanta milioni di vecchie lire italiane! E, perbacco!, sono tante! Così tante che mi chiedo come facciano gli italiani, anzi gli europei, a non rinfacciargliele".

    Un Immensa Oriana Fallaci
    Romano Prodi, disistima e “antipatia epidermica”: ecco cosa pensava Oriana Fallaci di mister Mortadella https://www.secoloditalia.it/2025/03/romano-prodi-disistima-e-antipatia-epidermica-ecco-cosa-pensava-oriana-fallaci-di-mister-mortadella/ Oriana Fallaci scrisse una lettera rivolta a Romano Prodi in cui gli confessava di provare una profonda "disistima" nei suoi confronti fin dal 1978 Francesco Curridori 25 Marzo 2025 - 13:17 Quando la Fallaci demolì Prodi: "Signor Mortadella..." Il "professore" Romano Prodi, in questi giorni, è tornato al centro delle cronache nazionali per la tirata di capelli alla giornalista di Mediaset, ma sono parecchi gli episodi bizzarri che hanno caratterizzato la sua vita. Uno in particolare: la seduta spiritica per scoprire dove si trovasse Aldo Moro. A ricordarlo fu la giornalista Oriana Fallaci che una volta scrisse una lettera durissima indirizzata a Romano Prodi, nei primi anni 2000. "Signor Presidente della Commissione Europea so che in Italia la chiamano Mortadella", esordiva la giornalista fiorentina, addolarata perché la mortadella "è uno squisito e nobile insaccato di cui andar fieri, non certo per lei che in me suscita disistima fin dal 1978". Un attacco durissimo dovuto proprio partecipazione di Prodi alla "seduta spiritica per chiedere alle anime del Purgatorio dove i brigatisti nascondessero il rapito Aldo Moro". Fallaci, poi, aggiunse: "Non mi parve serio, Monsieur Meglio: non mi parve rispettoso, pietoso, umano, nei riguardi di Moro che stava per essere ucciso". E se queste parole sembrano dure, il seguito della lettera è ancora più ruvido: "E supplicai il Padreterno di tenerLa lontana dalla politica. Peccato che - scrisse la giornalista- al solito il Padreterno non m’abbia ascoltato, che in politica lei ci si sia buttato senza pudore". Fallaci rimarca la sua disistima per l'ex premier che "s’è approfondita nonché arricchita d’una antipatia quasi epidermica". E l'attacco si fa via via sempre più sul personale: "Il solo udire la sua voce manierosa e melliflua m’innervosisce, il solo guardare la sua facciona guanciuta e falsamente benigna mi rattrista, Monsieur". E ancora: "Mi rammenta la Comèdie Italienne o Commedia dell’Arte, Pulcinella e Brighella, Arlecchino e Tartaglia". "Poi dicono che l'ho stuprata...": l'ultima di Prodi. E le prove definitive contro di lui Ma Fallaci non ha mai gradito all'italiana e Prodi riuscì a strapparli un sorriso solo due volte: "Quando al suo agglomerato politico dette l’acconcio nome e l’acconcia immagine d’un Asino, e quando D’Alema La rimpiazzò a Palazzo Chigi. Il guaio è che per spodestarLa, dovette rifilarla all’Unione Europea, ove ci ha fatto fare non poche figuracce, Monsieur". E, poi, la cronista ricorda quando nel 2003 Prodi promosse un sondaggio sulla legittimità-della-guerra-in-Iraq tra i cittadini dell'Unione Europea. "Sondaggio con cui si chiedeva, fra l’altro, quale fosse il Paese che minacciava di più la pace nel mondo e a cui risposero 7515 persone. Però lei lo rese noto come se si fosse trattato d’un referendum plebiscitario, e in anteprima dette la risposta da cui risultava che secondo il 59 per cento degli europei il paese che più minacciava la pace nel mondo era Israele". Fallaci ricordò, inoltre, quando Prodi inviò 60 pagine ai dirigenti dell’Ulivo per offrirsi come loro leader: "Le sue figuracce - osservava la giornalista - sono le nostre figuracce, Monsieur. Figuracce dell’Italia. E io soffrii tanto a leggere i tre aggettivi che Hans-Gert Poettering, il capo del Ppe, aveva scelto per condannare il suo secondo exploit: Scorretto, Inaccettabile, Irresponsabile". Fallaci, poi, citò un editoriale del Times in cui si scriveva: "Mister Prodi ha rinunciato al diritto morale di guidare la Commissione Europea e ai popoli d’Europa renderebbe un miglior servigio se tornasse nel calderone della politica italiana. Non ci mancava che lei, Monsieur". La lettera si conclude nel peggiore dei modi: "Voglio dire oltre a Pulcinella e Brighella, Arlecchino e Tartaglia, non ci mancava che Mortadella. Santo Cielo, non le bastavano gli immeritati fasti di Bruxelles? - si chiedeva Fallaci - Dove ogni mese lei riceve cinquanta milioni di vecchie lire italiane! E, perbacco!, sono tante! Così tante che mi chiedo come facciano gli italiani, anzi gli europei, a non rinfacciargliele". Un Immensa Oriana Fallaci 🤍
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    Romano Prodi, disistima e "antipatia epidermica": ecco cosa pensava Oriana Fallaci di mister Mortadella - Secolo d'Italia
    Rispunta la lettera aperta di Oriana Fallaci a Prodi: "Signor presidente della Commissione europea, che in Italia chiamano Mortadella..."
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  • È morto il grande professore Francesco Benozzo, una grande anima e un vero ribelle, onore a lui e a tutti quelli che non si piegheranno mai per difendere il bene più prezioso: la Libertà.

