• Qualcosa in serbo
    di Marco Travaglio

    “Ci restano 3 o 4 mesi, forse meno, prima della catastrofe”. Lo dice il presidente serbo Aleksandar Vucic in una drammatica intervista al settimanale svizzero Weltwoche, disponibile sul web. Dovrebbero vederla tutti: il personaggio è molto controverso, un ex giornalista che entrò giovanissimo in politica con Milosevic, poi se ne dissociò e ora si batte per la Serbia nell’Ue e fa accordi con gli Usa senza recidere gli storici rapporti con Mosca. Il che non ha impedito a Belgrado di firmare la dichiarazione anti-russa della cosiddetta conferenza di pace di Lucerna. Qui però non si tratta di sposare le posizioni di Vucic, ma di ascoltare ciò che racconta, commosso, su quel che sente dire dagli altri leader europei: “Il treno ha lasciato la stazione e nessuno può fermarlo… se le grandi potenze non faranno nulla”. Il suo è il punto di vista di un Paese aggredito dalla Nato fin dal 1999: “Condanno l’intrusione russa in Ucraina. Ma cos’hanno fatto le potenze occidentali alla Serbia nel 1999 e nel 2008? Non ci sono risposte alla domanda. Putin ha citato il precedente del Kosovo (le stragi usate dalla Nato per giustificare l’intervento, come la Russia usa quelle in Donbass, ndr): anche a questa domanda non ci sono risposte”.

    L’Europa è a un bivio: “Tutti parlano solo di guerra. Nessuno vuole la pace, che è diventata una parola proibita. Si dice che dobbiamo vincere per assicurarci la pace futura… nessuno cerca di porre fine alla guerra… L’Occidente crede di poter sconfiggere facilmente Putin: vogliono sfiancarlo in Ucraina, poi pensano che la Russia non esisterà più sull’attuale territorio e nell’attuale forma e Putin sarà rovesciato. Ma la pressione basta a distruggere la Russia e a rovesciare Putin? Non credo. Non so se l’Occidente si stia sopravvalutando, ma credo stia sottovalutando la Russia e Putin. In Europa tutti si comportano come grandi eroi, ma non dicono ai loro popoli che pagheranno un prezzo molto alto… Dovrebbero cercare di raggiungere un cessate il fuoco e poi negoziare per 10, 20, 30, 50 anni, non importa quanti: sono molto meglio di un solo giorno di aspri combattimenti come quelli in corso. Nato e Usa non possono permettersi di perdere la guerra in Ucraina. Ma anche Putin, se perde la guerra, perde tutto. Tutto è in gioco per entrambe le parti. Perciò ci avviciniamo all’abisso. Ma questo ci porta a un’altra domanda: chi è disposto a perdere 1, 2, 5, 10, 15 milioni di persone? Chiedetevelo. Io non voglio perdere un solo uomo: non parteciperemo. La Serbia è stata uno dei campioni mondiali di guerra nel XX secolo. Ora il mio sogno è mantenere la pace e la stabilità”. Se i fatti gli daranno torto, qualcuno potrà rinfacciarglielo. Se gli daranno ragione, non resterà vivo nessuno per riconoscergliela.
