• Verso la fine dell’OMS? La crisi finanziaria della sanità globale prelude a un Nuovo Ordine Multipolare

    Mentre le élite occidentali si ostinano a dipingere l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come un pilastro irrinunciabile della governance sanitaria globale, segnali sempre più evidenti rivelano che il colosso ginevrino è in realtà sull’orlo di un tracollo finanziario. I numeri, trapelati da una presentazione riservata agli Stati membri, parlano chiaro: il bilancio per il biennio 2026–2027 crolla a poco più di 2,4 miliardi di dollari — una diminuzione catastrofica rispetto ai 4 miliardi degli anni precedenti. Il deficit stimato? Oltre 1,8 miliardi di dollari: quasi il 43% del budget previsto è semplicemente inesistente.

    Eppure, solo pochi giorni fa, i vertici dell’organizzazione minimizzavano la situazione. Ora, il velo dell’omertà si solleva e lascia intravedere una verità scomoda: l’OMS è al collasso, e il mondo multipolare lo sa bene.

    Secondo quanto riportato dalla piattaforma Devex, anche i cosiddetti "finanziamenti garantiti" — su cui si fonda la sopravvivenza dell’ente — sono tutt'altro che certi. Essi dipendono da un auspicato aumento delle quote associative, che dovrà però superare l’esame della 78ª Assemblea Mondiale della Sanità prevista a maggio. Un esame tutt’altro che scontato, vista la crescente sfiducia globale e la profonda spaccatura tra i blocchi geopolitici emergenti.

    Un funzionario dell’OMS, protetto dall’anonimato, ha dichiarato in maniera sibillina:

    Sommare tutto e dire che abbiamo così tanto, beh, non è così.

    Parole che suonano come un’ammissione implicita di un inganno strutturale. Per anni, l’OMS ha operato come braccio operativo delle grandi lobby farmaceutiche e dei potentati occidentali, imponendo linee guida e restrizioni con il pretesto dell’emergenza sanitaria. Ma ora che il mondo sta mutando rapidamente e che il potere si sta ridistribuendo su nuovi assi — Russia, Cina, BRICS, Sud Globale — l’organizzazione appare sempre più isolata, svuotata di fondi e di legittimità.

    C'è chi inizia a leggere questi eventi come segnali dell’imminente ristrutturazione (o dissoluzione) dell’OMS all'interno della transizione verso un Nuovo Ordine Mondiale multipolare, dove la centralizzazione della sanità non sarà più in mano a un’unica entità controllata dall’Occidente, ma affidata a nuovi consorzi regionali o a forme inedite di governance globalista-asiatica.

    La narrazione ufficiale vacilla, i numeri non tornano, e nel silenzio dei media mainstream si profila un possibile scenario: il tramonto dell’OMS potrebbe non essere un fallimento accidentale, ma un passo calcolato verso la sostituzione di un sistema ormai obsoleto. Qualcuno, nei piani alti, potrebbe aver già deciso di abbandonare l’infrastruttura attuale per far posto a una nuova architettura sanitaria globale, plasmata secondo le logiche di un mondo post-americano.

