• L' industria militare israeliana sta per porre in essere un sistema difensivo ancor più altamente tecnologico rispetto a quello già in essere, l' Iron Dome. L' Iron Bean, così è denominato il dispositivo super laser che inaugurerà, stando ai militari dello Stato sionista, un nuovo genere di guerra, entrerà in funzione entro il prossimo anno ( chissà, forse già dai primi mesi del 2025, come si augurano i famelici sionisti).
    Nel frattempo per evitare che l' esercito dello Stato sionista possa subire un qualche severo danno da eventuali attacchi da parte dei suoi acerrimi nemici ( Hamas, Hezbollah, gli Houthi) o dal suo più acerrimo avversario, l' Iran il quale ad onore della verità gli usa spesso la cortesia di avvisare prima di attaccare, ebbene nel frattempo la Leonardo ( azionista di maggioranza per il 30% è il ministero guidato dal leghista Giorgetti ) ha provveduto ad inviare propri elicotteri alla base militare situata nel deserto del Negev. Agli elicotteri si aggiungono degli addestratori ai quali è affidato il compito di addestrare i piloti israeliani affinché sappiano poi padroneggiarli....e impiegarli efficacemente sulla gente palestinese.... è dall' ultimo anno che la Leonardo ( o sarebbe più pertinente scrivere il governo italiano ?) va fornendo del supporto logistico alle ff.aa. dello Stato sionista ( notizia fornita dalla rivista Altraeconomia ).
    Lestofanti....si professano cristiani ( Salvini ostentava ai comizi la coroncina del Rosario ...la presidente del Consiglio Meloni si diceva cristiana..) ma non sono diversi dei sionisti ....
    L' industria militare israeliana sta per porre in essere un sistema difensivo ancor più altamente tecnologico rispetto a quello già in essere, l' Iron Dome. L' Iron Bean, così è denominato il dispositivo super laser che inaugurerà, stando ai militari dello Stato sionista, un nuovo genere di guerra, entrerà in funzione entro il prossimo anno ( chissà, forse già dai primi mesi del 2025, come si augurano i famelici sionisti). Nel frattempo per evitare che l' esercito dello Stato sionista possa subire un qualche severo danno da eventuali attacchi da parte dei suoi acerrimi nemici ( Hamas, Hezbollah, gli Houthi) o dal suo più acerrimo avversario, l' Iran il quale ad onore della verità gli usa spesso la cortesia di avvisare prima di attaccare, ebbene nel frattempo la Leonardo ( azionista di maggioranza per il 30% è il ministero guidato dal leghista Giorgetti ) ha provveduto ad inviare propri elicotteri alla base militare situata nel deserto del Negev. Agli elicotteri si aggiungono degli addestratori ai quali è affidato il compito di addestrare i piloti israeliani affinché sappiano poi padroneggiarli....e impiegarli efficacemente sulla gente palestinese.... è dall' ultimo anno che la Leonardo ( o sarebbe più pertinente scrivere il governo italiano ?) va fornendo del supporto logistico alle ff.aa. dello Stato sionista ( notizia fornita dalla rivista Altraeconomia ). Lestofanti....si professano cristiani ( Salvini ostentava ai comizi la coroncina del Rosario ...la presidente del Consiglio Meloni si diceva cristiana..) ma non sono diversi dei sionisti ....
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  • FRANCO FRACASSI.
    SE ISRAELE PUÒ UCCIDERE SELETTIVAMENTE CON I DRONI, PERCHÉ MASSACRA UN INTERO POPOLO ?

    L'eliminazione di Yahya Sinwar, leader di Hamas, avvenuta il 16 ottobre scorso grazie all'uso di armi tecnologicamente avanzate, ha evidenziato ulteriormente che l'orrore in Palestina non mira a stanare solo Hamas.
    FRANCO FRACASSI. SE ISRAELE PUÒ UCCIDERE SELETTIVAMENTE CON I DRONI, PERCHÉ MASSACRA UN INTERO POPOLO ? L'eliminazione di Yahya Sinwar, leader di Hamas, avvenuta il 16 ottobre scorso grazie all'uso di armi tecnologicamente avanzate, ha evidenziato ulteriormente che l'orrore in Palestina non mira a stanare solo Hamas.
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  • E così i governanti buoni hanno un' altra occasione per scambiarsi vicendevoli congratulazioni: il cattivo comandante di Hamas, colui che ideò il brutale ( subendo i palestinesi sulla propria pelle le brutalità dell' esercito e degli altrettanto efferati coloni cosa potrebbero imparare, loro malgrado) eccidio del 7 ottobre ( oh quanti eccidi compiuti da Israele e dalle democrazie anglo statunitensi sono da gran tempo caduti nell' oblio ) è stato, casualmente riporta il Corsera, ucciso.
    Tutto merito dell' esercito dello Stato democratico israeliano?
    No, informa il Corriere della sera... certamente ben edotto.
    I vertici militari di Israele avevano istituito un' unità speciale interforze alla quale era affidato il compito di individuare ed eliminare i più influenti capi di Hamas... Già, un' unità di produzione made in Israele, denominata NILI..ma godente di risorse illimitate ( suppongo denari, equipaggiamenti ed armamenti) e di un appoggio dell'intelligence anglo statunitense, il quale servizio di intelligence fornisce i droni e sicuramente grazie anche a quest' ultimi non certo casualmente è stato scovato e ucciso il loro cattivo ..Cosa è stato trovato accanto al corpo del comandante di Hamas? Perbacco! Tra i vari oggetti un passaporto di una sua guardia del corpo ( come ne sono certi ?) recante la scrittura
    " insegnante UNRWA".

