• QUESTE TESTE di ***** ci PORTANO VERSO L'APOCALISSE NUCLEARE!!!

    Uso armi occidentali in Russia, Parlamento Ue dice sì: "Togliere immediatamente restrizioni". Italiani votano contro, Pd e Forza Italia divisi - Il Fatto Quotidiano
    Il Parlamento europeo ha approvato, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/19/uso-armi-occidentali-in-russia-parlamento-ue-al-voto-picierno-pd-si-a-togliere-restrizioni/7699481/
    QUESTE TESTE di CAZZO ci PORTANO VERSO L'APOCALISSE NUCLEARE!!! Uso armi occidentali in Russia, Parlamento Ue dice sì: "Togliere immediatamente restrizioni". Italiani votano contro, Pd e Forza Italia divisi - Il Fatto Quotidiano Il Parlamento europeo ha approvato, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/19/uso-armi-occidentali-in-russia-parlamento-ue-al-voto-picierno-pd-si-a-togliere-restrizioni/7699481/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Uso armi occidentali in Russia, Parlamento Ue dice sì: "Togliere immediatamente restrizioni". Italiani votano contro, Pd e Forza Italia divisi - Il Fatto Quotidiano
    Il Parlamento europeo ha approvato, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”. L’intera risoluzione ha poi ricevuto il voto favorevole della …
    Angry
    1
    0 Yorumlar 0 hisse senetleri 133 Views
  • IMPARZIALITÀ!!!
    Alexa. Elezioni politiche negli Stati Uniti.
    IMPARZIALITÀ!!! Alexa. Elezioni politiche negli Stati Uniti.
    Angry
    1
    0 Yorumlar 0 hisse senetleri 74 Views 18
  • Cercapersone esplosi in Libano, parla l’azienda: “Prodotti da una società ungherese”. Sito in down e incongruenze sulla Ceo: tutti i dubbi
    L’ATTENTATO MAI VISTO – L’operazione, che Beirut attribuisce a Tel Aviv, ha ucciso 12 persone, tra cui due bambini e una donna, e ne ha ferite oltre 4mila.
    Dietro l’attacco c’è una triangolazione che dal Paese dei Cedri passa da Taiwan e arriva in Ungheria: è qui che sarebbero stati assemblati i dispositivi (leggi)

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/18/cercapersone-esplosi-in-libano-parla-lazienda-prodotti-da-una-societa-ungherese-sito-in-down-e-incongruenze-sulla-ceo-tutti-i-dubbi/7697971/
    Cercapersone esplosi in Libano, parla l’azienda: “Prodotti da una società ungherese”. Sito in down e incongruenze sulla Ceo: tutti i dubbi L’ATTENTATO MAI VISTO – L’operazione, che Beirut attribuisce a Tel Aviv, ha ucciso 12 persone, tra cui due bambini e una donna, e ne ha ferite oltre 4mila. Dietro l’attacco c’è una triangolazione che dal Paese dei Cedri passa da Taiwan e arriva in Ungheria: è qui che sarebbero stati assemblati i dispositivi (leggi) https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/18/cercapersone-esplosi-in-libano-parla-lazienda-prodotti-da-una-societa-ungherese-sito-in-down-e-incongruenze-sulla-ceo-tutti-i-dubbi/7697971/
    Angry
    2
    0 Yorumlar 0 hisse senetleri 202 Views
  • W LA LIBERTÀ di INFORMAZIONE!
    PUTIN SMENTISCE DRAGHI SULLE SANZIONI: IL DISCORSO A DUE ANNI DI DISTANZA ASSENTE DAI PALINSESTI.

