• LA MOSSA di CONTE!
    SAPEVANO TUTTO.
    CONTE SVANGA L'INTERROGAZIONE DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA, ESSENDONE MEMBRO

    FONTE: LaVerità
    LA MOSSA di CONTE! SAPEVANO TUTTO. CONTE SVANGA L'INTERROGAZIONE DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA, ESSENDONE MEMBRO FONTE: LaVerità
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  • Quali lezioni per la neo-insediata Commissione d’inchiesta sul Covid?

    Paolo Bellavite: che i sieri a mRNA sono stati un azzardo da apprendisti stregoni, con efficacia prima scarsa e poi invertita; che la farmacovigilanza è mancata; che medici e politici hanno sbagliato, fin dall’approccio Tachipirina-vigile attesa.

    Tratto da qui https://www.martinapastorelli.it/2024/09/integrali/a-colloquio-con-paolo-bellavite/
    Quali lezioni per la neo-insediata Commissione d’inchiesta sul Covid? Paolo Bellavite: che i sieri a mRNA sono stati un azzardo da apprendisti stregoni, con efficacia prima scarsa e poi invertita; che la farmacovigilanza è mancata; che medici e politici hanno sbagliato, fin dall’approccio Tachipirina-vigile attesa. Tratto da qui 👉 https://www.martinapastorelli.it/2024/09/integrali/a-colloquio-con-paolo-bellavite/
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  • SIC TRANSIT GLORIA MUNDI!
    Sequestrati 74,8 milioni di euro ai fratelli Elkann e al presidente della Juventus Ferrero: “Frode fiscale e truffa ai danni dello Stato”

    Un maxi-sequestro da 74,8 milioni di euro è stato disposto nei confronti dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre che di Gianluca Ferrero, presidente della Juventus e commercialista della famiglia Agnelli-Elkann, e di Urs Robert Von Grunigen, notaio esecutore testamentare di Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli. L’accusa della procura di Torino è di frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. I magistrati torinesi hanno chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale piemontese il sequestro finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili, nonché disponibilità finanziarie, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla successione ereditaria conseguente alla morte, nel febbraio 2019, di Caracciolo e alle successive controversie tra i tre fratelli e la loro madre, Margherita Agnelli.

    “Disegno criminoso per evadere le tasse”
    Durante le indagini della Guardia di Finanza, sostiene la procura guidata da Giovanni Bombardieri, è stata raccolta una “mole” di documenti che avrebbe “confermato l’iniziale ipotesi accusatoria” riguardante “la fittizia residenza estera di Marella Caracciolo”, che in realtà sarebbe stata “stabilmente” in Italia dal 2010, e “l’esistenza di un disegno criminoso volto a sottrarre il suo ingente patrimonio e i relativi redditi alle leggi successorie e fiscali italiane”.

    Il memorandum e le disposizioni al family office
    Nel corso delle perquisizioni, ricostruisce la procura, è stato anche rinvenuto un “memorandum” che “scandisce dettagliatamente gli accorgimenti ritenuti necessari a sostenere la residenza svizzera, accorgimenti (come l’assunzione di collaboratori domestici della Caracciolo da parte di uno dei nipoti) in concreto riscontrati nel corso delle indagini”. Non solo: gli accertamenti hanno anche permesso di ricostruire, sempre secondo l’accusa, “le disposizioni impartite dai più stretti collaboratori italiani della famiglia nei confronti di un family office svizzero che provvedeva a tutte le incombenze” svizzere di Caracciolo come “ritiro corrispondenza, effettuazione pagamenti da conti svizzeri”. Da qui, sarebbe quindi scaturita la quantificazione dei redditi della nonna dei tre Elkann non dichiarati al Fisco, nonché del patrimonio da assoggettare alla prevista imposta sulle successioni e donazioni.

