• Bannon scarica Meloni - Dietro il Sipario - Talk Show
    Lo stratega della vittoria di Trump nel 2016, Steve Bannon, in un’intervista per il Corriere della sera dice che i soldi dell’America per Kiev sono finiti e che deve pensarci l’Europa. A marzo Bannon aveva invitato la premier italiana a cambiare posizione sull’Ucraina, oggi racconta che nel movimento MAGA, molti “pensano che Meloni si è quasi trasformata in una Nikki Haley”, per il suo sostegno indefesso alla guerra in Ucraina. Intanto, secondo il servizio di intelligence estera russo (Svr) il dipartimento di Stato americano sta lavorando per rimuovere Zelensky. Nel frattempo, la Germania si prepara ad andare a elezioni anticipate, che potrebbero tenersi il prossimo 23 febbraio. Ne parliamo stasera a Dietro il Sipario con Claudio Celani, Pino Cabras e Max Civili. Conduce Enrica Perucchietti...
    https://www.youtube.com/live/6zrGLrYc1iU?si=MTuzkeqMDgbHnWS4
    Bannon scarica Meloni - Dietro il Sipario - Talk Show Lo stratega della vittoria di Trump nel 2016, Steve Bannon, in un’intervista per il Corriere della sera dice che i soldi dell’America per Kiev sono finiti e che deve pensarci l’Europa. A marzo Bannon aveva invitato la premier italiana a cambiare posizione sull’Ucraina, oggi racconta che nel movimento MAGA, molti “pensano che Meloni si è quasi trasformata in una Nikki Haley”, per il suo sostegno indefesso alla guerra in Ucraina. Intanto, secondo il servizio di intelligence estera russo (Svr) il dipartimento di Stato americano sta lavorando per rimuovere Zelensky. Nel frattempo, la Germania si prepara ad andare a elezioni anticipate, che potrebbero tenersi il prossimo 23 febbraio. Ne parliamo stasera a Dietro il Sipario con Claudio Celani, Pino Cabras e Max Civili. Conduce Enrica Perucchietti... https://www.youtube.com/live/6zrGLrYc1iU?si=MTuzkeqMDgbHnWS4
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  • Venerdì 8 novembre, presso l'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera, è stato presentato il position paper "Per una strategia di sicurezza nazionale"

    Cos'è? Un documento programmatico per il Paese realizzato da Civiltà delle Macchine (la rivista della Fondazione Leonardo, dell'omonima Leonardo) e dall'associazione Futuri Possibili (di Leonardo e Intesa Sanpaolo). È stato presentato da Guido Crosetto, Luciano Portolano (capo di Stato maggiore della difesa, di cui un team ha partecipato ai lavori di elaborazione del testo), Luciano Violante (ex magistrato, dal PCI al PD, oggi presidente della Fondazione di Leonardo), Stefano Monti (European Nuclear Society) e Giampiero Massolo (già Segretario generale del Ministero degli Esteri, ex Finmeccanica e ora in Mundys)

    Di cosa parla? Della nuova "strategia di sicurezza nazionale" di cui il Paese dovrà dotarsi durante l'odierna "età dell'incertezza globale". Una strategia "unitaria" che deve superare la "transitorietà (l'alternanza, ndr) dei governi", tutelare la stabilità e i "valori democratici", affrontare le nuove sfide globali (su tutte, la competizione economica con la Cina, quella bellica con la Russia e l'Iran e nuove emergenze "come il Covid o eventi naturali estremi" - situazioni che hanno, secondo gli autori, "messo in evidenza l'inadeguatezza dei tradizionali modelli" amministrativi). Per Crosetto, si tratta a suo modo di un nuovo "patto sociale" al quale "ciascuno di noi, in quanto membri attivi della società, può contribuire fattivamente".

    Cosa intendono con "sicurezza"? "Non è un concetto della difesa" e non riguarda solo la sicurezza militare, dato che questa è "valutata prevalentemente all'interno di organismi e di esigenze di carattere internazionale". Per come è stata definita e interpretata, sicurezza riguarda ogni cosa: "coinvolge il sistema paese nella sua interezza", ha spiegato Portolano"; ingloba con approccio omnicomprensivo "l'aspetto politico, economico, militare, sociale, infrastrutturale e di intelligence". Secondo gli autori, "sicurezza" comprende "la libertà dei cittadini", la "formazione, "beni" e "servizi essenziali", subordinando tutto a nuove logiche ed esigenze "di sicurezza", appunto.

    Qualche esempio? Nelle decisioni di carattere economico, secondo Massolo, "a qualunque livello, pubblico o privato, va incorporata la dimensione della sicurezza": "a nessuno è piaciuto interrompere il flusso di prodotti di materia energetica dalla Russia, a prezzi relativamente di favore, ma è stata una decisione securitaria". Per quanto concerne l'energia, invece, la sicurezza non riguarda solo l'effettivo approvvigionamento, ma passa dalla "decarbonizzazione" dell'intero settore energetico e dalla resilienza della rete alle "crisi geopolitiche", almeno secondo Monti di Euronuclear. Se invece parliamo di mare e di sicurezza, ricordandoci "che siamo in guerra", per Caracciolo di Limes dovremmo sviluppare una partnership ancora più salda "con l'America", tenendo presente che "le chiavi del Mediterraneo stanno nel Mar Rosso" e non dipendono solo dalla guerra israelo-iraniana.