    Il mondo osserva. E chi sa leggere tra le righe, sa che la crisi dell’OMS è solo l’inizio. Chi segue il canale dall'inizio : si tratta solo di conferme alle congetture fatte già diversi anni fa.
    (qui)
    https://uncutnews.ch/die-who-ist-in-viel-schlechterer-finanzieller-verfassung-als-sie-noch-vor-wenigen-tagen-zugab/
    Verso la fine dell’OMS? La crisi finanziaria della sanità globale prelude a un Nuovo Ordine Multipolare Mentre le élite occidentali si ostinano a dipingere l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come un pilastro irrinunciabile della governance sanitaria globale, segnali sempre più evidenti rivelano che il colosso ginevrino è in realtà sull’orlo di un tracollo finanziario. I numeri, trapelati da una presentazione riservata agli Stati membri, parlano chiaro: il bilancio per il biennio 2026–2027 crolla a poco più di 2,4 miliardi di dollari — una diminuzione catastrofica rispetto ai 4 miliardi degli anni precedenti. Il deficit stimato? Oltre 1,8 miliardi di dollari: quasi il 43% del budget previsto è semplicemente inesistente. Eppure, solo pochi giorni fa, i vertici dell’organizzazione minimizzavano la situazione. Ora, il velo dell’omertà si solleva e lascia intravedere una verità scomoda: l’OMS è al collasso, e il mondo multipolare lo sa bene. Secondo quanto riportato dalla piattaforma Devex, anche i cosiddetti "finanziamenti garantiti" — su cui si fonda la sopravvivenza dell’ente — sono tutt'altro che certi. Essi dipendono da un auspicato aumento delle quote associative, che dovrà però superare l’esame della 78ª Assemblea Mondiale della Sanità prevista a maggio. Un esame tutt’altro che scontato, vista la crescente sfiducia globale e la profonda spaccatura tra i blocchi geopolitici emergenti. Un funzionario dell’OMS, protetto dall’anonimato, ha dichiarato in maniera sibillina: Sommare tutto e dire che abbiamo così tanto, beh, non è così. Parole che suonano come un’ammissione implicita di un inganno strutturale. Per anni, l’OMS ha operato come braccio operativo delle grandi lobby farmaceutiche e dei potentati occidentali, imponendo linee guida e restrizioni con il pretesto dell’emergenza sanitaria. Ma ora che il mondo sta mutando rapidamente e che il potere si sta ridistribuendo su nuovi assi — Russia, Cina, BRICS, Sud Globale — l’organizzazione appare sempre più isolata, svuotata di fondi e di legittimità. C'è chi inizia a leggere questi eventi come segnali dell’imminente ristrutturazione (o dissoluzione) dell’OMS all'interno della transizione verso un Nuovo Ordine Mondiale multipolare, dove la centralizzazione della sanità non sarà più in mano a un’unica entità controllata dall’Occidente, ma affidata a nuovi consorzi regionali o a forme inedite di governance globalista-asiatica. La narrazione ufficiale vacilla, i numeri non tornano, e nel silenzio dei media mainstream si profila un possibile scenario: il tramonto dell’OMS potrebbe non essere un fallimento accidentale, ma un passo calcolato verso la sostituzione di un sistema ormai obsoleto. Qualcuno, nei piani alti, potrebbe aver già deciso di abbandonare l’infrastruttura attuale per far posto a una nuova architettura sanitaria globale, plasmata secondo le logiche di un mondo post-americano. Il mondo osserva. E chi sa leggere tra le righe, sa che la crisi dell’OMS è solo l’inizio. Chi segue il canale dall'inizio : si tratta solo di conferme alle congetture fatte già diversi anni fa. (qui) https://uncutnews.ch/die-who-ist-in-viel-schlechterer-finanzieller-verfassung-als-sie-noch-vor-wenigen-tagen-zugab/
    UNCUTNEWS.CH
    Die WHO ist in viel schlechterer finanzieller Verfassung, als sie noch vor wenigen Tagen zugab
    Die Weltgesundheitsorganisation (WHO) steht offenbar in deutlich schlechterer finanzieller Verfassung als bislang öffentlich eingeräumt. Während die Organisation noch in jüngster Vergangenheit mit …
    Like
    1
    0 Комментарии 0 Поделились 694 Просмотры
  • BUON INIZIO DI SETTIMANA, CARISSIMI AMICI. IN QUESTA ITALIA, RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, NON MANCA UN OMICIDIO AL GIORNO !!!!UCCISIONI DI DONNE, DANNO NUMERI CHE FANNO SPAVENTO, DALL'INIZIO DELL'ANNO. ACCOLTELLAMENTI TRA MINORI, RITROVAMENTO DI CADAVERE IN UNA AUTO DATA A FUOCO. ED ANCORA, E' DI STAMANE LA NOTIZIA DI UN UOMO CHE HA UCCISO IL NUOVO COMPAGNO DELLA MOGLIE !!!!! SOLO VIOLENZE E SOLO DISASTRI !!!! LA SITUAZIONE E' QUESTA, MA QUESTO NON IMPENSIERISCE NESSUNO !!!! SI PARLA SEMPRE E SOLO DI SOLDI E MAI DELLA TRISTE FINE DI UN POPOLO, QUELLO ITALIANO, PEGGIO CONCIATO DI TUTTI I POPOLI D'EUROPA O DEL MONDO ???!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
    BUON INIZIO DI SETTIMANA, CARISSIMI AMICI. IN QUESTA ITALIA, RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, NON MANCA UN OMICIDIO AL GIORNO !!!!UCCISIONI DI DONNE, DANNO NUMERI CHE FANNO SPAVENTO, DALL'INIZIO DELL'ANNO. ACCOLTELLAMENTI TRA MINORI, RITROVAMENTO DI CADAVERE IN UNA AUTO DATA A FUOCO. ED ANCORA, E' DI STAMANE LA NOTIZIA DI UN UOMO CHE HA UCCISO IL NUOVO COMPAGNO DELLA MOGLIE !!!!! SOLO VIOLENZE E SOLO DISASTRI !!!! LA SITUAZIONE E' QUESTA, MA QUESTO NON IMPENSIERISCE NESSUNO !!!! SI PARLA SEMPRE E SOLO DI SOLDI E MAI DELLA TRISTE FINE DI UN POPOLO, QUELLO ITALIANO, PEGGIO CONCIATO DI TUTTI I POPOLI D'EUROPA O DEL MONDO ???!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
    Like
    1
    0 Комментарии 0 Поделились 349 Просмотры
  • Petizione Internazionale: "Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen"

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”.

    Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati.

    La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione.

    Firma e condividi la petzione! Grazie!

    https://www.firmiamo.it/IT/firma-la-petizione/petizione-internazionale-per-la-pace-in-europa-no-ai800-miliardi-di-armamenti-di-von-der-leyen-60700

    Se non l'hai già fatto iscriviti a www.scenario.press - libera espressione - il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
    Petizione Internazionale: "Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen" Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Firma e condividi la petzione! Grazie! https://www.firmiamo.it/IT/firma-la-petizione/petizione-internazionale-per-la-pace-in-europa-no-ai800-miliardi-di-armamenti-di-von-der-leyen-60700 Se non l'hai già fatto iscriviti a www.scenario.press - libera espressione - il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
    Like
    3
    0 Комментарии 0 Поделились 4Кб Просмотры
  • Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche.
    Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati.

    Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%.
    Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare.

    Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate.

    Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà.

    https://www.change.org/for_peace_in_europe

    MASSIMA CONDIVISIONE! GRAZIE!
    Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà. https://www.change.org/for_peace_in_europe MASSIMA CONDIVISIONE! GRAZIE!
    WWW.CHANGE.ORG
    Sign the Petition
    For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments
    Like
    Love
    5
    0 Комментарии 0 Поделились 2Кб Просмотры
  • Petizione: Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà.

    FIRMA e CONDIVIDI. SIAMO LA GRANDE MAGGIORANZA dei CITTADINI EUROPEI e MONDIALI. DIMOSTRIAMO LA NOSTRA FORZA. GRAZIE a TUTTI!

    English

    Petition: For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments

    We, European citizens, strongly oppose the recent statements by European Commission President Ursula von der Leyen, who on March 4, 2025, unveiled an €800 billion “ReArm Europe” plan to bolster Europe’s defenses. This came hours after U.S. President Donald Trump suspended military aid to Ukraine, escalating transatlantic tensions. The Russia-Ukraine war, ongoing since February 24, 2022, has caused immense tragedy: the UN reports over 10,500 civilian deaths by February 2025, while Ukraine estimates over 100,000 soldiers killed and Russia acknowledges 50,000 losses, with true figures likely higher. Cities like Mariupol and Bakhmut lie in ruins, and millions are displaced. Most Europeans, as shown by a 2024 Eurobarometer survey, want peace—68% oppose further military escalation and support negotiations. Instead of pouring €150 billion in loans into drones and missiles, as Von der Leyen proposes, we demand investment in diplomacy and rebuilding. Over the past three years, gas and energy costs have soared: Eurostat data shows household gas prices rose from €7.8/100 kWh in 2021 to €11.9/100 kWh in 2023 (+52%), and electricity from €23.5/100 kWh to €28.9/100 kWh (+23%); EU inflation spiked from 2.55% in 2021 to 9.32% in 2022, then eased to 6.3% in 2023, still far above the ECB’s 2% target. These rises burden households and industries, making further militarization untenable. The EU summit on March 6, 2025, in Brussels must not greenlight militarization but reflect the public’s will. We reject an arms race that could drag us toward a third world war and urge leaders to end hostilities, redirecting funds to a tangible vision of peace: we demand funds to rebuild cities like Mariupol and Bakhmut, completely razed to the ground, rather than funding new conflicts, resources to financially compensate the families of war victims and to provide medical and rehabilitative care to the hundreds of thousands of wounded, instead of investing in weapons, and programs to assist the resettlement of displaced families. Sign to say no to war and yes to a Europe of dialogue and solidarity.

    SIGN and SHARE. WE ARE THE VAST MAJORITY of EUROPEAN and WORLD CITIZENS. LET'S SHOW OUR STRENGTH. THANK YOU ALL!

