• LA SCIENZA NON E' UNA FEDE!

    Avv. Federica Fantauzzo
    Avvocati Liberi

    Premetto che quanto mi accingo a scrivere vuole solo essere un esempio (tra tanti) di come la scienza farmaceutica non sia una "fede" immutabile ed incontestabile e, pertanto, non entrerò nel merito della efficacia del Glatiramer acetato, farmaco che viene utilizzato per il trattamento della sclerosi multipla.
    In data 21.8.2024, sul sito di AIFA, è stata pubblicata una "Nota Informativa Importante su Glatiramer acetato" (https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2254729/2024.08.21_NII_Glatiramer_acetato_IT.pdf), "concordata con le autorità regolatorie europee e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)".
    In tale informativa viene indicato che "A seguito di una revisione a livello europeo di tutti i dati disponibili riguardanti le reazioni anafilattiche con glatiramer acetato, è stato concluso che il medicinale è associato a reazioni anafilattiche che possono verificarsi da mesi fino ad anni dopo l’inizio del trattamento. Sono stati segnalati casi con esito fatale."
    Il primo dato che emerge è che le reazioni anafilattiche, cioè le reazioni allergiche di massima gravità, improvvise e potenzialmente fatali, si possono avere anche dopo anni dall'inizio del trattamento. Dato, questo, che meriterebbe di essere approfondito anche per le reazioni anafilattiche derivanti da vaccino covid.
    Nella mia consueta smania di approfondire, scopro che il farmaco è in commercio dal 1999 dapprima impiegato comunemente nel trattamento della Sclerosi Multipla e poi dal 2009 anche nei pazienti "che hanno manifestato un primo episodio clinico ben definito e che sono considerati essere ad alto rischio di sviluppare sclerosi multipla". Anche tale dato si rivela interessante perchè dimostra che anche a distanza di anni si possono individuare delle pecche sulla sicurezza dei farmaci e siccome questo succede spesso, mi chiedo con quale coraggio politici e camici da palcoscenico abbiano potuto asserire che i vaccini covid, appena immessi sul mercato, fossero sicuri finanche spingendo all'obbligatorietà della somministrazione alle masse!
    Ma come si è arrivati a questa nota informativa importante? Il documento parla di "revisione a livello europeo di tutti i dati disponibili riguardanti le reazioni anafilattiche" e tali dati derivano non solo dagli studi che le case farmaceutiche portano avanti e dagli studi che gli scienziati indipendenti, e non, pubblicano sulle riviste scientifiche, ma derivano in particolar modo dalla FARMACOVIGILANZA.
    Con sorpresa scopro che il 10-11 dicembre 2018, a Roma, si era tenuto "XXVII Seminario Nazionale di Farmacoepidemiologia" a cura dell'ISS intitolato "SCLEROSI MULTIPLA E FARMACOVIGILANZA ATTIVA" (https://www.epicentro.iss.it/farmaci/pdf/fep2018/Gatta%20Giulia.pdf), in cui si analizzavano i risultati del progetto di farmacovigilanza ideato e coordinato dal Centro SM di Montichiari (ASST Spedali Civili di Brescia) con la Rete Sclerosi Multipla Lombarda (23 centri) ed "il coinvolgimento stimato di tutta la popolazione dei pazienti in Lombardia (18.150)" nel periodo gennaio 2017- agosto 2018 .
    Anche questa volta (come già si era verificato nel Veneto per le vaccinazioni pediatriche) i dati di farmacovigilanza attiva rilevano un numero maggiore di eventi avversi rispetto a quelli segnalati spontaneamente con la farmacovigilanza passiva!! Anche questo dato dovrebbe far riflettere i politici e i cittadini tutti su almeno due circostanze:
    1) la farmacovigilanza passiva è insufficiente a garantire la sicurezza di farmaci e vaccini;
    2) non può sussistere alcun obbligo vaccinale senza la garanzia di sicurezza e non può sussistere sicurezza se il sistema si basa sulle sole segnalazioni spontanee.
    Ciò posto, alcune domande sorgono spontanee: perchè per le vaccinazioni covid, imposte con ricatti ed insulti, le istituzioni non hanno avviato progetti di farmacovigilanza attiva?
    Forse qualcuno ne temeva i risultati?

