• “La festa dei costruttori e la disperazione dei cittadini, ora la città avrà molti soldi in meno per i servizi”: il sit-in contro il Salva Milano
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/22/costruttori-salva-milano-protesta-video/7777677/amp/
    “La festa dei costruttori e la disperazione dei cittadini, ora la città avrà molti soldi in meno per i servizi”: il sit-in contro il Salva Milano https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/22/costruttori-salva-milano-protesta-video/7777677/amp/
    Angry
    1
    0 Commentarii 0 Distribuiri 466 Views
  • QUANDO SI TRATTA DI FORNITURA DI ARMI TUTTI D'ACCORDO
    QUESTI BURATTINI VOGLIONO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE!
    Prove di intesa sugli eurobond per la difesa. I big europei favorevoli al debito comune per le armi - Il Fatto Quotidiano
    Prove di intesa sugli eurobond per la difesa
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/19/prove-di-intesa-sugli-eurobond-per-la-difesa-i-big-europei-favorevoli-al-debito-comune-per-le-armi/7773721/
    QUANDO SI TRATTA DI FORNITURA DI ARMI TUTTI D'ACCORDO QUESTI BURATTINI VOGLIONO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE! Prove di intesa sugli eurobond per la difesa. I big europei favorevoli al debito comune per le armi - Il Fatto Quotidiano Prove di intesa sugli eurobond per la difesa https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/19/prove-di-intesa-sugli-eurobond-per-la-difesa-i-big-europei-favorevoli-al-debito-comune-per-le-armi/7773721/
    Angry
    1
    0 Commentarii 0 Distribuiri 507 Views
  • E' improponibile questo FOLLE vuole portarci alla TERZA GUERRA Mondiale.
    Mandiamolo in pensione. Trump lo fermerà!!!
    Arriva Trump, Rutte accelera su Kiev nella Nato: "Iter irreversibile. E servirà più del 2% del Pil". La n.1 delle politiche di sicurezza: "Fare in fretta" - Il Fatto Quotidiano
    "Gli Usa? Abbiamo bisogno di loro ma anche loro di noi"

    Il percorso che porterà all’ingresso dell’Ucraina nella Nato è “irreversibile“. E gli stati membri dovranno contribuire con più del 2% del loro Pil, come finora previsto. A dirlo è il segretario generale dell’Alleanza atlantica è il segretario generale Mark Rutte. Parole – pronunciate durante una visita in Lettonia, altro paese in prima linea sul fronte orientale dell’Ue, al confine con il territorio russo – che sembrano voler dare un colpo di acceleratore su una strada che la comunità internazionale sembrava voler tenere da parte: vista da Mosca, con il conflitto che ha ancora una fiamma più che viva, l’adesione alla Nato potrebbe avere effetti diversi e più impattanti rispetto, per esempio, all’integrazione nell’Unione Europea. Ma nell’ultimo mese – in avvicinamento alle elezioni negli Stati Uniti – la questione è tornata sul tavolo dei vertici internazionali.

    Occorre far entrare Kiev nell’Alleanza e “bisogna farlo adesso più in fretta, per evitare un’escalation come quella che sta preparando Putin”, coinvolgendo la Corea del Nord, ha aggiunto in un’intervista a Radio Radicale Carmen Romero, direttrice della Security Policy Political Affairs and Security Policy Division della Nato. “Il fatto che la Corea del Nord adesso partecipa in questo conflitto significa che Pyongyang percepirà qualcosa in cambio da parte della Russia, e sarà sicuramente tecnologia missilistica. Il che significa che la Corea del Nord può lanciare dei missili che possono arrivare in Europa, possono arrivare in America del Nord e possono anche attaccare Paesi come il Giappone e la Corea del Sud”. Alla domanda se sia realistico pensare a un ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica, Romero ha risposto: “Chiaramente un Paese che è in un conflitto non può entrare in un’organizzazione perché deve anche esportare sicurezza”, però “stiamo lavorando, sia l’Unione europea che noi” perché Kiev “faccia parte di queste due organizzazioni”.