    https://www.change.org/for_peace_in_europe
    Petizione: Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà. FIRMA e CONDIVIDI. SIAMO LA GRANDE MAGGIORANZA dei CITTADINI EUROPEI e MONDIALI. DIMOSTRIAMO LA NOSTRA FORZA. GRAZIE a TUTTI! English Petition: For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments We, European citizens, strongly oppose the recent statements by European Commission President Ursula von der Leyen, who on March 4, 2025, unveiled an €800 billion “ReArm Europe” plan to bolster Europe’s defenses. This came hours after U.S. President Donald Trump suspended military aid to Ukraine, escalating transatlantic tensions. The Russia-Ukraine war, ongoing since February 24, 2022, has caused immense tragedy: the UN reports over 10,500 civilian deaths by February 2025, while Ukraine estimates over 100,000 soldiers killed and Russia acknowledges 50,000 losses, with true figures likely higher. Cities like Mariupol and Bakhmut lie in ruins, and millions are displaced. Most Europeans, as shown by a 2024 Eurobarometer survey, want peace—68% oppose further military escalation and support negotiations. Instead of pouring €150 billion in loans into drones and missiles, as Von der Leyen proposes, we demand investment in diplomacy and rebuilding. Over the past three years, gas and energy costs have soared: Eurostat data shows household gas prices rose from €7.8/100 kWh in 2021 to €11.9/100 kWh in 2023 (+52%), and electricity from €23.5/100 kWh to €28.9/100 kWh (+23%); EU inflation spiked from 2.55% in 2021 to 9.32% in 2022, then eased to 6.3% in 2023, still far above the ECB’s 2% target. These rises burden households and industries, making further militarization untenable. The EU summit on March 6, 2025, in Brussels must not greenlight militarization but reflect the public’s will. We reject an arms race that could drag us toward a third world war and urge leaders to end hostilities, redirecting funds to a tangible vision of peace: we demand funds to rebuild cities like Mariupol and Bakhmut, completely razed to the ground, rather than funding new conflicts, resources to financially compensate the families of war victims and to provide medical and rehabilitative care to the hundreds of thousands of wounded, instead of investing in weapons, and programs to assist the resettlement of displaced families. Sign to say no to war and yes to a Europe of dialogue and solidarity. SIGN and SHARE. WE ARE THE VAST MAJORITY of EUROPEAN and WORLD CITIZENS. LET'S SHOW OUR STRENGTH. THANK YOU ALL! https://www.change.org/for_peace_in_europe
    CHNG.IT
    Sign the Petition
    For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments
    Like
    3
    0 Комментарии 1 Поделились 4Кб Просмотры
  • J.D. VANCE CONTRO I GLOBALISTI

    Pochi minuti fa il Vice President su Twitter sgancia un'altra bomba.

    Questo qui sa parlare molto bene. Sa parlare molto duro.

    Le sue parole sono delle frecce di fuoco.

    Ha scelto molto bene Trump il suo vice.

    Questo qui non ha paura di morire. È un altro estremamente determinato.

    Sono nei guai fino al collo. Questa è l'amministrazione più forte che io abbia mai visto.

    IN UCRAINA NON C'È MAI STATA E NON C'È ALCUNA POSSIBILITÀ DI VITTORIA".

    Il vicepresidente americano James David Vance ha risposto in modo durissimo a un tweet dello storico, economista e giornalista britannico Niall Ferguson, il quale ha citato le parole di George Bush dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq per dimostrare che l'atteggiamento di un Presidente degli Stati Uniti all'invasione di uno stato sovrano da parte di un "dittatore" dovrebbe essere diverso.

    "Questa è spazzatura moralistica, che purtroppo è la moneta di scambio retorica dei globalisti perché non hanno altro da dire.

    Per tre anni, il presidente Trump e io abbiamo sostenuto due semplici argomenti: primo, la guerra non sarebbe iniziata se il presidente Trump fosse stato in carica; secondo, né l'Europa, né l'amministrazione Biden, né gli ucraini avevano alcuna possibilità di vittoria. Questo era vero tre anni fa, era vero due anni fa, era vero l'anno scorso ed è vero oggi.

    E per tre anni, le preoccupazioni di persone che avevano palesemente ragione sono state ignorate. Qual è il vero piano di Niall per l'Ucraina? Un altro pacchetto di aiuti? È consapevole della realtà sul campo, del vantaggio numerico dei russi, dello stock esaurito degli europei o della loro base industriale ancora più esaurita?

    Invece, fa una citazione da un libro su George HW Bush su un periodo storico diverso e un conflitto diverso. Questa è un altro tratto comune di queste persone: affidarsi a una storia irrilevante.

    Il presidente Trump sta affrontando la realtà, il che significa affrontare i fatti. Ed ecco alcuni fatti:

    In primo luogo, mentre la sicurezza dei nostri alleati dell'Europa occidentale ha tratto grandi benefici dalla generosità degli Stati Uniti, essi perseguono politiche interne (sull'immigrazione e sulla censura) che offendono la sensibilità della maggior parte degli americani e politiche di difesa che presuppongono una continua eccessiva dipendenza.

    Numero due, i russi hanno un enorme vantaggio numerico in termini di manodopera e armi in Ucraina, e questo vantaggio persisterà indipendentemente da ulteriori pacchetti di aiuti occidentali. Di nuovo: gli aiuti *attualmente* continuano a fluire.

    In terzo luogo, gli Stati Uniti mantengono un'influenza sostanziale su entrambe le parti in conflitto.