    NOI NON DIMENTICHEREMO
    E NON VI PERDONEREMO

    Quando alla fine uscirete da questa ipnosi collettiva noi non dimenticheremo i vostri sguardi giudicanti mentre ci guardavate passare, i vostri sguardi verso il pavimento mentre venivamo sospesi, i vostri finti sorrisi e i vostri autoassolventi “in bocca al lupo”, la vostra piccolezza complice e fiera quando ci avete negato da un giorno all’altro anche solo un caffè ricordandoci le normative vigenti, i vostri silenzi senza pudore e i discorsi alle nostre spalle, la vostra assenza di rispetto e i vostri mille modi per denigrarci.
    Quando alla fine uscirete da questa ipnosi collettiva noi non tollereremo i vostri discorsi sul fatto che eravate d’accordo con noi ma non potevate fare altrimenti, i vostri festeggiamenti in piazza per essere usciti da mesi di oppressione, i vostri sfoghi pubblici e privati sulle nefandezze perpetrate per oltre due anni, il vostro far finta di niente, come se non foste stati proprio voi i complici e i primi esecutori della nostra condanna alla fame per difendere la nostra dignità.
    Quando alla fine uscirete da questa ipnosi collettiva e vi guarderemo vivere come se niente fosse stato, con le vostre vite uguali a sempre e uguali a niente, noi proveremo per voi compassione e fastidio, pietà e nausea. Ma non vi perdoneremo. Come sempre sarete voi a sentirvi i vincitori. Ma vi terremo lontani dai prati e dai boschi che abbiamo custodito mentre ci difendevamo dalla vostra meschinità. I nostri sguardi sinceri li avete persi per sempre.

    Francesco Benozzo
    È morto il grande professore Francesco Benozzo, una grande anima e un vero ribelle, onore a lui e a tutti quelli che non si piegheranno mai per difendere il bene più prezioso: la Libertà. NOI NON DIMENTICHEREMO E NON VI PERDONEREMO Quando alla fine uscirete da questa ipnosi collettiva noi non dimenticheremo i vostri sguardi giudicanti mentre ci guardavate passare, i vostri sguardi verso il pavimento mentre venivamo sospesi, i vostri finti sorrisi e i vostri autoassolventi “in bocca al lupo”, la vostra piccolezza complice e fiera quando ci avete negato da un giorno all’altro anche solo un caffè ricordandoci le normative vigenti, i vostri silenzi senza pudore e i discorsi alle nostre spalle, la vostra assenza di rispetto e i vostri mille modi per denigrarci. Quando alla fine uscirete da questa ipnosi collettiva noi non tollereremo i vostri discorsi sul fatto che eravate d’accordo con noi ma non potevate fare altrimenti, i vostri festeggiamenti in piazza per essere usciti da mesi di oppressione, i vostri sfoghi pubblici e privati sulle nefandezze perpetrate per oltre due anni, il vostro far finta di niente, come se non foste stati proprio voi i complici e i primi esecutori della nostra condanna alla fame per difendere la nostra dignità. Quando alla fine uscirete da questa ipnosi collettiva e vi guarderemo vivere come se niente fosse stato, con le vostre vite uguali a sempre e uguali a niente, noi proveremo per voi compassione e fastidio, pietà e nausea. Ma non vi perdoneremo. Come sempre sarete voi a sentirvi i vincitori. Ma vi terremo lontani dai prati e dai boschi che abbiamo custodito mentre ci difendevamo dalla vostra meschinità. I nostri sguardi sinceri li avete persi per sempre. Francesco Benozzo
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  • LA CEDU ESAMINERÀ IL CASO DI UN LAVORATORE SOSPESO

    Grazie all’iniziativa di tre avvocati italiani, Gianfrancesco Vecchio, Giuseppe De Santis e Giulio Marini, la #CEDU (Corte Europea dei Diritti Umani) ha ammesso il ricorso di un dipendente italiano sospeso per non essersi voluto sottoporre alla #vaccinazione diventata obbligatoria durante la pandemia del #Covid_19, senza dover aspettare il completamento dell’iter legale di norma.