    Ohila! Allora avevano ragione il primo ministro israeliano, il ministro della difesa a sostenere che l' agenzia UNRWA altro non è che un covo di miliziani, mi correggo, terroristi di Hamas. Mi rammenta la notizia, relativamente all' abbattimento delle torri gemelle, secondo la quale tra le macerie di uno degli aerei dirottati venne rinvenuto un passaporto afghano di uno dei dirottatori, che permise così all' allora presidenza Bush di giustificare i bombardamenti sul territorio dell' Afghanistan.
    Lieta serata... nonostante le notizie!!!
    E così i governanti buoni hanno un' altra occasione per scambiarsi vicendevoli congratulazioni: il cattivo comandante di Hamas, colui che ideò il brutale ( subendo i palestinesi sulla propria pelle le brutalità dell' esercito e degli altrettanto efferati coloni cosa potrebbero imparare, loro malgrado) eccidio del 7 ottobre ( oh quanti eccidi compiuti da Israele e dalle democrazie anglo statunitensi sono da gran tempo caduti nell' oblio ) è stato, casualmente riporta il Corsera, ucciso. Tutto merito dell' esercito dello Stato democratico israeliano? No, informa il Corriere della sera... certamente ben edotto. I vertici militari di Israele avevano istituito un' unità speciale interforze alla quale era affidato il compito di individuare ed eliminare i più influenti capi di Hamas... Già, un' unità di produzione made in Israele, denominata NILI..ma godente di risorse illimitate ( suppongo denari, equipaggiamenti ed armamenti) e di un appoggio dell'intelligence anglo statunitense, il quale servizio di intelligence fornisce i droni e sicuramente grazie anche a quest' ultimi non certo casualmente è stato scovato e ucciso il loro cattivo ..Cosa è stato trovato accanto al corpo del comandante di Hamas? Perbacco! Tra i vari oggetti un passaporto di una sua guardia del corpo ( come ne sono certi ?) recante la scrittura " insegnante UNRWA". Ohila! Allora avevano ragione il primo ministro israeliano, il ministro della difesa a sostenere che l' agenzia UNRWA altro non è che un covo di miliziani, mi correggo, terroristi di Hamas. Mi rammenta la notizia, relativamente all' abbattimento delle torri gemelle, secondo la quale tra le macerie di uno degli aerei dirottati venne rinvenuto un passaporto afghano di uno dei dirottatori, che permise così all' allora presidenza Bush di giustificare i bombardamenti sul territorio dell' Afghanistan. Lieta serata... nonostante le notizie!!!
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  • Il 7 ottobre del 2023 ci fu l'operazione di Hamas, la creatura di Israele al quale lo stato ebraico fa ancora arrivare i fondi come ha ammesso lo stesso Netanyahu. Tra le altre cose non dette, c'è anche questa. Quando gli israeliani presenti al festival di Nova provarono a scappare, le forze armate israeliane gli spararono addosso. Il nemico degli israeliani non è Hamas. È la stessa Israele.
    Il 7 ottobre del 2023 ci fu l'operazione di Hamas, la creatura di Israele al quale lo stato ebraico fa ancora arrivare i fondi come ha ammesso lo stesso Netanyahu. Tra le altre cose non dette, c'è anche questa. Quando gli israeliani presenti al festival di Nova provarono a scappare, le forze armate israeliane gli spararono addosso. Il nemico degli israeliani non è Hamas. È la stessa Israele.
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  • CARI AMICI, LA MELONA E' ANDATA ALLA SINAGOGA, PER COMMEMORARE IL 7 OTTOBRE, DATA INCUI CI FU L'ATTENTATO DI HAMAS AD ISRAELE. NON HA MAI LA MASSONA DETTO UNA PAROLA SUL GENOCIDIO IN PALESTINA E SU QUELLO CHE STA SUCCEDENDO IN LIBANO, DOVE SI CONTANO CENTINAIA DI MORTI E FERITI E DI PESONE ACCECATE DALLO SCOPPIO DEI CERCA PERSONE !!!! LA BARZELLETTA TRI STE DI PALAZZO CHIGI, STA DANDO IL PEGGIO DI SE STESSA , DIMOSTRANDO SI ESSERE FILO ISRAELE !!!! BISOGNA RINGRAZIARE COLORO CHE LE HANNO ROVESCIATO VOTI A VALANGHE IL 25.9. 2022. !!!! BUONA GIORNATA A TUTTI. VI ABBRACCIO, COME ABBRACCIO GLI AMICI CHE HANNO DATO IL LORO LIKE,
    CARI AMICI, LA MELONA E' ANDATA ALLA SINAGOGA, PER COMMEMORARE IL 7 OTTOBRE, DATA INCUI CI FU L'ATTENTATO DI HAMAS AD ISRAELE. NON HA MAI LA MASSONA DETTO UNA PAROLA SUL GENOCIDIO IN PALESTINA E SU QUELLO CHE STA SUCCEDENDO IN LIBANO, DOVE SI CONTANO CENTINAIA DI MORTI E FERITI E DI PESONE ACCECATE DALLO SCOPPIO DEI CERCA PERSONE !!!! LA BARZELLETTA TRI STE DI PALAZZO CHIGI, STA DANDO IL PEGGIO DI SE STESSA , DIMOSTRANDO SI ESSERE FILO ISRAELE !!!! BISOGNA RINGRAZIARE COLORO CHE LE HANNO ROVESCIATO VOTI A VALANGHE IL 25.9. 2022. !!!! BUONA GIORNATA A TUTTI. VI ABBRACCIO, COME ABBRACCIO GLI AMICI CHE HANNO DATO IL LORO LIKE,
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  • IRAN BOMBARDS ISRAEL WITH NEARLY 200 MISSILES
    Iran says assault in response to deadly Israeli attacks on Gaza, Lebanon, and killing of Hamas, Hezbollah, IRGC leaders
    https://aje.io/di4751
    IRAN BOMBARDS ISRAEL WITH NEARLY 200 MISSILES Iran says assault in response to deadly Israeli attacks on Gaza, Lebanon, and killing of Hamas, Hezbollah, IRGC leaders https://aje.io/di4751
    AJE.IO
    IRAN BOMBARDS ISRAEL WITH NEARLY 200 MISSILES
    Iran says assault in response to deadly Israeli attacks on Gaza, Lebanon, and killing of Hamas, Hezbollah, IRGC leaders.
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  • Isolato da tutto e da tutti. VA AVANTI sulla SUA STRADA. BISOGNA FERMARLO.
    Netanyahu parla all'Onu, molte delegazioni lasciano l'aula. "Qui contro le bugie. Non ci fermeremo". E all'Iran: "Se ci attaccate vi colpiremo" - Il Fatto Quotidiano
    Il premier israeliano interviene all’Assemblea Generale dell’Onu. Intanto proseguono i raid di Tel Aviv il Libano.

