• ORRORE SENZA FINE!
    Per il terzo giorno consecutivo Israele continua a bombardare il Libano. Il governo di Beirut ha aggiornato a 51 morti il bilancio delle vittime di mercoledì, che si aggiungono alle centinaia dei giorni precedenti. E mentre i vertici dell’esercito di Tel Aviv preparano i soldati all’invasione di terra, il premier Benjamin Netanyahu ha dato il via libera ai colloqui con gli Usa per un cessate il fuoco temporaneo nel Paese: Washington, però, non parla direttamente con Hezbollah, quindi i contatti saranno indiretti attraverso i governo libanese, francese e di altri Paesi europei. Proprio gli Stati Uniti manifestano particolare preoccupazione per un allargamento del conflitto: “Una guerra su vasta scala in Medio Oriente è possibile”, ha detto Joe Biden al talk show The View, “ma io credo ancora che si possa arrivare a un accordo che cambi tutta la regione”. Secondo fonti anonime citate dall’emittente libanese LBCI, i tavoli hanno registrato “progressi significativi” e raggiunto “una fase seria e avanzata”, tanto che già giovedì mattina potrebbero emergere “risultati operativi“. Intanto, però, decine di soldati a stelle e strisce sono stati dispiegati a Cipro e si stanno preparando a una serie di eventualità, inclusa la possibile evacuazione dei cittadini Usa dal Libano.

    Netanyahu: “Non ci fermeremo” – Sul campo, infatti, tutto lascia pensare che le operazioni proseguiranno. Da un lato, le Idf (Israeli defence forces, le forze armate di Tel Aviv) hanno inviato un messaggio in arabo ai cittadini libanesi, chiedendo loro di non rientrare nelle case che hanno lasciato, perché non è ancora sicuro: “Per la vostra sicurezza, non tornate nelle vostre case fino a nuova comunicazione”. Dall’altro, hanno annunciato la mobilitazione di due brigate di riservisti da schierare nel nord di Israele, al confine con il Libano: questa mossa, affermano, “consentirà di continuare lo sforzo di combattimento contro l’organizzazione terroristica Hezbollah, garantire la protezione dei cittadini dello Stato di Israele e creare le condizioni per il ritorno sicuro degli sfollati del nord nelle loro case”. Soprattutto, in un video registrato dal suo ufficio, Netanyahu ha affermato che Israele “userà tutta la sua forza” contro Hezbollah per far tornare i civili residenti nel nord del Paese, dopo l’ondata di razzi lanciati dal movimento sciita: “Stiamo infliggendo a Hezbollah colpi che non potevano immaginare, lo stiamo facendo con la forza e con l’astuzia. Posso promettervi una cosa: non ci fermeremo finché non torneranno a casa”, ha giurato. Il premier ha convocato per mercoledì sera il gabinetto di sicurezza a Tel Aviv e dovrebbe poi partire per New York, dove parteciperà all’Assemblea generale dell’Onu.
    Anche Unifil condanna i raid di Israele in Libano: “Attacchi ai civili sono una violazione delle leggi umanitarie internazionali”
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    I generali alle truppe: “Preparatevi all’invasione” – Non solo: il capo dell’esercito israeliano ha detto ai soldati di prepararsi per un “possibile ingresso” in Libano. “Dobbiamo essere molto pronti a entrare in azione e invadere“, ha affermato il comandante delle Idf per il nord, il generale Uri Gordon. A confermare che Israele stia preparando l’invasione di terra sono anche le ultime parole del capo di Stato maggiore Herzi Halevi: “Sentite i jet. Abbiamo attaccato tutto il giorno, sia per preparare il terreno per il vostro possibile ingresso che per continuare a danneggiare Hezbollah”, ha detto alle truppe durante una simulazione di offensiva di terra, secondo quanto riporta il Times of Israel. “I vostri stivali entreranno nei villaggi che Hezbollah ha trasformato in una vasta postazione militare, incontrerete i miliziani e gli dimostrerete che cosa significa affrontare un esercito professionale, altamente qualificata e con esperienza di battaglia. Li distruggerete”, ha aggiunto.

    I morti – Intanto Israele sta attaccando in aree montuose al di fuori delle tradizionali roccaforti di Hezbollah: secondo il ministero della Salute libanese un attacco sul villaggio di Joun nei monti Chouf, a sud-est di Beirut, ha ucciso quattro persone. Altre quattro sono morte nella regione di Baalbeck. Un ulterioreattacco ha ucciso tre persone a Maaysra, villaggio sciita in un’area montuosa a maggioranza cristiana a circa 25 chilometri a nord di Beirut, dove secondo i residenti sentiti dall’Afp “una casa e un caffè” sono stati distrutti. La casa, secondo testimonianze riportate dal quotidiano L’Orient Today, apparteneva alla famiglia di Ali Amro, esponente di Hezbollah ucciso il 4 agosto a Houla, nel sud del paese. Amro viveva nell’abitazione ed era responsabile dei settori Mont-Liban e Northern all’interno dell’organizzazione. Altre otto persone sono state uccise nel sud del paese: finora il totale dei morti si avvicina alle 600 vittime.
    Missili anti-nave, razzi guidati e droni: ecco l’arsenale da 150mila “pezzi” di Hezbollah. Ha un armamento da esercito grazie all’Iran
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    Gli sfollati – Secondo il ministero degli Esteri di Beirut gli sfollati “sono mezzo milione“. Per l’Onu invece il loro numero si aggira attorno ai novantamila. Rula Amin, portavoce per il Medioriente e il Nord Africa dell’Unhcr (l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati) ha riferito che migliaia di persone sono fuggite attraversando il confine con la Siria. Le famiglie, ha spiegato, “arrivano in autobus e in auto, ma viaggiano anche a piedi. Folle di persone – molte delle quali sono donne, bambini piccoli e persino neonati continuano ad attendere di poter entrare. Molti dovranno passare la notte all’aperto aspettando il loro turno”, ha aggiunto. L’Unhcr, insieme alla Mezzaluna rossa siriana, sta fornendo acqua, materassi, coperte e cibo. Molte persone “compresi bambini”, ha osservato, risultano feriti nei “recenti attacchi”.

    Hezbollah lancia un missile verso Israele – Nella notte il sistema di difesa aerea “David’s Sling” ha intercettato il “primo missile mai lanciato da Hezbollah verso il centro di Israele”, ha riferito il portavoce dell’esercito israeliano in seguito a un allarme scattato a Tel Aviv, Netanya e nelle aree circostanti. Il partito armato ha confermato l’attacco: “La resistenza islamica ha lanciato un missile balistico Qader 1 alle 6:30 (le 5:30 in Italia, ndr) di mercoledì mirando al quartier generale del Mossad nella periferia di Tel Aviv”. “Il quartier generale del Mossad non si trova in quella zona”, ha replicato il portavoce internazionale dell’Idf, il tenente colonnello Nadav Shoshani, “è un po’ più a est e a nord di quell’area. Il loro missile ha attivato gli allarmi a Netanya e Tel Aviv lungo la costa”. Secondo Shoshani il missile si stava dirigendo verso aree civili della città. È andato a segno, invece, un razzo lanciato contro il kibbutz Sàar, nella Galilea occidentale: tre persone sono rimaste ferite, una in modo grave. Secondo le Idf, in totale, nel corso della giornata sono stati lanciati 110 razzi dal Libano verso Israele.
    Meloni all’Onu: “Subito un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Israele rispetti il diritto e tuteli i civili, anche in Libano”
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    Tel Aviv: “Due droni dall’Iraq” – A quanto riferiscono le forze armate israeliane, due droni sono stati lanciati dalle milizie sciite irachene contro Eilat, località balneare nel sud di Israele. Uno è stato intercettato, mentre l’altro è esploso: due persone sono rimaste leggermente ferite dalle schegge. La rete Al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ha riferito che a inviare gli ordigni è stata la Resistenza islamica in Iraq, un’organizzazione composta da milizie filo-iraniane. Lo scrive Ynet. Intanto le difese aeree siriane hanno intercettato presunti missili israeliani diretti contro Tartus, la seconda città portuale più grande della Siria e sede di basi militari russe, non lontano dal confine nord del Libano. Lo hanno riferito fonti dell’esercito siriano citate dalla Reuters. Il canale televisivo saudita Al-Hadath ha riferito di un “attacco israeliano” e di esplosioni. Il Cremlino ha consigliato ai cittadini russi di lasciare il Libano per motivi di sicurezza: “Si stanno adottando tutte le misure per raccomandare ai nostri cittadini di lasciare il territorio libanese il più rapidamente possibile, utilizzando le opportunità di trasporto commerciale disponibili. Ciò è necessario per garantire la sicurezza dei cittadini”, ha affermato portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Stesso invito rivolto dal Regno Unito ai cittadini britannici: quelli ancora presenti devono “lasciare immediatamente” il Paese, ha detto il premier Keir Starmer.
    Hai già letto 5 articoli

    Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/25/libano-nuovi-raid-di-israele-esercito-ai-civili-non-tornate-a-casa-beirut-500mila-sfollati-hezbollah-lancia-il-1-missile-verso-tel-aviv-intercettato/7706742/
    ORRORE SENZA FINE! Per il terzo giorno consecutivo Israele continua a bombardare il Libano. Il governo di Beirut ha aggiornato a 51 morti il bilancio delle vittime di mercoledì, che si aggiungono alle centinaia dei giorni precedenti. E mentre i vertici dell’esercito di Tel Aviv preparano i soldati all’invasione di terra, il premier Benjamin Netanyahu ha dato il via libera ai colloqui con gli Usa per un cessate il fuoco temporaneo nel Paese: Washington, però, non parla direttamente con Hezbollah, quindi i contatti saranno indiretti attraverso i governo libanese, francese e di altri Paesi europei. Proprio gli Stati Uniti manifestano particolare preoccupazione per un allargamento del conflitto: “Una guerra su vasta scala in Medio Oriente è possibile”, ha detto Joe Biden al talk show The View, “ma io credo ancora che si possa arrivare a un accordo che cambi tutta la regione”. Secondo fonti anonime citate dall’emittente libanese LBCI, i tavoli hanno registrato “progressi significativi” e raggiunto “una fase seria e avanzata”, tanto che già giovedì mattina potrebbero emergere “risultati operativi“. Intanto, però, decine di soldati a stelle e strisce sono stati dispiegati a Cipro e si stanno preparando a una serie di eventualità, inclusa la possibile evacuazione dei cittadini Usa dal Libano. Netanyahu: “Non ci fermeremo” – Sul campo, infatti, tutto lascia pensare che le operazioni proseguiranno. Da un lato, le Idf (Israeli defence forces, le forze armate di Tel Aviv) hanno inviato un messaggio in arabo ai cittadini libanesi, chiedendo loro di non rientrare nelle case che hanno lasciato, perché non è ancora sicuro: “Per la vostra sicurezza, non tornate nelle vostre case fino a nuova comunicazione”. Dall’altro, hanno annunciato la mobilitazione di due brigate di riservisti da schierare nel nord di Israele, al confine con il Libano: questa mossa, affermano, “consentirà di continuare lo sforzo di combattimento contro l’organizzazione terroristica Hezbollah, garantire la protezione dei cittadini dello Stato di Israele e creare le condizioni per il ritorno sicuro degli sfollati del nord nelle loro case”. Soprattutto, in un video registrato dal suo ufficio, Netanyahu ha affermato che Israele “userà tutta la sua forza” contro Hezbollah per far tornare i civili residenti nel nord del Paese, dopo l’ondata di razzi lanciati dal movimento sciita: “Stiamo infliggendo a Hezbollah colpi che non potevano immaginare, lo stiamo facendo con la forza e con l’astuzia. Posso promettervi una cosa: non ci fermeremo finché non torneranno a casa”, ha giurato. Il premier ha convocato per mercoledì sera il gabinetto di sicurezza a Tel Aviv e dovrebbe poi partire per New York, dove parteciperà all’Assemblea generale dell’Onu. Anche Unifil condanna i raid di Israele in Libano: “Attacchi ai civili sono una violazione delle leggi umanitarie internazionali” Leggi Anche Anche Unifil condanna i raid di Israele in Libano: “Attacchi ai civili sono una violazione delle leggi umanitarie internazionali” I generali alle truppe: “Preparatevi all’invasione” – Non solo: il capo dell’esercito israeliano ha detto ai soldati di prepararsi per un “possibile ingresso” in Libano. “Dobbiamo essere molto pronti a entrare in azione e invadere“, ha affermato il comandante delle Idf per il nord, il generale Uri Gordon. A confermare che Israele stia preparando l’invasione di terra sono anche le ultime parole del capo di Stato maggiore Herzi Halevi: “Sentite i jet. Abbiamo attaccato tutto il giorno, sia per preparare il terreno per il vostro possibile ingresso che per continuare a danneggiare Hezbollah”, ha detto alle truppe durante una simulazione di offensiva di terra, secondo quanto riporta il Times of Israel. “I vostri stivali entreranno nei villaggi che Hezbollah ha trasformato in una vasta postazione militare, incontrerete i miliziani e gli dimostrerete che cosa significa affrontare un esercito professionale, altamente qualificata e con esperienza di battaglia. Li distruggerete”, ha aggiunto. I morti – Intanto Israele sta attaccando in aree montuose al di fuori delle tradizionali roccaforti di Hezbollah: secondo il ministero della Salute libanese un attacco sul villaggio di Joun nei monti Chouf, a sud-est di Beirut, ha ucciso quattro persone. Altre quattro sono morte nella regione di Baalbeck. Un ulterioreattacco ha ucciso tre persone a Maaysra, villaggio sciita in un’area montuosa a maggioranza cristiana a circa 25 chilometri a nord di Beirut, dove secondo i residenti sentiti dall’Afp “una casa e un caffè” sono stati distrutti. La casa, secondo testimonianze riportate dal quotidiano L’Orient Today, apparteneva alla famiglia di Ali Amro, esponente di Hezbollah ucciso il 4 agosto a Houla, nel sud del paese. Amro viveva nell’abitazione ed era responsabile dei settori Mont-Liban e Northern all’interno dell’organizzazione. Altre otto persone sono state uccise nel sud del paese: finora il totale dei morti si avvicina alle 600 vittime. Missili anti-nave, razzi guidati e droni: ecco l’arsenale da 150mila “pezzi” di Hezbollah. Ha un armamento da esercito grazie all’Iran Leggi Anche Missili anti-nave, razzi guidati e droni: ecco l’arsenale da 150mila “pezzi” di Hezbollah. Ha un armamento da esercito grazie all’Iran Gli sfollati – Secondo il ministero degli Esteri di Beirut gli sfollati “sono mezzo milione“. Per l’Onu invece il loro numero si aggira attorno ai novantamila. Rula Amin, portavoce per il Medioriente e il Nord Africa dell’Unhcr (l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati) ha riferito che migliaia di persone sono fuggite attraversando il confine con la Siria. Le famiglie, ha spiegato, “arrivano in autobus e in auto, ma viaggiano anche a piedi. Folle di persone – molte delle quali sono donne, bambini piccoli e persino neonati continuano ad attendere di poter entrare. Molti dovranno passare la notte all’aperto aspettando il loro turno”, ha aggiunto. L’Unhcr, insieme alla Mezzaluna rossa siriana, sta fornendo acqua, materassi, coperte e cibo. Molte persone “compresi bambini”, ha osservato, risultano feriti nei “recenti attacchi”. Hezbollah lancia un missile verso Israele – Nella notte il sistema di difesa aerea “David’s Sling” ha intercettato il “primo missile mai lanciato da Hezbollah verso il centro di Israele”, ha riferito il portavoce dell’esercito israeliano in seguito a un allarme scattato a Tel Aviv, Netanya e nelle aree circostanti. Il partito armato ha confermato l’attacco: “La resistenza islamica ha lanciato un missile balistico Qader 1 alle 6:30 (le 5:30 in Italia, ndr) di mercoledì mirando al quartier generale del Mossad nella periferia di Tel Aviv”. “Il quartier generale del Mossad non si trova in quella zona”, ha replicato il portavoce internazionale dell’Idf, il tenente colonnello Nadav Shoshani, “è un po’ più a est e a nord di quell’area. Il loro missile ha attivato gli allarmi a Netanya e Tel Aviv lungo la costa”. Secondo Shoshani il missile si stava dirigendo verso aree civili della città. È andato a segno, invece, un razzo lanciato contro il kibbutz Sàar, nella Galilea occidentale: tre persone sono rimaste ferite, una in modo grave. Secondo le Idf, in totale, nel corso della giornata sono stati lanciati 110 razzi dal Libano verso Israele. Meloni all’Onu: “Subito un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Israele rispetti il diritto e tuteli i civili, anche in Libano” Leggi Anche Meloni all’Onu: “Subito un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Israele rispetti il diritto e tuteli i civili, anche in Libano” Tel Aviv: “Due droni dall’Iraq” – A quanto riferiscono le forze armate israeliane, due droni sono stati lanciati dalle milizie sciite irachene contro Eilat, località balneare nel sud di Israele. Uno è stato intercettato, mentre l’altro è esploso: due persone sono rimaste leggermente ferite dalle schegge. La rete Al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ha riferito che a inviare gli ordigni è stata la Resistenza islamica in Iraq, un’organizzazione composta da milizie filo-iraniane. Lo scrive Ynet. Intanto le difese aeree siriane hanno intercettato presunti missili israeliani diretti contro Tartus, la seconda città portuale più grande della Siria e sede di basi militari russe, non lontano dal confine nord del Libano. Lo hanno riferito fonti dell’esercito siriano citate dalla Reuters. Il canale televisivo saudita Al-Hadath ha riferito di un “attacco israeliano” e di esplosioni. Il Cremlino ha consigliato ai cittadini russi di lasciare il Libano per motivi di sicurezza: “Si stanno adottando tutte le misure per raccomandare ai nostri cittadini di lasciare il territorio libanese il più rapidamente possibile, utilizzando le opportunità di trasporto commerciale disponibili. Ciò è necessario per garantire la sicurezza dei cittadini”, ha affermato portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Stesso invito rivolto dal Regno Unito ai cittadini britannici: quelli ancora presenti devono “lasciare immediatamente” il Paese, ha detto il premier Keir Starmer. Hai già letto 5 articoli Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/25/libano-nuovi-raid-di-israele-esercito-ai-civili-non-tornate-a-casa-beirut-500mila-sfollati-hezbollah-lancia-il-1-missile-verso-tel-aviv-intercettato/7706742/
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  • Palermo fa i conti con la siccità: acqua razionata in periferia. Il dramma di Nicosia, dove arriverà ogni 7 giorni: “Non potremo più usare i water”.

    Alla fine tocca anche a Palermo fare i conti con la siccità e dover sperimentare il razionamento dell’acqua. Dopo il braccio di ferro negli scorsi mesi tra il sindaco Roberto Lagalla e il presidente della Regione Renato Schifani, che aveva chiesto una frenata poi di fatto arrivata, il capoluogo siciliano – già in sofferenza per una raccolta dell’immondizia deficitaria – adesso subirà un nuovo disagio. Dal 7 ottobre alcuni quartieri periferici (pari al 25 per cento del tessuto urbano) subiranno un giorno di stop del servizio idrico alla settimana. “Lo scontro politico non ha fatto che ritardare una misura urgente per preservare le risorse idriche e farle durare più a lungo possibile, adesso potrebbe essere troppo tardi”, punta il dito Beppe Amato, responsabile risorse idriche di Legambiente. Mentre Salvo Cocina, capo della Protezione civile regionale, spiega che “la misura è stata adottata per esigenze di risparmio idrico ma anche come sperimentazione, per mettere, cioè, alla prova il sistema idrico cittadino in previsione dello scenario peggiore, ovvero che non piova il prossimo autunno”.

