• Il Patto delle Nazioni Unite per il Diritto allo Sviluppo sta imponendo l'aborto, l'ideologia LGBT e i “diritti” sessuali ai Paesi tradizionali, minacciando i loro valori e la loro sovranità in nome dello “sviluppo”.
    Questa pericolosa agenda prende di mira le nazioni che hanno a cuore la vita e la famiglia. Ancora peggio, le élite delle Nazioni Unite stanno vincolando gli aiuti internazionali al rispetto di questo piano radicale.

    Firma la petizione ORA per difendere la vita e la sovranità prima che sia troppo tardi!
    Clicca qui: https://cgo.ac/scoji2Ev Grazie
    Il Patto delle Nazioni Unite per il Diritto allo Sviluppo sta imponendo l'aborto, l'ideologia LGBT e i “diritti” sessuali ai Paesi tradizionali, minacciando i loro valori e la loro sovranità in nome dello “sviluppo”. 🌍 Questa pericolosa agenda prende di mira le nazioni che hanno a cuore la vita e la famiglia. Ancora peggio, le élite delle Nazioni Unite stanno vincolando gli aiuti internazionali al rispetto di questo piano radicale. Firma la petizione ORA per difendere la vita e la sovranità prima che sia troppo tardi! ✍️⚡ Clicca qui: https://cgo.ac/scoji2Ev Grazie
    Angry
    2
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 983 Visualizações
  • Qualche settimana fa ha fatto notizia il fatto che l'Italia non avesse firmato una dichiarazione europea pro LGBTQIA+. Omofobia istituzionale o mossa saggia? Valutiamolo leggendo la dichiarazione e il documento a cui si ispira...
    https://youtu.be/i6PaR3Ke56A?si=wNwlGs-5p6J7sKvz
    Qualche settimana fa ha fatto notizia il fatto che l'Italia non avesse firmato una dichiarazione europea pro LGBTQIA+. Omofobia istituzionale o mossa saggia? Valutiamolo leggendo la dichiarazione e il documento a cui si ispira... https://youtu.be/i6PaR3Ke56A?si=wNwlGs-5p6J7sKvz
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 1KB Visualizações
  • ANCORA SULLE OLIMPIADI DI PARIGI 2024

    Ho visto che il mio articolo sulle Olimpiadi di Parigi e L’ultima cena ha riscosso un certo successo: evidentemente devo aver toccato un punto sentito acutamente da tanti. E qual è tale “punctum dolens”? Il fatto che del cristianesimo si può dire ciò che si vuole, lo si può denigrare, insultare, ridicolizzare anche per “partito preso”, senza alcuna motivazione effettiva e senza alcun fondamento né storico né logico.

    Siccome i cristiani non sono violenti come gli islamici, allora possono essere bistrattati e derisi in ogni modo. In particolare ciò è evidente in Francia, che si trova ad essere messa a soqquadro dopo ogni affronto al Profeta o al Corano in una maniera incredibile (sono centinaia le chiese cattoliche devastate o rovinate in questi ultimi anni). Perfino la cattedrale di Notre Dame, simbolo della cattolicità francese, è stata incendiata, e non mi si venga a dire che è stato un corto circuito casuale. Perché poi i musulmani integralisti se la prendano con i cattolici, questa è una questione interessante da affrontare.

    Probabilmente perché non capiscono la distinzione tra sfera religiosa e sfera civile, che esiste nel cristianesimo, ma non c’è nell’islam. Nel mondo musulmano non esiste nulla di paragonabile alla Chiesa, cioè ad una realtà sociale diversa dalla società civile e autonoma rispetto ad essa. Non esistono i preti, non esiste la gerarchia ecclesiastica, non esiste il Papa, che peraltro c’è solo nella Chiesa cattolica. I capi religiosi sono semplicemente degli studiosi e degli esperti del Corano, ma non sacerdoti, anche perché non esistono neanche i Sacramenti e quindi non c’è l’Ordine Sacro. Allora per i musulmani l’Occidente e il Cristianesimo sono una cosa sola e qualunque sgarro fatto da persone occidentali ricade sulla Chiesa cattolica. Come si possa sostenere ciò anche nell’attuale Francia, questa è una bella questione. Io credo che solo la non conoscenza della realtà dei Paesi occidentali e una totale ignoranza del cristianesimo possano giustificare tale posizione.