    Netanyahu attacca l’Onu: “Palude di bile antisemita”

    Il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo discorso all’Assemblea lancia anche un durissimo attacco alle Nazioni Unite, definendole una “palude di bile antisemita” e una “società terrapiattista anti-israeliana”. “Stare con Israele è in linea con i vostri valori”, ha detto dal podio dell’Onu.

    55m fa
    16:23
    Netanyahu: “Raid in Libano finché non raggiungeremo obiettivi”

    “Finché Hezbollah sceglie la guerra, Israele non ha alternative”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nel suo discorso all’Assemblea Generale Onu, assicurando che lo Stato ebraico continuerà gli attacchi in Libano “finché non raggiungeremo i nostri obiettivi”. “Continueremo a indebolire Hezbollah”, ha assicurato, definendoli la “quintessenza delle organizzazioni terroristiche”. “Quando è troppo è troppo”, ha sbottato.

    1h fa
    16:11
    Netanyahu: “Combatteremo fino alla vittoria finale”...

    “Hamas deve andarsene, se rimane al potere continuerà ad attaccare”, ha detto Netanyahu. Lo Stato ebraico “non vede alcun ruolo per Hamas in una Gaza dopo la guerra”, ha aggiunto: “Combatteremo fino alla vittoria totale“.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2024/09/27/guerra-israele-libano-gaza-cronaca-diretta-oggi/7709815/
    Isolato da tutto e da tutti. VA AVANTI sulla SUA STRADA. BISOGNA FERMARLO. Netanyahu parla all'Onu, molte delegazioni lasciano l'aula. "Qui contro le bugie. Non ci fermeremo". E all'Iran: "Se ci attaccate vi colpiremo" - Il Fatto Quotidiano Il premier israeliano interviene all’Assemblea Generale dell’Onu. Intanto proseguono i raid di Tel Aviv il Libano. Netanyahu attacca l’Onu: “Palude di bile antisemita” Il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo discorso all’Assemblea lancia anche un durissimo attacco alle Nazioni Unite, definendole una “palude di bile antisemita” e una “società terrapiattista anti-israeliana”. “Stare con Israele è in linea con i vostri valori”, ha detto dal podio dell’Onu. 55m fa 16:23 Netanyahu: “Raid in Libano finché non raggiungeremo obiettivi” “Finché Hezbollah sceglie la guerra, Israele non ha alternative”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nel suo discorso all’Assemblea Generale Onu, assicurando che lo Stato ebraico continuerà gli attacchi in Libano “finché non raggiungeremo i nostri obiettivi”. “Continueremo a indebolire Hezbollah”, ha assicurato, definendoli la “quintessenza delle organizzazioni terroristiche”. “Quando è troppo è troppo”, ha sbottato. 1h fa 16:11 Netanyahu: “Combatteremo fino alla vittoria finale”... “Hamas deve andarsene, se rimane al potere continuerà ad attaccare”, ha detto Netanyahu. Lo Stato ebraico “non vede alcun ruolo per Hamas in una Gaza dopo la guerra”, ha aggiunto: “Combatteremo fino alla vittoria totale“. https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2024/09/27/guerra-israele-libano-gaza-cronaca-diretta-oggi/7709815/
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  • ALEXANDER DUGIN: LA TERZA GUERRA MONDIALE È UFFICIALMENTE INIZIATA