    Segui ALI su telegram
    LA SCIENZA NON E' UNA FEDE! Avv. Federica Fantauzzo Avvocati Liberi Premetto che quanto mi accingo a scrivere vuole solo essere un esempio (tra tanti) di come la scienza farmaceutica non sia una "fede" immutabile ed incontestabile e, pertanto, non entrerò nel merito della efficacia del Glatiramer acetato, farmaco che viene utilizzato per il trattamento della sclerosi multipla. In data 21.8.2024, sul sito di AIFA, è stata pubblicata una "Nota Informativa Importante su Glatiramer acetato" (https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2254729/2024.08.21_NII_Glatiramer_acetato_IT.pdf), "concordata con le autorità regolatorie europee e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)". In tale informativa viene indicato che "A seguito di una revisione a livello europeo di tutti i dati disponibili riguardanti le reazioni anafilattiche con glatiramer acetato, è stato concluso che il medicinale è associato a reazioni anafilattiche che possono verificarsi da mesi fino ad anni dopo l’inizio del trattamento. Sono stati segnalati casi con esito fatale." Il primo dato che emerge è che le reazioni anafilattiche, cioè le reazioni allergiche di massima gravità, improvvise e potenzialmente fatali, si possono avere anche dopo anni dall'inizio del trattamento. Dato, questo, che meriterebbe di essere approfondito anche per le reazioni anafilattiche derivanti da vaccino covid. Nella mia consueta smania di approfondire, scopro che il farmaco è in commercio dal 1999 dapprima impiegato comunemente nel trattamento della Sclerosi Multipla e poi dal 2009 anche nei pazienti "che hanno manifestato un primo episodio clinico ben definito e che sono considerati essere ad alto rischio di sviluppare sclerosi multipla". Anche tale dato si rivela interessante perchè dimostra che anche a distanza di anni si possono individuare delle pecche sulla sicurezza dei farmaci e siccome questo succede spesso, mi chiedo con quale coraggio politici e camici da palcoscenico abbiano potuto asserire che i vaccini covid, appena immessi sul mercato, fossero sicuri finanche spingendo all'obbligatorietà della somministrazione alle masse! Ma come si è arrivati a questa nota informativa importante? Il documento parla di "revisione a livello europeo di tutti i dati disponibili riguardanti le reazioni anafilattiche" e tali dati derivano non solo dagli studi che le case farmaceutiche portano avanti e dagli studi che gli scienziati indipendenti, e non, pubblicano sulle riviste scientifiche, ma derivano in particolar modo dalla FARMACOVIGILANZA. Con sorpresa scopro che il 10-11 dicembre 2018, a Roma, si era tenuto "XXVII Seminario Nazionale di Farmacoepidemiologia" a cura dell'ISS intitolato "SCLEROSI MULTIPLA E FARMACOVIGILANZA ATTIVA" (https://www.epicentro.iss.it/farmaci/pdf/fep2018/Gatta%20Giulia.pdf), in cui si analizzavano i risultati del progetto di farmacovigilanza ideato e coordinato dal Centro SM di Montichiari (ASST Spedali Civili di Brescia) con la Rete Sclerosi Multipla Lombarda (23 centri) ed "il coinvolgimento stimato di tutta la popolazione dei pazienti in Lombardia (18.150)" nel periodo gennaio 2017- agosto 2018 . Anche questa volta (come già si era verificato nel Veneto per le vaccinazioni pediatriche) i dati di farmacovigilanza attiva rilevano un numero maggiore di eventi avversi rispetto a quelli segnalati spontaneamente con la farmacovigilanza passiva!! Anche questo dato dovrebbe far riflettere i politici e i cittadini tutti su almeno due circostanze: 1) la farmacovigilanza passiva è insufficiente a garantire la sicurezza di farmaci e vaccini; 2) non può sussistere alcun obbligo vaccinale senza la garanzia di sicurezza e non può sussistere sicurezza se il sistema si basa sulle sole segnalazioni spontanee. Ciò posto, alcune domande sorgono spontanee: perchè per le vaccinazioni covid, imposte con ricatti ed insulti, le istituzioni non hanno avviato progetti di farmacovigilanza attiva? Forse qualcuno ne temeva i risultati? ➡️Segui ALI su telegram
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  • A meno di un mese dalla creazione della Biblioteca Scientifica Corvelva, siamo già a oltre 500 pubblicazioni scientifiche peer review sul tema vaccini e vaccinazione e non stiamo parlando di vaccini Covid19.