    Basti vedere appunto la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024: non solo non c’è alcun riferimento alla fede cristiana, ma vi è sbandierato il dileggio più sfrenato di tutto ciò che è cattolico, comprese le rappresentazioni pittoriche. Come si fa ad identificare, adesso, la Francia con “la figlia primogenita della Chiesa”?
    Questa cerimonia è stata un condensato di tutti i luoghi comuni più beceri del laicismo occidentale, come manifestazioni grottesche e patetiche, nella loro virulenza anticattolica. Tra di esse spicca, oltre la rappresentazione blasfema dell’Ultima cena, anche la farsa sulla Rivoluzione francese. Anche qui si sono raggiunte vette di cattivo gusto notevoli, con una presa in giro di Maria Antonietta che reggeva la propria testa mozzata, cantando “Ah, ca ira”, un refrain caro ai rivoluzionari.

    E che dire del fiume di sangue scaturito in conseguenza di tale evento? Il sangue viene addirittura esaltato, diventa una fonte di orgoglio nazionale, come peraltro già nell’inno francese. La Marsigliese, infatti, è una continua glorificazione della “guerra giusta” contro chi ha il “sangue impuro”, che, essendo tale, deve scorrere a fiotti e formare dei torrenti insanguinati. Credo che non esista un altro inno nazionale così sanguinario, violento e guerresco come la Marsigliese! Per quanto riguarda le parole, ovviamente; la musica sembra sia stata bellamente “scopiazzata” dal “Tema e variazioni in Do maggiore” dell’italiano Giovanni Battista Viotti, musicista di corte. La melodia, ripresa pari pari, fu scritta nel 1781, ossia undici anni prima dell’attribuzione del 1792.
    Ma la cascata sanguinaria non si fermò a Parigi: con la rivoluzione (che introdusse la leva militare obbligatoria) fu attuato il primo genocidio sistematico dell’epoca moderna: quello della Vandea, che si era sollevata in difesa della fede cristiana. Vogliamo parlare di tolleranza, di inclusione, di diritti umani? La Rivoluzione francese ha sancito la totale separazione dei diritti dal rispetto della persona umana: i diritti hanno assunto “vita a sè stante”, sono stati assolutizzati e sganciati da qualunque riferimento a realtà concrete, alla cultura della gente, alle tradizioni locali. I diritti dell’uomo (decisi peraltro da una esigua minoranza proveniente dall’aristocrazia) sono stati imposti con la forza, con la guerra, con il sangue.

    In questo senso l’attuale ideologia gender e la lobby LGBTQ+ (e chi più ne ha più ne metta) è un portato diretto della Rivoluzione francese e dell’illuminismo che ne sta alla base: i diritti hanno preso vita a sé, sono validi indipendentemente dalle situazioni concrete, dalle persone cui si rivolgono, dalle culture dei popoli. Vanno imposti “tout court”, perché sono giusti di per sé, “a prescindere” dalla realtà dei fatti e della gente.
    E lo scopo primario della Rivoluzione francese quale fu? Inutile dirlo: l’annientamento della Chiesa cattolica. Furono uccisi preti e suore, furono bruciate chiese e ridotte a magazzini, decapitate le statue dei santi, etc etc. Avevo letto che i rivoluzionari francesi non avevano distrutto le vetrate della Chiesa di Notre Dame perché non avrebbero saputo come ricostruirle. Il che, indirettamente, indica una stima per la tecnologia medievale non da poco.

    Ma la Chiesa continua ancora, non è stata annichilita; continua perché in essa è presente Uno che ha vinto il mondo e che la sorregge; continua perché non è la somma delle incoerenze di coloro che ne fanno parte, bensì il luogo della comunicazione del divino agli uomini. I cristiani resistono, come diceva di san Paolo: “perseguitati, ma non abbandonati: colpiti, ma non uccisi”.