    Un’eredità da 800 milioni
    Il tutto è stato quantificato in 42,8 milioni di euro di Irpef evasa tra il vitalizio da 29 milioni di euro e i 116,8 milioni frutto di attività finanziarie detenute da un trust con sede alle Bahamas. Inoltre, i magistrati sostengono che sarebbero state evase imposte sulle successioni e donazioni per oltre 32 milioni euro “su una massa ereditaria ricostruita di oltre 800 milioni, data dalle disponibilità indicate nell’inventario dell’eredità redatto dall’esecutore testamentario svizzero, dalle quote di un fondo di investimento lussemburghese, dalle rilevate spartizioni post mortem tra gli eredi di opere d’arte e gioielli di ingente valore e dagli elementi patrimoniali di una società immobiliare lussemburghese”. Per la difesa, il sequestro è un “passaggio procedurale” che “non comporta alcun accertamento di responsabilità dei nostri assistiti” e “non soddisfa i requisiti previsti dalla legge per la sua emissione perché, tra l’altro, non c’è mai stato alcun rischio di dispersione dei beni degli indagati”.

    La complicata storia legale
    Nel 2004, un anno dopo la morte del padre Gianni, Margherita Agnelli stipulò un accordo con la madre, Marella, in base al quale rinunciò alle partecipazioni nelle società di famiglia in cambio del conferimento di beni per l’equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro. In seguito, però, smise di riconoscere la validità di quell’intesa sostenendo che esisteva una parte del patrimonio paterno di cui non era stata portata a conoscenza. Così si rivolse ai tribunali. E sempre senza successo. Ora a Torino sono due le nuove partite che Margherita ha aperto con la giustizia. C’è la causa civile che la vede come ‘parte attrice’ contro i propri figli che hanno ereditato il patrimonio di Marella: la richiesta è invalidare il testamento della donna. Ma c’è anche un esposto in procura – da qui ha avuto origine il sequestro – per concorso in una presunta dichiarazione dei redditi ‘infedele’. La tesi è che Marella Agnelli, sebbene risultasse vivere in Svizzera, trascorse in Italia, almeno nel 2010, un periodo superiore a 183 giorni, soglia oltre la quale doveva essere considerata ‘residente’ a fini fiscali. E pagare le tasse su tutti i propri averi.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/20/elkann-fratelli-sequestro-inchiesta-successione-frode-fiscale-truffa-allo-stato/7701522/
    SIC TRANSIT GLORIA MUNDI! Sequestrati 74,8 milioni di euro ai fratelli Elkann e al presidente della Juventus Ferrero: “Frode fiscale e truffa ai danni dello Stato” Un maxi-sequestro da 74,8 milioni di euro è stato disposto nei confronti dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre che di Gianluca Ferrero, presidente della Juventus e commercialista della famiglia Agnelli-Elkann, e di Urs Robert Von Grunigen, notaio esecutore testamentare di Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli. L’accusa della procura di Torino è di frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. I magistrati torinesi hanno chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale piemontese il sequestro finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili, nonché disponibilità finanziarie, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla successione ereditaria conseguente alla morte, nel febbraio 2019, di Caracciolo e alle successive controversie tra i tre fratelli e la loro madre, Margherita Agnelli. “Disegno criminoso per evadere le tasse” Durante le indagini della Guardia di Finanza, sostiene la procura guidata da Giovanni Bombardieri, è stata raccolta una “mole” di documenti che avrebbe “confermato l’iniziale ipotesi accusatoria” riguardante “la