    Il documento non è ancora accessibile integralmente, servirà approfondirlo per conoscerne i dettagli e realizzarne la portata. Ma pur trattandosi di un testo orientativo, nonostante le rituali rassicurazioni democratiche e costituzionali, i suoi propositi operativi sono chiari: si cambia regime, si formalizza IL regime. Seguendo la logica della "sicurezza nazionale" si irrigidisce l'assetto politico e giuridico per "liberare il pieno potenziale degli strumenti del potere nazionale", necessari per affrontare anche con la guerra "le minacce esterne e interne" che, dal loro punto di vista, incombono sul Paese.

    Fonti
    1: https://www.adnkronos.com/politica/perche-allitalia-serve-una-strategia-di-sicurezza-nazionale-il-paper-di-fondazione-leonardo_1xe54Pxdk1WumExGNs5Hup?refresh_ce

    2:
    https://webtv.camera.it/evento/26601

    3: https://formiche.net/2024/11/strategia-sicurezza-nazionale-italia-crosetto-portolano-violante/#content

    4:
    https://www.thewatcherpost.it/politica/per-una-strategia-di-sicurezza-nazionale-il-dibattito-alla-camera/

    Source: https://t.me/canalemiracolomilano
    🛑 🛑 Venerdì 8 novembre, presso l'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera, è stato presentato il position paper "Per una strategia di sicurezza nazionale" 👉 Cos'è? Un documento programmatico per il Paese realizzato da Civiltà delle Macchine (la rivista della Fondazione Leonardo, dell'omonima Leonardo) e dall'associazione Futuri Possibili (di Leonardo e Intesa Sanpaolo). È stato presentato da Guido Crosetto, Luciano Portolano (capo di Stato maggiore della difesa, di cui un team ha partecipato ai lavori di elaborazione del testo), Luciano Violante (ex magistrato, dal PCI al PD, oggi presidente della Fondazione di Leonardo), Stefano Monti (European Nuclear Society) e Giampiero Massolo (già Segretario generale del Ministero degli Esteri, ex Finmeccanica e ora in Mundys) 👉 Di cosa parla? Della nuova "strategia di sicurezza nazionale" di cui il Paese dovrà dotarsi durante l'odierna "età dell'incertezza globale". Una strategia "unitaria" che deve superare la "transitorietà (l'alternanza, ndr) dei governi", tutelare la stabilità e i "valori democratici", affrontare le nuove sfide globali (su tutte, la competizione economica con la Cina, quella bellica con la Russia e l'Iran e nuove emergenze "come il Covid o eventi naturali estremi" - situazioni che hanno, secondo gli autori, "messo in evidenza l'inadeguatezza dei tradizionali modelli" amministrativi). Per Crosetto, si tratta a suo modo di un nuovo "patto sociale" al quale "ciascuno di noi, in quanto membri attivi della società, può contribuire fattivamente". 👉 Cosa intendono con "sicurezza"? "Non è un concetto della difesa" e non riguarda solo la sicurezza militare, dato che questa è "valutata prevalentemente all'interno di organismi e di esigenze di carattere internazionale". Per come è stata definita e interpretata, sicurezza riguarda ogni cosa: "coinvolge il sistema paese nella sua interezza", ha spiegato Portolano"; ingloba con approccio omnicomprensivo "l'aspetto politico, economico, militare, sociale, infrastrutturale e di intelligence". Secondo gli autori, "sicurezza" comprende "la libertà dei cittadini", la "formazione, "beni" e "servizi essenziali", subordinando tutto a nuove logiche ed esigenze "di sicurezza", appunto. 👉 Qualche esempio? Nelle decisioni di carattere economico, secondo Massolo, "a qualunque livello, pubblico o privato, va incorporata la dimensione della sicurezza": "a nessuno è piaciuto interrompere il flusso di prodotti di materia energetica dalla Russia, a prezzi relativamente di favore, ma è stata una decisione securitaria". Per quanto concerne l'energia, invece, la sicurezza non riguarda solo l'effettivo approvvigionamento, ma passa dalla "decarbonizzazione" dell'intero settore energetico e dalla resilienza della rete alle "crisi geopolitiche", almeno secondo Monti di Euronuclear. Se invece parliamo di mare e di sicurezza, ricordandoci "che siamo in guerra", per Caracciolo di Limes dovremmo sviluppare una partnership ancora più salda "con l'America", tenendo presente che "le chiavi del Mediterraneo stanno nel Mar Rosso" e non dipendono solo dalla guerra israelo-iraniana. 🔻 Il documento non è ancora accessibile integralmente, servirà approfondirlo per conoscerne i dettagli e realizzarne la portata. Ma pur trattandosi di un testo orientativo, nonostante le rituali rassicurazioni democratiche e costituzionali, i suoi propositi operativi sono chiari: si cambia regime, si formalizza IL regime. Seguendo la logica della "sicurezza nazionale" si irrigidisce l'assetto politico e giuridico per "liberare il pieno potenziale degli strumenti del potere nazionale", necessari per affrontare anche con la guerra "le minacce esterne e interne" che, dal loro punto di vista, incombono sul Paese. Fonti 1: https://www.adnkronos.com/politica/perche-allitalia-serve-una-strategia-di-sicurezza-nazionale-il-paper-di-fondazione-leonardo_1xe54Pxdk1WumExGNs5Hup?refresh_ce 2: https://webtv.camera.it/evento/26601 3: https://formiche.net/2024/11/strategia-sicurezza-nazionale-italia-crosetto-portolano-violante/#content 4: https://www.thewatcherpost.it/politica/per-una-strategia-di-sicurezza-nazionale-il-dibattito-alla-camera/ Source: https://t.me/canalemiracolomilano
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  • QUESTE SONO NOTIZIE SCONVOLGENTI!!!
    MA DOVE STIAMO ANDANDO?
    Stati Uniti. Suicida 14enne “innamorato” di un chatbot, la madre fa causa alla società
    Sotto accusa la app che consente di interagire con personaggi creati con l'intelligenza artificiale. Per la donna la tecnologia usata è "pericolosa e non testata"