    Israele, dopo aver affrontato Gaza, ovvero dopo aver commesso un genocidio di massa di civili davanti agli occhi del mondo intero, ha iniziato una guerra a tutto campo con il Libano. Proprio come a Gaza gli israeliani hanno preferito affermare di combattere Hamas piuttosto che i palestinesi nel loro insieme (come in realtà è stato), così ora Netanyahu sta parlando di contrastare Hezbollah lanciando attacchi missilistici di massa e bombardamenti a tappeto di civili nel paese sovrano del Libano. Questa è guerra nel senso più pieno del termine. E l'Occidente sostiene pienamente l'aggressione di Israele.

    Dopo quello ucraino, si può considerare aperto il secondo fronte tra egemonia unipolare e rafforzamento della multipolarità.

    L'Occidente è in guerra con la Russia per mano dei nazisti ucraini e con gli sciiti per mano dei nazisti israeliani. Ed è pronto a iniziare una guerra con la Cina per mano dei nazisti taiwanesi. La NATO lancerà ulteriori eserciti europei contro la Russia, eserciti sunniti contro l'Iran e il Libano e sosterrà Taiwan con l'alleanza tra India, Giappone e Corea del Sud.

    Se tutto questo non è la Terza Guerra Mondiale, allora cos'è?

    @Dugin_Aleksandr
    ALEXANDER DUGIN: LA TERZA GUERRA MONDIALE È UFFICIALMENTE INIZIATA Israele, dopo aver affrontato Gaza, ovvero dopo aver commesso un genocidio di massa di civili davanti agli occhi del mondo intero, ha iniziato una guerra a tutto campo con il Libano. Proprio come a Gaza gli israeliani hanno preferito affermare di combattere Hamas piuttosto che i palestinesi nel loro insieme (come in realtà è stato), così ora Netanyahu sta parlando di contrastare Hezbollah lanciando attacchi missilistici di massa e bombardamenti a tappeto di civili nel paese sovrano del Libano. Questa è guerra nel senso più pieno del termine. E l'Occidente sostiene pienamente l'aggressione di Israele. Dopo quello ucraino, si può considerare aperto il secondo fronte tra egemonia unipolare e rafforzamento della multipolarità. L'Occidente è in guerra con la Russia per mano dei nazisti ucraini e con gli sciiti per mano dei nazisti israeliani. Ed è pronto a iniziare una guerra con la Cina per mano dei nazisti taiwanesi. La NATO lancerà ulteriori eserciti europei contro la Russia, eserciti sunniti contro l'Iran e il Libano e sosterrà Taiwan con l'alleanza tra India, Giappone e Corea del Sud. Se tutto questo non è la Terza Guerra Mondiale, allora cos'è? @Dugin_Aleksandr
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  • SIC TRANSIT GLORIA MUNDI!
    Sequestrati 74,8 milioni di euro ai fratelli Elkann e al presidente della Juventus Ferrero: “Frode fiscale e truffa ai danni dello Stato”

    Un maxi-sequestro da 74,8 milioni di euro è stato disposto nei confronti dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre che di Gianluca Ferrero, presidente della Juventus e commercialista della famiglia Agnelli-Elkann, e di Urs Robert Von Grunigen, notaio esecutore testamentare di Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli. L’accusa della procura di Torino è di frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. I magistrati torinesi hanno chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale piemontese il sequestro finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili, nonché disponibilità finanziarie, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla successione ereditaria conseguente alla morte, nel febbraio 2019, di Caracciolo e alle successive controversie tra i tre fratelli e la loro madre, Margherita Agnelli.

    “Disegno criminoso per evadere le tasse”
    Durante le indagini della Guardia di Finanza, sostiene la procura guidata da Giovanni Bombardieri, è stata raccolta una “mole” di documenti che avrebbe “confermato l’iniziale ipotesi accusatoria” riguardante “la fittizia residenza estera di Marella Caracciolo”, che in realtà sarebbe stata “stabilmente” in Italia dal 2010, e “l’esistenza di un disegno criminoso volto a sottrarre il suo ingente patrimonio e i relativi redditi alle leggi successorie e fiscali italiane”.