    #Draghi è sulla bocca di tutti. Questo a causa del celeberrimo report consegnato in settimana a Ursula von der Leyen sulla competitività dell'Eurozona. Una panoramica che, secondo molti opinionisti, è un passo indietro rispetto alle mosse degli ultimi dieci anni, ma occhio anche al suo autore.
    Lo stesso che aveva promesso che le sanzioni alla Russia avrebbero visto il loro massimo risultato nell'estate 2022. Passati due anni, non solo questi effetti non ci sono stati, ma Vladimir Putin si fa beffe di come l'Europa ha giocato a scacchi con una superpotenza che quelle sanzioni le ha aggirate ampiamente.
    Ascoltate le parole di #Putin

    https://youtu.be/03UabhODjWM?feature=shared
    W LA LIBERTÀ di INFORMAZIONE! PUTIN SMENTISCE DRAGHI SULLE SANZIONI: IL DISCORSO A DUE ANNI DI DISTANZA ASSENTE DAI PALINSESTI. #Draghi è sulla bocca di tutti. Questo a causa del celeberrimo report consegnato in settimana a Ursula von der Leyen sulla competitività dell'Eurozona. Una panoramica che, secondo molti opinionisti, è un passo indietro rispetto alle mosse degli ultimi dieci anni, ma occhio anche al suo autore. Lo stesso che aveva promesso che le sanzioni alla Russia avrebbero visto il loro massimo risultato nell'estate 2022. Passati due anni, non solo questi effetti non ci sono stati, ma Vladimir Putin si fa beffe di come l'Europa ha giocato a scacchi con una superpotenza che quelle sanzioni le ha aggirate ampiamente. Ascoltate le parole di #Putin https://youtu.be/03UabhODjWM?feature=shared
    Angry
    2
    0 Yorumlar 0 hisse senetleri 400 Views
  • ARRESTATO PER NON AVER ESIBITO IL GREENPASS - OGGI LUNEDÌ 16 SETTEMBRE AFFRONTERÒ L’UDIENZA FINALE

    Oggi lunedì 16 settembre 2024 ore 13:30 presso il Tribunale di Trieste si terrà le discussioni finale con #sentenza del processo di 1^ grado a mio carico per l’arresto subito in V Commissione del Consiglio Comunale di Trieste per non aver esibito il #greenpass il 4 febbraio 2022. Sono già stato messo agli arresti domiciliari cautelari per 3 mesi da presunto innocente, esiliato per 8 mesi dalla Provincia di Trieste e sospeso dalla carica di Consigliere Comunale per altrettanti mesi con un’applicazione kafkiana della legge spazza Corrotti Severino.

    In totale mi sono stati notificati 15 procedimenti penali per un totale di 70 ANNI DI CARCERE di pene massime.

    Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce di INSIEME LIBERI
    📢ARRESTATO PER NON AVER ESIBITO IL GREENPASS - OGGI LUNEDÌ 16 SETTEMBRE AFFRONTERÒ L’UDIENZA FINALE Oggi lunedì 16 settembre 2024 ore 13:30 presso il Tribunale di Trieste si terrà le discussioni finale con #sentenza del processo di 1^ grado a mio carico per l’arresto subito in V Commissione del Consiglio Comunale di Trieste per non aver esibito il #greenpass il 4 febbraio 2022. Sono già stato messo agli arresti domiciliari cautelari per 3 mesi da presunto innocente, esiliato per 8 mesi dalla Provincia di Trieste e sospeso dalla carica di Consigliere Comunale per altrettanti mesi con un’applicazione kafkiana della legge spazza Corrotti Severino. In totale mi sono stati notificati 15 procedimenti penali per un totale di 70 ANNI DI CARCERE di pene massime. Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce di INSIEME LIBERI
    Angry
    2
    0 Yorumlar 0 hisse senetleri 243 Views 10
  • #KamalaHarris sbugiardata in diretta:
    "Ad oggi non c'è un solo militare degli Stati Uniti d'America che sia in servizio attivo in zona di guerra nel mondo!"

    I militari del video:
    "Ah no?? E noi dove c-zzo siamo allora?!" LOL

    #KamalaHarris exposed live:
    "Today there is not a single United States military member who is on active duty in a war zone in the world!"