    Numero quattro, per porre fine al conflitto è necessario parlare con le persone coinvolte nel suo avvio e nel suo mantenimento.

    Numero cinque, il conflitto ha posto - e continua a porre - l'accento sugli strumenti della politica americana, dagli arsenali militari alle sanzioni (e molto altro). Riteniamo che il conflitto continuo sia negativo per la Russia, negativo per l'Ucraina e negativo per l'Europa. Ma, cosa più importante, è negativo per gli Stati Uniti.

    Dati i fatti di cui sopra, dobbiamo perseguire la pace, e dobbiamo perseguirla ora. Il presidente Trump si è candidato su questo, ha vinto su questo, e ha ragione su questo. È una sciocchezza pigra e astorica attaccare come "appeasement" ogni riconoscimento che l'interesse dell'America debba tenere conto delle realtà del conflitto.

    Sarà questo interesse, non il moralismo o l'analfabetismo storico, a guidare la politica del presidente Trump nelle prossime settimane.

    E ringraziamo Dio per questo".

    J.D. VANCE

    Source: https://x.com/itsmeback_/status/1892616726069817555?t=pMsHhFpHZssa-xHbkNm-Cg&s=19
    J.D. VANCE CONTRO I GLOBALISTI Pochi minuti fa il Vice President su Twitter sgancia un'altra bomba. Questo qui sa parlare molto bene. Sa parlare molto duro. Le sue parole sono delle frecce di fuoco. Ha scelto molto bene Trump il suo vice. Questo qui non ha paura di morire. È un altro estremamente determinato. Sono nei guai fino al collo. Questa è l'amministrazione più forte che io abbia mai visto. IN UCRAINA NON C'È MAI STATA E NON C'È ALCUNA POSSIBILITÀ DI VITTORIA". Il vicepresidente americano James David Vance ha risposto in modo durissimo a un tweet dello storico, economista e giornalista britannico Niall Ferguson, il quale ha citato le parole di George Bush dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq per dimostrare che l'atteggiamento di un Presidente degli Stati Uniti all'invasione di uno stato sovrano da parte di un "dittatore" dovrebbe essere diverso. "Questa è spazzatura moralistica, che purtroppo è la moneta di scambio retorica dei globalisti perché non hanno altro da dire. Per tre anni, il presidente Trump e io abbiamo sostenuto due semplici argomenti: primo, la guerra non sarebbe iniziata se il presidente Trump fosse stato in carica; secondo, né l'Europa, né l'amministrazione Biden, né gli ucraini avevano alcuna possibilità di vittoria. Questo era vero tre anni fa, era vero due anni fa, era vero l'anno scorso ed è vero oggi. E per tre anni, le preoccupazioni di persone che avevano palesemente ragione sono state ignorate. Qual è il vero piano di Niall per l'Ucraina? Un altro pacchetto di aiuti? È consapevole della realtà sul campo, del vantaggio numerico dei russi, dello stock esaurito degli europei o della loro base industriale ancora più esaurita? Invece, fa una citazione da un libro su George HW Bush su un periodo storico diverso e un conflitto diverso. Questa è un altro tratto comune di queste persone: affidarsi a una storia irrilevante. Il presidente Trump sta affrontando la realtà, il che significa affrontare i fatti. Ed ecco alcuni fatti: In primo luogo, mentre la sicurezza dei nostri alleati dell'Europa occidentale ha tratto grandi benefici dalla generosità degli Stati Uniti, essi perseguono politiche interne (sull'immigrazione e sulla censura) che offendono la sensibilità della maggior parte degli americani e politiche di difesa che presuppongono una continua eccessiva dipendenza. Numero due, i russi hanno un enorme vantaggio numerico in termini di manodopera e armi in Ucraina, e questo vantaggio persisterà indipendentemente da ulteriori pacchetti di aiuti occidentali. Di nuovo: gli aiuti *attualmente* continuano a fluire. In terzo luogo, gli Stati Uniti mantengono un'influenza sostanziale su entrambe le parti in conflitto. Numero quattro, per porre fine al conflitto è necessario parlare con le persone coinvolte nel suo avvio e nel suo mantenimento. Numero cinque, il conflitto ha posto - e continua a porre - l'accento sugli strumenti della politica americana, dagli arsenali militari alle sanzioni (e molto altro). Riteniamo che il conflitto continuo sia negativo per la Russia, negativo per l'Ucraina e negativo per l'Europa. Ma, cosa più importante, è negativo per gli Stati Uniti. Dati i fatti di cui sopra, dobbiamo perseguire la pace, e dobbiamo perseguirla ora. Il presidente Trump si è candidato su questo, ha vinto su questo, e ha ragione su questo. È una sciocchezza pigra e astorica attaccare come "appeasement" ogni riconoscimento che l'interesse dell'America debba tenere conto delle realtà del conflitto. Sarà questo interesse, non il moralismo o l'analfabetismo storico, a guidare la politica del presidente Trump nelle prossime settimane. E ringraziamo Dio per questo". J.D. VANCE Source: https://x.com/itsmeback_/status/1892616726069817555?t=pMsHhFpHZssa-xHbkNm-Cg&s=19
    Like
    1
    0 Комментарии 0 Поделились 5Кб Просмотры
  • Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia.
    A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte.
    Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori?
    Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi?
    Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito...