    Questa nuova sezione del nostro sito parte volutamente dai vaccini soprattutto pediatrici, quelli che la maggior parte di voi considera sicuri ed efficaci. Quelli del "son stati testati per anni"...

    https://www.corvelva.it/biblioteca-scientifica.html
    A meno di un mese dalla creazione della Biblioteca Scientifica Corvelva, siamo già a oltre 500 pubblicazioni scientifiche peer review sul tema vaccini e vaccinazione e non stiamo parlando di vaccini Covid19. Questa nuova sezione del nostro sito parte volutamente dai vaccini soprattutto pediatrici, quelli che la maggior parte di voi considera sicuri ed efficaci. Quelli del "son stati testati per anni"... https://www.corvelva.it/biblioteca-scientifica.html
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  • QUESTO È SCANDALOSO!!!

    SCRITTI BELLICI
    Il caso Durov
    Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.”
    Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA).
    In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro:
    fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti;
    collaborare con le autorità nazionali se richiesto;
    denunciare i reati.
    Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame):

    condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online;
    collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze;
    prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.
    In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.”
    Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso:
    In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”
    I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti
    1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.”
    2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”
    3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.”
    Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali.
    Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali.
    Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto.
    Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA.
    Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.”
    Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto.
    Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura.
    Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi.
    Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024


    Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
    QUESTO È SCANDALOSO!!! SCRITTI BELLICI Il caso Durov Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.” Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA). In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro: fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti; collaborare con le autorità nazionali se richiesto; denunciare i reati. Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame): condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online; collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze; prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale. In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.” Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso: In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.” I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti 1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.” 2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.” 3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.” Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali. Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali. Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto. Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA. Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.” Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto. Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura. Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi. Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024 Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
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  • ⏺Non esiste un virus chiamato SARS COV 2 (l'ho appena dimostrato con la metodologia scientifica più accurata di isolamento e purificazione, utilizzando le proprie tecniche e GOLD STANDARDS) che causa Covid 19.

    ⏺Quindi non esiste Covid 19, né varianti, nessuna variante Gamma, nessuna variante Delta, nessuna variante Omicron, nessun virus Monkeypox (è comunque un effetto diretto del vaccino Covid, non un nuovo virus) o qualsiasi altra schifezza e stronzata che stanno cercando di ficcarti in gola.

    ⏺I loro stessi criteri di isolamento e purificazione applicati in modo errato li implicano. Non solo, hanno FALLITO MISERAMENTE nel soddisfare i 4 Postulati di Koch e le loro stesse "modifiche" dei Criteri di River.

    ⏺E, ultimo ma non meno importante, hanno fatto un lavoro così scadente con il genoma della SARS COV 2 "In Silico" (generato dal computer) che persino i ricercatori indiani convenzionali, nel febbraio 2020, hanno trovato proteine ​​​​sospette del picco dell'HIV nel genoma e di conseguenza sono state costretti a ritirare il loro articolo davvero fantastico.

    ⏺Come si trovano le proteine ​​​​del picco dell'HIV nel genoma di un virus "NUOVO"? Non lo fate, gente. Si chiama FRODE.
    È stato tutto inventato sul COMPUTER.

    Doppiaggio Italiano by t.me/LVOGruppo


    La dott.ssa Poornima Wagh, con dottorati in virologia e immunologia e con una carriera ventennale come ricercatrice e scienziata di laboratorio, descrive come il suo laboratorio ha ricevuto un ordine dal CDC e poi ha cercato di isolare correttamente il SARS-CoV-2

    🎙 La dott.ssa Poornima Wagh, nell'intervista descrive i metodi utilizzati dai virologi e i loro inutili sforzi per isolare i virus utilizzando metodi scientifici.