    Era stato il presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky a rimettere in pista la questione in un incontro di ottobre a Bruxelles in un forcing che durava da mesi: “La Nato per noi è un ombrello di sicurezza cruciale. In fondo è la nostra unica speranza – aveva detto dopo una riunione del Consiglio europeo –. La debolezza relativa dell’Ucraina si traduce in una forza relativa della Russia. Sarebbe un errore non permetterci di entrare nell’organizzazione militare. La prima tappa può essere un invito, poi l’ingresso. Forse anche dopo la fine della guerra. Comunque, il prima possibile”. In quei giorni di ottobre a frenare era stata l’Ungheria che aveva avvertito che l’eventuale approdo di Kiev nell’Alleanza atlantica “nelle attuali circostanze” provocherebbe la “terza guerra mondiale“. Il termine “irreversibile” era stato usato per la prima volta all’ultimo vertice Nato di luglio a Washington, anche se non era stata ipotizzata una possibile data. La reazione del Cremlino fu prevedibilmente glaciale: mentre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza – l’ex presidente Dmitry Medvedev – disse seccamente che Mosca deve impegnarsi per far “scomparire Ucraina e Nato”, la portavoce del ministero degli Esteri si “limitò” a prevedere che la strada scelta dagli Alleati va “verso il precipizio“.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/14/arriva-trump-rutte-accelera-sullucraina-nella-nato-il-segretario-della-nato-percorso-irreversibile-con-40-miliardi-di-aiuti/7767091/
    E' improponibile questo FOLLE vuole portarci alla TERZA GUERRA Mondiale. Mandiamolo in pensione. Trump lo fermerà!!! Arriva Trump, Rutte accelera su Kiev nella Nato: "Iter irreversibile. E servirà più del 2% del Pil". La n.1 delle politiche di sicurezza: "Fare in fretta" - Il Fatto Quotidiano "Gli Usa? Abbiamo bisogno di loro ma anche loro di noi" Il percorso che porterà all’ingresso dell’Ucraina nella Nato è “irreversibile“. E gli stati membri dovranno contribuire con più del 2% del loro Pil, come finora previsto. A dirlo è il segretario generale dell’Alleanza atlantica è il segretario generale Mark Rutte. Parole – pronunciate durante una visita in Lettonia, altro paese in prima linea sul fronte orientale dell’Ue, al confine con il territorio russo – che sembrano voler dare un colpo di acceleratore su una strada che la comunità internazionale sembrava voler tenere da parte: vista da Mosca, con il conflitto che ha ancora una fiamma più che viva, l’adesione alla Nato potrebbe avere effetti diversi e più impattanti rispetto, per esempio, all’integrazione nell’Unione Europea. Ma nell’ultimo mese – in avvicinamento alle elezioni negli Stati Uniti – la questione è tornata sul tavolo dei vertici internazionali. Occorre far entrare Kiev nell’Alleanza e “bisogna farlo adesso più in fretta, per evitare un’escalation come quella che sta preparando Putin”, coinvolgendo la Corea del Nord, ha aggiunto in un’intervista a Radio Radicale Carmen Romero, direttrice della Security Policy Political Affairs and Security Policy Division della Nato. “Il fatto che la Corea del Nord adesso partecipa in questo conflitto significa che Pyongyang percepirà qualcosa in cambio da parte della Russia, e sarà sicuramente tecnologia missilistica. Il che significa che la Corea del Nord può lanciare dei missili che possono arrivare in Europa, possono arrivare in America del Nord e possono anche attaccare Paesi come il Giappone e la