    Vorrei concludere citando un aneddoto, che non so se sia effettivamente accaduto, ma rende l’idea: si narra che, durante un colloquio con il cardinal Consalvi, Segretario di stato, Napoleone abbia detto: “Distruggeremo la Chiesa nel giro di due anni!”. Il cardinale lo guardò, con aria compassionevole, e rispose: “Ma se non ci siamo riusciti neanche noi preti in duemila anni!”
    ANCORA SULLE OLIMPIADI DI PARIGI 2024 Ho visto che il mio articolo sulle Olimpiadi di Parigi e L’ultima cena ha riscosso un certo successo: evidentemente devo aver toccato un punto sentito acutamente da tanti. E qual è tale “punctum dolens”? Il fatto che del cristianesimo si può dire ciò che si vuole, lo si può denigrare, insultare, ridicolizzare anche per “partito preso”, senza alcuna motivazione effettiva e senza alcun fondamento né storico né logico. Siccome i cristiani non sono violenti come gli islamici, allora possono essere bistrattati e derisi in ogni modo. In particolare ciò è evidente in Francia, che si trova ad essere messa a soqquadro dopo ogni affronto al Profeta o al Corano in una maniera incredibile (sono centinaia le chiese cattoliche devastate o rovinate in questi ultimi anni). Perfino la cattedrale di Notre Dame, simbolo della cattolicità francese, è stata incendiata, e non mi si venga a dire che è stato un corto circuito casuale. Perché poi i musulmani integralisti se la prendano con i cattolici, questa è una questione interessante da affrontare. Probabilmente perché non capiscono la distinzione tra sfera religiosa e sfera civile, che esiste nel cristianesimo, ma non c’è nell’islam. Nel mondo musulmano non esiste nulla di paragonabile alla Chiesa, cioè ad una realtà sociale diversa dalla società civile e autonoma rispetto ad essa. Non esistono i preti, non esiste la gerarchia ecclesiastica, non esiste il Papa, che peraltro c’è solo nella Chiesa cattolica. I capi religiosi sono semplicemente degli studiosi e degli esperti del Corano, ma non sacerdoti, anche perché non esistono neanche i Sacramenti e quindi non c’è l’Ordine Sacro. Allora per i musulmani l’Occidente e il Cristianesimo sono una cosa sola e qualunque sgarro fatto da persone occidentali ricade sulla Chiesa cattolica. Come si possa sostenere ciò anche nell’attuale Francia, questa è una bella questione. Io credo che solo la non conoscenza della realtà dei Paesi occidentali e una totale ignoranza del cristianesimo possano giustificare tale posizione. Basti vedere appunto la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024: non solo non c’è alcun riferimento alla fede cristiana, ma vi è sbandierato il dileggio più sfrenato di tutto ciò che è cattolico, comprese le rappresentazioni pittoriche. Come si fa ad identificare, adesso, la Francia con “la figlia primogenita della Chiesa”? Questa cerimonia è stata un condensato di tutti i luoghi comuni più beceri del laicismo occidentale, come manifestazioni grottesche e patetiche, nella loro virulenza anticattolica. Tra di esse spicca, oltre la rappresentazione blasfema dell’Ultima cena, anche la farsa sulla Rivoluzione francese. Anche qui si sono raggiunte vette di cattivo gusto notevoli, con una presa in giro di Maria Antonietta che reggeva la propria testa mozzata, cantando “Ah, ca ira”, un refrain caro ai rivoluzionari. E che dire del fiume di sangue scaturito in conseguenza di tale evento? Il sangue viene addirittura esaltato, diventa una fonte di orgoglio nazionale, come peraltro già nell’inno francese. La Marsigliese, infatti, è una continua glorificazione della “guerra giusta” contro chi ha il “sangue impuro”, che, essendo tale, deve scorrere a fiotti e formare dei torrenti insanguinati. Credo che non esista un altro inno nazionale così sanguinario, violento e guerresco come la Marsigliese! Per quanto riguarda le parole, ovviamente; la musica sembra sia stata bellamente “scopiazzata” dal “Tema e variazioni in Do maggiore” dell’italiano Giovanni Battista Viotti, musicista di corte. La melodia, ripresa pari pari, fu scritta nel 1781, ossia undici anni prima dell’attribuzione del 1792. Ma la cascata sanguinaria non si fermò a Parigi: con la rivoluzione (che introdusse la leva militare obbligatoria) fu attuato il primo genocidio sistematico dell’epoca moderna: quello della Vandea, che si era sollevata in difesa della fede cristiana. Vogliamo parlare di tolleranza, di inclusione, di diritti umani? La Rivoluzione francese ha sancito la totale separazione dei diritti dal rispetto della persona umana: i diritti hanno assunto “vita a sè stante”, sono stati assolutizzati e sganciati da qualunque riferimento a realtà concrete, alla cultura della gente, alle tradizioni locali. I diritti dell’uomo (decisi peraltro da una esigua minoranza proveniente dall’aristocrazia) sono stati imposti con la forza, con la guerra, con il sangue. In questo senso l’attuale ideologia gender e la lobby LGBTQ+ (e chi più ne ha più ne metta) è un portato diretto della Rivoluzione francese e dell’illuminismo che ne sta alla base: i diritti hanno preso vita a sé, sono validi indipendentemente dalle situazioni concrete, dalle persone cui si rivolgono, dalle culture dei popoli. Vanno imposti “tout court”, perché sono giusti di per sé, “a prescindere” dalla realtà dei fatti e della gente. E lo scopo primario della Rivoluzione francese quale fu? Inutile dirlo: l’annientamento della Chiesa cattolica. Furono uccisi preti e suore, furono bruciate chiese e ridotte a magazzini, decapitate le statue dei santi, etc etc. Avevo letto che i rivoluzionari francesi non avevano distrutto le vetrate della Chiesa di Notre Dame perché non avrebbero saputo come ricostruirle. Il che, indirettamente, indica una stima per la tecnologia medievale non da poco. Ma la Chiesa continua ancora, non è stata annichilita; continua perché in essa è presente Uno che ha vinto il mondo e che la sorregge; continua perché non è la somma delle incoerenze di coloro che ne fanno parte, bensì il luogo della comunicazione del divino agli uomini. I cristiani resistono, come diceva di san Paolo: “perseguitati, ma non abbandonati: colpiti, ma non uccisi”. Vorrei concludere citando un aneddoto, che non so se sia effettivamente accaduto, ma rende l’idea: si narra che, durante un colloquio con il cardinal Consalvi, Segretario di stato, Napoleone abbia detto: “Distruggeremo la Chiesa nel giro di due anni!”. Il cardinale lo guardò, con aria compassionevole, e rispose: “Ma se non ci siamo riusciti neanche noi preti in duemila anni!”
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 6KB Visualizações
  • Maria Zakharova sulla cerimonia di apertura:

    “Alla vigilia dell'apertura delle Olimpiadi in Francia, uno chef di origine russa è stato arrestato e accusato di spionaggio e di aver tentato di "disturbare l'evento".

    Non avevo intenzione di guardare la cerimonia di apertura. Ma dopo aver visto le foto, non potevo credere che non fossero dei deepfake o delle fotoritocchi.

    Quindi:

    1. Alla vigilia della cerimonia, sono emerse delle segnalazioni secondo cui anche ad alcuni atleti francesi non sarebbe stato permesso di partecipare perché gareggiano con i loro abiti tradizionali.
    2. Il giorno dell'apertura, la Francia è stata colpita da un crollo dei trasporti. Alcuni "malfattori" sono stati accusati del "sabotaggio".
    3. La ridicola cerimonia di apertura all'aperto ha costretto gli spettatori a sedersi per ore sotto una pioggia battente, con gli organizzatori che non sono riusciti a disperdere le nuvole o a creare delle tettoie.
    4. Coloro che sono riusciti a raggiungere i loro posti nonostante la pioggia se ne sono andati perché la disposizione assurda dei posti a sedere per gli spettatori ha impedito loro di vedere alcunché. 5. Ai Giochi di Sochi, i media occidentali non sopportavano i cani. A Parigi, sorridevano ai topi che infestavano le strade della città.
    6. Il centro città si è trasformato in un ghetto per i senzatetto che si sono riversati all'apertura dei Giochi.
    7. Durante la sfilata delle nazioni, le squadre della Corea del Nord e della Corea del Sud si sono mescolate.
    8. La torcia olimpica è stata portata dal rapper tossicodipendente Snoop Dogg sulle note di "Da, da, da, da, it's the motherfuckin' D-O-double-G".
    9. Nello spettacolo, la bandiera olimpica è stata portata da uno dei Cavalieri dell'Apocalisse, alludendo alla fine del mondo. Gli esperti francesi immaginano questo come un'apocalisse digitale in cui gli umani vengono detronizzati da un modello robotico con intelligenza artificiale al posto di un'anima.
    10. Una delle principali esibizioni delle Olimpiadi è stata una presa in giro LGBT del sacro evento cristiano: l'Ultima Cena di Cristo. Gli apostoli sono stati ritratti da travestiti. Sembra che Parigi abbia deciso che, poiché gli anelli olimpici sono multicolori, tutto poteva essere trasformato in un'unica grande parata gay.

    11. Il momento culminante è stata la bandiera olimpica logicamente invertita, issata a testa in giù su Parigi.

    Mi chiedo quante altre "spie" sarebbero state necessarie per rendere l'apertura delle Olimpiadi di Parigi un fallimento così spettacolare?