    The military in the video:
    "Oh no?? And where the f-ck are we then?!" LOL
    #KamalaHarris sbugiardata in diretta: "Ad oggi non c'è un solo militare degli Stati Uniti d'America che sia in servizio attivo in zona di guerra nel mondo!" I militari del video: "Ah no?? E noi dove c-zzo siamo allora?!" LOL 😂🤣 #KamalaHarris exposed live: "Today there is not a single United States military member who is on active duty in a war zone in the world!" The military in the video: "Oh no?? And where the f-ck are we then?!" LOL 😂🤣
    Haha
    1
    0 Yorumlar 0 hisse senetleri 227 Views 7
  • CLAMOROSO PRIMO CASO DI DIMINUZIONE DEL TASSO DI AUTISMO FRA I BAMBINI. DOVE? NELLA CONTEA IN CUI SI È SMESSO DI VACCINARLI.

    Il Dr. Toby Rogers del Brownstone Institute rivela i risultati dello studio sulla prevalenza di autismo nelle contee degli Stati Uniti.

    Fonte: https://x.com/Felyorfelix/status/1835010545814323522?t=NyCI8W_dm-YbIZ_BfO_pfA&s=19
    CLAMOROSO PRIMO CASO DI DIMINUZIONE DEL TASSO DI AUTISMO FRA I BAMBINI. DOVE? NELLA CONTEA IN CUI SI È SMESSO DI VACCINARLI. Il Dr. Toby Rogers del Brownstone Institute rivela i risultati dello studio sulla prevalenza di autismo nelle contee degli Stati Uniti. Fonte: https://x.com/Felyorfelix/status/1835010545814323522?t=NyCI8W_dm-YbIZ_BfO_pfA&s=19
    Like
    1
    0 Yorumlar 0 hisse senetleri 343 Views 8
  • Se al posto del Presidente Vladimir #Putin ci fosse stato un pazzo criminale, avremmo già qualche testata nucleare in volo verso il continente europeo. Fortunatamente, la #Russia ha un grande Presidente che ha capito che gli Stati europei e gli Stati Uniti sono governati da una banda di cialtroni che tentano di usare l’#Ucraina per scatenare una nuova #guerra mondiale.

    #GraziePresidentePutin
    Se al posto del Presidente Vladimir #Putin ci fosse stato un pazzo criminale, avremmo già qualche testata nucleare in volo verso il continente europeo. Fortunatamente, la #Russia ha un grande Presidente che ha capito che gli Stati europei e gli Stati Uniti sono governati da una banda di cialtroni che tentano di usare l’#Ucraina per scatenare una nuova #guerra mondiale. #GraziePresidentePutin
    Like
    1
    0 Yorumlar 0 hisse senetleri 513 Views

  • Cronaca
    Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro”
    Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro”

    di F. Q. | 14 Settembre 2024

    Matteo Salvini parla di “processo politico”. Il sostituto procuratore di Palermo Calogero Ferrara in aula ha spiegato perché nell’agosto 2019 l’allora ministro dell’Interno non avrebbe potuto bloccare 147 migranti per 19 giorni a bordo della nave dell’ong spagnola Open Arms. È in corso nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, nel capoluogo siciliano, la requisitoria dei pm del processo al segretario nazionale della Lega, imputato con le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito lo sbarco, cinque anni fa, di 147 migranti che erano stati soccorsi dalla ong e che lasciarono l’imbarcazione solo dopo l’interno della Procura di Agrigento.

    L’accusa – la procuratrice aggiunta Marzia Sabella e i sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi – ha ricostruito il quadro giuridico nazionale e sovranazionale di quella fase, poi si è addentrata negli aspetti della specifica vicenda, quindi formulerà alla Corte la richiesta della pena per i reati contestati a Salvini, che all’epoca era ministro degli Interni.