Corea del Sud”. Alla domanda se sia realistico pensare a un ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica, Romero ha risposto: “Chiaramente un Paese che è in un conflitto non può entrare in un’organizzazione perché deve anche esportare sicurezza”, però “stiamo lavorando, sia l’Unione europea che noi” perché Kiev “faccia parte di queste due organizzazioni”. Era stato il presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky a rimettere in pista la questione in un incontro di ottobre a Bruxelles in un forcing che durava da mesi: “La Nato per noi è un ombrello di sicurezza cruciale. In fondo è la nostra unica speranza – aveva detto dopo una riunione del Consiglio europeo –. La debolezza relativa dell’Ucraina si traduce in una forza relativa della Russia. Sarebbe un errore non permetterci di entrare nell’organizzazione militare. La prima tappa può essere un invito, poi l’ingresso. Forse anche dopo la fine della guerra. Comunque, il prima possibile”. In quei giorni di ottobre a frenare era stata l’Ungheria che aveva avvertito che l’eventuale approdo di Kiev nell’Alleanza atlantica “nelle attuali circostanze” provocherebbe la “terza guerra mondiale“. Il termine “irreversibile” era stato usato per la prima volta all’ultimo vertice Nato di luglio a Washington, anche se non era stata ipotizzata una possibile data. La reazione del Cremlino fu prevedibilmente glaciale: mentre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza – l’ex presidente Dmitry Medvedev – disse seccamente che Mosca deve impegnarsi per far “scomparire Ucraina e Nato”, la portavoce del ministero degli Esteri si “limitò” a prevedere che la strada scelta dagli Alleati va “verso il precipizio“. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/14/arriva-trump-rutte-accelera-sullucraina-nella-nato-il-segretario-della-nato-percorso-irreversibile-con-40-miliardi-di-aiuti/7767091/
    Angry
    1
    0 Commentarii 0 Distribuiri 3K Views
  • L’alleato di Trump bin Salman ora condanna Israele: “Basta raid, rispettate la sovranità dell’Iran”. Erdogan: “Boicottiamo Tel Aviv”.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/11/trump-bin-salman-condanna-israele-basta-attacchi-sovranita-iran-erdogan/7763082/
    L’alleato di Trump bin Salman ora condanna Israele: “Basta raid, rispettate la sovranità dell’Iran”. Erdogan: “Boicottiamo Tel Aviv”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/11/trump-bin-salman-condanna-israele-basta-attacchi-sovranita-iran-erdogan/7763082/
    Like
    1
    0 Commentarii 0 Distribuiri 420 Views
  • Il CASTELLO di CARTA sta per CADERE e molto VELOCEMENTE!
    Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà da oggi fino al 22 novembre a Baku, in Azerbaigian. Non è un fattore favorevole ai negoziati il ritorno alla Casa Bianca dell’ex presidente Donald Trump, che nel 2017 fece uscire gli Usa dall’Accordo di Parigi e che, a leggere il Wall Street Journal, è pronto a rifare la stessa scelta firmando un ordine esecutivo ad hoc il 20 gennaio 2025, ovvero il giorno in cui entrerà in carica. Certo, i delegati presenti alla Cop29 saranno ancora quelli di Joe Biden che, per inciso, ha già annunciato che non ci sarà. E non è il solo: la sua assenza si aggiunge alle defezioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, del presidente russo Vladimir Putin, del presidente francese Emmanuel Macron, del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del premier olandese **** Schoof.