    THIS IS SHOCKING NEWS!!!
    WHERE ARE WE GOING?
    United States. 14-year-old “in love” with a chatbot commits suicide, mother sues the company
    The app that allows you to interact with characters created with artificial intelligence is under accusation. For the woman, the technology used is "dangerous and untested"

    https://www.avvenire.it/mondo/pagine/ragazzo-si-uccide
    QUESTE SONO NOTIZIE SCONVOLGENTI!!! MA DOVE STIAMO ANDANDO? Stati Uniti. Suicida 14enne “innamorato” di un chatbot, la madre fa causa alla società Sotto accusa la app che consente di interagire con personaggi creati con l'intelligenza artificiale. Per la donna la tecnologia usata è "pericolosa e non testata" THIS IS SHOCKING NEWS!!! WHERE ARE WE GOING? United States. 14-year-old “in love” with a chatbot commits suicide, mother sues the company The app that allows you to interact with characters created with artificial intelligence is under accusation. For the woman, the technology used is "dangerous and untested" https://www.avvenire.it/mondo/pagine/ragazzo-si-uccide
    WWW.AVVENIRE.IT
    Stati Uniti. Suicida 14enne “innamorato” di un chatbot, la madre fa causa alla società
    Sotto accusa la app che consente di interagire con personaggi creati con l'intelligenza artificiale. Per la donna la tecnologia usata è "pericolosa e non testata"
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  • E così i governanti buoni hanno un' altra occasione per scambiarsi vicendevoli congratulazioni: il cattivo comandante di Hamas, colui che ideò il brutale ( subendo i palestinesi sulla propria pelle le brutalità dell' esercito e degli altrettanto efferati coloni cosa potrebbero imparare, loro malgrado) eccidio del 7 ottobre ( oh quanti eccidi compiuti da Israele e dalle democrazie anglo statunitensi sono da gran tempo caduti nell' oblio ) è stato, casualmente riporta il Corsera, ucciso.
    Tutto merito dell' esercito dello Stato democratico israeliano?
    No, informa il Corriere della sera... certamente ben edotto.
    I vertici militari di Israele avevano istituito un' unità speciale interforze alla quale era affidato il compito di individuare ed eliminare i più influenti capi di Hamas... Già, un' unità di produzione made in Israele, denominata NILI..ma godente di risorse illimitate ( suppongo denari, equipaggiamenti ed armamenti) e di un appoggio dell'intelligence anglo statunitense, il quale servizio di intelligence fornisce i droni e sicuramente grazie anche a quest' ultimi non certo casualmente è stato scovato e ucciso il loro cattivo ..Cosa è stato trovato accanto al corpo del comandante di Hamas? Perbacco! Tra i vari oggetti un passaporto di una sua guardia del corpo ( come ne sono certi ?) recante la scrittura
    " insegnante UNRWA".

    Ohila! Allora avevano ragione il primo ministro israeliano, il ministro della difesa a sostenere che l' agenzia UNRWA altro non è che un covo di miliziani, mi correggo, terroristi di Hamas. Mi rammenta la notizia, relativamente all' abbattimento delle torri gemelle, secondo la quale tra le macerie di uno degli aerei dirottati venne rinvenuto un passaporto afghano di uno dei dirottatori, che permise così all' allora presidenza Bush di giustificare i bombardamenti sul territorio dell' Afghanistan.
    Lieta serata... nonostante le notizie!!!
    E così i governanti buoni hanno un' altra occasione per scambiarsi vicendevoli congratulazioni: il cattivo comandante di Hamas, colui che ideò il brutale ( subendo i palestinesi sulla propria pelle le brutalità dell' esercito e degli altrettanto efferati coloni cosa potrebbero imparare, loro malgrado) eccidio del 7 ottobre ( oh quanti eccidi compiuti da Israele e dalle democrazie anglo statunitensi sono da gran tempo caduti nell' oblio ) è stato, casualmente riporta il Corsera, ucciso. Tutto merito dell' esercito dello Stato democratico israeliano? No, informa il Corriere della sera... certamente ben edotto. I vertici militari di Israele avevano istituito un' unità speciale interforze alla quale era affidato il compito di individuare ed eliminare i più influenti capi di Hamas... Già, un' unità di produzione made in Israele, denominata NILI..ma godente di risorse illimitate ( suppongo denari, equipaggiamenti ed armamenti) e di un appoggio dell'intelligence anglo statunitense, il quale servizio di intelligence fornisce i droni e sicuramente grazie anche a quest' ultimi non certo casualmente è stato scovato e ucciso il loro cattivo ..Cosa è stato trovato accanto al corpo del comandante di Hamas? Perbacco! Tra i vari oggetti un passaporto di una sua guardia del corpo ( come ne sono certi ?) recante la scrittura " insegnante UNRWA". Ohila! Allora avevano ragione il primo ministro israeliano, il ministro della difesa a sostenere che l' agenzia UNRWA altro non è che un covo di miliziani, mi correggo, terroristi di Hamas. Mi rammenta la notizia, relativamente all' abbattimento delle torri gemelle, secondo la quale tra le macerie di uno degli aerei dirottati venne rinvenuto un passaporto afghano di uno dei dirottatori, che permise così all' allora presidenza Bush di giustificare i bombardamenti sul territorio dell' Afghanistan. Lieta serata... nonostante le notizie!!!
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  • CONTRO TUTTO e CONTRO TUTTI!
    QUESTI FOLLI VANNO AVANTI per LA LORO STRADA!
    www.ilfattoquotidiano.it
    7 ottobre, 100 aerei israeliani attaccano i siti di Hezbollah. Idf conferma di aver colpito il quartiere generale dell'intelligence a Beirut - Il Fatto Quotidiano
    Cerimonie per il 1° anniversario della strage. Tel Aviv annuncia la morte di un ostaggio e bombarda il Sud di Beirut. Teheran: “Se minacciati rivedremo la politica sul nucleare”. Netanyahu: “Finché i nostri ostaggi saranno a Gaza, continueremo a combattere”