fittizia residenza estera di Marella Caracciolo”, che in realtà sarebbe stata “stabilmente” in Italia dal 2010, e “l’esistenza di un disegno criminoso volto a sottrarre il suo ingente patrimonio e i relativi redditi alle leggi successorie e fiscali italiane”. Il memorandum e le disposizioni al family office Nel corso delle perquisizioni, ricostruisce la procura, è stato anche rinvenuto un “memorandum” che “scandisce dettagliatamente gli accorgimenti ritenuti necessari a sostenere la residenza svizzera, accorgimenti (come l’assunzione di collaboratori domestici della Caracciolo da parte di uno dei nipoti) in concreto riscontrati nel corso delle indagini”. Non solo: gli accertamenti hanno anche permesso di ricostruire, sempre secondo l’accusa, “le disposizioni impartite dai più stretti collaboratori italiani della famiglia nei confronti di un family office svizzero che provvedeva a tutte le incombenze” svizzere di Caracciolo come “ritiro corrispondenza, effettuazione pagamenti da conti svizzeri”. Da qui, sarebbe quindi scaturita la quantificazione dei redditi della nonna dei tre Elkann non dichiarati al Fisco, nonché del patrimonio da assoggettare alla prevista imposta sulle successioni e donazioni. Un’eredità da 800 milioni Il tutto è stato quantificato in 42,8 milioni di euro di Irpef evasa tra il vitalizio da 29 milioni di euro e i 116,8 milioni frutto di attività finanziarie detenute da un trust con sede alle Bahamas. Inoltre, i magistrati sostengono che sarebbero state evase imposte sulle successioni e donazioni per oltre 32 milioni euro “su una massa ereditaria ricostruita di oltre 800 milioni, data dalle disponibilità indicate nell’inventario dell’eredità redatto dall’esecutore testamentario svizzero, dalle quote di un fondo di investimento lussemburghese, dalle rilevate spartizioni post mortem tra gli eredi di opere d’arte e gioielli di ingente valore e dagli elementi patrimoniali di una società immobiliare lussemburghese”. Per la difesa, il sequestro è un “passaggio procedurale” che “non comporta alcun accertamento di responsabilità dei nostri assistiti” e “non soddisfa i requisiti previsti dalla legge per la sua emissione perché, tra l’altro, non c’è mai stato alcun rischio di dispersione dei beni degli indagati”. La complicata storia legale Nel 2004, un anno dopo la morte del padre Gianni, Margherita Agnelli stipulò un accordo con la madre, Marella, in base al quale rinunciò alle partecipazioni nelle società di famiglia in cambio del conferimento di beni per l’equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro. In seguito, però, smise di riconoscere la validità di quell’intesa sostenendo che esisteva una parte del patrimonio paterno di cui non era stata portata a conoscenza. Così si rivolse ai tribunali. E sempre senza successo. Ora a Torino sono due le nuove partite che Margherita ha aperto con la giustizia. C’è la causa civile che la vede come ‘parte attrice’ contro i propri figli che hanno ereditato il patrimonio di Marella: la richiesta è invalidare il testamento della donna. Ma c’è anche un esposto in procura – da qui ha avuto origine il sequestro – per concorso in una presunta dichiarazione dei redditi ‘infedele’. La tesi è che Marella Agnelli, sebbene risultasse vivere in Svizzera, trascorse in Italia, almeno nel 2010, un periodo superiore a 183 giorni, soglia oltre la quale doveva essere considerata ‘residente’ a fini fiscali. E pagare le tasse su tutti i propri averi. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/20/elkann-fratelli-sequestro-inchiesta-successione-frode-fiscale-truffa-allo-stato/7701522/
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  • Commissione di inchiesta covid