    Neanche Luiz Inacio Lula da Silva andrà a Baku. Il presidente del Brasile, Paese che ospiterà la prossima decisiva Cop del 2025, ha annullato il viaggio per motivi di salute. Tutte queste assenze non sono un buon segno per la Cop già definita la ‘finance Cop’, ossia la Cop della finanza, quella durante la quale si deciderà il nuovo obiettivo di finanza per il clima (New Collective Quantified Goal, NCQG) che sostituirà il precedente obiettivo dei 100 miliardi annui, raggiunto finora solo nel 2022. Altre, perplessità, sono invece legate al Paese ospitante, l’Azerbaigian devastato dalle attività estrattive di gas e petrolio. Eppure, nell’agenda della Conferenza manca l’impegno a eliminare gradualmente i combustibili fossili, che pure era stato un risultato della Cop28 di Dubai. D’altronde, dopo la presidenza della Cop28 di Dubai affidata a Sultan Al Jaber, amministratore delegato della Compagnia petrolifera statale degli Emirati Arabi Uniti, la Cop29 sarà presieduta da Mukhtar Babayev, che per 26 anni ha lavorato per la compagnia petrolifera nazionale, la State oil company of Azerbaijan Republic (Socar), prima di diventare ministro dell’Ambiente. Emblematiche del clima di sfiducia nei confronti della Conferenza sono le parole di Justin Tkatchenko, ministro degli Esteri della Papua Nuova Guinea, uno dei paesi più esposti alle conseguenze della crisi climatica: “Una perdita di tempo, andare non serve a niente”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/11/il-ritorno-di-trump-svuota-la-cop29-big-tutti-assenti/7762159/
    Il CASTELLO di CARTA sta per CADERE e molto VELOCEMENTE! Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà da oggi fino al 22 novembre a Baku, in Azerbaigian. Non è un fattore favorevole ai negoziati il ritorno alla Casa Bianca dell’ex presidente Donald Trump, che nel 2017 fece uscire gli Usa dall’Accordo di Parigi e che, a leggere il Wall Street Journal, è pronto a rifare la stessa scelta firmando un ordine esecutivo ad hoc il 20 gennaio 2025, ovvero il giorno in cui entrerà in carica. Certo, i delegati presenti alla Cop29 saranno ancora quelli di Joe Biden che, per inciso, ha già annunciato che non ci sarà. E non è il solo: la sua assenza si aggiunge alle defezioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, del presidente russo Vladimir Putin, del presidente francese Emmanuel Macron, del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del premier olandese Dick Schoof. Neanche Luiz Inacio Lula da Silva andrà a Baku. Il presidente del Brasile, Paese che ospiterà la prossima decisiva Cop del 2025, ha annullato il viaggio per motivi di salute. Tutte queste assenze non sono un buon segno per la Cop già definita la ‘finance Cop’, ossia la Cop della finanza, quella durante la quale si deciderà il nuovo obiettivo di finanza per il clima (New Collective Quantified Goal, NCQG) che sostituirà il precedente obiettivo dei 100 miliardi annui, raggiunto finora solo nel 2022. Altre, perplessità, sono invece legate al Paese ospitante, l’Azerbaigian devastato dalle attività estrattive di gas e petrolio. Eppure, nell’agenda della Conferenza manca l’impegno a eliminare gradualmente i combustibili fossili, che pure era stato un risultato della Cop28 di Dubai. D’altronde, dopo la presidenza della Cop28 di Dubai affidata a Sultan Al Jaber, amministratore delegato della Compagnia petrolifera statale degli Emirati Arabi Uniti, la Cop29 sarà presieduta da Mukhtar Babayev, che per 26 anni ha lavorato per la compagnia petrolifera nazionale, la State oil company of Azerbaijan Republic (Socar), prima di diventare ministro dell’Ambiente. Emblematiche del clima di sfiducia nei confronti della Conferenza sono le parole di Justin Tkatchenko, ministro degli Esteri della Papua Nuova Guinea, uno dei paesi più esposti alle conseguenze della crisi climatica: “Una perdita di tempo, andare non serve a niente”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/11/il-ritorno-di-trump-svuota-la-cop29-big-tutti-assenti/7762159/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Brutto clima alla Cop29 di Baku
    Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima: ecco perché
    Like
    1
    0 Commentarii 0 Distribuiri 2K Views
  • Consigliere di Trump: ‘La Crimea è persa, Zelensky abbia una visione realistica della pace’. Wsj: ‘Missili Usa a Kiev prima che si insedi tycoon’...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/09/ucraina-consigliere-trump-crimea-persa-wsj-usa-invieranno-missili-kiev-prima-insediamento-trump/7761321/
    Consigliere di Trump: ‘La Crimea è persa, Zelensky abbia una visione realistica della pace’. Wsj: ‘Missili Usa a Kiev prima che si insedi tycoon’... https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/09/ucraina-consigliere-trump-crimea-persa-wsj-usa-invieranno-missili-kiev-prima-insediamento-trump/7761321/
    0 Commentarii 0 Distribuiri 760 Views
  • Milano, inciucio destra-Pd: via al “grattacielo selvaggio” - Il Fatto Quotidiano
    Alla fine, su “grattacielo selvaggio”, è arrivato l’accordo tra destra e Pd. È stata accolta la richiesta del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che pretendeva una “interpretazione autentica” delle leggi urbanistiche, per radere al suolo le inchieste aperte dalla Procura di Milano sulle decine, forse centinaia, di costruzioni in città considerate fuori legge. Il frutto …

    Inciucio malanese della destra con Sala. Deve per forza venire un sospetto perché nel 2021 hanno presentato un candidato impresentabile.