    Qualcosa in serbo di Marco Travaglio “Ci restano 3 o 4 mesi, forse meno, prima della catastrofe”. Lo dice il presidente serbo Aleksandar Vucic in una drammatica intervista al settimanale svizzero Weltwoche, disponibile sul web. Dovrebbero vederla tutti: il personaggio è molto controverso, un ex giornalista che entrò giovanissimo in politica con Milosevic, poi se ne dissociò e ora si batte per la Serbia nell’Ue e fa accordi con gli Usa senza recidere gli storici rapporti con Mosca. Il che non ha impedito a Belgrado di firmare la dichiarazione anti-russa della cosiddetta conferenza di pace di Lucerna. Qui però non si tratta di sposare le posizioni di Vucic, ma di ascoltare ciò che racconta, commosso, su quel che sente dire dagli altri leader europei: “Il treno ha lasciato la stazione e nessuno può fermarlo… se le grandi potenze non faranno nulla”. Il suo è il punto di vista di un Paese aggredito dalla Nato fin dal 1999: “Condanno l’intrusione russa in Ucraina. Ma cos’hanno fatto le potenze occidentali alla Serbia nel 1999 e nel 2008? Non ci sono risposte alla domanda. Putin ha citato il precedente del Kosovo (le stragi usate dalla Nato per giustificare l’intervento, come la Russia usa quelle in Donbass, ndr): anche a questa domanda non ci sono risposte”. L’Europa è a un bivio: “Tutti parlano solo di guerra. Nessuno vuole la pace, che è diventata una parola proibita. Si dice che dobbiamo vincere per assicurarci la pace futura… nessuno cerca di porre fine alla guerra… L’Occidente crede di poter sconfiggere facilmente Putin: vogliono sfiancarlo in Ucraina, poi pensano che la Russia non esisterà più sull’attuale territorio e nell’attuale forma e Putin sarà rovesciato. Ma la pressione basta a distruggere la Russia e a rovesciare Putin? Non credo. Non so se l’Occidente si stia sopravvalutando, ma credo stia sottovalutando la Russia e Putin. In Europa tutti si comportano come grandi eroi, ma non dicono ai loro popoli che pagheranno un prezzo molto alto… Dovrebbero cercare di raggiungere un cessate il fuoco e poi negoziare per 10, 20, 30, 50 anni, non importa quanti: sono molto meglio di un solo giorno di aspri combattimenti come quelli in corso. Nato e Usa non possono permettersi di perdere la guerra in Ucraina. Ma anche Putin, se perde la guerra, perde tutto. Tutto è in gioco per entrambe le parti. Perciò ci avviciniamo all’abisso. Ma questo ci porta a un’altra domanda: chi è disposto a perdere 1, 2, 5, 10, 15 milioni di persone? Chiedetevelo. Io non voglio perdere un solo uomo: non parteciperemo. La Serbia è stata uno dei campioni mondiali di guerra nel XX secolo. Ora il mio sogno è mantenere la pace e la stabilità”. Se i fatti gli daranno torto, qualcuno potrà rinfacciarglielo. Se gli daranno ragione, non resterà vivo nessuno per riconoscergliela.
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  • Roberto Gambardella.
    Trent'anni fa venivano uccisi in Somalia Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Poche ore prima della loro " esecuzione" ( questo fu il titolo del libro scritto dai genitori con Maurizio Torre alta e Mariangela Gritta Grainer, quest' ultima portavoce dell' associazione Ilaria Alpi) riferirà via telefono alla redazione del TG3 di "essere finalmente in possesso di cose grosse" che sarebbero state rese note da ella stessa via satellite in occasione del TG3 delle ore 19.00. Era il 20 marzo 1994 quando sia Ilaria che Miran Hrovatin vennero uccisi impedendo loro di far conoscere ai telespettatori del tg3 le trame oscure e vergognose del traffico di armi, provenienti anche da aziende italiane, come la Oto Melara, con il benestare del governo, all' epoca presieduto da Craxi ( certamente un traffico già attivo anche durante precedenti governi), e rifiuti tossici e radioattivi. La Somalia all' epoca era ritenuta la
    " pattumiera" dei rifiuti che non si volevano smaltire nei territori nostrani.
    Era, la Somalia, in quel periodo funestata da una efferrata guerra intestina ove si muovevano disinvoltamente i servizi segreti italiani e non solo; vi era anche la presenza di un agente di Gladio, Vincendo Li Causi, che due mesi prima dell' uccisione dei due giornalisti venne ucciso perché informatore di Ilaria Alpi.
    I signori della guerra somala pur di prevalere l' uno sull' altro misero a disposizione larghe porzioni del territorio somalo ai Paesi occidentali affinché essi si liberassero delle scorie radioattive e tossiche in cambio di armi, per lo più vecchiotte ma ancora idonee per produrre morte e desolazione. I genitori di Ilaria morirono, il babbo a luglio del 2010 e la mamma a giugno del 2018, senza poter avere giustizia e verità.