    "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE?
    (Di Max Del Papa)

    La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica.
    Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause.
    Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato.
    Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana.

    “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza.
    Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini.
    Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre.
    Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è.
    Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia.
    Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti.
    Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano.
    Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip.
    Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre.
    Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura.
    Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio?
    Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta.
    Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione!
    Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
    Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia. A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte. Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori? Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi? Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito... "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE? (Di Max Del Papa) La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica. Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause. Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato. Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana. “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza. Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini. Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre. Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è. Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia. Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti. Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano. Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip. Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre. Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura. Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio? Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta. Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione! Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
    Like
    3
    1 Комментарии 0 Поделились 10Кб Просмотры
  • Senza l’OMS l’inganno della presunta pandemia mortale, l’inganno dell’asserita mancanza di farmaci per curare quanto si definiva e si continua a definire „Covid-19” grazie all’abuso dei test molecolari e l’inganno dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 non sarebbero mai stati possibili.
    L’OMS è l’organo centrale di un clan di criminali che a metà gennaio 2020,
    dopo che il primo tentativo a inizio gennaio 2020 da parte del Direttore Generale Tedros Adhanom Ghebreyesus di voler far dichiarare all’OMS una presunta emergenza sanitaria di portata internazionale è fallito per mancanza di numeri importanti di casi di Covid-19, ha pubblicato e raccomandato nel suo bollettino il protocollo per il test molecolare al Sars-COV-2 di Christian Drosten, il virologo germanico che insieme a Fauci ed altri criminali ha ripetutamente mentito sull‘origine da laboratorio del Sars-COV-2.
    Il protocollo Corman-Drosten, pubblicato sulla rivista scientifica dell‘UE Eurosurveillance (di cui - guarda caso il top-criminale Christian Drosten è redattore) entro un giorno dopo la presentazione per la pubblicazione (praticamente senza alcun controllo!), è affetto da una pluralità di enormi errori che non possono essere non intenzionali!
    Un gruppo internazionale di scienziati a novembre 2020 in una pubblicazione ha evidenziato come tale protocollo usato in gran parte del mondo, abbia creato nel ca. 97 per cento dei casi falsi casi positivi al Sars-COV-2 (anche grazie ad un numero di cicli di amplificazione di 40 e oltre che faceva trovare il „virus“ praticamente sempre) ed ha richiesto a Eurosurveillance il ritiro della pubblicazione del protocollo Corman-Drosten. Tale ritiro non è mai avvenuto, a ulteriore conferma che anche l‘Unione Europea si trova alle redini del super-Clan criminale responsabile del più grande crimine contro l’umanità come dimostrerà definitivamente il prossimo futuro

    https://drive.google.com/file/d/1l9mDRa3ct_w36tHCkVSuvkfzkZw74QsT/view?usp=drivesdk

    Solo a dicembre 2020 - guarda caso a procedimento di autorizzazione emergenziale (negli USA, Canada, Australia) e di autorizzazione condizionata (Unione Europea) già compiuta sulla base di una presunta emergenza sanitaria di livello internazionale dichiarata sulla base di enormi numeri di falsi casi positivi, creati con l‘inganno del secolo, e cioè l‘abuso del test molecolare usato al di fuori di ogni ragionevolezza scientifica, l‘OMS ha pubblicato nel suo bollettino l‘avvertimento che bisogna rispettare criteri ben precisi nell‘uso dei test molecolari (come p.e. mettere un limite ragionevole ai clicli di amplificazione, verificare i sintomi clinici … venivano invece contati persino i cosiddetti asintomatici!) per non creare falsi casi positivi.

    https://drive.google.com/file/d/1l9mDRa3ct_w36tHCkVSuvkfzkZw74QsT/view?usp=drivesdk…

    Ormai però i mandanti di Ghebreyesus avevano già raggiunto il loro traguardo.
    La negazione della sussistenza di farmaci per la cura dei malati e la creazione dell‘enorme numero di falsi casi positivi al Sars-COV-2, erano i presupposti/pretesti indispensabili per portare sul mercato i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 e per applicarli sulla popolazione.
    Questo crimine contro l’umanità deve essere finalmente accertato!
    @franborgonovo

    Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1875071627412615315?t=xBV492E_0pel0ebO8u-R6A&s=19
    ‼️Senza l’OMS l’inganno della presunta pandemia mortale, l’inganno dell’asserita mancanza di farmaci per curare quanto si definiva e si continua a definire „Covid-19” grazie all’abuso dei test molecolari e l’inganno dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 non sarebbero mai stati possibili. L’OMS è l’organo centrale di un clan di criminali che a metà gennaio 2020, dopo che il primo tentativo a inizio gennaio 2020 da parte del Direttore Generale Tedros Adhanom Ghebreyesus di voler far dichiarare all’OMS una presunta emergenza sanitaria di portata internazionale è fallito per mancanza di numeri importanti di casi di Covid-19, ha pubblicato e raccomandato nel suo bollettino il protocollo per il test molecolare al Sars-COV-2 di Christian Drosten, il virologo germanico che insieme a Fauci ed altri criminali ha ripetutamente mentito sull‘origine da laboratorio del Sars-COV-2. Il protocollo Corman-Drosten, pubblicato sulla rivista scientifica dell‘UE Eurosurveillance (di cui - guarda caso il top-criminale Christian Drosten è redattore) entro un giorno dopo la presentazione per la pubblicazione (praticamente senza alcun controllo!), è affetto da una pluralità di enormi errori che non possono essere non intenzionali! Un gruppo internazionale di scienziati a novembre 2020 in una pubblicazione ha evidenziato come tale protocollo usato in gran parte del mondo, abbia creato nel ca. 97 per cento dei casi falsi casi positivi al Sars-COV-2 (anche grazie ad un numero di cicli di amplificazione di 40 e oltre che faceva trovare il „virus“ praticamente sempre) ed ha richiesto a Eurosurveillance il ritiro della pubblicazione del protocollo Corman-Drosten. Tale ritiro non è mai avvenuto, a ulteriore conferma che anche l‘Unione Europea si trova alle redini del super-Clan criminale responsabile del più grande crimine contro l’umanità come dimostrerà definitivamente il prossimo futuro 👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/1l9mDRa3ct_w36tHCkVSuvkfzkZw74QsT/view?usp=drivesdk Solo a dicembre 2020 - guarda caso a procedimento di autorizzazione emergenziale (negli USA, Canada, Australia) e di autorizzazione condizionata (Unione Europea) già compiuta sulla base di una presunta emergenza sanitaria di livello internazionale dichiarata sulla base di enormi numeri di falsi casi positivi, creati con l‘inganno del secolo, e cioè l‘abuso del test molecolare usato al di fuori di ogni ragionevolezza scientifica, l‘OMS ha pubblicato nel suo bollettino l‘avvertimento che bisogna rispettare criteri ben precisi nell‘uso dei test molecolari (come p.e. mettere un limite ragionevole ai clicli di amplificazione, verificare i sintomi clinici … venivano invece contati persino i cosiddetti asintomatici!) per non creare falsi casi positivi. 👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/1l9mDRa3ct_w36tHCkVSuvkfzkZw74QsT/view?usp=drivesdk… Ormai però i mandanti di Ghebreyesus avevano già raggiunto il loro traguardo. La negazione della sussistenza di farmaci per la cura dei malati e la creazione dell‘enorme numero di falsi casi positivi al Sars-COV-2, erano i presupposti/pretesti indispensabili per portare sul mercato i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 e per applicarli sulla popolazione. Questo crimine contro l’umanità deve essere finalmente accertato! @franborgonovo Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1875071627412615315?t=xBV492E_0pel0ebO8u-R6A&s=19
    Angry
    1
    0 Комментарии 0 Поделились 8Кб Просмотры
  • Roberto Vannacci

    Smontiamo le bugie di Ursula Von der Leyen!
    Nel suo discorso di ieri, la presidente della Commissione europea ha dichiarato che la Russia spende fino al 9% del PIL per la difesa, mentre l’Europa si ferma all’1,9%. Ma i numeri reali raccontano un’altra storia:
    Spese per la difesa nel 2024
    - Russia: 7,1% del PIL (145 miliardi di dollari), secondo l'istituto svedese SIPRI
    - Unione Europea: 326 miliardi di dollari già spesi nel 2024, secondo le stime dell'Agenzia Europea per la Difesa (Eda)
    Dov’è l’urgenza di cui parla Von der Leyen? L’Europa spende già oltre il doppio rispetto alla Russia in termini assoluti.
    Questa narrazione manipolata sembra più un tentativo di giustificare nuovi progetti costosi e accentratori, come il “mercato unico della difesa”, che rischiano di pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini europei senza reali benefici per la nostra sicurezza.
    La Lega dice NO a bugie e sprechi. Serve trasparenza e responsabilità: la priorità deve essere proteggere i cittadini europei senza cedere alla propaganda di chi vuole centralizzare ancora di più il potere a Bruxelles.