    Questo non è il fondo.”

    Questo è il fondo della Senna.

    Fonte: https://x.com/UltraMagaKingW1/status/1817192103052550613?t=GVjtlPSILDUll3q0ppbyAA&s=19
    Maria Zakharova sulla cerimonia di apertura: “Alla vigilia dell'apertura delle Olimpiadi in Francia, uno chef di origine russa è stato arrestato e accusato di spionaggio e di aver tentato di "disturbare l'evento". Non avevo intenzione di guardare la cerimonia di apertura. Ma dopo aver visto le foto, non potevo credere che non fossero dei deepfake o delle fotoritocchi. Quindi: 1. Alla vigilia della cerimonia, sono emerse delle segnalazioni secondo cui anche ad alcuni atleti francesi non sarebbe stato permesso di partecipare perché gareggiano con i loro abiti tradizionali. 2. Il giorno dell'apertura, la Francia è stata colpita da un crollo dei trasporti. Alcuni "malfattori" sono stati accusati del "sabotaggio". 3. La ridicola cerimonia di apertura all'aperto ha costretto gli spettatori a sedersi per ore sotto una pioggia battente, con gli organizzatori che non sono riusciti a disperdere le nuvole o a creare delle tettoie. 4. Coloro che sono riusciti a raggiungere i loro posti nonostante la pioggia se ne sono andati perché la disposizione assurda dei posti a sedere per gli spettatori ha impedito loro di vedere alcunché. 5. Ai Giochi di Sochi, i media occidentali non sopportavano i cani. A Parigi, sorridevano ai topi che infestavano le strade della città. 6. Il centro città si è trasformato in un ghetto per i senzatetto che si sono riversati all'apertura dei Giochi. 7. Durante la sfilata delle nazioni, le squadre della Corea del Nord e della Corea del Sud si sono mescolate. 8. La torcia olimpica è stata portata dal rapper tossicodipendente Snoop Dogg sulle note di "Da, da, da, da, it's the motherfuckin' D-O-double-G". 9. Nello spettacolo, la bandiera olimpica è stata portata da uno dei Cavalieri dell'Apocalisse, alludendo alla fine del mondo. Gli esperti francesi immaginano questo come un'apocalisse digitale in cui gli umani vengono detronizzati da un modello robotico con intelligenza artificiale al posto di un'anima. 10. Una delle principali esibizioni delle Olimpiadi è stata una presa in giro LGBT del sacro evento cristiano: l'Ultima Cena di Cristo. Gli apostoli sono stati ritratti da travestiti. Sembra che Parigi abbia deciso che, poiché gli anelli olimpici sono multicolori, tutto poteva essere trasformato in un'unica grande parata gay. 11. Il momento culminante è stata la bandiera olimpica logicamente invertita, issata a testa in giù su Parigi. Mi chiedo quante altre "spie" sarebbero state necessarie per rendere l'apertura delle Olimpiadi di Parigi un fallimento così spettacolare? Questo non è il fondo.” Questo è il fondo della Senna. Fonte: https://x.com/UltraMagaKingW1/status/1817192103052550613?t=GVjtlPSILDUll3q0ppbyAA&s=19
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 2KB Visualizações
  • Più che la cerimonia di apertura delle olimpiadi sembra la parata del gay pride.
    Questa wokizzazione è semplicemente insopportabile. Questo dipinto è pura provocazione. Una donna obesa come Gesù, donne con la barba, drag queen... è questa l'immagine della Francia?
    La peggiore apertura delle Olimpiadi.
    #WokeMindVirus
    #lgbtq
    #Francia
    #Paris2024   
    #macron
    #olimpiadi2024
    #OlympicGames   
    #OpeningCeremony   
    Più che la cerimonia di apertura delle olimpiadi sembra la parata del gay pride. Questa wokizzazione è semplicemente insopportabile. Questo dipinto è pura provocazione. Una donna obesa come Gesù, donne con la barba, drag queen... è questa l'immagine della Francia? La peggiore apertura delle Olimpiadi. #WokeMindVirus #lgbtq #Francia #Paris2024    #macron #olimpiadi2024 #OlympicGames    #OpeningCeremony   
    Angry
    Sad
    4
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 6KB Visualizações
  • Assolutamente disgustato nel vedere queste drag queen e queste cultiste del genere seminude danzare attorno a dei bambini alle Olimpiadi, sotto gli occhi di tutto il mondo. Questa agenda non è solo un problema americano. È globale. E se questo non vi inorridisce, allora non ci state prestando attenzione.