    Giorgio Alpi: " c'è un legame che unisce le stragi che insanguinarono il nostro Paese e l' assassinio di Ilaria e Hrovatin. Giustizia e verità sono un diritto per chi è stato colpito e un dovere per chi ha responsabilità pubbliche".
    Luciana Costa Alpi: " Sono stanca di illudermi, ma farò di tutto perché l' inchiesta non finisca archiviata. È stato fatto di tutto pur di coprire chi ha voluto eliminare mia figlia ".
    Così si espresse sul mensile Il Dibattito a settembre del 1999 l' ex sindaco di Reggio Calabria Francesco Gangemi:
    " Ilaria Alpi si era recata in Somalia per un' indagine sulla movimentazione clandestina dei rifiuti radioattivi ad opera di faccendieri tutelato dai servizi segreti, dagli Stati di mezzo mondo, non escluso il governo italiano e dalla 'ndrangheta calabrese. (...) voglio informare i lettori e le autorità che eventuali rappresaglie che dovessi subire, non sarebbero riconducibili alla 'ndragheta o altre organizzazioni criminali, bensì ai servizi segreti e assoggettati a taluni magistrati inadempienti ai loro doveri d' ufficio e al governo, che rimane il fulcro delle attività sporche che stanno inginocchiando l' umanità intera a fronte di vantaggi di varia natura."

    Cosa rimane dei due giornalisti del TG3? Nulla. Inchiesta zittita, dimenticata, archiviata. Silenzio, solo silenzio.
    Giustizia per i danneggiati, che siamo tutti noi. Una giornalista, la cui giovane età venne spenta a 31 anni, appassionata del suo lavoro, coraggiosa, onesta ( qualità poco o per nulla presenti in molti giornalisti), punita per aver voluto fare luce sulle vergogne perseguite da personaggi, servizi, istituzioni dediti a corrompere e portare morte e desolazione, anziché difendere il bene comune.
    Il mio augurio che un pensiero venga riservato ad Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, che non indietreggiarono di fronte ai rischi e pericoli pur di informare la società civile, in occasione dei presidi a difesa del giornalista, tale seppur privo della tessera dell' ordine del giornalismo, Julian Assange.
    Lieto pomeriggio....
    Roberto Gambardella. Trent'anni fa venivano uccisi in Somalia Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Poche ore prima della loro " esecuzione" ( questo fu il titolo del libro scritto dai genitori con Maurizio Torre alta e Mariangela Gritta Grainer, quest' ultima portavoce dell' associazione Ilaria Alpi) riferirà via telefono alla redazione del TG3 di "essere finalmente in possesso di cose grosse" che sarebbero state rese note da ella stessa via satellite in occasione del TG3 delle ore 19.00. Era il 20 marzo 1994 quando sia Ilaria che Miran Hrovatin vennero uccisi impedendo loro di far conoscere ai telespettatori del tg3 le trame oscure e vergognose del traffico di armi, provenienti anche da aziende italiane, come la Oto Melara, con il benestare del governo, all' epoca presieduto da Craxi ( certamente un traffico già attivo anche durante precedenti governi), e rifiuti tossici e radioattivi. La Somalia all' epoca era ritenuta la " pattumiera" dei rifiuti che non si volevano smaltire nei territori nostrani. Era, la Somalia, in quel periodo funestata da una efferrata guerra intestina ove si muovevano disinvoltamente i servizi segreti italiani e non solo; vi era anche la presenza di un agente di Gladio, Vincendo Li Causi, che due mesi prima dell' uccisione dei due giornalisti venne ucciso perché informatore di Ilaria Alpi. I signori della guerra somala pur di prevalere l' uno sull' altro misero a disposizione larghe porzioni del territorio somalo ai Paesi occidentali affinché essi si liberassero delle scorie radioattive e tossiche in cambio di armi, per lo più vecchiotte ma ancora idonee per produrre morte e desolazione. I genitori di Ilaria morirono, il babbo a luglio del 2010 e la mamma a giugno del 2018, senza poter avere giustizia e verità. Giorgio Alpi: " c'è un legame che unisce le stragi che insanguinarono il nostro Paese e l' assassinio di Ilaria e Hrovatin. Giustizia e verità sono un diritto per chi è stato colpito e un dovere per chi ha responsabilità pubbliche". Luciana Costa Alpi: " Sono stanca di illudermi, ma farò di tutto perché l' inchiesta non finisca archiviata. È stato fatto di tutto pur di coprire chi ha voluto eliminare mia figlia ". Così si espresse sul mensile Il Dibattito