    ⚡️ L'intero esperimento è stato ripetuto più e più volte...

    ⚡️ Dott. ssa Poornima Wagh: " loro hanno scoperto le stesse cose che abbiamo scoperto noi...

    e cioè...

    ⚡️ Non hanno trovato il SARS Cov 2, non hanno trovato il genoma, non hanno trovato niente.

    Non è stato trovato niente.

    Abbiamo chiamato il dott. Robert Redfield, direttore del CDC, per mostrargli i risultati.
    Ha detto "Non mi interessa cosa scopri, chiamalo semplicemente SARS-Cov-2"

    Abbiamo chiesto al CDC di inviarci un campione del virus isolato.
    Hanno detto di non averli, hanno smesso di rispondere alle nostre chiamate, ma poi l'FBI ha fatto irruzione nel nostro laboratorio..."

    Fonte: https://t.me/noalvaccino
    ⏺Non esiste un virus chiamato SARS COV 2 (l'ho appena dimostrato con la metodologia scientifica più accurata di isolamento e purificazione, utilizzando le proprie tecniche e GOLD STANDARDS) che causa Covid 19. ⏺Quindi non esiste Covid 19, né varianti, nessuna variante Gamma, nessuna variante Delta, nessuna variante Omicron, nessun virus Monkeypox (è comunque un effetto diretto del vaccino Covid, non un nuovo virus) o qualsiasi altra schifezza e stronzata che stanno cercando di ficcarti in gola. ⏺I loro stessi criteri di isolamento e purificazione applicati in modo errato li implicano. Non solo, hanno FALLITO MISERAMENTE nel soddisfare i 4 Postulati di Koch e le loro stesse "modifiche" dei Criteri di River. ⏺E, ultimo ma non meno importante, hanno fatto un lavoro così scadente con il genoma della SARS COV 2 "In Silico" (generato dal computer) che persino i ricercatori indiani convenzionali, nel febbraio 2020, hanno trovato proteine ​​​​sospette del picco dell'HIV nel genoma e di conseguenza sono state costretti a ritirare il loro articolo davvero fantastico. ⏺Come si trovano le proteine ​​​​del picco dell'HIV nel genoma di un virus "NUOVO"? Non lo fate, gente. Si chiama FRODE. È stato tutto inventato sul COMPUTER. Doppiaggio Italiano by t.me/LVOGruppo ➖➖➖ 📌 La dott.ssa Poornima Wagh, con dottorati in virologia e immunologia e con una carriera ventennale come ricercatrice e scienziata di laboratorio, descrive come il suo laboratorio ha ricevuto un ordine dal CDC e poi ha cercato di isolare correttamente il SARS-CoV-2 🎙 La dott.ssa Poornima Wagh, nell'intervista descrive i metodi utilizzati dai virologi e i loro inutili sforzi per isolare i virus utilizzando metodi scientifici. ⚡️ L'intero esperimento è stato ripetuto più e più volte... ⚡️ Dott. ssa Poornima Wagh: " loro hanno scoperto le stesse cose che abbiamo scoperto noi... ▪️ e cioè... ⚡️ Non hanno trovato il SARS Cov 2, non hanno trovato il genoma, non hanno trovato niente. ▪️ Non è stato trovato niente. 📞 Abbiamo chiamato il dott. Robert Redfield, direttore del CDC, per mostrargli i risultati. ▪️ Ha detto "Non mi interessa cosa scopri, chiamalo semplicemente SARS-Cov-2" 🔬 Abbiamo chiesto al CDC di inviarci un campione del virus isolato. ▪️ Hanno detto di non averli, hanno smesso di rispondere alle nostre chiamate, ma poi l'FBI ha fatto irruzione nel nostro laboratorio..." Fonte: https://t.me/noalvaccino
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  • Sintesi magistrale!
    Ricordando che non lo fanno per i soldi, visto che l'emissione della moneta è nelle loro mani, e stampano soldi quanti ne vogliono.
    Il motivo è più sottile, esoterico: controllo delle persone, quindi delle coscienze, e quindi controllo delle anime!