    “Oggi a Palermo la pubblica accusa farà le sue richieste al processo che mi vede imputato per sequestro di persona – ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega -. Rischio fino a quindici anni di carcere per aver mantenuto la parola data agli elettori. Rifarei tutto: la difesa dei confini dai clandestini non è reato. Avanti tutta, senza paura”. Questa vicenda, ha aggiunto Salvini, “è una responsabilità politica della sinistra, che ha deciso di vendicarsi del sottoscritto mandandomi a processo. Una mossa disperata, di chi non sa vincere nelle urne e allora prova a eliminare i rivali per via giudiziaria. Un film già visto con Silvio Berlusconi e che stiamo vedendo – per certi aspetti – perfino con Donald Trump”. “La Lega ha già previsto per i prossimi due fine settimana la mobilitazione in centinaia di città italiane – con tanto di raccolta di firme – per sostenere che il processo di Palermo non è processo al segretario della Lega o all’ex ministro, ma un processo all’Italia e alla coerenza di chi ha fatto quello che aveva promesso”, ha detto il ministro dei Trasporti.

    “Questo è un processo politico? È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla – ha detto in aula il sostituto procuratore Geri Ferrara durante la requisitoria -. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi”. “La persona in mare è da salvare – ha proseguito il magistrato, ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio, passeggero. Per il diritto internazionale della convenzione Sar anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato poi se è il caso la giustizia fa il suo corso“.

    “E’ solo la terraferma a essere un pos, cioè il Place of Safety, in altre parole il posto più sicuro. E questo lo ha ribadito anche la Corte di cassazione”, ha spiegato Ferrara. “Normalmente il Pos è il porto più vicino, però questo è stato modificato nel corso degli anni. Allora dobbiamo rispondere a due domande: la nave di salvataggio può essere considerata un luogo sicuro? Come è stato rappresentato in questo processo. La risoluzione Msc dice che la nave non viene considerata un luogo in sicurezza, anche se è luogo temporaneo di sicurezza, e dovrebbe essere sollevata. Pertanto la nave può esser considerato solo un Pos temporaneo“. E aggiunge: “Che la nave non sia un luogo sicuro è un principio consolidato. Anche le navi ad hoc per effettuare il salvataggio devono avere dei requisiti ben precisi. Quindi, solo la terraferma può essere un Pos e questo lo ha ribadito anche la Cassazione”.

    E anche qui vanno fatti alcuni distinguo: “Non tutti i Paesi possono essere considerati un porto sicuro – ha spiegato anche Ferrara -, perché non in tutti i Paesi vigono le regole democratiche e il rispetto dei diritti umani. La Libia e la Tunisia non sono Paesi in cui si può applicare un pos”. “Lo dice anche l’attuale ministro degli Interni Matteo Piantedosi che nella sua testimonianza ha riferito che ‘i centri in Libia sono sicuramente centri illegali, mai abbiamo consegnato delle persone ai libici'”, ha affermato il sostituto procuratore. Aggiungendo: “Lo sbarco in un luogo sicuro è un obbligo di risultato”. Di conseguenza i migranti a bordo delle navi “prima si fanno scendere e poi si redistribuiscono, altrimenti si rischia di fare politica su persone che stanno soffrendo”.

    Il punto attorno al quale ruota il processo è la paternità della decisione di non far sbarcare i migranti. Secondo la Procura sulla questione non ci sono dubbi: “Quando Salvini diventa ministro dell’Interno le decisioni sulla gestione degli sbarchi e del rilascio dei pos vengono spostate dal Dipartimento libertà civili e immigrazione all’ufficio di gabinetto del ministro e in particolare è il ministro a decidere. Questo è l’elemento chiave“, ha proseguito il sostituto procuratore. “Ce lo confermano gli ex ministri Trenta, Di Maio, Lamorgese, l’ex premier Conte, persino il ministro Piantedosi, seppur cercando di annacquare l’obbligo, che la responsabilità di emettere il Place of Safety era del ministro Salvini – ha aggiunto Ferrara -. Lo stesso Salvini lo ammette quando dice che avrebbe firmato il pos se non fosse intervenuta la sentenza del Tar”.