    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2024/10/07/7-ottobre-israele-gaza-attacco-razzi-jenin-cisgiordania-live-news-diretta-oggi/7720529/
    CONTRO TUTTO e CONTRO TUTTI! QUESTI FOLLI VANNO AVANTI per LA LORO STRADA! www.ilfattoquotidiano.it 7 ottobre, 100 aerei israeliani attaccano i siti di Hezbollah. Idf conferma di aver colpito il quartiere generale dell'intelligence a Beirut - Il Fatto Quotidiano Cerimonie per il 1° anniversario della strage. Tel Aviv annuncia la morte di un ostaggio e bombarda il Sud di Beirut. Teheran: “Se minacciati rivedremo la politica sul nucleare”. Netanyahu: “Finché i nostri ostaggi saranno a Gaza, continueremo a combattere” https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2024/10/07/7-ottobre-israele-gaza-attacco-razzi-jenin-cisgiordania-live-news-diretta-oggi/7720529/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    7 ottobre, 100 aerei israeliani attaccano i siti di Hezbollah. Idf conferma di aver colpito il quartiere generale dell'intelligence a Beirut - Il Fatto Quotidiano
    Cerimonie per il 1° anniversario della strage. Tel Aviv annuncia la morte di un ostaggio e bombarda il Sud di Beirut. Teheran: “Se minacciati rivedremo la politica sul nucleare”. Netanyahu: “Finché i nostri ostaggi saranno a Gaza, continueremo a combattere”
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  • ASSANGE DENUNCIA LA CIA: «HA ELABORATO PIANI PER RAPIRMI E ASSASSINARMI»

    Nel mirino dell’intelligence USA anche la moglie e il figlio di sei mesi.

    Dopo tutto quello che ha subito, Assange continua a non avere paura di dire la verità.

    Un leone non dimentica come si ruggisce!💪🏻

    Fonte: https://x.com/___Anna22/status/1841096026465120524?t=vCanA-Qb8kt_ERpebGPWkw&s=19
    ASSANGE DENUNCIA LA CIA: «HA ELABORATO PIANI PER RAPIRMI E ASSASSINARMI» Nel mirino dell’intelligence USA anche la moglie e il figlio di sei mesi. Dopo tutto quello che ha subito, Assange continua a non avere paura di dire la verità. Un leone non dimentica come si ruggisce!💪🏻 Fonte: https://x.com/___Anna22/status/1841096026465120524?t=vCanA-Qb8kt_ERpebGPWkw&s=19
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  • BISOGNA FERMARLI ORA! SI SENTONO i PROBLEMI del MONDO!
    Libano, Israele attacca di nuovo Beirut: razzi contro un edificio civile, almeno 12 morti e 66 feriti. “Uccisi 5 bambini”.

    di F. Q. | 20 Settembre 2024
    Prende fuoco la polveriera Israele-Libano. Un caccia F-35 dell’aviazione militare di Tel Aviv ha lanciato un “attacco mirato” a Beirut con due missili contro un edificio residenziale nel quartiere del Dahieh, roccaforte di Hezbollah, nella periferia sud della capitale. I media mostrano immagini del cratere dell’edificio distrutto: nei video si sentono urla e pianti, gente che accorre a cercare vittime sotto le macerie, sirene di ambulanze. Il ministero dell’Informazione libanese ha riferito che cinque bambini sono morti nel raid, su un totale al momento di 12 vittime e 66 feriti secondo i dati del Ministero della Salute libanese. È il terzo attacco su Beirut dall’inizio della guerra: a luglio, un raid ha ucciso il capo militare del Partito di Dio Fuad Shukr. A gennaio era stato eliminato il vice leader di Hamas, Saleh al-Arouri, che si trovava nella capitale libanese. Immediata la reazione di Hezbollah che ha annunciato di aver colpito una base dell’intelligence israeliana nel nord di Israele. “I nostri obiettivi sono chiari, le nostre azioni parlano da sole”, ha invece commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