    Fonte: X il Sofista
    Sintesi magistrale! Ricordando che non lo fanno per i soldi, visto che l'emissione della moneta è nelle loro mani, e stampano soldi quanti ne vogliono. Il motivo è più sottile, esoterico: controllo delle persone, quindi delle coscienze, e quindi controllo delle anime! Fonte: X il Sofista
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  • Il Giappone dichiara lo stato di emergenza dopo che i "nanobot" sono stati trovati in 96 milioni di cittadini

    Il Giappone ha rilasciato delle scuse ai suoi cittadini per le conseguenze disastrose dei vaccini mRNA COVID-19 e ha avviato indagini scientifiche e penali di vasta portata per stabilire la verità e punire i responsabili.

    L'élite globalista e Big Pharma sono nel panico, terrorizzate da ciò che i giapponesi stanno scoprendo e stanno facendo tutto il possibile per screditare queste indagini, incluso l'ordine ai media tradizionali di avviare un blackout mediatico totale di qualsiasi notizia proveniente dal Giappone.

    Ma non permetteremo più all'élite di riuscire a manipolare il pubblico. Il Giappone sta scoprendo crimini contro l'umanità e il mondo intero ha bisogno di sentire queste informazioni.
    Il Giappone dichiara lo stato di emergenza dopo che i "nanobot" sono stati trovati in 96 milioni di cittadini Il Giappone ha rilasciato delle scuse ai suoi cittadini per le conseguenze disastrose dei vaccini mRNA COVID-19 e ha avviato indagini scientifiche e penali di vasta portata per stabilire la verità e punire i responsabili. L'élite globalista e Big Pharma sono nel panico, terrorizzate da ciò che i giapponesi stanno scoprendo e stanno facendo tutto il possibile per screditare queste indagini, incluso l'ordine ai media tradizionali di avviare un blackout mediatico totale di qualsiasi notizia proveniente dal Giappone. Ma non permetteremo più all'élite di riuscire a manipolare il pubblico. Il Giappone sta scoprendo crimini contro l'umanità e il mondo intero ha bisogno di sentire queste informazioni.
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  • Il Giappone dichiara lo stato di emergenza dopo che i "nanobot" sono stati trovati in 96 milioni di cittadini

    Il Giappone ha rilasciato delle scuse ai suoi cittadini per le conseguenze disastrose dei vaccini mRNA COVID-19 e ha avviato indagini scientifiche e penali di vasta portata per stabilire la verità e punire i responsabili.

    L'élite globalista e Big Pharma sono nel panico, terrorizzate da ciò che i giapponesi stanno scoprendo e stanno facendo tutto il possibile per screditare queste indagini, incluso l'ordine ai media tradizionali di avviare un blackout mediatico totale di qualsiasi notizia proveniente dal Giappone.

    Ma non permetteremo più all'élite di riuscire a manipolare il pubblico. Il Giappone sta scoprendo crimini contro l'umanità e il mondo intero ha bisogno di sentire queste informazioni.

    Japan Declares State of Emergency After ‘Nanobots’ Found in 96 Million Citizens

    Japan has issued an apology to its citizens for the disastrous consequences of the COVID-19 mRNA vaccines and has launched far-reaching scientific inquiries and criminal investigations to establish the truth and punish the perpetrators.

    The globalist elite and Big Pharma are panicking, terrified of what the Japanese are finding, and they are doing everything they can to discredit these investigations, including ordering the mainstream media to initiate a total media blackout of any news coming out of Japan.

    But we are not going to allow the elite to succeed in gaslighting the public any longer. Japan are uncovering crimes against humanity and the whole world needs to hear this information.