    “E’ di intuitiva evidenza che il pm sta procedendo a una requisitoria contro il decreto sicurezza bis – ha risposto durante una pausa della requisitoria ha detto Giulia Bongiorno, legale di Salvini -, che è un atto del governo, contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare. Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea. Sapete perfettamente che anche in dichiarazioni pubbliche è stata una linea portata avanti da tutto il governo, anche dallo stesso premier di allora”, ha proseguito l’avvocato riferendosi a Giuseppe Conte.

    Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/14/open-arms-e-in-corso-la-requisitoria-salvini-difendere-i-confini-non-e-reato-pm-in-mare-vanno-salvati-tutti-la-nave-non-e-posto-sicuro/7693031/
    Cronaca Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro” Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro” di F. Q. | 14 Settembre 2024 Matteo Salvini parla di “processo politico”. Il sostituto procuratore di Palermo Calogero Ferrara in aula ha spiegato perché nell’agosto 2019 l’allora ministro dell’Interno non avrebbe potuto bloccare 147 migranti per 19 giorni a bordo della nave dell’ong spagnola Open Arms. È in corso nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, nel capoluogo siciliano, la requisitoria dei pm del processo al segretario nazionale della Lega, imputato con le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito lo sbarco, cinque anni fa, di 147 migranti che erano stati soccorsi dalla ong e che lasciarono l’imbarcazione solo dopo l’interno della Procura di Agrigento. L’accusa – la procuratrice aggiunta Marzia Sabella e i sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi – ha ricostruito il quadro giuridico nazionale e sovranazionale di quella fase, poi si è addentrata negli aspetti della specifica vicenda, quindi formulerà alla Corte la richiesta della pena per i reati contestati a Salvini, che all’epoca era ministro degli Interni. “Oggi a Palermo la pubblica accusa farà le sue richieste al processo che mi vede imputato per sequestro di persona – ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega -. Rischio fino a quindici anni di carcere per aver mantenuto la parola data agli elettori. Rifarei tutto: la difesa dei confini dai clandestini non è reato. Avanti tutta, senza paura”. Questa vicenda, ha aggiunto Salvini, “è una responsabilità politica della sinistra, che ha deciso di vendicarsi del sottoscritto mandandomi a processo. Una mossa disperata, di chi non sa vincere nelle urne e allora prova a eliminare i rivali per via giudiziaria. Un film già visto con Silvio Berlusconi e che stiamo vedendo – per certi aspetti – perfino con Donald Trump”. “La Lega ha già previsto per i prossimi due fine settimana la mobilitazione in centinaia di città italiane – con tanto di raccolta di firme – per sostenere che il processo di Palermo non è processo al segretario della Lega o all’ex ministro, ma un processo all’Italia e alla coerenza di chi ha fatto quello che aveva promesso”, ha detto il ministro dei Trasporti. “Questo è un processo politico? È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla – ha detto in aula il sostituto procuratore Geri Ferrara durante la requisitoria -. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi”. “La persona in mare è da salvare – ha proseguito il magistrato, ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio, passeggero. Per il diritto internazionale della convenzione Sar anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato poi se è il caso la giustizia fa il suo corso“. “E’ solo la terraferma a essere un pos, cioè il Place of Safety, in altre parole il posto più sicuro. E questo lo ha ribadito anche la Corte di cassazione”, ha spiegato Ferrara. “Normalmente il Pos è il porto più vicino, però questo è stato modificato nel corso degli anni. Allora dobbiamo