    Il memorandum e le disposizioni al family office
    Nel corso delle perquisizioni, ricostruisce la procura, è stato anche rinvenuto un “memorandum” che “scandisce dettagliatamente gli accorgimenti ritenuti necessari a sostenere la residenza svizzera, accorgimenti (come l’assunzione di collaboratori domestici della Caracciolo da parte di uno dei nipoti) in concreto riscontrati nel corso delle indagini”. Non solo: gli accertamenti hanno anche permesso di ricostruire, sempre secondo l’accusa, “le disposizioni impartite dai più stretti collaboratori italiani della famiglia nei confronti di un family office svizzero che provvedeva a tutte le incombenze” svizzere di Caracciolo come “ritiro corrispondenza, effettuazione pagamenti da conti svizzeri”. Da qui, sarebbe quindi scaturita la quantificazione dei redditi della nonna dei tre Elkann non dichiarati al Fisco, nonché del patrimonio da assoggettare alla prevista imposta sulle successioni e donazioni.

    Un’eredità da 800 milioni
    Il tutto è stato quantificato in 42,8 milioni di euro di Irpef evasa tra il vitalizio da 29 milioni di euro e i 116,8 milioni frutto di attività finanziarie detenute da un trust con sede alle Bahamas. Inoltre, i magistrati sostengono che sarebbero state evase imposte sulle successioni e donazioni per oltre 32 milioni euro “su una massa ereditaria ricostruita di oltre 800 milioni, data dalle disponibilità indicate nell’inventario dell’eredità redatto dall’esecutore testamentario svizzero, dalle quote di un fondo di investimento lussemburghese, dalle rilevate spartizioni post mortem tra gli eredi di opere d’arte e gioielli di ingente valore e dagli elementi patrimoniali di una società immobiliare lussemburghese”. Per la difesa, il sequestro è un “passaggio procedurale” che “non comporta alcun accertamento di responsabilità dei nostri assistiti” e “non soddisfa i requisiti previsti dalla legge per la sua emissione perché, tra l’altro, non c’è mai stato alcun rischio di dispersione dei beni degli indagati”.

    La complicata storia legale
    Nel 2004, un anno dopo la morte del padre Gianni, Margherita Agnelli stipulò un accordo con la madre, Marella, in base al quale rinunciò alle partecipazioni nelle società di famiglia in cambio del conferimento di beni per l’equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro. In seguito, però, smise di riconoscere la validità di quell’intesa sostenendo che esisteva una parte del patrimonio paterno di cui non era stata portata a conoscenza. Così si rivolse ai tribunali. E sempre senza successo. Ora a Torino sono due le nuove partite che Margherita ha aperto con la giustizia. C’è la causa civile che la vede come ‘parte attrice’ contro i propri figli che hanno ereditato il patrimonio di Marella: la richiesta è invalidare il testamento della donna. Ma c’è anche un esposto in procura – da qui ha avuto origine il sequestro – per concorso in una presunta dichiarazione dei redditi ‘infedele’. La tesi è che Marella Agnelli, sebbene risultasse vivere in Svizzera, trascorse in Italia, almeno nel 2010, un periodo superiore a 183 giorni, soglia oltre la quale doveva essere considerata ‘residente’ a fini fiscali. E pagare le tasse su tutti i propri averi.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/20/elkann-fratelli-sequestro-inchiesta-successione-frode-fiscale-truffa-allo-stato/7701522/
    SIC TRANSIT GLORIA MUNDI! Sequestrati 74,8 milioni di euro ai fratelli Elkann e al presidente della Juventus Ferrero: “Frode fiscale e truffa ai danni dello Stato” Un maxi-sequestro da 74,8 milioni di euro è stato disposto nei confronti dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre che di Gianluca Ferrero, presidente della Juventus e commercialista della famiglia Agnelli-Elkann, e di Urs Robert Von Grunigen, notaio esecutore testamentare di Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli. L’accusa della procura di Torino è di frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. I magistrati torinesi hanno chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale piemontese il sequestro finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili, nonché disponibilità finanziarie, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla successione ereditaria conseguente alla morte, nel febbraio 2019, di Caracciolo e alle successive controversie tra i tre fratelli e la loro madre, Margherita Agnelli. “Disegno criminoso per evadere le tasse” Durante le indagini della Guardia di Finanza, sostiene la procura guidata da Giovanni Bombardieri, è stata raccolta una “mole” di documenti che avrebbe “confermato l’iniziale ipotesi accusatoria” riguardante “la fittizia residenza estera di Marella Caracciolo”, che in realtà sarebbe stata “stabilmente” in Italia dal 2010, e “l’esistenza di un disegno criminoso volto a sottrarre il suo ingente patrimonio e i relativi redditi alle leggi successorie e fiscali italiane”. Il memorandum e le disposizioni al family office Nel corso delle perquisizioni, ricostruisce la procura, è stato anche rinvenuto un “memorandum” che “scandisce dettagliatamente gli accorgimenti ritenuti necessari a sostenere la residenza svizzera, accorgimenti (come l’assunzione di collaboratori domestici della Caracciolo da parte di uno dei nipoti) in concreto riscontrati nel corso delle indagini”. Non solo: gli accertamenti hanno anche permesso di ricostruire, sempre secondo l’accusa, “le disposizioni impartite dai più stretti collaboratori italiani della famiglia nei confronti di un family office svizzero che provvedeva a tutte le incombenze” svizzere di Caracciolo come “ritiro corrispondenza, effettuazione pagamenti da conti svizzeri”. Da qui, sarebbe quindi scaturita la quantificazione dei redditi della nonna dei tre Elkann non dichiarati al Fisco, nonché del patrimonio da assoggettare alla prevista imposta sulle successioni e donazioni. Un’eredità da 800 milioni Il tutto è stato quantificato in 42,8 milioni di euro di Irpef evasa tra il vitalizio da 29 milioni di euro e i 116,8 milioni frutto di attività finanziarie detenute da un trust con sede alle Bahamas. Inoltre, i magistrati sostengono che sarebbero state evase imposte sulle successioni e donazioni per oltre 32 milioni euro “su una massa ereditaria ricostruita di oltre 800 milioni, data dalle disponibilità indicate nell’inventario dell’eredità redatto dall’esecutore testamentario svizzero, dalle quote di un fondo di investimento lussemburghese, dalle rilevate spartizioni post mortem tra gli eredi di opere d’arte e gioielli di ingente valore e dagli elementi patrimoniali di una società immobiliare lussemburghese”. Per la difesa, il sequestro è un “passaggio procedurale” che “non comporta alcun accertamento di responsabilità dei nostri assistiti” e “non soddisfa i requisiti previsti dalla legge per la sua emissione perché, tra l’altro, non c’è mai stato alcun rischio di dispersione dei beni degli indagati”. La complicata storia legale Nel 2004, un anno dopo la morte del padre Gianni, Margherita Agnelli stipulò un accordo con la madre, Marella, in base al quale rinunciò alle partecipazioni nelle società di famiglia in cambio del conferimento di beni per l’equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro. In seguito, però, smise di riconoscere la validità di quell’intesa sostenendo che esisteva una parte del patrimonio paterno di cui non era stata portata a conoscenza. Così si rivolse ai tribunali. E sempre senza successo. Ora a Torino sono due le nuove partite che Margherita ha aperto con la giustizia. C’è la causa civile che la vede come ‘parte attrice’ contro i propri figli che hanno ereditato il patrimonio di Marella: la richiesta è invalidare il testamento della donna. Ma c’è anche un esposto in procura – da qui ha avuto origine il sequestro – per concorso in una presunta dichiarazione dei redditi ‘infedele’. La tesi è che Marella Agnelli, sebbene risultasse vivere in Svizzera, trascorse in Italia, almeno nel 2010, un periodo superiore a 183 giorni, soglia oltre la quale doveva essere considerata ‘residente’ a fini fiscali. E pagare le tasse su tutti i propri averi. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/20/elkann-fratelli-sequestro-inchiesta-successione-frode-fiscale-truffa-allo-stato/7701522/
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  • BISOGNA FERMARLI ORA! SI SENTONO i PROBLEMI del MONDO!
    Libano, Israele attacca di nuovo Beirut: razzi contro un edificio civile, almeno 12 morti e 66 feriti. “Uccisi 5 bambini”.