    Il Giappone dichiara lo stato di emergenza dopo che i "nanobot" sono stati trovati in 96 milioni di cittadini 🇯🇵 Il Giappone ha rilasciato delle scuse ai suoi cittadini per le conseguenze disastrose dei vaccini mRNA COVID-19 e ha avviato indagini scientifiche e penali di vasta portata per stabilire la verità e punire i responsabili. L'élite globalista e Big Pharma sono nel panico, terrorizzate da ciò che i giapponesi stanno scoprendo e stanno facendo tutto il possibile per screditare queste indagini, incluso l'ordine ai media tradizionali di avviare un blackout mediatico totale di qualsiasi notizia proveniente dal Giappone. Ma non permetteremo più all'élite di riuscire a manipolare il pubblico. Il Giappone sta scoprendo crimini contro l'umanità e il mondo intero ha bisogno di sentire queste informazioni. Japan Declares State of Emergency After ‘Nanobots’ Found in 96 Million Citizens 🇯🇵 Japan has issued an apology to its citizens for the disastrous consequences of the COVID-19 mRNA vaccines and has launched far-reaching scientific inquiries and criminal investigations to establish the truth and punish the perpetrators. The globalist elite and Big Pharma are panicking, terrified of what the Japanese are finding, and they are doing everything they can to discredit these investigations, including ordering the mainstream media to initiate a total media blackout of any news coming out of Japan. But we are not going to allow the elite to succeed in gaslighting the public any longer. Japan are uncovering crimes against humanity and the whole world needs to hear this information.
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  • DA LEGGERE CON ATTENZIONE!
    Come eliminare la Spike dal corpo: pubblicato il primo protocollo scientifico per disintossicarsi dal vaccino del cardiologo Peter McCullough
    di Antonio Oliverio per Il Paragone Il primo protocollo di disintossicazione dalla Spike proposto dal cardiologo Peter McCullough fa intravvedere una soluzione per eliminare...

    https://www.dcnews.it/2023/12/25/come-eliminare-la-spike-dal-corpo-pubblicato-il-primo-protocollo-scientifico-per-disintossicarsi-dal-vaccino-cardiologo-peter-mccullough/
    DA LEGGERE CON ATTENZIONE! Come eliminare la Spike dal corpo: pubblicato il primo protocollo scientifico per disintossicarsi dal vaccino del cardiologo Peter McCullough di Antonio Oliverio per Il Paragone Il primo protocollo di disintossicazione dalla Spike proposto dal cardiologo Peter McCullough fa intravvedere una soluzione per eliminare... https://www.dcnews.it/2023/12/25/come-eliminare-la-spike-dal-corpo-pubblicato-il-primo-protocollo-scientifico-per-disintossicarsi-dal-vaccino-cardiologo-peter-mccullough/
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    Come eliminare la Spike dal corpo: pubblicato il primo protocollo scientifico per disintossicarsi dal vaccino del cardiologo Peter McCullough
    di Antonio Oliverio per Il Paragone Il primo protocollo di disintossicazione dalla Spike proposto dal cardiologo Peter McCullough fa intravvedere una soluzione per eliminare…
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  • EU: ARRIVA LA TESSERA VACCINALE

    A partire dal prossimo settembre cinque nazioni europee – Belgio, Germania, Grecia, Lettonia e Portogallo – sperimenteranno la nuova Tessera Vaccinale Europea (EVC). Tale certificato verrà sperimentato in diversi formati, dalla tessera vera e propria (tipo carta di credito) fino al formato digitale, da caricare direttamente nello smart phone.

    Secondo Vaccines Today https://www.vaccinestoday.eu/stories/european-vaccination-card-will-be-piloted-in-five-countries/ la nuova Tessera Vaccinale "mira a dare potere alle persone, consolidando tutti i loro dati vaccinali in un'unica posizione facilmente accessibile”, mentre il programma sperimentale “mira ad aprire la strada ad altri paesi, armonizzando la terminologia vaccinale, sviluppando una sintassi comune, garantendo adattabilità in diversi contesti sanitari e perfezionando i piani di implementazione dell'EVC".

    Il sito Children’s Health Defense di Robert Kennedy Jr. ha raccolto i commenti di diversi medici ed esperti del settore sulla tessera vaccinale europea:

    Il dott. David Bell, medico della sanità pubblica, consulente biotech ed ex direttore di Global Health Technologies, ha affermato: "La proposta di tessera vaccinale riflette un crescente sforzo di utilizzare gli strumenti della sanità pubblica come mezzo per concentrare la ricchezza e fornire un mezzo per controllare le popolazioni. Ricorda molto gli approcci in alcune parti d'Europa prima della seconda guerra mondiale, e serve essenzialmente ad uno scopo simile: escludere dalla società gli individui che non vogliono obbedire alle istruzioni del governo. La sperimentazione in Europa è il naturale passo successivo, che aumenta notevolmente la probabilità di lockdown ricorrenti per consentire la vaccinazione obbligatoria di massa, e quindi per aumentare i profitti sui vaccini".