    Media locali e israeliani riferiscono che l’obiettivo del raid potrebbe essere Naim Qassem, numero due di Hezbollah. Qassem non ha un ruolo politico rilevante all’interno del Partito di Dio ma è una figura di rappresentanza pubblica visto che il leader, Hasan Nasrallah, è da anni nascosto in località segreta. Secondo Al Jazeera e il giornalista di Axios Barak Ravid “uno degli obiettivi era il comandante di Hezbollah Ibrahim Aqil, ricercato dagli Stati Uniti per il suo coinvolgimento negli attentati all’ambasciata americana e alla caserma dei marines a Beirut nel 1983″. Secondo le Idf, con lui sono morti altri 10 comandanti di Hezbollah.

    L’ambasciata iraniana in Libano ha condannato la “follia israeliana” dopo l’attacco mortale alla roccaforte di Hezbollah: “Condanniamo con la massima fermezza la follia e l’arroganza israeliana che ha superato ogni limite prendendo di mira le aree residenziali nei sobborghi meridionali di Beirut”, si legge su X. L’Onu si è detta “molto preoccupata” per la situazione e chiede “moderazione”: “Siamo molto preoccupati per l’intensificarsi dell’escalation attorno alla Linea Blu, compreso l’attacco mortale di oggi a Beirut. Chiediamo a tutte le parti di allentare immediatamente l’escalation. Tutti devono esercitare la massima moderazione”, ha affermato Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale Antonio Guterres.

    Tra ieri sera e questa mattina Israele era tornato a bombardare il Libano meridionale. “Da questo (ieri, ndr) pomeriggio, le forze aeree hanno colpito circa 100 lanciarazzi e altre infrastrutture terroristiche per un totale di 1.000 bocche da fuoco“, hanno fatto sapere giovedì sera le Israel Defense Forces. I media libanesi hanno riferito che ci sono stati fra i 50 e le 70 attacchi aerei, concentrati in brevissimo tempo, e che quella di ieri è stata l’operazione più pesante dall’inizio del conflitto a Gaza lo scorso ottobre. Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha anticipato che le azioni militari contro Hezbollah “proseguiranno” e ha parlato di “una nuova fase della guerra“, iniziata il 17 e 18 settembre quando il Mossad, i servizi segreti esteri di Tel Aviv, ha fatto esplodere cercapersone e walkie-talkie del Partito di Dio uccidendo 32 combattenti, diversi civili e ferendo altre 3mila persone. “Una dichiarazione di guerra”, l’ha definita il leader della milizia libanese, Hassan Nasrallah in un discorso tenuto ieri alla nazione.

    Ai raid israeliani Beirut aveva risposto lanciando razzi. In tre ondate ha scagliato 150 ordigni – circa 60 nella prima, 70 nella seconda e 20 nella terza, sull’Alta Galilea. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità di “attacchi missilistici” contro tre siti militari israeliani. In particolare secondo l’organizzazione, un missile teleguidato ha distrutto una postazione di soldati israeliani a Metulla e diversi altri siti lungo il confine, tra cui diverse basi di difesa aerea e il quartier generale di una brigata corazzata israeliana che ha dichiarato di aver colpito per la prima volta. Hezbollah ha aggiunto che i razzi erano una rappresaglia per gli attacchi israeliani a villaggi e case nel sud del Libano e un segnale di a sostegno alla “resistenza coraggiosa e onorevole” del popolo palestinese.

    Israele potrebbe aver pianificato l’attacco con i cercapersone per circa 15 anni. Un funzionario dell’intelligence americana ha riferito all’emittente Abc che un’operazione del genere richiede un lungo processo che comporta la creazione di società fittizie con molteplici livelli di sotterfugi per consentire agli agenti di inserirsi nella catena di fornitura. Alcuni dei soggetti coinvolti, ha aggiunto il funzionario, probabilmente non sapevano di essere al servizio dell’intelligence israeliana. La fonte ha anche osservato che in passato la Cia ha evitato di ricorrere a un attacco del genere perché era considerato un rischio elevato per i civili.