    Che finirà a Tarallucci e Vino...lo avevo scritto un anno fa...

    Ed oggi...,

    dopo la prima riunione,

    alla quale ha partecipato pure il c.d. avvocato del popolo... Giuseppe Conte ...

    che è quello che, da capo del governo, mise ad una sorta di  domiciliari ben 60 milioni di italioti... blaterando dell'esistenza di un terribile nemico invisibile...

    si ha la conferma che assisteremo ad una ennesima palese presa in giro degli italioti...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/18/commissione-dinchiesta-sul-covid-conte-presa-in-giro-degli-italiani-non-ho-nulla-da-nascondere/7698139/

    Nota Bene

    Chissà cosa dirà il giornalista Borgonovo che lo scorso anno, nonostante le inequivocabili premesse, imbastiva una utilità di tale commissione

    https://t.me/CUDIECN/1773

    https://t.me/CUDIECN/3134
    🤣Commissione di inchiesta covid 🤣 Che finirà a Tarallucci e Vino...lo avevo scritto un anno fa... ➡️ Ed oggi..., dopo la prima riunione, alla quale ha partecipato pure il c.d. avvocato del popolo... Giuseppe Conte ... che è quello che, da capo del governo, mise ad una sorta di  domiciliari ben 60 milioni di italioti... blaterando dell'esistenza di un terribile nemico invisibile... si ha la conferma che assisteremo ad una ennesima palese presa in giro degli italioti... https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/18/commissione-dinchiesta-sul-covid-conte-presa-in-giro-degli-italiani-non-ho-nulla-da-nascondere/7698139/ 🤬Nota Bene 🤬 Chissà cosa dirà il giornalista Borgonovo che lo scorso anno, nonostante le inequivocabili premesse, imbastiva una utilità di tale commissione https://t.me/CUDIECN/1773 https://t.me/CUDIECN/3134
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    Commissione d'inchiesta sul Covid, Conte: "Presa in giro degli italiani, non ho nulla da nascondere" - Il Fatto Quotidiano
    "Sono qui per dare comunque un contributo nell'interesse generale affinché cose del genere non succedano più"
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  • VACCINI, DOMANDE DA SÌ/NO CON FRAJESE ▷ "FU BUGIA DI STATO. PRESTO PREPARATIVI PER UN NUOVO ROUND?"

    Che ne è stato dei lockdown, delle mascherine, dei tamponi?
    Quella che per molti è un'era già buttata dietro le spalle è ancora nelle indagini e negli studi di tutto il mondo.
    Anche in Italia una commissione d'inchiesta esaminerà gli eventuali errori commessi nella gestione dell'emergenza pandemica da Sars-CoV-2, mentre si fa spazio la possibilità delle già annunciate "future pandemie".

    "Rendiamoci conto di che cosa è veramente successo", dice il dott. Giovanni Frajese in diretta...

    https://youtu.be/kPwDYP6tNCw?feature=shared
    VACCINI, DOMANDE DA SÌ/NO CON FRAJESE ▷ "FU BUGIA DI STATO. PRESTO PREPARATIVI PER UN NUOVO ROUND?" Che ne è stato dei lockdown, delle mascherine, dei tamponi? Quella che per molti è un'era già buttata dietro le spalle è ancora nelle indagini e negli studi di tutto il mondo. Anche in Italia una commissione d'inchiesta esaminerà gli eventuali errori commessi nella gestione dell'emergenza pandemica da Sars-CoV-2, mentre si fa spazio la possibilità delle già annunciate "future pandemie". "Rendiamoci conto di che cosa è veramente successo", dice il dott. Giovanni Frajese in diretta... https://youtu.be/kPwDYP6tNCw?feature=shared
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  • ORRORE SENZA FINE!
    L'inchiesta del Fatto sui bimbi trans in finale al Premio giornalistico Luchetta
    Territori straziati dai conflitti, terre colpite da carestie, carceri in cui i minori sono costretti a crescere con le madri detenute, orfani di femminicidio, la rotta balcanica. Ma non solo. Quest’anno, per la XXI edizione del prestigioso Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, istituito in memoria dei giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota, Dario D’Angelo e …
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/15/linchiesta-del-fatto-sui-bimbi-trans-in-finale-al-premio-giornalistico-luchetta-dedicato-ai-diritti-dellinfanzia/7694146/
    ORRORE SENZA FINE! L'inchiesta del Fatto sui bimbi trans in finale al Premio giornalistico Luchetta Territori straziati dai conflitti, terre colpite da carestie, carceri in cui i minori sono costretti a crescere con le madri detenute, orfani di femminicidio, la rotta balcanica. Ma non solo. Quest’anno, per la XXI edizione del prestigioso Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, istituito in memoria dei giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota, Dario D’Angelo e … https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/15/linchiesta-del-fatto-sui-bimbi-trans-in-finale-al-premio-giornalistico-luchetta-dedicato-ai-diritti-dellinfanzia/7694146/
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    L'inchiesta del Fatto sui bimbi trans in finale al Premio giornalistico Luchetta
    Territori straziati dai conflitti, terre colpite da carestie, carceri in cui i minori sono costretti a crescere con le madri detenute, orfani di femminicidio, la rotta balcanica. Ma non solo. Quest’anno, per la XXI edizione del prestigioso Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, istituito in memoria dei giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota, Dario D’Angelo e …
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  • MA PERCHÉ COSTORO devono SEMPRE FARLA FRANCA???
    NELLA LORO POSIZIONE DOVREBBERO AVERE PENE PIÙ SEVERE.