a settembre del 1999 l' ex sindaco di Reggio Calabria Francesco Gangemi: " Ilaria Alpi si era recata in Somalia per un' indagine sulla movimentazione clandestina dei rifiuti radioattivi ad opera di faccendieri tutelato dai servizi segreti, dagli Stati di mezzo mondo, non escluso il governo italiano e dalla 'ndrangheta calabrese. (...) voglio informare i lettori e le autorità che eventuali rappresaglie che dovessi subire, non sarebbero riconducibili alla 'ndragheta o altre organizzazioni criminali, bensì ai servizi segreti e assoggettati a taluni magistrati inadempienti ai loro doveri d' ufficio e al governo, che rimane il fulcro delle attività sporche che stanno inginocchiando l' umanità intera a fronte di vantaggi di varia natura." Cosa rimane dei due giornalisti del TG3? Nulla. Inchiesta zittita, dimenticata, archiviata. Silenzio, solo silenzio. Giustizia per i danneggiati, che siamo tutti noi. Una giornalista, la cui giovane età venne spenta a 31 anni, appassionata del suo lavoro, coraggiosa, onesta ( qualità poco o per nulla presenti in molti giornalisti), punita per aver voluto fare luce sulle vergogne perseguite da personaggi, servizi, istituzioni dediti a corrompere e portare morte e desolazione, anziché difendere il bene comune. Il mio augurio che un pensiero venga riservato ad Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, che non indietreggiarono di fronte ai rischi e pericoli pur di informare la società civile, in occasione dei presidi a difesa del giornalista, tale seppur privo della tessera dell' ordine del giornalismo, Julian Assange. Lieto pomeriggio....
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  • FERMIAMO QUESTO GENOCIDIO! COSTORO VANNO AVANTI per la LORO STRADA!
    VANNO FERMATI! CI VUOLE UN CORDONE UMANITARIO di TRUPPE dell'ONU.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/28/rafah-israele-campi-profughi-tre-stragi-80-morti/7564934/

    #freegaza
    #savegaza
    #freepalestine
    FERMIAMO QUESTO GENOCIDIO! COSTORO VANNO AVANTI per la LORO STRADA! VANNO FERMATI! CI VUOLE UN CORDONE UMANITARIO di TRUPPE dell'ONU. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/28/rafah-israele-campi-profughi-tre-stragi-80-morti/7564934/ #freegaza #savegaza #freepalestine
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  • https://dituttoedipiu.altervista.org/vaccino-una-faccenda-politica-tra-bugie-ammissioni-e-stragi-dopo-laffaire-astrazeneca-non-e-piu-possibile-negare-la-realta/

    #vaccino #faccendapolitica #bugie #ammissioni #stragi #Astrazeneca #realtà #COVID19 #pandemia #sanità #politica #virus #vaccinazioni #controverse #opinioni #salutepubblica #informazione #scienza #rischi #effetticollaterali #sicurezza #decisioni #governi #cambiamento #emergenza #dibattito #trasparenza #responsabilità #media #conseguenze





    https://dituttoedipiu.altervista.org/vaccino-una-faccenda-politica-tra-bugie-ammissioni-e-stragi-dopo-laffaire-astrazeneca-non-e-piu-possibile-negare-la-realta/ #vaccino #faccendapolitica #bugie #ammissioni #stragi #Astrazeneca #realtà #COVID19 #pandemia #sanità #politica #virus #vaccinazioni #controverse #opinioni #salutepubblica #informazione #scienza #rischi #effetticollaterali #sicurezza #decisioni #governi #cambiamento #emergenza #dibattito #trasparenza #responsabilità #media #conseguenze
    Vaccino, una faccenda politica: tra bugie, ammissioni e stragi, dopo - D
    I vaccini furono una faccenda politica, di potere e ancora lo sono: più emergono le prove dei danni e più ne si invoca di nuovi, ancora più micidiali. Ma la gente continua a cadere, e chi doveva
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  • La #Russia non deve bombardare l' #Ucraina và sanzionata e isolata,và esclusa dalle olimpiadi...intanto #Israele fà stragi di civili,bombarda Ambasciate,uccide i volontari del World Center Kitchen che opera anche in Ucraina,nel silenzio e con le armi dell'occidente democratico
    La #Russia non deve bombardare l' #Ucraina và sanzionata e isolata,và esclusa dalle olimpiadi...intanto #Israele fà stragi di civili,bombarda Ambasciate,uccide i volontari del World Center Kitchen che opera anche in Ucraina,nel silenzio e con le armi dell'occidente democratico
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  • Insinua che l'agricoltura, che ci nutre da 10.000 anni, sia nociva.