    Le operazioni sembrano proseguire anche in altri Paesi dell’area. Diversi media arabi hanno riferito riportano che Israele ha attaccato un veicolo sulla strada dell’aeroporto di Damasco, in Siria, e secondo il canale saudita al Hadath diversi membri della milizia filo-iraniana “le brigate Hezbollah in Iraq” sarebbero state eliminati. Secondo la tv pubblica Kan, “un’alta personalità” è stata uccisa nell’operazione.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/20/libano-nuovi-raid-delle-israel-defense-forces-distrutti-100-lanciarazzi-pronti-a-essere-usati-e-la-piu-grande-operazione-dal-7-ottobre/7700562/
    BISOGNA FERMARLI ORA! SI SENTONO i PROBLEMI del MONDO! Libano, Israele attacca di nuovo Beirut: razzi contro un edificio civile, almeno 12 morti e 66 feriti. “Uccisi 5 bambini”. di F. Q. | 20 Settembre 2024 Prende fuoco la polveriera Israele-Libano. Un caccia F-35 dell’aviazione militare di Tel Aviv ha lanciato un “attacco mirato” a Beirut con due missili contro un edificio residenziale nel quartiere del Dahieh, roccaforte di Hezbollah, nella periferia sud della capitale. I media mostrano immagini del cratere dell’edificio distrutto: nei video si sentono urla e pianti, gente che accorre a cercare vittime sotto le macerie, sirene di ambulanze. Il ministero dell’Informazione libanese ha riferito che cinque bambini sono morti nel raid, su un totale al momento di 12 vittime e 66 feriti secondo i dati del Ministero della Salute libanese. È il terzo attacco su Beirut dall’inizio della guerra: a luglio, un raid ha ucciso il capo militare del Partito di Dio Fuad Shukr. A gennaio era stato eliminato il vice leader di Hamas, Saleh al-Arouri, che si trovava nella capitale libanese. Immediata la reazione di Hezbollah che ha annunciato di aver colpito una base dell’intelligence israeliana nel nord di Israele. “I nostri obiettivi sono chiari, le nostre azioni parlano da sole”, ha invece commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Media locali e israeliani riferiscono che l’obiettivo del raid potrebbe essere Naim Qassem, numero due di Hezbollah. Qassem non ha un ruolo politico rilevante all’interno del Partito di Dio ma è una figura di rappresentanza pubblica visto che il leader, Hasan Nasrallah, è da anni nascosto in località segreta. Secondo Al Jazeera e il giornalista di Axios Barak Ravid “uno degli obiettivi era il comandante di Hezbollah Ibrahim Aqil, ricercato dagli Stati Uniti per il suo coinvolgimento negli attentati all’ambasciata americana e alla caserma dei marines a Beirut nel 1983″. Secondo le Idf, con lui sono morti altri 10 comandanti di Hezbollah. L’ambasciata iraniana in Libano ha condannato la “follia israeliana” dopo l’attacco mortale alla roccaforte di Hezbollah: “Condanniamo con la massima fermezza la follia e l’arroganza israeliana che ha superato ogni limite prendendo di mira le aree residenziali nei sobborghi meridionali di Beirut”, si legge su X. L’Onu si è detta “molto preoccupata” per la situazione e chiede “moderazione”: “Siamo molto preoccupati per l’intensificarsi dell’escalation attorno alla Linea Blu, compreso l’attacco mortale di oggi a Beirut. Chiediamo a tutte le parti di allentare immediatamente l’escalation. Tutti devono esercitare la massima moderazione”, ha affermato Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale Antonio Guterres. Tra ieri sera e questa mattina Israele era tornato a bombardare il Libano meridionale. “Da questo (ieri, ndr) pomeriggio, le forze aeree hanno colpito circa 100 lanciarazzi e altre infrastrutture terroristiche per un totale di 1.000 bocche da fuoco“, hanno fatto sapere giovedì sera le Israel Defense Forces. I media libanesi hanno riferito che ci sono stati fra i 50 e le 70 attacchi aerei, concentrati in brevissimo tempo, e che quella di ieri è stata l’operazione più pesante dall’inizio del conflitto a Gaza lo scorso ottobre. Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha anticipato che le azioni militari contro Hezbollah “proseguiranno” e ha parlato di “una nuova fase della guerra“, iniziata il 17 e 18 settembre quando il Mossad, i servizi segreti esteri di Tel Aviv, ha fatto esplodere cercapersone e walkie-talkie del Partito di Dio uccidendo 32 combattenti, diversi civili e ferendo altre 3mila persone. “Una dichiarazione di guerra”, l’ha definita il leader della milizia libanese, Hassan Nasrallah in un discorso tenuto ieri alla nazione. Ai raid israeliani Beirut aveva risposto lanciando razzi. In tre ondate ha scagliato 150 ordigni – circa 60 nella prima, 70 nella seconda e 20 nella terza, sull’Alta Galilea. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità di “attacchi missilistici” contro tre siti militari israeliani. In particolare secondo l’organizzazione, un missile teleguidato ha distrutto una postazione di soldati israeliani a Metulla e diversi altri siti lungo il confine, tra cui diverse basi di difesa aerea e il quartier generale di una brigata corazzata israeliana che ha dichiarato di aver colpito per la prima volta. Hezbollah ha aggiunto che i razzi erano una rappresaglia per gli attacchi israeliani a villaggi e case nel sud del Libano e un segnale di a sostegno alla “resistenza coraggiosa e onorevole” del popolo palestinese. Israele potrebbe aver pianificato l’attacco con i cercapersone per circa 15 anni. Un funzionario dell’intelligence americana ha riferito all’emittente Abc che un’operazione del genere richiede un lungo processo che comporta la creazione di società fittizie con molteplici livelli di sotterfugi per consentire agli agenti di inserirsi nella catena di fornitura. Alcuni dei soggetti coinvolti, ha aggiunto il funzionario, probabilmente non sapevano di essere al servizio dell’intelligence israeliana. La fonte ha anche osservato che in passato la Cia ha evitato di ricorrere a un attacco del genere perché era considerato un rischio elevato per i civili. Le operazioni sembrano proseguire anche in altri Paesi dell’area. Diversi media arabi hanno riferito riportano che Israele ha attaccato un veicolo sulla strada dell’aeroporto di Damasco, in Siria, e secondo il canale saudita al Hadath diversi membri della milizia filo-iraniana “le brigate Hezbollah in Iraq” sarebbero state eliminati. Secondo la tv pubblica Kan, “un’alta personalità” è stata uccisa nell’operazione. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/20/libano-nuovi-raid-delle-israel-defense-forces-distrutti-100-lanciarazzi-pronti-a-essere-usati-e-la-piu-grande-operazione-dal-7-ottobre/7700562/
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  • ESPLOSIONI DISPOSITIVI IN LIBANO: CI SAREBBE LA MANINA DEI SERVIZI ISRAELIANI