rispondere a due domande: la nave di salvataggio può essere considerata un luogo sicuro? Come è stato rappresentato in questo processo. La risoluzione Msc dice che la nave non viene considerata un luogo in sicurezza, anche se è luogo temporaneo di sicurezza, e dovrebbe essere sollevata. Pertanto la nave può esser considerato solo un Pos temporaneo“. E aggiunge: “Che la nave non sia un luogo sicuro è un principio consolidato. Anche le navi ad hoc per effettuare il salvataggio devono avere dei requisiti ben precisi. Quindi, solo la terraferma può essere un Pos e questo lo ha ribadito anche la Cassazione”. E anche qui vanno fatti alcuni distinguo: “Non tutti i Paesi possono essere considerati un porto sicuro – ha spiegato anche Ferrara -, perché non in tutti i Paesi vigono le regole democratiche e il rispetto dei diritti umani. La Libia e la Tunisia non sono Paesi in cui si può applicare un pos”. “Lo dice anche l’attuale ministro degli Interni Matteo Piantedosi che nella sua testimonianza ha riferito che ‘i centri in Libia sono sicuramente centri illegali, mai abbiamo consegnato delle persone ai libici'”, ha affermato il sostituto procuratore. Aggiungendo: “Lo sbarco in un luogo sicuro è un obbligo di risultato”. Di conseguenza i migranti a bordo delle navi “prima si fanno scendere e poi si redistribuiscono, altrimenti si rischia di fare politica su persone che stanno soffrendo”. Il punto attorno al quale ruota il processo è la paternità della decisione di non far sbarcare i migranti. Secondo la Procura sulla questione non ci sono dubbi: “Quando Salvini diventa ministro dell’Interno le decisioni sulla gestione degli sbarchi e del rilascio dei pos vengono spostate dal Dipartimento libertà civili e immigrazione all’ufficio di gabinetto del ministro e in particolare è il ministro a decidere. Questo è l’elemento chiave“, ha proseguito il sostituto procuratore. “Ce lo confermano gli ex ministri Trenta, Di Maio, Lamorgese, l’ex premier Conte, persino il ministro Piantedosi, seppur cercando di annacquare l’obbligo, che la responsabilità di emettere il Place of Safety era del ministro Salvini – ha aggiunto Ferrara -. Lo stesso Salvini lo ammette quando dice che avrebbe firmato il pos se non fosse intervenuta la sentenza del Tar”. “E’ di intuitiva evidenza che il pm sta procedendo a una requisitoria contro il decreto sicurezza bis – ha risposto durante una pausa della requisitoria ha detto Giulia Bongiorno, legale di Salvini -, che è un atto del governo, contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare. Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea. Sapete perfettamente che anche in dichiarazioni pubbliche è stata una linea portata avanti da tutto il governo, anche dallo stesso premier di allora”, ha proseguito l’avvocato riferendosi a Giuseppe Conte. Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/14/open-arms-e-in-corso-la-requisitoria-salvini-difendere-i-confini-non-e-reato-pm-in-mare-vanno-salvati-tutti-la-nave-non-e-posto-sicuro/7693031/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: "Difendere i confini non è reato". Pm: "In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro" - Il Fatto Quotidiano
    Il punto chiave è la paternità della decisione di non far scendere i 147 migranti, che è valsa all'allora ministro dell'Interno l'accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Il pm: "La responsabilità di emettere il Place of Safety era sua"
    Like
    3
    0 Yorumlar 0 hisse senetleri 1500 Views
  • CORRUZIONE e MALAFFARE IMPERANTE. Proprio in Regione Puglia.
    Regione Puglia e l'appalto affidato ai fratelli di Emiliano. La funzionaria: "Colpa mia, ma non lo sapevo". Fi: "Imbarazzante" - Il Fatto Quotidiano
    La gara da 41mila euro destinata all’acquisto di arredamento per l’area relax e la biblioteca del Consiglio regionale diventa un caso politico...