    Uno scenario pressoché apocalittico ma che deve essere comunque considerato, secondo gli esperti della Regione. Le prime settimane di settembre non hanno portato il sollievo sperato: le piogge sono state scarse e la situazione “è di molto peggiorata – indica Amato – soprattutto perché le precipitazioni non hanno aumentato le risorse nelle dighe: questo vuol dire che i terreni hanno assorbito molta acqua e se c’è questa esigenza idrogeologica, ovvero se i terreni hanno bisogno di tutta quest’acqua, vuol dire che le piogge serviranno soprattutto ai terreni non aumentando la disponibilità in diga: una situazione gravissima”. Dopo avere perso la diga Fanaco, prosciugata da un paio di settimane, a destare particolare preoccupazione è adesso l’Ancipa, la diga sui Nebrodi che serve le zone interne della Sicilia. Non a caso dal 14 settembre comuni come Nicosia, Troina, Gagliano, Valguarnera ed Enna hanno subito un aggravio del razionamento: “Siamo passati da 4 a sette giorni ma questa cosa non è possibile, non ce la facciamo e siamo pronti a proteste eclatanti”, avverte Fabio Bruno, presidente del Movimento per la difesa dei territori.

    E spiega: “A Nicosia, comune in provincia di Enna, non ci sono abitanti con serbatoi capienti, tutti con un massimo di 500 o mille litri di capienza, per questo non si riesce a stare una settimana senz’acqua: non si può andare avanti in questo modo, bisogna trovare un’altra soluzione”. La Protezione civile ha già disposto l’invio di altre autobotti e la realizzazione di serbatoi comunali dove andare a rifornirsi. Ma per Bruno non è questa una soluzione praticabile: “Noi chiediamo che l’acqua venga razionata con un intervallo minore: 5 giorni e non sette, non siamo certi di farcela così ma è un inizio”. Altrimenti dall’entroterra siculo promettono battaglia: “Il consumo maggiore è quello del water, vuol dire che per risparmiare davvero sul consumo, dovremmo tornare al medioevo, e allora noi siamo pronti a gettare i nostri water e a mostrare al mondo il nostro disagio, se servirà”, avverte il presidente del Movimento per la difesa dei territori.

    Con la fine dell’estate l’emergenza si è dunque aggravata, soprattutto nelle zone interne, dove, non avendo avuto disagi precedenti, gli abitanti non sono equipaggiati per un razionamento così prolungato. Senza contare che in quelle zone sono stati trovati pochi pozzi, che nei mesi estivi hanno rappresentato la soluzione d’emergenza per le zone in maggiore sofferenza. La Protezione civile ha chiesto ai comuni di setacciare i propri territori per scovare altre risorse idriche e in molti casi ne sono stati trovati, come a Trapani, dove sono stati riattivati i vecchi pozzi. Idem a Messina, dove 6 nuovi pozzi adesso servono la città e il Comune ha potuto chiudere il centro operativo attivato per fronteggiare la siccità. Mentre per il prossimo maggio si attendono i dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, già finanziati con i fondi Fsc per 90 milioni e con altri 10 stanziati dalla Regione. Serviranno come “stabilizzatori”, spiega Cocina. In altre parole serviranno a rendere stabile l’approvvigionamento idrico a prescindere dalla piovosità soggetta a brusche oscillazioni a causa dei cambiamenti climatici.

    Ma i tre dissalatori riguardano solo il 5 per cento dell’isola e non posso essere una soluzione nella parte interna, dove l’acqua dal mare dovrebbero non solo essere dissalata ma anche pompata in altezza. In queste zone più impervie sono anche pochi i pozzi scovati finora, situazione molto critica che ha spinto all’aggravio del razionamento. Nel frattempo però i pesci restano dove sono: durante l’estate una delle ipotesi vagliate dai tecnici era stata quella di spostarli dagli invasi per poter prelevare più acqua. Soluzione che finora non è stata adottata ma neanche del tutto esclusa: i pesci sono ancora sotto osservazione, in caso servisse e in attesa di un’autorizzazione ambientale, senza la quale l’operazione di travaso da una diga a un’altra non si può fare. Ma non si esclude nulla in Sicilia, dove la Protezione civile sta valutando lo scenario peggiore: “Non è il più probabile – spiegano dai vertici– ma le statistiche non davano probabile neanche la terza alluvione a Bologna: il cambiamento climatico ci impone di valutare scenari imprevedibili e di avere massima cautela”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/21/palermo-acqua-razionata-siccita-nicosia/7702353/
    Palermo fa i conti con la siccità: acqua razionata in periferia. Il dramma di Nicosia, dove arriverà ogni 7 giorni: “Non potremo più usare i water”. Alla fine tocca anche a Palermo fare i conti con la siccità e dover sperimentare il razionamento dell’acqua. Dopo il braccio di ferro negli scorsi mesi tra il sindaco Roberto Lagalla e il presidente della Regione Renato Schifani, che aveva chiesto una frenata poi di fatto arrivata, il capoluogo siciliano – già in sofferenza per una raccolta dell’immondizia deficitaria – adesso subirà un nuovo disagio. Dal 7 ottobre alcuni quartieri periferici (pari al 25 per cento del tessuto urbano) subiranno un giorno di stop del servizio idrico alla settimana. “Lo scontro politico non ha fatto che ritardare una misura urgente per preservare le risorse idriche e farle durare più a lungo possibile, adesso potrebbe essere troppo tardi”, punta il dito Beppe Amato, responsabile risorse idriche di Legambiente. Mentre Salvo Cocina, capo della Protezione civile regionale, spiega che “la misura è stata adottata per esigenze di risparmio idrico ma anche come sperimentazione, per mettere, cioè, alla prova il sistema idrico cittadino in previsione dello scenario peggiore, ovvero che non piova il prossimo autunno”. Uno scenario pressoché apocalittico ma che deve essere comunque considerato, secondo gli esperti della Regione. Le prime settimane di settembre non hanno portato il sollievo sperato: le piogge sono state scarse e la situazione “è di molto peggiorata – indica Amato – soprattutto perché le precipitazioni non hanno aumentato le risorse nelle dighe: questo vuol dire che i terreni hanno assorbito molta acqua e se c’è questa esigenza idrogeologica, ovvero se i terreni hanno bisogno di tutta quest’acqua, vuol dire che le piogge serviranno soprattutto ai terreni non aumentando la disponibilità in diga: una situazione gravissima”. Dopo avere perso la diga Fanaco, prosciugata da un paio di settimane, a destare particolare preoccupazione è adesso l’Ancipa, la diga sui Nebrodi che serve le zone interne della Sicilia. Non a caso dal 14 settembre comuni come Nicosia, Troina, Gagliano, Valguarnera ed Enna hanno subito un aggravio del razionamento: “Siamo passati da 4 a sette giorni ma questa cosa non è possibile, non ce la facciamo e siamo pronti a proteste eclatanti”, avverte Fabio Bruno, presidente del Movimento per la difesa dei territori. E spiega: “A Nicosia, comune in provincia di Enna, non ci sono abitanti con serbatoi capienti, tutti con un massimo di 500 o mille litri di capienza, per questo non si riesce a stare una settimana senz’acqua: non si può andare avanti in questo modo, bisogna trovare un’altra soluzione”. La Protezione civile ha già disposto l’invio di altre autobotti e la realizzazione di serbatoi comunali dove andare a rifornirsi. Ma per Bruno non è questa una soluzione praticabile: “Noi chiediamo che l’acqua venga razionata con un intervallo minore: 5 giorni e non sette, non siamo certi di farcela così ma è un inizio”. Altrimenti dall’entroterra siculo promettono battaglia: “Il consumo maggiore è quello del water, vuol dire che per risparmiare davvero sul consumo, dovremmo tornare al medioevo, e allora noi siamo pronti a gettare i nostri water e a mostrare al mondo il nostro disagio, se servirà”, avverte il presidente del Movimento per la difesa dei territori. Con la fine dell’estate l’emergenza si è dunque aggravata, soprattutto nelle zone interne, dove, non avendo avuto disagi precedenti, gli abitanti non sono equipaggiati per un razionamento così prolungato. Senza contare che in quelle zone sono stati trovati pochi pozzi, che nei mesi estivi hanno rappresentato la soluzione d’emergenza per le zone in maggiore sofferenza. La Protezione civile ha chiesto ai comuni di setacciare i propri territori per scovare altre risorse idriche e in molti casi ne sono stati trovati, come a Trapani, dove sono stati riattivati i vecchi pozzi. Idem a Messina, dove 6 nuovi pozzi adesso servono la città e il Comune ha potuto chiudere il centro operativo attivato per fronteggiare la siccità. Mentre per il prossimo maggio si attendono i dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, già finanziati con i fondi Fsc per 90 milioni e con altri 10 stanziati dalla Regione. Serviranno come “stabilizzatori”, spiega Cocina. In altre parole serviranno a rendere stabile l’approvvigionamento idrico a prescindere dalla piovosità soggetta a brusche oscillazioni a causa dei cambiamenti climatici. Ma i tre dissalatori riguardano solo il 5 per cento dell’isola e non posso essere una soluzione nella parte interna, dove l’acqua dal mare dovrebbero non solo essere dissalata ma anche pompata in altezza. In queste zone più impervie sono anche pochi i pozzi scovati finora, situazione molto critica che ha spinto all’aggravio del razionamento. Nel frattempo però i pesci restano dove sono: durante l’estate una delle ipotesi vagliate dai tecnici era stata quella di spostarli dagli invasi per poter prelevare più acqua. Soluzione che finora non è stata adottata ma neanche del tutto esclusa: i pesci sono ancora sotto osservazione, in caso servisse e in attesa di un’autorizzazione ambientale, senza la quale l’operazione di travaso da una diga a un’altra non si può fare. Ma non si esclude nulla in Sicilia, dove la Protezione civile sta valutando lo scenario peggiore: “Non è il più probabile – spiegano dai vertici– ma le statistiche non davano probabile neanche la terza alluvione a Bologna: il cambiamento climatico ci impone di valutare scenari imprevedibili e di avere massima cautela”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/21/palermo-acqua-razionata-siccita-nicosia/7702353/
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  • Schillaci con la Circolare 17 settembre 2024 si è rilevato essere definitivamente Ministro alla (Non-)Salute - continua a consigliare ATTIVAMENTE i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 alle donne incinte e allattanti e agli studenti di medicina! Ma poi anche ai familiari, conviventi e badanti di persone fragili, come se i cosiddetti „vaccini“ avessero un effetto inibitorio dell‘infezione e dunque della contagiosità delle persone „vaccinate“… efficacia che queste sostanze sperimentali però non hanno e a tale scopo non sono state autorizzate.
    Qui la Circolare

    https://t.co/KrlSKrT7cL

    Continuano nel FALSO IDEOLOGICO, nell‘APPLICAZIONE DI UN FARMACO DIFETTOSO (perché di fatto sperimentale e non vaccino) e con l‘APPLICAZIONE PERICOLOSA di un farmaco (anche perché senza la dovuta prescrizione medica!).
    Insomma, la presunta „svolta“ annunciata due giorni fa non c‘è: il governo Meloni con il suo Ministro alla (Non-)Salute Schillaci continua a gravemente disinformare e a mettere a grave rischio salute e vita dei cittadini (inclusi i concepiti e bambini allattati). E se leggo oggi che la Meloni si appoggia volentieri in generale ai consigli di „nonno“ Mario Draghi, la preoccupazione è in esplosivo crescendo.
    Insomma: vedo un governo che prende i cittadini, in primis i suoi elettori, in giro e certo non opera da buon padre di famiglia. Vergogna!

    Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1836624136832995473?t=c7n5arslOl884dGpKd61Nw&s=19
    ‼️Schillaci con la Circolare 17 settembre 2024 si è rilevato essere definitivamente Ministro alla (Non-)Salute - continua a consigliare ATTIVAMENTE i cosiddetti „vaccini“-Covid-19 alle donne incinte e allattanti e agli studenti di medicina! Ma poi anche ai familiari, conviventi e badanti di persone fragili, come se i cosiddetti „vaccini“ avessero un effetto inibitorio dell‘infezione e dunque della contagiosità delle persone „vaccinate“… efficacia che queste sostanze sperimentali però non hanno e a tale scopo non sono state autorizzate. Qui la Circolare 👇👇👇 https://t.co/KrlSKrT7cL Continuano nel FALSO IDEOLOGICO, nell‘APPLICAZIONE DI UN FARMACO DIFETTOSO (perché di fatto sperimentale e non vaccino) e con l‘APPLICAZIONE PERICOLOSA di un farmaco (anche perché senza la dovuta prescrizione medica!). Insomma, la presunta „svolta“ annunciata due giorni fa non c‘è: il governo Meloni con il suo Ministro alla (Non-)Salute Schillaci continua a gravemente disinformare e a mettere a grave rischio salute e vita dei cittadini (inclusi i concepiti e bambini allattati). E se leggo oggi che la Meloni si appoggia volentieri in generale ai consigli di „nonno“ Mario Draghi, la preoccupazione è in esplosivo crescendo. Insomma: vedo un governo che prende i cittadini, in primis i suoi elettori, in giro e certo non opera da buon padre di famiglia. Vergogna! Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1836624136832995473?t=c7n5arslOl884dGpKd61Nw&s=19
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  • ORRORE SENZA FINE!!!
    Moderna conferma che i vaccini mRNA contro il COVID causano il cancro

    Moderna ha ammesso che il suo vaccino mRNA contro il COVID provoca il CANCRO dopo che miliardi di frammenti di DNA sono stati trovati nelle fiale della pericolosa iniezione.

    La rivelazione è stata fatta dopo che il dott. Robert Malone è recentemente intervenuto a un'udienza "Lesioni causate dai vaccini COVID-19" guidata dalla deputata Marjorie Taylor Greene (R-Ga.), durante la quale ha rivelato come il brevetto di Moderna dimostri che le sue fiale del "vaccino" (COVID-19) contengono miliardi di frammenti di DNA e altri contaminanti collegati a difetti alla nascita e cancro.

    Durante l'udienza, il dott. Malone ha parlato di come Moderna riconosca nel suo brevetto che l'RNA è preferibile al DNA nei vaccini a causa dei rischi connessi, ma che l'iniezione di mRNA dell'azienda, somministrata a decine di milioni di persone, è contaminata da quest'ultimo.

    "Moderna ha un brevetto sull'uso dell'RNA per i vaccini", ha affermato il dott. Malone.
    "E in questo, Moderna riconosce esplicitamente che l'RNA è superiore al DNA per scopi vaccinali perché i problemi, tra cui la possibilità di mutagenesi inserzionale che potrebbe portare all'attivazione di oncogeni o all'inattivazione di geni oncosoppressori".

    "La FDA afferma di non essere a conoscenza di alcuna preoccupazione, ma Moderna, nel suo brevetto, espone esattamente le stesse preoccupazioni che esistono sul DNA nella mutagenesi inserzionale e nella genotossicità.

    "Quindi, Moderna
    lo sa: il DNA è un contaminante. Viene lasciato lì a causa del modo in cui lo producono...usano il DNA per produrre RNA, e poi degradano il DNA, e poi devono purificare il DNA degradato dall'RNA, e il processo che stanno usando non è così buono."

    Moderna Confirms COVID mRNA Vaccines Cause Cancer

    Moderna has admitted that its mRNA COVID vaccine causes CANCER after billions of DNA fragments were found in vials of the dangerous shot.

    The revelation comes after Dr. Robert Malone recently spoke at a hearing on “Injuries Caused by COVID-19 Vaccines” led by Rep. Marjorie Taylor Greene (R-Ga.), where he revealed how Moderna’s patent shows that its vials of the “vaccine” (COVID-19) contain billions of DNA fragments and other contaminants linked to birth defects and cancer.

    During the hearing, Dr. Malone spoke about how Moderna acknowledges in its patent that RNA is preferable to DNA in vaccines because of the risks involved, but that the company’s mRNA shot, administered to tens of millions of people, is contaminated with the latter.

    “Moderna has a patent on the use of RNA for vaccines,” Dr. Malone said.
    “And in that, Moderna explicitly acknowledges that RNA is superior to DNA for vaccine purposes because of the concerns, including the possibility of insertional mutagenesis that could lead to activation of oncogenes or inactivation of tumor suppressor genes.”

    “The FDA says it is not aware of any concerns, but Moderna, in its patent, lays out exactly the same concerns that exist with DNA in insertional mutagenesis and genotoxicity.

    “So, Moderna
    knows: DNA is a contaminant. It’s left there because of the way they make it…they use DNA to make RNA, and then they degrade the DNA, and then they have to purify the degraded DNA from the RNA, and the process they’re using is not that good.”
    ORRORE SENZA FINE!!! 🚨 Moderna conferma che i vaccini mRNA contro il COVID causano il cancro ❌ Moderna ha ammesso che il suo vaccino mRNA contro il COVID provoca il CANCRO dopo che miliardi di frammenti di DNA sono stati trovati nelle fiale della pericolosa iniezione. ❌ La rivelazione è stata fatta dopo che il dott. Robert Malone è recentemente intervenuto a un'udienza "Lesioni causate dai vaccini COVID-19" guidata dalla deputata Marjorie Taylor Greene (R-Ga.), durante la quale ha rivelato come il brevetto di Moderna dimostri che le sue fiale del "vaccino" (COVID-19) contengono miliardi di frammenti di DNA e altri contaminanti collegati a difetti alla nascita e cancro. ❌ Durante l'udienza, il dott. Malone ha parlato di come Moderna riconosca nel suo brevetto che l'RNA è preferibile al DNA nei vaccini a causa dei rischi connessi, ma che l'iniezione di mRNA dell'azienda, somministrata a decine di milioni di persone, è contaminata da quest'ultimo. ❌ "Moderna ha un brevetto sull'uso dell'RNA per i vaccini", ha affermato il dott. Malone. "E in questo, Moderna riconosce esplicitamente che l'RNA è superiore al DNA per scopi vaccinali perché i problemi, tra cui la possibilità di mutagenesi inserzionale che potrebbe portare all'attivazione di oncogeni o all'inattivazione di geni oncosoppressori". ❌ "La FDA afferma di non essere a conoscenza di alcuna preoccupazione, ma Moderna, nel suo brevetto, espone esattamente le stesse preoccupazioni che esistono sul DNA nella mutagenesi inserzionale e nella genotossicità. ❌ "Quindi, Moderna lo sa: il DNA è un contaminante. Viene lasciato lì a causa del modo in cui lo producono...usano il DNA per produrre RNA, e poi degradano il DNA, e poi devono purificare il DNA degradato dall'RNA, e il processo che stanno usando non è così buono." 🚨 Moderna Confirms COVID mRNA Vaccines Cause Cancer ❌ Moderna has admitted that its mRNA COVID vaccine causes CANCER after billions of DNA fragments were found in vials of the dangerous shot. ❌ The revelation comes after Dr. Robert Malone recently spoke at a hearing on “Injuries Caused by COVID-19 Vaccines” led by Rep. Marjorie Taylor Greene (R-Ga.), where he revealed how Moderna’s patent shows that its vials of the “vaccine” (COVID-19) contain billions of DNA fragments and other contaminants linked to birth defects and cancer. ❌ During the hearing, Dr. Malone spoke about how Moderna acknowledges in its patent that RNA is preferable to DNA in vaccines because of the risks involved, but that the company’s mRNA shot, administered to tens of millions of people, is contaminated with the latter. ❌ “Moderna has a patent on the use of RNA for vaccines,” Dr. Malone said. “And in that, Moderna explicitly acknowledges that RNA is superior to DNA for vaccine purposes because of the concerns, including the possibility of insertional mutagenesis that could lead to activation of oncogenes or inactivation of tumor suppressor genes.” ❌ “The FDA says it is not aware of any concerns, but Moderna, in its patent, lays out exactly the same concerns that exist with DNA in insertional mutagenesis and genotoxicity. ❌ “So, Moderna knows: DNA is a contaminant. It’s left there because of the way they make it…they use DNA to make RNA, and then they degrade the DNA, and then they have to purify the degraded DNA from the RNA, and the process they’re using is not that good.”
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  • L'International Boxing Association (IBA) ritiene opportuno affrontare le recenti dichiarazioni dei media riguardanti gli atleti Lin Yu-ting e Imane Khelif, in particolare per quanto riguarda la loro partecipazione ai Giochi olimpici di Parigi 2024.

    Desideriamo fare le seguenti osservazioni a riguardo:

    Il 24 marzo 2023, l'IBA ha squalificato gli atleti Lin Yu-ting e Imane Khelif dagli IBA Women's World Boxing Championships di Nuova Delhi 2023. Questa squalifica è stata il risultato del loro mancato rispetto dei criteri di ammissibilità per la partecipazione alla competizione femminile, come stabilito nei regolamenti IBA. Questa decisione, presa dopo un'attenta revisione, è stata estremamente importante e necessaria per mantenere il livello di correttezza e la massima integrità della competizione.