    E che il cibo che ci dona vada surrogato con merda chimica multinazionale.
    I contadini muoiono e lei, anziché aiutarli, paga miliardi per far stragi in Ucraina.
    L'Ue è una fogna, l'Italia ne esca una buona volta.
    https://twitter.com/intuslegens/status/1753559253850177576?t=WWIt1T-wk5M0GViU_EORdA&s=19
    Insinua che l'agricoltura, che ci nutre da 10.000 anni, sia nociva. E che il cibo che ci dona vada surrogato con merda chimica multinazionale. I contadini muoiono e lei, anziché aiutarli, paga miliardi per far stragi in Ucraina. L'Ue è una fogna, l'Italia ne esca una buona volta. https://twitter.com/intuslegens/status/1753559253850177576?t=WWIt1T-wk5M0GViU_EORdA&s=19
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  • STO PENSANDO AL FATTO CHESTA PER ARRIVARE UN ALTRO BARCONE CON 500 MIGRANTI A BORDO. SIAMO IN PIENA SOSTITUZIONE ETNICA, SECONDO IL PIANO KALERGI !!!! OGNI GIORNO ARRIVERANNO BARCONI CON CENTINAIA DI MIGRANTI A BORDO ED IL GOVERNO MASSONICO E NEOMONDIALISTA DELLA NANETTA BIONDINA, NON E' NELLE CONDIZIONI DI POTER FARE NELLA CHE SERVA A FERMARE IL FENOMENO, COME ALTRE STRAGI DI MIGRANTI, NONOSTANTE ESISTA LA GUARDIA COSTIERA CHE DOVREBBE INTERVENIRE, PER VIGILARE E NONOSTANTE I FINTI APPELLI ,LANCIATI ALLA UNIONE EUROPEA IN RELAZIONE ALLA NECESSITA' DI DISTRIBUZIONE DEI MIGRANTI !!!! CI SA QUANTE TRAGEDIE SI PREPARERANNO !!!! UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA .
    STO PENSANDO AL FATTO CHESTA PER ARRIVARE UN ALTRO BARCONE CON 500 MIGRANTI A BORDO. SIAMO IN PIENA SOSTITUZIONE ETNICA, SECONDO IL PIANO KALERGI !!!! OGNI GIORNO ARRIVERANNO BARCONI CON CENTINAIA DI MIGRANTI A BORDO ED IL GOVERNO MASSONICO E NEOMONDIALISTA DELLA NANETTA BIONDINA, NON E' NELLE CONDIZIONI DI POTER FARE NELLA CHE SERVA A FERMARE IL FENOMENO, COME ALTRE STRAGI DI MIGRANTI, NONOSTANTE ESISTA LA GUARDIA COSTIERA CHE DOVREBBE INTERVENIRE, PER VIGILARE E NONOSTANTE I FINTI APPELLI ,LANCIATI ALLA UNIONE EUROPEA IN RELAZIONE ALLA NECESSITA' DI DISTRIBUZIONE DEI MIGRANTI !!!! CI SA QUANTE TRAGEDIE SI PREPARERANNO !!!! UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA .
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  • CARI AMICI, TUTTO TACE E SI PARLA SOLTANTO DELLA CATTURA DI MATTEO MESSINA DENARO, IN UNA ITALIA, IN CUI E' TUTTO UNO SCANDALO, AGLI OCCHI DEL MONDO INTERO !!!! CON ARIA DI TRIONFO, L'ANSA ANNUNCIA LA SCOPERTA DEL TERZO COVO, A DISPOSIZIONE DEL SUPER LATITANTE ED IL RINVIO DEL PROCESSO DINANZI ALLA CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI CALTANISETTA, PER LE STRAGI DI VIA D'AMELIO E DI CAPACI, RISALENTI AL 1992 !!!! FINO A QUANDO TROVERANNO I CENTINAIA DI COVI CHE PROBABILMENTE IL BOSS AVEVA A DISPOSIZIONE, NON SOLO IN SICILIA, MA, CON TUTTA PROBABILITA' ALTROVE, PASSERANNO ALTRI TRENT'ANNI !!!!! CHE VERGOGNA, CHE SCHIFO E CHE INSULTO ALLA NORMALE INTELLIGENZA DI UN POPOLO, DIMOSTRATOSI DEMENTE O DELINQUENTE !!!! INANTO SI E' APPRESO CHE IL PROCESSO DINANZI ALLA CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI CALTANISETTA, E' STATO RINVIATO AL 9 MARZO E CHE IL BOSS MATTEO MESSINA DENARO NON HA FATTO LA SEDUTA DI CHEMIO TERAPIA, MA HA CHIESTO UN NUOVO CONTROLLO MEDICO. FORSE, IN ATTESA DELLA DICHIARAZIONE DELLA INCOMPATIBILITA' DELLA SITUAZIONE DI SALUTE CON IL REGIME CARCERARIO !!!!! C'E' DA ASPETTARSI DI TUTTO DA UN SISTEMA CHE HA PERSO OGNI CREDIBILITA'. UN ALUTO ED UN ABBRACCIO.
    CARI AMICI, TUTTO TACE E SI PARLA SOLTANTO DELLA CATTURA DI MATTEO MESSINA DENARO, IN UNA ITALIA, IN CUI E' TUTTO UNO SCANDALO, AGLI OCCHI DEL MONDO INTERO !!!! CON ARIA DI TRIONFO, L'ANSA ANNUNCIA LA SCOPERTA DEL TERZO COVO, A DISPOSIZIONE DEL SUPER LATITANTE ED IL RINVIO DEL PROCESSO DINANZI ALLA CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI CALTANISETTA, PER LE STRAGI DI VIA D'AMELIO E DI CAPACI, RISALENTI AL 1992 !!!! FINO A QUANDO TROVERANNO I CENTINAIA DI COVI CHE PROBABILMENTE IL BOSS AVEVA A DISPOSIZIONE, NON SOLO IN SICILIA, MA, CON TUTTA PROBABILITA' ALTROVE, PASSERANNO ALTRI TRENT'ANNI !!!!! CHE VERGOGNA, CHE SCHIFO E CHE INSULTO ALLA NORMALE INTELLIGENZA DI UN POPOLO, DIMOSTRATOSI DEMENTE O DELINQUENTE !!!! INANTO SI E' APPRESO CHE IL PROCESSO DINANZI ALLA CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI CALTANISETTA, E' STATO RINVIATO AL 9 MARZO E CHE IL BOSS MATTEO MESSINA DENARO NON HA FATTO LA SEDUTA DI CHEMIO TERAPIA, MA HA CHIESTO UN NUOVO CONTROLLO MEDICO. FORSE, IN ATTESA DELLA DICHIARAZIONE DELLA INCOMPATIBILITA' DELLA SITUAZIONE DI SALUTE CON IL REGIME CARCERARIO !!!!! C'E' DA ASPETTARSI DI TUTTO DA UN SISTEMA CHE HA PERSO OGNI CREDIBILITA'. UN ALUTO ED UN ABBRACCIO.
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