    I walkie talkie, cercapersone esplosi in Libano li ha prodotti Israele. Lo ha riferito il New York Times, citando tre ufficiali dell'intelligence israeliana informati dell'operazione, che hanno dichiarato al giornale che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere che i produttori dei cercapersone facevano capo ai servizi segreti israeliani. La Bac Consulting, l'azienda ungherese produttrice dei cercapersone esplosi in Libano, era una società fittizia israeliana.

    Secondo il rapporto, i cercapersone hanno iniziato a essere spediti in Libano nel 2022, ma la fornitura è aumentata quando il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato l'uso dei telefoni cellulari come pericoloso.

    Secondo quanto riportato dal New York Times, inoltre, il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha raccomandato per anni l'uso da parte del gruppo islamista di cercapersone anziché di telefoni per comunicare. Secondo il rapporto, l'intelligence statunitense stima che Nasrallah ritenga che si tratti di una forma di comunicazione più sicura, poiché i cercapersone non rivelano la posizione dell'utente.

    Il capo del Partito di Dio era inoltre preoccupato per i messaggi ricevuti da alleati anonimi, secondo cui Israele avrebbe migliorato le sue capacità di hackerare i telefoni - hanno dichiarato al giornale alcuni funzionari dell'intelligence statunitense. Per questo motivo, Nasrallah avrebbe vietato l'uso dei cellulari durante le riunioni di Hezbollah e avrebbe ordinato che i piani del gruppo terroristico non vengano mai comunicati tramite telefono, nemmeno tramite app di messaggistica criptata.

    Azienda giapponese: "Walkie-talkie esplosi ritirati 10 anni fa"

    L'azienda giapponese Icom afferma intanto dal canto suo di aver smesso di produrre il modello di walkie-talkie, presumibilmente utilizzato nelle recenti esplosioni in Libano, circa 10 anni fa. "L'IC-V82 è una radio portatile che è stata prodotta ed esportata, anche in Medio Oriente, dal 2004 a ottobre 2014. È stata messa fuori produzione circa 10 anni fa e da allora non è stata più spedita dalla nostra azienda", afferma Icom in una dichiarazione.

    Una nuova ondata di esplosioni ha devastato il Libano ieri pomeriggio e hanno riguardato soprattutto walkie-talkie utilizzati dai membri di Hezbollah, il giorno dopo che migliaia di persone erano rimaste ferite, quando i loro cercapersone sono esplosi in un attacco coordinato, la cui responsabilità è stata ampiamente attribuita a Israele dopo mesi di scontri transfrontalieri.

    Fonte: NY
    Times

    https://youtu.be/zkH6ILsT_xs?feature=shared
    ESPLOSIONI DISPOSITIVI IN LIBANO: CI SAREBBE LA MANINA DEI SERVIZI ISRAELIANI I walkie talkie, cercapersone esplosi in Libano li ha prodotti Israele. Lo ha riferito il New York Times, citando tre ufficiali dell'intelligence israeliana informati dell'operazione, che hanno dichiarato al giornale che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere che i produttori dei cercapersone facevano capo ai servizi segreti israeliani. La Bac Consulting, l'azienda ungherese produttrice dei cercapersone esplosi in Libano, era una società fittizia israeliana. Secondo il rapporto, i cercapersone hanno iniziato a essere spediti in Libano nel 2022, ma la fornitura è aumentata quando il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato l'uso dei telefoni cellulari come pericoloso. Secondo quanto riportato dal New York Times, inoltre, il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha raccomandato per anni l'uso da parte del gruppo islamista di cercapersone anziché di telefoni per comunicare. Secondo il rapporto, l'intelligence statunitense stima che Nasrallah ritenga che si tratti di una forma di comunicazione più sicura, poiché i cercapersone non rivelano la posizione dell'utente. Il capo del Partito di Dio era inoltre preoccupato per i messaggi ricevuti da alleati anonimi, secondo cui Israele avrebbe migliorato le sue capacità di hackerare i telefoni - hanno dichiarato al giornale alcuni funzionari dell'intelligence statunitense. Per questo motivo, Nasrallah avrebbe vietato l'uso dei cellulari durante le riunioni di Hezbollah e avrebbe ordinato che i piani del gruppo terroristico non vengano mai comunicati tramite telefono, nemmeno tramite app di messaggistica criptata. ▪️Azienda giapponese: "Walkie-talkie esplosi ritirati 10 anni fa" L'azienda giapponese Icom afferma intanto dal canto suo di aver smesso di produrre il modello di walkie-talkie, presumibilmente utilizzato nelle recenti esplosioni in Libano, circa 10 anni fa. "L'IC-V82 è una radio portatile che è stata prodotta ed esportata, anche in Medio Oriente, dal 2004 a ottobre 2014. È stata messa fuori produzione circa 10 anni fa e da allora non è stata più spedita dalla nostra azienda", afferma Icom in una dichiarazione. Una nuova ondata di esplosioni ha devastato il Libano ieri pomeriggio e hanno riguardato soprattutto walkie-talkie utilizzati dai membri di Hezbollah, il giorno dopo che migliaia di persone erano rimaste ferite, quando i loro cercapersone sono esplosi in un attacco coordinato, la cui responsabilità è stata ampiamente attribuita a Israele dopo mesi di scontri transfrontalieri. Fonte: NY Times https://youtu.be/zkH6ILsT_xs?feature=shared
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  • Global Artificial Intelligence in Healthcare Market size was valued at USD 14.09 billion in 2022 and is poised to grow from USD 19.47 billion in 2023 to USD 259.11 billion by 2031, growing at a CAGR of 38.2% during the forecast period (2024-2031).