    Da notare che gli atleti non sono stati sottoposti a un esame del testosterone, ma sono stati sottoposti a un test separato e riconosciuto, i cui dettagli rimangono riservati. Questo test ha indicato in modo conclusivo che entrambe le atlete non soddisfacevano i criteri di ammissibilità necessari richiesti e sono state ritenute avere vantaggi competitivi rispetto alle altre atlete.

    La decisione presa dall'IBA il 24 marzo 2023 è stata successivamente ratificata dal Consiglio di amministrazione dell'IBA il 25 marzo 2023. Il verbale ufficiale di questa decisione è disponibile sul sito Web dell'IBA.

    La squalifica si basava su due test condotti su entrambe le atlete come segue:

    Test eseguito durante i Campionati mondiali di boxe femminile IBA a Istanbul 2022.
    Test eseguito durante i Campionati mondiali di boxe femminile IBA a Nuova Delhi 2023.

    Per chiarezza.

    Lin Yu-ting non ha presentato ricorso contro la decisione dell'IBA alla Corte arbitrale dello sport (CAS), rendendo così la decisione legalmente vincolante.
    Imane Khelif ha inizialmente presentato ricorso contro la decisione al CAS, ma ha ritirato il ricorso durante il processo, rendendo anche lei la decisione dell'IBA legalmente vincolante. I nostri comitati hanno esaminato e approvato rigorosamente la decisione presa durante i Campionati del mondo. Mentre l'IBA rimane impegnata a garantire l'equità competitiva in tutti i nostri eventi, esprimiamo preoccupazione per l'applicazione incoerente dei criteri di ammissibilità da parte di altre organizzazioni sportive, comprese quelle che supervisionano i Giochi olimpici. Le diverse normative del CIO su queste questioni, in cui l'IBA non è coinvolta, sollevano seri interrogativi sia sull'equità competitiva che sulla sicurezza degli atleti.

    Per chiarimenti sul motivo per cui il CIO consente agli atleti con vantaggi competitivi di competere nei propri eventi, invitiamo le parti interessate a cercare risposte direttamente dal CIO.

    Cordiali saluti,

    International Boxing Association

    https://www.iba.sport/news/statement-made-by-the-international-boxing-association-regarding-athletes-disqualifications-in-world-boxing-championships-2023/?fbclid=IwY2xjawEdSG1leHRuA2FlbQIxMQABHXEdVVSNEEor82OeysdLqhUb6xdtl24MOq34DfVJaWUKBGBTS5Hes7n5Mg_aem_Ld-HxiymIK_4DLcl2-uGTA
    L'International Boxing Association (IBA) ritiene opportuno affrontare le recenti dichiarazioni dei media riguardanti gli atleti Lin Yu-ting e Imane Khelif, in particolare per quanto riguarda la loro partecipazione ai Giochi olimpici di Parigi 2024. Desideriamo fare le seguenti osservazioni a riguardo: Il 24 marzo 2023, l'IBA ha squalificato gli atleti Lin Yu-ting e Imane Khelif dagli IBA Women's World Boxing Championships di Nuova Delhi 2023. Questa squalifica è stata il risultato del loro mancato rispetto dei criteri di ammissibilità per la partecipazione alla competizione femminile, come stabilito nei regolamenti IBA. Questa decisione, presa dopo un'attenta revisione, è stata estremamente importante e necessaria per mantenere il livello di correttezza e la massima integrità della competizione. Da notare che gli atleti non sono stati sottoposti a un esame del testosterone, ma sono stati sottoposti a un test separato e riconosciuto, i cui dettagli rimangono riservati. Questo test ha indicato in modo conclusivo che entrambe le atlete non soddisfacevano i criteri di ammissibilità necessari richiesti e sono state ritenute avere vantaggi competitivi rispetto alle altre atlete. La decisione presa dall'IBA il 24 marzo 2023 è stata successivamente ratificata dal Consiglio di amministrazione dell'IBA il 25 marzo 2023. Il verbale ufficiale di questa decisione è disponibile sul sito Web dell'IBA. La squalifica si basava su due test condotti su entrambe le atlete come segue: Test eseguito durante i Campionati mondiali di boxe femminile IBA a Istanbul 2022. Test eseguito durante i Campionati mondiali di boxe femminile IBA a Nuova Delhi 2023. Per chiarezza. Lin Yu-ting non ha presentato ricorso contro la decisione dell'IBA alla Corte arbitrale dello sport (CAS), rendendo così la decisione legalmente vincolante. Imane Khelif ha inizialmente presentato ricorso contro la decisione al CAS, ma ha ritirato il ricorso durante il processo, rendendo anche lei la decisione dell'IBA legalmente vincolante. I nostri comitati hanno esaminato e approvato rigorosamente la decisione presa durante i Campionati del mondo. Mentre l'IBA rimane impegnata a garantire l'equità competitiva in tutti i nostri eventi, esprimiamo preoccupazione per l'applicazione incoerente dei criteri di ammissibilità da parte di altre organizzazioni sportive, comprese quelle che supervisionano i Giochi olimpici. Le diverse normative del CIO su queste questioni, in cui l'IBA non è coinvolta, sollevano seri interrogativi sia sull'equità competitiva che sulla sicurezza degli atleti. Per chiarimenti sul motivo per cui il CIO consente agli atleti con vantaggi competitivi di competere nei propri eventi, invitiamo le parti interessate a cercare risposte direttamente dal CIO. Cordiali saluti, International Boxing Association https://www.iba.sport/news/statement-made-by-the-international-boxing-association-regarding-athletes-disqualifications-in-world-boxing-championships-2023/?fbclid=IwY2xjawEdSG1leHRuA2FlbQIxMQABHXEdVVSNEEor82OeysdLqhUb6xdtl24MOq34DfVJaWUKBGBTS5Hes7n5Mg_aem_Ld-HxiymIK_4DLcl2-uGTA
    WWW.IBA.SPORT
    Statement made by the International Boxing Association regarding Athletes Disqualifications in World Boxing Championships 2023
    As stated, the International Boxing Association (IBA) feels it appropriate at this prevalent time, to address recent media statements regarding those athletes Lin Yu-ting and Imane Khelif, particularly regarding their participation in the Paris Olympic Games 2024. We wish to make ...
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  • https://dituttoedipiu.altervista.org/vaccini-covid-collegati-a-coaguli-di-sangue-addominale-piu-frequenti-e-potenzialmente-mortali/


    #vaccini #COVID19 #effetticollaterali #coagulidisangue #salute #pandemia #vaccinazione #rischi #studio #ricerca #medicina #virus #prevenzione #sicurezza #immunizzazione #sanità #scienza #effettiavversi #salutepubblica #vacciniCOVID #informazione #giornalismo #dati #mortalità #preoccupazione #sicurezzasanitaria #news #reportage #salutemondiale #vaccinocovid
    https://dituttoedipiu.altervista.org/vaccini-covid-collegati-a-coaguli-di-sangue-addominale-piu-frequenti-e-potenzialmente-mortali/ #vaccini #COVID19 #effetticollaterali #coagulidisangue #salute #pandemia #vaccinazione #rischi #studio #ricerca #medicina #virus #prevenzione #sicurezza #immunizzazione #sanità #scienza #effettiavversi #salutepubblica #vacciniCOVID #informazione #giornalismo #dati #mortalità #preoccupazione #sicurezzasanitaria #news #reportage #salutemondiale #vaccinocovid
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    Vaccini COVID collegati a coaguli di sangue addominale più frequenti e potenzialmente mortali - D TUTTO E D+
    Vaccini COVID collegati a coaguli di sangue addominale più frequenti e potenzialmente mortali I vaccini contro il COVID-19 possono rendere più frequente e grave la trombosi della vena splancnica, un tipo raro di coagulazione del sangue addominale, secondo il più grande studio pubblicato nel suo genere. Secondo uno studio pubblicato su Hepatology, i vaccini contro il COVID-19 possono rendere la trombosi della vena splancnica (SVT), un tipo raro
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  • Klaus Schwab, il fondatore del World Economic Forum (WEF), è stato ricoverato in ospedale, come riportato da diverse fonti sulla piattaforma di social media X. La notizia ha suscitato reazioni contrastanti a livello globale, con alcuni che hanno espresso preoccupazione per la sua salute e altri che hanno mostrato scetticismo. Al momento, non c'è alcuna dichiarazione ufficiale da parte del World Economic Forum o dei rappresentanti di Schwab sulla natura del suo ricovero o sulle sue attuali condizioni di salute. L'assenza di informazioni dettagliate ha portato a una varietà di reazioni pubbliche, che vanno dagli auguri di pronta guarigione alle discussioni sull'influenza di Schwab sugli affari mondiali. DA VERIFICARE https://x.com/AlertChannel/status/1779535463696515342
    Klaus Schwab, il fondatore del World Economic Forum (WEF), è stato ricoverato in ospedale, come riportato da diverse fonti sulla piattaforma di social media X. La notizia ha suscitato reazioni contrastanti a livello globale, con alcuni che hanno espresso preoccupazione per la sua salute e altri che hanno mostrato scetticismo. Al momento, non c'è alcuna dichiarazione ufficiale da parte del World Economic Forum o dei rappresentanti di Schwab sulla natura del suo ricovero o sulle sue attuali condizioni di salute. L'assenza di informazioni dettagliate ha portato a una varietà di reazioni pubbliche, che vanno dagli auguri di pronta guarigione alle discussioni sull'influenza di Schwab sugli affari mondiali. DA VERIFICARE https://x.com/AlertChannel/status/1779535463696515342
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  • Gismondo: “Vaccini, future generazioni a rischio: ecco perché”. L’allarme dell’esperta e l’accusa di censura: “Dico tutto”

    Maria Rita Gismondo, in prima linea fin dall’inizio per cercare la verità sul Covid e sui vaccini, torna alla carica, non molla, anzi. Scrive un altro libro sui misfatti della pandemia dopo il successo di “Ombre allo specchio”. Tutto documentato, però, guerda caso, la dottoressa non riesce a trovare un editore disposto a pubblicarlo. La censura sul Covid, insomma, continua. E la paura aumenta di giorno in giorno, perché di giorno in giorno vengono scoperte nuove schifezze su quello che hanno fatto. La direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze presso l’Ospedale Sacco di Milano, Maria Rita Gismondo ne ha parlato con Patrizia Floder Reitter in un’intervista a LaVerità: “L’ho sempre detto, prima bisognava istituire una commissione scientifica capace di mettere a punto un focus, utile a una rappresentanza di politici, non di partiti, per guardare alle responsabilità durante la pandemia. Non ci deve essere uno scontro di ideologie. Non si fa scienza, non si fa salute dichiarando semplicemente questo è vero, l’altro è falso. Tra l’altro, usando i parametri di indagine che avevamo per gli altri vaccini, proteici, mentre questi hanno acido nucleico”.