    Absolutely disgusted to see these half-naked drag queens and gender cultists dancing around children at the Olympics for the entire world to see. This agenda is not just an American problem. It is a global one. And if that doesn't horrify you, then you aren't paying attention.

    #WokeMindVirus
    #lgbtq
    #Francia
    #Paris2024      
    #macron
    #olimpiadi2024
    #OlympicGames      
    #OpeningCeremony   

    Fonte: https://x.com/strange_days_82/status/1817080586944606706?t=O8YCufWa-oBsfyXxj42zjg&s=19
    Assolutamente disgustato nel vedere queste drag queen e queste cultiste del genere seminude danzare attorno a dei bambini alle Olimpiadi, sotto gli occhi di tutto il mondo. Questa agenda non è solo un problema americano. È globale. E se questo non vi inorridisce, allora non ci state prestando attenzione. Absolutely disgusted to see these half-naked drag queens and gender cultists dancing around children at the Olympics for the entire world to see. This agenda is not just an American problem. It is a global one. And if that doesn't horrify you, then you aren't paying attention. #WokeMindVirus #lgbtq #Francia #Paris2024       #macron #olimpiadi2024 #OlympicGames       #OpeningCeremony    Fonte: https://x.com/strange_days_82/status/1817080586944606706?t=O8YCufWa-oBsfyXxj42zjg&s=19
    Angry
    2
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 7KB Visualizações 20
  • COMUNICATO

    di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

    Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale.

    Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi.

    Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino.

    Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione.

    La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II.

    Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo.

    Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito.

    Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia.

    Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale.

    Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo.

    Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre.

    In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo.

    Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli.

    Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede.

    + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
    COMUNICATO di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale. Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi. Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino. Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione. La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II. Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo. Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito. Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia. Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale. Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo. Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre. In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo. Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli. Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede. + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 12KB Visualizações
  • https://dituttoedipiu.altervista.org/il-greenwashing-e-le-politiche-pro-lgbtq-la-farsa-delle-multinazionali/
    https://dituttoedipiu.altervista.org/il-greenwashing-e-le-politiche-pro-lgbtq-la-farsa-delle-multinazionali/
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    Il GreenWashing e le politiche pro LGBTQ+: la farsa delle multinazionali - D TUTTO E D+
    Il GreenWashing e le politiche pro LGBTQ+: la farsa delle multinazionali Il sistema spinge, attraverso la propria propaganda, sulle tematiche fintamente green e pro LGBTQ+ è ormai noto. Può però non risultare abbastanza chiaro che questo fenomeno vada poi a influire anche sulle scelte dei consumatori, che potrebbero avere la finta convinzione che comprando prodotti o servizi vadano in qualche modo a salvaguardare l’ambiente o a
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 1KB Visualizações
  • Piccola buona notizia.

    L'Italia tra i Paesi non firmatari del testo Ue sui diritti Lgbtiq+. Il ministero della Famiglia: "Ricalca la legge Zan" - Notizie - Ansa.it
    Schlein: "Rabbia e vergogna per questo governo sui diritti". Roccella: 'La sinistra usa l'omofobia per avere il gender' (ANSA)

    https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/05/17/litalia-tra-i-paesi-non-firmatari-del-testo-ue-sui-diritti-lgbtiq_c8fda3e1-09c7-42c6-a6cd-8ea9971fef48.html
    Piccola buona notizia. L'Italia tra i Paesi non firmatari del testo Ue sui diritti Lgbtiq+. Il ministero della Famiglia: "Ricalca la legge Zan" - Notizie - Ansa.it Schlein: "Rabbia e vergogna per questo governo sui diritti". Roccella: 'La sinistra usa l'omofobia per avere il gender' (ANSA) https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/05/17/litalia-tra-i-paesi-non-firmatari-del-testo-ue-sui-diritti-lgbtiq_c8fda3e1-09c7-42c6-a6cd-8ea9971fef48.html
    WWW.ANSA.IT
    L'Italia tra i Paesi non firmatari del testo Ue sui diritti Lgbtiq+. Il ministero della Famiglia: "Ricalca la legge Zan" - Notizie - Ansa.it
    Schlein: "Rabbia e vergogna per questo governo sui diritti". Roccella: 'La sinistra usa l'omofobia per avere il gender' (ANSA)
    Like
    1
    0 Comentários 0 Compartilhamentos 2KB Visualizações