    Un bravo medico completamente digiuno di urbanistica.
    Volevano forse lasciare che i costruttori continuassero a fare affari e a distruggere Milano con i loro osceni grattacieli costruiti in barba alle norme.
    A pensar male.....
    Adesso Salvini e Meloni vogliono sanare tutto.
    Vorrei una smentita se possibile. Se sto sbagliando sono contento.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/11/07/milano-inciucio-destra-pd-via-al-grattacielo-selvaggio/7757911/

    Milano, inciucio destra-Pd: via al “grattacielo selvaggio” - Il Fatto Quotidiano Alla fine, su “grattacielo selvaggio”, è arrivato l’accordo tra destra e Pd. È stata accolta la richiesta del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che pretendeva una “interpretazione autentica” delle leggi urbanistiche, per radere al suolo le inchieste aperte dalla Procura di Milano sulle decine, forse centinaia, di costruzioni in città considerate fuori legge. Il frutto … Inciucio malanese della destra con Sala. Deve per forza venire un sospetto perché nel 2021 hanno presentato un candidato impresentabile. Un bravo medico completamente digiuno di urbanistica. Volevano forse lasciare che i costruttori continuassero a fare affari e a distruggere Milano con i loro osceni grattacieli costruiti in barba alle norme. A pensar male..... Adesso Salvini e Meloni vogliono sanare tutto. Vorrei una smentita se possibile. Se sto sbagliando sono contento. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/11/07/milano-inciucio-destra-pd-via-al-grattacielo-selvaggio/7757911/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Milano, inciucio destra-Pd: via al “grattacielo selvaggio” - Il Fatto Quotidiano
    Alla fine, su “grattacielo selvaggio”, è arrivato l’accordo tra destra e Pd. È stata accolta la richiesta del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che pretendeva una “interpretazione autentica” delle leggi urbanistiche, per radere al suolo le inchieste aperte dalla Procura di Milano sulle decine, forse centinaia, di costruzioni in città considerate fuori legge. Il frutto …
    Angry
    1
    0 Commentarii 0 Distribuiri 1K Views
  • TUTTO È BENE QUEL CHE INIZIA BENE!!!

    Elezioni Usa 2024, risultati in diretta. Trump è di nuovo presidente: “Fatta la storia. Non inizierò guerre, le fermerò”. Tracollo Harris
    Il tycoon tornerà alla Casa Bianca "Sarà l'età dell'oro dell'America". Una vittoria netta: riprende Georgia e Pennsylvania. E vincerà in tutti gli altri Stati chiave. A valanga anche nel voto popolare: scarto di 5 milioni. Per i dem un disastro, staff della vicepresidente: "Colpa di Biden".