    Accusa ancora Maria Rita Gismondo: “I vaccini a mRna sono stati prodotti in gran fretta, senza una valida e ampia sperimentazione. La spiegazione fornita, cioè che il tempo era stato sostituito dal numero di pazienti trattati, non è assolutamente accettabile perché alcuni effetti hanno bisogno di tempo per manifestarsi. Non si può simulare un effetto collaterale dopo 48 ore, con quello che potrebbe presentarsi dopo uno o due anni. La Fda parla di più di 30 anni, come arco di tempo per gli eventi avversi possibili”. La preoccupazione maggiore per l’esperta è per le future generazioni, con giovani che ancora oggi finiscono su una carrozzina o che continuano ad avere tremori dovuti a infiammazioni diffuse e non riescono a lavorare. “Ma non dimentichiamoci dell’enorme numero di ragazzi con dolori articolari, donne con irregolarità di ciclo mestruale, persone che hanno disturbi comparsi dopo la prima, seconda o terza dose. Manca una catalogazione degli eventi avversi, da quelli più lievi ai più gravi, perciò passano inosservati”. Per non parlare del boom di tumori e decessi: “Questa è un’altra cosa da indagare con la massima urgenza. Non è possibile che in Italia ci siano 400.000 nuovi casi di neoplasie, con un esito funesto rapidissimo”.

    Poi l’accusa di Maria Rita Gismondo all’Aifa: “L’Agenzia italiana del farmaco ha fallito. Per tanti motivi, per come ha raccolto gli effetti collaterali, per le rassicurazioni ideologiche che ha fornito e poi smontato. Non dimentichiamo che quando si parlava di miocarditi e pericarditi in giovani maschi, l’Aifa rassicurava che l’incidenza di queste patologie era minore nei vaccinati, salvo poi modificare tutto precipitosamente con la correzione del bugiardino della Pfizer che li include tra gli eventi avversi gravi”. Tutto questo ha portato a una perdita di fiducia da parte delle persone nei confronti delle autorità. “Provvedimenti sanitari sbagliati, magistratura che non indaga, Vaxzevria di AstraZeneca che ha fatto danni ma non hanno avuto il coraggio di ritirarlo, i dati sulla sicurezza dei vaccini coperti dal segreto militare. L’elenco è davvero lungo, beffe incluse: non riescono a ritrovare i messaggi tra Ursula von der Leyen e il Ceo di Pfizer, ma chi vogliono prendere in giro? La vaccinazione è stato un mezzo non di salute, bensì di ricatto. Guardiamo i giovani: non credono più nella prevenzione, anche quelli che sostenevano di aver aderito alla campagna vaccinale “per salvare vite”, poi hanno dichiarato di averlo fatto perché ricattati in quanto non avrebbero potuto avere libertà, vita sociale, praticare sport. Una falsità, il vaccino non protegge dal contagio. Il risultato, di quel grande bluff, è che i ragazzi nel 70% dei casi non danno più importanza a stili di vita che promuovono la salute e riducono patologie, mortalità”.

    La conclusione di Maria Rita Gismondo è amarissima: “È un danno terribile per coloro che rappresentano il nostro futuro”. E le nuove pandemie? “Sul sito dell’Oms è tutta un’allerta, quando si sa che il panico attraverso la comunicazione risulta inutile e dannoso. Che si abbiano degli osservatori, è utile ed essenziale, dovevano esistere già prima della pandemia, ma questo non significa tradurre il messaggio in un mantenimento continuo del livello di paura nella popolazione. Non sono complottista, però come c’è stata negli anni di piombo la strategia del terrore, credo che un uomo spaventato sia più manovrabile. Per cosa, non lo so, ma serve”. Le generazioni future avranno problemi a livello genetico? “È una mia grande preoccupazione. Il Dna e l’Rna sono ancora molto sconosciuti. Fino a quando non sarà esclusa, è un’ipotesi da appurare scientificamente”
    Gismondo: “Vaccini, future generazioni a rischio: ecco perché”. L’allarme dell’esperta e l’accusa di censura: “Dico tutto” Maria Rita Gismondo, in prima linea fin dall’inizio per cercare la verità sul Covid e sui vaccini, torna alla carica, non molla, anzi. Scrive un altro libro sui misfatti della pandemia dopo il successo di “Ombre allo specchio”. Tutto documentato, però, guerda caso, la dottoressa non riesce a trovare un editore disposto a pubblicarlo. La censura sul Covid, insomma, continua. E la paura aumenta di giorno in giorno, perché di giorno in giorno vengono scoperte nuove schifezze su quello che hanno fatto. La direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze presso l’Ospedale Sacco di Milano, Maria Rita Gismondo ne ha parlato con Patrizia Floder Reitter in un’intervista a LaVerità: “L’ho sempre detto, prima bisognava istituire una commissione scientifica capace di mettere a punto un focus, utile a una rappresentanza di politici, non di partiti, per guardare alle responsabilità durante la pandemia. Non ci deve essere uno scontro di ideologie. Non si fa scienza, non si fa salute dichiarando semplicemente questo è vero, l’altro è falso. Tra l’altro, usando i parametri di indagine che avevamo per gli altri vaccini, proteici, mentre questi hanno acido nucleico”. Accusa ancora Maria Rita Gismondo: “I vaccini a mRna sono stati prodotti in gran fretta, senza una valida e ampia sperimentazione. La spiegazione fornita, cioè che il tempo era stato sostituito dal numero di pazienti trattati, non è assolutamente accettabile perché alcuni effetti hanno bisogno di tempo per manifestarsi. Non si può simulare un effetto collaterale dopo 48 ore, con quello che potrebbe presentarsi dopo uno o due anni. La Fda parla di più di 30 anni, come arco di tempo per gli eventi avversi possibili”. La preoccupazione maggiore per l’esperta è per le future generazioni, con giovani che ancora oggi finiscono su una carrozzina o che continuano ad avere tremori dovuti a infiammazioni diffuse e non riescono a lavorare. “Ma non dimentichiamoci dell’enorme numero di ragazzi con dolori articolari, donne con irregolarità di ciclo mestruale, persone che hanno disturbi comparsi dopo la prima, seconda o terza dose. Manca una catalogazione degli eventi avversi, da quelli più lievi ai più gravi, perciò passano inosservati”. Per non parlare del boom di tumori e decessi: “Questa è un’altra cosa da indagare con la massima urgenza. Non è possibile che in Italia ci siano 400.000 nuovi casi di neoplasie, con un esito funesto rapidissimo”. Poi l’accusa di Maria Rita Gismondo all’Aifa: “L’Agenzia italiana del farmaco ha fallito. Per tanti motivi, per come ha raccolto gli effetti collaterali, per le rassicurazioni ideologiche che ha fornito e poi smontato. Non dimentichiamo che quando si parlava di miocarditi e pericarditi in giovani maschi, l’Aifa rassicurava che l’incidenza di queste patologie era minore nei vaccinati, salvo poi modificare tutto precipitosamente con la correzione del bugiardino della Pfizer che li include tra gli eventi avversi gravi”. Tutto questo ha portato a una perdita di fiducia da parte delle persone nei confronti delle autorità. “Provvedimenti sanitari sbagliati, magistratura che non indaga, Vaxzevria di AstraZeneca che ha fatto danni ma non hanno avuto il coraggio di ritirarlo, i dati sulla sicurezza dei vaccini coperti dal segreto militare. L’elenco è davvero lungo, beffe incluse: non riescono a ritrovare i messaggi tra Ursula von der Leyen e il Ceo di Pfizer, ma chi vogliono prendere in giro? La vaccinazione è stato un mezzo non di salute, bensì di ricatto. Guardiamo i giovani: non credono più nella prevenzione, anche quelli che sostenevano di aver aderito alla campagna vaccinale “per salvare vite”, poi hanno dichiarato di averlo fatto perché ricattati in quanto non avrebbero potuto avere libertà, vita sociale, praticare sport. Una falsità, il vaccino non protegge dal contagio. Il risultato, di quel grande bluff, è che i ragazzi nel 70% dei casi non danno più importanza a stili di vita che promuovono la salute e riducono patologie, mortalità”. La conclusione di Maria Rita Gismondo è amarissima: “È un danno terribile per coloro che rappresentano il nostro futuro”. E le nuove pandemie? “Sul sito dell’Oms è tutta un’allerta, quando si sa che il panico attraverso la comunicazione risulta inutile e dannoso. Che si abbiano degli osservatori, è utile ed essenziale, dovevano esistere già prima della pandemia, ma questo non significa tradurre il messaggio in un mantenimento continuo del livello di paura nella popolazione. Non sono complottista, però come c’è stata negli anni di piombo la strategia del terrore, credo che un uomo spaventato sia più manovrabile. Per cosa, non lo so, ma serve”. Le generazioni future avranno problemi a livello genetico? “È una mia grande preoccupazione. Il Dna e l’Rna sono ancora molto sconosciuti. Fino a quando non sarà esclusa, è un’ipotesi da appurare scientificamente”
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  • SCANDALO VACCINAZIONI REGIONE SICILIA!