    Anche l'avvocato olandese Meike Terhorst ha criticato il programma pilota, definendo il passaporto vaccinale digitale una "minaccia diretta alla nostra libertà e anche alla sovranità di qualsiasi stato. Tutti i nostri poteri sono affidati ai globalisti, al gruppo di banchieri e investitori".

    Catherine Austin Fitts, ex vice-ministro USA per l'edilizia e lo sviluppo urbano, ha affermato: "L'obiettivo è il controllo finanziario. Non esiste uno scopo legittimo di salute pubblica. I banchieri centrali si nascondono dietro una narrazione sanitaria: politiche come il lockdown sono un modo per gestire l'inflazione e la domanda di risorse quando la politica monetaria è altamente inflazionistica".

    Gli esperti hanno anche collegato l'implementazione dell'EVC agli avvertimenti del governo e dei funzionari sanitari sulla "prossima pandemia", potenzialmente causata dall'influenza aviaria o da una "Malattia X" ancora sconosciuta.

    Secondo Fitts "è in atto una strategia per prepararsi a una pandemia di influenza aviaria. I vaccini contro l'influenza aviaria sono già stati spediti in Europa. Una tessera vaccinale può essere utilizzata per cercare di fare pressione o costringere le persone a fare un'altra iniezione non necessaria".

    Meike Terhorst ha concluso: "Il passaporto vaccinale digitale è un mezzo tecnico per violare le libertà personali, come il diritto di dire di no a una vaccinazione. È un mezzo per trasformare esseri umani liberi in schiavi. Questo passaporto vaccinale digitale è stato pianificato molti anni in anticipo dai globalisti".

    Ma l’Europa della Von der Leyen se ne frega di queste opinioni. Loro – i burattini delle case farmaceutiche – vanno avanti come schiacciasassi lungo il loro percorso, stabilito e progettato già molti anni fa. Solo una presa di coscienza collettiva e una robusta ribellione da parte della popolazione europea potranno fermare la nostra caduta verso la definitiva schiavitù.