    Corruzione, ora Toti vuol patteggiare. Accordo con i pm: due anni e un mese, pena convertita in 1.500 ore di lavori utili (grazie alla Cartabia) - Il Fatto Quotidiano
    Svolta nell’inchiesta a carico dell'ex governatore ligure

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/corruzione-ora-toti-vuol-patteggiare-accordo-con-i-pm-due-anni-e-un-mese-di-pena-in-lavori-socialmente-utili-e-confisca-di-84mila-euro/7692166/

    #toti
    #regioneliguria
    MA PERCHÉ COSTORO devono SEMPRE FARLA FRANCA??? NELLA LORO POSIZIONE DOVREBBERO AVERE PENE PIÙ SEVERE. Corruzione, ora Toti vuol patteggiare. Accordo con i pm: due anni e un mese, pena convertita in 1.500 ore di lavori utili (grazie alla Cartabia) - Il Fatto Quotidiano Svolta nell’inchiesta a carico dell'ex governatore ligure https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/corruzione-ora-toti-vuol-patteggiare-accordo-con-i-pm-due-anni-e-un-mese-di-pena-in-lavori-socialmente-utili-e-confisca-di-84mila-euro/7692166/ #toti #regioneliguria
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  • Non è un caso, Moro. Da Moro a Draghi, l'Italia uccisa due volte | Piazza Libertà - Canale Italia

    Nell'Italia di oggi, con la Costituzione sospesa, il tessuto sociale spezzato, i rapporti umani corrotti forse irreversibilmente, perchè dovrebbe essere importante sapere come hanno ucciso Aldo Moro?
    Piazza Libertà, trasmissione di sabato 12 Febbraio 2022 con Tommaso Minniti, regista. OGNI SABATO, alle 20:00, IN DIRETTA dallo Studio 3 di CANALE ITALIA, ritorna PIAZZA LIBERTÀ, il programma di informazione condotto da Armando Manocchia, in onda su Canale Italia DT83.

    Seguici anche su Telegram: t.me/piazzalibertaufficiale
    "Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario" (G. Orwell)
    "NON È UN CASO, MORO" è un Docufilm autoprodotto, che si propone di raccontare tutta la verità, finalmente, sul delitto Moro.
    Puoi vederlo o richiederlo su: www.noneuncasomoro.com

    Scritto e diretto da Tommaso Minniti, tratto dai libri inchiesta di Paolo Cucchiarelli e con le musiche originali di Johannes Bickler, il film in due puntate narra la storia inaudita dei 55 giorni che bloccarono per sempre l'Italia al 9 maggio 1978.

    Questo film è un punto di ripartenza necessario per chiunque voglia ricostruire la dignità e il ruolo del nostro Paese, sul fondamento della verità.


    https://www.youtube.com/watch?v=Cz1vTtrlsUw
    Non è un caso, Moro. Da Moro a Draghi, l'Italia uccisa due volte | Piazza Libertà - Canale Italia Nell'Italia di oggi, con la Costituzione sospesa, il tessuto sociale spezzato, i rapporti umani corrotti forse irreversibilmente, perchè dovrebbe essere importante sapere come hanno ucciso Aldo Moro? Piazza Libertà, trasmissione di sabato 12 Febbraio 2022 con Tommaso Minniti, regista. OGNI SABATO, alle 20:00, IN DIRETTA dallo Studio 3 di CANALE ITALIA, ritorna PIAZZA LIBERTÀ, il programma di informazione condotto da Armando Manocchia, in onda su Canale Italia DT83. Seguici anche su Telegram: t.me/piazzalibertaufficiale "Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario" (G. Orwell) "NON È UN CASO, MORO" è un Docufilm autoprodotto, che si propone di raccontare tutta la verità, finalmente, sul delitto Moro. Puoi vederlo o richiederlo su: www.noneuncasomoro.com Scritto e diretto da Tommaso Minniti, tratto dai libri inchiesta di Paolo Cucchiarelli e con le musiche originali di Johannes Bickler, il film in due puntate narra la storia inaudita dei 55 giorni che bloccarono per sempre l'Italia al 9 maggio 1978. Questo film è un punto di ripartenza necessario per chiunque voglia ricostruire la dignità e il ruolo del nostro Paese, sul fondamento della verità. https://www.youtube.com/watch?v=Cz1vTtrlsUw
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  • I cellulari ci ascoltano: l’inchiesta di 404 Media sull’azienda che offre il servizio “active listening” a chi vuole fare pubblicità mirata.