    Politica

    di F. Q. | 13 Settembre 2024

    Una gara da 41mila euro destinata all’acquisto di arredamento per l’area relax e la biblioteca del Consiglio regionale pugliese, si trasforma in un caso politico. Il problema, infatti, è che l’unica azienda invitata a partecipare è stata la Emiliano srl, società dei fratelli del governatore della Puglia, che si è aggiudicata la gara con un ribasso dell’1%. Una vicenda che sta mettendo in imbarazzo il presidente Michele Emiliano. La procedura è stata già verificata e, secondo gli uffici del Consiglio regionale, risulta essere conforme alla normativa. Nessun illecito, viene fatto presente, ma – come sottolinea lo stesso governatore – resta un problema di opportunità.

    “La società – ha spiegato Michele Emiliano ai cronisti a margine di una conferenza stampa a Bari – è stata invitata, in modo inopportuno, dal Consiglio regionale” per la fornitura di attrezzatura e “in maniera inopportuna” l’azienda “ha risposto alla richiesta di fornitura”. “Credo – ha aggiunto il governatore pugliese – che dal punto di vista formale sia tutto regolare, ma se la potevano risparmiare sia gli uni che gli altri. Mettere in difficoltà il presidente è una cosa che si doveva evitare, sono dispiaciuto ma non è successo nulla di drammatico”. Tra l’altro sia il governatore che la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, hanno dichiarato di non essere stati al corrente dell’appalto anche perché, hanno sottolineato, “gli organi politici non si occupano delle gare”.

    Rosamaria Falcone – la funzionaria della sezione “amministrazione e contabilità” del Consiglio Regionale della Puglia che ha firmato la delibera con cui, lo scorso 28 agosto, è stato disposto il pagamento in favore della Emiliano Srl – si dice “dispiaciuta” e “affranta” per aver creato “una bolla mediatica” senza volerlo e si assume tutta la responsabilità della vicenda. In uno sfogo con persone a lei vicine, raccolto dall’Adnkronos, Falcone ammette: “Sono stata io a fare l’indagine di mercato e la richiesta di preventivo. Del resto, quell’azienda è leader nel settore. Ma non sapevo che quella società fosse dei fratelli del governatore… Io non sono neanche pugliese”. La funzionaria, calabrese d’origine,afferma di aver commesso “un’ingenuità” ma si ritiene “tranquilla e serena” per aver agito secondo le norme.

    Intanto la polemica politica è esplosa. “L’impudenza di Michele Emiliano – ha attaccato il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto – ha toccato il fondo. Confidare, o meglio pretendere che qualcuno possa credere che lui non fosse a conoscenza dell’aggiudicazione ai fratelli della fornitura di arredi, avvenuta sotto il suo naso, significa chiedere ai pugliesi di credere alla fata turchina“. Anche il gruppo di Fdi si chiede se sia “mai possibile che tutti scendano dal pero?”. Possibile, insistono, che venga “fatta una ricerca di mercato chiamando a partecipare l’azienda di famiglia del governatore, tenuto conto che la società si chiama proprio Emiliano srl?”. Per i consiglieri regionali di Forza Italia si tratta di “una pagina imbarazzante, con diversi profili di inopportunità”. La spiegazione fornita dal governatore comunque non è bastata alle opposizioni, che chiedono a Emiliano di riferire in Aula.