    di F. Q. | 20 Settembre 2024
    Prende fuoco la polveriera Israele-Libano. Un caccia F-35 dell’aviazione militare di Tel Aviv ha lanciato un “attacco mirato” a Beirut con due missili contro un edificio residenziale nel quartiere del Dahieh, roccaforte di Hezbollah, nella periferia sud della capitale. I media mostrano immagini del cratere dell’edificio distrutto: nei video si sentono urla e pianti, gente che accorre a cercare vittime sotto le macerie, sirene di ambulanze. Il ministero dell’Informazione libanese ha riferito che cinque bambini sono morti nel raid, su un totale al momento di 12 vittime e 66 feriti secondo i dati del Ministero della Salute libanese. È il terzo attacco su Beirut dall’inizio della guerra: a luglio, un raid ha ucciso il capo militare del Partito di Dio Fuad Shukr. A gennaio era stato eliminato il vice leader di Hamas, Saleh al-Arouri, che si trovava nella capitale libanese. Immediata la reazione di Hezbollah che ha annunciato di aver colpito una base dell’intelligence israeliana nel nord di Israele. “I nostri obiettivi sono chiari, le nostre azioni parlano da sole”, ha invece commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

    Media locali e israeliani riferiscono che l’obiettivo del raid potrebbe essere Naim Qassem, numero due di Hezbollah. Qassem non ha un ruolo politico rilevante all’interno del Partito di Dio ma è una figura di rappresentanza pubblica visto che il leader, Hasan Nasrallah, è da anni nascosto in località segreta. Secondo Al Jazeera e il giornalista di Axios Barak Ravid “uno degli obiettivi era il comandante di Hezbollah Ibrahim Aqil, ricercato dagli Stati Uniti per il suo coinvolgimento negli attentati all’ambasciata americana e alla caserma dei marines a Beirut nel 1983″. Secondo le Idf, con lui sono morti altri 10 comandanti di Hezbollah.