    La CEDU ha valutato in senso positivo le argomentazioni dei legali circa il fatto che in #Italia sia ormai evidente che i giudici si stiano rifiutando di prendere atto di dati oggettivi.

    Diffondiamo il più possibile questa straordinaria notizia per far si che anche altri cittadini informino i loro legali di questo nuovo percorso per ottenere giustizia.

    Si tratta di una questione importante per tutti. Sono riusciti a fare breccia in un sistema. Non possiamo ignorarlo.

    Source: https://x.com/itsmeback_/status/1901666542829383695?t=PKcIWF5G-1717dIZXLqKwg&s=19
    LA CEDU ESAMINERÀ IL CASO DI UN LAVORATORE SOSPESO Grazie all’iniziativa di tre avvocati italiani, Gianfrancesco Vecchio, Giuseppe De Santis e Giulio Marini, la #CEDU (Corte Europea dei Diritti Umani) ha ammesso il ricorso di un dipendente italiano sospeso per non essersi voluto sottoporre alla #vaccinazione diventata obbligatoria durante la pandemia del #Covid_19, senza dover aspettare il completamento dell’iter legale di norma. La CEDU ha valutato in senso positivo le argomentazioni dei legali circa il fatto che in #Italia sia ormai evidente che i giudici si stiano rifiutando di prendere atto di dati oggettivi. Diffondiamo il più possibile questa straordinaria notizia per far si che anche altri cittadini informino i loro legali di questo nuovo percorso per ottenere giustizia. Si tratta di una questione importante per tutti. Sono riusciti a fare breccia in un sistema. Non possiamo ignorarlo. Source: https://x.com/itsmeback_/status/1901666542829383695?t=PKcIWF5G-1717dIZXLqKwg&s=19
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  • Papa Francesco, fonti Vaticano: "Ossigeno ad alti flussi anche oggi. Si attende esito dei nuovi esami". Maratona di preghiere in tutto il mondo - Il Fatto Quotidiano
    Bergoglio è ricoverato al Policlinico dal 14 febbraio. Ieri una delle giornate più delicate con i medici che hanno dovuto affrontare una crisi respiratoria del Pontefice che ha reso necessario l’utilizzo dell’Ossigeno
    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/02/23/papa-francesco-notte-tranquilla-ha-riposato-maratona-di-preghiere-nelle-chiese-di-tutto-il-mondo-anche-la-casa-bianca-si-unisce-ai-fedeli/7888771/
    Papa Francesco, fonti Vaticano: "Ossigeno ad alti flussi anche oggi. Si attende esito dei nuovi esami". Maratona di preghiere in tutto il mondo - Il Fatto Quotidiano Bergoglio è ricoverato al Policlinico dal 14 febbraio. Ieri una delle giornate più delicate con i medici che hanno dovuto affrontare una crisi respiratoria del Pontefice che ha reso necessario l’utilizzo dell’Ossigeno https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/02/23/papa-francesco-notte-tranquilla-ha-riposato-maratona-di-preghiere-nelle-chiese-di-tutto-il-mondo-anche-la-casa-bianca-si-unisce-ai-fedeli/7888771/
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    Papa Francesco, fonti Vaticano: "Ossigeno ad alti flussi anche oggi. Si attende esito dei nuovi esami". Maratona di preghiere in tutto il mondo - Il Fatto Quotidiano
    Bergoglio è ricoverato al Policlinico dal 14 febbraio. Ieri una delle giornate più delicate con i medici che hanno dovuto affrontare una crisi respiratoria del Pontefice che ha reso necessario l’utilizzo dell’Ossigeno
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  • Vi aspettiamo questa sera con la gradita presenza dello scrittore Francesco Fantuzzi!
    Per partecipare cliccare il link!
    https://zoom.us/j/5318446688?omn=95149818014
    Vi aspettiamo questa sera con la gradita presenza dello scrittore Francesco Fantuzzi! Per partecipare cliccare il link! https://zoom.us/j/5318446688?omn=95149818014
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  • Magistratura e Separazione delle Carriere (spiegata da un Magistrato)...
    Magistratura e Separazione delle Carriere (spiegata da un Magistrato).
    Dott.Francesco Lupia
    Magistrato Ordinario