    Roberto Vannacci

    Let's debunk Ursula Von der Leyen's lies!
    In her speech yesterday, the President of the European Commission stated that Russia spends up to 9% of GDP on defense, while Europe stops at 1.9%. But the real numbers tell a different story:
    Defense spending in 2024
    - Russia: 7.1% of GDP ($145 billion), according to the Swedish institute SIPRI
    - European Union: $326 billion already spent in 2024, according to estimates by the European Defense Agency (EDA)
    Where is the urgency that Von der Leyen talks about? Europe already spends more than double what Russia does in absolute terms.
    This manipulated narrative seems more like an attempt to justify new expensive and centralizing projects, such as the "single defense market", which risk weighing further on the pockets of European citizens without real benefits for our security.
    The League says NO to lies and waste. Transparency and responsibility are needed: the priority must be to protect European citizens without giving in to the propaganda of those who want to further centralize power in Brussels.

    Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1862921888634200247?t=DrgNCxVREk_oJ4bDenZWhw&s=19
    Roberto Vannacci Smontiamo le bugie di Ursula Von der Leyen! Nel suo discorso di ieri, la presidente della Commissione europea ha dichiarato che la Russia spende fino al 9% del PIL per la difesa, mentre l’Europa si ferma all’1,9%. Ma i numeri reali raccontano un’altra storia: Spese per la difesa nel 2024 - Russia: 7,1% del PIL (145 miliardi di dollari), secondo l'istituto svedese SIPRI - Unione Europea: 326 miliardi di dollari già spesi nel 2024, secondo le stime dell'Agenzia Europea per la Difesa (Eda) Dov’è l’urgenza di cui parla Von der Leyen? L’Europa spende già oltre il doppio rispetto alla Russia in termini assoluti. Questa narrazione manipolata sembra più un tentativo di giustificare nuovi progetti costosi e accentratori, come il “mercato unico della difesa”, che rischiano di pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini europei senza reali benefici per la nostra sicurezza. La Lega dice NO a bugie e sprechi. Serve trasparenza e responsabilità: la priorità deve essere proteggere i cittadini europei senza cedere alla propaganda di chi vuole centralizzare ancora di più il potere a Bruxelles. Roberto Vannacci Let's debunk Ursula Von der Leyen's lies! In her speech yesterday, the President of the European Commission stated that Russia spends up to 9% of GDP on defense, while Europe stops at 1.9%. But the real numbers tell a different story: Defense spending in 2024 - Russia: 7.1% of GDP ($145 billion), according to the Swedish institute SIPRI - European Union: $326 billion already spent in 2024, according to estimates by the European Defense Agency (EDA) Where is the urgency that Von der Leyen talks about? Europe already spends more than double what Russia does in absolute terms. This manipulated narrative seems more like an attempt to justify new expensive and centralizing projects, such as the "single defense market", which risk weighing further on the pockets of European citizens without real benefits for our security. The League says NO to lies and waste. Transparency and responsibility are needed: the priority must be to protect European citizens without giving in to the propaganda of those who want to further centralize power in Brussels. Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1862921888634200247?t=DrgNCxVREk_oJ4bDenZWhw&s=19
    Like
    Angry
    2
    0 Комментарии 0 Поделились 6Кб Просмотры
  • Due auto della Polizia che si scontrano alle 4 del mattino quando quella strada di Roma a quell'ora è deserta. Negli ultimi 3 anni i numeri di incidenti con scontri frontali stanno andando alle stelle. Cosa diranno ora per coprire le cause di questo incidente? Quale altra bugia diranno per nascondere la strage dei "malori improvvisi" nella Polizia?

    Two police cars colliding at 4 in the morning when that street in Rome is deserted at that time. In the last 3 years the number of head-on collisions has skyrocketed. What will they say now to cover up the causes of this accident? What other lie will they tell to hide the massacre of "sudden illnesses" in the Police?
    Due auto della Polizia che si scontrano alle 4 del mattino quando quella strada di Roma a quell'ora è deserta. Negli ultimi 3 anni i numeri di incidenti con scontri frontali stanno andando alle stelle. Cosa diranno ora per coprire le cause di questo incidente? Quale altra bugia diranno per nascondere la strage dei "malori improvvisi" nella Polizia? Two police cars colliding at 4 in the morning when that street in Rome is deserted at that time. In the last 3 years the number of head-on collisions has skyrocketed. What will they say now to cover up the causes of this accident? What other lie will they tell to hide the massacre of "sudden illnesses" in the Police?
    Angry
    1
    0 Комментарии 0 Поделились 913 Просмотры
Расширенные страницы