    "EMERGENZA MORBILLO": STUDENTI SOSPESI PERCHÉ NON VACCINATI. ECCO COSA CI HA RISPOSTO LA REGIONE SICILIA…

    Circolare choc in Sicilia: sospensione per tutti gli studenti non vaccinati. "C'è l'emergenza morbillo". Ma, alle nostre domande, il dirigente si auto-smentisce e ci chiede se siamo "no vax…

    INONDIAMO COSTORO di EMAIL di INDIGNAZIONE:
    Ecco il link al PDF dell'ORDINANZA:
    https://lnx.dalcontres.it/wp/wp-content/uploads/2024/03/Nota-n.-7146-del-23-02-24.pdf

    Ed ecco i contatti del DIRIGENTE NAZIONALE:

    Salvatore Requirez
    Dirigente Generale - Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico
    Telefono: 091 7079296091 7079255
    Email: dirigentegen.dasoe@regione.sicilia.it

    Oramai, si sa, tutto viene definito come “un’emergenza” e la soluzione per risolverla è rappresentata dalla vaccinazione. L’ultima, in ordine cronologico, è quella relativa al morbillo.

    “Morbillo: allarme epidemia in Gran Bretagna dopo il calo delle vaccinazioni”, titolava il Corriere due giorni fa. “Aumentano i casi di morbillo in Italia. La variante può sfuggire ai test ma non al vaccino”, dichiarava l’Istituto Superiore di Sanità cinque giorni fa.

    Qualcuno, nel nostro Paese, sembra essere già sul pezzo, agitando lo spettro di provvedimenti se non si adempie alla vaccinazione. In Sicilia un documento dell’Assessorato della Salute invita le scuole a verificare lo stato vaccinale degli studenti da 0 a 16 anni di età, citando il decreto legge del 2017.

    Questo per una presunta “emergenza morbillo”. In realtà, nella regione si registrerebbero 20 casi che però hanno spinto l’Assessorato della Salute ad andare perfino oltre, chiedendo agli istituti quanto segue.

    “Tutti i soggetti non correttamente vaccinati, individuati a seguito della verifica effettuata, devono essere sospesi dalla frequenza scolastica e inviati presso lo studio del pediatra e/o il centro di vaccinazione di riferimento, per iniziare e/o completare il ciclo di vaccinazione così come previsto dal calendario vaccinale regionale”
    La circolare

    Emergenza, controllo dello stato vaccinale e sospensione. Questo, dunque, l’invito del Servizio 4 “Igiene pubblica” ai dirigenti scolastici.

    Qualcosa però non torna: esiste davvero un’emergenza? E cosa s’intende per “tutti i soggetti devono essere sospesi”? Sembra infatti essere un’ulteriore restrizione, perché il decreto del 2017 prevede l’accesso a scuola, dalle elementari in poi, seppur prevedendo sanzioni amministrative e l’attivazione di un “percorso di recupero” da parte dell’ASL. Tanto che alcuni istituti hanno precisato che seguiranno la normativa esistente.

    Abbiamo chiesto spiegazioni a Mario Palermo, uno dei due dirigenti che ha firmato la circolare. Palermo ci ha confermato la decisione, ammettendo tuttavia che non esiste l’emergenza citata nella circolare e sottolineando la propria autonomia rispetto al Ministero della Salute. Dopodiché, ha ipotizzato fossimo “no vax” soltanto perché abbiamo chiesto qualche chiarimento in più.
    L’intervista al dirigente del Servizio che ha firmato la circolare

    «Non c’è, in questo momento, un’epidemia in corso perché i casi sono ancora pochi. Però la mia preoccupazione è che potrebbe esplodere se nei luoghi di aggregazione come la scuola ci vanno ragazzi che non sono correttamente vaccinati».

    “Tutti i soggetti non vaccinati devono essere sospesi”: cosa significa? In che senso “tutti i soggetti”?
    «Nella scuola dell’obbligo (infanzia, primaria e secondaria di primo grado), se non sono correttamente vaccinati con quei 10 vaccini, in teoria non possono frequentare la scuola, tranne coloro i quali sono esentati per altri motivi. Se andiamo a prendere la legge del 2017, è chiarissima. A me risulta che, nei primi anni, ogni istituto mandava l’elenco degli iscritti ma negli ultimi anni non ha funzionato. Sono rimasto deluso dalla risposta del direttore dell’Ufficio scolastico perché pensavo facesse un’indagine, invece lui mi dice che esiste già la legge e che non dubita venga rispettata. Lei dovrebbe scrivere un bell’articolo in cui spiega che è l’unico modo per limitare la diffusione del morbillo, perché purtroppo è ritornato dopo la pandemia. Non perché la pandemia lo ha bloccato ma per la circolazione delle mascherine. Devo dire che l’ho fatto senza una richiesta da parte del Ministero, perché noi ci muoviamo a seguito di richieste del Ministero».

    Però il decreto legge Lorenzin prevede l’obbligo fino ai 6 anni, mentre dai 6 ai 16 anni sarebbe prevista una sanzione pecuniaria. Per questo non mi torna il punto “tutti i soggetti vaccinati”.
    «Se si rifiutano di essere vaccinati. Il problema è che noi, praticamente, chiediamo: “Non sei vaccinato?” Allora poi la scuola lo deve inviare (lo studente, ndr) al centro di vaccinazione».

    Quindi si deve vaccinare per forza… Altrimenti lo sospendete…
    «Guardi, la sanzione non l’ha pagata mai nessuno, anche nei primi anni in cui la legge era attenzionata. Perché a noi non interessa fare cassa, a noi interessa fare salute! A noi interessa che il pediatra o il medico vaccinatore riesca a convincere la famiglia che il vaccino è innocuo, perché spesso per il morbillo c’è quella questione annosa, superata, ma che rimane: la correlazione vaccino-autismo, che non ha senso».

    Penso però che lei lo sappia che a volte con la vaccinazione ci possano essere degli effetti collaterali. Per questo spesso le famiglie non hanno fiducia nel far vaccinare i propri figli. Magari le famiglie possono vedere questo obbligo come un ricatto. Voi cosa rispondete? Siete determinati con la sospensione qualora non si vaccinassero?
    «La sospensione non dobbiamo farla noi ma la scuola. Se non si vogliono vaccinare noi non possiamo fare nulla. La scuola poi deciderà se allontanarli».

    Il vostro invito non è anche una forzatura o una violazione della privacy legata alla salute dei bambini?
    «Scusi, lei da giornalista non mi deve fare queste domande. A noi quello che interessa è la salute della popolazione. I “no vax” hanno costruito un mondo di falsità. Le ricerche scientifiche sono una cosa e le pubblicazioni dei “no vax” sono un’altra cosa. Hanno creato un problema serio che poteva non consentire il blocco della pandemia. Quando uno deve fare un trattamento sanitario obbligatorio a un figlio ci pensa, però se lei fa dei farmaci, perché c’è una malattia visibile, allora uno fa qualunque cosa. Anche se quella medicina può fare altro danno. Mentre il problema della prevenzione è che noi facciamo un atto sanitario a una persona sana e quindi molti si pongono il problema: “Ma perché devo farlo io, proprio a me deve capitare questa malattia?“ Però quando capita, per esempio la meningite, non c’è il tempo di fare nulla».

    Però perché l’obbligo se lei stesso mi ha detto che non c’è un’emergenza morbillo?
    «L’obbligo c’è a prescindere».

    Fino ai 6 anni, però, se parliamo di sospensione o di decadenza dalla frequentazione.
    «E quindi? Non ho capito cosa vuole dire. Lei è un “no vax“?».

    Io pongo delle domande, da giornalista, su cose che non mi tornano.
    «E io le ho dato le risposte. Punto e basta. Le ho spiegato che la sospensione la fa la scuola. Dovevo accendere l’interesse dell’ufficio regionale scolastico che, in realtà, non si è acceso. Però adesso voglio vedere se ha ragione il direttore dell’ufficio scolastico».

    Ecco una parte della telefonata del giornalista di Byoblu. Per guardare il servizio completo vai su