    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2024/11/05/elezioni-usa-2024-risultati-diretta-donald-trump-kamala-harris-news/7756372/
    TUTTO È BENE QUEL CHE INIZIA BENE!!! Elezioni Usa 2024, risultati in diretta. Trump è di nuovo presidente: “Fatta la storia. Non inizierò guerre, le fermerò”. Tracollo Harris Il tycoon tornerà alla Casa Bianca "Sarà l'età dell'oro dell'America". Una vittoria netta: riprende Georgia e Pennsylvania. E vincerà in tutti gli altri Stati chiave. A valanga anche nel voto popolare: scarto di 5 milioni. Per i dem un disastro, staff della vicepresidente: "Colpa di Biden". https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2024/11/05/elezioni-usa-2024-risultati-diretta-donald-trump-kamala-harris-news/7756372/
    Like
    1
    0 Commentarii 0 Distribuiri 1K Views
  • Elezioni Usa 2024, i risultati in diretta. Trump a un passo dalla Casa Bianca: riconquista la Georgia ed è in testa in altri 5 Swing States
    Trionfo dell’ex presidente in vantaggio in Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Arizona e Nevada. Tra poco parlerà da Palm Beach. Il tycoon a valanga anche nel voto popolare: scarto di 5 milioni. Per Harris e i dem rischia di essere un disastro elettorale. Ai repubblicani anche il controllo del Senato.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2024/11/05/elezioni-usa-2024-risultati-diretta-donald-trump-kamala-harris-news/7756372/
    Elezioni Usa 2024, i risultati in diretta. Trump a un passo dalla Casa Bianca: riconquista la Georgia ed è in testa in altri 5 Swing States Trionfo dell’ex presidente in vantaggio in Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Arizona e Nevada. Tra poco parlerà da Palm Beach. Il tycoon a valanga anche nel voto popolare: scarto di 5 milioni. Per Harris e i dem rischia di essere un disastro elettorale. Ai repubblicani anche il controllo del Senato. https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2024/11/05/elezioni-usa-2024-risultati-diretta-donald-trump-kamala-harris-news/7756372/
    Like
    1
    0 Commentarii 0 Distribuiri 1K Views
  • MA SECONDO LE PREVISIONI della Cassandra di DRAGHI NON DOVEVA ESSERE LA RUSSIA in CRISI?
    SAPPIAMO TUTTI LA RAGIONE PRINCIPALE di QUESTA CRISI, la MANCATA ESPORTAZIONE di BENI e PRODOTTI in RUSSIA.
    E questa CRISI TRASCINERÀ nel BARATRO TUTTA l'UE.

    Ecco come la Germania in crisi può suicidarsi (uccidendo l’Ue)

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/11/04/ecco-come-la-germania-in-crisi-puo-suicidarsi-uccidendo-lue/7753839/
    MA SECONDO LE PREVISIONI della Cassandra di DRAGHI NON DOVEVA ESSERE LA RUSSIA in CRISI? SAPPIAMO TUTTI LA RAGIONE PRINCIPALE di QUESTA CRISI, la MANCATA ESPORTAZIONE di BENI e PRODOTTI in RUSSIA. E questa CRISI TRASCINERÀ nel BARATRO TUTTA l'UE. Ecco come la Germania in crisi può suicidarsi (uccidendo l’Ue) https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/11/04/ecco-come-la-germania-in-crisi-puo-suicidarsi-uccidendo-lue/7753839/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Ecco come la Germania in crisi può suicidarsi (uccidendo l’Ue) - Il Fatto Quotidiano
    La Germania sta affrontando una crisi che va oltre la tipica recessione economica. Siamo probabilmente a un punto di svolta per il modello di crescita basato sulle esportazioni che ha sostenuto l’economia tedesca dalla metà degli anni Novanta fino al periodo del Covid. Le scelte che le élite tedesche prenderanno avranno conseguenze importanti per l’intera …
    Like
    Love
    2
    0 Commentarii 0 Distribuiri 739 Views
Sponsorizeaza Paginile