    Massimo Mazzucco

    PS: Se non riuscite a condividere questo post, fate copia-e-incolla.
    EU: ARRIVA LA TESSERA VACCINALE A partire dal prossimo settembre cinque nazioni europee – Belgio, Germania, Grecia, Lettonia e Portogallo – sperimenteranno la nuova Tessera Vaccinale Europea (EVC). Tale certificato verrà sperimentato in diversi formati, dalla tessera vera e propria (tipo carta di credito) fino al formato digitale, da caricare direttamente nello smart phone. Secondo Vaccines Today https://www.vaccinestoday.eu/stories/european-vaccination-card-will-be-piloted-in-five-countries/ la nuova Tessera Vaccinale "mira a dare potere alle persone, consolidando tutti i loro dati vaccinali in un'unica posizione facilmente accessibile”, mentre il programma sperimentale “mira ad aprire la strada ad altri paesi, armonizzando la terminologia vaccinale, sviluppando una sintassi comune, garantendo adattabilità in diversi contesti sanitari e perfezionando i piani di implementazione dell'EVC". Il sito Children’s Health Defense di Robert Kennedy Jr. ha raccolto i commenti di diversi medici ed esperti del settore sulla tessera vaccinale europea: Il dott. David Bell, medico della sanità pubblica, consulente biotech ed ex direttore di Global Health Technologies, ha affermato: "La proposta di tessera vaccinale riflette un crescente sforzo di utilizzare gli strumenti della sanità pubblica come mezzo per concentrare la ricchezza e fornire un mezzo per controllare le popolazioni. Ricorda molto gli approcci in alcune parti d'Europa prima della seconda guerra mondiale, e serve essenzialmente ad uno scopo simile: escludere dalla società gli individui che non vogliono obbedire alle istruzioni del governo. La sperimentazione in Europa è il naturale passo successivo, che aumenta notevolmente la probabilità di lockdown ricorrenti per consentire la vaccinazione obbligatoria di massa, e quindi per aumentare i profitti sui vaccini". Anche l'avvocato olandese Meike Terhorst ha criticato il programma pilota, definendo il passaporto vaccinale digitale una "minaccia diretta alla nostra libertà e anche alla sovranità di qualsiasi stato. Tutti i nostri poteri sono affidati ai globalisti, al gruppo di banchieri e investitori". Catherine Austin Fitts, ex vice-ministro USA per l'edilizia e lo sviluppo urbano, ha affermato: "L'obiettivo è il controllo finanziario. Non esiste uno scopo legittimo di salute pubblica. I banchieri centrali si nascondono dietro una narrazione sanitaria: politiche come il lockdown sono un modo per gestire l'inflazione e la domanda di risorse quando la politica monetaria è altamente inflazionistica". Gli esperti hanno anche collegato l'implementazione dell'EVC agli avvertimenti del governo e dei funzionari sanitari sulla "prossima pandemia", potenzialmente causata dall'influenza aviaria o da una "Malattia X" ancora sconosciuta. Secondo Fitts "è in atto una strategia per prepararsi a una pandemia di influenza aviaria. I vaccini contro l'influenza aviaria sono già stati spediti in Europa. Una tessera vaccinale può essere utilizzata per cercare di fare pressione o costringere le persone a fare un'altra iniezione non necessaria". Meike Terhorst ha concluso: "Il passaporto vaccinale digitale è un mezzo tecnico per violare le libertà personali, come il diritto di dire di no a una vaccinazione. È un mezzo per trasformare esseri umani liberi in schiavi. Questo passaporto vaccinale digitale è stato pianificato molti anni in anticipo dai globalisti". Ma l’Europa della Von der Leyen se ne frega di queste opinioni. Loro – i burattini delle case farmaceutiche – vanno avanti come schiacciasassi lungo il loro percorso, stabilito e progettato già molti anni fa. Solo una presa di coscienza collettiva e una robusta ribellione da parte della popolazione europea potranno fermare la nostra caduta verso la definitiva schiavitù. Massimo Mazzucco PS: Se non riuscite a condividere questo post, fate copia-e-incolla.
    WWW.VACCINESTODAY.EU
    European Vaccination Card will be piloted in five countries - VaccinesToday
    A European Vaccination Card will enable informed vaccination, according to experts working on the EUVABECO project. Latvia, Greece, Belgium, Germany and Portugal will pilot the new tool from September.
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  • Covid, bufera in Germania: “documenti dimostrano che il CTS prese ordini dalla politica”
    In Germania numerose delle scelte politiche prese dal governo durante la fase pandemica non si basarono su evidenze e consigli scientifici, ma furono politicamente motivate. Tra queste l'obbligo vaccinale, la vaccinazione per i bambini e le restrizioni...
    https://www.lindipendente.online/2024/07/26/covid-bufera-in-germania-documenti-dimostrano-che-il-cts-prese-ordini-dalla-politica//?tg_rhash=cb891b7c9401eb
    Covid, bufera in Germania: “documenti dimostrano che il CTS prese ordini dalla politica” In Germania numerose delle scelte politiche prese dal governo durante la fase pandemica non si basarono su evidenze e consigli scientifici, ma furono politicamente motivate. Tra queste l'obbligo vaccinale, la vaccinazione per i bambini e le restrizioni... https://www.lindipendente.online/2024/07/26/covid-bufera-in-germania-documenti-dimostrano-che-il-cts-prese-ordini-dalla-politica//?tg_rhash=cb891b7c9401eb
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    Covid, bufera in Germania: “documenti dimostrano che il CTS prese ordini dalla politica”
    In Germania numerose delle scelte politiche prese dal governo durante la fase pandemica non si basarono su evidenze e consigli scientifici, ma furono politicamente motivate. Tra queste l'obbligo vaccinale, la vaccinazione per i bambini e le restrizioni imposte a chi non fosse inoculato contro il Cov
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