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/regione-puglia-appalto-fratelli-emiliano-funzionaria-colpa-mia-non-lo-sapevo-fi-imbarazzante/7692696/
    CORRUZIONE e MALAFFARE IMPERANTE. Proprio in Regione Puglia. Regione Puglia e l'appalto affidato ai fratelli di Emiliano. La funzionaria: "Colpa mia, ma non lo sapevo". Fi: "Imbarazzante" - Il Fatto Quotidiano La gara da 41mila euro destinata all’acquisto di arredamento per l’area relax e la biblioteca del Consiglio regionale diventa un caso politico... Politica di F. Q. | 13 Settembre 2024 Una gara da 41mila euro destinata all’acquisto di arredamento per l’area relax e la biblioteca del Consiglio regionale pugliese, si trasforma in un caso politico. Il problema, infatti, è che l’unica azienda invitata a partecipare è stata la Emiliano srl, società dei fratelli del governatore della Puglia, che si è aggiudicata la gara con un ribasso dell’1%. Una vicenda che sta mettendo in imbarazzo il presidente Michele Emiliano. La procedura è stata già verificata e, secondo gli uffici del Consiglio regionale, risulta essere conforme alla normativa. Nessun illecito, viene fatto presente, ma – come sottolinea lo stesso governatore – resta un problema di opportunità. “La società – ha spiegato Michele Emiliano ai cronisti a margine di una conferenza stampa a Bari – è stata invitata, in modo inopportuno, dal Consiglio regionale” per la fornitura di attrezzatura e “in maniera inopportuna” l’azienda “ha risposto alla richiesta di fornitura”. “Credo – ha aggiunto il governatore pugliese – che dal punto di vista formale sia tutto regolare, ma se la potevano risparmiare sia gli uni che gli altri. Mettere in difficoltà il presidente è una cosa che si doveva evitare, sono dispiaciuto ma non è successo nulla di drammatico”. Tra l’altro sia il governatore che la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, hanno dichiarato di non essere stati al corrente dell’appalto anche perché, hanno sottolineato, “gli organi politici non si occupano delle gare”. Rosamaria Falcone – la funzionaria della sezione “amministrazione e contabilità” del Consiglio Regionale della Puglia che ha firmato la delibera con cui, lo scorso 28 agosto, è stato disposto il pagamento in favore della Emiliano Srl – si dice “dispiaciuta” e “affranta” per aver creato “una bolla mediatica” senza volerlo e si assume tutta la responsabilità della vicenda. In uno sfogo con persone a lei vicine, raccolto dall’Adnkronos, Falcone ammette: “Sono stata io a fare l’indagine di mercato e la richiesta di preventivo. Del resto, quell’azienda è leader nel settore. Ma non sapevo che quella società fosse dei fratelli del governatore… Io non sono neanche pugliese”. La funzionaria, calabrese d’origine,afferma di aver commesso “un’ingenuità” ma si ritiene “tranquilla e serena” per aver agito secondo le norme. Intanto la polemica politica è esplosa. “L’impudenza di Michele Emiliano – ha attaccato il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto – ha toccato il fondo. Confidare, o meglio pretendere che qualcuno possa credere che lui non fosse a conoscenza dell’aggiudicazione ai fratelli della fornitura di arredi, avvenuta sotto il suo naso, significa chiedere ai pugliesi di credere alla fata turchina“. Anche il gruppo di Fdi si chiede se sia “mai possibile che tutti scendano dal pero?”. Possibile, insistono, che venga “fatta una ricerca di mercato chiamando a partecipare l’azienda di famiglia del governatore, tenuto conto che la società si chiama proprio Emiliano srl?”. Per i consiglieri regionali di Forza Italia si tratta di “una pagina imbarazzante, con diversi profili di inopportunità”. La spiegazione fornita dal governatore comunque non è bastata alle opposizioni, che chiedono a Emiliano di riferire in Aula. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/regione-puglia-appalto-fratelli-emiliano-funzionaria-colpa-mia-non-lo-sapevo-fi-imbarazzante/7692696/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Regione Puglia e l'appalto affidato ai fratelli di Emiliano. La funzionaria: "Colpa mia, ma non lo sapevo". Fi: "Imbarazzante" - Il Fatto Quotidiano
    La gara da 41mila euro destinata all’acquisto di arredamento per l’area relax e la biblioteca del Consiglio regionale diventa un caso politico
    Angry
    4
    0 Yorumlar 0 hisse senetleri 1176 Views
Arama Sonuçları