    https://youtu.be/-NCa9AfkT7M?si=QI6VunWw8ZsGxJIv
    Magistratura e Separazione delle Carriere (spiegata da un Magistrato)... Magistratura e Separazione delle Carriere (spiegata da un Magistrato). Dott.Francesco Lupia Magistrato Ordinario https://youtu.be/-NCa9AfkT7M?si=QI6VunWw8ZsGxJIv
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  • CARISSIMI AMICI, GRAZIE DI CUORE DEI VOSTRI LIKE. OGGI, L'ANSA HA FATTO GIRARE LA FOTO DI EDI RAMA, PRESIDENTE DELLA ALBANIA, INGINOCCHIATO DINANZI ALLA MELONA, A CUI HA REGALATO UN FOULARD PER IL SUO COMPLEANNO. SFIDO IO, DOPO IL VERSAMENTO DI UN MILIARDO DI EURO PER I FAMOSI CENTRI IN ALBANIA, PER FORZA EDI RAMA DOVEVA ESSERE NON GRATO, MA GRATISSIMO NEI CONFRONTI DELLA MELONA, MASSONA E NEOMONDIALISTA, ATLANTISTA, SUPER FILO NATO ED EUROPEISTA !!!!! LA PREDETTA MASSONA, A NOME MELONA E' VOLATA AD ABU DABI !!!! NE HA FATTA DI STRADA DALLA BORGATA DELLA GARBATELLA, LA FIGLIA DEL PESCIVENDOLO FRANCESCO MELONI, CONDANNATO PER TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI A NOVE ANNI DI RECLUSIONE. !!!!! ATTIVITA' DELINQUENZIALE CHE SVOLGEVA CON LA MALAVITA ORGANIZZATA ROMANA !!!!PER OGGI, BASTA COSI'. BUONA GIORNATA A TUTTI, CON UN ABBRACCIO.
    CARISSIMI AMICI, GRAZIE DI CUORE DEI VOSTRI LIKE. OGGI, L'ANSA HA FATTO GIRARE LA FOTO DI EDI RAMA, PRESIDENTE DELLA ALBANIA, INGINOCCHIATO DINANZI ALLA MELONA, A CUI HA REGALATO UN FOULARD PER IL SUO COMPLEANNO. SFIDO IO, DOPO IL VERSAMENTO DI UN MILIARDO DI EURO PER I FAMOSI CENTRI IN ALBANIA, PER FORZA EDI RAMA DOVEVA ESSERE NON GRATO, MA GRATISSIMO NEI CONFRONTI DELLA MELONA, MASSONA E NEOMONDIALISTA, ATLANTISTA, SUPER FILO NATO ED EUROPEISTA !!!!! LA PREDETTA MASSONA, A NOME MELONA E' VOLATA AD ABU DABI !!!! NE HA FATTA DI STRADA DALLA BORGATA DELLA GARBATELLA, LA FIGLIA DEL PESCIVENDOLO FRANCESCO MELONI, CONDANNATO PER TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI A NOVE ANNI DI RECLUSIONE. !!!!! ATTIVITA' DELINQUENZIALE CHE SVOLGEVA CON LA MALAVITA ORGANIZZATA ROMANA !!!!PER OGGI, BASTA COSI'. BUONA GIORNATA A TUTTI, CON UN ABBRACCIO.
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  • Un gruppo di ricercatori italiani, guidati da Francesco Violi della Sapienza di Roma ha individuato il meccanismo molecolare alla base della reazione trombotica associata in alcuni pazienti alla somministrazione di un determinato vaccino anti Covid.
    Un gruppo di ricercatori italiani, guidati da Francesco Violi della Sapienza di Roma ha individuato il meccanismo molecolare alla base della reazione trombotica associata in alcuni pazienti alla somministrazione di un determinato vaccino anti Covid.
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  • Un articolo di Francesco Alberoni scritto una ventina di anni orsono dedicato alla lingua italiana da custodire e difendere contro l' imbarbarimento derivante dall' uso sempre più incessante della lingua inglese, la lingua dell' imperialismo anglo statunitense sionista.
    Un articolo di Francesco Alberoni scritto una ventina di anni orsono dedicato alla lingua italiana da custodire e difendere contro l' imbarbarimento derivante dall' uso sempre più incessante della lingua inglese, la lingua dell' imperialismo anglo statunitense sionista.
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