    La maggior parte delle persone la riteneva un’ipotesi al limite del fantascientifico. Ma oggi la possibilità che le conversazioni degli utenti che utilizzano gli smartphone possano essere registrate e in seguito rielaborate non appare più irrealistica. Anzi, trova sempre maggiori riscontri. D’altronde sono ormai pochi i possessori di smartphone che possono ancora affermare di non aver mai ricevuto la pubblicità di prodotti o merci di cui avevano parlato qualche ora prima in una conversazione con qualcuno...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/10/i-cellulari-ci-ascoltano-linchiesta-di-404-media-sullazienda-che-offre-il-servizio-active-listening-a-chi-vuole-fare-pubblicita-mirata/7687008/
    I cellulari ci ascoltano: l’inchiesta di 404 Media sull’azienda che offre il servizio “active listening” a chi vuole fare pubblicità mirata. La maggior parte delle persone la riteneva un’ipotesi al limite del fantascientifico. Ma oggi la possibilità che le conversazioni degli utenti che utilizzano gli smartphone possano essere registrate e in seguito rielaborate non appare più irrealistica. Anzi, trova sempre maggiori riscontri. D’altronde sono ormai pochi i possessori di smartphone che possono ancora affermare di non aver mai ricevuto la pubblicità di prodotti o merci di cui avevano parlato qualche ora prima in una conversazione con qualcuno... https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/10/i-cellulari-ci-ascoltano-linchiesta-di-404-media-sullazienda-che-offre-il-servizio-active-listening-a-chi-vuole-fare-pubblicita-mirata/7687008/
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    I cellulari ci ascoltano? C'è un riscontro
    L'inchiesta sull'azienda che offre il servizio "active listening" a chi vuole fare pubblicità mirata
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  • Tragedia del Bayesian qui la cosa si complica. Si può parlare ancora di tragica fatalità?
    LEGGETE QUI cosa è successo!
    E C'E' CHI CREDE ANCORA al TRAGICO INCIDENTE!

    Svelata la causa della morte del socio in affari di Mike Lynch, Stephen Chamberlain.
    Stephen Chamberlain, socio del magnate della tecnologia Mike Lynch, è morto in ospedale tre giorni dopo che un'auto ha superato un ponte a schiena d'asino e lo ha investito mentre era fuori a correre, secondo quanto emerso dall'inchiesta.
    TUTTE CASUALITA'???

    https://www-lbc-co-uk.translate.goog/news/mike-lynch-stephen-chamberlain-superyacht-bayesian-death-sinking/?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=wapp

    Source: https://www.lbc.co.uk/news/mike-lynch-stephen-chamberlain-superyacht-bayesian-death-sinking/
    Tragedia del Bayesian qui la cosa si complica. Si può parlare ancora di tragica fatalità? LEGGETE QUI cosa è successo! E C'E' CHI CREDE ANCORA al TRAGICO INCIDENTE! Svelata la causa della morte del socio in affari di Mike Lynch, Stephen Chamberlain. Stephen Chamberlain, socio del magnate della tecnologia Mike Lynch, è morto in ospedale tre giorni dopo che un'auto ha superato un ponte a schiena d'asino e lo ha investito mentre era fuori a correre, secondo quanto emerso dall'inchiesta. TUTTE CASUALITA'??? https://www-lbc-co-uk.translate.goog/news/mike-lynch-stephen-chamberlain-superyacht-bayesian-death-sinking/?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=wapp Source: https://www.lbc.co.uk/news/mike-lynch-stephen-chamberlain-superyacht-bayesian-death-sinking/
    WWW-LBC-CO-UK.TRANSLATE.GOOG
    Mike Lynch's business partner Stephen Chamberlain's cause of death revealed
    Stephen Chamberlain, an associate of tech tycoon Mike Lynch, died in hospital three days after a car crested a humpback bridge and struck him while he was out running, an inquest heard.
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