    The competitive environment is a crucial element that every key factor needs to be aware of. The study explains the market's competitive landscape so that readers may gauge the degree of both domestic and global rivalry. Additionally, market researchers have provided summaries of each significant firm in the global Artificial Intelligence (AI) in Healthcare industry, taking into consideration crucial elements including operational areas, production, and product portfolio. When analyzing the organizations in the study, significant factors including business size, market share, market growth, revenue, production volume, and profitability are also taken into account. The study report uses both qualitative and quantitative data to offer a thorough view of the market.

    Chance to get a free sample @ https://www.skyquestt.com/sample-request/artificial-intelligence-in-healthcare-market
    Global Artificial Intelligence in Healthcare Market size was valued at USD 14.09 billion in 2022 and is poised to grow from USD 19.47 billion in 2023 to USD 259.11 billion by 2031, growing at a CAGR of 38.2% during the forecast period (2024-2031). The competitive environment is a crucial element that every key factor needs to be aware of. The study explains the market's competitive landscape so that readers may gauge the degree of both domestic and global rivalry. Additionally, market researchers have provided summaries of each significant firm in the global Artificial Intelligence (AI) in Healthcare industry, taking into consideration crucial elements including operational areas, production, and product portfolio. When analyzing the organizations in the study, significant factors including business size, market share, market growth, revenue, production volume, and profitability are also taken into account. The study report uses both qualitative and quantitative data to offer a thorough view of the market. Chance to get a free sample @ https://www.skyquestt.com/sample-request/artificial-intelligence-in-healthcare-market
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  • VON DER LEYEN:
    "LOTTEREMO CONTRO LA DISINFORMAZIONE".

    - ALIAS: IMPORREMO LA CENSURA

    “Scudo europeo della democrazia”: von der Leyen alzerà (di nuovo) la censura di diversi livelli

    "L'Unione ha bisogno di una propria struttura dedicata alla lotta contro la manipolazione dell'informazione", ha affermato il tecnocrate durante la sua grande presentazione orale.

    - ALIAS: MANIPOLEREMO LE MASSE PIU' FACILMENTE DISINFORMANDO SENZA CONTRADDITTORIO

    Le capacità di intelligence, rilevamento, azione e anche sanzionatorie devono essere rafforzate.

    - ALIAS: PUNIREMO CHI NON SI OMOLOGHERA' AL PENSIERO UNICO CHE IMPORREMO

    In un’UE che non ha nemmeno più bisogno di nascondere la sua rapida trasformazione totalitaria , von der Leyen si è permessa di ridicolizzare gli eurodeputati che l’avrebbero nominata:

    "È urgente imporre la trasparenza nella vita politica e garantire un quadro informativo",

    ha osato dire poche ore dopo essere stata condannata dalla CGUE per aver nascosto i suoi scambi di SMS con il suo grande amico Albert Bourla.

    Dopo i DSA e il Media Freedom Act, il diligente studioso dell’oligarchia globalista è determinato ad accelerare l’imbavagliamento degli ultimi cittadini resistenti.
    VON DER LEYEN: "LOTTEREMO CONTRO LA DISINFORMAZIONE". - ALIAS: IMPORREMO LA CENSURA “Scudo europeo della democrazia”: von der Leyen alzerà (di nuovo) la censura di diversi livelli "L'Unione ha bisogno di una propria struttura dedicata alla lotta contro la manipolazione dell'informazione", ha affermato il tecnocrate durante la sua grande presentazione orale. - ALIAS: MANIPOLEREMO LE MASSE PIU' FACILMENTE DISINFORMANDO SENZA CONTRADDITTORIO Le capacità di intelligence, rilevamento, azione e anche sanzionatorie devono essere rafforzate. - ALIAS: PUNIREMO CHI NON SI OMOLOGHERA' AL PENSIERO UNICO CHE IMPORREMO In un’UE che non ha nemmeno più bisogno di nascondere la sua rapida trasformazione totalitaria , von der Leyen si è permessa di ridicolizzare gli eurodeputati che l’avrebbero nominata: "È urgente imporre la trasparenza nella vita politica e garantire un quadro informativo", ha osato dire poche ore dopo essere stata condannata dalla CGUE per aver nascosto i suoi scambi di SMS con il suo grande amico Albert Bourla. Dopo i DSA e il Media Freedom Act, il diligente studioso dell’oligarchia globalista è determinato ad accelerare l’imbavagliamento degli ultimi cittadini resistenti.
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