    https://www.byoblu.com/2024/03/07/emergenza-morbillo-studenti-sospesi-perche-non-vaccinati-ecco-cosa-ci-ha-risposto-la-regione-sicilia/
    SCANDALO VACCINAZIONI REGIONE SICILIA! "EMERGENZA MORBILLO": STUDENTI SOSPESI PERCHÉ NON VACCINATI. ECCO COSA CI HA RISPOSTO LA REGIONE SICILIA… Circolare choc in Sicilia: sospensione per tutti gli studenti non vaccinati. "C'è l'emergenza morbillo". Ma, alle nostre domande, il dirigente si auto-smentisce e ci chiede se siamo "no vax… INONDIAMO COSTORO di EMAIL di INDIGNAZIONE: Ecco il link al PDF dell'ORDINANZA: https://lnx.dalcontres.it/wp/wp-content/uploads/2024/03/Nota-n.-7146-del-23-02-24.pdf Ed ecco i contatti del DIRIGENTE NAZIONALE: Salvatore Requirez Dirigente Generale - Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico Telefono: 091 7079296091 7079255 Email: dirigentegen.dasoe@regione.sicilia.it Oramai, si sa, tutto viene definito come “un’emergenza” e la soluzione per risolverla è rappresentata dalla vaccinazione. L’ultima, in ordine cronologico, è quella relativa al morbillo. “Morbillo: allarme epidemia in Gran Bretagna dopo il calo delle vaccinazioni”, titolava il Corriere due giorni fa. “Aumentano i casi di morbillo in Italia. La variante può sfuggire ai test ma non al vaccino”, dichiarava l’Istituto Superiore di Sanità cinque giorni fa. Qualcuno, nel nostro Paese, sembra essere già sul pezzo, agitando lo spettro di provvedimenti se non si adempie alla vaccinazione. In Sicilia un documento dell’Assessorato della Salute invita le scuole a verificare lo stato vaccinale degli studenti da 0 a 16 anni di età, citando il decreto legge del 2017. Questo per una presunta “emergenza morbillo”. In realtà, nella regione si registrerebbero 20 casi che però hanno spinto l’Assessorato della Salute ad andare perfino oltre, chiedendo agli istituti quanto segue. “Tutti i soggetti non correttamente vaccinati, individuati a seguito della verifica effettuata, devono essere sospesi dalla frequenza scolastica e inviati presso lo studio del pediatra e/o il centro di vaccinazione di riferimento, per iniziare e/o completare il ciclo di vaccinazione così come previsto dal calendario vaccinale regionale” La circolare Emergenza, controllo dello stato vaccinale e sospensione. Questo, dunque, l’invito del Servizio 4 “Igiene pubblica” ai dirigenti scolastici. Qualcosa però non torna: esiste davvero un’emergenza? E cosa s’intende per “tutti i soggetti devono essere sospesi”? Sembra infatti essere un’ulteriore restrizione, perché il decreto del 2017 prevede l’accesso a scuola, dalle elementari in poi, seppur prevedendo sanzioni amministrative e l’attivazione di un “percorso di recupero” da parte dell’ASL. Tanto che alcuni istituti hanno precisato che seguiranno la normativa esistente. Abbiamo chiesto spiegazioni a Mario Palermo, uno dei due dirigenti che ha firmato la circolare. Palermo ci ha confermato la decisione, ammettendo tuttavia che non esiste l’emergenza citata nella circolare e sottolineando la propria autonomia rispetto al Ministero della Salute. Dopodiché, ha ipotizzato fossimo “no vax” soltanto perché abbiamo chiesto qualche chiarimento in più. L’intervista al dirigente del Servizio che ha firmato la circolare «Non c’è, in questo momento, un’epidemia in corso perché i casi sono ancora pochi. Però la mia preoccupazione è che potrebbe esplodere se nei luoghi di aggregazione come la scuola ci vanno ragazzi che non sono correttamente vaccinati». “Tutti i soggetti non vaccinati devono essere sospesi”: cosa significa? In che senso “tutti i soggetti”? «Nella scuola dell’obbligo (infanzia, primaria e secondaria di primo grado), se non sono correttamente vaccinati con quei 10 vaccini, in teoria non possono frequentare la scuola, tranne coloro i quali sono esentati per altri motivi. Se andiamo a prendere la legge del 2017, è chiarissima. A me risulta che, nei primi anni, ogni istituto mandava l’elenco degli iscritti ma negli ultimi anni non ha funzionato. Sono rimasto deluso dalla risposta del direttore dell’Ufficio scolastico perché pensavo facesse un’indagine, invece lui mi dice che esiste già la legge e che non dubita venga rispettata. Lei dovrebbe scrivere un bell’articolo in cui spiega che è l’unico modo per limitare la diffusione del morbillo, perché purtroppo è ritornato dopo la pandemia. Non perché la pandemia lo ha bloccato ma per la circolazione delle mascherine. Devo dire che l’ho fatto senza una richiesta da parte del Ministero, perché noi ci muoviamo a seguito di richieste del Ministero». Però il decreto legge Lorenzin prevede l’obbligo fino ai 6 anni, mentre dai 6 ai 16 anni sarebbe prevista una sanzione pecuniaria. Per questo non mi torna il punto “tutti i soggetti vaccinati”. «Se si rifiutano di essere vaccinati. Il problema è che noi, praticamente, chiediamo: “Non sei vaccinato?” Allora poi la scuola lo deve inviare (lo studente, ndr) al centro di vaccinazione». Quindi si deve vaccinare per forza… Altrimenti lo sospendete… «Guardi, la sanzione non l’ha pagata mai nessuno, anche nei primi anni in cui la legge era attenzionata. Perché a noi non interessa fare cassa, a noi interessa fare salute! A noi interessa che il pediatra o il medico vaccinatore riesca a convincere la famiglia che il vaccino è innocuo, perché spesso per il morbillo c’è quella questione annosa, superata, ma che rimane: la correlazione vaccino-autismo, che non ha senso». Penso però che lei lo sappia che a volte con la vaccinazione ci possano essere degli effetti collaterali. Per questo spesso le famiglie non hanno fiducia nel far vaccinare i propri figli. Magari le famiglie possono vedere questo obbligo come un ricatto. Voi cosa rispondete? Siete determinati con la sospensione qualora non si vaccinassero? «La sospensione non dobbiamo farla noi ma la scuola. Se non si vogliono vaccinare noi non possiamo fare nulla. La scuola poi deciderà se allontanarli». Il vostro invito non è anche una forzatura o una violazione della privacy legata alla salute dei bambini? «Scusi, lei da giornalista non mi deve fare queste domande. A noi quello che interessa è la salute della popolazione. I “no vax” hanno costruito un mondo di falsità. Le ricerche scientifiche sono una cosa e le pubblicazioni dei “no vax” sono un’altra cosa. Hanno creato un problema serio che poteva non consentire il blocco della pandemia. Quando uno deve fare un trattamento sanitario obbligatorio a un figlio ci pensa, però se lei fa dei farmaci, perché c’è una malattia visibile, allora uno fa qualunque cosa. Anche se quella medicina può fare altro danno. Mentre il problema della prevenzione è che noi facciamo un atto sanitario a una persona sana e quindi molti si pongono il problema: “Ma perché devo farlo io, proprio a me deve capitare questa malattia?“ Però quando capita, per esempio la meningite, non c’è il tempo di fare nulla». Però perché l’obbligo se lei stesso mi ha detto che non c’è un’emergenza morbillo? «L’obbligo c’è a prescindere». Fino ai 6 anni, però, se parliamo di sospensione o di decadenza dalla frequentazione. «E quindi? Non ho capito cosa vuole dire. Lei è un “no vax“?». Io pongo delle domande, da giornalista, su cose che non mi tornano. «E io le ho dato le risposte. Punto e basta. Le ho spiegato che la sospensione la fa la scuola. Dovevo accendere l’interesse dell’ufficio regionale scolastico che, in realtà, non si è acceso. Però adesso voglio vedere se ha ragione il direttore dell’ufficio scolastico». Ecco una parte della telefonata del giornalista di Byoblu. Per guardare il servizio completo vai su https://www.byoblu.com/2024/03/07/emergenza-morbillo-studenti-sospesi-perche-non-vaccinati-ecco-cosa-ci-ha-risposto-la-regione-sicilia/
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  • MARK ZUCKERBERG STA ACQUISTANDO ORO COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI E PREPARA LA FUGA CON LA SUA FAMIGLIA IN UN BUNKER DI EMERGENZA
    Jonathan Rose, CEO del Genesis Gold Group a Beverly Hills, in California, afferma che molti dei parassiti globalisti stanno accumulando oro e si preparano a fuggire nei loro bunker a causa di "qualcosa di grande e terribile" che sta per accadere.

    Rose ha evidenziato come la preparazione per il "giorno del giudizio" sia diventata popolare tra milionari come Mr Asperger e Sam Altman, insieme ad atleti professionisti e altri VIP. Il CEO del Genesis Gold Group ha dichiarato che queste persone spendono le loro fortune in oro per tali scopi. Ha parlato con persone provenienti da tutto il paese che hanno svelato la verità dietro i loro acquisti. Rose ha spiegato che la ragione dell'aumento degli acquisti di oro è dovuta alla preoccupazione per la svalutazione del dollaro e un crollo economico generale. Durante una situazione apocalittica, i beni primari saranno la priorità delle persone. Tuttavia, quando si tratta di avere oggetti o compiti specifici, l'oro potrebbe essere considerato uno strumento efficace per lo scambio di valori, merci e servizi.

    FONTE: The Sun

    MARK ZUCKERBERG IS BUYING GOLD LIKE THERE IS NO TOMORROW AND PREPARING TO ESCAPE WITH HIS FAMILY INTO AN EMERGENCY BUNKER
    Jonathan Rose, CEO of Genesis Gold Group in Beverly Hills, California, says many of the globalist parasites are hoarding gold and preparing to flee to their bunkers because of "something big and terrible" about to happen.

    Rose highlighted how preparing for "doomsday" has become popular among millionaires such as Mr Asperger and Sam Altman, along with professional athletes and other VIPs. The CEO of Genesis Gold Group stated that these people spend their gold fortunes for such purposes. He spoke with people from all over the country who revealed the truth behind their purchases. Rose explained that the reason for the increase in gold purchases was due to concerns about the devaluation of the dollar and a general economic collapse. During an apocalyptic situation, primary goods will be people's priority. However, when it comes to having specific objects or tasks, gold could be considered an effective tool for exchanging values, goods and services.

    SOURCE: The Sun
    MARK ZUCKERBERG STA ACQUISTANDO ORO COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI E PREPARA LA FUGA CON LA SUA FAMIGLIA IN UN BUNKER DI EMERGENZA Jonathan Rose, CEO del Genesis Gold Group a Beverly Hills, in California, afferma che molti dei parassiti globalisti stanno accumulando oro e si preparano a fuggire nei loro bunker a causa di "qualcosa di grande e terribile" che sta per accadere. Rose ha evidenziato come la preparazione per il "giorno del giudizio" sia diventata popolare tra milionari come Mr Asperger e Sam Altman, insieme ad atleti professionisti e altri VIP. Il CEO del Genesis Gold Group ha dichiarato che queste persone spendono le loro fortune in oro per tali scopi. Ha parlato con persone provenienti da tutto il paese che hanno svelato la verità dietro i loro acquisti. Rose ha spiegato che la ragione dell'aumento degli acquisti di oro è dovuta alla preoccupazione per la svalutazione del dollaro e un crollo economico generale. Durante una situazione apocalittica, i beni primari saranno la priorità delle persone. Tuttavia, quando si tratta di avere oggetti o compiti specifici, l'oro potrebbe essere considerato uno strumento efficace per lo scambio di valori, merci e servizi. FONTE: The Sun MARK ZUCKERBERG IS BUYING GOLD LIKE THERE IS NO TOMORROW AND PREPARING TO ESCAPE WITH HIS FAMILY INTO AN EMERGENCY BUNKER Jonathan Rose, CEO of Genesis Gold Group in Beverly Hills, California, says many of the globalist parasites are hoarding gold and preparing to flee to their bunkers because of "something big and terrible" about to happen. Rose highlighted how preparing for "doomsday" has become popular among millionaires such as Mr Asperger and Sam Altman, along with professional athletes and other VIPs. The CEO of Genesis Gold Group stated that these people spend their gold fortunes for such purposes. He spoke with people from all over the country who revealed the truth behind their purchases. Rose explained that the reason for the increase in gold purchases was due to concerns about the devaluation of the dollar and a general economic collapse. During an apocalyptic situation, primary goods will be people's priority. However, when it comes to having specific objects or tasks, gold could be considered an effective tool for exchanging values, goods and services. SOURCE: The Sun
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