    L’ambasciata iraniana in Libano ha condannato la “follia israeliana” dopo l’attacco mortale alla roccaforte di Hezbollah: “Condanniamo con la massima fermezza la follia e l’arroganza israeliana che ha superato ogni limite prendendo di mira le aree residenziali nei sobborghi meridionali di Beirut”, si legge su X. L’Onu si è detta “molto preoccupata” per la situazione e chiede “moderazione”: “Siamo molto preoccupati per l’intensificarsi dell’escalation attorno alla Linea Blu, compreso l’attacco mortale di oggi a Beirut. Chiediamo a tutte le parti di allentare immediatamente l’escalation. Tutti devono esercitare la massima moderazione”, ha affermato Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale Antonio Guterres.

    Tra ieri sera e questa mattina Israele era tornato a bombardare il Libano meridionale. “Da questo (ieri, ndr) pomeriggio, le forze aeree hanno colpito circa 100 lanciarazzi e altre infrastrutture terroristiche per un totale di 1.000 bocche da fuoco“, hanno fatto sapere giovedì sera le Israel Defense Forces. I media libanesi hanno riferito che ci sono stati fra i 50 e le 70 attacchi aerei, concentrati in brevissimo tempo, e che quella di ieri è stata l’operazione più pesante dall’inizio del conflitto a Gaza lo scorso ottobre. Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha anticipato che le azioni militari contro Hezbollah “proseguiranno” e ha parlato di “una nuova fase della guerra“, iniziata il 17 e 18 settembre quando il Mossad, i servizi segreti esteri di Tel Aviv, ha fatto esplodere cercapersone e walkie-talkie del Partito di Dio uccidendo 32 combattenti, diversi civili e ferendo altre 3mila persone. “Una dichiarazione di guerra”, l’ha definita il leader della milizia libanese, Hassan Nasrallah in un discorso tenuto ieri alla nazione.

    Ai raid israeliani Beirut aveva risposto lanciando razzi. In tre ondate ha scagliato 150 ordigni – circa 60 nella prima, 70 nella seconda e 20 nella terza, sull’Alta Galilea. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità di “attacchi missilistici” contro tre siti militari israeliani. In particolare secondo l’organizzazione, un missile teleguidato ha distrutto una postazione di soldati israeliani a Metulla e diversi altri siti lungo il confine, tra cui diverse basi di difesa aerea e il quartier generale di una brigata corazzata israeliana che ha dichiarato di aver colpito per la prima volta. Hezbollah ha aggiunto che i razzi erano una rappresaglia per gli attacchi israeliani a villaggi e case nel sud del Libano e un segnale di a sostegno alla “resistenza coraggiosa e onorevole” del popolo palestinese.

    Israele potrebbe aver pianificato l’attacco con i cercapersone per circa 15 anni. Un funzionario dell’intelligence americana ha riferito all’emittente Abc che un’operazione del genere richiede un lungo processo che comporta la creazione di società fittizie con molteplici livelli di sotterfugi per consentire agli agenti di inserirsi nella catena di fornitura. Alcuni dei soggetti coinvolti, ha aggiunto il funzionario, probabilmente non sapevano di essere al servizio dell’intelligence israeliana. La fonte ha anche osservato che in passato la Cia ha evitato di ricorrere a un attacco del genere perché era considerato un rischio elevato per i civili.

    Le operazioni sembrano proseguire anche in altri Paesi dell’area. Diversi media arabi hanno riferito riportano che Israele ha attaccato un veicolo sulla strada dell’aeroporto di Damasco, in Siria, e secondo il canale saudita al Hadath diversi membri della milizia filo-iraniana “le brigate Hezbollah in Iraq” sarebbero state eliminati. Secondo la tv pubblica Kan, “un’alta personalità” è stata uccisa nell’operazione.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/20/libano-nuovi-raid-delle-israel-defense-forces-distrutti-100-lanciarazzi-pronti-a-essere-usati-e-la-piu-grande-operazione-dal-7-ottobre/7700562/
    BISOGNA FERMARLI ORA! SI SENTONO i PROBLEMI del MONDO! Libano, Israele attacca di nuovo Beirut: razzi contro un edificio civile, almeno 12 morti e 66 feriti. “Uccisi 5 bambini”. di F. Q. | 20 Settembre 2024 Prende fuoco la polveriera Israele-Libano. Un caccia F-35 dell’aviazione militare di Tel Aviv ha lanciato un “attacco mirato” a Beirut con due missili contro un edificio residenziale nel quartiere del Dahieh, roccaforte di Hezbollah, nella periferia sud della capitale. I media mostrano immagini del cratere dell’edificio distrutto: nei video si sentono urla e pianti, gente che accorre a cercare vittime sotto le macerie, sirene di ambulanze. Il ministero dell’Informazione libanese ha riferito che cinque bambini sono morti nel raid, su un totale al momento di 12 vittime e 66 feriti secondo i dati del Ministero della Salute libanese. È il terzo attacco su Beirut dall’inizio della guerra: a luglio, un raid ha ucciso il capo militare del Partito di Dio Fuad Shukr. A gennaio era stato eliminato il vice leader di Hamas, Saleh al-Arouri, che si trovava nella capitale libanese. Immediata la reazione di Hezbollah che ha annunciato di aver colpito una base dell’intelligence israeliana nel nord di Israele. “I nostri obiettivi sono chiari, le nostre azioni parlano da sole”, ha invece commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Media locali e israeliani riferiscono che l’obiettivo del raid potrebbe essere Naim Qassem, numero due di Hezbollah. Qassem non ha un ruolo politico rilevante all’interno del Partito di Dio ma è una figura di rappresentanza pubblica visto che il leader, Hasan Nasrallah, è da anni nascosto in località segreta. Secondo Al Jazeera e il giornalista di Axios Barak Ravid “uno degli obiettivi era il comandante di Hezbollah Ibrahim Aqil, ricercato dagli Stati Uniti per il suo coinvolgimento negli attentati all’ambasciata americana e alla caserma dei marines a Beirut nel 1983″. Secondo le Idf, con lui sono morti altri 10 comandanti di Hezbollah. L’ambasciata iraniana in Libano ha condannato la “follia israeliana” dopo l’attacco mortale alla roccaforte di Hezbollah: “Condanniamo con la massima fermezza la follia e l’arroganza israeliana che ha superato ogni limite prendendo di mira le aree residenziali nei sobborghi meridionali di Beirut”, si legge su X. L’Onu si è detta “molto preoccupata” per la situazione e chiede “moderazione”: “Siamo molto preoccupati per l’intensificarsi dell’escalation attorno alla Linea Blu, compreso l’attacco mortale di oggi a Beirut. Chiediamo a tutte le parti di allentare immediatamente l’escalation. Tutti devono esercitare la massima moderazione”, ha affermato Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale Antonio Guterres. Tra ieri sera e questa mattina Israele era tornato a bombardare il Libano meridionale. “Da questo (ieri, ndr) pomeriggio, le forze aeree hanno colpito circa 100 lanciarazzi e altre infrastrutture terroristiche per un totale di 1.000 bocche da fuoco“, hanno fatto sapere giovedì sera le Israel Defense Forces. I media libanesi hanno riferito che ci sono stati fra i 50 e le 70 attacchi aerei, concentrati in brevissimo tempo, e che quella di ieri è stata l’operazione più pesante dall’inizio del conflitto a Gaza lo scorso ottobre. Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha anticipato che le azioni militari contro Hezbollah “proseguiranno” e ha parlato di “una nuova fase della guerra“, iniziata il 17 e 18 settembre quando il Mossad, i servizi segreti esteri di Tel Aviv, ha fatto esplodere cercapersone e walkie-talkie del Partito di Dio uccidendo 32 combattenti, diversi civili e ferendo altre 3mila persone. “Una dichiarazione di guerra”, l’ha definita il leader della milizia libanese, Hassan Nasrallah in un discorso tenuto ieri alla nazione. Ai raid israeliani Beirut aveva risposto lanciando razzi. In tre ondate ha scagliato 150 ordigni – circa 60 nella prima, 70 nella seconda e 20 nella terza, sull’Alta Galilea. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità di “attacchi missilistici” contro tre siti militari israeliani. In particolare secondo l’organizzazione, un missile teleguidato ha distrutto una postazione di soldati israeliani a Metulla e diversi altri siti lungo il confine, tra cui diverse basi di difesa aerea e il quartier generale di una brigata corazzata israeliana che ha dichiarato di aver colpito per la prima volta. Hezbollah ha aggiunto che i razzi erano una rappresaglia per gli attacchi israeliani a villaggi e case nel sud del Libano e un segnale di a sostegno alla “resistenza coraggiosa e onorevole” del popolo palestinese. Israele potrebbe aver pianificato l’attacco con i cercapersone per circa 15 anni. Un funzionario dell’intelligence americana ha riferito all’emittente Abc che un’operazione del genere richiede un lungo processo che comporta la creazione di società fittizie con molteplici livelli di sotterfugi per consentire agli agenti di inserirsi nella catena di fornitura. Alcuni dei soggetti coinvolti, ha aggiunto il funzionario, probabilmente non sapevano di essere al servizio dell’intelligence israeliana. La fonte ha anche osservato che in passato la Cia ha evitato di ricorrere a un attacco del genere perché era considerato un rischio elevato per i civili. Le operazioni sembrano proseguire anche in altri Paesi dell’area. Diversi media arabi hanno riferito riportano che Israele ha attaccato un veicolo sulla strada dell’aeroporto di Damasco, in Siria, e secondo il canale saudita al Hadath diversi membri della milizia filo-iraniana “le brigate Hezbollah in Iraq” sarebbero state eliminati. Secondo la tv pubblica Kan, “un’alta personalità” è stata uccisa nell’operazione. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/20/libano-nuovi-raid-delle-israel-defense-forces-distrutti-100-lanciarazzi-pronti-a-essere-usati-e-la-piu-grande-operazione-dal-7-ottobre/7700562/
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